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Storia medievale; dai regni romano barbarici agli stati regionali, Dispense di Storia Medievale

ALTO E BASSO MEDIOEVO I REGNI ROMANO BARBARICI GIUSTINIANO I LONGOBARDI L'ISLAM I FRANCHI LA FAMIGLIA DEI PIPINIDI L'AFFERMAZIONE DEL PRIMATO PAPALE CARLO MAGNO E IL SACRO ROMANO IMPERO IL RAPPORTO DI VASSALLAGGIO LA DIVISIONE DEL SACRO ROMANO IMPERO; IL TRATTATO DI VERDUN LE SIGNORIE RURALI E BANNALI LE CURTIS I REGNI POST-CAROLINGI OTTONE I IL DUCATO DI NORMANDIA IL BASSO MEDIOEVO LA RIFORMA DEL CLERO; I MOVIMENTI MONASTICI LA LOTTE PER LE INVESTITURE LO SCISMA D'ORIENTE LE CROCIATE I NORMANI; INGHILTERRA, FRANCIA E ITALIA SUD I COMUNI CITTADINI LE MONARCHIE NAZIONALI FEDERICO I BARBAROSSA; LA BATTAGLIA DI LEGNANO FEDERICO II DI SVEVIA GLI ANGIOINI E GLI ARAGONESI NEL SUD ITALIA LE ERESIE E GLI ORDINI MENDICANTI; FRANCESCANI E DOMENICANI LA PESTE DEL 300 GLI STATI REGIONALI LA GUERRA DEI 100 ANNI E LA GUERRA DELLE DUE ROSE LA CADUTA DELL'IMPERO BIZANTINO LO SCISMA D'OCCIDENTE LE ERESIE DEL 14 SECOLO; JAN HUS E JOHN WYCLIF UMANESIMO E RIMASCIMENTO + MAPPE GEOGRAFICHE

Tipologia: Dispense

2023/2024

In vendita dal 22/06/2024

alessia.galiero
alessia.galiero 🇮🇹

4.3

(7)

22 documenti

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Scarica Storia medievale; dai regni romano barbarici agli stati regionali e più Dispense in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! L’ETA’ MEDIOEVALE Medioevo significa ‘’età di mezzo’’ tra l’età classica e il rinascimento, il termine può essere usato solo in riferimento alle civiltà occidentali ed esso è presentato come un momento di degradazione tra le due epoche di maggiore splendore; ma in realtà non fu veramente così e l’epoca del medioevo sta venendo gradualmente rivalutata. Si tratta di un periodo lunghissimo di 1000 anni (dal V al XV sec.) dunque pieno di trasformazioni spesso diverse e contrapposte tra loro; inizia con la caduta dell’Impero Romano d’occidente nel 476 d.C. a seguito della deposizione dell’ultimo re Romolo Augustolo e termina con la scoperta dell’America nel 1492 che darà inizio all’età moderna (con una scissione per metà nell’anno 1000). Viene diviso in: Alto medioevo: 476 al 1000 d.C. Basso medioevo: 1000 al 1492 d.C. (Tardo medioevo 1300-1400) ALTO MEDIOEVO 476-1000 400 I REGNI ROMANO-BARBARICI Dopo la caduta dell'impero d’occidente, a seguito della deposizione dell’ultimo imperatore Romolo Augustolo da parte del generale germanico Odoacre, I territorio dell’ex Impero Romano si trovavano frammentati in tanti e diversi regni romano germanici, così chiamati perchè le istituzioni politiche, il diritto, la cultura romana etc.… si mescolarono con le tradizioni e le lingue dei popoli barbari, questi regni contavano una popolazione a maggioranza romana e minoranza germanica. Si trattava di una situazione di stretta convivenza tra due popoli molto diversi, che permise la nascita di nuove realtà politiche, diede vita a una nuova cultura e società, ponendo le basi per il Medioevo europeo. i due problemi principali furono; 1. La religione; i romani erano cristiani, i barbari erano ariani o pagani. 2. La legislazione; per i romani il diritto era territoriale e scritto, per i barbari era personalistico e orale. 3. La concezione patrimonialista dello stato; per i romani lo stato era qualcosa di pubblico, i barbari lo consideravano come una proprietà privata e come tale poteva essere suddivisa a proprio piacimento. I principali regni (prima di Giustiniano e Carlo Magno);  Vandali; Africa nord Ovest, la Sardegna e la Corsica  Anglo-Sassoni; in Britannia  Visigoti; In Spagna, fondano Tolosa e Toledo  Franchi; in Gallia del Nord (Olanda, Francia, Germania)  Longobardi; Europa Nord Est  Ostrogoti; Teodorico uccide Odoacre e prende l’Italia e la Sicilia La capacità di affrontare e superare i problemi di convivenza variava da regno a regno, alcuni riuscirono a integrarsi e a prosperare, mentre altri si disgregarono rapidamente o furono conquistati. Maometto e i suoi seguaci affrontarono persecuzioni da parte delle élite della Mecca, che vedevano nell'Islam una minaccia al loro potere e alle loro tradizioni. Allora il profeta scappò a Medina dando inizio all'Egira, evento che segna l'inizio del calendario islamico. A Medina, Maometto fondò la prima comunità islamica e pose le basi per uno stato islamico; nel pensiero di Maometto la dimensione religiosa e quella politico-civile non sono scindibili, esse corrispondono, si fonda allo stesso tempo una comunità religiosa e politica/statale, Maometto unifica l'Arabia religiosamente e politicamente; se si è arabi si è anche islamici. Alla fine, Maometto vince e conquista la Mecca ma scende a patti con la religione pre-islamica, e lascia sopravvivere il culto della pietra nera, il pellegrinaggio diventa obbligo per i fedeli. Alla morte di Maometto nel 632 d.C., la leadership della comunità islamica passò ai califfi, successori del Profeta nella guida politica e religiosa. Sotto la guida dei primi califfi, l'Islam si espanse rapidamente attraverso la penisola araba e in Europa; conquistarono vasti territori in Medio Oriente, Nord Africa, Asia centrale e Spagna, costituendo un vastissimo e fiorente Impero islamico. 700 LA RICONQUISTA SPAGNOLA Nel 711 d.C la penisola iberica fu invasa dall’impero arabo che vi formò uno stato islamico chiamato Andalusia, con capitale Cordova. L'unica regione che sfuggì alla conquista araba furono le regioni montuose nel nord della penisola, dove si rifugiarono i Visigoti sopravvissuti e si formarono i regni cristiani delle Asturie, León e Navarra che organizzarono una lenta riconquista dei territori del sud. IL REGNO DEI FRANCHI; DAI MEROVINGI AI PIPINIDI AI CAROLINGI Popolo proveniente dal Nord est Europeo, nasce con la dinastia dei Merovingi a seguito della conquista della Gallia portata avanti dal re Clodoveo il regno dei Franchi si estendeva per quasi tutta l’Europa del Nord. Il re Clodoveo alla sua morte decise di dividere il regno in diverse parti ed assegnarle ad ognuno dei suoi figli (concezione privatistica dello stato), questa modalità ereditaria continuerà per ogni discendente, portando ad una frammentazione graduale del potere centrale a favore dei funzionari di palazzo del re, i maggiordomi, ai quali erano affidati tutti i compiti amministrativi del regno e col tempo finirono per acquisire sempre più potere. I maggiordomi erano nominati dal re, ma la famiglia dei Pipinidi, maggiordomi di palazzo in Alsazia, riuscì a rendere la carica ereditaria e dunque il loro potere si rese indipendente dal re. Allora nel 751 Pipino il Breve decise di assumere il titolo di re dei franchi e spodestare il re erede; nasce la dinastia dei Carolingi. L’AFFERMAZIONE DELL’AUTORITA’ ECCLESIASTICA DEL PONTEFICE DI ROMA I dogmi della religione cristiana si stabilirono a seguito del concilio di Nicea. I vescovi avevano potere nelle proprie diocesi, cioè unità territoriali sparse per tutto il territorio. Il papa era vescovo della diocesi di Roma ma non aveva particolare potere politico o amministrativo rispetto agli altri vescovi, era considerato successore di Pietro, primo apostolo di Gesù e per questo aveva un'importanza simbolica. Con il documento ‘’la Donazione di Costantino’’ l’imperatore donava al Papa la città di Roma, l'Italia centrale e altre province dell'Impero Romano. Stabiliva inoltre il primato del Papa su tutti i vescovi e patriarchi della Chiesa cristiana e conferiva al Papa un notevole potere temporale, rendendolo sovrano di un vasto territorio e riconoscendolo come autorità suprema in materia politica e religiosa. Sebbene fosse un falso storico, questo documento ha avuto un impatto significativo sulla legittimazione del potere papale nel corso del Medioevo. Quando i Longobardi conquistarono Ravenna e tentarono di prendere anche Roma, territori sotto il controllo dei bizantini, l’imperatore Giustiniano era troppo occupato a difendere i confini Orientali dall'Islam e dai sassanidi, allora il papa organizzò una resistenza chiedendo aiuto al regno franco, guidato già dalla dinastia dei Pipinidi, emerge così il forte potere politico del pontefice di Roma. A seguito della vittoria il re franco Pipino donò i territori conquistati al papa e nacque lo stato della Chiesa. 800 CARLO MAGNO; IL SACRO ROMANO IMPERO Alla morte di Pipino il regno venne diviso tra i suoi due figli; Carlomanno e Carlo ma il primo morì e Carlo assunse tutto il potere ereditando anche i territori del fratello, portò avanti una forte politica espansiva, nasceva un nuovo impero vastissimo. Sconfisse Desiderio, l’ultimo re longobardo, e divenne re dei franchi e dei Longobardi, conquistando buona parte della penisola Italica fatta eccezione per il ducato longobardo di Benevento e le coste del sud italia che restavano bizantine. ESPANSIONE TERRITORIALE; Germania, Francia, Olanda, Spagna Nord est (Catalogna), Italia-centro nord, parte dei Balcani (Dalmazia) fino alla Boemia (Repubblica ceca) = ‘’regno dove non tramonta mai il sole’’. AMMINISTRAZIONE IMPERO CAROLINGIO  Alleanza col papato: Nei territori conquistati Carlo operava la conversione forzata al cristianesimo (guerre sante) e continuò a difendere il papa dalle minacce straniere, per questo fu incoronato imperatore da Leone III la notte di Natale dell’800 e l’impero assunse il titolo di sacro romano impero.  Centralizzazione del potere: Carlo Magno centralizzò il potere imperiale, creando una struttura amministrativa efficiente e un sistema di leggi uniforme per tutto l'impero.  Missi Dominici: Istituì i Missi Dominici, funzionari imperiali che viaggiavano per tutto l'impero per controllare l'operato dei conti e dei marchesi e per assicurarsi che le leggi venissero rispettate.  Conti e marchesi: Nominò conti, duchi e marchesi per governare le diverse regioni dell'impero, garantendo l'ordine pubblico e l'esecuzione delle leggi imperiali. Contee: piccole suddivisioni governate da conti, tipicamente subordinate a un'autorità superiore. Ducati: territori più grandi e potenti governati da duchi, spesso sovrani indipendenti o feudatari importanti. Marche: regioni di confine fortificate governate da marchesi, con un ruolo principalmente militare. RINASCITA CAROLINGIA L’ECONOMIA DELL’ALTOMEDIOEVO; LE AZIENDE CURTENSI/LE CURTES La curtes era un tipo di azienda agraria che prende il nome perchè aveva il suo centro di guida, funzionamento, la residenza/villa del proprietario che aveva dinanzi a sé una corte, un cortile in cui avvenivano i lavori di agricoltura. Dove? In Europa centro nord e poi in italia centro nord. Quando? Alto medioevo 8-10 sec. Funzionamento; un padrone grosso proprietario terriero gestisce la terra dividendola in due parti; 4. Pars massaricia; Suddivisa in mansi, cioè appezzamenti più piccoli che concede in affitto ad altre famiglie di contadini, in cambio richiede un pagamento consistente in una quota del raccolto annuale. 5. Pars dominica; di gestione del signore, non coltivata direttamente, ma impone ai contadini affittuari che lavorano nella pars massaricia di lavorare anche saltuariamente nella sua parte, chiamate corvees. 900 I TRE NUOVI REGNI POSTCAROLINGI Dopo la dissoluzione definitiva dell’impero carolingio i tre regni formatosi conobbero sviluppi diversi ma l’elemento comune era il depotenziamento dell’autorità monarchica a favore delle signorie locali.  Regno di Francia; Dopo Carlo il Grosso, la successione al trono di Francia fu un periodo complesso e turbolento, caratterizzato da lotte di potere tra i vari contendenti che causarono una fase di instabilità politica e di frammentazione del regno, il potere centrale si indebolì notevolmente, i grandi feudatari acquisirono sempre più autonomia e i normanni continuavano a razziare le coste francesi. Il re manteneva potere concreto solo sul territorio di Parigi e dintorni, il resto era comandato dai diversi poteri locali. Solo con la salita della dinastia dei Capetingi iniziò il graduale processo di consolidazione del potere regio.  Regno di Germania/teutonico; Dopo Carlo il Grosso iniziò un periodo di grande frammentazione politica e instabilità, Il potere centrale si indebolì notevolmente, con l'ascesa di diverse famiglie nobili che contesero il trono e la supremazia sul territorio. I ducati regionali acquisirono sempre più autonomia e potere, spesso sfidando l’autorità del re. Questo fino alla salita della dinastia Sassanide degli Ottoni. Nel 936 d.c con la salita di Ottone I si ha un recupero del potere del re, attraverso un sistema di riconoscimento e alleanze con i poteri signorili locali.  Regno italico; Dopo Carlo il Grosso vide un periodo di lunghe lotte dinastiche, di frammentazione, instabilità e invasioni, il potere centrale si indebolì notevolmente, lasciando spazio all'ascesa di diversi poteri locali e all'affermazione del feudalesimo. Questo durò fino all’intervento di Ottone I già re di Germania che scese in Italia centro-settentrionale ponendo fine al regno indipendente d'Italia e integrandolo nel Sacro Romano Impero. Nel mezzogiorno si dividevano il potere l’impero bizantino, il ducato longobardo di Benevento e i saraceni (Arabi) in Sicilia. LA DINASTIA DEGLI OTTONI E IL SACRO ROMANO IMPERO GERMANICO Ottone I duca di Sassonia diviene re della Germania. Scese in Italia, scacciò Berengario II e si fece incoronare dal papa come Imperatore del Sacro Romano Impero e dunque prese anche il controllo sulla penisola italica centro-nord. La sua incoronazione segnò la rinascita dell'Impero Romano e pose fine al periodo di instabilità e frammentazione a seguito della morte di Carlo Magno. Ottone voleva rafforzare il potere imperiale e restaurare l’impero Carolingio. La sua incoronazione imperiale e le sue successive conquiste segnarono la fine del regno indipendente d'Italia e l'inizio di un lungo periodo di dominio tedesco sulla penisola. 1. Rese la carica di re ereditaria ma con Ottone III la dinastia si fermò 2. Organizzò una fitta trama di alleanze con le realtà signorili. 3. Istituzione del sistema dei vescovi-conti: Creò la figura dei vassalli regi, si trattava di feudatari vescovi che non potevano avere figli, dunque, alla morte i feudi tornavano al re annullando il meccanismo del capitolare di Quierzy. 4. Creazione di un esercito permanente: istituì un esercito permanente, finanziato da tassazione e concessione di terre e privilegi. 5. Rafforzamento delle fortificazioni: Ottone I fece costruire nuove fortificazioni e castelli per difendere il regno dalle incursioni esterne di ungari e saraceni. RAPPORTO CON IL PAPATO; IL PRIVILEGIO DI OTTONE Documento che stabiliva i rapporti tra l'imperatore e il papato e rappresentava un tentativo da parte di Ottone I di consolidare il proprio potere e di affermare la supremazia dell'imperatore sulla Chiesa. Le sue disposizioni principali erano: 6. Giuramento di fedeltà del papa: Il papa appena eletto avrebbe dovuto prestare giuramento di fedeltà all'imperatore prima della sua consacrazione. 7. Conferma imperiale dell'elezione papale: L'elezione del papa doveva essere sottoposta all'approvazione dell'imperatore. 8. Nomina dei vescovi: L'imperatore avrebbe avuto il diritto di nominare i vescovi in Germania e Italia. 9. Protezione del patrimonio papale: L'imperatore si impegnava a proteggere il patrimonio papale e a difendere i territori della Chiesa. FORMAZIONE DEL DUCATO DI NORMANDIA IN FRANCIA; IL TRATTATO DI SAINT CLAIR Con l'arrivo dei Vichinghi/Normanni, abili navigatori e guerrieri provenienti dalla Scandinavia, sulle coste europee settentrionali nell'VIII secolo, iniziarono incursioni e saccheggi in diverse regioni, seminando terrore tra le popolazioni locali. causò un diffuso malcontento tra i fedeli, che vedevano un divario crescente tra gli ideali cristiani e la realtà della vita ecclesiastica. In contrapposizione alla corruzione del clero, si sviluppò un forte desiderio di rinnovamento spirituale tra la popolazione. C'era un bisogno di tornare alle radici del cristianesimo e di vivere una fede più autentica e radicale che si manifestò in varie e disomogenee forme; il monachesimo, l’eremitismo, il pauperismo.  IL MONACHESIMO CLUNIACENSE Particolare apporto fu quello della fondazione nel 910 del Monastero di Cluny da parte di Guglielmo d’Aquitania che si distinse fin dalle sue origini per la sua autonomia e per il suo rifiuto dell'ingerenza del potere laico. Riuscì infatti ad ottenere un’enorme autonomia grazie alla concessione dell’immunità sia dal potere signorile che da quello vescovile nel territorio del monastero; si creò un'isola giurisdizionale dipendente solo dall’autorità del papato ma indipendente da tutte le altre forme di potere locale. Divenne un centro di riforma monastica che enfatizzava la preghiera, il lavoro manuale e la vita in comune. Nel monastero inoltre nasce una particolare forma di organizzazione; Generò una rete di monasteri collegati tra loro, detti priorati perchè retti da un priore nominato dall'Abbate, che si mantenevano grazie alle donazioni esterne. L'influenza di Cluny si estese anche alla sfera politica. I papi cluniacensi, come Gregorio VII e Urbano II, usarono il loro potere per affermare l'autorità del papato sugli imperatori e sui re.  I MOVIMENTI LAICI PAUPERISTICI Le istanze di rinnovamento del clero vennero mosse anche dai cittadini laici dei ceti popolari, si svilupparono un insieme di correnti religiose, chiamate pauperistiche, che propugnavano un ritorno alla povertà evangelica e criticavano la ricchezza e la corruzione del clero. I pauperisti, ispirati dalla vita di Cristo e degli apostoli, consideravano la povertà come una condizione necessaria per raggiungere la salvezza eterna e rifiutavano qualsiasi forma di proprietà privata. LA LOTTA PER LE INVESTITURE Investitura= conferimento di una carica Da un lato, il papato aspirava ad affermare la sua supremazia spirituale e la sua autonomia dall'imperatore. Dall'altro lato, gli imperatori tedeschi erano restii a rinunciare al controllo sulla nomina dei vescovi, che ricoprivano ruoli di grande importanza politica e amministrativa all'interno dell'impero. Nell’alto medioevo, 11o secolo, il vescovo aveva anche un potere civile e politico sulle città e sulle diocesi in cui esso operava dunque vi era interesse nella facoltà di poterli nominare (investire). L’elezione del vescovo era non solo dei chierici ma anche dei laici, cioè delle grosse famiglie aristocratiche che ne influenzavano la scelta. Dictatus Papae: Gregorio VII emana il Dictatus Papae, un documento che riafferma la supremazia del potere spirituale su quello temporale e il diritto esclusivo del papa di nominare e deporre vescovi e imperatori, annullando il privilegio di Ottone. Con questo atto la chiesa si riforma, si unifica, si accentra, il capo monarchico diventa il papa, indipendente, autonomo e superiore rispetto a tutti gli altri poteri Concilio di Worms: Enrico IV convoca un concilio a Worms in cui depose Gregorio VII e nomina un antipapa. Scomunica di Enrico IV: Gregorio VII risponde scomunicando Enrico IV, privandolo del titolo imperiale e sollevando i suoi sudditi dal giuramento di fedeltà. Umiliazione di Canossa: Enrico IV, pressato dai suoi nobili e dalla minaccia di una guerra civile, si reca a Canossa per chiedere il perdono del papa. Dopo tre giorni di penitenza, Gregorio VII lo assolve, ma non revoca la scomunica. Lo scontro tra papato e impero continua, anche dopo la morte dei due. Alla fine con il concordato di Worms del 1122 si arrivò ad un accordo che prevedeva che i vescovi giurassero fedeltà ad entrambi i poteri.  la nomina dei vescovi spettava al papa ma solo l’imperatore poteva concedere ai vescovi diritti politici.  in Germania in cui era più forte l’autorità imperiale allora l’imperatore investiva per primo, in Italia invece il papa investiva per primo.  Il papa era eletto dai cardinali (non imperatore). LO SCISMA D’ORIENTE Fu un evento cruciale nella storia del cristianesimo che portò alla divisione definitiva tra la Chiesa cattolica romana e la Chiesa ortodossa orientale. Dopo la riforma la chiesa iniziava ad accentrarsi e a definire i suoi dogmi teologici su questioni complesse come la natura di Cristo, la salvezza dell'anima e il ruolo della Chiesa, che si trovarono a divergere con quelli della Chiesa d’Oriente. Inoltre, Il Patriarcato di Costantinopoli desiderava maggiore autonomia dal Papato di Roma e nel 1054, lo Scisma ebbe il suo culmine con la scomunica reciproca, la cristianità si divise in due grandi Chiese: la Chiesa cattolica romana in Occidente e la Chiesa ortodossa orientale in Oriente. Lo Scisma ebbe un impatto significativo sulla storia europea, influenzando eventi come le Crociate, la Riforma protestante e il declino dell'Impero bizantino. IL PELLEGRINAGGIO ARMATO; LE CROCIATE Le Crociate furono il risultato di un complesso intreccio di fattori:  Motivazioni religiose: Il desiderio di liberare la Terra Santa, considerata sacra dai cristiani, dal dominio musulmano.  Espansione turca: L'avanzata dei Turchi Selgiuchidi in Medio Oriente minacciava i pellegrinaggi cristiani verso Gerusalemme.  L’avanzata del ceto cavalleresco: si trattava di giovani armati e ambiziosi con la voglia di affermarsi e arricchirsi e l’unica arte che avevano era quella militare. Partirono in massa per il Medioriente, nell’area della striscia di Gaza (Israele e Palestina).  Appello del papa: I papi, desiderosi di rafforzare il proprio potere e il prestigio della Chiesa, incoraggiarono le Crociate come strumento per unificare la cristianità contro un nemico comune. I pontefici Appoggiarono la Reconquista spagnola e PAPA URBANO II tenne un discorso che incitava i fedeli a combattere contro gli arabi infedeli per liberare il santo sepolcro. I Comuni erano staterelli cittadini autonomi (Es.poleis) che si autogovernavano con proprie leggi e istituzioni ispirate alla Roma repubblicana; le assemblee cittadine, composte da cittadini rappresentativi, eleggevano i consoli, magistrati che gestivano la città. Erano centri di fiorente attività economica e avevano piena indipendenza politica; su leggi, giustizia, moneta, esercito, tasse... I principali si formano in Italia centro-nord in cui l’autorità imperiale era debole. I Comuni erano spesso in conflitto tra loro o con i signori feudatari, a causa della loro politica espansionistica per il controllo del territorio circostante. L’EVOLUZIONE DEI COMUNI 1. Fase consolare; le famiglie aristocratiche eleggevano i consoli e vi era un'assemblea popolare. 2. Fase podestarile; A seguito dell’inurbamento, con l’arrivo di masse di persone, famiglie aristocratiche contadine trasferite in città iniziarono conflitti armati con le famiglie aristocratiche già presenti nei comuni, la vita dei comuni diviene agitata e turbolenta. Viene allora trovata una soluzione nella magistratura del podestà forestiero, si trattava di una persona esterna al comune e ai conflitti tra famiglie, ben preparata e professionale che amministrasse il comune per un periodo limitato di tempo. 3. Fase popolare; Agli inizi del 1200 emergono nuovi ceti sociali popolari; artigiani, mercanti, banchieri commercianti si arricchiscono e si uniscono in corporazioni iniziando così ad acquisire potere politico, riuscendo ad entrare nei consigli comunali. 4. Fase della signoria cittadina; All’inizio del 1300 si passa dal comune cittadino alla signoria cittadina, a seguito dei continui conflitti tra parti politiche diverse, si affida il potere a signori di singole famiglie potenti ed influenti per un periodo illimitato di tempo; (es. Visconti, Medici, Este, Carrara, Della Scala...) Gli imperatori tentano di reimporsi sui comuni e i due poteri si scontrano in due occasioni; 6. Scontro con l’imperatore Federico I Barbarossa nella battaglia di Legnano, vincono in comuni alleati nella Lega Lombarda, termina con la pace di Costanza del 1183 in cui l’imperatore riconosce l’autonomia dei comuni. 7. Riprova il nipote Federico II di Svevia, che a sua volta sarà costretto a deporre le armi. DALLE SIGNORIE FEUDALI ALLE MONARCHIE NAZIONALI in Europa dal 13 secolo si assistette all'emergere e al consolidamento di diverse monarchie nazionali, ovvero stati governati da un singolo sovrano, in contrapposizione al potere frammentato tipico del periodo feudale. Questo fenomeno non fu omogeneo e assunse caratteristiche differenti da regione a regione, ma in generale si caratterizzò per alcuni elementi comuni:  Affermazione di ideali monarchici: Si diffuse un'ideologia che legittimava il potere assoluto dei monarchi, basata sul diritto divino e sul concetto di sovranità.  Continuità dinastica  Miglioramento della burocrazia e dei funzionari regi  Estensione del controllo militare sul territorio e nuove conquiste  Creazione di legami vassallatici  Concessione di assemblee rappresentative dell’aristocrazia/del popolo; Il parlamento inglese, gli stati generali francesi, le cortes spagnole.  IN FRANCIA Con la dinastia dei CAPETINGI il potere regio venne reso ereditario ma il potere politico del re era strettamente relegato all’aria di Parigi e dintorni. Inoltre, buona parte della Francia nord-ovest era occupata da territori Inglesi. Con Luigi VI e Luigi VII inizia un processo di consolidamento del potere regio attraverso una politica matrimoniale e d’espansione militare, accompagnata dall’incremento della burocrazia regia. Luigi VII muove guerra contro il suo vassallo, il duca della Normandia Enrico II che divenne anche re d’Inghilterra nel 1154, il conflitto però mantenne la situazione immutata. Sarà il suo successore Filippo II Augusto a sconfiggere il re inglese Giovanni Senzaterra e l’imperatore Ottone V a Bouvines e riuscendo a riconquistare gradualmente i territori francesi presi dagli inglesi, la monarchia francese rafforzò il proprio controllo sul territorio, centralizzò l'amministrazione e pose le basi per l'espansione futura. Filippo IV il Bello chiamò in assemblea gli stati generali e vinse contro Bonifacio VIII e fece trasferire la sede papale ad Avignone ponendola sotto la sua influenza. Nel 1328 Carlo IV muore senza eredi, allora si designò una nuova dinastia, i VALOIS, ma il re d’Inghilterra Edoardo III rivendicò il trono perché imparentato con i Capetingi, iniziò la guerra dei 100 anni che vide la vittoria della Francia (Giovanna d’arco).  INGHILTERRA NORMANNA Alla dinastia normanna successe la dinastia dei PLANTAGENETI; Enrico II --> rafforza il potere regio Riccardo cuor di Leone --> impegnato nelle crociate. Giovanni Senzaterra --> si allea con imperatore Ottone IV e nel 1214 si scontrano con il re francese Filippo II e nella battaglia di Bouvines. La Francia vinse e la monarchia francese si rafforzò, la corona inglese perse gradualmente perde gran parte dei possedimenti in Francia. Ottone V fu costretto a ritirarsi dalla lotta per il potere imperiale, favorendo l'ascesa di Federico II di Svevia. Nel 1215 il re inglese fu costretto a concedere la Magna Charta Libertatum che limitava i poteri del re e prevedeva l’affiancamento ad essi di una camera dei Lord, successivamente verrà aggiunta anche quella dei comuni e si formerà il primo parlamento, questo evento rappresentò un importante passo verso la definizione dei diritti e dei doveri del sovrano e dei sudditi, contribuendo al consolidamento della monarchia inglese.  SPAGNA Con il matrimonio tra Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona nel 1469 prese vita il regno di Spagna, segnando l'unione di due importanti poteri iberici e l'avvio di un processo di centralizzazione monarchica. Il dominio angioino era caratterizzato da tasse elevate, soprusi e discriminazioni nei confronti della popolazione locale. La rivolta ‘’del Vespro’’ scoppiò nel 1283 a Palermo quando un gruppo di soldati francesi molestò alcune donne siciliane. La folla inferocita si ribellò e uccise i soldati francesi. La rivolta si diffuse rapidamente in tutta la Sicilia, Carlo d'Angiò inviò un esercito ma i siciliani, con l'aiuto degli aragonesi, riuscirono a resistere, iniziò una guerra ventennale che si concluse con la Pace di Caltabellotta che sancì l'indipendenza della Sicilia sotto il comando della corona d'Aragona. Gli Angioini mantennero il Regno di Napoli, ma anche quello fu poi conquistato dagli Aragonesi nel 1442, riunificando così l’Italia Meridionale e annettendola al regno spagnolo, cosa che fece fiorire sia economicamente che culturalmente il meridione. IL PAPATO DEL 13o SECOLO; LE ERESIE E GLI ORDINI MENDICANTI Il XIII secolo fu un periodo di grande importanza per il Papato. Da un lato, raggiunse il suo apice in termini di potere e influenza. Dall'altro, iniziò a mostrare i primi segni di declino, che avrebbero portato a importanti trasformazioni nei secoli successivi. Da un lato, la Chiesa cattolica consolidava il suo potere e la sua influenza, dall'altro, si diffondevano movimenti eretici e ordini mendicanti che ne contestavano dottrina e gerarchie. Le eresie medievali nascevano da diverse ragioni, tra cui la richiesta di una vita religiosa più semplice e austera, il desiderio di una maggiore partecipazione dei laici alla vita della Chiesa e la critica alla corruzione e all'eccessivo potere del clero. Tra le eresie più diffuse vi erano i Catari e i Valdesi. Il rapporto tra eresie e ordini mendicanti non fu semplice e univoco. Tuttavia, esistevano differenze fondamentali tra le due realtà; le eresie proponevano spesso una rottura radicale con la dottrina e la struttura gerarchica della Chiesa, mentre gli ordini mendicanti operavano all'interno della Chiesa stessa, cercando di riformarla dall'interno. LA RISPOSTA DELLA CHIESA; 1. Repressione delle eresie attraverso il tribunale dell’Inquisizione. Molti furono i condannati a morte, prigionia e tortura. 2. Accettazione di alcuni movimenti di contestazione come gli ordini mendicanti Francescani e Domenicani Si trattava di movimenti di contestazione che restarono al margine dell’eresia, vennero chiamati ordini mendicanti in quanto professavano un ritorno alla povertà assoluta, individuando come unica forma di sostentamento la carità altrui. A differenza di altri ordini monastici questi non s’isolarono dalla società ma anzi posero i loro monasteri in luoghi popolosi per essere a contatto con il popolo, specialmente quello più umile. Tipi di ordini monastici:  Benedettini: fondati da San Benedetto, sono l'ordine monastico più antico d'Occidente. La loro regola pone un forte accento sulla preghiera, sul lavoro e sullo studio.  Cistercensi: nati come riforma dell'ordine benedettino, i cistercensi si caratterizzano per la loro vita austera e dedita al lavoro manuale.  Francescani: fondati da San Francesco d'Assisi nel XIII secolo, i francescani sono un ordine mendicante che pone l'accento sulla povertà, sulla semplicità e sulla predicazione del Vangelo.  Domenicani: fondati da San Domenico di Guzmán nel XIII secolo, i domenicani sono un ordine mendicante dedito allo studio e alla predicazione. LA CULTURA DEL 13o SECOLO; LE UNIVERSITA’ Il 3o secolo vide un notevole sviluppo dei commerci e di conseguenza dei trasporti anche a lungo raggio, inoltre i vari regni incrementarono l’utilizzo della burocrazia, nasceva dunque il bisogno di redigere documenti scritti e di conseguenza di aumentare il livello di alfabetizzazione di base. Venne riscoperto il corpus iuris civilis di Giustiano che raccoglieva il diritto romano e grazie agli interscambi con la cultura araba, vi furono numerose scoperte scientifiche in ambito di medicina, astronomia, geometria... vennero introdotti i numeri arabi che facilitarono i commerci, inoltre numerosi testi ebrei e della classicità greca vennero tradotti dal greco all’arabo, al latino, riportando alla luce la tradizione filosofico-letteraria greca (Aristotele, Platone...). La società dunque divenne più complessa, nacquero nuove figure intellettuali; notai, maestri, giuristi, mercanti, burocrati... con nuove esigenze culturali, si necessitavano delle scuole laiche capaci di impartire insegnamenti utili al mestiere; iniziarono a sorgere le Università spesso nate da associazioni spontanee di studenti o professori. 1300-1400 LA CARESTIA E LA PESTE NERA DEL 1300 L'inizio del 14 secolo vide una fase di prosperità, la popolazione crebbe, il commercio fiorì, e le città si popolarono ma il sistema produttivo agricolo era ancora troppo arretrato e non riuscì a reggere l’aumento della popolazione; a inizio secolo un insieme di condizioni climatiche anomale causò una quantità di cattivi raccolti che in quasi tutto l’Occidente produsse mancanza alimentare, questo si ripeté per più anni, le città ormai popolosissime facevano fatica a rifornirsi e le poche risorse aumentavano di prezzo. Nelle campagne molti contadini abbandonarono le terre infruttuose e si diressero in massa verso le città che tentarono di ostacolarne l’ingresso. La popolazione si trovava in una situazione di malnutrizione e indebolimento e nel 1348 arrivò l’epidemia di peste bubbonica che si trasmetteva dalle punture delle pulci sui ratti e arrivò dall’oriente trasportata sulle navi commerciali sterminando intere città. La popolazione orientale complessiva era di 60 milioni, con la peste si ridusse a 35 milioni. LO SCISMA D’OCCIDENTE La cattività avignonese (1305 al 1376) fu il settantennio in cui i papi risiedettero ad Avignone in Francia sotto l'influenza del re francese. Nel 1377 con Gregorio XI la sede papale venne riportata a Roma, segnò l'inizio di un periodo di grande instabilità per il papato. Alla sua morte vennero eletti due papi uno italiano a Roma ed uno francese ad Avignone questo scisma in occidente continuò anche dopo la loro morte e si continuò per un periodo ad avere due papi in due sedi diverse. Fu proclamato un concilio con l’intenzione di dimettere entrambi i papi e nominarne uno nuovo ma alla fine si ebbero 3 papi. Lo scisma terminò nel 1414 dopo un concilio a Costanza in cui vennero deposti i 3 papi e nominato uno unico, Martino V. Da questo momento in poi si iniziò a mettere in discussione l’autorità monarchica assoluta del papa a favore invece di un potere decisionale del concilio; quindi, di un'assemblea generale di uomini di chiesa provenienti da diverse diocesi, questo movimento prese il nome di conciliarismo che venne inizialmente affossato dal potere papale ma si ripresenterà con la riforma Luterana. LE ERESIE DEL 14-15 SECOLO I fenomeni di dissenso religioso iniziati nell’alto medioevo continuavano anche nei secoli 14 e 15, tuttavia questi nuovi movimenti pur mantenendo elementi di contnuità con le passate eresie, introducevano elementi innovativi. Predicazione del professore dell’Università di Praga Jan Hus che venne accusato di eresia e bruciato al rogo, diede vita alla setta degli Hussiti che oltre a predicare un ritorno alla povertà evangelica della chiesa richiedevano anche che la predicazione non fosse più in latino ma nella loro lingua ceca, vi fu dunque anche un elemento di nazionalismo all’interno del movimento. Predicazione del professore dell’Università di Oxford John Wyclif criticava la ricchezza della chiesa ma anticipava anche alcuni temi della futura riforma protestante, il movimento chiamato ‘’i Lollardi’’ richiedeva la lettura diretta dei cristiani al libro sacro, senza mediazione del clero; dunque, si richiedeva la traduzione delle scritture nella lingua volgare, lui stesso le tradusse in inglese. Parallelamente tra i laici in Europa nacquero nuove modalità di espressione della religione ortodossa accumunate dalla volontà di sperimentare percorsi spirituali più liberi della tradizione e dai vincoli ecclesiastici, proliferarono le confraternite e le contemplazioni mistiche, le donne diventarono maggiori protagoniste e iniziò il periodo della caccia alle streghe. 1400 UMANESIMO E RINASCIMENTO Il XV è il secolo dell’umanesimo; caratterizzato da un fenomeno letterario, artistico, che consisteva nella volontà di recuperare la tradizione classica, la cultura romana e latina. Perché nome umanesimo; in età medievale si distingueva la letteratura in umane lettere (argomento profano) e divine lettere (argomento religioso). Durante l’alto medioevo la maggior parte delle opere classiche furono perse, ritrovate frammentate o divenuti palinsesti. Nel 1400 però la tendenza e il mondo Europeo inizia ad interessarsi delle opere classiche (es. Petrarca) e desidera recuperare quella tradizione letteraria e filosofica, comincia la caccia ai manoscritti e i palinsesti del mondo romano di argomento profano; iniziano le traduzioni e le imitazioni dei modelli classici, addirittura ricomincia la letteratura in latino. Il greco non venne ripreso fino al 1453 quando Costantinopoli fu presa dai Turchi e molti intellettuali grecofoni scapparono in Italia, e portano con sé molte opere scritte in greco, così la seconda generazione di Umanisti aggiungerà al latino anche lo studio delle opere greche. Gli umanisti coniarono il concetto di medioevo in accezione negativa per non aver preservato le opere classiche. Dopo l’umanesimo (fase di recupero) vi sarà infatti il rinascimento cioè la fase d’applicazione, nata dal desiderio di ricreare, di far ‘’rinascere’’ i canoni di bellezza dell’età classica. Fu nel periodo del rinascimento che si affermò il mecenatismo; l’aristocrazia investiva i propri capitali per l’acquisto di opere d’arte. A.G uniSA 2024 Araldi impero Romano al tempo gl Biceleziano (204-305) E conti gel «re POPOLAZIONI SLAVE ‘og, a E DAVARI ‘°04n,, a ERULI SCIRI IMI Possedimenti della corona di Francia [O] Vassalli della corona di Francia III Possedimenti dei Plantageneti — Confine dell'Impero
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