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Storia medievale riassunto, Schemi e mappe concettuali di Storia Medievale

Riassunto libro “Storia medievale”

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2020/2021

Caricato il 24/02/2022

sarachiesa
sarachiesa 🇮🇹

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Scarica Storia medievale riassunto e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia Medievale solo su Docsity! STORIA MEDIEVALE L’impero cristiano • II secolo d.C fine espansionismo militare romano = inizio impero tardoantico • III secolo sistema imperiale entra in crisi a causa di lotte interne -> Diocleziano, che divide il potere con Massimiano (285) • Divisione dell’impero (395): fondazione di Costantinopoli e il regno di Teodosio (Arcadio e Onorio) • Costi dello stato: esercito, apparato burocratico e capitale -> forte sistema finanziario (Annona, tassa), che però entra in crisi con la fine dell’espansione militare = no bottini e no schiavi. Le spese militari non potevano essere compresse -> politica inflazionistica • Interdipendenza tra le varie regioni dell’impero = grande circolazione economica • Coscrizione obbligatoria sostituita da una tassa -> i proprietari terrieri la pagano per evitare di mandare i loro uomini in battaglia • Limes no linea divisoria netta -> punto di incontro, scontro e scambio • I barbari non avevano un’identità permanente = etnogenesi • Tra III e IV secolo i barbari sono molto interessati alle ricchezze di Roma <—> Roma aveva una continuo bisogno di militari • Fine IV secolo gli Unni spargono il caos -> molte popolazioni barbare sono costrette a migrare verso occidente -> il limes non regge = saccheggio • 410 sacco di Roma da parte dei Visigoti di Alarico • Nell’impero c’erano diverse fedi e i romani sono sempre stati tolleranti nei confronti delle altre fedi -> Decio decide di perseguitare i cristiani. 303-304 grandi persecuzioni. Editto di Milano (313): Costantino sancisce la libertà di culto. Concilio di Nicea (325): con Costantino vengono stabiliti i canoni del cristianesimo e vengono prese le distanze dall’arianesimo (il Figlio non era considerato pari al Padre, ma un suo subordinato). Editto di Tessalonica (380): con Teodosio il cristianesimo diventa religione dell’impero • La struttura portante del cristianesimo era la singola diocesi = comunità cristiana di una città e del suo territorio riunita attorno ad un vescovo. Al di sopra dei singoli vescovi c’erano delle sedi patriarcali. I vescovi sono stati protagonisti del processo di evangelizzazione (nelle campagne, nelle isole britanniche = monachesimo) • Monachesimo = fuga dal mondo per raggiungere la purificazione e l’Essere supremo. Rinuncia. Eremiti e cenobiti L’Italia ostrogota • 476 caduta dell’impero occidentale (Italia) in seguito alla deposizione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre • Odoacre prende il controllo dell’Italia, però l’imperatore d’Oriente Zenone non vede in lui un affidabile alleato -> lo combatte fino ad ucciderlo -> l’impero d’Occidente passa a Teodorico, re degli Ostrogoti • Alla fine del V secolo abbiamo una geografia ben delineata: in Italia prima Odoacre e poi Teodorico con gli Ostrogoti; la Gallia era controllata dai Franchi, dai Burgundi e dai Visigoti (parte della penisola iberica); i Vandali erano nel nord Africa; nelle isole britanniche c’erano i certi, gli angli e i sassoni • Crollo dell’impero = generale impoverimento, ma vengono comunque mantenute le strutture politiche romane • Nei secoli precedenti l’élite politica controllava l’esercito -> adesso è l’esercito che controlla la politica • Progressivamente i re germanici terminarono di prelevare le tasse dal popolo. No tasse = no scambio commerciale lungo il Mediterraneo (no interdipendenza) • Con Odoacre amministrazione di stampo romano + esercito stipendiato. Si fa nominare patricus (=patrizio, si vuole inserire nel mondo romano, ma non si fa nominare imperatore) e rex gentium (=re dei popoli, senza un riferimento specifico, no re dell’Italia). Governa per 13 anni -> Zenone incarica Teodorico di conquistare l’Italia = deposizione di Odoacre • Inizia una convivenza tra una minoranza gota e una maggioranza latina. I Goti erano principalmente al nord (Verona, Pavia e Ravenna). Convivenza pacifica -> la vita dei Goti viene stravolta, sono loro quelli che si devono veramente adattare. Teodorico è patricius e rex Gothorum = re dei Goti, di un popolo con un’identità riconosciuta • Strumento di governo di Teodorico: consistorium regio, ovvero un consiglio ristretto formato da goti e romani che affiancava il re. Il problema? Il consistorium e il re erano gli unici due punti di contatto tra goti e romani -> i due popoli non si integrarono. Teodosio governò per 30 anni • Teodosio era ariano, non si convertì ma diventò protettore della Chiesa -> scisma laurenziano (498) • Grande stabilità con Teodorico -> Italia allarga i suoi confini, anche grazie ad una serie di matrimoni (per esempio Teodorico sposa la sorella del re dei Franchi). Fu importate la relazione con i Visigoti -> i Franchi volevano impossessarsi dei territori visigoti = battaglia di Vouillè (507): il re Franco Clodoveo uccise il re visigoto Alarico II -> Teodorico assunse la tutela di Amalarico, nuovo re dei Visigoti • Crisi del regno a causa della mancata integrazione tra Goti e Romani. 518 imperatore Giustino avvia una campagna di persecuzione contro gli ariani -> Teodorico inizia con le persecuzioni contro i cattolici. Principale causa crisi: aristocrazia stava iniziando a riavvicinarsi all’impero (no cooperazione regno-aristocrazia). 526 morte Teodorico -> potere passa a sua figlia Amalasunta, tutrice del nuove re (bambino) Atalarico. Atalarico muore e quindi Amalasunta assume il potere -> sposa il cugino Teodato. Amalasunta voleva collaborazione con l’impero -> protetta da imperatore Giustiniano; Teodato cerca invece il conflitto -> Amalasunta viene deposta e uccisa -> Giustiniano dichiara guerra a Teodato, che dura 20 anni -> Italia torna nelle mani dell’impero. Anglosassoni • Il controllo romano sulla Gran Bretagna termina nel 410, in seguito alla crisi socio-economica che quel territorio stava vivendo. Immediato impoverimento della società. Già da tempo erano avvenute delle incursioni degli Anglosassoni -> no romani = stanziamento. A nord e a ovest = Celti; a est = Anglosassoni. Forte frammentazione politica Vandali • Zona del nord Africa molto ricca per olio, vino e grano -> grande centro di rifornimento per Roma • I Vandali si erano stanziati inizialmente nella penisola iberica, poi con Genserico si imposero nel nord Africa (Algeria e Tunisia). Primo popolo germanico ad avere un regno all’interno dell’impero prima della sua caduta effettiva + non scesero a patti con l’impero. • Vandali = ariani + persecuzioni contro gli africani cattolici • Unico popolo germanico a mantenere le fiscalità -> re vandali accumularono grandi ricchezze Visigoti • Si stanziano nella Gallia meridionale, al servizio degli eserciti romani. Poi si espandono nella penisola iberica • Battaglia di Vouillè re franco Clodoveo sconfigge e uccide il re visigoto Alarico II. Il regno dei Visigoti passa sotto il controllo di Teodorico • Fase di trasformazione (prima notevole instabilità e semplificazione economica) con il regno di Leogivildo -> VI secolo. I Visigoti controllano l’intera penisola iberica + Toledo capitale. Essi erano ariani, ma no persecuzioni. Morte Leogivildo -> figlio Reccaredo = conversione dei Visigoti al cattolicesimo Franchi • I Franchi furono il popolo germanico che più riuscì ad integrarsi con quello romano -> diventarono il regno più potente d’Europa • Tra IV e V secolo il popolo dei Franchi si stanziò all’interno della Gallia. No popolo unito, ma tante tribù e religioni diverse (maggioranza era pagana, minoranza ariana) -> questo rende i Franchi un popolo più esposto a fondersi con altri popoli. Alcuni gruppi si stanziarono all’interno dell’impero e divennero una parte fondamentale dell’esercito. Poi l’impero inizia a perdere potere in Gallia e quindi i Franchi si affermano sostituendolo • Childerico I (trasformò i Franchi in un popolo unito e potente) e il figlio Clodoveo, che avvia diverse campagne militari contro Visigoti e Burgundi per prendere il controllo della maggior parte dell’impero. Con Clodoveo inizia la dinastia dei Merovingi. Clodoveo si converte al cristianesimo per evitare lotte religiose (la conversione del regno avvenne molto rapidamente) • Decenni successivi a Clodoveo = accentuazione del potere vescovile -> modello di vescovo ricco (erano ricchi perché di famiglia aristocratica ma anche perché le sedi vescovili erano ricche -> donazioni) e potente (centro della vita religiosa regionale, portatori di cultura = conoscono i funzionamenti istituzionali e li trasmettono ai re Franchi) avverrà in maniera lenta e graduale. I longobardi non erano ben visti a Roma -> no simbiosi vescovi-re (anche dopo conversione) • Nel mentre si fa strada la figura di Gregorio Magno, vescovo di Roma -> inizia ad operare come se fosse un sovrano. In Italia l’impero era debole = opportunità per i vescovi di agire sul piano politico e amministrativo • Con Rotari il potere regio si afferma e si vuole togliere potere ai duchi -> 643 editto di Rotari = leggi dei longobardi • Espansione del dominio (Liguria, Veneto, Puglia) • In Italia longobardi vs papato (l’impero era troppo debole). Ma i re longobardi devono anche far fronte al potere dei duchi. La tendenza dinastica dei re era chiara, ma i duchi mantennero il controllo sulla corona • Liutprando governa per 30 anni = egli voleva governare l’intera Italia. Sottomette i ducati di Spoleto e Benevento e conquistò anche Ravenna e insediò Roma. Interviene nell’editto di Rotari aggiungendo 150 nuovi articoli e fa emergere una chiara ideologia cattolica del regno -> egli si mostra protettore delle chiese -> non si costruisce un rapporto saldo con il papa. Egli istituisce i gastaldi, funzionari con il compito di gestire il patrimonio regio + essi erano sparsi nel territorio = contrappeso al potere dei duchi • Metà VIII secolo il potere regio dei longobardi è crescente sui duchi + completa integrazione con i romani -> sembra essere un regno forte quello dei longobardi -> questi sono anche gli anni della loro fine = l’equilibrio tra franchi-longobardi-papato si rompe. Nel regno franco si afferma la dinastia dei Pipinidi/Carolingi, anche grazie al papa -> il papato vedeva nei franchi il popolo che meglio l’avrebbe protetto. I longobardi volevano conquistare il centro Italia -> intervengono i franchi con due spedizioni: Pipino il Breve e Carlo Magno, il quale depose l’ultimo re longobardo (Desiderio) -> Italia centro-settentrionale diventa parte del regno franco, Ravenna va nelle mani del papato. Ma no fine dei longobardi -> Carlo Magno si nomina rex francofum et langobardorum -> i longobardi vivono nel ducato di Benevento in autonomia Impero carolingio, ecclesia carolingia (abbiamo la più alta simbiosi tra potere regio e potere sacerdotale) • Tra VII e VIII secolo si afferma nei regni merovingi un nuovo gruppo parentale ->Pipinidi. 751 Pipino III depone Childerico III -> come è avvenuta l’incoronazione di Pipino? I passaggi non sono facili da cogliere perché le vicende sono state tramandate via narrazione in alcune chiese. Colpo di stato: Childerico viene rinchiuso in un monastero, gli venne tagliata la folta chioma e rito dell’ unzione del nuovo re Pipino da parte del monaco di Wynfrith • 754 nuovo papa Stefano II capisce la grandezza della minaccia longobarda + capisce che il papato non può essere protetto dall’impero bizantino -> egli chiede aiuto al nuovo re franco, Pipino. Il papa incontra Pipino a Saint-Denis e ripete l’unzione su di lui e sui figli (Carlo e Carlomanno) -> Pipino diventa protettore della Chiesa di Roma (patricus). • Si pianifica l’attacco ai Longobardi (754) -> no missione di conquista ma si vogliono frenare le ambizioni territoriali dei Longobardi + bloccare pressione sul papato. Pipino sconfigge Astolfo, restituisce le terra al papato e torna in Gallia = no tensione tra Longobardi e Franchi. Carlo e Carlomanno avviano una politica matrimoniale con i Longobardi -> Pipino e Carlomanno muoiono * -> Carlo rompe questa alleanza • * Per 90 anni sul trono franco abbiamo un solo regnante, anche se la tradizione considerava il potere regio come parte del patrimonio del re (doveva quindi essere diviso tra tutti i figli maschi). Si inizia con Pipino -> fratello sceglie la vita monastica; Carlo -> Carlomanno muore; Ludovico il Pio -> i fratelli morirono • Carlo in pochi anni avvia una grande campagna di espansione territoriale -> appellativo di Magno. Conquista più importante regno longobardo = rapporto con il papato migliora ulteriormente -> il regno franco si trasforma in un impero (incoronazione Carlo Magno il 25.12.800 da Leone III = aperto scontro verso Bisanzio, dove era già presente un imperatore). La conquista non riguardò però tutta l’Italia -> Longobardi si stanziano nel ducato di Benevento; i bizantini sono al sud; papato nel Lazio e nella Romagna. Il papa voleva però l’egemonia su tutta l’Italia • Poi penisola iberica, Sassonia • Il papato era debole e quindi era importante l’appoggio di Carlo Magno, ma in realtà l’alleanza con i Carolingi non era l’unica opzione -> venne creata alla fine del VIII secolo la donazione di Costantino (documento falso del IV secolo che attestava al papato la cessione di tutte le regioni occidentali dell’impero), ma non venne mai usata • Il re non poteva governare in maniera diretta su tutti i territori -> abbiamo dei rappresentanti regi, membri dell’aristocrazia, fidati del re: 1. Conti: funzionari incaricati di governare un territorio, svolgendo funzioni miliari, di giustizia e di prelievo. Carica temporanea, ma con il tempo divenne un potere quasi ereditario 2. Marchesi: stessi poteri dei conti, ma inviati in aree militarmente delicate 3. Missi regi: gli occhi, le orecchie e la voce dell’imperatore • Fine VIII secolo nascita del rapporto vassallatico -> vassallo = uomo che giura fedeltà militare ad un potente, ottenendo protezione e sostegno economico. I re carolingi sono forti perché si pongono al vertice di una fitta trama di rapporti vassallatici • Il rapporto papato-impero diventa stabile dall’800, ma no rapporto vassallatico dato che i chierici non potevano giurare, ma spesso essi ricoprivano il ruolo di missi regi. I vescovi erano collaboratori del re -> entrambi hanno lo stesso fine: capacità di giustizia in terra e salvezza dopo la morte. Riforma dei monasteri di Ludovico il Pio • Anni centrali IX secolo -> l’impero si articola in regni distinti. Da Pipino il Breve a Ludovico il Pio abbiamo avuto un solo regnante, ma questo non ha cancellato la tradizionale spartizione dei territori tra i figli del re • Carlo Magno doveva dividere il territorio tra i suoi tre figli: Pipino, Carlo e Ludovico il Pio -> la divisione avviene ma Carlo propose sempre un’unità imperiale. Ma morte precoce di Pipino e Carlo -> Carlo Magno muore e allora eredita tutto Ludovico il Pio = tensioni interne. Egli dovette gestire le ambizioni dei propri figli e del nipote Bernardo -> Ludovico voleva però l’impero unito (Ordinatio Imperii): nomina co-imperatore e suo unico erede il primogenito Lotario I, affidando agli altri figli (Pipino e Ludovico il Germanico) territori minori. Nipote Bernardo si ribella e raccoglie attorno a se l’aristocrazia italiana -> fallimento. Nasce Carlo il Calvo (Ludovico il Pio + nuova moglie) -> Ludovico il Pio rinnega l’Ordinatio Imperii. 833 Ludovico il Pio viene sconfitto a Colmar dai figli Pipino, Lotario e Ludovico il Germanico -> vedevano in Carlo il Calvo una minaccia. Il vescovo ritenne Ludovico il Pio indegno del titolo imperiale -> potere va nelle mani di Lotario -> le tensioni fanno si che Ludovico il Pio potesse riacquistare il potere già nel 834. Ludovico il Pio muore e le tensioni si riaccendono -> conflitto aperto tra Lotario, Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo (Pipino era morto): 1. Battaglia di Fontenoy (841): Carlo e Ludovico sconfiggono Lotario 2. Giuramenti di Strasburgo (842): alleanza tra Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo. Ma NB Ludovico il Germanico giura in francese, Carlo il Calvo in tedesco -> i due non giurano nella loro lingua, ma nella lingua del fratello, per farsi capire dal gruppo di persone che gli stava dietro 3. Pace di Verdun (843): fine conflitto -> i tre fratelli si spartiscono l’impero -> Carlo il Calvo: Francia; Ludovico il Germanico: Germania; Lotario: zona dall’Alsazia fino all’Italia. Lotario mantenne il titolo di imperatore (primogenito). L’impero non è più unito, abbiamo forme di organizzazione di politica regionale. Poi Carlo il Calvo diventa imperatore grazie alla centralità assunta. Figlio di Ludovico il Germanico, Carlo il Grosso, segna con la sua morte la fine della dinastia Le origini dell’Islam • Prevalenza del politeismo con rare forme di monoteismo • Muhammad nasce a La Mecca e dopo alcune visioni si convince di essere un inviato di Dio -> nasce il Corano, libro sacro dell’Islam che riporta la parola di Dio di cui Muhammad è il solo portavoce • Egli fugge a Yathriba (che prende il nome di Medina = città del profeta) perché i clan qarashiti di La Mecca vedevano minacciato il loro potere. La fuga del profeta (egira) segna l’inizio del calendario islamico -> con lo spostamento a Medina il messaggio di Muhammad non cambia, il contesto si -> si organizza attorno a lui una comunità politico-militare a base religiosa = Muhammad e il suo monoteismo salvifico diventano un collante per le diverse tribù arabe. Rientra poi a La Mecca e riesca a coinvolgere i gruppi qarashiti più potenti • Muore nel 632 e la religione islamica era diffusa in tutta la penisola araba -> in pochi decenni arrivano a costruire un quadro territoriale ampissimo (danni a Bisanzio, conquista della Spagna) • Successione di Muhammad tre correnti: sunniti (il califfo deve essere eletto all’interno della tribù di Muhammad), sciiti (seguaci di Ali, cugino e genero di Muhammad -> il califfo deve essere membro della famiglia del profeta), kharigiti (califfo scelto per merito, no per le sue origini). Ali viene ucciso -> prevale l’orientamento sunnita e prede il potere la dinastia degli Omayyadi. • All’interno del mondo arabo abbiamo due contrapposizioni -> islamici vs non islamici = forme di persecuzione; arabi e islamici di origine non araba = essi potevano integrarsi solo diventando clienti di una tribù araba. • Centro di Omayyadi: Damasco. Il Corano venne reinterpretato • L’impero d’Oriente vede quindi l’espansione territoriale dell’Islam e anche dell’impero carolingio (Carlo Magno è imperatore). L’impero assume il nome di impero bizantino = l’impero diventa una dominazione regionale. Ricordiamo che le ambizioni di Giustiniano avevano lasciato effetti negativi. Con Eraclio abbiamo una svolta sul piano militare e civile -> viene introdotto l’ordinamento tematico: il territorio imperiale è ridotto + costante pressione militare = concentrazione in specifiche regioni truppe, governate da comandati con pieni poteri -> si abbandona quindi il sistema provinciale di Costantino, organizzando dei temi (=regioni). Abbiamo così l’unione dei poteri militari e civili nelle stesse mani nelle stesse mani + abbandono esercito stipendiato (terre). Metà VIII secolo movimento iconoclasta che prevedeva la distruzione delle immagini sacre (possono raffigurare solo la natura umana di Cristo) ≠ iconoduli favorevoli alle immagini. 730 imperatore Leone III vieta la venerazione delle immagini -> si pone in conflitto con i monaci e i laici all’interno dell’impero + con la Chiesa di Roma. Con questa politica si vuole mettere in primo piano l’imperatore = a causa delle pressioni militari c’era bisogno di piena coesione attorno all’imperatore. Concilio di Hierea -> Costantino V ottiene la condanna delle immagini, ma a questo concilio partecipa solo la chiesa bizantina. I monaci vennero perseguitati. Concilio di Nicea (787) il culto delle immagini viene riaffermato, ma no fine conflitto. Chiara divisione tra Roma e Costantinopoli • 750 Omayyadi deposti dagli Abbasidi -> capitale a Baghdad = il califfato perde le caratteristiche area e diventa più islamico Società e poteri nel X secolo - Mutamenti dei poteri comitali • L’impero carolingio colla a causa di una crisi interna -> gli attacchi militari sono solo una conseguenza di questa debolezza interna, no causa. Si altera l’equilibrio re-aristocrazia -> con la fine delle espansioni territoriali di Carlo Magno i re non riescono più a ricompensare i servizi forniti dai vassalli e dagli aristocratici. I continui conflitti rendono però fondamentale l’apporto militare dell’aristocrazia -> si invertono i ruoli = è il re che ha bisogno dell’aristocrazia • La carica di conte diventa più lunga ed ereditaria (ricordiamo la capitolare di Quierzy, legge emanata da Carlo il Calvo = il successore di un conte è sempre il figlio) -> i conti arrivano a radicare il loro potere nelle regioni governate. Indebolimento del controllo del re sul territorio -> no difesa omogenea Minacce esterne • Non si parla di iniziative di ampi eserciti, ma di piccole bande con intenti di saccheggio 1. I Saraceni: pirati di etnia mista. Riescono a costruire basi permanenti (Fraxinetum) sulle coste settentrionali del Mediterraneo da cui partirono spedizioni di saccheggio nell’entroterra 2. Gli Ungari: furono nemici pericolosi ma anche preziosi alleati = alcuni aspiranti al trono si allearono con gli Ungari per farli combattere al proprio servizio 3. I Normanni: con i territori verso est intrattengono rapporti commerciali; in Occidente si attuano piccole incursioni Società e poteri nel X secolo - Il potere dei re • Essi intervengono nella vita politica con diplomi, ovvero concessioni concordate ad un singolo destinatario. I re non regolano più la vita politica del regno (abbiamo una politica più locale), ma mantengono comunque una certa importanza • L’impero carolingio si articola in 4 regni: 1. Borgogna: struttura che durò meno. Dinastia regnante quella dei Rodolfingi 2. Italia: 888 morte di Carlo il Grosso (ultimo re carolingio) -> fino al 961 conflitti politici per il trono = opposizione fondamentale marchesi del Friuli vs di Spoleto -> si succedono molti re appartenenti a queste due fazioni 3. Germania: l’ultimo re carolingio fu Ludovico il Fanciullo. Si impone un sistema elettivo -> il nuovo re doveva essere scelto dai duchi (solo quando il re era molto potente era in grado di imporre il proprio figlio, sennò principio elettivo). Ludovico muore -> Corrado di Franconia viene eletto re, ma il suo regno viene ostacolato da Enrico di Sassonia -> Corrado muore e lui prende il potere = da questo momento la corona si trasmise all’interno della dinastia dei duchi di Sassonia -> essi attuano un grande ampliamento territoriale: 1. Terra: essere ricchi = avere tante terre. Il coordinamento regio viene a meno -> chiese e dinastie riuscirono a costruire le proprie signorie = i contadini cercavano protezione presso il proprietario della terra che coltivavano 2. Castelli: i contadini si sottomisero completamente quando il signore iniziò a costruire castelli e raccolse clientele armate. Non si costruiscono a causa di incursioni esterne -> quando esse terminano i castelli (che erano costruiti in maniera molto semplice, in legno) continuano ad esistere = manutenzione. Si costruiscono castelli a causa dell’incapacità regia di proteggere il territorio. Attorno ai castelli si crea un meccanismo di scambio -> il signore offre protezione in cambio di altri servizi (guardia o manutenzione). La protezione offerta dei castelli si estende a tutti quelli che si trovano abbastanza vicini ad essi. Quindi la superiorità economica dell’aristocrazia si trasforma in una forma di dominio sulla società circostante 3. Cavalieri: il signore aveva bisogno di loro, ovvero persone specializzate e ben equipaggiate. Essi erano coordinati dai signori attraverso dei legami vassallatici • Il punto di partenza del processo di sviluppo signorile è la struttura di delega del potere regio che si è sviluppato in età carolina = conti e marchesi, che controllavano un territorio abbastanza ampio -> XI secolo i confini di questi territori vengono a meno e quindi il potere si proietta sulla capacità di azione delle singole dinastie signorili. Ma alla fine ciò che distingue i conti e i marchesi dai signori locali è il titolo (valore simbolico, memoria della loro dinastia), non le effettive funzioni che svolgono • I poteri signorili erano considerati parti del patrimonio e quindi potevano essere venduti, comprati e spartiti in eredità = altissima frammentazione del potere -> il contadino doveva pagare diverse imposte a diversi signori • Anche le chiese erano centri di fortissimo addensamento fondiario -> i laici donavano le proprie terre per garantirsi le preghiere. Ma NB questi territori non potevano essere frammentati come quelli dei laici perché la chiesa non poteva vendere i propri beni e no divisioni ereditarie = lungo processo di accumulo. Le terre della chiesa sono immuni dal potere regio • L’azione concreta dei chierici sui contadini era comunque violenta, come quella dei laici • Nascono anche chiese e monasteri privati, quindi fondati e controllati da una dinastia. In questo modo il signore poteva impadronirsi di uno dei centri simbolici della società locale • Durante l’XI secolo i contadini divennero sudditi e quindi i signori esercitarono su di loro un potere pienamente pubblico = controllo efficace + pesante prelievo -> i signori usavano la loro forza armata per togliere ai sudditi la maggior quantità di prodotti e denaro. I laici spendevano molti soldi per armi, cavalli, armature, ecc -> no sperpero di denaro perché in questo modo essi potevano costruire il loro potere. Essi facevano anche molte donazioni • Tra XI e XIII secolo si assiste ad una crescita demografica ed economica -> grande investimento sull’agricoltura = migliora la qualità degli strumenti di lavoro -> si lavora sempre di più per vendere di più. Nonostante ciò queste ricchezze non rimasero nelle mani dei contadini -> aumenta anche il prelievo signorile • I contadini non erano tutti uguali -> anche nel mondo contadino i più deboli dipendevano dai più forti. I signori avevano bisogno dei contadini locali per svolgere diversi incarichi politici e sociali (riscuotere i censi, gestire i mulini e i forni) Le città nell’Europa medievale • Fattori principali che hanno determinato lo sviluppo urbano: 1. Legame con il territorio -> è fondamentale perché una città non si può mantenere da sola = la città si rifornisce dal territorio di prodotti agricoli e materie prime che poi redistribuisce come prodotti finiti 2. Capacità di trasformare le condizioni degli abitanti -> alla metà dell’XI secolo i legami di dipendenza degli abitanti con i signori erano ancora forti = il suolo dove si costruivano le case era proprietà del signore e gli abitanti pagavano un censo come qualsiasi altro contadino. Sia i vecchi che i nuovi abitanti si riconoscono membri di un nuovo insieme sociale, che condivide diritti e doveri derivanti dalla comune appartenenza alla città -> essi aspiravano all’autonomia delle loro attività economiche 3. Impulso dei signori territoriali alla promozione di centri urbani -> in alcuni casi i rapporti tra i centri urbani e i poteri signorili della regione furono di collaborazione immediata (i duchi normanni sostennero la fondazione di nuovi centri cittadini -> in queste città i cittadini ottennero la proprietà dei suoli abitativi = essi diventano proprietari indipendenti e con possibilità di lascito ereditario). Non sempre le cose andarono così, infatti in molte regioni della Francia la nascita di nuove collettività furono represse nel sangue dai vescovi. La città per nascere ha bisogno dell’autorizzazione dell’autorità superiore • Dalla metà del XII secolo il fenomeno urbano si arrestò. Le città - formate da borghi, cité, castello e chiese, ma anche da campi coltivabili - furono riunite in un’unica realtà = costruzione nuove mura -> si tratta del primo caso di fiscalità urbana = ogni cittadino doveva pagare per la loro costruzione • Le città erano contraddistinte dal riconoscimento della libertà dei cittadini = i diritti dei cittadini erano messi per scritto. Non tutti erano però liberi allo stesso modo -> lo sviluppo economico aumentava le differenze sociali -> una nuova élite di commercianti riuscì ad acquistare molto potere I regni europei tra XI e XIII secolo • Limiti dei regni nei secoli XI e XII: - Dinastie deboli: frutto di alleanze matrimoniali = unione temporanea - Quadri territoriali mobili: variano con il variare delle alleanze matrimoniali - Difficoltà di distinguere i regni dai principati: non è facile tracciare una chiara geografia dei regni anche perché essi non si distinguevano chiaramente dai principati vicini, spesso più forti ed estesi. I regni in pratica sono principati a tendenza egemonica - Difficoltà di coordinare la gerarchia feudale: il re in pratica era un signore di grandi vassalli, i quali avevano a loro volta dei vassalli -> ma il vassallo di un vassallo del re non è vassallo del re = essi non sono legati al re, quindi egli non riesce a controllare tutte quelle reti di fedeltà locali - Assenza di un vero e proprio apparato di funzionari pubblici: i grandi uffici regi erano nelle mani dell’alta nobiltà, che doveva servire il re ma al contempo rafforzare il proprio potere. Esisteva però un solido ma ristretto apparato di corte in mano ad ecclesiastici, che si occupava di garantire il funzionamento della corte sul piano culturale e politico -> non sarebbe potuto essere uno strumento di governo dei singoli territori L’Inghilterra dalla conquista del Duecento • Guglielmo il Conquistatore sbarcò in Inghilterra partendo dalla Normandia, divenne re sconfiggendo re Harold ad Hastings (1066). I baroni normanni sostituirono l’aristocrazia inglese, conservando però molte caratteristiche dell’epoca precedente = guadagnano consenso presso la popolazione • Prima della conquista il regno era diviso in circoscrizioni di origine militare e fiscale (shires) assegnate ad ufficiali pubblici; sotto gli shires esistevano circoscrizioni minori, formate da dieci famiglie = ampia autonomia -> il loro fine era il mantenimento della pace. Anche Guglielmo si presenta come protettore della pace (siamo nel periodo dopo le guerre di conquista) • Nel giuramento con cui fu incoronato si impegnò a maniere i diritti delle chiese e a governare sul popolo in maniera giusta e attraverso le leggi. In realtà però i baroni che avevano seguito Guglielmo in Inghilterra volevano ampi poteri e terre -> Guglielmo però aveva bisogno dell’appoggio del popolo e quindi doveva conservare la libertà dei possessori (ma allo stesso tempo aveva bisogno anche dell’appoggio dei baroni). Si creano tensioni interne • Guglielmo (che restava duca di Normandia) nomina un suo rappresentante in Inghilterra (giustiziere), viceré dotato di pieni poteri in assenza del sovrano; introduzione degli sceriffi (al posto dei conti) che dovevano amministrare la giustizia e controllare le finanze nei singoli shire • Domesday Book -> più completo censimento medievale di uomini e terre = il re riusciva così a conoscere di quante risorse (esercito e tasse) il regno poteva disporre • Successore Enrico I -> tensione tra popoli e baroni cresce perché egli crea un rapporto stabile con il popolo, contrastando i baroni, limitandone il campo d’azione - dato che essi esigevano tasse eccessive e non motivate - controllando l’ereditarietà dei loro terreni (prima di passare agli eredi la terra doveva tornare al re) e punendo le loro azioni (prima godevano di impunità) • Enrico I muore -> Stefano di Blois (nipote), cui si contrappose Matilde (figlia di Enrico) = questi conflitti aumentano il potere dei baroni e si impossessano delle maggiori cariche pubbliche, gli sceriffi • Enrico II sposa Eleonora d’Aquitania -> unisce Normandia, Inghilterra e Aquitania -> inizia a prendere forma la monarchia inglese. • Abbiamo l’introduzione del giustiziere (primo ministro che rappresenta il re in sua assenza), della curia regia (composta dai grandi del regno - laici ed ecclesiastici - che dovevano dare il loro consenso alle decisioni del re), dello Scacchiere (responsabile delle finanze pubbliche) • Abbiamo poi un collegio di giudici itineranti che amministravano l’alta giustizia nelle singole contee • Esercito più stabile grazie ad armamento proporzionale al reddito per i possessori liberi • Crisi del regno con i figli -> lotte dinastiche tra Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senzaterra, lontananza dei re (governavano i giustizieri), aumento della pressione fiscale • Giovanni viene costretto a firmare la Magna Carta -> si tratta di un documento che dava molte concessioni al popolo e ai baroni Francia, da Luigi VI a Filippo Augusto • Il concreto dominio regio è molto piccolo, si limita alla regione parigina -> i principi hanno molta autonomia. I principati più estesi ormai avevano una struttura monarchica locale • È in questo contesto che si mosse Luigi VI -> provò a disciplinare i castellani ribelli all’interno del suo dominio con l’aiuto di Sugerio (abate di Saint Denis). In effetti all’epoca il re poteva muovere un esercito solo su richiesta della Chiesa = egli interveniva contro i castellani quando minacciavano le Chiese -> il re assume il ruolo di paciere • Luigi VII parte per la seconda crociata -> Sugerio reggente = consolida la monarchia. Il ruolo di paciere del re -> concili di Saissons (Luigi VII proclama la pace per tutto il regno) e Reims (il re assume il compito di punire i colpevoli non puniti dai potenti locali) • Luigi VII sposa Eleonora d’Aquitania -> divorzio. Eleonora d’Aquitania sposa Enrico, conte d’Angiò (dinastia dei Plantageniti, figlio di Enrico I (duca di Normandia e re d’Inghilterra). Enrico diventa re come Enrico II -> tensione con la Francia: Enrico II era duca di Normandia e quindi vassallo di Luigi VII, ma in quanto re d’Inghilterra si riteneva suo pari. Inizia la prima guerra dei cento anni tra francesi e inglesi -> va avanti fino alla morte di Luigi VII senza grandi cambiamenti territoriali • Filippo Augusto diventa re i Francia -> problemi interni a causa dei baroni + Plantageniti all’esterno. Egli sfrutta le controversie all’interno della famiglia dei Plantageniti (Riccardo Cuor di Leone e Giovanni Senzaterra) -> Giovanni prende la corona inglese, ma non aveva l’appoggio ne dei vassalli inglesi ne di quelli normanni -> Filippo conquista la Normandia • Battaglia di Bouvines -> contro Filippo si allearono tutti i suoi nemici: Giovanni senza terra, Ottone IV (imperatore di Germania), conte di Fiandra, .. -> egli sconfigge questa coalizione e riesce ad ottenere alcuni territori Regni spagnoli • Nell’XI secolo la Spagna era divisa in numerose contee con aspirazioni monarchiche = nord della penisola = la maggior parte del territorio era in mano musulmana -> però aveva continuato ad esistere un regno (contea di dimensione più grande) cristiano, che nell’XI secolo portò avanti la Reconquista • L’identità etnica della popolazione era incerta, a causa della lunga permanenza araba -> solo dopo il loro dominio si riconobbe come ispanica • Separazione tra mondo cristiano e musulmano non così netta -> furono molti i casi di collaborazione, protezione e scambio. Quindi la Reconquista solo in parte dipese dalle conquiste militari dei principi cristiani -> la Reconquista ha avuto successo grazie alla crisi interna al regno almoravide (Andalusia) a causa della rigidità dei costumi, differenza linguistica e culturale dell’élite precedente, regime fiscale opprimente La Germania e l’impero • Germania + nord Italia = impero. Il re di Germania viene eletto dai principi tedeschi; incoronazione ad imperatore in Italia da parte del papa. I principi dipendono poco dal re, dato che egli è debole, motivo per cui la corona imperiale è di fondamentale importanza (Italia però territorio difficile da gestire e anche intraprendere rapporti con il papa non era affatto facile • Dopo una serie di lotte tra diverse dinastie principesche -> Federico I (in carica quasi 40 anni) -> pacificazione in Germania = intervento in Italia (egli sta molto in Italia) • Enrico VI, figlio di Federico, si sposa con Costanza d’Altavilla (erede del regno normanno nel Sud Italia) • Federico II potenziale erede (figlio di Enrico, che era ancora un bambino) che avrebbe ereditato: Germania, Italia centro-settentrionale e Italia meridionale (territorio molto ricco da un punto di vista agricolo). Questa fa paura -> Federico II era temuto dal papato (perché circondato sia a nord che a sud), i baroni del sud (avevano paura che egli utilizzasse le loro enormi risorse nel nord Europa), ma anche dalle città autonome del nord Italia. Soluzione: rinuncia al nord Italia e • Domenico capisce che non può reprimerli con la forza -> li combatte attraverso una predicazione esemplare e una grande formazione culturale. Predicazione “esemplare” = il predicatore deve essere di esempio, deve fare propri ideali di semplicità e povertà che la popolazione apprezzava molto. Domenico persuade i catari dicendo loro che la povertà era possibile all’interno della chiesa cattolica = posizioni eretiche vengono integrate all’interno della chiesa Francescani o minori • Francesco era un laico, appartenete ad una famiglia benestante di Assisi • Scelta di povertà e umiltà assoluta (lavori umili, vita di stenti, elemosina). Propone un percorso di vita laica basata su principi religiosi e sulla fondamentale sottomissione al clero = no ribellione (a differenza degli altri movimenti eretici), questo perché il carisma sacramentale (pane/ vino=corpo/sangue di Cristo) secondo Francesco pone qualunque sacerdote in una posizione superiore rispetto ai laici -> Francesco si sottomette al vescovo di Assisi, sottomettendosi così alla gerarchia ecclesiastica • Francesco usa i beni del padre per aiutare il prossimo -> il padre lo chiama in giudizio davanti ai consoli di Assisi = Francesco rinuncia a tutti i beni -> si spoglia e il vescovo lo copre con il suo mantello vescovile = Francesco diventa un religioso e quindi i consoli non potevano più giudicarlo • L’ordine francescano cresce rapidamente (coerenza) anche al di fuori della diocesi di Assisi -> protezione del vescovo di Assisi non basta più -> si presenta a Innocenzo III, che non approva la sua regola ma approva la sua forma di vita e ottiene la sua protezione sul movimento francescano • Problema della predicazione. I francescani non possono spiegare il significato delle Sacre Scritture, essi non sono in grado di comprenderle -> essi predicano però una morale, una vita più religiosa • 1226 Francesco muore, circondato dai milites di Assisi -> si ha paura che i perugini possano portare il corpo di Francesco a Perugia = Francesco già quando era in vita era considerato un santo. Viene poi costruita in suo onore l’enorme basilica • Si sviluppa una grande produzione di agiografie, in particolare legate a Francesco -> il papa però poi imporne come unica vita ufficiale La Legenda maior di Bonaventura da Bagnoregio = viene presentata una vita gloriosa e ideologica, lontana dalla primitiva esperienza francescana. Le altre vite devono essere distrutte, ma a noi sono arrivate, perché conservate all’interno dei monasteri domenicani Inquisizione • Domenicani e francescani si impegnano in questo processo di indagine, alla ricerca di eretici • La predicazione, che è alla base degli ordini mendicanti, serve ad inquadrare i fedeli, per allontanarli dalle eresie. Predicazione e inquisizione hanno allora un fine comune: condurre i fedeli ad una corretta fede cattolica + inquadramento • Fine dell’Inquisizione: convertire gli eretici, non condannarli • Sia clero che laici vengono posti sotto questa indagine • Eretico non è mai un singolo, dietro di lui c’è tutta una rete, che deve essere trovata dall’inquisitore • Ordine religioso = ordine sociale Le forme della dominazione tra XIV e XV secolo - Francia • Territorio di conflitto intensissimo -> molte rivolte dei principi, che rivelano la debolezza del re • 1328: ascesa al trono della dinastia dei Valois, ramo parallelo (anche se non vicinissimo) ai Capetingi -> è stato proprio questo passaggio ad aprire le porte alla Guerra dei Cento Anni, dato che anche i re inglesi potevano vantare questa parentela dinastica (Edoardo III) • Guerra dei Cento Anni (1137-1453): serie di conflitti molto complessi sul piano militare, territoriale e dinastico. Fin dai primi anni vediamo la debolezza francese -> la guerra cosa, il prelievo fiscale è insufficiente (il controllo sui principi è debole -> ampi settori del regno sono controllati di fatto dai principi) e di conseguenza anche l’apparato militare è debole • Guerra termina con la vittoria francese -> l’equilibrio inglese viene a mancare a causa di disordini interni = consolidamento regio durante il Quattrocento per la Francia Inghilterra • Contrario di quello che avviene in Francia -> grande efficacia nel Trecento, indebolimento nel Quattrocento • Difficoltà del potere regio a finanziarsi. Fin dal Duecento, con la Magna Charta i baroni inglesi hanno una forza tale che permette loro di opporsi apertamente al re • Tra Tre e Quattrocento si afferma il modello parlamentare = assemblea di nobili -> il parlamento riesce a limitare le capacità di prelievo del regno, ma di fatto non offre stabilità istituzionale = esso indebolisce la capacità regia di governare • Instabilità dinastica esplode con il conflitto York-Lancaster (Guerra delle due rose), che si conclude con l’ascesa al trono dei Tudor = stabilità dinastica Stati regionali in Italia • Nei due casi precedenti abbiamo parlato di regno = i diversi principati territoriali si coordinano attorno ad un re -> in Italia no, abbiamo una serie di stati, che sono stati a sé • Impero tedesco non in grado di incidere sull’Italia • Queste dominazioni regionali nascono a partire dalle istituzioni comunali duecentesche. Fine Duecento: all’interno delle città si affermano forme di signoria personale, grazie ad un consenso dal basso -> le città diventano ambiti di forte conflittualità interna, non controllata dalle istituzioni comunali = le città quindi scelgono di rinunciare a parte delle loro libertà e al loro autogoverno in favore di una maggiore pacificazione -> ci si riunisce attorno ad un singolo, il signore • Le signorie conservano le forme istituzionali del comune (soprattutto all’inizio). Il signore viene nominato podestà a vita = si conservano i titoli, distorcendone però la funzione • Si rompe il quadro territoriale. Modello duecentesco: la città domina il proprio contado; modello trecentesco: grandi coordinamenti di città = le città più potenti vanno a sottomettere quelle più deboli (l’esempio più noto è quello dei Visconti, che arrivano a controllare l’intera Lombardia e anche oltre) -> azione legittima, lo si fa per mantenere una pace = quello che veniva proposto a livello comunale lo ritroviamo adesso a livello regionale • Abbiamo una città dominante e una serie di città dominate, che hanno un rapporto con il territorio circostante (i vecchi contadi). Le città minori non perdono la loro autonomia e indipendenza -> grande capacità di azione sul territorio circostante = mediano tra la città maggiore e la periferia (sono le città minori che si occupano del prelievo fiscale del contado). Tipico è il tentativo delle comunità rurali di collegarsi direttamente al signore, saltando la città minore, per sottomettersi ad un solo fisco
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