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STORIA MODERNA - Appunti completi di tutte le lezioni, Appunti di Storia Moderna

L'espansione europea nel mondo. Il Rinascimento. La Riforma e le trasformazioni religiose in Europa nel XVI-XVII secolo. Le guerre di religione. La formazione degli stati nazionali e i conflitti per l'egemonia. Cambiamenti culturali nel secolo XVIII. L'età delle rivoluzioni. L'età napoleonica. Il mondo nella prima metà del XIX secolo.

Tipologia: Appunti

2018/2019

In vendita dal 17/01/2019

Sheibonez
Sheibonez 🇮🇹

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Scarica STORIA MODERNA - Appunti completi di tutte le lezioni e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 10/10/2017 Nel corso dell'età moderna, alcuni paesi dell'Europa arrivano a conquistare gran parte del territorio esplorato. Il punto di partenza era però il livello di connessione tra un paese e l'altro. A fine '700/'800, gli Europei arrivano ovunque, persino in Australia. Alla fine del Medioevo invece c'era addirittura una situazione di isolamento con l'Oceania, e di collegamento fra le altre parti. Monete romane sono state ritrovate nell'aera orientale. Questo significava l'esistenza di una connessione commerciale tra mondo occidentale e mondo orientale. Europa, Asia e Africa erano già in collegamento nel corso del Medioevo. Il flusso mercantile più importante all'epoca, era quello che portava alla Cina, via terra(Via della Seta). Cerano invece altre attività commerciali tra le sponde del Mediterraneo e l'interno dell'Africa(per l'oro). L'Oriente esportava e l'area europea importava, pagando appunto con moneta e ricercando prima l'oro in Africa e nei Carpazi. L'ultimo momento nel quale si ha una situazione di pace ed ordine è a fine 300/inizio '400, con l'impero di Tamerlano. Il quale si espande per ampliare il proprio impero mantenendo comunque ordine. Tamerlano però muore precocemente e insieme a lui il suo impero si disgrega. Quindi si cerca una continuazione commerciale via mare. C'è una ricerca nel trovare vie alternative di collegamento tra Occidente ed Oriente che non passino pero' attraverso queste lunghissime vie carovaniere che sono soggette a percoli ed interruzioni.Cio' significa una volonta di nel mantenere una connessione tra le 2 aeree ma non piu' via terra dal momento che e' soggetta a vincoli e troppe mediazioni. NON AVEVANO, I CINESI, VOGLIA DI METTERSI IN CONTATTO CON L'OCCIDENTE? La risposta e' si. Da un lato dobbiamo pensare agli europei che si mettono in mare per raggiungere l'oriente,pero' d'altro lato ci sono i cinesi che si mettono in mare per raggiungere l'occidente.A fine '300 fino ai primi 30 anni '400 c'è in corso una espansione marinara cinese. Ci sono ammiragli cinesi che organizzano flotte di giunche per attraversare il mare. Oltre a raggiungere con facilita' le coste dell'India,raggiungono persino le coste dell'Africa orientale. Iniziarono prima le navigazioni dei cinesi rispetto a quelle degli spagnoli. PERCHE' NON SONO ARRIVATI A CADICE E SIVIGLIA? I cinesi cessarono le navigazioni a causa di una decisione che presero le autorita' imperiali.Nel primo '400 c'e' un conflitto all'interno dell'impero. Gli ambienti mercantili, gli imprenditori ed i commercianti spinsero per questa espansione marinara, ma queste venne mal visto dai burocrati cinesi e da altri che pensarono che in questo modo si potesse disgregare l'autorita' se le attivita' mercantili si sviluppavano troppo.I cinesi rinunciarono quindia questa possibilita' di espansione marittima. Sono quindi i barbari europei a spostarsi per omaggiare l'imperatore. Ad andare per mare saranno gli europei che affrontarono l'oceano Atlantico. CHI NON HA ALCUN INTERESSE AD ATTRAVERSARE L'OCEANO ATLANTICO? Le citta' stato italiane come venezia non hanno alcun interesse vista la locazione geografica gia privilegiata per commerciare con l'Oriente. possiedono isole in greciae sono i primi a poter ricevere merci dall'orienteper poi ridistribuirle nel resto dell'Europa.Quindi ha gia' i suoi punti di contatto e di riferimento che le permettono un ottimo commercio. Gia' a fine'200 c'e' la spedizione dei fratelli Vivaldi da Genova, di cui pero' non si ebbe piu' traccia.Genova guarda ad occidente,e nonostante qualche possedimento nel Mediterraneo orientale )isola di CHIO) arriva ad insediarsi in altri regni collocati sull'atlantico come il Portogallo ed il regno di Castiglia.Comincia cosi a decollare la rete di spedizioni marittime che collegano l'europa con il resto del mondo.C'e' un elemento di paradosso in tutto questo. NELL'AREA OCCIDENTALE QUALI SONO I CENTRI PIU' PROSPERI E POTENTI? Il regno di Francia, le citta' italiane,l'area fiammingo olandese, le citta' tedesche. Le navigazioni pero' non partono da questi centri, ma dalle aeree periferichecome il Portogallo e la Castiglia che hanno un vantaggio geografico. Partono prima i portoghesi grazie al vantaggio di essere uno stato gia' organizzato e definito nei suoi confini, infatti il portogallo ha precocemente completato la sua formazione come stato. Si protende per primo all'esplorazione delle isole dell'Atlantico, di Madera,le Azzorre ed alle navigazioni lungo le coste dell'Africa. Arrivano prima degli spagnoli fino alle isole Canarie, continuando poi sulla costa africana mettendosi in contatto con l'interno dell'Africa per portare poi via carovaniera alle stazioni mercantili oro e schiavi. Il Portogallo e' il primo stato europeo a dare inizioal mercato degli schiaviutilizzati sopratutto nell'agricoltura come braccianti. partiranno successivamente anche i castigliani insediandosi nelle isole Canarie: Serviranno anni per sottomettere la popolazione Guanchi autoctoni che scompariranno nel 1560 ,1570. Le isole diventereanno luogo di insediamenti di piantagioni di canna da zucchero, che sara' molto redditizia . Servira' mano d'opera che , non avendo piu' popolazione autoctona dei Guanchi, verra' importata dall'Africa come schiavi. I Portoghesi , decennio dopo decennio continuano a scendere lungo la costa africana, finche' Bartolomeo Diaz arriva al Capo di Buona Speranza e da quel momento riprendono le navigazioni verso oriente giungendo infine in India dopo circa una decina di anni.1488 circa. Nel frattempo un genovese che si era stabilito in Portogallo , Cristoforo Colombo,concepisce un'idea per arrivare alle indie non circumnavigando l'Africa, ma attraversando direttamente l'oceano atlantico. Erano diversi gli indizi su una terra raggiungibile via mare. Cristoforo immaginava di poter arrivare in india e quando propone il suo progetto alla corte del re portoghese e dei suoi consiglieri al fine di ottenere un finanziamento, i portoghesi rifiutano perche' pensano che i suoi calcoli siano sbagliati. In effetti avevano ragione. Colombo cosi decide di recarsi presso la corte di castiglia,e propone lo stesso progetto alla corte di castiglia e di aragona, e questi accettano. Nonostante le alte aspettative di riportare da questa spedizione merci preziose, in realta' cristoforo porto' indigeni e poche merci pregiate.. Colombo riesce a raggiungere terraattraversando l'atlantico stabilendo successivamente degli insediamentie mettendo al lavoro schiavi fino da subito. Fu solo dopo aver raggiunto l'ORINOCO che comprende di non essere nelle indie , ma in una nuova terra. Appena 2 anni dopo i portoghesi hanno notizie dei risultati della spedizione di colombo e decisono di stabilire un patto tra le 2 corone per dividersi le ricchezze provenienti da queste spedizioni. All'epoca Alessandro VI papa Borgia Iberico, fa da mediatore tra soagnoli e portoghesi con il trattato di TORDESILLAS del 1494. Fu un gran successo per la costituzione dell'impero coloniale portoghese, anche se alla lunga chi veramente segno' un punto importante furono gli spagnoli. Una flotta portoghese alcuni anni dopo nel 1500 circa , guidata da Pedro Alvarez Cabral, diretta alle indie, arrivo' in Brasile. I portoghesi non commettono infrazione al trattato di Tordesillas arrivano da oriente.la notizia di questo trattato lascera' interdetti alcuni sovrani, il re di Francia in primis. Gli stati collocati sull'atlantico iniziarono negli anni successi una serie di esplorazioni via mare, con l'obiettivo di arrivare a queste terre nuove , avendo sempre in mente di arrivare in oriente, dato che il principale obiettivo era sempre stabilire contatti con la Cina.occorrera' parecchio tempo prima di stabilire via di commercio continuative con l'oriente. I veneziani restano la citta' italiana piu' prospera, con l'unica differenza di non godere piu' della situazione di monopolio iniziale, ma di concorrenza che diverra' sempre piu' agguerrita. Nonostante il grande interesse verso le nuove terre,l'unico paese che dava la priorita' a queste navigazioni era il portogallo , proprio perche godeva di una situazione periferica stabile e quindi poteva costruire un impero coloniale., numericamente ridotto che non disdegna il meticciato con le popolazioni autoctone. conquistate.Fu questo piccolo paese il primo a costruire colonie lungo la costa africana, in asia e nel nuovo continente, chiamato America dal l'inizio del '500. Il re del Portogallo e' un ricco sovrano, dal momento che ha diritto ad un quinto delle merci che arrivano dalle colonie. il suo popolo e' povero , invece, un po' come il sovrano del regno di Danimarca. Quest'ultimo, che comprendeva la Danimarca, la Norve la gia e parte della Svezia, poneva tasse e balzelli per attraversare gli stretti matittimi. Chi compie il salto di qualita' maggiore e' il regno di castiglia che dopo la fase iniziale di colombo e dei suoi Il Cristianesimo è una delle religioni castrensi: una religione di militari che seguiva il culto di Mitra ( prevedeva la vita eterna, la salvezza nell'aldilà). Nel terzo secolo l'Impero romano ebbe una crisi fortissima, un succedersi di imperatori. Le prime incursioni da parte di popoli all'infuori dell'Impero Romano, che fu sul punto di crollare. C'è però un ricompattamento prima con Diocleziano e poi con Costantino, attraversando 150 in cui resterà ancora in piedi. La caratteristica principale del Cristianesimo è definita dal verificarsi di dissensi ed differenze di opinioni che si manifestano e diventano opinione ufficiale. Con Costantino c'è questo salto di qualità, con una religione che un tempo era stata perseguitata, diventa religione ufficiale e nel giro di settant'anni, si metterà a perseguitare le altre religioni. Alla fine del IV secolo, si chiudono i templi pagani e il Cristianesimo si impone. La svolta successiva nella storia del Cristianesimo è il crollo dell'Impero d'Occidente, e ciò significa che l'attività politica in Oriente sussiste e l'Imperatore d'Oriente mantiene un rapporto con la Chiesa voluto da Costantino. Chi comanda è l'autorità laica, l'imperatore, mentre in Occidente l'autorità laica si disintegra ed è per questo che il ruolo del vescovo di Roma, prende una svolta maggiore perchè non esista alcuna identità politica a contrastarlo. La Cristianità d'Oriente sarà quindi sempre soggetta all'Impero politico, mentre quella d'Occidente no. All'incirca nel VI secolo, nella cancelleria del vescovo di Roma, quindi del Papa, qualcuno si inventa la "donazione di Costantino". Questo falso documento nel quale Costantino lascerebbe alla Chiesa di Roma parte dei suoi territori, in particolare dell'Italia. Una delle ragioni per la quale avviene una riformazione è la corruzione della Chiesa. Ci si ribella contro di essa. Nel corso dei secoli del Medioevo, la Chiesa attraversa degli alti e bassi, di successi, crisi e trasformazioni radicali. Nel VII secolo, l'Islamismo arriva in Medio Oriente e in Nord Africa. COME MAI SE LA MAGGIOR PARTE DELLA POPOLAZIONE, ESSENDO COSì CRISTIANA, SI LASCIA CONVERTIRE SUCCESSIVAMENTE ALL'ISLAM? SI CONVERTONO TUTTI? Chi aderisce a questa religione, sono le minoranze. Ma in alcune zone di nascita e di origine del Cristianesimo con l'arrivo dell'Islam, questo diventa minoritario. E anche ciò contribuisce a rafforzare il peso del vescovo di Roma, di fronte a questa nuova religione di concorrenza e monoteista. Ci si trova quindi in una fase di indebolimento del Cristianesimo. La vera svolta si ha però intorno al XI secolo, intorno al 1050, quando trovano la divisione in due parti: Cristianesimo ancestrale, che si separa. C'è un vero e proprio scisma. Nasce il Cristianesimo ortodosso orientale, e dall'altra parte il Cristianesimo Occidentale. Non si odiano piu' queste due divisioni, ma si tratta coimunque di due realtà distinte e non si parla quindi di riappacificazione. In Occidente, nell'XI secolo c'è un movimento di autoriforma. NEL MEDIOEVO CHI ERANO E COME ERANO I CRISTIANI? Si parla di poche persone in tutta Europa. Colte e conoscitrici del latino. L'adesione alla fede e alla religione era comune, ma il modo di interpretarla e viverla era diversa. All'inizio del '400 un tipo di polemica che rieccheggiava in parte era quella di San Francesco e in parte era quella dell'inglese di Whitcliff. 17.10.2017 Un fenomeno da ricordare è sicuramente questo: nel corso del '200-300, la Chiesa romana aveva vissuto difficoltà molto importanti. 1. Nel corso del '300, per oltre una settantina d'anni, la sede del papato non è a Roma, ma ad Avignone in territorio francese, ma che di sostanza, fino alla rivoluzione francese, questa non sarà di proprietà francese ma papale. Per settant'anni ci sono Papi francesi e il trasferimento da Avignone è imposto dal re di Francia, Filippo il Bello. Quando però il pontefice torna a Roma, trova il suo potere temporale fortemente limitato e diminuito. 2. La non-accettazione dell'elezioni a Papa, e la nominazione di un anti-papa, è un altro fenomeno da ricordare. Nel corso del 1400, i pontefici, uno dopo l'altro, perseguirono l'obbiettivo di rafforzare lo stato della Chiesa, dove c'è un vero e proprio controllo del territorio, e una burocrazia centralizzata e diretta dal pontefice. Per i prossimi 255 anni, saranno tutti Papa italiani. Nel corso del Medioevo furono diversi i pontefici non italiani: nel '300, tutti francesi, ma nel '400 comincia a manifestarsi un ritorno ad una preponderanza di italiani sul soglio Pontificio, a parte due eccezioni. Dopo il 1523, fino al 1978(elezione di papa Woytila) non ci sarà piu' alcun papa straniero. L'intenzione principale era di rafforzare lo Stato della Chiesa. Il pontefice deve essere anche sovrano temporale, in grado di avere diplomazia, una struttura burocratica ed una forza militare ed anche oboli che arrivano da Oltralpe. Questo insorgere della Chiesa è però anche motivo di scontento, degli altri cristiani proveniente da tutto il mondo. Ogni volta che cambia il pontefice, cambia anche il governo. La percezione della Cristianità occidentale in giro per il mondo, è che la qualità spirituale della Chiesa di Roma sia decaduta. Nel 1400 avviene un fenomeno parallelo distinto alla formazione del papato, che si manifesta nella moltiplicazione delle università in Italia, e anche altrove. C'è la riscoperta dei testi greci, la formazione di stati e repubbliche, che hanno bisogno di persone dotte. C'è una crescita culturale che sollecita lo sviluppo della Filologia, anche biblica. Nel corso del '400, in Inghilterra e in Francia, sovrani cattolici, iniziano ad introdurre delle disposizioni per raggiungere una supremazia regia sulla Chiesa locale. Il re di Francia sempre cattolico, stabilisce con il Papa un concordato, stabilendo che le norme ecclesiastiche in Francia le fa il re. Savonarola, esponente domenicano dell'ordine colto a Firenze, assieme ad alcuni confratelli, polemizza nei confronti del Pontefice, papa Borgia. E' una polemica molto acre, Savonarola inoltre si mescola nella politica cittadina: quando muore Lorenzo de Medici, il Magnifico, il suo successore verrà abbattuto per ragioni diverse, e Savonarola diventa una sorta di leader politico, fautore di un governo allargato, aperto ad un gran numero di capi famiglia, possedenti proprietà. Un governo di alcune migliaia di persone. Savonarola viene abbattuto, la Chiesa di Roma lo scomunica e ad un certo punto verrà arrestato e bruciato il cadavere. Politica e religione si sono intrecciate, quindi dopo Savonarola, ci sarà comunque una forma di governo diversa da quella dei Medici. 18.10.2017 La bibbia veniva letta e conosciuta in tutte le sue parti. Nella cultura religiosa della civiltà orientale ed occidentale, il libro sacro era tutta la bibbia. Lutero che è un conoscitore profondo del testo sacro, e che si conforma all'insegnamento di S. Paolo, fonda la sua lettura del Cristianesimo anche su questo, non ci si ribella ai principi. Questa riforma di Lutero poneva l'autorità della chiesa in subordine a quella civile. Nel corso del '500 la riforma nella versione di Lutero, viene diffusa ovunque con il sostegno di autorità politiche, di principi del Sacro romano impero, autorità municipali e regni scandinavi(Danimarca e Svezia). La riforma di Lutero parla lingue germaniche: tedesco e lingue della Scandinavia. In Spagna l'Inquisizione venne abolita solamente nel 1823, quando il re assolutista riprnede il potere, non ristabilisce l'Inquisizione ma i Tribunali vescovili hanno un'autorità di processare per questioni religiose. Simili a quelle dell'Inquisizione. L'abolizione definitiva di questo tipo di interferenza sulla libertà di espressione religiosa si avrà soltanto nel 1823-33. Quando alla morte del sovrano assolutista arrivano i liberali e sopprimono l'autorità di questi tribunali vescovili. Ancora, nel 1826, chi bestemmiava veniva debitamente processato e quindi impiccato. DIFFUSIONE DELLA RIFORMA: La storiografia della riforma, molto a lungo, sino a tutto l''800 e fino a pochi decenni fa è stata piu' volte polemica e controversista. C'era anche però una storiografia cattolica, completamente opposta. Con la ruttura della riforma, si apre questo periodo della confessionalizzazione, cioè la Chiesa medievale lascia il posto ad un'epoca nella quale le diverse confessioni si organizzano, strutturano, formando ciascune il proprio clero. Creano catechismi(i primi li fa Lutero). Il '500 è anche un'epoca in cui si bruciano i libri "pericolosi", perciò non conosciamo tutto. L'elemento che spinge Lutero alla sua sfida, all'autorità ecclesiastica, è la mediazione della chiesa tra l'intepretazione del testo sacro e il popolo. Si diffonde poi nelle colonie di immigrati tedeschi, nelle città mercantili. Negli anni successivi, c'è una serie di movimenti di rivolta nel sacro romano impero: alcuni condotti dalla piccola nobiltà, ed altri da contadini( da intendersi, lo Stato piu' benestante del mondo era quello germanico) i quali si ribellano richiedendo una forma religiosa. C'erano attriti che avevano un versante strettamente economico, ed un altro versante religioso, che portano l'organizzazione della Chiesa ad essere criticata. I contadini si ribellano in tutta l'area della Germania meridionale e in alcune aree le loro richieste vengono accolte ma in ogni caso la risposta di Lutero è negativa. Perchè secondo lui i contadini ribellandosi, si mettevano fuori dalla legge di Dio. Lutero verrà subito scavalcato da coloro che pensavano che la Chiesa andasse cambiata ma non sono d'accordo verso la Riforma Luterana che vede la Chiesa posta sotto logiche dei poteri politici. Nei movimenti di Riforma tra fine '400 ed inizio '500 veniva presa in considerazione l'aspetto dottrinale (ridefinire la dottrina della Chiesa in modo piu' preciso) con l'aiuto della Filologia; dall'altro c'era l'aspetto piu' liturgico. Non si dipingono scene sacre: dal punto di vista religioso riformato Calvinista, non si deve rappresentare il sacro. questo è un altro punto del movimento di Riforma che genera una rottura. La Chiesa svolge un ruolo di mediazione: c'è il fedele, c'è Dio e tra loro c'è la Chiesa con la sua gerarchia: i suoi riti, i sacramenti ecc. Il fedele non è direttamente in contatto con Dio, poichè la Chiesa media. Nel pensiero della riforma, questa mediazione salta. In realtà Lutero per primo, poi Calvino e gli altri, sono invece fautori di un rapporto diretto tra il singolo fedele e Dio. La confessione dei peccati salta e non c'è bisogno di confessare ad un prete, si chiede perdono a dio. Lutero è un convertito. Diventa frate ma anche professore di Teologia. Lutero traduce il nuovo Testamento in tedesco. Il latino è ora una lingua per poche persone dotte, già il tedesco non è una lingua conosciuta a molti, ma almeno può esser letta in lingua volgare e nazionale. Nel mondo cattolico invece, la Chiesa si oppone a traduzione del testo Sacro, e per di piu' le traduzioni già esistenti vengono fatte sparire. La lingua dei testi sacri è sempre in latino e quindi è necessario un mediatore per passare il messaggio al popolo che conosce solo il volgare. Migliaia di persone organizzano un pellegrinaggio per riottenere i riti sacri in Inghilterra e per rivendicare le loro tradizioni religiose, ma verranno massacrati dalle truppe del re. Tra 1500 e 1600, attraverso numerosi conflitti e persecuzioni religiosi, molto faticosamente e a tappe si fa strada il principio della tolleranza religiosa. Sino agli anni '20 e '30 dell'800, chi si laureava ad Oxford e Cambridge doveva fare la comunione con il rito anglicano per poter studiare. Solo nel 1829 avviene l'emancipazione dei cattolici dall'Inghilterra dopo una battaglia parlamentare durata 15 anni. Uno dei fili conduttori della storia moderna, partendo dalla riforma, che inizialmente parte come fenomeno religioso, fino ad arrivare all'epoca delle rivoluzioni tra fine '700 e inizio '800, è lo sviluppo della libertà religiosa, dalla fine delle intolleranze e delle oppressioni sulle ascese. Per poter arrivare a questa situazione, ci vollero circa tre secoli. 23.10.2017 GEOGRAFIA DELLA RIFORMA "Lutero pensa che la chiesa debba essera una Istituzione": La sua importanza storica sta nell'essere stato il primo che in realtà, sfidato in quel modo, invocando il diritto della sua coscienza, di esternare le sue convinzioni religiose in materia di fede. Primo a sfidare l'autorità papale, soprattutto perchè ha trovato immediatamente un sostegno da parte di poteri laici, come il suo principe il Duca di Sassonia, e poi a seguire altri principi tedeschi hanno dato un sostegno alle altre idee di Riforma, rendendo da un lato irrepressibile il movimento di riforma di Lutero, e dall'altro l'ha condizionato perchè già Lutero in obbedienza al dettato di s. Paolo dal presupposto che ogni autorità viene da Dio, e quindi ogni autorità e laica va rispettata. questo ha fatto sì che una parte di mondo che era pronto a rompere con la religione tradizionale, lo ha "scavalcato " in fondo ha creduto che Lutero sostenesse cose che alla fine non sosteneva del tutto, e quindi subito, già nei primi anni '20 si crea un fermento dato da una insoddisfazione diffusa che aspettava di trovare un "catalizzatore" quale Lutero. Questo scontento si manifesta in forme che vanno al di là di quanto Lutero pensasse; egli pensa che la Chiesa debba comunque essere una Istituzione: si rifiuta il Papa, ma non una Istituzione ecclesiale con una sua gerarchia. Sino agli anni '40 del '500 come capo del Sacro romano Impero, nel mondo germanico, presta asscolto lo stesso imperatore Carlo V. Deve tener conto che una ruttura sul piano religioso può avere delle conseguenze anche sul terreno politico. Non gli piace l'idea che i principi germanici si ribellino ed inoltre, sul confine orientale dell'Ungheria, proprio in quegli anni, preme l'impero Ottomano e vista la necessità di mobilitare uomini e denaro anche da parte dei principi riformati, è pericoloso dichiarare una rottura netta. Lo stesso imperatore, quindi, che rimane cattolico, è tra quelli che vorrebbero vedere, se possibile un accomodamento. Ora però, Lutero viene scavalcato quasi subito da coloro che vedono la Chiesa in una maniera non- Istituzionale. Potremmo dire che esista una tendenza che si manifesta, fin da subito, a concepire le comunità cristiane come -senza gerarchia- oppure con -gerarchie basate solo sul prestigio e sulla Papa. C'è pochissima simpatia tra Cristianità orientale ed occidentale. I cristiani d'Oriente, dal punto di vista politico, erano soggetti all'impero ottomano e ai Turchi. Restano fuori i territori che poi saranno parte dell'odierna Russia. Sino a fine '600, sarà una situazione molto complicata. Poi c'erano territori abitati dai greci ortodossi di dominio veneziano, come Creta e Cipro. Quando arrivano i turchi in queste isole, le popolazioni ortodosse non si mobilitano contro di loro, poichè i veneziani in quelle isole, erano dei dominatori coloniali. Cioè per loro, che erano cattolici ed imponevano il clero romano, queste colonie erano semplici da sfruttare. Alla fine del '500, in Francia si arriva ad una formula di compromesso, con l'editto di Nantes(13 Aprile 1598), di tolleranza da parte di Enrico IV di Francia, l'erede al trono che succede ad Enrico III, non avendo avuto dei figli maschi, dal momento che in Francia era obbligatoria la successione maschile, a differenza dell'Inghilterra, della Castiglia e dell'impero degli zar. In Francia c'era una rigorsa applicazione di un'invenzione giuridica, la cosiddetta "legge salica", inventata dai giuristi di corte del '300. La inventano nel '300, perchè accade che, uno dopo l'altro, i figli di Filippo IV il Bello(colui che fece sterminare una parte dei Templari), non aveva eredi maschi. Il trono dovrebbe spettare al principe, che è figlio di una figlia femmina di Filippo il Bello, ma è re d'Inghilterra. Per questo, lo stesso re d'Inghilterra, diventa anche re di Francia. Così i giuristi di corte, scoprono che esiste questa antica legge dei Franchi, che esclude la discendenza femminile dalla successione, ed è per questo che il re d'Inghilterra, essendo figlio di una figlia femmina, non può ereditare il trono. Bisogna quindi cercare un altro principe, e così ha inizio la dinastia dei VALOIS. Dopodichè inizierà una guerra che durerà 100 anni, poichè il re d'Inghilterra non accetterà questa esclusione, e rivendica i suoi diritti. In realtà questa idea della successione maschile obbligatoria, è una invenzione che si stabilisce nel 1320-30, per delle ragioni politiche. L'erede legittimo di Enrico III è un principe protestante, Enrico di Navarra e di Borbone, un ramo collaterale della casa reale francese(Valois). Enrico di Borbone, era Enrico di Giovanna D'Albret di Navarra, una donna calvinista ed intransigente, che chiude tutte le chiese nel regno di Navarra e vieta la messa, definendo tutti calvinisti. Enrico di Borbone è invece tutt'altro. E' un politico, e quando nel 1572 avviene la strage dei protestanti nella notte di S,Bartolomeo, Enrico di Borbone si converte al Cattolicesimo. Come politico lui capisce che la maggioranza dei francesi è cattolica e non accetterebbe un re protestante. Quindi se Enrico vuole essere re deve tornare al Cattolicesimo, e così farà. Si converte finalmente e solennemente al Cattolicesimo, dopodichè continuerà ad andare in Chiesa, prendendo un confessore gesuita e tutti i cattolici estremisti lo accettano, dando fine alle guerre civili. Quindi enrico IV di Borbone, non solo diventa sovrano, ma porta pace nel regno di Francia e le guerre civili hanno termine. ENRICO IV CAMBIA RELIGIONE E SI CONVERTE AL CATTOLICESIMO. PERCIO', COSA OTTENGONO I PROTESTANTI? Enrico IV mette la politica davanti alla religione, percio' accontenta i suoi seguaci con un editto di tolleranza. il partito riformato pero' chiede delle garanzie, dopo piu' di 30 anni di guerre chiedono ora un certo numero di fortezze armate, per essere pronti in caso si ripresentino guerriglie, una forza militare propria.Il culto riformato viene consentito, ma non ovunque, come per esempio , nella citta' di parigi che era una roccaforte cattolica, avendo persino cacciato re Entico III perche' non abbastanza cattolico. Dopodiche' vengono istituiti i tribunali misti per decidere sulle questioni di cose riguardanti la religione, come ad esempio cause che riguardavano cattolici e protestanti, per cercare una soluzione equa.L'editto di tolleranza di Nantes ha una efficacia pratica e al tempo stesso pero' il principio che il sovrano debba essere cattolico viene riaffermato. Questo ha un grosso peso, sopratutto perche' una buona parte dei nobili che secoli prima erano passati dalla parte dei protestanti, si riconvertono ora al cattolicesimo seguendo il re. Uno degli elementi di forza del partito riformato, ossia l'adesione di nobili riformati,comincia a venir meno.Con il passare degli anni, l'altra nobilta' protestantesi disgrega e ritorna al cattolicesimo. Cio' fa si che attorno al 1620 ci sia un tentativo di riprendere il conflitto, perche' da un lato i cattolici non vedono a favore queste fortezze militari protestanti non sotto il controllo del re.Enrico IV viene assassinato da un estremista cattolico Francois deRavaillac che verra' catturato e processato, ma non rivelera' mai il suo mandante. cio' fa si che si apra una fase di reggenza con maria De Medici, la quale e' molto vicina al partito cattolico, e quindi i protestanti si sentono molto minacciati. Negli anni '20 del 1600, c'e' una recridescenza delle guerrecivili e di religione. A quel punto pero' i protestanti non hanno quasi piu' appoggi fra i nobilie i loro punti di forza sono alcune citta' della Francia del sud e dell'ovest, che pur resistendo a lungo alle forze del re, queste ultime vinceranno.Questa ultima fase delle guerre di religione si chiude con la resa dei protestanti. Il re Luigi XIII concede un editto di tolleranza, l'editto di ALAIS, che conferma quello di Nantes meno tutte le disposizioni che assegnavano ai protestanti le roccaforti. Il partito protestante viene disarmato , la tolleranza al culto pero' viene mantenuta. Il 1500 e' il momento nel quale la Cristianita' occidentale si scinde e non si ricompattera' mai piu'.Di fronte alla sfida posta da Lutero nella curia romana tra gli intellettuali ed i vertici della chiesa cattolica, l'atteggiamento e' incerto, poiche' molti di questi appena citati erano a loro volta convinti che si dovesse fare una riforma, ma dall'interno e senza procurare nessuna spaccatura. COSA NON PIACEVA NELLA CHIESA DI PRIMO '500? La corruzione. il fatto che al papa stessero piu' a cuore le cose mondane ed il vivere bene, che una parte del clerofosse ritenuta ignorante. Quando si parla di corruzione cisi riferisce alla decadenza della chiesa. C'erano inoltre problemi organizzativi. Matteo Bondello , vescovo di Ager passava il suo tempo a scrivere novelle. quindi sul fatto che andassero cambiati alcuni punti e comportamenti del clero erano d'accordo quasi tutti. Sulle questioni dottrinali, le resistense ed opposizioni erano molto piu' forti. La controffensiva della chiesa avviene a tappe. Fino agli anni 40 del 1500 c'era ancora una possibilita' di compromesso con i luterani, e Carlo V ci tiene molto, poiche' vuole la pace in germania. e ragioni sono molto piu' politiche che religiose. Negli anni 40 c'e' un ultimo colloquio a Ratisbona per tenere un intesa, ma fallisce e da allora la spaccatura diventa incurabile.Non ci sara' piu' una sola chiesa in occidente, ma ci sara' un frazionamento, una rottura.Viene finalmente convocato un concilio ecumenico che deve definire i punti di dottrina e deve riorganizzare anche la chiesa. Il concilio si raduna a Trento, che come l'Alto Adige faceva parte dei territori Imperiali., nel 1545. Non sara' quindi una discussione fra cattolici e protestanti, ma fra orientamenti diversi all'interno del mondo cattolico. Concilio di Trento 1545-1563 , chiuso da papa Pio IV, la chiesa cattolica assume una faccia nuova. per certi versi avvengono cambiamenti sopratutto nell'ambito organizzativo e disciplinare, mentre in cambio dottrinale, le tesi avanzate dai protestanti sono respinte. Il concilio assume ora posizione piuttosto conservatrice. Ribadisce e riconferma quelli che erano i caposaldi della dottrina e contro i quali i riformatori come Lutero, Calvino ecc si erano pronunciati. Sul piano organizzato invece, il Concilio di trento fa importanti riforme. Si istituiscono i seminari per risolvere i problemi di ignoranza del clero che quindi avra' da ora in poi una formazione. Residenza del clero. I vescovi stiano nelle diocesi. Inoltre uno dei compiti del vescovo sara' quello di compiere delle visite pastorali nella sua circoscrizione, deve conoscere la situazione religiosa della sua Diocesi. Disciplinamento del clero.questo viene riaffermato su un piano di principio. Su un piano pratico ci sono delle sbavature, poiche' quello che viene riaffermato e difeso fino alla Rivoluzione Francese e' il diritto dei religiosi ad essere giudicati da un tribunale ecclesiastico. Viene introdotta la confessione auricolare, si incentiva la confessione con il confessionale privato. Carlo Borromeo, arcivescovo di milano, e' uno dei primi fautori dei confessionali dopo il Concilio di Trento. Inoltre ci sono aspetti di tipo piu' propriamente repressivo e propagandistico. Lutero e' stato il primo ad avere l'idea del Catechismo e la chiesa cattolica riprende la sua formula.C'e' inoltre una attivita' di censura. La produzione dei libri va controllata. bisogna eliminare e bruciare i libri pericolosi per la fede e viene cosi introdotto un INDICE dei libri da bruciare, una sorta di elenco. Si poteva comunque richiedere di leggere queste letture proibite dalla chiesa. C'e' poi una riorganizzazione dell'ufficio di Inquisizione, dei tribunali della fede, condotta sotto una specie di Ministero cantrale a Roma, il Santo Uffizio. 25-10-2017 QUALE E' IL FILO CONDUTTORE NELLA STORIA DELLA PENISOLA IBERICANEL CORSO DEL MEDIOEVO? La penisola iberica viene invasa all'inizio dell' VIII secolo da un popolo di Arabi-Berberi del Nord africa che porta l'ISLAm nella Penisola Iberica. La maggior parte della penisola e' per molti secoli sotto il dominio di sovrani musulmani. la maggior parte della popolazione e' musulmana. SONO POPOLAZIONI CHE VENGONO DAL NORD AFRICA O SONO POPOLAZIONI INDIGENE CHE SI CONVERTONO? Negli anni '60, uno studioso di poco conto ha posto un problema, pubblicando un libro intitolato "Gli arabi hanno mai invaso la Spagna?" Secondo la sua ipotesi, i musulmani della penisola, erano per la maggior parte nativi, quindi indigeni ma convertiti. Grosso modo, nel corso del x secolo, una serie di piccoli principati, che si erano mantenuti nel Nord, nella parte settentrionale della Spagna, erano invece governati da principi cristiani. Dal X secolo al XV secolo, si parla di una riconquista di tutto il territorio iberico, da parte dei principi cristiani. Prima di allora, circa 4/5 della penisola iberica era sotto dominio musulmano . Verso la metà del XII secolo, già circa la metà del territorio iberico era stato conquistato dai principi cristiani, mentre il regno di Granada resterà sotto dominio musulmano sino alla fine del '400. Per una serie di ragioni , la Penisola Iberica contava una presenza di popolazione ebraica significativa. Fra '300-'400 i regni cristiani sono ridotti a : Portogallo, Castiglia e Leòn, unificati, ed Aragona-Catalogna. Infine c'era Navarra a cavallo dei Pirenei. Nel corso del '300-'400 i regni iberici si fanno guerre fra di loro: la Castiglia cerca di occupare il Portogallo. ci sono guerre civili in Castiglia, in aragona-Catalogna, quindi per molto tempo nessuno si occupa piu' di prendere il regno di Granada. In piu' occasioni c'erano statwe delle alleanze miste. Inoltre, nella spagna musulmana, la popolazione non era solamente musulmana, ma anche cristiana. In piu', sia nella spagna cristiana, che in quella musulmana, c'era una presenza ebraica. Sia nelle città che nelle zone agricole. ciò significa che rispetto a molte altre aree, come la penisola italiana o l'Europa a nord dei Pirenei e delle alpi, la Penisola Iberica presentava una singolarità. C'era una plularità etnica(ppresenza ebraica, araba e mescolanze di popolazioni(con religioni diverse. La singolarità della situazione della penisola iberica dipendeva molto dalla minoranza ebraica, che era maggiore e piu' numerosa rispetto alle altre regioni, ed inoltre anche per l'esistenza della componente musulmana. Da fine '300 in poi, quando questo apparente stato di equilibrio salta, il bersaglio sono principlamente gli ebrei. Ci sono assalti al quartiere ebraico, organizzati dai predicatori, sia a Castiglia , Leon e Aragona. Perchè? gli ebrei avevano una presenza significativa nella burocrazia dei regni. Per esempio, molti di loro avevano la funzione di "esattori" delle tasse, per conto dei sovrani cristiani. Molti medici erano ebrei, probabilmnete dato da un livello di alfabetizzazione maggiore, rispetto a quella cristiana. C'è una serie di concause che fa sì che gli ebrei vengano stigmatizzati. Dall'altra parte i musulmani servivano molto: erano bravissimi agricoltori. In alcune zone della penisola iberica, l'agricoltura era migliore dove si adibivano i musulmani(es. Valencia). Di fronte a ripetute andate di persecuzione, c'è un fenomeno di conversione. Un buon numero di ebrei si converte. all'interno della comunità cristiana, la minoranza di ebrei convertiti aumenta di numero(i nuovi cristiani). Questo non risolve però i problem, poichè l'ostrilità comincia a prendere due facce: c'è anche ostilità da parte dei cristiani nuovi e gli ebrei, poichè ritenuti sempre di sospetto. Questi conflitti inducono i sovrani iberici a prendere decisioni sempre piu' radicali, specialmente quando si uniscono i regni di Castiglisa e Aragona. La corona di Aragona è una nazione complicata. Comprendeva Aragona, Catalogna, valencia e le Baleari, in cui la lingua era il catalano, con dinastia di origine Castigliana.. Nel corso del Medioevo, i Catalani avevano avuto una espansione marinara(Sardegna, Sicilia, Grecia). Nel corso del '400 inoltre, un principe catalano Alfonso il Magnanimo, diventa re di Napoli. Da Saragozza a Napoli, governa la dinastia aragonese. Dopodichè accaddero due cose: le pestilenze da metà '300, che influiscono in tutta Europa, e che provocano un declino demografico nel regno di aragona, maggiore in quello di Castiglia. Poi c'è un altro fatto: quando Alfonso v il Magnanimo muore, invece di manetere unito il complesso di stati che ha messo insieme, mo divide e quindi Giovanni resta a governare il regno di Aragona tradizionale(il regnoo iberico con Sardegna e Sicilia), mentre il regno di Napoli viene lasciato al figlio illegittimo Ferdinando, detto Ferrante d' Aragona. Questo impero Aragonese-catalano che si era formato tra '300-'400 comincia a disgregarsi. In piu', in aragona-Catalogna, scoppia una guerra civile(addirittura il figlio si ribella al padre, cercando di portargli via il trono), e questo porta all'indebolimento, nel '400, dell'Aragona-Catalogna. Ci sono conflitti anche in Castiglia, ma di minore entità. Quando alla fine questi progetti di unificare, cioè di tre regni farne due, vengono a quagliare, avviene questo: mettendo oinsieme Castiglia e Aragona. In Castiglia e Aragona, c'erano differenze anche dal punto di vista della tradizione dinastica. In castiglia era I Cristiani e gli Ebrei erano considerati "religioni protette", ma erano anche soggetti al pagamento di una tassa. L'impero Ottomano era una super potenza militare che è etnicamente e religiosamente plurale All'interno dell'Impero ci sono popolazioni diverse e una parte consistente dei sudditti, appartiene e segue religioni diverse. La maggior parte della popolazione era rimasta cristiana. C'era la "tassa dei bambini" un sistema di reclutamento dei giannizzeri che veniva effettuato prelevando bambini nei villaggi cristiani. Il grosso della popolazioni però rimanceva greco-orientale. Tra i sudditi musulmani c'erano differenze poichè non erano tutti sunniti. I sultani erano sunniti, ma in alcune zone dell'impero, c'erano anche sciiti, appartenenti ad alcuni raggruppamenti ancora più minoritari. Bisogna tenere in considerazione che l'Impero Ottomano confinava con la Persia, la linea di confine era in Mesopotamia. La persia è sciita e i musulmani di Persia aderiscono, dall'VIII secolo, all'Islam, ma nella versione sciita. Laddove l'impero Ottomano, e poi gli stati successori, avevano una maggioranza sunnita. Oltre alla differenza religiosa, queste sono due potenze , due imperi, che confinano l'una con l'altra ed hanno la tendenza ad espandersi, a danno reciproco. Quindi, nel momento in cui l'impero Ottomano acquista il massimo della sua espansione nel corso del '500, si troverà sempre nella situazione di avere due fronti: uno verso la Cristianità, quindi europeo, e dall'altrea parte, un fronte persiano. Riflessione: i sultani hanno costituito l'esercito di truppe scelte dei giannizzeri formata da ex-cristiani convertiti, fortemente fanatizzato. Si tratta di 20/30mila uomini che vanno tenuti occupati, poichè c'è il rischio che questi si impongano al sultano. Quindi più stanno fuori a combattere meglio è. I giannizzeri inoltre, sviluppano un senso di appartenenza ad una casta, un posto privilegiato. Un elemento che aveva garantito l'affermazione degli ottomani era statà l 'unicità del comando. Una successione sempre sicura, con un solo uomo al comando. I mongoli si dividono sempre, mentre gli Ottomani no. Qui però sorge un problema: COME SI FA A SCEGLIERE IL SUCCESSORE IN CASO DI PIù FIGLI MASCHI? In Francia si sceglieva semplicemente il primo genito, seguendo quindi l'ordine di nascita. Nell'Impero ottomano funziona diversamente. Dal momento che esiste la poligamia è reso più labile il concetto di "anzianità". Il punto fondamentale è che, chi prende in mano l'impero deve essere il più capace. Il sultano è il condottiero, non serve un erede intellettuale, ma un uomo forte e di polso. Ciò fa sì che il momento della successione sia importante: il sultano è circondato sempre da un gruppo di ministri. Il gran Visir; il comandante della flotta e chi si occupa delle relazioni con l'estero. Poi c'è l'influenza delle donne: il sultano ha più mogli. Per testare la capacità dei figli, veniva affidato loro un governo di una provincia. Se il sultano muore, colui che ha più chances di succedergli è chi sta più vicino alla capitale di Instanbul. Il primo che arriva in città e che arringa i giannizzeri( spesso con una distribuzione di denaro). Questa crisi nel momento di successione, dà luogo nel secondo '500 ad un fenomeno terribile: quando il nuovo sultano si insedia, ammazza tutti i fratellastri. Tra '500/'600 ci saranno diverse ambascerie che partono dalla Spagna, e arrivano ad Esfahan, capitale dell'impero Persiano, per proporre un'alleanza, e viceversa, poichè hanno un nemico in comune: gli ottomani. L'impero ottomano continuerà ad avere questa politica del pendolo. Nel corso della quale c'è sempre il fronte mesopotamico-caucasico in continuo conflitto. Tripoli, Tunisi e Algeri sono repubbliche e reggenze barbaresche, e il sultano ha la sovranità di queste. Loro pagano il tributo e gli forniscono le flotte. C'è una battaglia costituita da armatori e commrcianti che di fatto si governano. Intanto, tra fine '400, inizio '500, gli spagnoli e i portoghesi, avevano cercto di proseguire la reconquista, sbarcando sulla costa magrbina, cioè a Seuta ed alcuni centri minori. In realtà, nel corso del '500, queste piazzeforti reggono poco. Piuttosto, nelle reggenze, come Algeri, si insediano ed emergono alcuni personaggi che vengono da questo mondo marinaro, che sono di origine cristiana e convertiti, i rinnegati, i quali o prendono il potere o comunque fanno parte di questa oligarchia di armatori che svolgono una duplice attività: da un layo il commercio normale, dall'altro, la corsa(la differenza tra corsa e pirateria è che i corsari sono "autorizzati", hanno un riconoscimento). Le reggenze barbaresche sono popolye da un lato, da schiavi, e dall'altro, da nuclei di rinnegati come musulmani di origine italiana, spagnola, olandese, inglese ecc.. Le spedizioni dei corsari arrivano sino al Mare del Nord e sino all'Islanda. Uno dei più importanti corsarsi del '500 era Occhiali: Ulug Alì(? Calabrese), insieme ad i fratelli Barbarossa(greci). Dal primo '500, sino agli inizi dell' 800 la corsa continuerà. C'era inoltre anche un'attività anti-corsara, che veniva svolta dalle marine dei vari stati, insieme all'attività permanente dei cavalieri di Malta, cioè l'ordine degli Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme, fondato al'epoca delle crociate, che si erano trasferiti prima a Rhodi e poi a Malta, collocati strategicamente a Sud delle coste siciliane di fronte alla costa libica tunisina(ordine dettato da Carlo V). I cavalieri di Malta, sono un ordine religioso militare, quindi il loro mestiere è quello di dar vita ad una flotta di corsari cristiani. Il gran Duca di Toscana, quando fonda e potenzia il porto di Livorno e ne fa il centro marittimo della Toscana, costituisce anche un ordine di cavalieri di Santo Stefano(l'equivalente dei cavalieri di Malta). La loro flotta è piccola ma anche loro fanno le spedizioni navali, a caccia di bottino. Il 500/'600 è l'epoca d'oro di questa "corsa", soprattutto quella barbaresca. Le marinerie dei paesi del Nord(inglesi, fiamminghi, baschi ecc), erano tutte su navi a vela. La modernità navale, nel mondo ottomano, è quella che portano i barbareschi, le flotte corsare. Continueranno ad esserci le galee, ma addotteranno anche i vascelli. Quando nel 1571, c'è lo scontro più famoso tra le flotte cristiane e la flotta ottomana a Lepanto, sul piano della qualità delle navi e della tecnologia militare disponibile, la flotta cristiana era nettamente superiore. L'episodio era conseguente alla conquista di Cipro degli ottomani. Cipro è di fronte alla costa dell'Anatolia. Venezia però, decide di resistere: sul piano militare-terrestre i turchi sono nettamente più forti. La flotta di soccorso per Cipro, arriva un anno dopo, quando Cipro è già stata occupata. I veneziani avevano costruito una specie di arma segreta: e galeazze(galee più alte e più grand, che non andavano a remi, ma venivano trainate da altre galee). Ne vennero costruite 6, e furono messe davanti allo schieramento della flotta. PERCHè QUESTE GALEAZZE ERANO UN'ARMA SEGRETA? Perchè non si muovvano ma erano piene di bocche da fuoco: cannoni e soldati con armi da fuoco. Quindi , quando la flottaottomana avanza, le galeazze cominciano a sparare e a fare dann, e rendono fortemente indebolite le flotte ottomane. Lo scontro finisce con una enorme vittoria della flotta coalizzata, dove l'unico ammiraglio, tra i 3 capi dello schieramentoo ottomano, che si mette in salco, è il corsaro Occhiali, e cattura addiritttura alcune galee cristiane di Malta, con il gonfalone e se lo porta via. Venezia decide di fare una pace separata con il sultano, e prende atto del fatto che Cipro è andata persa, così riprendono gli scambi commerciali. Sino al '600 inoltrato, prosegue l'espansione ottomana. Nel 1529 erno addirittura arrivati ad assediare Vienna, dove però verranno fermati. Ritroneranno a Vienna, nel 1683, quando c'è una successione di gran Visir, i Kaplulo, albanesi d'origine. GLi ottomani hanno sempre avuto una sponda sul versante cristiano, che era la Francia. Il reno di Francia non era alleato formalmnete degli ottomani. Il re di Francia, nel 1530 circa, fece un accordo, le cosidette "capitolazioni" con le quali avevano il privilegio di commerciare liberamente nell'impero Ottomano. Ad Instanbul c'era un ambasciatore francese e gli ottomani risparmiavano la marineria e le coste francesi. Si era instaurato un rapporto di complicità. Questa seconda spedizione del 1683, però, si conclude con una catastrofica sconfitta. PERCHè QUESTA VOLTA VINCONO? Va chiamato in causa un altro elemento. L'impero Ottomano, anche sul piano militare-terrestre, perde colpi. L'esercito è enorme, ma le tattiche sono vecchie. D'altra parte, il risvolto della guerra che c'era stata in Europa nel '600, innovativo, era stato quello di ideare nuove tattiche di combattimento. Dopo questa sconfitta, negli anni seguenti, le truppe imperiali continuano le campagne, nel giro di 5 anni rioccupano praticamente tutta l'Ungheria ed arrivano ad occupare una parte della Transilvania, della Serbia. In 15 anni recuperano quello che gli ottomani avevano conquistato in 100 anni, e dopo di allora, in tutte le guerre, gli ottomani perdono. Rimande quindi un grande impero territoriale che però non è più una grande potenza. Ad inizio '800 lo chiameranno -l'uomo malato d'Europa-, destinato al declino. 06/11/2017 L'impero Ottomano, sopravvive comunque fino alla prima guerra mondiale. Si estendeva su tre continenti: parte Asiatica, nord-africana(coste del magreb, ma anche l'Egitto) e tutta la parte europea che dagli inizi tardo trecenteschi fino a '600 avanzato, è andata ampliandosi. La Francia ha mantenuto, fino alla Rivoluzione Francese, un rapporto privilegiato con l'Impero Ottomano: c'era un patto di non-aggressione reciproca. Alla fine del '500, nel mediterraneo cominciarono ad arrivare i nordici(anseatici, da Amburgo, olandesi ed inglesi). Sono flotte mercantili e iniziano ad arrivare verso gli anni 80-90 nel '500. Si stabilisce a partire dal commercio del grano. Il '500, nonostante le grandi epidemie, è stato un periodo di forte crescita demografica e quindi di grande richiesta del grano(che veniva coltivato ovunque possibile); le grandi aree di produzione erano però il Nord Africa e l'Anatolia. I territori soggetti del sultano, erano di fondamentale importanza per i territori cristiani e il commercio in qualche modo sfuggiva alle contrapposizioni della politica internazionale. C'era inoltre un'altra area, nell'est Europeo, tra la Polonia e l'Ucraina. Come si raggiungevano? Il grano arrivava ai porti del Mar Baltico, o allo sbocco dei fiumi polacchi. Erano gli anseatici che avevano le loro basi lì. Gli olandesi e gli inglesi a loro volta andavano nei porti del mar baltico, caricavano e poi queste flotte anseatiche, olandesi, inglesi scendevano verso il mediterraneo e in più di un cso le congiunture di carestie nell'area del mediterraneo sono state salvate dall'arrivo di queste flotte. Qualsiasi stato desiderava garantire il rifornimento di pane nella popolazione, in caso contrario ciò avrebbe portato disordine interno. Dobbiamo tenere presente che il pane era una voce importantissima del commercio internazionale: vi venivano fatto addirittura delle speculazioni sopra. Nel 1648 si dirottavano le navi mercantili per portarle nelle aree di maggior richiesta, dove il grano si sarebbe pagato molto di più. Inoltre anche il legname, per le costruzioni navali era importante. La marina britannica prendeva il legno migliore nelle foreste della Polonia e della Lituania. Senza quello, niente marina da guerra. Oppure si prendeva nelle colonie americane. In una economia pre-industriale, queste materie basiche erano fondamentali. Le navi mercantili, all'epoca, sono anche navi armate. Essendoci una guerra di corsa permamente, chi si mette in mare sa che può essere saccheggiato, quindi le navi sono armate per difendersi in caso di bisogno. Quando i nordici arrivano, si presentano in una funzione modesta, ma con una capacità di intimidazione e autodifesa molto potente. Fanno un ingresso di forza, e ottengono nel corso del '600, privilegi commerciali dall'Impero Ottomano. Stabiliscono contatti con il porto Smirn, dove si insediano consolati inglesi e olandesi, con marine da carico e da guerra. Come si comportano i corsari con i nuovi arrivati? Inglesi e olandesi(e anche anseatici) portano uno spirito e attitudine leggermente diversa. I loro paesi non sono normalmente in guerra con l'Impero Ottomano o con le reggenze barbaresche. Sono a mille chilometri più a nord, quindi non hanno un contatto diretto con questi paesi nè con l'impero ottomano ne con le reggenze barbaresche, in più non hanno nemmeno un livello di contrapposizione ideologico-religiosa, come i paesi della sponda nord del mediterraneo. Non hanno nemmeno le ragione di confronto aspro che hanno i paesi cattolici della sponda nord del Mediterraneo. I nordici si guadagnano l'ingresso nel Mediterraneo in questa maniera -io ti do qualcosa e tu mi lasci stare-. Questo però significa che l'arrivo delle marinerie nordiche, che all'inizio è un arrivo periodico, sussidiario, abbastanza rapidamente, nel corso del '600, diventa una presenza stabile. Nel corso del '500, a più riprese ci sarà un esodo di serbi i quali fuggono dal territorio ottomano, e vanno a cercare rifugio in territorio cristiano, quindi sotto gli Asburgo. I quali li accolgono molto volentieri, e li insediano alla frontiera. I quali, in cambio dell'accoglienza, forniscono contingenti militari per gli Asburgo, ma soprattutto hanno il compito di fare da contrasto alle forze ottomane lungo la frontiera. Questa frontieta militare, rimane quasi invariata dal '500 fino al '600. Al movimento delle idee di riforma nell'Europa del '500, il contributo degli italiani è stato radicale; perchè sono stati pochi, ma questi hanno sposato delle tesi di tipo ariano. Per l'ottica religiosa del '500, quella che veniva chiamato -eresia ariana- era la più radicale che si potesse immaginare. Tanto è vero che questi erano perseguitati da cattolici, puritani e calvinisti. 07/11/2017 L'Europa centro-orientale I confini sulle carte, oltre ad esser spesso artificiali, sono anche dei confini storicamente datati. Il re del Portogallo era un sovrano ricco, in virtù dell'Impero coloniale costruito dai portoghesi tra il secondo '400 e inizio '500. Il re di Danimarca, era un sovrano molto ricco, non in virtù di un impero coloniale, ma perchè prelevava i pedaggi sui passaggi delle navi negli stretti tra la Scandinavia e lo Youthland. Era sovrano anche di una punta della Svezia, e quindi aveva il pieno controllo sul mare. Il re di Danimarca, nel '600 e '700, era più importante nel complessivo d'Europa, rispetto alla Danimarca di l'aristocrazia svedese riesce ad imporre un modello di monarchia, simile a quello polacco: il re si elegge e deve firmare una serie di patti che dovrà rispettare: tra cui la convocazione di un Parlamento, con una contrapposizione tra due partiti che ricorda un po' quello che c'era nel Parlamento inglese dell'epoca(Wigs e Torres). Un partito bellicista e un partito pacifista, sostenuto questi ultimi dai russi. Una larga parte della società svedese, vuole che non si torni più ad una politica di guerra, ma che si mantenga una pace continua. Dal secondo '600 in poi, e con la svolta di Pietro il Grande, si delineano due percorsi, nettamente opposti: da un lato c'è il rafforzamento dell'Impero. La russia non cesserà di diventare più potente, fino addirittura all'epoca napoleonica. La sorta della Polonia è opposta: è la disgregazioni. Lungi da esser uno stato che combatte gli altri, diventa uno stato che subisce l'ingerenza di altri nei propri affari interni(Carlo XII e Pietro il Grande). Chi comanda in Polonia, non è altro che il sovrano fantoccio di qualcun'altro. La Svezia perde contro la Russia e comincia ad esserci un'ingerenza molto forte da parte della Russia sui polacchi. FENOMENI FONDAMENTALI DELLA STORIA MODERNA: - L'espansione dell'Europa. - La frammentazioe religiosa, che porta via via, ad una erosione del peso della religione sulle società europee. Poterà a ridimensionare il ruolo delle Chiese, prima di quelle protestanti. Il ruolo e il peso della religione, nella società europea verrà ridimensionato rispetto ad altre società. - L'aggregazione di una serie di entità statali. Dalla fine del Medioevo, partiamo da uno stato di frammentazione. C'è un processo di concentrazione territoriale, che va verso la formazione dei grandi stati nazionali. 13-11-2017 L'area d'Europa, dove la frammentazione rimane importante fino all'800, è l'Italia(insieme ad anche il mondo germanico). Frammentazione del Sacro Romano Impero: esistevano molte decine di entità politiche nell'area del Sacro Romano Impero(principati, ducati, repubbliche e principati ecclesiastici). Va anche detto che, alla frammentazione maggiore rispetto a quella Italiana, del Sacro Romano Impero, faceva da bilanciamento un paio di fattori: 1 - Se c'erano molte decine di entità, quelle che contavano davvero erano 6/7. 2- L'imperatore, anche se non era un sovrano con poteri su tutti i singoli stati(c'erano tante entità, ciascuna con la sua indipendenza, ma comunque parte del sacro romano impero), faceva da arbitro tra questi. Nel '500, in un paio di occasioni, ci sono alcuni principi che vengono messi al bando dell'Impero; gli altri avevano interesse a dargli addosso perchè potevano impadronirsi dei loro territori(sotto ordine dell'Imperatore). Nell'ambito dell'intera Europa, la situazione italiana rimarrà quella più singolare, perchè caratterizzata da una molteplicità di centri, nessuno dei quali ha realmente una autorità superiore a quella degli altri. I modi nei quali si realizzano gli stati nel corso del secolo, seguono percorsi molto diversi. Nell'età moderna si è avviato un cammino dalla frammentazione territoriale, che le carte tendono a sottovalutare. PENISOLA IBERICA: Il primo stato che si costituisce con la sua entità territoriale definita, è il Portogallo. Nel '200 il Portogallo raggiunge le sue attuali frontiere. Lo stesso non avviene per le altre zone che formano la Penisola Iberica, poichè controllate inizialmente dai musulmani. Dal 1492, Castiglia e Aragone si dividono la Penisola Iberica. I Paesi BAschi riconoscevano la sovranità di Castiglia, ma avevano delle autonomie locali, che venivano rispettate. C'era una legislazione locale che veniva rispettata da aprte dei sovrani; così come le istituzioni di Castiglia e Aragona erano diverse tra di loro. Queste autonomie locali vengono mantenute, anche quando si sposano Isabella e Ferdinando. FRANCIA: Il re di Francia, all'origine, è il più grosso tra i feudatari francesi,colui che ha una base più solida rispetto agli altri. L'unificazione della FRancia, si fa a partire da un punto assolutamente decentrato(Parigi). A macchia d'olio, partendo da quella base iniziale, nel corso del Medioevo, il re di Francia, riesce ad ingoiarsi una serie di altri ducati e principati. In parte per eredità, e in parte per conquista militare. All'inizio del '600, i sovrani smetteranno di concovare gli stati generali,(dopo il 1614)e questo per 175 anni. La volta successiva, in cui verranno riconvocati, sarà nel 1789, con la Rivoluzione Francese. I re avevano fatto a meno degli stati generali, per quasi due secoli. In realtà, nel 1454, restava fuori dal regno di Francia, la contea di Provenza, che viene lasciata in eredità dal conte e solo allora, la Francia la ottiene. Ad inizio del '500, ottiene anche il Ducato di Bretannia. Si estingua la casa ducale bretone, e l'ultima duchessa viene sposata dal re francese, così la Bretannia viene integrata. ISOLE BRITANNICHE: C'era stato il tentativo d'Inghilerra tra 200/300 di governare la Scozia, insediando un feudatario che fosse fedele. Il nucleo forte è il regno di Inghilterra, ma alla metà del '400, il Galles era stato annesso da non molto; occupato militarmente nel corso del Medioevo. In Irlanda, esisteva una società strutturata in maniera più arcaica; era una società di clan e tribù. Non è mai esistito neppure un elemento unificatore; una dinastia o una famiglia che è riuscita ad imporsi sulle altre. E' rimasta una società frammentata, e ciò ha comportato una debolezza cronica. La società irlandese era divisa, in maniera quasi irrimediabile. Sempre gli inglesi, quando hanno esteso il loro dominio in Irlanda, hanno trovato appoggio presso uno dei clan irlandesi. Nessuno è mai riuscito, se non in momenti rarissimi, a realizzare un minimo di unificazione. Con il tempo, c'è un flusso di insediamento di feudatari inglesi, che si stabiliscono lì e acquisiscono il dominio su terre irlandesi e giurano fedeltà alla corona. Però, è soltanto alla metà del '500, che la stretta dell'Inghilterra sui territori irlandesi, si fa più forte. Si stabilisce un vice re in Irlanda, e si cerca di effettuare un controllo maggiore. Ma fino a grand parte del '600, il re d'Inghilterra, ha una situazione di una frontiera coloniale(Irlanda). Vengono sperimentati sistemi coloniali, a cominciare dal trapianto di coloni. Gli irlandesi sono barbari, quindi bisogna civilizzarli. Vengano mandate persone più civili, che facciano da guarnigione per l'Inghilterra sul territorio irlandese. Inoltre furono dati dei cognomi più civili agli irlandesi, anglicizzandoli. In Scozia, bene o male si istituì una monarchia, seppur con una vita difficile e turbolenta. Mentre in Francia le assemble rappresentative nascono tardi, l'Inghilterra viene considerata la madre dei Parlamenti. SU COSA SI FONDA QUESTA TRADIZIONE DI RAPPRESENTANZA DEL PAESE DI FRONTE ALLA CORONA? Il primo passo, è nel '200, con la Magna Carta. Il cattivo re Giovanni i si trova di fronte ad una rivolta di Baroni, grandi feudatari i quali gli estorcono la Magna Carta; cioè il riconoscimento di una serie di diritti che il re deve rispettare. I baroni chiedono questi diritti per sè. La Magna Carta nasce come un documento che deve tutelare l'aristocrazia ei confronti del sovrano. Nel corso del '200, in Inghilterra, la feudalità non era molto cospicua. In più vigeva un diritto successorio, che prevedeva la trasmissione al primo genito. L'eredità, anche nelle famiglie aristocratiche, passa al primo genito. Il grosso delle proprietà viene trasmesso con un sistema successorio, e questo fa sì che le grandi casate aristocratiche inglese, siano anche potenti. Nel corso del '200, ad un certo punto c'è una rivolta di baroni, che ha un seguito anche negli ambienti mercantili ed in alcune grosse città, e questa coalizione impone al sovrano di convocare un Parlamento, in cui siano presenti rappresentanti dei baroni, laici ed ecclesiastici, e i rappresentati dei comuni(Commons): i rappresentati delle città e delle contee(Lords e mercanti terrieri). Questo esperimento, si impone come una guerra civile, e sconfiggono il re,costringendolo ad accettare. La vita del Parlamento inglese, convocato ad iniziativa del re, prende piede. Convocata su una struttura binaria: i Lord e i Comuni. In Svezia avevano rappresentanza anche le città e i contadini. Il Parlamento inglese, attraversa, nel corso del Medioevo, delle vicende avverse. I Parlamenti si convocano affinchè i sudditi paghino tasse. Lo scopo delle tasse era esclusivamente la guerra. Fra '300/'400 i re d'Inghilterra sono in guerra per la famosa Guerra dei 100 anni, che rivendicano una parte di Inghilterra in Francia e la corona francese. L'inghilterra sarà sconfitta infine, non otterrà la Francia. C'è un conflitto interno per decidere chi terrà in mano la corona inglese, e quindi per alcuni decenni il Parlamento tace. La fase iniziale, del nuovo regime che si impone in Inghilterra con i Tudor ed Enrico VII, che si guadagna la corona sul campo di battaglia, è una fase nel quale prosegue questo letago del Parlamento. E' la monarchia che lo rianima, quando Enrico VIII ha bisogno di un sostegno del paese, per poter realizzare lo scisma della Chiesa d'Inghilterra. Da Enrico VIII, il Parlamento riprende ad avere una sua funzione e ricominciano le guerre. Il Parlamento è necessario per poter sostenere l'azione della corona di Enrico VIII prima, e poi di Elizabetta durante il suo regno, che a differenza del suo fratellastro Edoardo, e della sorellastra Maria, Elizabetta è longeva e governa per 44 anni. In questi anni l'Inghilterra è impegnata con i conflitti, contro la Spagna, per la conquista dell'Irlanda ecc. La Regina deve fare appello al Parlamento affinchè conceda crediti. Elizabetta è una sovrana abilissima ed intelligentissima. Una monarca che incarna un'entità nazionale: del popolo e della Chiesa anglicana. La Regina riesce in questa impresa politico- religiosa: stabilisce la monarchia. Perchè non si sposa mai? Non sposandosi non lascia eredi, e così la dinastia dei Tudor finisce. Così tocca al figlio della regina Stuart, Giacomo VI di Scozia. Che diventerà Giacomo I, in Inghilterra. La Scozia mantiene la sua amministrazione e il suo Parlamento. Nel corso del suo regno, Giacomo prende diversi iniziative: di politica estera e interna. Gli ambienti marittimi portuali inglesi, si infuriano, poichè Giacomo I voleva iniziare un'età di pace. Giacomo viene da un regno povero, di nobili scozzesi poveri; ha dei gusti dispendiosi, comincia a finanziare la cultura, spendendo largamento e ritrovandosi senza soldi. Così prende l'iniziativa di vendere titoli immobiliari. Che cosa salva sempre Giacomo I? La sua astuzia e duttilità. Si ferma sempre prima di arrivare alla rottura. In mezza Europa, la prima metà del '600, è stata definita l'età dei -favoriti-. Carlo I, quando il Parlamento prende per la prima volta un'iniziativa forte, lo sfida. Così prende la decisione di scioglierlo e non riconvocarlo: per una decina di anni governerà senza Parlamento(definito il periodo -personale del re-). L'arcivescovo Load, a caso della Chiesa anglicana, vuole mantenere la liturgia della chiesa anglicana, simile a quella cattolica, nonostante sia protestante. Il braccio laico, è il conte di Stretford che va a governare l'Irlanda. Qual è il senso di questo governo personale? Non ci possono esser tasse imposte che non siano state votate dal Parlamento. Il re da solo, non può riscuotere le tasse. Invece, Carlo, nel corso del suo decennio di regno personale, mette le tasse e nomina una piccola cerchia di esattori per riscuoterle. Questo esperimento avrebbe portato l'Inghilterra sulla via di una monarchia assoluta. Non si sa se questa deriva assolutista in Inghilterra, si sarebbe potuta imporre. Questo esperimento comunque fallisce, perchè un regno diviso in tre: pluralismo confessionale, tensione in ciascuno dei regni, la situazione esplode in Scozia. La Scozia era un paese povero, di emigrazione militare. C'erano generali scozzesi che combatteva nell'esercito olandese e svedese. Quando il re manda l'esercito per stabilizzare la situazione in Scozia, gli scozzesi ribelli vincono e invadono l'Inghilterra. Allora il re è costretto a venire a patti e ciò signifca che il governo personale è finito, perchè bisogna riconvocare il Parlamento, il quale vuole regolare i conti con il Re. Il Parlamento riconvocato è sostanzialmente vendicativo nei confronti del sovrano. Per l'Inghilterra, il 600 è il secolo delle rivoluzioni politiche. Nel 1688-89, ci sarà poi una seconda rivoluzione che porrà fine al movimento che consideriamo età della Restaurazione. Restaurazione, arco di tempo che va dal 1660, al 1688-89. Questo trentennio scarso in realtà è diviso in due regni molto squilibrati tra loro, per quanto riguarda la durata. Carlo II governa 25 anni, fino al 1685, il fratello solo 3 anni. I due regni sono caratterizzati dalle personalità nettamente distinte dei due sovrani. Carlo II è un uomo di coscienza fino ad un certo punto. In segreto, simpatizzava per il cattolicesimo. In punto di morte, chiamerà un prete e dichiarerà la sua conversione al cattolicesimo, ma prima sta sempre ben attento a non dichiararsi perchè si rende conto che uno dei puntelli del regime monarchico è la Chiesa Anglicana. Desidera un'alleanza con la Francia e vede con favore la ripresa dell'ostilità con l'Olanda. L'Inghilterra, nel secondo '600, a partire da Cromwell, viene a scalzare l'Olanda come prima potenza navale. Tutto questo avviene con difficoltà. L'Inghilterra ha una struttura compatta e solida, il suo principale interessa è l'espansione commerciale, marritima. C'è un aspetto gradito all'opinione pubblica inglese che va di pari passo con l'interesse complessivo dell'Inghilterra; ma c'è un aspetto non gradito dell'alleanza con la FRancia, cattolica e assolutista. Carlo II persegue una sua politica segreta di avvicinamento con Luigi XIV, che vorrebbe portare l'Inghilterra dalla sua parte, attraverso i sussidi. Carlo II prende dei soldi di nascosto, da parte di Luigi XIV. Carlo II è abbastanza abile da riuscire a tenere tutto questo nascosto all'opinione politica. Nel corso degli anni, si formano nel Parlamento due partiti: liberali e conservatori. Nel corso degli anni '60, il partito del re, i Torres. E dall'altra parte, un partito che rappresenta gli interessi mercantili, che prende il nome di Wigs. Carlo II aveva avuto molti figli illeggitimi, ma il matrimonio con la moglie, era stato sterile. PErciò la successione toccava a suo fratello Giacomo, duca di York. A differenza del fratello, che era cinico, e doppio, teneva nascoste le sue convinzioni autentiche, Giacomo è un uomo di coscienza. Aveva avuto una prima moglie anglicana, e poi si era convertito al cattolicesimo. Alla morte di Carlo II, il fratello è cattolico. Ha due figlie, in Inghilterra la successione femminile al trono era consentita. Loro erano protestanti, e la primo genita aveva sposato Guglielmo D'Orange, il capo della casa D'Orange di Olanda che era calvinista. Ci fu un tentativo di escludere Giacomo dalla successione al trono: l'isteria anti-cattolica e fumentata dagli oppositori aveva come motivazione questa "Il prossimo sovrano, è papista"; quindi volevano passare il trono direttamente alle figlie protestanti. Il giovane John Lock, fa le sue prime armi sul tema della tolleranza religiosa, proprio in occasione di questi dibattiti accesi sull'esclusione della successione al trono di Giacomo. Questo conflitto che costringe Carlo II a sciogliere il parlamento, vede arrivare l'Inghilterra alle soglie di un punto di rottura. Di fronte alla crisi agisce però con abilità: capì che il fatto che i Wigs radicalizzassero le loro posizioni, metteva paura. Si rese conto che da un lato c'era una marea montante di opposizione, ma che poi ci sarebbe stato anche una reazione moderata e un riflusso. Carlo II aspetta questo momento e lascia che si sfoghino, mentre i suoi fedeli organizzano il partito del re a livello elettorale. Quando riconvoca il Parlamento, non lo riconvoca a Londra, ma a Oxford, città monarchica. Carlo II scioglie il Parlamento e non lo riconvoca mai più. Nella sostanza, attua una formula di governo personale, ma le cose gli vanno bene perchè a questo punto, procede intanto in maniera -soft-; viene fatta una revisione delle liste elettorale, in modo da epurarle da gente sospetta. Poi vengono riattribuiti gli statuti delle vanie municipalità e contee, in modo da porre clausule che fissino criteri di eligibilittà alle cariche, in modo da favorire il partito dei Torres. Usufruisce del fatto che il boom commerciale marittimo gli lascia in tasca delle risorse con le quali può governare senza chiedere soldi al Parlamento, grazie ai sussidi di Luigi XIV. Esperimento di governo personale di Carlo II. Per cui quando muore, e rivela le sue vere convinzioni, lascia a Giacomo II una posizione di assoluta forza. Perchè il partito del re si è rafforzato. Giacomo II, quando succede al trono, ha un Parlamento monarchico. Carlo II ha posto le basi per ridare alla Monarchia un ruolo e un peso più forte nel sistema istituzionale inglese, di quanto non fosse previsto. Questo esperimento crolla in un arco di tempo brevissimo. Giacomo II rovina tutto questo in 3 anni. Quando sale al trono, uno dei figli illegittimi di Carlo II, cerca di rovesciare lo zio. Il suo tentativo viene stroncato e viene decapitato. C'è un'ondata di lealismo monarchico per paura che si ritorni alla guerra civile. Il problema della successione è ciò che fa esplodere l'assetto della restaurazione; Giacomo II si sposa con una principessa cattolica, Maria Teresa D'Este. Il punto decisivo non è il matrimonio, ma il fatto che questo matrimonio sia produttivo di un erede maschio, battezzato cattolico. Giacomo II distrugge la propria base elettorale e suscita protesta da parte degli anglicani. Ciò fa si che in 3 anni, da roma il Papa manda avvertimenti. Non far mosse imprudenti. Giacomo II non ascolta nessuno di questi avvertimenti e cerca di mettere in piedi un esercito permanente, riempiendolo di irlandesi cattolici. C'era una vera e propria invasione dell'Inghilterra; Giacomo II si trova abbandonato da tutti. Ritorna a Londra, cerca di mettersi in salvo, ma una tempeste lo ributta sulle coste inglesi. Il genero lo fa caricare sulle navi rispedendolo in esilio. Gli studiosi inglesi hanno chiamato la Rivoluzione del 1688-89, "la Gloriosa Rivoluzione", perchè è una rivoluzione -soft-. Si sono spinti a chiamarla anche "Bloodless Revolution", ma è falso. In Inghilterra è un passaggio di poteri senza spargimenti di sangue, perchè non ha più nessuno dalla sua parte. Per gli irlandesi invece è diverso: perchè Giacomo II cerca di tornare sul trono con l'aiuto francese e sbarca in Irlanda, che diventa terreno di conflitto tra l'esercito di suo genere, protestante che sbarca, e l'esercito di Giacomo II aiutato dai francesi e cattolici irlandesi che si affrontano. La vittoria spetta a Guglielmo D'Orange, e chi fa le spese di tutto sono gli irlandesi. Si tratta di un ulteriore esproprio di terre(come ai tempi di Elizabetta e Cromwell). Le elite fondiarie irlandesi sono annientate. L'Irlanda diventa proprietà dei grandi latifondisti inglesi. Inoltre viene vietato loro il porto d'armi e di indossare il colore verde). E' l'inizio di un periodo, che durerà fino all'inizio dell'800 di una fortissima repressione. La rivoluzione del 1688-89, riporta la monarchia parlamentare con il consenso di Guglielmo e la moglie Maria, due sovrani a pari titolo. Per cinque anni l'Inghilterra avrà due sovrani. Questa volta il sistema parlamentare viene introdotto, e sarà per sempre. Viente introdotto il -Bill of Rights-, dichiarazione di diritti che stabilisce il divieto degli arrestri arbitrari, il divieto di processi senza giuria e viene abolita la censura. Alla fine del '600 nascono le riviste, e decolla il romanzo. C'è una attività giornalistica straordinaria. I Parlamenti vengono riportati a 3 anni, mentre nel '700 torneranno a 7 anni. C'è una dialettica tra Wigs e Torres. I Torres sono gli interessi dei propretari terrieri. I wigs sono per una politica di guerra marittima, commerciale ed espansione coloniale. Fortissimi negli ambienti di Londra. Per circa una 70ina d'anni, a partire da questa fase, fino alla vigilia delle guerre rivoluzionarie napoleoniche, il partito predominante in Inghilterra sarà sempre il partito WIGs. L'Inghilterra, per tappe, è venuta a rappresentare un vero e proprio modello a sè nella storia europea. Nessun altro paese europeo ha seguito questo percorso. L'Inghilterra è uno stato monarchico con parlamento e dialettica di partiti istituzionalizzata e non c'è censura. 20/11/2017 L'Inghilterra è diventata in maniera tortuosa, un modello di monarchia limitata. Nascono assemblee rappresentative, come il PArlamento, che col passare del tempo si è reso indispensabile. INIZIO DEL '500: Le alleanze tra stati diversi erano normali; come anche i matrimoni per cementare le dinastie tra queste alleanze, ma nessuno immaginava che una sequenza di combinazioni matrimoniali, portasse alla formazione di un super stato, che con la sua sola esisteva poneva una ipoteca molto forte sull'egemonia in Europa. I re cattolici avevano perseguito una strategia matrimoniale che tendeva a cementare allenze che rispondevano a degli interessi. I re cattolici fanno sposare ad una figlia, l'erede a al trono d'Inghilterra. Quindi Caterina d'Aragona ebbe la sfortuna di sposare Enrico VIII d'Inghilterra e tra Inghilterra e Penisola Iberica c'erano scambi commerciali importanti basati soprattutto sul trasporto di lana. Un altro matrimonio lega, un principe asburgico, Massimiliano d'Asburgo sposa l'unica figlia del duca di Borgogna, Carlo, MAria. LA figlia rimane orfana, ma anche ricca. Con il matrimonio, Massimiliano diventa sovrano anche di Borgogna, territori che eredita grazie alla moglie. Si forma una compagine che ha territori separati, tra territori asburgici originari e quelli ereditati dalla Borgogna. MAssimiliano poi diventa imperatore. Ha un solo figlio, e si chiama Filippo. I re cattolici, la primo genita, Giovanna, la fanno sposare a Filippo. Il nuovo re di Castiglia-Aragona invece sarà Juan, che però muore giovane. Però non ci sono altri maschi in famiglia, e quindi la successione deve toccare ad una delle figlie e si va per anzianità: la più anziana è Giovanna. Quando Isabella di Castiglia muore, i Castigliani pensano tocchi a sua figlia succedere al trono. C'è un conflitto, perchè Ferdinando pretende il trono, e governerà nei domini iberici e nelle loro indipendenze. Massilimiano invece continua a governare l'eredità di Borgogna e i domini Asburgici. Chi è rimasto? I figli di Filippo e Giovanna. Quando muore Filippo, sono ancora bambini, uno di 3 anni e l'altro di 6. Ferdinando si risposa con una giovane principessa franco-navarrese, ma non avrà figli. Nel 1516 muore, e il nipotino Carlo scende in Spagna a raccogliere l'eredità. Tre anni dopo muore anche Massimiliano, così erediterà tutti i territori. Questo altera gli equilibri europei. Non si era mai dato, dopo la morte di Carlo MAgno, che un solo sovrano avesse il controllo della penisola iberica, di buona parte dell'ITalia, una zona ricca come i paesi bassi e i territori germanici facenti parte dell'Impero. Carlo I, in Spagna. Eletto imperatore nel 1519, diventa Carlo V nella storia del Sacro Romano Impero. COME SI GOVERNANO DEI TERRITORI COSì DISPARATI? Carlo V era poliglotta: parlava francese, impara poi il tedesco e anche l'italiano, fino a mettersi in grado di apprendere molto bene il castigliano. E' un principe poliglotta che governa una pluralità di paesi diverso l'uno dall'altro. Viene attuata abbastanza presto una divisione del lavoro: il fratello minore, Ferdinando, viene incaricato di gestire i domini asburgici. Quando l'imperatore abdica, lascia tutti i suoi domini e si ritira in un convento in Spagna. La divisione del patrimonio e dei beni degli Asburgo, avviene già quando si decide che Ferdinando debba occuparsi di questi territori, ma è Carlo V a prendere le decisioni più importanti. Carlo V è l'ultimo sovrano del Medioevo, il modello di Carlo V è quello di accettare e rispettare le particolarità. Non c'è alcun tipo di unificazione tra gli stati. Rispetta le istituzioni dei vari regni. Tra 300-400, la Borgogna fu uno degli stati importanti perchè era un territorio che si estendeva grossomodo da quello che oggi è Olanda, Belgio, Lussemburgo e un pezzo di Francia. Un territorio tutto unito. Una sorta di grosso stato cuscinetto che stava tra la Francia e l'Impero. Comprendeva l'aera dei paesi bassi che, assieme all'Italia settentrionale, era una delle regioni più urbanizzate e sviluppate del tempo. 21-11-2017 FORMAZIONE DI MODELLI DIVERSI DI STATO dell'età moderna Il modello degli Asburgo è uno stato plurietnico. Rispetta le particolarità delle varie componenti demandando in larga parte alle elite locali e ceti dirigenti, il governo dei territori. C'è la sovranità dell'Imperatore di Carlo V e dei suoi successori, in Spagna(Filippo II,III,IV, Carlo II); degli imperatori successivi nei territori asburgici (Massimiliano I e II, Ferdinando I,II, III, Leopoldo). I sovrani successori tengono conto, non sulla questione religiosa, ma delle particolarità delle diverse componenti dei loro domini. scappare da Parigi: lui, la regina ed il piccolo Luigi. MAzzarino è messo in minoranza, ma è un uomo di risorse e quindi riesce a costruirsi degli alleati e a venire a capo di questa fronda dei Parlemanter. Comincia una seconda fase di Fronda, dei principi, in cui MAzzarino si trova di nuovo di fronte ad una opposizione rappresentata dai grandi aristocratici. Mazzarino si fa da parte e va in esilio a Colonia. Nel frattempo, la sua fortuna la spende per finanziare un esercito del re. Si prende però atto, del fatto che se non c'è una autorità centrale, ossia quella di Mazzarino, la Francia è allo sbando. Quindi Mazzarino dopo 5 anni, fa il suo rientro trionfale a PArigi, riprende in mano le redini del governo, e nei successivi 8 anni, rifà da capo la sua fortuna. Avrà un'ultima espressione di grande intelligenza: Mazzarino non ha figli, e dall'Italia arrivano 4 nipoti, le quali Mazzarino fa accasare con 4 aristocratici, e diventano delle grandissime dame. Una parte della fortuna di Mazzarino, alla sua morte, la restituisce al re di Francia. Ha sistemato le nipoti, divenute grandi nobildonne. Ammaestra il giovane Luigi, consigliandogli di non prendere un primo ministro, ma di governare da solo, lasciandogli una posizione di grande forza. 22-11-2017 Luigi XIV, che è stato educato politicamente dal Cardinale Richelieu, segue il suo consiglio, e nel momento in cui succede al trono, raduna il consiglio del re e dice :"D'ora in avanti governo io". 0:50 Mazzarino pensa già alla fine degli anni '50, quando il re di Spagna è ancora vivo, pensa a mettere le mani avanti per il futuro. Il re di Spagna dà le sue due figlie a due sovrani diversissimi: un parente, degli Asburgo di Vienna, mentre l'altra figlia viene data in sposa a Luigi XIV come pegno di pace: e tra le condizione è previsto appunto il matrimonio tra Maria Terese e Luigi XIV. Ciò significa che se un domani, il re di Spagna muore e non ci sono i figli, tutti i suoi domini verranno dati ad una delle figlie. Mazzarino facendo sposare la figlia del re di Spagna con il re di Francia, mette quest'ultimo in buona posizione. Un progetto fondato su una base pacifica. In mezzo c'è una politica aggressiva, che Luigi XIV incoraggia di persona; in quel momento la Francia è la potenza più forte in Europa e cerca di approfittarne ottenendo tutti i vantaggi possibili e quindi espandendosi. Verso nord, i Paesi Bassi, verso Est nel mondo germanico, verso Sud: ITalia e Penisola Iberica, aggiungendo anche l'espansione coloniale francese. I francesi avanzano e conquistano città. Gli Olandesi vengono attaccati anche sul mare. Gli olandesi ne vengono fuori con una rivoluzione interna. Guglielmo D'Orange prende la guida della rivolta con la carica di capo militare. Un leader militare, il quale però ovviamente esercita anche un ruolo politico. Le sette province unite, specialmente nel pericolo, o quando devono conquistare l'indipendenza dagli spagnoli. L'Olanda è una repubblica a sè; ciascuna di queste province ha un consiglio municipale; alcune sono agricole e altre più urbanizzate. La storia olandese, da fine '500 in poi, oscilla in maniera pendolare: da un lato, nei momenti di crisi, ci si affida ad un capo, in questo caso gli Orange; nei momenti di pace invece, il potere degli Orange viene drasticamente ridotto. C'è questa dialettica tra un partito pacifista e repubblicano, e un partito bellicista e tendenzialmente monarchico. Nel momento in cui l'Olanda sta per scomparire sotto l'attacco di Luigi XIV, c'è una rivolta interna dell'Olanda. Il partito di repubblicani viene estromesso dal potere, e il giovane principe d'Orange(futuro re d'Inghilterra), prende le redini del governo e rifiuta la resa. Contro Luigi XIV, si coalizzano tutti. Con l'Olanda si unisce una coalizione formidabile, ma l'esercito francese è il più potente d'Europa. Si arriva ad una pace che darà un piccolo vantaggio territoriale alla Francia. Rispetto a quelli che erano stati gli obbiettivi inziali di Luigi XIV, quelli finali erano stati molto modesti. Negli anni successivi, Luigi XIV continua con questa politica di guerra. Nell'Italia settentrionale, occupa il Casale Monferrato, vicino ad Alessandria. Perchè? Perchè è un piede in mezzo alla Pianura Padana; lo stato Sabaudo era uno stato satellite. L'ultima di queste imprese aggressive, e deliberate, porta ad una guerra ancora più lunga, di 9 anni, in seguito all'invasione dei territori tedeschi. C'è di nuovo una coalizione di tutti gli altri, contro Luigi XIV, ma questa prende di nuovo una serie di batoste. In quegli anni precedenti, in Inghilterra era cambiata la dinasta e Guglielmo III d'ORange diventa re di inghilterra. Quindi le potenze navali inglesi e olandesi si trovano dalla stessa parte e sotto lo stesso sovrano. Sul piano marittimo quindi, l'esercito francese ha la peggio. In più, Guglielmo assume un ruolo fondamentale come perno di una coalizione permanente contro Luigi XIV, Re Sole. Sono passati anni, e ancora una volta la guerra finisce con una pace di compromesso, ma dopo 9 anni di guerra, la Francia non ottiene niente. In questi anni (1693-94)ci fu anche l'inverno più freddo della storia moderna. A questo punto arriviamo all'eredità spagnola: sono passati anni e Luigi XIV è un po' rinsavito. Il 1709 è il secondo peggior inverno nella storia europea. Questa guerra porta il tramonto di Luigi XIV, per la prima volta non solo i francesi non sono i padroni del mare. I Inglesi spadroneggiano: conquistano Gibilterra, Minorca nelle Baleari(base inglese per 70anni); sul piano della guerra navale stravincono. Questa fase afferma il definitivio avvento dell'Inghilterra come la prima potenza navale, sostituendo gli olandesi, che sono alleati. 27-11-2017 Re Luigi(re sole) XIV è morto nel Settembre del 1715. E' stato l'unico a potersi definire un sovrano assoluto, come re di Francia. Prima di morire commette però due grossissimi errori: il primo è stato quello di legittimare due figli illeggittimi, rendendogli possibile il possesso della corona. Questa decisione scontentata i principi del sangue e tutti i nobili perchè i "bastardi del re" potevano ereditare. Aveva inoltre imposto e strappato alla curia romana una bolla con la quale veniva espressamente condannato il Giansenismo, e il Clero e il Parlemant di Francia erano tenuti ad inserire le leggi dello stato. Perchè? Perchè da Roma il Papa ripetutamente aveva sconsigliato di affrontare la questione Giansenista in termini così aperti, vale a dire una proibizione. Ciò significava aprire una rottura delle opposizioni. I Giansenisti sono spiritualmente degli oppositori, e quindi bisogna metterli ai margini. Così come Luigi XIV aveva costretto a convertirsi con la forza i protestanti. Il sovrano prende questo decisione e poi muore, quindi il compito spetterà ai successori. Stesso discorso per la legittimazione dei figli naturali. I re di Francia avevano sempre avuto figli illegittimi; si facevano nobili, terre, titoli od onori. La decisione di renderli passibili alla successione però, era una decisione inusuale. In più, per avversione all'uomo che deve esser per diritto di sangue, il reggente(Filippo D'Orleans) non è visto di buon occhio: è libertino e miscredente. Finisce finalmente un regno caratterizzato di guerre e congiunture climatiche disastrose; Luigi XIV lascia un'eredità di gloria, ma anche pesante perchè fu un regno punteggiato da conflitti e quindi tasse. Il testamento di Luigi XIV, blinda i poteri del reggente. A questo nipote, non gli si può negare di fare il reggente, ma bisogna metterlo in condizioni di agire il meno possibile. Filippo D'Orleans però era dotato di grande intelligenza; un personaggio di atteggiamento non assolutista, ossia il contrario di Luigi XIV. Filippo è un personaggio ambizioso, vuole governare davvero, allora prende una decisione di conseguenze grossissime. Luigi XIV, aveva sostanzialmente domato l'opposizione dei Parlemant, cioè dell'Alta Magistratura. Filippo D'Orleans rovescia questa opposizione: si accorda con i magistrati del parlamento di Parigi, e cassa il testamento di Luigi XIV. Il re assoluto è morto e del suo testamento fanno carta straccia. Si stabilisce che i "bastardi" non potessero esser legittimati. In più, aboliti i limiti al reggente: niente più blindatura; si comanda fin quando il successore non arriverà alla maggior età(dopo i 14 anni). Filippo D'Orleans ottiene di poter avere i pieni poteri. In cambio, restituisce ai Parlemanter il diritto di opposizione ai decreti del re. Quindi si ristabilisce una situazione precedente alla reggenza di Luigi XIV. I Parlemanter riacquistano un potere e rulo che avevano perso 60 anni prima. Quindi per tutto il 700, l'Alta Magistratura, riacquista un ruolo di opposizione nei confronti della monarchia. Per tutto il corso del regno di Filippo, e Luigi XVI, ci sarà una lotta tesa tra la Monarchia e i Parlemanter. Dopo il 1715, non si parla più di monarchia assoluta. Fra i Parlemanter, c'era un gruppo che aderiva alla corrente giansenista: quindi non erano solo oppositori in linea di principio all'idea di una monarchia assoluta, ma erano anche ostili all'idea che il sovrano intendesse perseguitare il Giansenismo. Il '700, non è, dopo la morte di Luigi XV, un epoca di monarchia assoluta; La monarchia si trova solo in Portogallo, Danimarca e a Torino, non esiste l'equivalemtne di un parlamento che si oppone al sovrano. I Parlemant francesi sono un corpo di alti magistrati che fanno parte della nobiltà, e un pezzo di loro fa opposizione al sovrano. Già agli inizi dl '700, comincia a diffondersi un Giansenismo popolare, forte soprattutto a Parigi. La seconda città d'Europa per popolazione, dopo Londra e prima di Napoli. Valorizza una figura di ecclesiasti. Il buon ecclesiastico è il parroco, il quale provvede alle necessità spirituali dei suoi parrocchiani. Nel corso del primo '700, c'è questo spostamento di Parigi, che era sempre stata una città fortemente cattolica ed estremista. Proprio in coincidenza con questa crisi Giansenista, si sono cominciati a sentire dei femonemi di dissidenza, non più limitate all'elita, ma diffusa anche negli ambienti popolari. Parigi è la prima città della Francia, da sola ha più di mezzo milione di abitanti. Nel corso del '700 Versailles diventa una città di 100.000 abitanti, alle porte di Parigi. Il peso di Parigi e della regione parigina, nell'ambito della regione di Francia, è enorme. Ed in larga misura, fino a quasi i giorni nostri, le sorti della Francia si decidono a Parigi. Il passo successivo per l'indebolimento di questo ormai finto assolutismo che non esiste più, verrà compiuto sotto Luigi XV. Il reggente aveva fatto in tempo a compiere alcune mosse intelligenti: La prima mossa riguardava il sostegno all'iniziativa di uno scozzese John Law: un personaggio brillantissimo che gira l'Europa e vive per alcuni anni nei principali centri finanziari. E' anche un giocatore d'azzardo molto fortunato. Law lancia l'idea di istituire in Francia, una grande società per azioni, per colonizzare le terre del Mississipi. I francesi erano andati inizialmente in Canada, poi però: cacciatori, commercianti e soldati, erano scesi lungo il Mississipi. Via via stabilendo delle postazioni dove commerciavano con i nativi: pellicce. Arrivano nella zona in cui fonderanno la New Orleans. L'idea di questa Luoisiana, terra di Luigi, è di fare una grande colonia dove si colti la canna da zucchero arrivando a grossi profitti. Per popolare il Canada, dalla Francia spedivano ragazze orfane, mandate a sposare i coloni del Canada. Per popolare la Luisiana, si rastrellano tutte le persone per le strade di Parigi, uomini e donne, e si mandano nella Luisiana. John Law, costituendo questa società per azione, la trasforma in una sorta di banca di stato. Queste azioni diventano moneta. L'Inghilterra, alla fine del '600, aveva istituito la banca d'Inghilterra, garantita dal Parlamento. Una banca privata, ma garantita dallo stato. Quindi il prestito al sovrano, era garantito dal governo. La decisione sulla potenza più forte e potente d'Europa, tra Francia e Inghilterra, gioca sul debito pubblico. Law all'inizio del 700, con l'appoggio del reggenta, lega questa società per azione al Mississipi. Per alcuni anni c'è un boom: le azioni vanno benissimo. La Francia aveva un sistema di tassazione diretto e diretta; mentre in Inghilterra era indiretta. 29-11-2017 Ci sono due monarchie europee che competono per avere la superiorità sull'Impero coloniale, poichè questo trae vantaggia, ricchezza e risorse. Le due potenze sono la Francia e Inghilterra. Il Portogallo diventò una potenza molto ricca grazie alle miniere di diamanti trovate in Brasile. Non ci fu un Dall'Impero austro-ungarico all'impero degli zar, e poi nei balcani e più ad oriente, l'Impero Ottomano, degli stati nazionali e plurinazionali, sono sopravissuti fino alla prima guerra mondiale. Dal 1918, questi stati si sono frantumati e dissolti, dando vita ad una formazione di stati indipendenti. Nell'area centrale, la caratteristica dello stato italiano e germanico, era il frazionamento territoriale. Unità di Italia tra il 1861 e 1870. A differenza, dei processi storici che si sono verificiati nella parte occidentale d'Europa, il mondo germanico e italiano, sono stati politicamente frazionati fino al 1800. Il mondo germanico, ad esser sinceri, anch'esso sino al 1918. Le diversità invece, sono state enormi: Partiamo dal mondo germanico - Mentre il Brandeburgo era un principato tedesco, ed aveva una posizione strategica sui confii nord-orientali del sacro romano impero, più ad Oriente c'era la Prussia. Il dominio dei cavalieri teutonici: di un ordine militare cavalleresco, formati nel Medioevo. Il loro compito era di condurre delle crociate, contro i pagani dell'area del Baltico. Perchè in origine, la popolazione originaria della Prussia, era pagana. Mentre i cavalieri teutonici sono a capo di una germanizzazione. Che cosa mette assieme la Prussia e il Brandeburgo? Ad inizio del '500, pochi anni dopo che Lutero ha esposto le sue tesi, un grande maestro dell'ordine teutonico era un esponente della casa di Brandeburgo: nazionalizza l'ordine, laicizza i territori dell'ordine e li unisce al Brandeburgo. Quindi questo sarà uno stato diviso in due pezzi: Brandeburgo e la Prussia orientale, che saranno sotto uno stesso sovrano. Non si tratta del principe tedesco più importante. La saldatura con il territorio di ordine teutonico, dà al Brandeburgo-Prussia, una vocazione militare, che è in una certa misura, obbligata. Sono territori tedeschi, ai margini con i territori slavi. E' una frontiera che continua a conoscere attriti e guerre. Allo stesso modo, il Brandeburgo, è collocato in una posizione aperta. Si entra da tutte le parti (nord,sud,est,ovest) e di conseguenza questo stimola la creazione di un apparato militare di difesa. In Germania le cose sono più complicate: le zone più prospere sono quelle occidentali. Uno stato che è partito con degli handicap originari molto forti, è riuscito nel corso del tempo a superarli. In che modo? Intanto, è un area che aderisce alla riforma Luterana, quindi si protestantizza. Poi accade che a fine '500 uno dei principi elettori di Brandeburgo, si converte al Calvinismo. I calvinisti non erano amati dai luterani, allora accade che la casa regnante di brandeburgo sarà calvinista, ma governerà un paese di protestanti. Nella prima metà del '600, quando nel mondo germanico c'è lo scoinvolgimento terribile della guerra dei 30 anni, lotta tra stati cattolici e riformati, con l'imperatore cattolico che cerca di riaffermare una emegomia cattolica sul mondo germanico, ma il Brandeburgo ne esce sconfitto da questa guerra. Proprio perchè non ha difese naturali. L'elettore di Brandeburgo, Guglielmo Federico, dopo questo conflitto, si pone a riorganizzare lo stato, che tende a ricostruire una democrazia efficiente ed un esercito efficiente. La Svezia è un nemico di Brandeburgo. Nel secondo '600 l'elettore di Brandeurgo si pone a rafforzarsi militarmente. Brandeburgo non ha solo dei territori ad oriente, ma anche a occidente. Quindi è uno stato frazionario: il cuore è a Berlino. L'obiettivo di chi governa questo stato, è unire i vari territori, e questo fa Guglielmo Federico. Le forze dell'elettore d bRandeburgo, riescono a sconfiggere la Svezia, il più potente. Ciò è il segnale di una ascesa. Poi, quando Luigi XIV, decide di chiudere la questione protestante, revocando l'editto di Nantes, un certo numero di protestanti francesi(ugunotti) emigra nei territori protestanti: alcuni a Ginevra, città calvinista; altri vanno in Olanda; altri ancora vanno in Inghilterra e da lì qualcuno si trasferisce in Irlanda, ed altri ancora vanno nelle colonie americane dell'Inghilterra. Mentre diverse migliaia, andranno in Brandeburgo. Quelli che emigrano, sono persone che principalmente sono commercianti o artigiani, che si trasferiscono e vanno ad impiantare attività in una zona arretrata e quindi sono degli immigrati molto graditi. In Brandeburgo, c'è una politica di discreta accoglienza nei confronti degli ebrei. SI parte da una condizione di debolezza, e Brandeburgo ha bisogno di rafforzarsi. L'elettore di Brandeburgo, persegue questa politica di sana amministrazione rafforzativa e addestramento militare. Il Brandeburgo manda truppe ad aiutare l'Imperatore nella sua conquista. L'elettore di Brandeburgo punta a rafforzarsi. E' una politica che ottiene un suo primo risultato all'inizio del 700, quando l'elettore fornisce di nuovo un contingente militare significativo alle armate imperiali, ma chiede qualcosa in cambio: di poter essere elevato alla dignità di re. Federico I di Prussia, ottiene il titolo di re. Questa politica di rafforzamento, da un lato di fedeltà si mantiene sempre leale nei confronti dell'imperatore Chi dà il colpo definitivo, al rafforzamento economico e politico di Brandeburgo-Prussia, è il re Federico I. Federico I era un uomo brutale, devotissimo luterano e leale all'imperatore. Mise in piedi un esercito numeroso e addestratissimo. La Prussia, rispetto alla popolazione che aveva, possedeva un esercito enorme. Però il re sergente, non li usa mai, non fa la guerra. Si tiene ai margini. L'Imperaore Carlo VI muore e lascia solo una figlia femmina, Maria Teresa. Carlo VI passa una parte della sua vita a fare accordi diplomatici con altri paesi, per fa sì che alla sua morte venga riconosciuta la successione di sua figlia. Non era mai stata riconosciuta una imperatrice femmine, Maria Teresa avrebbe dovuto sposarsi. Carlo VI allora, passa 15 anni della sua vita a far firmare agli altri sovrani europei, un accordo per la quale, alla sua morte, la figlia diventava erede. Quando Carlo VI muore, le firme poste sotto questo accordo, diventano carta straccia. Il primo a muoversi, è proprio Federico, diventato Federico II. Egli, mette subito il suo esercito in marcia e occupa la Slesia, un'appendice al Brandeburgo; territorio popoloso, con miniere di carbone e città di una fiorente attività tessile e Federico II se la prende, senza dichiarazione di guerra. La successione di Maria Teresa non viene accettata e ci sarà una guerra di successione austriaca che durerà 8 anni. Nel 1773, con il definito trattato di Pace, Maria Teresa deve rinunciare definitivamente alla Slesia. Un'acquisizione importante per vari motivi: questo principe intellettuale si rivela un grande generale. Si rivela un genio militare, considerato tra i grandi condottieri del '700. Questo sovrano dalle due facce: da un lato è un uomo di cultura settecentesco, protettore delle arti e delle scienze, promotore dell'economia; Federico II governa per 46 anni. Un regno lungo, ma diviso esattamente a metà. Tra il 1740 e il 1763, buona parte di questo periodo sono guerre: successione austriaca e guerra dei 7 anni. Maria Teresa lo detestava, lo considerava un traditore degli Asburgo. Federico II vince la guerra di successione austriaca, ma Maria Teresa vuole la rivincita e si allea con la Russia e la Francia. I russi ad un certo punto arrivano a Berlino, che viene saccheggiata dall'esercito di zarina Elisabetta. La Zarina Elisabetta muore e il suo successore, un principe tedesco scelto da Elisabetta, il futuro Zar Pietro III è un fanatico ammiratore del re di Prussia. La zarina riesce quasi ad annientare la Prussia, ma il suo successore come provvedimenti, ferma le truppe e avvia trattative per mettersi dalla parte di Federico II e schierarsi con la Prussia. Nel momento in cui il nemico più forte è uscito dalla guerra, Federico II riesce a salvarsi e a recuperare. La pace che viene stipulata, lascia esattamente le frontiere come stavano. Le posizioni restano al punto di partenza. STATUS QUO ANTE. Federico II si è salvato per un evento imprevisto, e dedica l'altra metà del suo regno a rimettere le cose a posto. La guerra dei 7 anni ha devastato nuovamente lo stato prussiano, quindi c'è da ricostruire il paese, e da quel punto in poi, Federico II continuerà a tenere la divisa addosso, ma non farà più guerre. La seconda metà del suo regno, è una fase di pace, in cui viene risanata l'economia;si riorganizza l'amministrazione e si riforma la legislazione, attuando una serie di riforme: Federico II diventa un esempio di quello che viene definito 'assolutismo illuminato' o "dispotismo illuminato". E che nel '700 caratterizza alcune delle monarchia europa; come la Russia insieme a Caterina, dopo l'impero di Elisabetta. Nell'impero asburgico la stessa maria Teresa, e poi suo figlio, Giuseppe II, sono altri esempi di sovrani riformati, cioè che promuono lo sviluppo economico e migliorano l'istruzione. Negli stati asburgici, una serie di conventi vengono chiusi e trasformati in delle scuole. Il Papa si muove da Roma e va a Vienna a trovare Giuseppe II imperatore cattolico, per chiedergli di attenuare alcuni dei suoi provvedimenti che sminuivano il potere della Chiesa, ma Giuseppe II va avanti come prima. Perchè Federico II è venuto a rappresentare uno dei simboli del prussianesimo? Per l'aspetto militarista: un sovrano bellicista, lui stesso generale e condottiero, o per l'aspetto di grande organizzatore dello stato? Nel corso del tempo, più l'uno o più l'altro degli aspetti, sono stati sottolineati. In realtà, tutti e due gli aspetti sono importanti perchè hanno lasciato entrambi dei connotati riconoscibili nella storia tedesca. La Prussia aveva una buona amministrazione: efficiente, onesta e poco costosa. Ci sono aspetti per i quali la Prussia si presenta come un paese all'avanguardia rispetto ad altri in Europa, inoltre l'autorità del sovrano è quella prevalente. C'è un unica persona a comandare; inoltre c'è l'eredità militarista che troverà una smentita durante le guerre napoleoniche, ma troverà una riorganizzazione di tipo militaristico, burocratico e amministrativo. L'esercito non si fa più con 80.000 soldati professionali, ma si fa di massa, reclutando i sudditi e mobilitandoli su un tema nazionalistico: difendere la patria. E questa sarà la risposta che la Prussia darà di fronte alla sconfitta con Napoleone. Quello che ottiene Federico II, già anziano, e poi lo completerà suo figlio, è di partecipare alle spartizioni della Polonia: questa scompare dalle carte geografiche nel secondo '700. E' un paese che non si modernizza, mentre tutti gli altri paesi si rafforzano. La Polonia rimane un po' monarchia e un po' repubblica, allora le tre potenze confinanti, se la dividono in tre tappe. Il primo passo: West Prussia, 1772, Federico II, unisce due pezzi. Si porta il confine sulla Prussia Orientale, sul Baltico. Dopo la morte di Federico II, una buona parte della Polonia, è diventata confine Prussiano. La Prussia, paese originariamente a economia agricola, nell'800 viene ad acquisire una grossa fetta di territori tedeschi che sono urbanizzati con un'attività mercantile e con le premesse per lo sviluppo per l'industria. Al contrario, la formazione del nucleo fondante della Germania, è una formazione che avviene a tappe: prima c'è il rafforzamento di questo principato, e la sua crescita territoriale. Ascesa ad essere potenza militare in proprio. Si tratta di uno stato diventato forte, militarmente ed economicamente. E' un processo che favorisce l'integrazione dei territori vicini, attorno ad un nucleo che diventerà il più forte. Alla morte di Carlo VI, l'elettore di baviera, Carlo Alberto, si fa incoronare imperatore come Carlo VII, che viene riconosciuto solo dalla Francia e dai nemici principali di Maria Teresa. Ma quando morirà, Maria Teresa verrà riconosciuta nella successione e suo marito diventerà imperatore, Francesco Stefano di Lorena. Un principe francese, il quale era stato parcheggiato in Toscana(duca di Toscana), e una volta sposata MAria Teresa si trasferisce a Vienna e diventa Imperatore. In quella circostanza, una parte di principi tedeschi, si erano schierati contro Maria Teresa, ma nella guerra dei 7 anni, Maria Teresa, come imperatrice di fatto, i principati tedeschi diventano leali all'imperatrice. In questo processo di ingrandimento della Prussia, non c'erano soltanto dei fan della PRussia: tutta l'area meridionale della Germania, erano abbastanza lontane dal modello germanico; perciò nei confronti della PRussia potevano esser tentati di restare sotto l'ala degli Asburgo, che non cercavano di impadronirsi di nuovi territori. Ancora nell'800, la Germania meridionale, quando ci fu la guerra tra Prussia e Austria, questi stati si schierarono con l'Austria, non con la Prussia. Il secondo Reich, impero della Prussia, viene proclamato a Versailles, in Francia. Guglielmo II di PRussia viene acclamato imperatore a Versailles, quindi ci sarà una gran umiliazione francese. La Prussia, in quell'occasione, non sarà solamente lo stato più grosso, ma anche la componente chiave della Germania. Il Reich, è comunque un Reich federale. In Italia il regno di Sardegna, era il nucleo più forte dal punto di vista militare. Aveva una struttura solida, moderna dal punto di vista militare e amministrativo, ma non era una gran potenza. Ha sempre avuto bisogno di sostegno e aiuto, come la protezione da parte dell'Inghilterra, dal '700 in poi, sino all'unità d'Italia: grazie all'aiuto di potenze più forti: la Francia e l'Inghilterra. 6-12-2017 Nell'ambito del Sacro Romano Impero, non c'è uno stato unitario, ma uno più forte degli altri: la Prussia. I secoli interi, nella storia Moderna non esistono. Il 700 è una fase contrassegnata da sviluppo economico, crescita demografica e trasformazione culturale, che decolla dal 1730 in poi. nella capitale e ciò significherà il controllo da parte dell'Assemblea. Per l'occasione si manifesta l'odio nei confronti della regina, Maria Antonietta. Nel processo della desacralizzazione della figura monarchica, era stato colpito negli anni precedenti Luigi XVI, ma ancor più sulla regina Maria Antonietta. Oggetto di una serie di attacchi e compagnie scandalistiche di veri e proprie vignette pornografiche. Una vera e propria campagnia di diffamazione. Da dove parte questa campagnia diffamatoria? In realtà era nata all'interno della corte di Versailles. Era stato un settore della corte, che criticava l'alleanza fatta fra la Francia e Austria: sancita dal matrimonio tra il giovane Luigi, quando era ancora sul trono e l'arciduchessa austriaca. Attraverso la diffamazione, la speranza era che si arrivasse ad una separazione e allo scioglimento del rapporto con il legame con l'Austria. Le vignette pornografiche nascondevano quindi un disegno politico. I sovrani quindi sono costretti a trasferirsi a Parigi, sotto sorveglianza. L'iniziativa è passata ad una serie di leader politici. La palla è passata ad una serie di personaggi nuovi. In realtà fino ad allora non c'era stata lotta politica in Francia, se non all'interno dei ceti privilegiati. E ora i capi politici sono di origine borghese, ma non popolare. I leader rivoluzionari, escono tutti dal ceto medio. I punti fondamentali della rivoluzione francese sono due: Normalmente si dice comincia Luglio 1789, con la presa della Bastiglia. E finisce nel Novembre del 1799, con il colpo di stato di Napoleone. Diversi storici hanno parlato di una pre-rivoluzione del 87-89. Nel corso di due anni, il regime comincia a mostrare le crepe: ci sono manifestazioni da varie parti. In alcuni casi i Parlemanter si schierano con il re e ottengono il sostegno delle folle. E' un biennio nel quale c'è una situazione di crescente ed evidente insoddisfazione che trova anche degli sbocchi protestatari di una certa violenza e siccome in questi anni il problema del deficit non viene risolto, questo biennio precipita verso la campagna elettorale per gli stati generali e poi alla convocazione. Con l'89, possiamo dire che la fase rivoluzionaria inizia. La tappa successiva la dobbiamo porre nel 1792, tra Agosto e Settembre perchè: 1) Il re viene deposto dando l'assalto alla sua residenza, massacrando la guardia svizzera e mettendolo in carcere. Nel giro di un mese, viene proclamata la Repubblica. Settembre 1792. Come si è arrivati dalla convocazione pacifica degli stati generali all'abolizione della monarchia? La fase successiva va dalla tarda estate del '92, fino all'estate del '94. E' la fase più radicale nella quale c'è il fenomeno del terrore. Questa fase ha termine nel Luglio del '94, quando una parte del gruppo dirigente rivoluzionario(tra cui anche Robespierre) viene arrestata e decapitata, e viene posto fine al Terrore. 2) Il problema del deficit viene risolto in una maniera radicale. Pagherà la Chiesa: per far fronte alle esigenze finanziarie, si decide di espropiare i beni della Chiesa e venderli all'asta, o tenerli come garanzia per l'emissione dei -buoni del tesoro-. La costituzione verrà promulgata soltanto nel 1791. Sarò una Costituzione all'inglese: la Francia resta monarchica, c'è un'assemblea con un elettorato percenso(non tutti possono votare o esser votati); al re viene concesso un potere di veto. Una costituzione in un certo senso, moderata, che però incorpora i diritti dell'uomo e del cittadino. I rappresentanti dell'assemblea nazionale costituente, oltre a dare una costituzione alla Francia, proprio perchè viene affrontato di petto il problema dei beni della Chiesa, stendono anche una costituzione civile del clero. In sostanza, i costituenti, che sono dei laici, decide di organizzare il Clero, e di disciplinarlo. Quindi l'autorità ponteficia, viene trasferita ad una assemblea politica. Gli ordini religiosi vengono sciolti, il clero viene trasformato in un corpo di funzionari dello stato. Avranno uno stipendio dallo stato, che ha come lavoro quello di provvedere la cura delle anime. Viene riorganizzato al suo intenro in maniera democratica(i parrocchiani eleggono il parroco, i parroci il vescovo e via dicendo). Si forma una Chiesa nazionale staccata dalla Chiesa di Roma. Da Monarchia con il Papa alla testa, la Chiesa francese è trasformata in una Democrazia. Una parte della società francese, la più legata alla Chiesa, comincia a prendere le distanze verso quello che sta accadendo a Parigi. Dal '94 al '99, invece, sono anni nei quali avvengono cose importantissime. 14/12/2017 Dopo che si è abbattuto l'antico regime, e non c'è più la Monarchia, bisogna trovare un assetto tabile, che però nn viene trovato. Questo perchè, una volta che i cittadini, possono liberamente organizzarsi e maniestare, è difficile trovare rapidamente un punto di stabilità. Poi perchè, tra coloro che sono fautori de cambiamenti, le opinioni cominciano ad esser fin da subito discordanti. Il cambiamento non è accettato dal re, nè da Maria Antonietta. Poi c'è una parte della nobiltà e clero, che è conservatrice. Quando l'assemblea, trasforma radicalmente la Chiesa di FRancia, le proteste sono molte. Sono proteste di massa: la gran parte dei francesi cattolici non la vorrebbe. La accettano con molta difficoltà, tant'è vero che i religiosi vengono invitati a prestare giuramento a questo nuovo assetto della Chiesa di Francia, e una parte del Clero, sono coloro che giurano, e un'altra parte invece no. Questi ultimi faranno parte del "Clero refrattario", che si sviluppa nelle province dove il sentimento cattolico è molto diffuso, e la Chiesa non ha un ruolo di dominio. Dal punto di vista della devozione religiosa, gli anni della Rivoluzione, segnano uno spartiacque: tra una parte della Francia che smette di andare in Chiesa, e una parte che rimane fedele al Cattolicesimo. Il re è talmente contrario allo stato di cose, che cerca di evadere. La fuga fallisce in maniere miserevole, con il sovrano i figli e la regina mentre il fratello riesce a fuggire e scappa all'estero. Altri nobili sono già fuggiti, alcuni in Belgio(Asburgo D'Austria), altri si rifugiano in Germania, nei territori del Sacro Romano Impero, che diventa centro di forza degli immigrati. E danno vita ad una sorta di contro governo, in esilio. Il re diventa un prigioniero, di fatto non governa. Nell'assemblea si formano partiti di orientamenti che vanno dal filo-monarchico costituzionale, ad una parte che ha un orientamento più filo repubblicano. Una volta formata la Costituzione, i componenti dell'assemblea nazionale costituente si sciolgono e vanno a casa, mentre si indicono le elezioni per un'Assemblea legislativa, ma viene votato il divieto di rielezione per chi aveva fatto parte dell'Assemblea Costituente. Nell'Assemblea Legislativa le cose si complicano perchè emergono persone nuove, i partiti si moltiplicano e si manifestano più forti le controversie. Allora, un buon numero di leader politici,liberali con inclinazioni repubblicane, fanno nascere l'idea di esportare la libertà. La Francia si è data un regime di libertà, ed è pronta a soccorrere gli altri popoli per aiutarli a trovare la libertà, ponendosi in un atteggiamento minaccioso nei confronti delle monarchie. Le guerre della Francia rivoluzionaria, cominciano perchè è lei che dichiara guerra agli altri. L'iniziativa di iniziare la guerra, è dei francesi. Perchè? Ci sono due motivazioni: 1- I leader costituzionali, pensano che la guerra compatterà la nazione. Sarà un modo di ritrovare l'unità, e quindi di terminare la Rivoluzione. Il re approva questa mossa. Lui e Maria Antonietta, non giocano a vincere, come i girondini che vogliono una guerra breve e vittoriosa, ma si augurano di perdere, così che austriaci, prussiani e altri, restaurino la monarchia in Francia. Quindi la dichiarazione di guerra viene fatta, ma l'esercito francese dà segni di disgregazione: alcuni scappano all'estero, altri tornano a casa, quindi c'è una crisi di comando. La guerra va male per motivi oggettivi: vengono segretamente trasmessi piani di guerra dei francesi, agli austriaci(grazie al re e la regina); però per la monarchia, il fatto che la guerra vada male, si rivela un boomerang. Il fatto che la guerra vada male, e che tutti abbiano capito che il re e la regina, remassero contro la vittoria francese, il contraccolpo è di rafforzare il sentimento anti-monarchico. Il risultato del fatto che la Francia sta perdendo la guerra: austriaci e prussiani invadono, per contraccolpo, tutti gli elementi più ostili alla monarchia: repubblicani sostenuti da volontari, organizzano una insurrezione contro il re, che porta nell'agosto del 1792, a prendere prigionieri il re e la regina, incarcerandoli. Il 10 agosto 1792, la regia viene espugnata, e nel giro di un mese viene dichiarata la Repubblica. L'assemblea legislativa se ne va a casa, e sono convocate nuove elezioni: si insegna un nuovo Parlamento: La Convenzione Nazionale. Invece di terminarla, la rivoluzione diventa più radicale di quanto non fosse prima. Il re verrà processato come era successo a Carlo I d'inghilterra nel 1648. La Convenzione Nazionale non si dota di un primo Ministro, si adotta un governo collegiale. Verranno fatti sforzi per centralizzare e uniformare. Nel sistema scolastico ci sarà un'inchiesta sull'abolizione dei dialetti: bisogna parlare solo il francese. L'antico regime è particolarismo, divisione e differenziazione e adesso è uniformità. I dipartimenti al posto delle province, e sono tutti sullo stesso piano. Le feste dei santi spariscono, l'istruzione deve esser promossa combattendo i particolarismi linguistici. E' una vera Rivoluzione. Di punto in bianco, nell'arco di poco tempo, nel più importante paese dell'Europa Continentale si ha un grandissimo cambiamento. L'armata prussiana e quella francese si fronteggiano a Valmy: quella francese è nella stragrande maggiorazna la vecchia armata regia, più reparti di volontari. I prussiani si ritirano, e i francesi vincono. Luigi XVI viene processato nel Gennaio del 1793, con uno strumento nuovo, introdotto dal medico Guillottin: la Ghigliottina. Una morte unica per tutti e indolore. Viene concepito come un elemento di progresso. La Rivoluzione scivola sempre più verso "sinistra". Gli elementi monarchi costituzionati e moderati, e gli stessi girondini, a loro volta sono esclusi dal governo e alcuni di loro vengono arrestati e ghigliottinati. Costituzione di un governo di emergenza, con il Comitato di salute pubblica; un Comitato di sicurezza nazionale. Un governo autoritario, che procede alla mobilitazione delle risorse. C'era stata l'apertura di Accademie per migliorare la qualità degli ufficiali: tra cui un ragazzo, arrivato dalla Corsica e diventerà ufficiale dell'esercito regio: Napoleone Bonaparte. Napoleone non sente nessuna fedeltà nei confronti del re, per lui Luigi XVI non conta nulla. E' tra gli ufficiali che combattono per il nuovo governo, repubblicano autoritario. Da un lato si avrà un governo d'emergenza centralizzatore e autoritario, che proclama il governo della Francia: rivoluzionario sino alla pace e viene posto il Terrore all'ordine del giorno.(Termine terrorismo: risale alla Riv.Francese). La situazione della popolazione parigina sotto certi aspetti, peggiora: i salari sono aumentati ed è vietato organizzare manifestazioni. Il regime giacobino, è un regime di emergenza, di guerra. Che gestisce una economia di guerra, in una situazione di guerra, quando il paese è circondato ovunque da nemici, e al suo interno ci sono continue insurrezioni contro il governo centrale. Quindi le misure radicali che vengono prese, sono state prese non per ragioni di tipo sociale, quanto per ragioni di tipo politico. Il governo deve sopravvivere e fa di tutto per sopravvivere. Gli stessi che erano stati rappresentanti terroristi, del governo centrale, si riconvertono in moderati. Rimangono al potere, condannano il regime precedente e lo mettono sulle spalle di Robespierre. Si aprono le carceri e termina il terrore. La nobiltà, spogliata dei diritti feudali, non vince. Le terre espopriate sono state vendute all'asta, ma in qualche caso, i nobili se le sono ricomprate sottobanco. Nonostante ciò, ha perso privilegi onoriferi, o addirittura la testa sulla ghigliottina. 19-12-12 Il movimento di protesta dei coloni americani, aveva avuto una ragione fiscale. L'Inghilterra doveva risanare l'equilibrio con le tasse. Sin dall'inizio, le colonie non erano state popolate solo da inglesi, ma anche da olandesi, e insediamenti svedesi. Nelle colonie del sud, che costituivano la maggior del dominio inglese, avevano una economia fondata sull'agricoltura. Sin dalle origini, quello che sarebbe stato degli Stati Uniti d'America. Nel 1829, in Inghilterra, i cattolici riebbero i loro diritti politici. Negli USA non esiste un anti clericalismo. II° PARTE: Gli Stati Uniti conducono una guerra d'indipendenza in nome della libertà, ma in realtà il regime schiavistico vigeva nelle colonie di tutti i paesi europei in America. Nelle colonie francesi però, c'è nella madre patria la Rivoluzione: che proclama un principio di libertà.
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