storia medievale di luigi Provero e Vallerini, Schemi e mappe concettuali di Storia Medievale

Scarica storia medievale di luigi Provero e Vallerini e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! P a g . 1 | 47 SCHEMI DI STORIA MEDIEVALE TEMPI BARBARICI CAPITOLO 2: ROMA E I BARBARI FONTI DEL 5 SECOLO CI DANNO UN’IMMAGINE DIVERSA DEI BARBARI: + FONTE 1> SIAMO NEL 409: GEROLAMO SCRIVE LETTERA A VEDOVA ROMANA IN GALLIA. DESCRIVE LE DEVASTAZIONI DELLE CITTA” DA PARTE DEI POPOLI BARBARI NEL NORD E OVEST DELL’EUROPA. + FONTE 2+ DALLA BIOGRAFIA DI LUPICINO, ABATE DI UN MONASTERO, SI RACCONTA L’INCONTRO CON IL CAPO DEI BURGUNDI. LUPICINO HA ABBIGLIAMENTO ROZZO, CHIEDE AIUTO AL CAPO DEI BURGUNDI PER LA POVERTA?” E VA ALLA SUA CORTE. L’AIUTO E’ CONCESSO. PRIME FASI DI INSEDIAMENTO DEI BARBARI RACCONTATE \A FONTI CONTEMPORANEE E SUCCESSIVE: SUCCESSIVE: ES STORIE DI GREGORIO DEL 6 SECOLO CHE DESCRIVONO UNICO E MASSICCIO SPOSTAMENTO DI POPOLI IN MODO BIBLICO + DATI ARCHEOLOGICI: FENOMENO LENTO E DILATATO NEL TEMPO+ CONTRADDICE LE FONTI SCRITTE SUCCESSIVE. INIZIO: 370, UNNI CONQUISTANO TERRITORI DEGLI ALANI E SI SPINGONO VERSO LA POPOLAZIONE DEI GOTI Pag. 2|47 I FRANCHI POPOLO CHE NASCE DALLA FUSIONE DI DIVERSE POPOLAZIONI BARBARICHE PIU ANTICHE CHE SI DANNO QUESTO NOME. e TERZO SECOLO: QUESTE POPOLAZIONI APPAIONO NELLE FONTI ROMANE. ® QUARTO SECOLO: SONO FEDERATI DELL’IMPERO SUL CONFINE DEL RENO + 406: PASSANO IL CONFINE DEL RENO E POI OCCUPANO LA GALLIA BELGICA. A META’ DEL SECOLO COME CAPO DEI FRANCHI VI E’ CLODIO: IL PRIMO ESPONENTE DELLA FAMIGLIA DEI MEROVINGI CHE SI CONOSCE. 410: IL SACCO DI ROMA: I VISIGOTI, COMANDATI DA ALARICO, INVADONO L’ITALIA E ARRIVANO A ROMA E LA SACCHEGGIANO, ATTACCO ANCHE POLITICO. FATTO GRAVE: L'IMPERATORE D’OCCIDENTE PERDE L'IMPERIUM (IL SUPREMO COMANDO MILITARE), CHE DA QUESTO MOMENTO RIMANE SEMPRE NELLE MANI DEI GENERALI BARBARICI, CHE INIZIANO AD ISTAURARE DELLE DITTATURE MILITARI. I VISIGOTI DOPO IL SACCO ALARICO MUORE, IL SUO SUCCESSORE GUIDA I VISIGOTI LUNGO LA PENISOLA ITALIANA FINOA STANZIARSI NELLA GALLIA MERIDIONALE E IN SPAGNA. NEL 418 RITORNANO FEDERATI DELL’IMPERO E MANGTENGONO IL CONTROLLO DELLA SPAGNA. Pag.5|47 GLI UNNI 451: UNNI CERCANO DI INVADERE L’IMPERO D’OCCIDENTE MA FALLISCONO. DOPO UN PAIO DI ANNI MUORE ATTILA, BASTA UNA RIVOLTA INTERNA PER DISTRUGGERE L'IMPERO UNNO + CHE SI ESPANDEVA DAL MAR NERO AL MAR CASPIO MA CON UN’ORGANIZZAZIONE TRIBALE LEGATA ALL’ARISTOCRAZIA MILITARE, NON SUFFICIENTE PER UN IMPERO VASTO. DAL 454 IN POI, PER I SUCCESSIVI VENT’ANNI, IL POTERE DELL’IMPERO E° CONCENTRATO NELLE MANI DEI GENERALI BARBARI, CHE ELEGGEVANO E DEPONEVANO IMPERATORI FANTOCCI. ODOACRE: GENERALE DELL’IMPERO D’OCCIDENTE, DEPONE L'IMPERATORE ROMOLO AUGUSTOLO E POI INVIA LE INSEGNE ALL’IMPERATORE D’ORIENTE, ZENONE. NON VIENE RIELETTO UN IMPERATORE (NON VE NE SARA’ MAI Più UN ALTRO) E ODOACRE E’ CHIAMATO: + REX+ DALLE TRUPPE, TITOLO NON ana + PATRICIUS> DAI ROMANI. ZENONE NON RICONOSCE NOSTANTE QUESTO QUESTI TITOLI ODOACIÉ REGNA SULL’ITALIA, E GARANTISCE 13 ANNI DI PACE: » POLITICA ESTERA 1. RINUNCIA AD IMPORRE QUALSIASI AUTORITA” IN GALLIA. Pag. 6|47 2. ACCETTA IL CONFINE CON I VANDALI NEL SUD DELLA GALLIA 3. RIOCCUPA LA DALMAZIA 4. ESTENDE LA SUA AUTORITA” VERSO IL DANUBIO * POLITICA INTERNA 1. NON NOMINA UN IMPERATORE FANTOCCIO. 2 TROVA UN ACCORDO CON I SENATORI: FA MANTENERE LORO IL PRESTIGIO SOCIALE E POLITICO E GATRANTISCE LORO LE CARICHE PUBBLICHE+ PIENA COLLABORAZIONE. CONSEGUENZE DELLA FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE+ SI STABILISCONO NUOVI EQUILIBRI: » GLI SVEVI NEL NORD-OVEST DELLA PENISOLA IBERICA. + VISIGOTI: NELLA GALLIA MERIDIONALE. + FRANCHI: NEL RESTO DELLA GALLIA + VANDALI: AFRICA E ISOLE. + ANGLO E SASSONI: BRITANNIA, DOVE SI CREARONO DEI PICCOLI REGNI. SESTO SECOLO: QUESTI “REGNI BARBARICI” CERCANO UNA PROPRIA STABILITA’ INTERNA CERCANDO LEGITTIMAZIONE DA PARTE DI COSTANTINOPOLI. Pag. 7|47 CAUSA DI TUTTO QUESTO SONO LE INVASIONI BARBARICHE. L’IMPOVERIMENTO E’ REALE, MA ANCHE IN QUESTO CASO NON SI PUO” DIRE CHE LA CAUSA PRINCIPALE FOSSERO I BARBARI. PERCHE”: 1) I BARBARI NON CERCAVANO DI DISTRUGGERE L'IMPERO MA DI FARNE PARTE 2) BARBARI PROVENIENTI DALLA PARTE EST DEL DANUBIO ERANO NOMADI (UNNI), QUINDI NON VOGLIONO INSEDIARSI STABILMENTE NEI TERRITORI DELL’IMPERO. KOSSINNA: USA METODO D’INDAGINE STORICO-CULTURALE, STUDIA I CORREDI CHE SAREBBERO FATTI CON OGGETTI PERSONALI. EGLI SOSTIENE CHE RITI E CORREDI DI UNA REGIONE CORRISPONDONO AD UNA POPOLAZIONE, POI INDIVIDUA IL NOME NELLE FONTI SCRITTE> TRACCIA LE POPOLAZIONI NELLO SPAZIO E NEL TEMPO. OGGI QUESTA TEORIA E’ SUPERATA: OGGETTI NON POSSONO ESSERE USATI COME INDICATORI ETNICI. PERO” DATI ARCHEOLOGICI MOSTRANO COME CI SIANO STATI MIGRAZIONI, ANCHE SE NON DI MASSA. SE CONSIDERIAMO GLI ALTRI FATTORI, COME 1) COMMERCIO 2) RAPPORTI MILITARI 3) BARBARI CHE VOLEVANO PARTECIPARE ALLE RICCHEZZE DELL’IMPERO SI PUO” DIRE CHE: NON E° INVASIONE, MA UN PROCESSO DI INTEGRAZIONE CONTINUO, CHE DURA SECOLI. Pag. 10| 47 MESSO IN DUBBIO IL CONCETTO CHE VEDE LE POPOLAZIONI TARDOANTICHE COME GRUPPI ETNICI OMOGENEI. OGGI SI HA UNA POSIZIONE “STRUMENTALISTA”, VEDE IL FATTORE ETNICO COME SOGGETTIVO. LA TEORIA WENKUS+> ETNOGENESI. STUDIA COME SI SONO FORMATE LE ETNIE BARBARE IN ETA” TARDOANTICA, CIOE’I BARBARI SONO CONFEDERAZIONI DI BANDE GUERRIERE, QUINDI SI SPOSTANO POPOLAZIONI MA ESERCITI, QUINDI GUIDATI DA UN’ELTE’ GUERRIERA CHE DAVA I VALORI TRADIZIONALI (MITO DI ORIGINE, RELIGIONE ETC) IN CUI IDENTIFICARSI. SONO POPOLAZIONI DI ORIGINE RECENTE E LA LORO FORMAZIONE AVVIENE INTORNO AL LIMES ROMANO SOPRATTUTTO DEL RENO E DANUBIO. FORMAZIONE ELITE’ E DI MITI DI ORIGINE CHE CREANO UN LEGAME CULTURALE CHE UNISCE LE GENTES E DA CONTINUITA”. TEORIA DI GOFFART FRA IL 395 E IL 476 FURONO STIPULATI NUMEROSI TRATTATI DI FEDERATI CON LE POPOLAZIONI BARBARICHE CHE SI ERANO STANZIATI NEL TERRITORIO DELL'IMPERO. SI CERCA DI METTERE IN REGOLA LA PRESENZA DEI GRUPPI BARBARI NEL TERRITORIO IMPERIALE: AI FEDERATI ERA DISTRIBUITA UNA QUOTA. SONO STATE OPERAZIONI REGOLARI DI COLLABORAZIONE TRA AUTORITA’ ROMANE E CAPI BARBARI. AI BARBARI ERA ASSEGNATA UNA RENDITA FISCALE SU UNA TERRA CHE NON TOGLIEVA IL DIRITTO DI PROPRIETA” AL POSSESSORE ROMANO. ANZI IL POSSESSORE INVECE CHE PAGARE DE'TASSE ALLO STATO LE DAVA AI BARBARI. COSI SI DAVA AI BARBARI IL DIRITTO DI PRELEVARE UNA QUOTA FISCALE. Pag. 11|47 SI ARRIVA PERO” AL SETTIMO SECOLO CHE LA TASSA DIVENTA RENDITA > FINISCE IL SISTEMA DI TASSAZIONE ROMANA EI BARBARI DIVENTANO OVUNQUE I PROPRIETARI DEI TERRENI. MA LE FONTI CI DICONO CHE L’OSPITALITAS (TRA PROPRIETARI ROMANI E BARBARI), NON FU PRIVA DI CONFLITTI, ANZI. IN PIU’ NON SI PUO” DIRE CHE I REGNI BARBARICI SI FORMARONO SOLO GRAZIE ALLA DIMENSIONE FISCALE. SI PUO’ DIRE CHE LE VARIE POPOLAZIONI BARBARE SI INSEDIARONO NELLE VARIE REGIONI IN MODI DIVERSI, COSI ANCHE LA VIOLENZA USATA ERA DI GRADO DIVERSO, QUESTO VUOL DIRE REAZIONI DIVERSE DELL’IMPERO. LA TRASFORMAZIONE DELL’IMPERO NON FU UN PROCESSO INDOLORE, MA SICURAMENTE IL RISULTATO DI UNA LENTA EVOLUZIONE, NON RICONDUCIBILE AD UN SINGOLO EVENTO. Pag. 12|47 BUMIGRRI> UNA PARTE DI ESSI SI RECA A NORD DEL DANUBIO, SIAMO NEL 670. DIECI ANNI DOPO I BULGARI PENETRANO A SUD DEL DANUBIO E OCCUPANO I TERRITORI BIZANTINI E LA POPOLAZIONE DEL LUOGO SI SOTTOMETTE> PRIMO DOMINIO BULGARO NEL CUORE DEI BALCANI. CONSEGUEZA: I BALCANI SI SLAVIZZANO, NON TORNARONO PIU’ BIZANTINI. IMPERO BIZANTINO INDEBOLITO DALLE GUERRE. EMERGE IL PROBLEMA RELIGIOSO. SI FORMANO NUOVE DOTTRINE CHE CREANO SOLO CONFUSIONE SOPRATTUTTO CON LE PROVINCE ORIENTALI. QUINDI: AUMENTA LA CONFUSIONE TEOLOGICA, CHE CREA UN DISTACCO MAGGIORE TRA Pag. 15|47 COSTANTINOPOLI E LE PROVINCE DI SIRIA, PALESTINA ED EGITTO. È IN QUESTO CONTESTO CHE EMERGE E SI AFFERMA LA RELIGIONE ISLAMICA. 636: L’ESERCITO BIZANTINO E’ SCONFITTO IN SIRIA DAGLI ARABI E PERDE LE PROVINCE DI PALESTINA, EGITTO E SIRIA E POI NORD AFRICA. IMPERO SI RIDUCE DI DUE TERZI ED ENTRA IN UNA GRAVE CRISI, PER SOPRAVVIVERE CAMBIA RADICALMENTE. (GIMMARABI: ARABIA DIVISA IN DUE PARTI » SUDI POPOLAZIONE SEDENTARIA E AGRICOLA, CRESCITA DI CIVILTA’. YEMEN CHE RIMANE TRANQUILLO FINO AL QUARTO SECOLO, QUANDO INIZIANO LE PRIME INCURSIONI, FINO ALLA SOTTOMISSIONE ISLAMICA. » NORD POPOLAZIONE NOMADE DAL TERZO AL SETTIMO SI ALTERANO I RAPPORTI TRA NORD E SUD A CAUSA DELLA CRISI COMMERCIALE SCATURITA DALLA DECADENZA DELL’IMPERO ROMANO. POPOLAZIONI NOMADI CHE PREVALGONO, MA CENTRO PIU’ IMPORTANTE CITTA” DI LA MECCA> PRIMATO RELIGIOSO (SEDE DI PELLEGRINAGGI) E COMMERCIALE (INCROCIO DI VIE CAROVANIERE). IN ARABIA, OLTRE AL PAGANESIMO, PRESENTI ALTRE MINORANZE RELIGIOSE COME EBREI, GIUDAISMO, CRISTIANESIMO IN DIVERSE DOTTRINE. Pag. 16|47 FONTI: PROBLEMA 1) STORICHE+ VUOTO DAL 620 AL 640 2)RELIGIOSE> QUELLE MUSULMANE SONO STORIA SACRA, QUELLE DI ALTRE RELIGIORI CON PREGIUDIZIO 3) NUMISMATICHE E ARCHEOLOGICHE. 4) PRIMA COPIA CORANO DATATA 645-690. 5)COSTRUZIONE MOSCHEA A GERUSALEMME ULTIMI ANNI DEL SETTIMO SECONDO LA TRADIZIONE VOCAZIONE DI MAOMETTO INTORNO AI 40 ANNI, NEL 610. NASCE DA FAMIGLIA UMILE, DIVENTA BENESTANTE QUANDO SPOSA UNA RICCA VEDOVA+ INIZIO DELLA SUA MEDITAZIONE. SCOPO: CONVERTIRE AL MONOTEISMO, EVIDENTE INFLUENZA CRISTIANA E GIUDAICA. MAMETTO PREDICA E CONVERTE PRIMA L’INTERO NUCLEO PARENTALE. POI PREDICA NELLA SUA CITTA” LA MECCA MA SI SCONTRA CON L’OLIGARCHIA MERCANTILE CHE NON POTEVA ACCETARE UN MESSAGGIO RELIGIOSO MONOTEISTA, PERCHE” PER L’ECONOMIA DI LA MECCA SONO FONDAMENTALI I PELLEGRINAGGI DEI “FALSI DEI”. QUINDI CRITICA LA SOCIETA” DI LA MECCA E ATTIRA LA PARTE POVERA Pag. 17|47 PARTE DELLA MESOPOTAMIA, INVADENDO I TERRITORI DELL’IMPERO PERSIANO, MA ANCHE LE PROVINCE CHE BISANZIO AVEVA APPENA RICONQUISTATO+> GLI ARABI ARRIVANO A SOTTOMETTERE SIRIA, PALESTINA FINO ALL’ATTACCO DELL’EGITTO NEL 642. DA QUI PARTONO PER LA CONQUISTA DELLA CIRENAICA E CIPRO. MA I PROBLEMI SONO LEGATI ALLA SUCCESSIONE > TRADOTTA IN UN CONFLITTO FRA CITTA’: MEDINA CONTRO LA MECCA, OVVERO I FAMILIARI DEL PROFETA CONTRO LE TRIBU’ DEI NEL 656 IL NIPOTE DI MAOMETTO, ALT’, SALE AL POTERE, MA CI SONO ANCORA CONFLITTI E ALLORA INTERVIENE IL GOVERNATORE DELLA SIRIA, ERA UN UMMAYADE, CHE ELIMINA ALT’ E SI IMPADRONISCE DEL CALIFFATO+ POSE LE BASI PER LO SCISMA: 1) SUNNITI> ORTODOSSI 2) SCIITI> SEGUACI DI ALI” SI FECERO PASSI AVANTI CON IL SUCCESSORE DI ALI CHE RIMASE AL POTERE FINO AL 681: SPOSTA LA CAPITALE CREA UNA MARINA NUOVA ONDATA | DA MEDINAA ARABA PER ESPANSIONISTICA. DAMASCO: DA CITTA” FRONTEGGIARE I CRISTIANA SIRIANA, BIZANTINI L’ELITE ALLA FINE SI CONVERTE ALL’ISLAM Pag. 20| 47 L’ETA’ DEGLI UMMAYADI VEDE UN CONSOLIDAMENTO DELLO STATO ISLAMICO. CON IL DOMINIO DEL MARE ARRIVANO A CONQUISTARE CRETA E SI ESPANDONO IN ORIENTE, ARRIVANO A TOCCARE L’INDIA, MA ANCHE IN OCCIDENTE: CONQUISTANO TUTTA L’AFRICA BIZANTINA E QUESTO RAFFORZA LA LORO SPINTA ESPANSIVA E CONQUISTANO POI TUTTA LA PENISOLA IBERICA, ARRIVANDO A SCAVALCARE I PIRENEI. NEL 718 L’ISLAM AVEVA RAGGIUNTO LA SUA MASSIMA ESPANSIONE, BLOCCATI DAI FRANCHI IN GALLIA E DAI BIZANTINI IN ASIA MINORE > INDEBOLIMENTO DEGLI UMMAYADI. CONSEGUENZA: FAMIGLIA DEGLI MRIBIBISIDI SI IMPADRONISCE DEL CALIFFATO NEL 750, SPOSTA LA CAPITALE A BAGDAG. NEL FRATTEMPO EGITTO, TUNISIA E MAROCCO DIVENTANO INDIPENDENTI E GLI UMMAYADI SI RIFUGIANO IN SPAGNA DOVE CREANO UNO STATO INDIPENDENTE. ARABI SI TROVANO AD AMMINISTRARE UN VASTO TERRITORIO+ PROBLEMI DI GESTIONE. PRIMA VOLTA NELLA STORIA CON MONARCHIA. STRUTTURA DELLE PROVINCE CHE RIMANE BIZANTINA. MA I VINCITORI ARABI SI DIVIDONO IL BOTTINO: ® BENI CONFISCATI SPETTAVANO AL CALIFFO. Pag. 21|47 ® TERRE ERANO DEL DEMANIO PUBBLICO: ARABI NON POTEVANO POSSEDERE TERRE AL DI FUORI DELL’ARABIA PER EVITARE CHE SOLDATI SI MESCOLASSERO CON LA POPOLAZIONE LOCALE. CREAZIONE DIWAN: ORGANO CHE AMMINISTRAVA LE FINANZE, BILANCIAVA LE USCITE E CONTROLAVA LE ENTRATE D — — — PAGAMENTO AMMINISTRAVA INCASSO ELEMOSINA STIPENDI DEMANIO PUBBLICO E TRIBUTI PER NON SOLDATI MUSULMANI PROBLEMI FISCALI: CONVERSIONI DI MASSA PER PAGARE MENO TASSE, MA COMUNQUE ESENZIONE NEGATA AI NEO-CONVERTITI. ESENZIONE IMPOSTA A CHI ERA ARABO> PROBLEMA RISOLTO CON ABBASIDI. Pag. 22|47 L’IDEA DI MEDIOEVO. SERGI CAPITOLO 1. IL PROBLEMA IDEA DI MEDIOEVO OGGI COMUNE E DIFFUSA DAGLI UMANISTI DEL QUATTROCENTO E CINQUECENTO CHE VEDONO IL PERIODO COME . MA SI PUO” PARLARE DI UNA ESEMPIO: CONCEZIONE DEL FEUDALESIMO, NEL MEDIOEVO NASCE IL SISTEMA E IL TERMINE, MA LA CONCEZIONE CHE COMUNEMENTE E’ DIFFUSA OGGI E° CONTAMINATA DA COMPONENTI DEI SECOLI SUCCESSIVI. IDEA DI MEDIOEVO DIFFUSA NELLA CULTURA DI OGGI CHE NON E’ OBBIETTIVA: RISENTE POCO DELLE RICERCHE STORICHE. CAPITOLO 2. MEIOEVO: DEFINIZIONE E LIMITI CRONOLOGICI. UMANISTI DELLA SECONDA META’ DEL ‘400 CHE INIZIANO AD USAE IL TERMINE ‘MEDIA ETAS’ NEL CORSO DEI SECOLI SI AFFERMA IL TERMINE MEDIOEVO INTESO COME ETA” DI MEZZO. PRIMO STORICO DEL MEDIOEVO è UN UMANISTA > SCRIVE OPERA ANNALISTICA, RACCONTA LA STORIA DAL 412 FINO ALLA SUA EPOCA (ANNI 40 DEL QUATTROCENTO). NON MENZIONA IL TERMINE ETA” DI MEZZOMA PARLA DI QUESTI MILLE ANNI. ‘PERIODIZZARE?: 1) ETA’ ANTICA (GRECO-ROMANA) Pag. 25|47 2) ETA’ DI MEZZO (MEDIOEVO) 3) ETA” MODERNA (DEGLI UMANISTI) DIVISIONE CHE AIUTA A COMPRENDERE LA STORIA MA E’ CONDIZIONATA DALL’IDEA DI UN MEDIOEVO NEGATIVO, COSI TANTO CONDIZIONATO DA QUESTA IDEA CHE SI VEDE LA CADUTA DELL’IMPERO ROMANO PROPRIO COME L’INIZIO DEL PERIODO BUIO. MA NON POSSIAMO DIRE CHE PER MILLE ANNI CI SIANO STATI SOLO EVENTI NEGATIVI E CHE TUTTI GLI ANNI FOSSERO UGUALI. LE DATE CONVENZIONALI SONO: e INIZIO: 476 CON LA DEPOSIZIONE DI ROMOLO AUGUSTOLO ULTIMO IPERATORE D’OCCIDENTE. e FINE: 1492 CON LA SCOPERTA DELL’AMERICA DA PARTE DI COLOMBO. MA OGNI PAESE HA LE SUE DATE ED EVENTI DI RIFERIMENTO, SICURAMENTE IL MEDIOEVO E’ UN PERIODO CHE VA DAL QUINTO AL QUINDICESIMO SECOLO. MEDIOEVO. QUINTO (400) QUINDICESIMO (1400) QUINTO E SESTO; PERIODO STUDIATO DAI TARDOANTICO MEDIEVISTI: DAL SETTIMO (600) AL STUDIATO DAI QUATTORDICESIMO (1300) MODERNISTI Pag. 26|47 DIVISIONE INTERNE DEL MILLENNIO MEDIEVALE: : PERIODO PIU” LONTANO DA NOI. DAL QUINTO ALL'ANNO 1000 : PERIODO PIU” VICINO A NOI. DALL'ANNO 1000 AL QUINDICESIMO CAPITOLO TERZO. FORMAZIONE E SVILUPPO DI UN CONCETTO STORIOGRAFICO CULTURA MEDIEVALE DISPREZZATA> GIUDIZIO NEGATIVO + TIRA SEI E SETTECENTO> APPROCIO POSITIVO . > CONCEZIONE NEGATIVA DEL MEDIOEVO, DI NUOVO. + OTTOCENTO+> SECOLO DI SVOLTA PER GLI STUDI MEDIEVALI PER CONFERMARE LA PROPRIA IDENTITA’ NAZIONALE. STUDI TEDESCHI IMPORTANTI PER L’APPROCIO AL MEDIOEVO, UN LORO GRANDE CONTRIBUTO E’ IL CONCETTO SECONDO Pag. 27|47 CAPITOLO 6. IL MEDIOEVO COME INFANZIA D’EUROPA EVENTI CHE VENGONO ENFATIZZATI, COME AD ESEMPIO NELL’OTTAVO SECOLO QUANDO CARLO MARTELLO SCONFISSE GLI ARABI SUI PIRENEI. SITUAZIONI POLITICHE CHE SI IMPONGONO ANCHE COME GEOGRAFICHE. SOTTO L’IMPERO CAROLINGIO SI INIZIA A USARE IL TERMINE EUROPA, INTESA COME L’OCCIDENTE CHE UN’UNICA CULTURA, NON SI Può DIRE CHE NASCE DALLA POPOLAZIONE DEI FRANCHI CONSIDERANDO CHE SI FORMANO PROPRIO SOTTO DIVERSE CULTURE, QUINDI TERMINE IDENTITARIO DAL DECIMO SECOLO IN POI. NON SOLO CULTURA CAROLINGIA MA SI AFFERMA LA > CULTURA UNICA A PRESCINDERE DALLA PROVENIENZA GEOGRAFICA. ESEMPIO DI DUE AMBITI CULTURALI: : Più PREVALE ELEMENTI DI CULTURA CULTURA LATINA>FUTURA GERMANIA+ REGNO FRANCIA TEUTONICO Pag. 30|47 REGNO OTTONI IMPEGNATI POLITICAMENTE VERSO ORIENTE E SI CREA UNA FASCIA SLAVO- UNGARICA AD EST CON LE PRIME COVERISONI. TERRITORI QUINDI RIVOLTI VERSO OCCIDENTE. A LEGITTIMARE SIA LE FORME DI POTERE POLITICO CHE DI FORMAZIONE CULTURALE BISOGNA AVERE COLLEGAMENTI CON QUALCHE FORMA CAROLINGIA (SCOLA PALATINA O RENOVAZIO IMPERI DI OTTONE). Go SOTTOLINEANO LE DIVERSITA’ CON L’ISLAM E RAFFORZANO I CONCETTI EUROPEI. MA NONOSTANTE QUESTO, NEI SECOLI UNDICESIMO-TREDICESIMO L’IDEA DI EUROPA NON HA SUCCESSO. CON LA SCOPERTA E DIFFUSIONE DI CARTE GEOGRAFICHE E VIENE MARCATA DI Più LA DIFFERENZA CULTURALE CON IL MONDO ISLAMICO> SI INIZIA A VEDERE UN EUROPA GEOGRAFICA. > SI FORMA UN CONCETTO DI EUROPA SIMILE A QUELLO ODIERNO, NON SOLO COME CONCETTO GEOGRAFICO O ERUDITO MA ANCHE COME IDEA COMUNE. MA SI FORMA SOLO UN'IDEA DI EUROPA, NON SI Può PARLARE DI MEDIOEVO EUROPEO. Pag. 31|47 UN'IDEA DI EUROPA, NON SI Può PARLARE DI MEDIOEVO EUROPEO. CAPITOLO SETTE. I SECOLI DELLA PRESUNTA ECONOMIA “CHIUSA” E “NATURALE” CONDIZIONI DI VITA PRECARIE NELL’ALTOMEDIOEVO, DIMINUZIONE DELLA POPOLAZIONE E AUMENTO DELL’INCOLTO. EUROPA NORD-EST SOPRATTUTTO C'è UN’ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE: | A] = el) | 26] INTERVIENE CARLO MAGNO CON DELLE NUOVE LEGGI PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI TERRE E RAPPORTI TRA SIGNORE/CONTADINO, PER EVITARE CHE LE FAMIGLIE ARISTOCRATICHE NE APPROFITTASSERO> SISTEMA CURTENSE, SISTEMA CHE RIGUARDA SOPRATTUTTO L’EUROPA DEL NORD E CHE RIMANE IL PIù DIFFUSO FINO AL SCI) DOPO IL MILLE PARTE A GESTIONE | AFFIDATA A COLONI PARTE A GESTIONE [TREIA DEL PADRONE. USATO QUI IL LAVORO SERVILE. Pag. 32|47 A CAMBIARE LE COSE FU CON LA CHE FA DIPENDERE TUTTI I VESCOVI DIRETTAMENTE DA ROMA. PRIMA IL POTRE VESCOVILE ARRIVAVA A COINCIDERE CON QUELLO CIVILE A CAUSA DI DIVERSI BENEFICI COME AD ESEMPIO ’> CIOE’ NON VALGONO LE REGOLE DI ORDINAMENTO PUBBLICO NELLA SEDE VESCOVILE. NON SI PARLA DI “CONTI” MA AVEVANO POTERI SIGORILI UFFICIALIZZATI> PRIVILEGIO. : Più IMPORTANTE DI TUTTA EUROPA, AVEVA MOLTE DIPENDENZE. FONDATA NEL DECIMO SECOLO, AVEVA SVILUPPATO POTERE E IMPORTANZA CHE OSTENTAVA CONLA RICCHEZZA. NEL MEDIOEVO I LUOGHI RELIGIOSI OSTENTAVANO RICCHEZZA, SIGNIFICAVA ESSERE ATTENDIBILI MORALMENTE E ATTIRAVANO A SUA VOLTA ALTRE DONAZIONI. MONASTERI QUINDI VISSUTI NON COME SEPARATI DAL MONDO MA ANZI LE FAMIGLIE ARISTOCRATICHE CERCAVANO DI CONTROLLARLI PER RACIMOLARE CONSENSI ED EGEMONIE SUL TERRITORIO. DAL DODICESIMO SECOLO CI SI RENDE CONTO DEL POTERE CRESCIUTO DEI MONASTERI QUINDI SI CERCA DI RIDIMENSIONARLO: MONACI DOVEVANO ESSERE Più VOTATI ALLA POVERTA?”. Pag. 35|47 CAPITOLO 9. IL MEDIOEVO COMUNALE FRA MITO E REALTA” IN EUROPA SI PARLA DI COMUNI MA SOLO PER L’ITALIA E IL SUD DELLA FRANCIA SI PARLA DI CITTA’-STATO. _| È CITTA*-STATO: COMUNI AUTONOMIA ENTRO CHE CONTROLLAVANO IL LE PROPRIE MURA TERRITORIO CIRCOSTANTE IMPORTANZA DELLA CITTA CHE CESCE NEL TARDO MEDIOEVO, MA SEMPRE CENTRO MOTORE DI POTERE POLITICO E RELIGIOSO. COMUNI ITALIANI SVILUPPANO IN CITTA” STATO: ORIGINE DIVERSA MA FORMANO TUTTI ISTITUZIONI SIMILI. : RE FEDERICO BARBAROSSA IMPONE AI COMUNI DELLA LEGA LOMBARDA DI DIVENTARE SUOI VASSALLI PER CONTINUARE A RISCUOTERE GLI INTROITI FISCALI. C'è L'ESIGENZA DI DARE IL POTERE IN MANO AD UNO, PRIMA ERA NELLA MANI DEI CONSOLI. NEL ‘200 ALLORA, SI AFFERMA ÎiIMNPODESTAS. IN UNA FASE INIZIALE ERA UN CITTADINO COMUNE POI SI DECIDE CHE DOVEVA ESSERE UN FORESTIERO. Pag. 36|47 DOPO IL PERIODO DEL PODESTA’ NEL ‘300 CI SONO O SINGOLO INDIVIDUI O FAMIGLIE CHE NELLE CITTA’ SI IMPOSSESSANO DEL POTERE>SI PASSA 11. L’ETA’ DELLA SPERIMENTAZIONE SI PUO’ DEFINIRE IL MEDIOEVO COME UN PERIODO DI SPERIMENTAZIONE POLITICO- SOCIALE, SI SVILUPPANO E AFFERMANO FORME DI POTERE NUOVI, QUINDI NON SI DEVE PENSARE AL MEDIOEVO COME UN PERIODO TUTTO LEGATO AL FEUDALESIMO O ALLA POVERTA?'. SI SPERIMENTA FIN DALL'INIZIO CON LE INTEGRAZIONI ETNICHE TRA LE POPOLAZIONI BARBARICHE E LE ISTITUZIONI ROMANE. Pag. 37|47 e ELETTO NEL 1074 PER ACCLAMAZIONE, CONTINUA LA POLITICA CONTRO SIMONIA E CONCUBINATO, PROVOCANDO RIBELLIONI DI VESCOVI (SOPRATTUTTO IN GERMANIA), CHE NON VOLEVANO LASCIARE LE PROPRIE DONNE, ANZI PER QUESTO ACCUSARONO IL PAPA DI ERESIA. MODELLO DI CHE VEDEVA AL VERTICA IL PAPA, SOTTO I VESCOVI CHE DOVEVANO ESSERE NUBILI. VESCOVI FRANCESI E TEDESCHI CONDANNANO QUESTA GERARCHIA E NON VOGLIONO ABBANDONARE I VOTI CONIUGALI, ORMAI USANZA RADICATA. GREGORIO SETTIMO NEL 1075 RENDE , TOGLIENDO QUESTO POTERE ALL’IMPERATORE E ALLE AUTORITA” LOCALI, VISTO CHE LE INVESTITURE DI VESCOVI COMPORTAVANO ANCHE BENI MATERIALI, IMMATERIALI E POTERE. GREGORIO SETTIMO SCRIVE UN DOCUMENTO (DIGIMAMOSIPAPE) CON L'ELENCO DEI POTERI RISERVATI AL PAPA: Pag. 40| 47  Î Ì SOLO IL PAPA EMANARE | |SPOSTAREI SCOMUNICARE E POTEVA DEPORRE NUOVE VESCOVI DA DEPORRE GLI IMPERATORI UN VESCOVO O LEGGI UNA DIOCESI A UN'ALTRA; RICONCILIARLO SI AGGIUNGE IL FATTO CHE AL PAPA SPETTAVA L'ULTIMA PAROLA DECISIVA DURANTE UNA CONTROVERSIA E CHE IL PONTEFICE NON ERRAVA MAI. LA COSA Più IMPORTANTE ERA CHE LA CHIESA DI ROMA (QUINDI IL PAPA) COMPRENDEVA TUTTI I VERI CATTOLICI» VISIONE ASSOLUTA E UNICA DELLA CHIESA. DOPO LE RIVOLTE DEI VESCOVI INIZIA LA CONTESA VIOLENTA TRA L’IMPERATORE ENRICO QUARTO E IL PAPA CON NOMINE, CONCILI, E TUTTE LE ARMI POLITICHE CHE AVEVANO A DISPOSIZIONE. 11076: PRIMA ENRICO CON IL DEPONE GREGORIO SETTIMO PER TUTELARE LA CHIESA. DOPO POCO TEMPO GREGORIO SETTIMO NEL SCOMUNICA E DEPONE L'IMPERATORE ENRICO, CHE FORTE DAL SOSTEGNO DEI VESCOVI TEDESCHI E NON, DECIDE DI NOMINARE UN SUO PONTEFICE, CHE RIMANE QUELLO UFFICIALE DELL’IMPERATORE PER I SUCCESSIVI 10 ANNI, IN CONTEMPORANEA A GREGORIO. NEL 1081 GREGORIO MUORE IN ESILIO A SALERNO, DOPO CHE VI ERA STATO PORTATO DAI NORMANNI, GIUNTI IN SUO AIUTO DOPO CHE ENRICO QUARTO Pag. 41|47 AVEVA ASSEDIATO IL PAPATO E POSTO SUL SEGGIO IL SUO ELETTO. IL POTERE PAPALE E IMPERIALE RISULTA INDEBOLITO. I PAPI SUCCESSIVI CONTINUARONO LA POLITICA DI GREGORIO SETTIMO, ESEMPIO URBANO SECONDO CHE IMPEDISCE AI VESCOVI DI FRE UN GIURAMENTO DI FEDELTA' A UN LAICO, NEL 1095. LO SCONTRO TRA I DUE POTERI TEMPORALI CONTINUA ANCHE CON IL SUCCESSORE. SI RAGGIUNGE UN ACCORDO SOLO NEL |> IL PAPA INVESTIVA IL VESCOVO CONI POTERI SPIRITUALI (ANELLO E PASTORALE), IL RE PROCEDEVA ALL’INVESTITURA DEI REGALIA (CON LO SCETTRO). PRETESE UNIVERSALI E DEFINIZIONE ISTITUZIONALE DELLA CHIESA DOPO TUTTO QUESTO IL POTERE POLITICO DELLA CHIESA NE RISULTA INDEBOLITO, MA INIZIA UN PERCORSO ISTITUZIONALE DI RINNOVO: ® GERARCHIE PIU’ MARCATE e NUOVE NORME ® ALLA FINE DEL DODICESIMO UNA NUOVA PROCEDURA GIUDIZIARIA PER I REATI DEL CLERO> IINQUISIZIONEXIORFIGIO, NASCE LA PROCEDURA INQUISITORIA. NASCITA NUOVE ISTITUZIONI MONASTICHE: Pag. 42|47 SCOMUNICA VENISSE RESA NOTA. BONIFACIO OTTAVO MUORE DOPO UN MESE. FILIPPO QUARTO PORTA AVANTI DUE CAUSE IN NOME DI DIO CHE LO AVEVA INVESTITO PER DIFENDERE LA CRISTIANITA”: ® UNA DI ERESIA CONTRO IL DEFUNTO BONIFACIO OTTAVO, LA CURIA ROMANA RICEVETTE PRESSIONI E NEL ® CAUSA CONTRO I TEMPLARI, PROBABILMENTE PER CAUSE ECONOMICHE, MA FILIPPO QUARTO LI FECE ACCUSARE DI ERESIA E ALTRO. POTERE POLITICO CHE IN QUESTO MOMENTO SUPERA QUELLO RELIGIOSO. NEGLI ANNI SUCCESSIVI VIENE USATO IL PROCESSO DI ERESIA O STREGONERIA CONTRO I NEMICI DELLA CHIESA O DEL RE. SOPRATTUTTO IL PAPA CONTRO I PRINCIPI GHIBELLINI. PER 70 ANNI IL PAPATO RIMANE AD AVIGNONE, SOTTO IL COTROLLO DEL RE DI FRANCIA CON MAGGIORI DIFFICOLTA’ NEL CONTROLLO DELLA COMUNITA” CRISTIANA E DI ROMA. 1378: IL PAPATO RITORNA A ROMA, I VESCOVI FRANCESI SONO CONTRARI, ELEGGONO ALLORA UN LORO PAPA> ® URBANO SESTO A ROMA ® CLEMENTE SETTIMO AD AVIGNONE SPACCATURA EUROPEA CHE METTE IN LUCE LA DEBOLEZZA DEL PAPA. Pag. 45|47 SI ARRIVA AD AVERE UNA CONCEZIONE COLLETTIVA DELLA CHIESA+ CONSEGUENZA E’ CHE SI DA POTERE AL CONCILIO DEI VESCOVI E ALLA FINE MARTINO QUINTO RIESCE A IMPORRE LA SUPREMAZIA PAPALE> CONCEZIONE DIVERSA DI CHIESA. PARTE 3. GERARCHIE SOCIALI ALLA FINE DEL MEDIOEVO> LA CRISI DEL’300 BASSOMEDIOEVO+ LAVORATORI SALARIATI CHE DIVENTANO SEMPRE PIU’ POVERI E ELITE’ LAICA ED ECCLESIASTICA SEMPRE CON PIU” PRIVILEGI, SIA IN CITTA” CHE IN CAMPAGNA. > GIA” ALL’INIZIO TRA 1315 E 1322 INIZIA LA CRISI: ® CARESTIE RAVVICINATE ® DEVASTAZIONE DI PORTAA | TERRE = GUERRE LUNGHE >|. AUMENTO DI TASSE CRISI CHE DURA DECENNI E NEL LA SOCIETA” FU COLPITA È PROVENIVA DA NAVI ORIENTALI, COLPI’ SIA CITTA” CHE CAMPAGNA E SI DIFFUSE RAPIDAMENTE IN TUTTA EUROPA. I DATI PARLANO: + DI UNA RIDUZIONE DELLA POPOLAZIONE DEL 40- 50% NELLE CITTA? DA DOVE GLI ABITANTI ERANO SCAPPATI, RIMASTI ORFANI OPPURE NON REGISTRATI. + NELLE CAMPAGNE INVECE SPOPOLAMENTO DI VILLAGGI E BORGHI A CAUSA ANCHE DELLE PRESSIONI FISCALI» TASSE DEL SINGOLO VILLAGGIO CALCOLATE IN BASE AL NUMERO Pag. 46|47 DEGLI ABITANTI E QUINDI NON SI TENEVA CONTO DEI MORTI E DEGLI EMIGRATI» CONSEGUENZA TOTALE SPOPOLAMENTO. PESTE CHE AGGRAVA GLI EFFETTI DELA CRISI PRECEDENTE. SITUAZIONE DI MEZZADRIA NELLE CAMPAGNE E CONTRATTI A LUNGO TERMINE. NELLE CITTA” VI ERA UNA DISCRIMINAZIONE PER CHI VENIVA DAL CONTADO E PER GLI ARTIGIANI SALARIATI. DEL 1348 SI CREA UN VUOTO DELLA POPOLAZIONE> SCARSEGGIA LA MANODOPERA> ARTIGIANI PRESENTI PIU’ PAGATI. LE ISTITUZIONI POLITICHE LO VEDONO COME UN PROBLEMA QUINDI CON DIVERSI INTERVENTI LESGISLATIVI SI LIMITA L'AUMENTO DEL SALARIO. MA I SALARI, DOPO LA PESTE, CONTINUARONO A SALIRE, ANCHE SE QUESTO NON VOLEVA DIRE CHE I LAVORATORI VIVESSERO MEGLIO. NELLE CAMPAGNE INVECE SITUAZIONE PEGGIORE> RIVOLTE, CON AGITAZIONE DELLE CITTA”. SITUAZIONE CHE SI RIPROPONE IN DIVERSE CITTA’ EUROPEE. LA MOTIVAZIONE E’ CHE QUESTI STRATI DELLA POPOLAZIONE SENTIVANO DI PIU’ LA CRISI FISCALE, DOVUTA A: 1) USO IMPROPRIO DELLE TASSE 2) BASSO POTERE ACQUISTO DEI SALARI 3) SVALUTAZIONE DELLA MONETA 4) ESENZIONE PER LE ARISTOCRAZIE QUINDI RIVOLTE CHE VOLEVANO UNA PIU’ GIUSTA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA Pag. 47|47