Scarica La Riforma Protestante e Lutero: La Nascita della Modernità e del Luteranesimo e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! LA RIFORMA PROTESTANTE IL LUTERANESIMO La riforma protestante del 1517 è uno dei tanti elementi che contribuiscono all’inizio dell’età moderna ed è anche considerata momento fondante della letteratura tedesca grazie alla traduzione della Bibbia germanica da parte di Lutero. Le due grandi confessioni del protestantesimo sono Luteranesimo e Calvinismo. Poi la Controriforma rimane invece fedele al dogma del papa di Roma, il cattolicesimo tradizionale. Roma pensava che la riforma protestante fosse una semplice eresia e che potesse essere risolta emanando una bolla papale oppure con un rogo, ma fu molto più difficile da gestire. Diventa infatti un movimento di massa popolare e internazionale inarrestabile, fino al punto di affermarsi come fenomeno definitivo, che finirà per spezzare per sempre il quadro dell’universalismo cattolico in campo religioso, sociale e politico. I protestanti hanno una concezione di chiesa diversa dal mondo cattolico già alla base: Se per il mondo cattolico la chiesa è costituita dal primo stato, ovvero il clero, per i luterani invece tutti possono essere testimoni della chiesa. La modernità implica un percorso di emancipazione dell’uomo, la capacità di non immaginarsi all’interno del Historias Salutis, come qualcuno diretto da Dio tramite provvidenza, come qualcuno in grado di cambiare il proprio destino. Da questo punto di vista la riforma può sembrare una forma di arretramento storico: ● la visione teologica del cattolicesimo → aveva esaltato la possibilità degli uomini di scegliere se salvarsi. L’uomo ha il libero arbitrio, può scegliere se agire per il bene o per il male, la chiesa lo guida, ma il suo destino rimane nelle sue mani. Questa si chiama dottrina delle opere. ● la visione teologica protestante-luterana→ parlava invece di servo arbitrio, ovvero che non l’uomo non ha scelta. ● la visione teologica protestante-calvinista → parla poi di predestinazione, Dio sceglie i suoi, sa già chi mandare in paradiso, le azioni non contano. Con la riforma protestante abbiamo dunque una nuova concezione della chiesa, di dio, ma anche dell’uomo. LE PRIME CRITICHE ALLA CHIESA L’idea di riformare la chiesa non l’ha avuta solamente Lutero. A fine 400, critiche e tentativi di riforma della chiesa si erano già presentati con gli umanisti. Gli umanisti erano sì persone acculturate, ma anche cristiani credenti, che non volevano staccarsi da roma, volevano solo proporre di riformare la devozione a dio, accentuando anche l’individualità dell’uomo. Volevano provare ad avvicinare la borghesia cittadina e il laicato colto alla lettura diretta delle sacre scritture, cosa che faranno i luterani. Le critiche erano rivolte anche contro alcune istituzioni della chiesa come gli ordini religiosi. Per quasi tutto il 300, il papato era stato ad Avignone, sequestrato dal re di Francia nel 1304. Tornati a Roma, la trovano deserta e trascurata, con pochi abitanti e con il foro romano diventato campo dove le mucche pascolavano. Il papato vuole risvegliare il potere della città che era rimasta abbandonata per 70 anni. Nel corso del 400 cercano intanto di consolidare il potere politico del papa in Italia attraverso concordati con i principi italiani. Quando hanno finito in Italia lo fanno anche con Francia e Spagna, ricordiamo ad esempio il concordato di Noyon. Fare patti con i sovrani era però tutt’altro che potere spirituale, sembrava che il papato si occupasse più di interessi politici e finanziari, che religiosi. Anche i benefici ecclesiastici dei vescovi, sembrano quasi un feudo, una ricompensa, piuttosto che un ufficio di cura di anime. La parte che Lutero utilizza è il versetto 1.17 che dice: “Nel vangelo si rivela la giustizia di Dio, ma il giusto vivrà per fede.” Nella prima frase evince l’idea è che Dio non può essere “ammansito”, è un dio vendicatore che stabilisce la giustizia e con il quale è impossibile negoziare. L’uomo è pur sempre quell’individuo gravato dal peccato originale, e non si può “contrattare” con dio per la propria salvezza. La seconda frase viene interpretata invece col metodo esegetico dell’interpretazione biblica attraverso se stessa. La bibbia infatti, al contrario di altri testi che possono essere comparati, non può essere comparata a niente, è l'unica fonte di se stessa. E sostanzialmente dice che nonostante dio sia vendicativo e irraggiungibile, esso dona la salvezza al giusto perché questo ha fede. E’ sufficiente la fede perché il sacrificio del figlio è bastato per liberarli dai peccati. Per conquistare la salvezza non necessita nessuna opera, e quest’affermazione fa crollare tutto l’impero economico della chiesa. Tutte le opere buone che l’uomo avrebbe compiuto per dio e per gli altri, non sono altro che conseguenze della fede, se si ha fede si opera automaticamente per il bene. Non serve dunque che ci sia un’uomo consacrato che ti dica cosa fare, sei tu per tua scelta che operi per il bene. I sacramenti istituiti da Cristo per Lutero sono solo: ● il battesimo; ● la cena (cioè la messa); Anche se gli anabattisti dicono che il battesimo non è stato istituito da Cristo ma da San Giovanni Battista. Tutti gli altri sacramenti, al di fuori di questi, non hanno valore. Tutti gli uomini possono essere testimoni di fede anche solo rifacendosi alla lettura diretta delle sacre scritture, si parla dunque di sacerdozio universale. LUTERO E TEZEL Lutero decide di appendere sul portone della cattedrale di Wittenberg, le 95 tesi, brevi paragrafi dove spiega il ragionamento da lui fatto per arrivare a quelle conclusioni. Wittenberg era però anche luogo di predicazione di Tezel, un uomo che per ordine del vescovo locale, Alberto di Brandeburgo, va a caccia di indulgenze. Alberto si stava occupando delle indulgenze per sdebitarsi... Alberto voleva avere un altro beneficio ecclesiastico, quello di vescovo di Magonza, da cui avrebbe tratto molti privilegi al di fuori delle sue possibilità, ma per averlo doveva pagare una tassa al papa. Chiese dunque soldi ai fugger, i banchieri più importanti dell’epoca, che lo aiutarono, ma con cui poi lui si indebitò. Dal momento che non ha idea di come ripagare il debito ai fugger, il papa gli va incontro dandogli il compito della riscossione delle indulgenze, facendo tenere parte dei soldi ricavati a lui per ripagare il debito, e parte alla chiesa. La chiesa in generale dopo aver riscosso le indulgenze, le vendeva e andavano alla fabbrica per la costruzione di San Pietro. Nel 500 addirittura, proprio perché i beni e privilegi di un vescovo erano così tanti, gli ecclesiastici decisero di spogliare i vescovi immediatamente dopo la loro morte per assicurarsi che la famiglia non prendesse più di quanto possedeva realmente il vescovo defunto. IL RUOLO DELLA STAMPA Le idee di Lutero avranno anche maggior diffusione grazie alla stampa a caratteri mobili ideata nel 1455 dall’inventore tedesco Gutenberg. Pesare che tra il 1517 e il 1520, dunque in soli 3 anni, stamparono quasi 300 mila copie degli opuscoli di Lutero. Oltre a quello, dopo aver tradotto la bibbia in tedesco, Lutero farà stampare anche quella, in modo da dare la possibilità a tutti di leggerla autonomamente. Anche perché Lutero stabilisce il principio della sola scrittura ovvero che l’unica autorità legittima da consultare è la bibbia. Vengono anche stampate le xilografie, immagini o disegni. Una di queste ad esempio metteva a confronto l’immagine di Cristo con una corona di spine e vestito di stracci e quella di un ecclesiastico vestito per bene, con anelli e oggetti dorati. Tra gli scritti più rilevanti di Lutero degli anni 20 del 500 troviamo: ● Alla nobiltà cristiana di nazione tedesca; ● Della cattività babilonese della chiesa; ● Della libertà del cristiano. LA DESACRALIZZAZIONE DELLA CHIESA Questi scritti vanno a cancellare la distinzione tra chierici e laici, distinzione che per altro al tempo degli apostoli non c’era, e se questa distinzione non c’era al tempo degli apostoli e dunque di Cristo, non può esistere nemmeno per volere di Dio. Era stata tutta un'invenzione creata col tempo per pura sete di dominio. Vengono a questo punto messi in discussione anche i privilegi del clero, cosa che va a favore di quei ceti nobiliari il cui potere era limitato dall’influenza della chiesa. Lutero nega qualsiasi potere della chiesa, anche il dogma della transustanziazione che riguarda il fatto di trasformare l’ostia in corpo di Cristo e il vino nel suo sangue, Lutero nega che qualcun’altro abbia il potere di farlo oltre a Cristo stesso, l’unica volta in cui questo miracolo fu fatto è stato durante l’ultima cena. Questo porta anche allo scioglimento del voto di castità, essendo una legge umana e non divina. Lutero stesso si sposò poi con una suora Katharina von Bova.