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Origini del Comune e Borghesia in Europa: nuove forme di governo e classe sociale, Slide di Storia

La ripresa della società europea dopo l'anno Mille, con l'incremento demografico, lo sviluppo di nuovi mestieri e la nascita di una nuova classe sociale, la borghesia. Viene inoltre illustrata l'organizzazione politica del Comune, una forma di governo sviluppatasi in Europa tra XI e XII secolo, che prevedeva l'autogoverno e l'autonomia. La borghesia nacque in tempi e con modalità differenti in tutta Europa, ma in Italia partecipò anche la piccola nobiltà feudale. Il testo illustra anche la divisione interna dei comuni in fazioni politiche, i guelfi e i ghibellini, e le lotte tra di esse. Viene inoltre descritta la struttura sociale comunale e la nascita delle prime scuole laiche e università.

Tipologia: Slide

2021/2022

Caricato il 20/01/2022

Genoveffa08
Genoveffa08 🇮🇹

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Scarica Origini del Comune e Borghesia in Europa: nuove forme di governo e classe sociale e più Slide in PDF di Storia solo su Docsity! -IL MEDIOEVO- IL COMUNE Prof. Manuel Ciappetta LE PREMESSE • Grazie al periodo di stabilità che visse l’Europa subito dopo l’anno Mille, la società, l’economia e la politica ripresero vita. L’incremento demografico favorì i commerci, si svilupparono nuovi mestieri e nacque una nuova classe sociale, la borghesia. Le vecchie città abbandonate da secoli ripresero vigore, dando vita ad una nuova organizzazione politica: il Comune. [II Impero Germanico DI Boemia Regno d'Italia Regno [DI Stato pontificio di I Territori bizan Polonia resisi autonomi ( 5 Rit BB Ducato di Sesia Regfo x O Regno di Sicilia di alisb [E] Confini dell'Impergà Francla e Germanico nelA25l o Comuni $ Napoli + NASCITA DEL COMUNE • I comuni hanno origine dal processo di inurbamento che avvenne fin dall’inizio dell’XI secolo in Europa grazie ad un periodo di benessere e di sviluppo. Le città, abbandonate dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, rinascevano e furono teatro di un nuovo dinamismo sociale. Piccola nobiltà, borghesi, contadini liberi decisero di rendersi autonomi dal potere imperiale o da quello del loro signore per autogovernarsi. COMUNE E FEUDALESIMO • Il Comune non nacque negli stessi anni in tutta Europa e né ebbe la stessa origine ma sorse in tempi e con modalità differenti. In alcune zone nacque in funzione antifeudale (come in Germania), promosso soprattutto dalla nascente classe borghese. In Italia invece alla nascita del comune partecipò anche la piccola nobiltà feudale e quindi non ebbe uno scontro violento con il potere feudale. L’ORGANIZZAZIONE POLITICA • La nuova organizzazione comunale, una volta ottenute le concessioni giuridiche e politiche da parte dell’imperatore o del feudatario, attraverso accordi o conflitti, procedeva ad eleggere i suoi rappresentanti, che vennero chiamati inizialmente «buoni uomini» e poi consoli. Ad eleggerli era un parlamento (o arengo) composto da tutti coloro che godevano dei diritti urbani. LE FASI DEL COMUNE • La storia dei comuni copre più secoli (dall’XI al XIV secolo) e in questo arco di tempo la loro struttura, la loro organizzazione e i loro rappresentanti cambiarono più volte. Possiamo, per semplificare, dividere lo sviluppo dell’età comunale in tre fasi. • Comune consolare (XI-XII secolo). • Comune dei podestà (fine XII-XIII secolo) • Comune di popolo (fino all’inizio del XIV secolo) IL COMUNE CONSOLARE • La prima fase del comune, detta appunto consolare, prevedeva l’elezione dei consoli da parte del parlamento (arengo), il quale affiancava i consoli nelle decisioni importanti. Una volta eletti, questi prestavano giuramento di servire il Comune e amministrarlo in nome della comunità per un periodo di tempo stabilito (un anno). L’insieme dei giuramenti dei consoli andavano a formare gli Statuti dei comuni (le regole fondamentali) e durante il loro operato redigevano il «breve» in cui erano elencate le opere pubbliche non terminate che dovevano essere continuate dai consoli eletti dopo di loro. GUELFI E GHIBELLINI • All’interno dei comuni si crearono nel tempo due opposte fazioni politiche: i guelfi e i ghibellini. I nomi risalgono ai tempi della contesa per l’elezione imperiale dopo la morte di Enrico V (1125) tra le casate dei Welfen (guelfi) e quella degli Hohenstaufen signori del castello di Wainblingen (ghibellini). Siccome la successione imperiale andò agli Hohenstaufen da questo momento in poi chi sosteneva politicamente l’imperatore fu chiamato ghibellino, chi invece sosteneva il papa (ed era perciò contro l’imperatore) fu chiamato guelfo. LE BATTAGLIE TRA LE FAZIONI • Lo scontro tra guelfi e ghibellini caratterizzò i secoli dell’età comunale ed ebbe anche epiloghi disastrosi come la Battaglia di Montaperti (1260) tra Siena e Firenze, che vide i ghibellini senesi vittoriosi e la Battaglia di Tagliacozzo (1268) tra l’Impero e la Francia - sostenuta dal papa - che consegnò l’Italia meridionale ai francesi, ponendo fine a ogni ambizione della fazione imperiale. LA SOCIETÀ COMUNALE • Con l’affermazione della borghesia a classe sociale trainante della vita comunale le gerarchie all’interno del comune subirono dei leggeri cambiamenti. L’alta borghesia si riunì in corporazioni di arti e mestieri e riuscì a affiancare la nobiltà nelle decisioni politiche mentre la piccola borghesia ne rimase esclusa. Schematicamente la società comunale può essere così suddivisa: • Nobiltà e alto clero: proprietari terrieri. • Popolo grasso: mercanti, banchieri (riuniti in corporazioni). • Popolo minuto: artigiani, piccoli commercianti (esclusi dalle corporazioni). • Plebe: operai, lavoratori a giornata, stranieri. Fasi dell’età comunale Fase consolare (XI secolo) Fase podestarile (XII secolo) Fase popolare (XIII secolo) I consoli erano magistrati che venivano eletti ogni anno dal Parlamento (Arengo), il quale li affiancava nel governo del comune. Governava un podestà, ovvero un magistrato di professione proveniente da un altro comune per garantire l’imparzialità. Un capo rappresenta Il popolo il quale prende il controllo della città attraverso lotte sociali ed esclude la nobiltà dal governo. LE FIERE • Aspetti importanti di questa rinnovata vitalità della società medievale sono soprattutto la ripresa dei commerci e la circolazione della moneta. In poco tempo in ogni comune nacquero numerosi mercati, ma le manifestazioni più attese erano senza dubbio le fiere, ovvero grandi mercati stagionali organizzati durante le feste locali. Le fiere più importanti del basso medioevo furono quelle della Champagne e delle Fiandre. LE STRADE • Per unire l’Europa dal punto di vista commerciale furono restaurate le antiche vie di comunicazione. Queste permettevano ai mercanti di raggiungere le fiere del Nord Europa collegandole all’Europa meridionale. Solitamente viaggiare su queste vie imponeva un pagamento, ma durante il periodo delle fiere dazi, gabelle e tasse venivano sospesi per incoraggiare i viaggi e i commerci. A facilitare i collegamenti contribuì anche l’aspetto religioso: numerosi furono i pellegrinaggi compiuti dai fedeli nei luoghi sacri del Cristianesimo. La più importante via fu la Francigena (o Romea, esistente tutt’oggi) la quale collegava l’Inghilterra a Roma e Gerusalemme a Santiago di Compostela. UN COMUNE PARTICOLARE: LA REPUBBLICA MARINARA • In questo clima di rinnovato commercio le prime città ad essere principalmente favorite furono quelle posizionate sul mare. Amalfi, Pisa, Genova e Venezia rappresentano in pieno questo periodo e vengono definite appunto «Repubbliche marinare». La lotta per il controllo dei mari fu violenta. Nel 1284 Genova sconfisse Pisa controllando di fatto tutto il Mar Tirreno ma successivamente verrà a sua volta neutralizzata da Venezia la quale si affermerà nei commerci marittimi, soprattutto con l’Oriente. ATLANTE 13_.:! Gefivbaz Ve Marsiglia ® = La-Meloria 1 palato Napoli Amalfi Tunisi e Tripoli ® nenti ed empor es > Amalfi, possedim Ragusa Maurocastro! FASO nr affa Balstlava Amastrî Adrianopoli ‘\Costaritinopoli Durazzo. * Pera "Gallipoli Focea Tessalonicf Smirne Lajazzo e Antiochia \ Tripoli Sidone ® Beirut Tiro è x Acrio a Gilita@ e)Gerusalemme Alessandria LE SCUOLE E LE UNIVERSITÀ • Con il fervore sociale dell’età comunale nacquero le prime scuole laiche e le prime Università. La borghesia, anche in questo caso, ebbe un ruolo fondamentale. Fino ad ora l’istruzione era stata fornita esclusivamente dalla Chiesa ma adesso le famiglie borghesi iscrissero i loro figli alle nascenti scuole presso le botteghe e successivamente alle scuole comunali. Il comune stesso si preoccupò di formare la propria classe dirigente e i propri funzionari (come il podestà) all’interno di istituti chiamati Università: secondo la tradizione la prima Università fu quella di Bologna nata nel 1088, la quale si specializzò nell’insegnamento del diritto. DISTRIBUZ LE LINGUE NEOLATINE SVILUPPO ARTISTICO-CULTURALE • Con l’affermarsi delle lingue volgari nascono le letterature nazionali. Alla fine dell’XI secolo, ad esempio, fu composta La Chanson de geste (in provenzale), considerata la prima opera francese, mentre tra XIII e XIV secolo fu scritta da Dante Alighieri la Divina Commedia, capolavoro della letteratura italiana. Anche in ambito artistico ci furono notevoli cambiamenti: si diffusero nuovi stili architettonici come il Romanico e il Gotico e ci fu un rinnovato interesse per la scultura e la pittura. Primo canto inferno Divina Commedia Cattedrale romanica: Duomo di Pisa
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