Scarica storia, la figura del mercante-imprenditore e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LA FIGURA DEL MERCANTILE-IMPRENDITORE Nel medioevo la figura del mercante era una delle più prestigiose e importanti, ma, il crollo demografico, causato dalla peste, inflisse un duro colpo alla produzione agricola poiché ridusse drasticamente la domanda dei beni alimentari; si erano creati, quindi, i presupposti per un abbassamento delle rese agricole causato dalla regressione della biodiversità. La stagnazione, ovvero, l’assenza dell'innalzamento economico e la crescita debole della popolazione influirono poi anche sui mercanti, poiché era difficile promuovere nuovi investimenti e reperire articoli industriali o artigianali con la manodopera. Inoltre la scarsa capacità di domanda della maggior parte della popolazione era un ostacolo molto importante per la crescita industriale. La produzione artigianale ebbe una crescita notevole che fu principalmente quantitativa, senza grandi innovazioni; del resto bisogna tenere presente che l'artigiano aveva un'importanza secondaria nell'economia: occupava una piccola percentuale della popolazione attiva, specialmente rispetto all'agricoltura. Il fenomeno dell’abbandono dei villaggi non fermò la fondazione o la fortificazione di centri abitati. Nella seconda metà del trecento, infatti, i mercanti erano occupati nel gestire poteri pubblici. Dal punto di vista ambientale il crollo demografico rese possibile l’aumento della biodiversità di conseguenza diete maggiore disponibilità di alimentazione di origine animale. Il mondo dei proprietari terrieri fu messo alle strette durante la peste, infatti, i signori rurali cercano di adottare tutte le contromisure per far rendere maggiormente i terreni, i proprietari sfruttarono il contratti di mezzadria, che garantiva sempre una rendita al proprietario, questo contratto era svantaggioso per i contadini. Nel settore manifatturiero, soprattutto quello tessile, portò un aumento dei salari. Inoltre il contrarsi dei costumi ridusse la richiesta dei capi pregiati, tuttavia aumentò la richiesta dei vestiti grossolani. Dopo la crisi si impose sempre di più la figura del mercantile-imprenditore. Nel momento in cui città e campagne si incontrano allora nascono le premesse per la rivoluzione. Bisogna trovare qualcuno in grado di legare città-campagna e mercanti-imprenditori, tale persona prende proprio il nome di mercante-imprenditore, coloro che poi diventeranno i grandi industriali Vi era necessità di una figura come quella del mercante imprenditore perché la produzione di grosse quantità e diretta verso zone lontana sfuggiva sempre di più al controllo dei maestri delle corporazioni; c'era la necessità di una figura imprenditoriale con determinate caratteristiche. Il passaggio dalla struttura corporativa a quella imprenditoriale avviene attraverso stadi intermedi per culminare poi nella fabbrica. Troviamo in primo luogo il cosiddetto putting out system: l'imprenditore affida il lavoro da fare a diversi maestri, indica le caratteristiche del prodotto e i termini della consegna, raggiungendo così il controllo della produzione; inoltre se l'elaborazione del prodotto implica processi differenti, l'imprenditore organizza tutte la catena della produzione, facendo scomparire così i mercati intermedi. Quale è la caratteristica del mercante imprenditore? Inizialmente questi mercanti si affidano ad un capo fabbrica che gira per i campi e trova contadini disposti a lavorare per quel mercante, quello stesso mercante comincia quindi ad organizzare la produzione; talvolta i mercanti imprenditori forniscono anche la materia prima o gli strumenti che mancano allo stesso contadino, dunque investe in
