Scarica STORIA MODERNA DAL 1492 AL 1814 e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! SITUAZIONE INGHILTERRA 600 1603: muore Elisabetta I, trono durato più di 50 anni, non si era sposata e non ha un erede diretto al trono, fine dinastia Tudor. I re inglesi erano sovrani dei regni d'Inghilterra e d'Irlanda, 2 regni separati = monarchia composita. La Scozia era uno Stato indipendente, con una dinastia reale: degli STUART. Sale il parente più vicino, hanno in comune la bisnonna, il re di Scozia Giacomo VI che sale come = Giacomo I, re di Scozia, Inghilterra e Irlanda (1603/1625). L’unione nella stessa persona delle due corone non comportò la fusione dei due Paesi sotto il profilo politico e amministrativo. Rimangono tutti e 3 autonomi, imperatore per tutti è Giacomo. Apparteneva alla dinastia Stuart, figlio di Maria Stuarda, uccisa da Elisabetta, ed Enrico Stuart. Volle creare una monarchia sul modello di quella francese. Era protestante. Impopolare il nuovo sovrano: origine straniera/inclinazioni omosessuali. Fin dai primi anni del suo regno si ripresentano 2 problemi: - questione finanziaria - questione religiosa PARLAMENTO INGLESE: sede a Londra (la capitale) divisa in 2 assemblee (tutt’oggi ci sono) ★ Camera dei Lords ★ Camera dei Comuni, eletta dagli abitanti delle varie province dei territori dell’Inghilterra, rappresentanza borghese. Lo convoca il sovrano nei momenti importanti come tasse/guerra… presiedevano le riunioni del parlamento, situazioni analoghe. ⠂Giacomo I, vissuto in Scozia, aveva scritto dei libri sulle caratteristiche dei poteri del sovrano, politica molto diversa rispetto a quella di Elisabetta. Potere di tipo assolutistico, ispirano il loro stile di vita politico a quello in Francia (Enrico IV), Spagna (Filippo II), non prevede la consultazione del parlamento. Situazione religiosa: caratteristiche complesse. - anglicanesimo religione di Stato, Inghilterra e Irlanda - componente cattolica, soprattutto in Irlanda - calvinisti: chiamati puritani (volevano purezza) in Inghilterra e presbiteriani in Scozia Situazione molto variegata. Elisabetta aveva cercato di metterle d’accordo, Giacomo cambia la sua politica, vuole imporre in tutto il regno solo una fede, ovvero l’anglicanesimo. Crescente senso di estraneità e di ostilità nei confronti di una corte sfarzosa e corrotta. 1620 un gruppo di calvinisti inglesi con le loro famiglie 100 persone decidono di andarsene dall’Inghilterra, affittano la nave Mayflower, si imbarcano e se ne vanno per non stare sotto al volere del sovrano. Chiamati padri pellegrini, sbarcarono nel nord america, a Plymouth, uno dei primi insediamenti inglesi in America, poi annessa al territorio del Massachusetts. Partono per ragioni religiose, se ne vogliono andare perché vogliono praticare il calvinismo. [Magna carta libertatum 1215, compromesso tra Parlamento e re] Figlio ed erede di Guglielmo è Carlo I Stuart (1625-1649), egli prosegue nella linea del padre ancora più dura, modello assolutistico, si rifiuta di convocare il parlamento. Negato dal Parlamento la tradizionale concessione vitalizia della facoltà di riscuotere i dazi doganali sulle importazioni di vino e di altri articoli (Tonnage and Poundage). Nel tentativo di guadagnare il sostegno dei puritani, Carlo dichiara guerra alla Spagna, disastroso fallimento, il popolo non si fida più. 1628 il re accetta un documento “Petizione di diritto”, non lo firma - non sciogliere il parlamento - aumentare tasse senza consultare il parlamento, dichiara illegali le tasse imposte senza il consenso del Parlamento stesso - concordare spedizioni militari - gli arresti arbitrari, il ricorso alla legge marziale e l’acquartieramento forzoso di soldati in case private. Fatte utili riforme che eliminarono parte delle inefficienze e degli sprechi ereditati dal regno di Giacomo I = Chiede di emanare una tassa: Ship money (tassa per le navi) - tributo per la costruzione di navi da guerra. Grande tensione. Nello stesso anno viene pugnalato il duca di Buckingham da un ufficiale di marina. 1638 Laud (consigliere, arcivescovo di Canterbury, capo spirituale della chiesa d’Inghilterra) impone delle novità religiose che suscitarono una rivolta in Scozia. Carlo I convoca il “Breve Parlamento”, sciolto dopo poche settimane, per ottenere i mezzi necessari a condurre la guerra contro gli scozzesi. Il Parlamento si oppone. Carlo I scioglie il Parlamento, appoggiandosi al Consiglio privato della corona e all’azione dei tribunali regi. 1640-41 Rivolte in Irlanda (considerati di serie B, molto poveri) e Scozia. Carlo I fugge da Londra e si rifugia in Scozia, il Parlamento si organizza = guerra civile 42/49. Guerra tra Carlo I + ufficiali, fedeli VS Parlamento e una parte dell’esercito. A rafforzare l'opposizione dei puritani era il sospetto di voler tornare al cattolicesimo, moglie di Carlo I era Enrichetta Maria, francese, si circondava di gesuiti. Il momento in cui esplode la tensione in Europa sono gli anni 1640-48 scoppiarono numerose rivolte all’interno dei domini. 1. nei territori spagnoli (Portogallo, Catalogna, Napoli, Sicilia) 2. in Francia (“Fronda”) 3. in Inghilterra (guerra civile) ↴ Una parte dei membri all’interno della camera dei comuni si converte al calvinismo: leader dell’opposizione Oliver Cromwell, leader carismatico, grande oratore, puritano e membro del parlamento. Gentiluomo di campagna dotato di un grande talento militare e organizzativo, costituisce l’esercito di nuovo modello (New Model Army di calvinisti). Esercito molto motivato, questioni politiche e per la religione. Dure sconfitte per il re. Il Re si arrende agli scozzesi, arrestato dagli scozzesi e portato dall’esercito di Cromwell come prigioniero del Parlamento a Londra. Lo fanno processare come traditore dello stato e della tradizione, condannato a morte e decapitato, fu considerato un fatto storico ed epocale in Europa nel 1649. Prima volta che un monarca veniva giudicato e condannato in nome della sovranità del popolo. Diventa un re martire. Abolizione della monarchia, a capo c’è Cromwell, diventa presidente della Repubblica inglese, colpo di Stato: 1649 creato Consiglio di Stato, soppressa Camera dei Lord, proclamazione della Repubblica unita di Inghilterra, Scozia e Irlanda = il “Commonwealth” 1649/1660. Benessere comune dei sudditi. Livellatori (levellers): movimento, rivendicavano la sovranità popolare, chiedevano la soppressione di tutti i privilegi, una semplificazione delle leggi, un’istruzione per tutti. - Sviluppo di una notevole attività intellettuale che consisteva nella pubblicazione di opere, libri, trattati dove sostenevano la propria ragione dei fatti, sono anni di guerra ma con grande vivacità di espressione, non più il re che controlla. 1660 Cromwell con il tempo diventa un tiranno, odiato da tutti, viene rimessa in piedi la monarchia. Sale Carlo II, no eredi maschi, sarebbe salito il fratello Giacomo (fervido cattolico). ##Due partiti che si fronteggiarono nel Parlamento di Londra: 1. Tories: a favore della restaurazione Stuart, pro chiesa anglicana e legittimismo dinastico 2. Whigs: contrari agli Stuart, sostenitori del Parlamento Alla morte del fratello sale al trono Giacomo II, sposa una principessa italiana, si ispira a Luigi XIV. 1688 nasce suo figlio, battezzato con il rito cattolico: preoccupazioni di quanti temevano il radicamento di una dinastia cattolica. Sotto ai ministri e al re è l’istituzione degli ‘INTENDENTI’, governatori, cinghie di trasmissione della volontà regale, gli occhi e le mani dell’amministrazione centrale delle province in cui è divisa la Francia (circa 30), dei funzionari mai aristocratici, perché potrebbero diventare pericolosi, nella provincia rappresentano in tutto e per tutto il re, figura potentissima, non può essere messo in discussione dai sudditi. Luigi governa attraverso una rete fittissima di funzionari. Sono al tempo stesso portavoce degli interessi locali (élite sociali) - governo AUTORITARIO, non vuole opposizione interna né proteste, pronto a fare di tutto contro gli elementi che si oppongono ai suoi ordini e alla sua autorità Luigi era un sovrano di fede cattolica, forte minoranza protestante: calvinisti/ugonotti erano circa un milione, fin dai primi anni del regno di Luigi le clausole dell’editto di Nantes che assicuravano loro la libertà di culto e aveva messo fine alle guerre di religione, cominciarono ad essere interpretate in modo più restrittivo. 1685: editto firmato a Fontainebleau, abolito quello di Nantes, in Francia potevano esistere anche altre religioni. Luigi lo abolisce e leva la tolleranza verso gli ugonotti, l’unica religione ammessa è il cattolicesimo. Non segue più la politica di tolleranza, era una prova del suo governo assoluto, non tollera dissenze o alternative, religione come strumento politico e di governo. Tutti i francesi devono essere di una sola religione. La maggioranza ugonotta francese si converte al cattolicesimo (lo faranno molti per paura…), oltre 200 mila persone sono costretti ad emigrare in paesi dove il loro culto è accettato. Principalmente erano artigiani, mercanti, professionisti che andarono ad arricchire dei loro capitali e delle loro conoscenze tecniche Paesi come l’Olanda, Inghilterra e Prussia. Il calvinismo in Francia sopravvive clandestinamente. Altro elemento importante, politica estera: ● numerose guerre dichiarate ai paesi vicini alla Francia per estendere il territorio La Francia non è un paese in pace con gli altri, è un paese sempre in armi, vengono continuamente allestiti eserciti da inviare all'estero. Guerre lunghissime che rappresentano una costante uscita dallo Stato. 1688 alle vecchie forme di reclutamento (volontariato, arruolamento più o meno forzoso di vagabondi, disoccupati, orfani, reggimenti stranieri soprattutto svizzeri) si aggiunge un embrione di coscrizione obbligatoria, la <<milizia>>, con compiti di difesa locale. 1. “Guerra di devoluzione” VS Spagna, basata sulla rivendicazione di parte dell’eredità spagnola da parte di Luigi, in nome della moglie Maria Teresa. 2. Occupazione francese della parte meridionale dei Paesi Bassi preoccupa l’Olanda e l’Inghilterra + Leopoldo I = forti pressioni per fermare l’avanzata. Pace di Aquisgrana (1668). 3. Verso l’Impero, Luigi occupa una serie di territori (importanti Strasburgo e Casale nel Monferrato. 4. Ad Augusta Lega difensiva tra Spagna, Impero, Svezia e Olanda. Invasione militare 1688 del Palatinato. Aderiscono anche Inghilterra e duca di Savoia Vittorio Amedeo II. Sul mare flotta francese distrutta da quella inglese. 96 stipulata una pace separata con il duca di Savoia, cui cedette la fortezza di Pinerolo. 5. Firmata pace generale a Rijswijk 1697, ristabilita situazione Guerre + spese = principali elementi di spesa per il bilancio francese, sarà pieno di debiti. Non gli fruttano granchè, no grandi conquiste. La Francia aumenta la sua espansione anche nelle colonie extraeuropee, in particolare in America, Africa, Asia. 1644 fondata Compagnia francese delle Indie orientali, per i commerci con l’Asia. 1699 fondazione della Louisiana in Nord America. Di tutte le guerre solo una è riuscita bene, è stato un conflitto che ha cambiato gli equilibri europei e ha conseguenze anch e per l’Italia. → GUERRA DI SUCCESSIONE SPAGNOLA 1700/14 Nel corso del 500-600 l’Europa si fondava sull’asse asburgico, imperatori discendenti di Carlo V ed erano alleati tra di loro (Spagna e Germania). Gli asburgo erano alleati. La Francia cerca di rompere questo modello, vuole indebolire, momento decisivo: 1700 morte senza eredi maschi del re di Spagna, Carlo II d’Asburgo, non ha un erede legittimo = nel testamento nomina come successore il francese Filippo il Borbone, il parente più vicino del re morto e di Luigi XIV. Gli altri stati non ci stanno, hanno paura della potenza francese, si schierano contro Luigi XIV. Si arriva alla pace di Utrecht e Rastadt 1713/14, non vince nessuno. Cosa decidono al momento della firma nel 1714? ● Diventa re di Spagna Filippo V D’Angiò Borbone, un nipote di Luigi, con l’impegno di mantenere separati i due Stati. ● Spagna perde le Fiandre meridionali, Milano, Napoli, Sardegna: passano agli Asburgo tedeschi ● Inghilterra ottiene: Gibilterra, Minorca, monopolio della tratta degli schiavi → Spagna Nord America (Terranova, Baia di Hudson) → Francia serie di conseguenze Così facendo si è andata a indebolire la potenza spagnola, che finisce per avvantaggiare altri stati: La Francia si è levata un rivale, affermazione degli Asburgo: hanno ottenuto dei territori in Italia, ulteriore espansione economico-coloniale dell’Inghilterra si è presa Gibilterra e il monopolio. Le guerre diventano sempre più globali: interesse le colonie ITAL IA Fine Asburgo Spagna : La penisola italiana era divisa in vari stati fino a questo momento, sotto il dominio spagnolo. Inizio di cambiamenti in Italia. Una serie di Stati cambiano di padrone, arrivano nuove dinastie: 1714 Milano (dominata da Vienna fino all’unità d’Italia), Napoli, Sardegna va agli Asburgo Tedeschi; Sicilia ai Savoia. 1720 Sicilia va agli Asburgo, Sardegna ai Savoia 1734 Gli spagnoli meditano vendetta, rivogliono i territori perduti, Carlo di Borbone (figlio di Filippo V) organizza una spedizione militare e conquista la Sicilia e Napoli = I Borbone in Italia meridionale. 1737 in Toscana muore Gian Gastone, l’ultimo dei Medici anche lui senza figli, ancora una volta la situazione è decisa dalle grandi potenze europee, e la assegnano agli asburgo d’Austria che si erano molto rafforzati in Italia (avevamo territori grandi e ricchi). Nuovo sovrano Francesco Stefano di Lorena, marito di Maria Teresa d’Asburgo, imperatrice del Sacro Romano Impero L’Italia è stata di nuovo riassegnata a potenze straniere. ILLUMINISMO Il 700 è un secolo in cui cambiano elementi fondamentali che porteranno alla modernità (trasformazione nel modo di pensare e concepire la società). Da questo cambiamento deriva tutto il resto. Alla base di queste grandi trasformazioni che si realizzano in questo secolo inevitabilmente dobbiamo collocare la diffusione di una grande corrente di pensiero: l’illuminismo. Movimento politico, sociale, culturale e filosofico. Nuova cultura. Spagna, Francia, Portogallo VS Imperatore, Inghilterra, Olanda <<L’Illuminismo è l’uscita dell’uomo dallo Stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di valersi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stesso è questa minorità, se ↓ Rifiuto del principio di autorità, uso sistematico dello spirito critico. Lumi = diffondere la luce. Chi lo fa? I FILOSOFI, indica uno spregiudicato indagatore del vero, in qualunque campo del sapere. L’unica verità è quella che deriva da un’osservazione diretta dei fatti o da testimonianze superiori a ogni dubbio. “Illuminare la moltitudine, comunicargli co’ suoi scritti la verità, rendere gli uomini più saggi, più felici e più virtuosi, tre cose le quali realmente sono una cosa sola” -Pietro Verri, 1764 Termine illuminismo si formalizza con Kant che scrive un testo nel 1784: “che cos'è l’illuminismo?”, impone definitivamente questa parola. ↳ Coloro che portano i lumi, la luce, il simbolo con cui si identificano : come se portassero una fiaccola accesa con cui illuminano tutti gli altri e per scacciare le tenebre. Così facendo il popolo sarebbe diventato più felice, migliorare le condizioni di tutta la società. Vogliono rivolgersi ad un pubblico molto variegato ed ampio, il progresso e lo sviluppo si può ottenere con il movimento di tutta la società. Quando possiamo individuare le radici di questa nuova corrente di pensiero? Vanno collocate tenendo presente 2 paesi e le loro esperienze maturate: la Gran Bretagna, dove si era formata la monarchia costituzionale, un modello nuovo di governo, una monarchia in cui il potere del re era circoscritto da quello del parlamento (bill of right= varie libertà tra cui quella di stampa); esempio di un paese che ha intrapreso una strada politica e culturale; le Province Unite, in particolare l’Olanda, esisteva un altro tipo di governo, repubblica federale, non monarchico di forma repubblicana caratterizzato da notevoli autonomie locali, la religione ufficiale era il calvinismo ma venivano tollerate anche le altre, questo aveva condotto ad uno sviluppo culturale che aveva attratto tipografi, scrittori, filosofi… che stampavano le loro opere in Olanda. Erano 2 soluzioni alternative, erano in competizione tra di loro (es.colonie), ma parallelamente nello stesso tempo le persone cominciarono ad elaborare idee nuove, alle origini dell’illuminismo. Ambiente favorevole allo sviluppo intellettuale. Es: filosofo inglese John Locke la causa di essa non dipende da difetto d'intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! È questo il motto dell'Illuminismo.>> Immanuel Kant 1685 sale al trono Giacomo II, egli era avversario dell’assolutismo, fugge dall’Inghilterra e si trasferisce per alcuni anni in Olanda, dopo la gloriosa rivoluzione e la dichiarazione dei diritti torna in Inghilterra e scrive “due trattati sul governo”, pubblicato in inglese a Londra nel 1690. Questo libro è un frutto delle sue riflessioni sia in Inghilterra (alla luce di quello che era avvenuto nella rivoluzione), che dalle conoscenze in Olanda. Sono governi profondamente sbagliati perchè hanno una colpa in particolare, un limite fortissimo: LIMITANO LE LIBERTÀ’ DEGLI INDIVIDUI: i governi devono tutelare i diritti fondamentali dell’uomo. Critica i regimi di tipo assolutistico, arbitrari, dove vige il diritto divino della monarchia, impostazione sbagliatissima. Rifiuto del diritto divino dei sovrani. Tutti i poteri ad una persona è un potere privo di controllo che finisce per sopprimere le libertà degli individui, che secondo Lock sono l’elemento più importante. Non solo afferma che il potere non ha origine divina, ma afferma che tutti i governi devono avere come obiettivo i diritti degli individui, che sono essenzialmente 2, solo la monarchia costituzionale li può tutelare: 1. la libertà individuale/ personale, nessuno può essere processato senza difesa 2. il diritto di proprietà privata che impone le sue regole, e opprime i diritti individuali. Li obbliga a fare scelte di vita che non avrebbero mai fatto. Viene proposto un nuovo modello di famiglia, il matrimonio va fatto sulla base del sentimento e affetto, la famiglia si regge su questo. Rousseau 1761 “la nuova Eloisa”: romanzo epistolare, vivere secondo natura, alla forza del sentimento (anche religioso) contrapposto alla ragione, denuncia delle ipocrisie, delle storture e dei vizi di una società irrimediabilmente corrotta. 1762 “Emilio o dell’educazione”: si mostra come attraverso l’educazione sia possibile forgiare l’uomo nuovo (un’educazione all’essere e al fare piuttosto che al sapere) Modello nuovo ed innovativo, non verrà subito attuata in tutta Europa RIFORME DELL’ILLUMINISMO Montesquieu, Voltaire, Rousseau: tutti e tre francesi. Gli illuministi in Francia furono fin dal 700 considerati i capi dell’intero movimento culturale anche per la loro capacità di utilizzare le reti di conoscenze, riviste, case editrici. Divennero in poco tempo gli esponenti più conosciuti. Si occupano delle riforme, dei cambiamenti da apportare alle istituzioni in campo politico: tramonto della ragion di Stato e della teoria del diritto divino dei re, l’idea che il potere deve essere esercitato nell’interesse comune dei sudditi, al fine di realizzare ↓ ● “pubblica felicità” = secondo la visione degli illuministi lo Stato e le autorità che governano lo stato (principi, ministri...), devono impegnarsi avendo come obiettivo la pubblica felicità, cioè, il bene comune e non l’interesse individuale e privato. Questo valeva per tutti, anche per i sovrani. Secondo la visione degli illuministi, dovevano far sviluppare nel loro regno questa felicità e perciò governare per far progredire la società che comandavano. Visione laica, non si fa riferimento alla figura divina, Dio non c’entra con l’organizzazione politica degli Stati. Questa finalità era motivata dal fatto che ogni individuo deve rendersi utile alla società, si fa progredire l’intera collettività. Una parte degli illuministi sostennero che fosse necessario al fine di far sviluppare la società, cambiare il sistema politico vigente nella maggior parte d’Europa: criticavano l’assolutismo. È necessario riformare le istituzioni al fine di creare le condizioni per lo sviluppo della società. ★ Sostenevano ed ammiravano la monarchia costituzionale inglese, la garanzia maggiore per le libertà individuali sta nella divisione dei poteri, separazione del potere giudiziario affidato a magistrati indipendenti, dal potere esecutivo e legislativo. Solo seguendo questa l’Europa avrebbe trovato la strada del progresso. Tra gli ammiratori abbiamo V e M A lui non interessava fornire precetti universalmente validi per il governo dei popoli, ma scoprire i principi e i meccanismi che regolano i vari ordinamenti politici, che sono di 3 tipi fondamentali: 1. Dispotismo = principio ispiratore è la paura 2. Monarchia = poggia sul senso d’onore 3. Democrazia = si regge sulla virtù dei cittadini. ★ Gli illuminati vogliono fare una collaborazione con i sovrani assoluti. Pensano sia un modello troppo radicato, l’unico modo per fare delle riforme è quello di deliberare alcune di queste. Questo caratterizza alcuni illuministi come Diderot e V (ammiratore del re di Prussia, poi si pente e se ne va). In Italia (Toscana e Napoli soprattutto) consulenti dei sovrani degli stati italiani, 2 correnti più diffuse nel corso del 700. ★ 3 orientamento democratico, rimase minoritario, coloro che sostenevano che con l’assolutismo e monarchie non si andava da nessuna parte e ci fosse bisogno di un cambiamento radicale, c’era bisogno di una repubblica. Il principale sostenitore fu Rousseau, nativo di Ginevra, condusse vita errabonda tra la Svizzera e la Francia, espone le sue idee: 1761 opera “il contratto sociale” sosteneva le repubbliche democratiche, in cui tutti i cittadini maschi avessero diritto di voto e la possibilità di essere eletti alle cariche pubbliche. Non erano mai esistite questo tipo di repubbliche, di solito solo alcune famiglie ricche si spartivano e si tramandavano le cariche pubbliche = erano repubbliche OLIGARCHICHE, pochi individui. R propone un altro tipo, rimase per molto minoritaria, sembrava utopistica/impossibile da realizzare quel tipo di repubblica in una Europa monarchica. Solo a fine 700, quando con la rivoluzione delle colonie inglesi in America e la formazione degli Stati Uniti e della rivoluzione francese, si formano delle repubbliche che non sono totalmente democratiche, ma annettono persone anche di nascita non nobile. Così diventa attuale la proposta di R, diventa importante con questi avvenimenti. Prima le 2 soluzioni politiche elaborate dagli illuministi erano o monarchia costituzionale o collaborare con i sovrani assoluti. guerre di successione 1700/1748 Clima geopolitico a seguito delle guerre di successione, gli equilibri politici europei erano in parte cambiati. Ridisegnano gli assetti geopolitici europei. - Polacca, dal 33/38, muore il re di Polonia Augusto II, la Dieta polacca elesse successore un nobile. Austria e Russia imposero con armi l’elezione del principe di Sassonia Federico Augusto, diventa re di Polonia con il nome Augusto III. In Toscana estinta la dinastia dei Medici: scambio di territori. Duca di Lorena Francesco Stefano, marito di Maria Teresa d’Asburgo, divenne granduca di Toscana: Lorena affidata al re Polacco, alla sua morte sarebbe stata annessa alla Francia (1766 succederà) - Spagna, i Borboni prendono Regno di Napoli e di Sicilia - Austria, recuperano Milano e cede a Savoia due province (Novara e Tortona). In questo contesto bisogna riorganizzare gli stati, stabilire delle normative che facciano progredire. “Periodo dell’assolutismo o dispotismo illuminato” termine coniato dagli storici tedeschi verso la metà dell’800. Riferimento alle idee e ai comportamenti dei sovrani che accettano e mettono in pratica alcune idee elaborate dagli illuministi, dichiarano di volersi servire del potere per il bene dei loro sudditi e si professano amici e discepoli dei ‘filosofi’. Questa epoca si estende per tutto il 700 ma soprattutto nella seconda metà, serie di riforme in molti stati (Portogallo, Italia, Danimarca, Russia, Svezia, Paesi Tedeschi). Gli illuministi vengono scelti dai sovrani per diventari ministri, insegnanti nelle scuole ed università. L’unico paese che fa eccezione è la Francia, dove ci sono molti illuministi, ma il sistema illuministico era talmente rigido e impostato sulla concentrazioni del potere sul sovrano, alla fine accettarono pochissimi cambiamenti. Una delle cause scatenanti della rivoluzione francese. Uno dei casi + caratteristici è quello che si realizza nei territori dove governa la famiglia d’Asburgo. L’unica donna governatrice del sacro romano impero è la giovane Maria Teresa d’Austria, figlia dell’imperatore Carlo IV. Le donne per secoli erano state esclusi a diventari imperatrici, titolo imperiale sempre Asburgo maschio, ma Carlo IV aveva solo lei come figlia e cercò di imporre lei come sua propria erede, emanò un documento prima di morire, viene incoronata nel 1740, ma il popolo non vuole riconoscerla come governatrice. Guerra contro gli altri stati tedeschi e alla fine si impone imperatrice fino alla propria morte nel 1780. Interessa la sua famiglia. Era sposata con un principe tedesco Francesco Stefano di Lorena, ebbe 12 figli, una parte di questi li sistemò in maniera molto accorta al governo dei vari paesi europei, esempio Maria Antonietta, sua figlia, sposa il re di Francia; Maria Carolina si sposò con il re di Napoli un Borbone = alleanze politiche. Stava tessendo una tela di rapporti ed alleanze che ruotava intorno alla sua figura. Il sacro romano impero, insieme di federazioni, continuava ad esistere, ma era diventato una formalità, a forza di fare le guerre avevano ottenuto molte autonomie, erano di fatto Stati autonomi con i loro principi, corti, politica, monete, cultura. L’imperatrice aveva perso la maggior parte del controllo di alcuni stati dell’impero. Le erano rimasti i territori familiari, numerosi : ❏ Austria (Vienna capitale, Regno di boemia, Ungheria, Galizia, Transilvania, Croazia…) comprende Trieste con un porto. Nel 700 divenne una città importantissima perché era l’unico sbocco portuale per Maria Teresa. Proteggono molto questa città. ❏ Aveva anche 2 territori in Italia: il ducato di Milano, che fino agli inizi del 700 era Spagnola, e il granducato di Toscana, dove alla morte dell’ultimo Medici era stato assegnato agli Asburgo, il marito che era stato nominato granduca di Toscana. Ha territori totalmente diversi l’uno dall’altro, nasce così la collaborazione con gli illuministi, deve rendere compatti e a sviluppare i suoi territori. Prima parte del regno teresiano amministrativo e finanziario, seconda metà in primo piano il motivo della ‘’pubblica felicità’’, del benessere dei sudditi al quale doveva essere finalizzata l’organizzazione dello Stato. Improntata a fare leggi illuministiche verso la modernizzazione, innovazione per prelevare le tasse. Fino a quel momento le tasse non le pagavano tutti, vi erano i ceti privilegiati (nobiltà e nei territori cattolici gli ecclesiastici), pagate dal resto della società “il terzo stato”. Maria Teresa aveva bisogno di soldi per fare delle riforme, elaborò un progetto: consisteva nel far pagare la tasse a tutti, ognuno doveva pagare secondo il patrimonio che possedeva. 1760 sistema che adotta nel ducato di Milano, ‘il catasto teresiano’, una seria di registi in cui sono annotate tutte le proprietà terriere. I catasti esistevano anche prima ma i nobili e il clero non pagavano. Era una prova per poi applicarla a tutti i territori. A Milano ci riuscì ma negli altri territori no, perché ebbe una feroce risposta da parte dei nobili. Un’altra riforma riorganizzazione del sistema scolastico, la finalità è modernizzare la società. Le persone non devono essere ignoranti e analfabete, educare ed istruire i cittadini era il Compito dello Stato, impone l’obbligo a tutti i bambini e bambine di andare alla scuola elementare pagate dallo stato attraverso i comuni. Bisogna creare delle persone istruite che abbiano studiato le discipline utili, bisogna cambiare il piano di studio delle scuole. Sulla base di questo deliberò delle leggi di matrice illuministica: espulse i gesuiti dai territori che comandava, selezionò il personale laico pagato dallo Stato, inventa il liceo - scuola di ordine secondario, livello intermediario tra medie ed università - solo per ragazzi, formare la futura classe dirigente dello stato. Si entra in un campo che caratterizza tutti i territori del dispotismo illuminato, rafforzare il ruolo dello Stato ridimensionando il potere della chiesa in particolare cattolica = GIURISDIZIONALISMO, Distinzione dei rapporti e delle prerogative tra lo Stato e la Chiesa = obiettivo di rafforzare lo stato, separare gli ambiti di competenza, si cerca di rafforzare il ruolo dello Stato, la Chiesa si deve occupare il ruolo della spiritualità. Questa linea oltre che da Maria Teresa fu seguita da suo figlio maggiore, il suo erede, Giuseppe, imperatore con il nome di Giuseppe II. Figli maschi 2 più importanti: Giuseppe e Pietro Leopoldo, che diventa Gran duca di Toscana, erano molto legati, 10 anni di differenza erano 2 ammiratori degli illuministi. Entrambi provano a fare varie riforme. RIFORME PARTE 2 Maria Teresa muore nel 1780, domini sconfinati, non ben organizzati prima di lei, erede immediato il figlio Giuseppe. L'arciduchessa aveva ereditato uno Stato in crisi per fallimenti diplomatici e sconfitte militari, ormai prossimo al declino. Dopo quarant'anni di regno, lasciò al figlio Giuseppe, primo degli Asburgo-Lorena, uno Stato rivitalizzato e dotato di un efficiente sistema militare, economico e amministrativo. Giuseppe diventa imperatore del sacro romano impero e sovrano diretto dei domini degli asburgo, copre questo ruolo per 10 anni, fino al 1790 quando muore. Il fratello minore Pietro Leopoldo divenne granduca di Toscana dopo la morte del padre Francesco Stefano. Erano 2 fratelli cresciuti insieme, amicizia stretta, grandi ammiratori dei libri degli illuministi, attuarono una stretta collaborazione. Pietro salì al trono dopo la morte del fratello. In questi ultimi anni conducono una politica ispirata alle riforme degli illuministi parallela. Pietro Leopoldo emanò una serie di leggi estremamente avanzate (“leopoldina”): - 1786 primo stato in Europa ad abolire la pena di morte quelli della Gran Bretagna = ampio ricorso al contrabbando e alla corruzione delle autorità portuali. Comincia a maturare una nuova coscienza presso gli abitanti delle colonie. Matura così la volontà di essere maggiormente considerate nel mondo inglese, di non subire passivamente le decisioni prese da Londra, ma di contrattare, non vogliono più essere oppressi. Nel parlamento venivano eletti solo sudditi inglesi che abitano in Inghilterra. I coloni americani iniziano a chiedere questo, vogliamo essere eletti nel parlamento, rappresentanti. I delegati di nove colonie, riuniti a New York, dichiararono incostituzionale la tassa di bollo, perché votata da un Parlamento in cui esse non erano rappresentate: no taxation without representation Vogliono più diritti, ma Giorgio III risponde in maniera negativa, si oppose ad ogni tipo di dialogo. Imporre nuove tasse, la più nota è quella che provocò nel 1773 la ‘boston tea party’ nel porto di Boston, uno dei principali. Una nave inglese della Compagnia delle Indie che portava un carico di te fu assaltata da dei ribelli (“i patrioti”) travestiti da indiani/nativi americani e gettarono le casse di te nel mare, classica bevanda globalizzata, non scelgono una nave con una merce a caso: era il simbolo della ricchezza coloniale inglese. Inizio fase di ostilità aperte tra le 13 colonie e la madrepatria. Durissima reazione del governo inglese (chiusura del porto di Boston fino al risarcimento per le merci distrutte e modifica d’autorità della costituzione del Massachusetts), provocò nelle colonie uno stato generale di insubordinazione: dovunque sorsero comitati e organismi. 1774 momento strategico per coordinarsi tra di loro, creare un luogo di coordinamento tra tutte le colonie, si riunì il <<Primo Congresso continentale>> a Filadelfia. Fu deciso il boicottaggio delle merci inglesi e fu riaffermato il principio che gli americani riconoscevano valide solo le leggi e le imposte votate dalle loro assemblee e non quelle del Parlamento britannico. Vari rappresentanti di tutte le colonie, tra questi George Washington, ricco possidente della Virginia distinto nelle operazioni militari contro i francesi durante la guerra dei Sette anni, e Thomas Jefferson, ricco proprietario con schiavi, entrambi erano illuministi. Il congresso deve capire come comportarsi con l’Inghilterra. Per la maggioranza ha un atteggiamento moderato, i legami economici sono molto forti, vogliono ottenere abbassare le tasse. 1776 sbarca a Filadelfia un inglese Thomas Paine, giornalista e scrittore, per vedere da vicino cosa stavano facendo in questo congresso. Pubblica un piccolo libro “il senso comune”, linguaggio molto semplice, rivolto come pubblico tutti i coloni americani. Particolarità è che lui era un seguace delle idee di Rousseau, repubblicano. Illustra cosa secondo lui debbano fare i membri del congresso: non cercare il consenso, ma rendersi indipendenti, non fare più una monarchia, il loro destino è quello della repubblica, che non c’è in Europa. Fondata sugli ideali dell’illuminismo : repubblica democratica, tutti i cittadini hanno gli stessi diritti. Breve libro che ha un effetto dirompente all’interno del congresso. Divulga le idee più avanzate dell’illuminismo, programma di gran parte dei membri del congresso. 4 luglio 1776, messa per iscritto da Thomas Jefferson, “Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti d’America”, sono indipendenti dall’Inghilterra, Stato libero e assumono il nome di USA. Diritto degli americani a darsi un nuovo governo sulla base dell’uguaglianza naturale tra tutti gli uomini e del diritto inalienabile di ognuno alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità. Contraddizione con lo stato di schiavitù in cui vivevano i neri, coniugano l’esperienza americana e le idee più avanzate dell’Illuminismo europeo. Importante il concetto dei diritti inalienabili. “Noi riteniamo che queste verità siano di per sé evidenti, che tutti gli uomini sono creati uguali e che sono dotati dal loro Creatore di certi inalienabili diritti fra i quali quelli alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità” Perseguire il bene comune, non quello individuale. Creatore = Dio. Torna più volte nel testo della dichiarazione d’indipendenza. Ha bisogno di una legittimazione fortissima. Riferimento alla divinità. Il sovrano non rispettando i diritti, è un sovrano che non ha rispettato l’ordine divino. Creatore che non si declina in nessuna delle religione esistenti, è una divinità (somiglia molto a quello della Bibbia o al quello del deismo di Voltaire), consente di dotare di forza quasi sacrale l’enunciazione dei diritti del popolo degli USA. Ha molteplici significati. E’ un testo abbastanza semplice, costruito con una grande accuratezza. Si capiscono le fonti d’ispirazione dei documenti fondativi della rivoluzione americana. Opere di illuministi 1. Locke, Due trattati sul governo (1690): diritti naturali; sovranità popolare; consenso dei governati 2. Rousseau, Il contratto sociale (1762) divulgato da Paine, Il senso comune (1776): repubblica unica forma politica che garantisce diritti degli individui 3. Montesquieu, Lo spirito delle leggi (1748): governo che rispetta i diritti individuali è quello in cui i 3 poteri fondamentali sono separati tra loro (principio applicato nella Costituzione del 1787) La dichiarazione d’indipendenza dichiara solo l'indipendenza, non di come deve essere governata (nome, diritti, non stanno occupandosi di come organizzeranno il loro sistema politico). 1777 svolta importante la battaglia di Saratoga, un contingente di 8000 soldati si arrese ai reparti americani. I francesi appoggiano militarmente grazie anche alla propaganda svolta dal delegato del congresso di Filadelfia a Versailles: Benjamin Franklin: tipografo, scienziato, inventore del parafulmine, autore di opuscoli di successo, divenuto idolo dei filosofi, uno degli americani più celebri in Europa. L’Inghilterra non riconosce questa indipendenza. Dichiara guerra, manda un esercito il re. Le colonie creano esercito con l’aiuto della Francia e della Spagna che appoggiano questa ribellione essendo nemiche, soprattutto a livello coloniale. 1783 firmata la pace nella reggia di Versailles, Inghilterra è costretta a riconoscere l'indipendenza degli USA. Alla Francia vengono restituiti territori nei Caraibi e nel Senegal, alla Spagna la Florida e Minorca. America: devono decidere come essere organizzato dal punto di vista politico. I cittadini dei 13 stati (ex colonie) tornano a votare ed eleggere un’assemblea, si riuniscono a Filadelfia, ha l’incarico di scrivere una Costituzione: mettere per iscritto le regole che devono presiedere nel nuovo stato. Necessario mettere per iscritto era uno dei principi dell’illuminismo (Bill of right in UK). Rispettare e tutelare i diritti dei cittadini ed evitare che il potere diventa tirannico ed arbitrario. Mettere per iscritto ciò che si può o non fare. L’Assemblea approva la costituzione che viene fatta votare ad ogni stato, sono chiamati a legittimare con il loro voto il loro consenso alla nuova costituzione. Il sistema politico che la costituzione degli USA crea è ispirato ad alcune realtà in Europa, ma è anche un salto di qualità, una forma di governo mai vista. Scatenò un successo enorme. Infatti riprendono l’idea di creare una repubblica non accentrata/unitaria, ma FEDERALE. USA sono una federazione di Stati, Repubblica che garantisce in parte delle autonomie locali. Contemporaneamente in maniera chiara divideva i poteri dello stato in 3, come aveva detto Montesquieu nel suo scritto “lo spirito delle leggi” potere esecutivo Presidente USA, eletto dal popolo, massimo 2 mandati totale 8 anni, potere di veto sospensivo sulle leggi, nomina ministri, giudici a corte legislativo Congresso: senato + camera dei rappresentanti = elettive S 6 anni, 2 per ogni Stato; C carica per 2 anni, numero proporzionale popolo giudiziario Tribunali indipendenti, posti sotto il coordinamento della Corte Suprema: controllo legittimità costituzionale sulla legislazione governo federale e singoli Poteri l'uno dipendente dall’altro, devono controllarsi, in modo tale che il potere non sconfini in una tirannia. Metodo complicato, tutto finalizzato a rendere il più possibile efficiente e che nessuna autorità sia potente da opprimere i cittadini. Non vogliono precipitare come in EU in un assolutismo. Non vogliono una monarchia o poteri assoluti. Il sistema è ancora attivo oggi, un sistema che ci suona arcaico dove i cittadini non eleggono il presidente, ma i grandi elettori, che poi si riuniscono a Washington per poi votare il presidente = VOTAZIONE INDIRETTA. Insieme di grandissimi elementi di modernità per l’epoca, ma anche grandi arcaismi che decidono di mantenere. 1787 fino al 1789 entra in vigore, lo stesso anno in cui in Francia inizia la rivoluzione. 1791 viene aggiunto un altro testo, una sorta di appendici, “dieci emendamenti”, testo importante, messo subito dopo in appendice alla costituzione, dettagliano una serie di diritti garantiti ai cittadini. Questi sono i diritti intoccabili, che il sistema non avrebbe mai dovuto modificare: libertà religiosa - di espressione- di associazione e di stampa - di possedere armi per difesa personale Quali cittadini avevano questi diritti? solo alla componente dei coloni maschile (donne non diritti politici e civili, nemmeno gli schiavi neri, afro americani e nativi americani). Sistema che legittimava il dominio dei coloni di provenienza europea. Lotte realizzate in seguito a cui la classe dominante bianca ha fatto notevole resistenza. Enorme impatto in Europa dove vi è un clima di cambiamento. RIVOLUZIONE FRANCIA L’avvento di Luigi XVI sul trono di Francia con l’inizio di un periodo di difficoltà e di malessere per l’economia del paese. Molta cultura, sistema politico completamente bloccato nell’assolutismo della monarchia. PUNTI DEBOLI: - scarsità produzione del carbone - ritardo meccanizzazione dell’industria tessile - mancanza di un’organizzazione creditizia efficiente e moderna - agricoltura arretrata - fallimento del nuovo ordine monarchico-costituzionale, causa anche il re Luigi XVI, debole di carattere, profondamente attaccato alle gerarchie sociali dell’antico regime, sposato con Maria Antonietta, il re teneva di fronte le richieste dell’Assemblea un comportamento ambiguo. Nel resto d’europa intanto cambiamenti. Società evoluta, molto aperta, è la politica che non va bene. Nel 700 aveva fatto scarsissime riforme sulle idee degli illuministi. Una delle cause principali della rivoluzione francese. 1789 lungo processo, serie di avvenimenti che durano nel complesso 10 anni, finisce quando Napoleone Bonaparte fa un colpo di Stato e dichiara conclusa la rivoluzione francese. Non si risolve in maniera facile, alcuni cambiamenti interni, che riguardano la Francia e l’intera Europa. La rivoluzione passa per le 3 tappe/fasi: Da monarchia assoluto ad un sistema autoritario completamente diverso. L’intera Europa è sconvolta da questa rivoluzione. Corte di Versailles era una corte costosissima, pagata con le finanze dello Stato, tradizione dell’assolutismo. Il re deve essere potente. 5 Maggio 1789 Luigi XVI convoca l’assemblea degli Stati generali, prima volta che si riuniscono dopo 150 anni 1789/91 Fase monarchico-liberale. Inizia in maniera moderata, tentativo di farla diventare ‘monarchia costituzionale’, come Inghilterra. La situazione degenera, non funziona per molti motivi, tra i quali il re che non appoggia il cambiamento. 1792/94 1795/99 Aprile 1792 Francia dichiara guerra all’Austria, Assemblea contro il nuovo re di Boemia e Ungheria Francesco II, proposta accolta quasi all’unanimità. Gli altri paesi hanno paura, Francia rischia di essere attacata, invece che aspettare attaccano. Assemblea legislativa: nuova rappresentanza nazionale, +200 foglianti +100 giacobini= 745 deputati. La sinistra riuscì gradualmente a imporre la sua egemonia all’assemblea: era ben organizzata (elementi abili e prestigiosi come Brissot), atteggiamento intransigente che faceva appello all’orgoglio nazionale e alla fierezza rivoluzionaria. ★ fallimento dell’offensiva VS Paesi Bassi, crescono i contrasti nell’Assemblea 10 agosto 1792 creazione di una nuova municipalità (Comune insurrezionale) e l’assalto al palazzo delle Tuileries. L’Assemblea legislativa votò la deposizione del monarca, il riconoscimento della Comune insurrezionale e la creazione di un Consiglio esecutivo provvisorio, quindi si dichiara decaduta. I Giacobini controllano il popolo. Settembre 1792 la Convenzione abolì formalmente la monarchia = elezioni per un nuovo sistema politico. Giacobini supportati dai sanculotti e montagnardi (montagna, piccionaia, occupavano i banchi più in alto nella Convenzione) Convenzione appena costruita processa il re per alto tradimento 1793 Gennaio Luigi XVI viene processato e condannato con la ghigliottina (imitando Londra 1643 Carlo I). Convenzione dichiarò guerra all’Inghilterra e all’Olanda, marzo alla Spagna. Gravi sconfitte. Situazione di pericolo interno ed esterno, non possono essere uno stato democratico al momento, è un periodo di emergenza assoluta e bisogna essere uniti. Istituito un tribunale rivoluzionario per il processo sommario ai sospetti, creazione di Comitati di sorveglianza in tutti i comuni. Aprile si forma “Comitato di salute pubblica”: incaricato di vigilare sull’operato del Consiglio esecutivo, di cui facevano parte i ministri; ne era membro Danton e Robespierre direttorio repubblica, affermazione di Napoleone. Liberati dal sistema dell’assolutismo non trovano una stabilità, si affidano alla figura del generale, un simbolo scintillante, che aveva dalla sua l’esercito, sembrava fosse la figura giusta per riportare la pace e la tranquillità. Periodo di terrore. Il comitato della salute pubblica viene ampliato e rinnovato: esercita una sorta di dittatura, sostituendosi di fatto ai ministri e dominando la convenzione. Emana una serie di decreti d’emergenza: ➢ IMPOSIZIONE LEVA MILITARE DI MASSA, tutte le famiglie abitanti in Francia devono fornire un membro della famiglia maschio come soldato nell’esercito francese ➢ LEGGE SUI SOSPETTI, consentiva l’arresto dei sospetti per attività controrivoluzionaria da parte dei comitati di sorveglianza ➢ PROPAGANDA E PATRIOTTISMO ➢ IMPOSTO IL MAXIMUM GENERALE, esteso ai prezzi di tutti i generi di prima necessità e anche ai salari, non devono costare più di un tot. Progetto politico dei giacobini: creazione di un uomo nuovo, rigenerazione, volevano cambiare le tradizioni ➢ CAMPAGNA DI SCRISTIANIZZAZIONE, si chiudevano le chiese o le si trasformano in luoghi di riunione dei patrioti, incitavano i preti a sposarsi, processioni blasfeme, roghi di oggetti della superstizione. Si cercava di sostituire al culto dei santi il culto dei martiri della rivoluzione, come Marat, assassinato nel bagno da una giovane donna realista ➢ CALENDARIO RIFORMATO, 1793/1805, non contano gli anni dalla nascita di Cristo, ma a partire dalla proclamazione della Repubblica, 12 mesi di 30 giorni con nomi presi da stagioni o dai lavori nei campi, aboliscono domenica, si fa festa ogni 10 giorni, abolite ricorrenze religiose Il tribunale rivoluzionario prese a funzionare a pieno ritmo: ghigliottinate molte persone, tra cui Maria Antonietta. 50.000 vittime. Opposizione di alcuni degli stessi membri del Comitato di salute pubblica sfociò tra 26/27 luglio in un complotto contro Robespierre. 1794 accusato in piena assemblea la mattina, impedito di parlare, viene arrestato insieme a Saint-Just e Couthon. Morte di Robespierre, detta “congiura di Termidoro”. Caduta accolta da molti francesi come una liberazione Paludosi VS repubblicani giacobini, che vengono arrestati. Repressione durissima contro i giacobini, verranno condannati e perseguitati. Entra in campo la gioventù dorata, gioventù di buona famiglia, alto borghesi o nobili, che armati di randello e vestiti in fogge particolari, giravano per le strade ad intimidire e picchiare sanculotti e giacobini. Soppresso tribunale rivoluzionario, i responsabili del Terrore divennero bersaglio di un odio represso. Chiuso il club dei giacobini, poteri ridotti al comitato. 1795 Viene emanata una nuova costituzione, moderata, bicamerale, camere elette a suffragio ristretto. Governo ad uno specifico potere esecutivo per *proseguire le guerre contro gli altri Stati *gestire e ridurre la crisi economica *riportare ordine e pace ↪ epoca in cui si afferma l’autorità militare e poi politica di Napoleone. DIRETTORIO: colui che doveva dirigere la vita politica in Francia formata da 5 membri. Emana una serie di 5 leggi di nessun effetto. Non riescono a riportare la pace e a fermare la chiesa. A loro si deve una decisione: quella di proseguire una guerra contro le altre potenze, soprattutto asburgico, dando un esercito ad una figura. NAPOLEONE BONAPARTE 1769 Nato in Corsica da una famiglia di piccola nobiltà, personaggio giovane, circa 25 anni, non era esperto. Buoni studi nelle scuole militari francesi, francesi cacciati dalla Corsica in seguito all’insurrezione capeggiata da Pasquale Paoli e appoggiata dagli inglesi nel 93, la famiglia Bonaparte dovette emigrare in Francia. Qui Napoleone si mette in luce nella presa di Tolone, grado di generale di brigata. A Parigi conobbe Barras, che gli affidò la repressione della sommossa monarchica del 95; matrimonio con Joséphine de Beauharnais; nomina a generale in capo dell’armata d’Italia. Si era avvicinato ad alcuni membri del Direttorio fino a che ottenne l’incarico di mettersi a capo di un esercito, chiamato “armata d'Italia”, partire dalla Francia e di raggiungere la Lombardia, perché in quei decenni apparteneva agli Asburgo d’Austria (Francesco II, figlio di Leopoldo, figlio di Maria Teresa) 1796/1797. Obiettivo di riflesso. Asburgo saranno costretti a difendere la Lombardia così i francesi arrivano a Vienna e vincono contro Asburgo. Lombardia era un fronte secondario della guerra. Napoleone, nominato generale, parte, passa le alpi, occupa il Piemonte e arriva a Milano e la occupa. Lui non si ferma, inizia una sua politica e strategia personale, attraversa tutta la penisola italiana con le sue truppe, conquista tutte l’Italia meridionale. A Roma conquista anche la sede del Papa il vaticano, prendono il papa Pio VI, lo fanno prigioniero e lo portano a Parigi. Il direttorio non gli aveva dato questi ordini. Napoleone ebbe l’appoggio delle sue truppe e della società italiana, che lo accolse come liberatore con grandi festeggiamenti. Prosegue fino a Napoli e conquista tutto il regno di Napoli. Non conquista le isole (Sicilia-Borbone, Sardegna-Savoia). Il direttorio riconosce queste conquiste. 1797 Contro il parere del Direttorio, deciso a utilizzare le province italiane come moneta di scambio per ottenere dall’Austria il riconoscimento delle “frontiere naturali”, Napoleone decise di dar vita nell’Italia settentrionale a una Repubblica formalmente indipendente. Le zone d’Italia vengono divise in 4 repubbliche (tutte decisioni che il direttorio riconosce). 1. Repubblica Cisalpina (Lombardia e Emilia) 97 2. Repubblica ligure (Liguria compresa Genova), trasformati in senso democratico 3. Repubblica romana (Marche, Umbria, Lazio) 4. Repubblica Napoletana o partenopea (territori Regno di Napoli) Ottobre 97 senza tener conto dei desideri di queste popolazioni, firmò la PACE DI CAMPOFORMIO con l’Austria, in cambio della repubblica cisalpina, otteneva Veneto, Istria, Dalmazia. FINE REPUBBLICA DI VENEZIA, era autonoma. Atto che mette in crisi l’appoggio avuto dalla società italiana (es. Ugo Foscolo, reazione nelle ‘ultime lettere di Jacopo Ortis). Quando vende Venezia all’Austria capiscono che non è un liberatore. Comincia ad avere avversari. Tutta la penisola si trovò sotto il controllo diretto o indiretto dei francesi. In queste 4 Repubbliche controllate dai francesi, l’esercito occupa l’Italia, ma in tutte vengono applicate una serie di leggi vigenti in Francia. Diventano 4 Stati sotto la protezione della Francia. Stanno applicando in Italia il loro modello fatto in Francia durante la rivoluzione = costituzioni scritte e regole della legalizzazione sociale. [Tutti i cittadini sono uguali = no aristocrazia per diritto di nascita] [Sia nobili che borghesi possono accedere al governo dello Stato] [Serie di riforme che ricostruiscono le scuole e gli insegnamenti] [Confiscati tutti i beni della chiesa: terre, abbazie, chiese…] ↓ Confisca di numerose opere d’arte. Napoleone e il direttorio ordinano di sequestrare un numero ingente di opere d’arte, portate tutte in Francia. Prima inviarono degli esperti che individuarono i pezzi più preziosi, con dei carri arrivarono oltre alle Alpi. In cambio della libertà gli italiani dovevano pagare, non con soldi ma con opere d’arte = rimborso spese di guerra. I francesi desideravano che queste opere d’arte arrivassero in Francia per ornare i loro musei. L’ideologia è che la Francia è la patria della libertà, un esempio per tutta l’Europa, Nazione guida in tutta Europa, punto culminante di tutta la società europea, quindi i grandi capolavori d’arte prodotti dalle civiltà europee devono stare in Francia. Logica imperialista di esproprio del patrimonio (in particolare l’arte del rinascimento italiano Raffaello, Perugino, Michelangelo, Leonardo… grandi capolavori italiani, poca roba medioevale). Molti sono rimasti lì, non vennero restituiti. (a Perugia arrivano nel 1798, “pala dei decemviri, ora si trova nella pinacoteca di Roma). Napoleone applica a queste repubbliche delle leggi e usa l’Italia come luogo dove prendere opere d’arte. Questo accrebbe l’ostilità degli italiani 1799 Napoleone deve allontanarsi dall’Italia perché questioni più gravi lo aspettano in Francia. Così queste 4 repubbliche cadono. Gli asburgici approfittano dell’allontanamento per riconquistarla. In Francia la situazione era diventata più difficile, Direttorio in crisi, in preda alla difficoltà. Napoleone si presenta a Parigi e dichiara decaduto il Direttorio, proclama se stesso il nuovo capo di Francia. Contava su moltissimi sostenitori. Le sue conquiste italiane lo avevano fatto diventare un nome potente, era la persona giusta per finire questa rivoluzione. 1799 Novembre realizza questo colpo di Stato, sciolto il Direttorio, mantiene una Repubblica, lui è a capo di questa, e si proclama “CONSOLE DELLA REPUBBLICA FRANCESE” (come antichi consoli della repubblica romana). FINE RIVOLUZIONE. FASE NUOVA: periodo del consolato Titolo rimane per 5 anni fino al 1804. Fa una serie di riforme per riportare ordine e stabilità in Francia. E’ sempre il capo dell’esercito, continua la sua espansione. L’obiettivo che si pone è quello di espandere il potere francese su tutta l’Europa. Per alcuni anni sembra inarrestabile, gli eserciti napoleonici sono potentissimi, sconfiggono gli altri Stati. E’ un esercito enorme, partecipano anche soldati dei territori conquistati (contro Russia esercito con olandesi, spagnoli, italiani..). Comincia a riordinare la Francia su nuove basi. 1800 Divide la Francia in una serie di province a cui a capo mette i prefetti, rappresentanti del console nei vari territori (riscuotere le tasse, censura: vuole controllare l’opinione pubblica, si circonda di vari letterati) 1801 Concordato: accordo con la chiesa cattolica. Testo in cui Napoleone afferma che alla chiesa si deve rispetto, è la Chiesa della maggioranza, assicurata libertà di culto, ma questa rinuncia a tutti i territori confiscati. Stipulato con Papa Pio VII Impatto grandissimo per il metodo utilizzato: fonti scritte e immagini con lo stesso livello d’importanza, dipinti indagati non con l’occhio dello storico dell’arte. Cose nuove su un tema conosciutissimo. Burke: tracce del passato invece di fonti del passato. Come si propone di analizzare le immagini come fonti? Le immagini sono quelle che consentono di “immaginare” il passato in maniera più vivida possibile. In particolare intende che le immagini allo stesso modo dei testi scritti rappresentano un genere di prova storica di grande importanza, perché sono testimonianze oculari. [‘Ritratto dei coniugi Arnolfini’- Jan van Eyck, 1434. Protagonisti del dipinto olio su tela varie figure: primo piano Giovanni Arnolfini, mercante, e sua moglie. Altri 2 elementi: Specchio alle spalle dei due personaggi, che riflette 4 figure (sposi, forse il pittore mentre dipinge il ritratto, sopra lo specchio la firma del pittore)] Primo esempio nel libro, uno scatto di Dorothea Lange, 1936 negli Stati Uniti, grande depressione, molti persero il lavoro, bracciante (quelli arruolati in giornata per lavorare per fare vendemmia o mietitura) licenziata in California. Foto simbolo e icona della grande depressione, molto famosa. La fotografa era una militante, faceva parte di associazioni che provavano ad alleviare la situazione di questi contadini, portare la situazione in rilievo al governo, colpisce emotivamente. Utilizzò tecniche fotografiche molto precise, non usò filtri o obiettivi particolari, no foto d’arte, più realistica e cruda possibile. L’immagine spesso ha questo aspetto realistico, fece una scelta precisa, sia dal punto di vista delle tecniche fotografiche. Studio e analisi attenta. Oscar Gustave Rejlander, fotografia che sembra un quadro, ha vari nomi: “il bambino mendicante”, “Poor Jo”... Foto molto più antica rispetto a quella di prima, 1860 (fotografia inizia ad imporsi negli anni 30), raffigura un bambino mendicante in una strada di Londra, scalzo vestito di stracci, l’effetto voluto era quello della realtà, denunciare la miseria che affliggeva molti strati della popolazione, in una metropoli così avanzata. La foto è finta, mise in posa il bambino, lo veste e scatta. Anche le immagini che sembrano più vere, forse non lo sono. Le immagini sono sempre dei punti di vista. Vanno indagate che possono essere delle testimonianza storiche che vanno sottoposte analizzate, come le fonti. In ogni capitolo prova ad analizzare una serie di immagini che riguardano quell’argomento, e l’uso che gli storici dovevano farne. 18/11/2020 💬 CAPITOLO 1: “FOTOGRAFIE E RITRATTI” La tentazione del realismo, ovvero la tentazione di scmbiare un’immagine per la realtà, è particolarmente forte nel caso di fotografie e ritratti. Le fotografie possono dare l’illusione della realtà: ‘effetto realtà’. Istinto e tendenza a scambiare un’immagine per una cosa realistica. Le fotografie non riproducono mai la realtà così com'è. Sono sempre dei punti di vista. Tendevano a voler imitare i procedimenti della pittura, dando spesso alle loro foto un risultato volutamente di tipo pittorico. → i fotografi non si sentono sufficientemente sicuri della loro arte, come se il loro modo di rappresentare non fosse all’altezza della tradizione. Pertanto l’artista moderno o fotografo (soprattutto in epoca vittoriana), quelli che facevano ritratti cercavano di fare qualcosa molto simile alla pittura. Fanno mettere in posa soggetti, costruiscono la foto (Poor Jo). Pur ottenendo un effetto realistico, quindi era costruito. Prima di usare l’immagine bisogna capirla. Uso di fotografie come fonti riguarda in particolare alle ricerche sulla storia contemporanea (soprattutto totalitarismi). Furono prodotte moltissime immagini da parte delle attività politiche: discorsi, funerali importanti, cerimonie solenni… che servivano a divulgare il regime a livello internazionale. Molte furono censurate nell’arco del tempo = censura politica da parte di questi regimi totalitari. Il caso più noto è la fotografia del 1920 in una piazza di Mosca, Lenin sta facendo un discorso ad una grande folla, stava in alto, a fianco a destra altri 2 personaggi: 2 principali collaboratori Kamenev (+ alto) e Trockij. Negli anni 30 sale Stalin che perseguitò questi 2 collaboratori, perché erano oppositori delle sue idee. Fece arrestare e condannare a morte K, T scappa ma poi viene ucciso da un sicario. 1936 erano diventati suoi nemici. Stalin fece alterare tutte le foto pubbliche in qui questi 2 comparivano, soprattutto quelle accanto a Lenin, reputato comunque il padre della rivoluzione (Stalin si dichiarava suo successore). Li cancella. In Unione Sovietica doveva circolare solo la nuova foto. ↓ Controllare sempre la originalità. Strategia dell’immagine. - Robert Capa, “Morte di un miliziano”, durante la guerra civile spagnola 1936, era stato inviato come corrispondente di guerra. Scattò moltissime foto, una fu questa. Immediatamente pubblicata dai più famosi giornali americani, divenne subito famosa. Soldato al servizio della Repubblica di Spagna, nel momento in cui viene sparato da un franchista. Talmente celebre che subito la morte di Capa nel 50 si formano le domande: è vera? Studiosi hanno ipotizzato che fosse ricostruita: vestito un tizio, detto cosa fare e poi scattato la foto. Pochi anni fa fu trovata una valigia nella soffitta di un amico del fotografo, erano presenti i negativi degli scatti fatti in quella giornata. Studiandola si è capito che fosse autentica: aveva ripreso l’intera scena della morte, poi aveva preso quello più significativo per lui. Chi l’ha fatta veramente? Lui non era da solo, con la compagna Gerda Varo , viaggiavano insieme, anche lei era una fotografa, muore un anno dopo investita da un camion militare. Tutto il suo materiale diventa di Capa, le foto si mescolano. Burke dice di stare attenti e controllare le foto, porsi l’origine, per quali finalità furono scattate. Stesso ragionamento si può fare con i ritratti pittorici. Il ritratto in pittura di un personaggio, questo si mostrava sempre al meglio di sé: ambientazione lussuosa, vestiti più belli, ritratti significato mondano e sociale, come quel personaggio voleva essere ricordato. Quelli pittorici molto più ricostruiti delle foto. Allo stesso modo possono dare informazioni sulle epoche in cui furono eseguiti. - ritratto Thomas Gainsborough, pittore della nobiltà preferito da tutti, ritrae una signora in una postura normale, a gambe accavallate nel 1760. Prima non era così, era una postura sconveniente per le donne, si appoggia al tavolino con il braccio dove ci sono manoscritti con la musica. Non la ritrae in una posa rigida da ritratto ufficiale, ma in una postura informale. L’effetto negativo quando fu esposto ad una mostra pubblica, fu terribile. Testimonianze di altri nobili che videro il quadro, lo giudicarono molto male: “le sarebbe molto dispiaciuto vedere una persona cara che si facesse ritrarre cos’”. Poteva sembrare una posa provocante. La ragazza aveva deciso di essere ritratta così, sapendo che sarebbe stata criticata. - Ritratto principessa Diana Spencer, 1981 Bryan Organ, scelse di farsi rappresentare in una sala di una reggia della famiglia reale, su una sedia (no poltrona o trono), ambientazione molto semplice, vestita normalmente (non da principessa) con camicia gilet e paio di pantaloni. Nei ritratti ufficiali le regine e le principesse mai in pantaloni per tradizione, sembra ancora in gonna o vestito. Anche lei con le gambe accavallate: posizione informale. Due ritratti con posizioni sconvenienti, per l’epoca (il pubblico colpito negativamente), il pubblico del XX secolo fu colpito dal fatto che avesse i pantaloni. Le immagini ci possono dare informazioni. Ritratto ha la sua massima espressione nei ritratti ufficiali delle figure politiche. Quelli dei sovrani ci danno molte informazioni su come volessero farsi rappresentare, quale immagine volevano far passare, e come cambia nel corso del tempo. Burke fa 3 esempi di 3 sovrani francesi: Luigi XIV, Re Sole, assolutismo, ritratto che sarà un modello per quelli dopo Carlo X, epoca restaurazione, dopo Napoleone Luigi Filippo, sovrano costituzionale, andato al potere dopo la rivoluzione del 1830 + ufficiale e formale, sgabello ricoperto di velluto con corona, scettro… tutti simboli del potere Posizione sopraelevata accetta qualcosa della modernità della rivoluzione: no parrucca, ma ha mantello, corona, trono… Posizione sopraelevata Poltrona, veste divisa guardia nazionale di Francia, no corona ma tiene in mano il berretto, + moderno Livello normale del pavimento Burke dice: il ritratto 1, già Luigi fece una scelta informale, senza corona in testa ma appoggiata vicino, lo scettro lo usa come un bastone da passeggio - Fotografia Luigi Filippo, 1842 molto differente dal dipinto. Sul ritratto più magro. Dipinto era abbellito, era in uniforme da soldato. Qui è vestito come i ricchi borghesi o aristocratici della metà 800, cilindro accanto. Forse in un momento di relax, ma comunque una immagine costruita. Lui volle farsi raffigurare questa immagine di sé, per l’epoca era normale. Marxista ungherese Arnold Hauser, nella sua ‘storia sociale dell’arte’ pubblicata nel 1951, vedeva nei dipinti espressioni di conflitti sociali, aristocrazia VS borghesia, o borghesia VS proletariato. Gombrich nella sua recensione dice che questo approccio è troppo semplicistico. Burke conclude il capitolo dicendo che le immagini riportano cose che i testi scritti non hanno. L’arte del rappresentare è meno realistica di quanto appaia. Non rappresenta in maniera diretta, ma in maniera costruita. Le immagini vanno interpretate: - Carta geografica medievale 1280, realizzata in Inghilterra, ritenuta la più grande per estensione (1,50x1,30) che si sia conservata fino a noi. “Mappa di Hereford” perché è conservata lì, su pergamena, disegna rosso nero, rappresenta in maniera minuziosa fiumi, personaggi, scritte piccolissime dove si spiegano cosa la mappa illustri. Disegni accuratissimi e piccolissimi. Al centro esatto c’è Gerusalemme, sopra il paradiso terrestre, e rappresenta più o meno l’Europa, Africa e Asia. Rappresentazione simbolica dove al cuore di tutto c’è il luogo più importante per la fede cattolica. Scelta confermata perché in alto c'è il paradiso. Burke ci vuole ricordare che rappresentazioni come questa ti possono fornire delle informazioni molto difficili da trovare nei testi, perché le davano per scontate. Fa capire molto quello che per le persone dell’epoca era più importante. Le immagini possono essere per tutti una chiave di accesso alla società del passato, un modo efficace per accostarsi alle ideologie antiche. 23/11/2020 manca una parte METODO MORELLI: prende il nome da Giovanni Morelli, un imprenditore e amatore di opere d’arte. Visse alla fine dell'800, formazione medico, grande passione per la storia dell’arte, in particolare per il rinascimento italiano. Bellini, Botticelli, Bramante, Pollaiolo… li passò in rassegna, a lui non interessava il dipinto in sé ma i particolari del corpo umano raffigurati. Mette a confronto il vario modo nel quale i pittori raffiguravano parti del corpo. Seguiva in tutta la carriera quel pittore andando a vedere ad esempio come faceva le orecchie, le mani, le dita, la postura… La teoria che aveva concluso dopo questo studio minuzioso, era che ogni artista aveva un metodo personale. (Botticelli orecchie tutte uguali, Perugino mani tutte uguali…) Il soggetto poteva cambiare, i loro vestiti, si tradiscono sui piccoli dettagli, sulla paternità di un’opera. Fare attenzione ai dettagli. Metodo molto dettagliato che si basa sull’analisi di piccoli dettagli, per interpretare un’analisi più grande (chi ha fatto il quadro). Spesso usato dagli storici dell’arte nei decenni successivi, fu poi molto criticato, considerato superato, troppo rigido e meccanico. Articolo “le orecchie di morelli”. Aby Warburg e Botticelli, citare espressamente alcuni modelli antichi di raffigurazione. Si propone di sviluppare un particolare tipo: iconografia e iconologia = non mi limito a studiare un pittore e le sue opere, attribuire quadri che fino a quel punto erano ignoti. Attingere alla memoria che gli artisti avevano e alla rappresentazione dell’arte antica. Estremamente significativi. Rinviano sempre a particolari contesti culturali. Per capire il significato di più immagini bisogna conoscere bene la cultura che ha prodotto quel quadro. Discipline, branche e settori della storia dell’arte letteralmente inventate e messe a punto da Warburg e i suoi allievi, coloro che ripresero i suoi studi e li approfondirono. Serie di nomi 💬 CAPITOLO 2 Autori e studiosi della storia dell’arte che vivono agli inizi del 900, sviluppo ed espansione dell’uso della fotografia. Potevano utilizzare le fotografie. Questi 2 ambiti nella storia dell’arte nei primi decenni del 900. Immagini di protesta diventa un simbolo. Sembra smaterializzarsi, si accentua sempre di più con l’andare degli anni. Lei assume sempre più i tratti di un simbolo. Raggiera intorno al volto = specie di aureola. 1592: sfondo cielo chiaro e tempesta. Sta sopra una cartina geografica. Abito molto sfarzoso, gonna enorme, maniche molto a sbuffo, regina invecchiata ma sempre curatissima, emanare sempre una grande autorità. Da semplice donna all’immagine del potere del sovrano. Perché lo fa? Gli studiosi che si sono dedicati l'intera strategia e il regno di Elisabetta, hanno ipotizzato che fosse legato ad una scelta politica, chiesa protestante. Chiesa anglicana l’Inghilterra diventa protestante, nella liturgia anglicana l’unico simbolo è quello di Cristo, mentre nelle confessioni protestanti no immagini di santi e madonna. L’ipotesi che hanno fatto è che abbia consapevolmente deciso di farsi ritrarre come una donna-simbolo, che con la sua figura rappresenta il potere del sovrano, ma va a virachiare l’immagine della vergine che gli inglesi non avevano più. “Regina vergine”. Altro elemento è prendere a prestito modelli di altro tipo, raffigurati nelle statue greche o romane. Vengono continuamente adattati, nel corso dell’età moderna vengono stampati dei libri, trattati di iconologia che erano costituiti da immagini e testo esplicativo di ogni figura rappresentata. Uno dei più noti che cita Burke di questi trattati, stampato agli inizi del 600 “iconologia” di Cesare Ripa, nato a Perugia, lavorato fin da giovane a Roma alla corte di alcuni cardinali. Sorta di guida di repertorio per gli artisti, specie di enciclopedia, per ogni concetto contenuto, egli forniva un’immagine: come bisogna raffigurare un sovrano, la sapienza…? Per ogni concetto esposto immagine + spiegazione. Opera fortunatissima ristampata moltissime volta, molto diffuso, come raffigurare i soggetti nei loro dipinti. Il tema che Burke si propone di scrivere nel capitolo “le immagini di idee”. L’immagine dell’Italia: - raffigurare con un’immagine un concetto astratto. Stabilisce che l’Italia va raffigurata come una donna, vestita all’antica (come se fosse un’antica romana), scettro, simbolo fortuna, è caratterizzata da una corona di torri sulla testa sormontata da una stella, perché è fatta da tante città e tanti piccoli borghi. Era divisa in molti stati. Nell’arte successiva, questa figura fu fortunatissima. Tomba del poeta Alfieri, Canova ritrae scultura dell’Italia che piangeva sulla sua tomba. Identificabile per corona e …. Simbolo molto forte tra i patrioti del risorgimento, 1810. Continua con l’andare dei decenni. Stella vuol dire che è la favorita dal cielo, stemma sul petto dei Savoia - Immagine della libertà con Ripa è raffigurata come una donna vestita di bianco, in una mano scettro, sull’altra cappello, ai piedi un gatto. Scettro autorità. Informazione morale, concetto filosofico e morale che si applica ad ogni individuo, è essere libero dalle passioni, saper governare se stesso, saper ben gestire il proprio animo, auto controllo. Gatto è un animale libero, non vuole padroni, simbolo di libertà, e in quanto tale per identificare la libertà devi mettere un gattino vicino. Uno dei concetti che nella tarda modernità acquisisce una importanza fondamentale, cesserà di essere un simbolo morale, ma nel 700 divenne un simbolo politico. L’elemento importante è che c’è un momento storico di cesura e di trasformazione, che è quello tra 700 e 800. Conoscono un cambiamento. Nuovo ideale, cittadinanza nazionale, all’interno di una nazione tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge e hanno gli stessi diritti. Il potere del sovrano viene rimosso, nessuno avrà più il potere, la sacralità, non godrà più di quei simboli che avevano caratterizzato nelle epoche precedenti. Ideali improntati alla “religione civile”, nuova società nata con la rivoluzione ha bisogno di nuovi simboli. Come e quali? ricerca di simboli diversi a quelli tradizionali legati alla memoria del periodo dell’assolutismo. Rivoluzione in Francia decisiva, creano serie di sperimentazioni. Numerosi 30/11/2020 Finalità di Burke: possibilità di adoperare qualunque tipo di immagini, non solo quelle considerate opere, ma qualsiasi tipo, anche quelli che non sono classificati opere d’arte. Fa esempi parziali, mette in risalto alcune epoche storiche. Accumula molti esempi in ogni capitolo, preferisce questo metodo: molti esempi piuttosto che solo su alcuni e approfondire l’analisi. Scelta voluta che lui motiva alla fine del libro quando si avvia a fare le conclusioni : “caratterizzare il testo con la varietà, tante immagini così che il lettore le vede e passa in rassegna molte immagini per ogni tematica”. Risalta bene quello che Burke si pone come questione, far vedere la complessità e la molteplicità dei significati delle immagini, delle possibili interpretazioni alle immagini, la varietà di usi e riusi, nel corso dei secoli. Varietà anche del significato che un’immagine può avere, contestualizzandola nel tempo. Stessa posizione di una figura, inquadramento, paesaggio, scenario domestico… possono tentativi = in quegli anni in Francia si assiste di nuovo ad una grande contaminazione tra simboli politici e simbologie religiose. Nuovi simboli caricandoli di valori spirituali. 1794, repubblica dei giacobini, chiusero le chiese in Francia, proibito, sostituito con una religione alternativa, laica, improntata al culto dell’essere supremo, entità che non corrispondeva a nessuna divinità precisa. Tutti i cittadini francesi dovevano renderle omaggio. FESTA DELL’ESSERE SUPREMO, statua della sapienza portata, fu mostrata ai cittadini partecipanti, costruita secondo una serie di stili e che doveva rappresentare il simbolo della nuova religione, come se sostituisca le statue dei santi. Nuova intensificazione di utilizzo di simboli religioni utilizzati anche dagli avversari della rivoluzione: - stampa commissionata dai controrivoluzionari, Parigi 1792 “il nuovo calvario”, raffigura in termini cristologici le sofferenze e la persecuzione inferte dalla rivoluzione contro il re, raffigurato crocifisso come Cristo al centro della scena, il personaggio seduto su un animale con testa di donna (simbologia dell’apocalisse) è Robespierre, da una parte Maria Antonietta che piange. Il re è un martire. Anni della rivoluzione cruciali, perché cambia il potere, rivoluzionario e ambisce ad essere democratico. - -Delacroix, “la libertà che guida il popolo” 1830, grandi dimensioni, celebrare la rivoluzione che il popolo francese aveva compiuto nel 1830, dopo il congresso di Vienna era stata restaurata la monarchia, insorse il popolo contro il re, rivoluzione durata pochi giorni, molto violenta ed efficace, costrinsero il re ad abbandonare la reggia, nominato poi il re Filippo, che governò secondo la costituzione, subito dopo la vittoria, Delacroix celebrò con questo quadro. Il simbolo fondamentale rappresentato è una donna, raffigurante la libertà, contornata da una serie di personaggi protagonisti della rivoluzione, uomo con cappello cilindro forse la borghesia, donna con bandiera tricolore in mano che guida il popolo è la libertà, berretto frigio in testa simbolo della liberazione, a seno nudo, non voleva essere simbolo di sensualità ma allude al fatto che la libertà che rappresenta anche la Nazione, madre del popolo, oppure antico mito delle amazzoni (donne guerriere che combattono a seno nudo). Enorme impatto, concetto astratto moderno, è un'idea che deve essere di alto impatto emotivo, deve propagandare. Utilizza dei rinvii classici, delle statue antiche, fisicità. Venere di Milo, al Louvre, è un possibile modello, età ellenistica, I sec a.C. rinvenuta a fine 700 in Grecia nell’isola di Milo, comprata dai francesi e portata a PArigi. Subito esposta al pubblico. - Murale a Betlemme, muro di cinta tra territorio palestinese ed iriano. Vuole rappresentare la libertà palestinese che guida il popolo contro Israele. In mano bandiera palestinese. L’immagine di Delacroix è diventato il modello di riferimento moderno e contemporaneo per rappresentare l’idea di libertà. Dopo di lui chi vuole raffigurare la libertà ha in testa lui come una delle possibilità. Libertà del popolo contro la politica. E’ militante, concretamente impegnata nel raggiungimento del proprio ideale. essere simili ma possono cambiare significato. Invitare costantemente a non essere rigidi nella interpretazione. Non è un punto di arrivo di una ricerca, ma è a sua volta un punto di partenza Può essere sempre frutto di una costruzione = il punto di vista, può essere dell’artista oppure del suo committente, dell’epoca dell’artista… L’immagine non deve offrire conferme di quello che uno sa già, stando attenti a queste si hanno delle informazioni in più che la documentazione scritta non offre. Va ad integrare e arricchire quello che c’è nella documentazione scritta. Concetti ripetuti in continuazione, lo storico una volta che ha un’informazione cerca immediatamente il contesto. Mai fidarsi solo di un’immagine. Attenzione ai dettagli, annotare e mettere a fuoco anche quelli piccoli ma significativi. Possono essere l’elemento più realistico delle immagini, possono riferire anche indizi utili per condurre avanti la ricerca. 💬 CAPITOLO 5 “la cultura materiale e le immagini”. Vita quotidiana, come erano fatte le città e le case (esempio della forchetta). Sempre stare attenti al fatto che le immagini possono essere realistiche nei dettagli, ma in generali non sono mai realistiche. Spesso possono rappresentare una costruzione, immagine simbolica della città. - Pieter de Hooch, Olandese, artista molto prolifico, in gran parte tutte scene domestiche dentro le case o in esterno all’interno delle città. Caratteristica che le vie, strade, piazzette, sono tutte pulitissime. Uno può pensare che nelle città olandesi davvero la città fosse così. Inganno del realismo, se uno non è attento lo scambia per la realtà. Non erano veramente così, in tutte le città europee di questi secoli erano schifose, lanciavano i rifiuti sulla strada. Peter l’ha volutamente abbellire, non era la realtà ma l’ideale. Ci ha voluto trasmettere una sua visione idealizzata. Nonostante tutto i dettagli possono essere rivelatori. L’immagine si può comunque adoperare per sapere di più sugli oggetti di uso quotidiano: scopa e secchio, sono realistici 💬CAPITOLO 6 Come era organizzata la società e i rapporti. Parla di un libro famoso scritto da uno storico “Padri e figli nell’Europa medievale e moderna”, pubblicato nel 1960 da uno storico francese Philippe Ariès. Ritenuto superato ma che per molti anni fu importante. Si proponeva di indagare quali rapporti e legami esistevano in Europa nel MEdioevo e nell’età moderna, come erano organizzate le famiglie, che tipo di rapporti genitori figli, come venivano cresciuti, come considerava o non considerava l’infanzia. Libro molto ampio che affronta una lunga cronologia. Studiò grande numero di fonti, tra queste tante immagini, moltissimo ricorso all’arte- dipinti in particolare. Considerato un precursore, non era scontato che uno storico generalista usasse le immagini. Nel suo libro allega una trentina di immagini, oggi condivisibili, passati gli anni. Sia in epoca medievale che moderna la mortalità era altissima, abituati a vedere anche i bambini piccoli a morire (pestilenze, guerre, carestie, parti… vita media molto più a rischio). Bastava un’influenza per morire. Quello che per noi oggi è una tragedia a quel tempo era normalità. Questa situazione dove i genitori facevano figli, perché non erano sicuri che crescessero, attaccarsi poco affettivamente ai bambini. Gli vogliono bene, ma cercano di non investire troppo ai bambini. Devi evitare di legarti troppo affettivamente, modo per tutelarsi dal dolore. Ai bambini/adolescenti non viene attribuita un’identità particolare, sono tutti ritratti come se fossero degli adulti in miniatura. Si soffermava su dipinti. - “Madonna di Ognissanti”, tiene il bimbo in braccio, molto impostati. Distanza emotiva madre figlio. Tipo di interpretazione. La situazione non cambia, bambini molto stereotipati, vestiti da piccoli adulti, non da bambini. Quasi mai raffigurati mentre giocano. Componente più piccola di età per la famiglia. Molto spesso troppo seri i bambini rappresentati, non sembrano spontanei. Nella società europea i bambini non avevano avuto uno spazio preciso autonomo, ma erano sempre stati considerati piccoli adulti che dovevano crescere. Piccolo cambiamento con la medicina, diminuzione di morti accidentali, 700 scompaiono le grandi epidemie. Più speranza di vita. Con l’illuminismo nuova visione dei bambini, in Il suo interesse per la vita quotidiana nella sua epoca epoca in cui la storia del quotidiano non godeva ancora di seria considerazione fra gli storici. Si concentra sul modo in cui Luigi riesce a prendere il potere e a mantenerlo, focalizzando la sua attenzione sul teatro di corte di Versailles e su come il re se ne sia servito per domare la nobiltà. Storia contemporanea Tranne per alcune eccezioni, la maggior parte dei film storici di qualità ha per soggetto un passato relativamente recente. Analizziamo quindi due film diretti rispettivamente da Pontecorvo e Jancsò. La battaglia di Algeri (Pontecorvo - 1966): il film non impiega nessuna sequenza tratta dai cinegiornali, eppure dà l’impressione allo spettatore di assistere a un cinegiornale grazie allo stile della fotografia e l’utilizzo di molti attori non professionisti. Le scene in cui i francesi torturano e uccidono alcuni individui sospettati di essere terroristi, sono basate su ricerche effettuate negli archivi della polizia rese possibili dalla cooperazione del governo algerino. Il film offre un’immagine forte di un’interpretazione marxista del processo storico come lotta fra oppressori e oppressi in cui questi ultimi sono destinati a vincere, ma senza cadere nella tentazione di rappresentare tutti i ribelli come buoni e i sostenitori del regime coloniale come cattivi: lo schermo mostra chiaramente le atrocità dell’uno e dell’altro. L’armata a cavallo (Jancsó – 1967): riesce ad evitare un’interpretazione della Guerra civile russa nonostante il film sia stato commissionato dal governo sovietico per il 50° anniversario della Rivoluzione russa. La tecnica questa volta è quella di scegliere un punto di vista locale, un villaggio conquistato e riconquistato dai Rossi e dai loro oppositori Bianchi. In queste ondate di alte e basse maree, il punto fisso rimane il luogo: il villaggio, le campagne, un monastero locale e un ospedale da campo. Viste da questo centro, le atrocità delle due fazioni appaiono ugualmente terribili nonostante i loro stili differiscano per significativi dettagli: la violenza dei Bianchi sembra più disciplinata di quella dei Rossi. I campi lunghi prevalenti nel film fanno apparire gli individui come elementi piuttosto secondari stimolando gli spettatori a focalizzare la loro attenzione sul processo storico. Ciascuno a suo modo, ognuno di questi film illustra l’importanza del punto di vista nelle narrazioni visive: esiste una differenza nel modo in cui individui o gruppi diversi vedono gli stessi avvenimenti.