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I regimi totalitari (Fascismo, Nazismo e la dittatura di Primo de Riviera in Spagna), Appunti di Storia

Sintesi della nascita dei regimi totalitari in Europa: Il nazismo di Hitler Il Main Kampf Le leggi di Norimberga La notte dei cristalli La soluzione finale La dittatura di Primo de Riviera in Spagna

Tipologia: Appunti

2023/2024

In vendita dal 27/06/2017

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antoc92 🇮🇹

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Scarica I regimi totalitari (Fascismo, Nazismo e la dittatura di Primo de Riviera in Spagna) e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! I regimi totalitari (Fascismo e Nazismo) Nel corso degli anni ’30 la democrazia europea aveva ormai i giorni contati, poiché si stavano sviluppando in tutta Europa regimi autoritari come il fascismo e più avanti il nazismo. La democrazia non era in grado di dare protezione ai cittadini e quest’ultimi credevano nei regimi dittatoriali. La caratteristica di questi regimi era quello di proporre iniziative. Ad esempio il fascismo cercò di creare un ordine politico e sociale, incentrando tutti i poteri nel dittatore e creando la cosiddetta “terza via” economica tra il capitalismo e il socialismo che però non riuscì ad attuare in pieno e si ebbe solo il rafforzamento dell’intervento sociale. Il fascismo fu accettato maggiormente dai ceti più alti e da quelli medi, mentre i ceti più basi si piegarono di malavoglia al fascismo. I nuovi regimi cioè il fascismo, il nazismo e il regime di Stalin in Russia, furono definiti totalitari perché non condizionarono soltanto i comportamenti dei cittadini ma anche la loro mentalità. Hitler nel 1929 era stato messo in prigione per aver tentato un colpo di Stato. Era leader di un piccolo partito il Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi, meglio noto come partito nazista. Era di origine austriaca e aveva ottenuto degli onori durante la guerra civile tedesca e nel 1933 fu incaricato di formare un nuovo governo. Riuscì a salire al potere utilizzando sull’esempio di Mussolini, le cosiddette SA cioè le squadre d’assalto che utilizzando violenza sui nemici del partito, riuscì a far occupare al partito un terzo dell’elettorato tedesco. Hitler espresse il suo programma nel suo libro “Mein Kampf” cioè “la mia battaglia”, che divenne il simbolo del nazismo. Hitler aveva un’ideologia nazionalista e razzista. Credeva nell’esistenza di una razza superiore la razza ariana cioè quella tedesca che era stata contaminata dagli altri popoli in particolare dagli ebrei. Considerava gli ebrei la razza inferiore e i responsabili della crisi economica del 1929. creato dunque il nuovo Stato, respinse le pressioni di Versailles e iniziò ad ampliare i suoi possedimenti facendo coincidere l’espansionismo con la crociata ideologica contro il comunismo; naturalmente queste idee trovarono scarsi consensi in Germania. Nel 1930 l’economia tedesca era in una profonda crisi e l’allora ministro Bruning convocò nuove elezioni per vedere quanti erano favorevoli a una politica che cercasse di far uscire la Germania da queste condizioni. Vinsero le elezioni i nazisti e i democratici si opposero facendo ritornare al governo l’anziano Hindenburg che cedette alle pressioni dei militari, congedò il ministro Bruning e cercò di portare avanti una nuova politica ma non ci riuscì infatti nel 1933 Hitler fu chiamato dal Presidente della Repubblica a formare un nuovo governo. Mentre Mussolini aveva impiegato 4 anni per creare una politica dittatoriale, Hitler impiegò solo pochi mesi. L’input per la creazione di tale politica fu data dall’incendio che fu appiccato il 27 febbraio 1933 a Reichstag il Palazzo Nazionale Tedesco. La colpa dell’incendio fu data ad un comunista olandese e il governo tedesco approfittò di questo per creare una politica repressiva contro i comunisti e prendere misure eccezionali per limitare la libertà di stampa e di riunione. Tuttavia Hitler mirava alla dissoluzione del Parlamento e così fu perché venne promulgata una legge che dava tutti i poteri al governo anche quello di creare leggi e modificare la Costituzione. Tutti i partiti furono soppressi anche quelli che avevano sostenuto il nazismo, dunque Hitler aveva così realizzato il suo programma di politica interna gli restavano solo altri due ostacoli: l’ala estremista del nazismo e la vecchia destra di Hindenburg. Hitler temeva che da li a poco le SA sarebbero diventate autonome, così per risolvere il problema dapprima creò una milizia personale le SS cioè le squadre di difesa e poi nella notte del 30 giugno 1934 uccise gli uomini dell’SA e il loro capo Rohm; questa notte passò alla storia con il nome di “notte dei lunghi coltelli”. Hitler divenne così cancelliere e capo dello Stato e quindi tutti gli ufficiali furono costretti a prestargli giuramento di fedeltà. Così Hitler formò il cosiddetto Terzo Reich cioè il terzo impero; come ricorderemo il primo Reich era stato il Sacro Romano Impero mentre il secondo
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