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Storia moderna, dalla coperta dell'America all'età Napoleonica, Sintesi del corso di Storia Moderna

Scoperta dell'America, , la stampa, la riforma protestante, Carlo V, Filippo II, Elisabetta I, guerre di religione, Richelieu e Mazzarino, Luigi XIV, Rivoluzioni (inglese, francese, americana, agricola, industriale), schiavismo, dispotismo illuminato.

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

Caricato il 03/03/2021

Letizia.losi
Letizia.losi 🇮🇹

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Scarica Storia moderna, dalla coperta dell'America all'età Napoleonica e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Esame storia moderna Periodizzazione dell’età moderna L’Età Moderna è un concetto storiografico, inteso come fase successiva all'età medievale e precedente all'età contemporanea, che riguarda un arco temporale di circa tre secoli compreso tra la seconda metà/fine del 1400 e gli inizi del 1800. Nel 1492 la scoperta dell’America segna la fine del medioevo e l’inizio della storia moderna. E’ l’inizio di una storia non più incentrata solo sul Mediterraneo ma su tutto il mondo. Il bisogno di spezie, il desiderio di diffondere il vangelo e la disponibilità di navi e strumenti, spingono gli europei a fare nuove esplorazioni verso Indie e Americhe. Caratteristiche dell'età moderna: * nascita e consolidamento dello Stato Moderno; * ampliamento della conoscenza del mondo da parte degli europei; * ristrutturazione della Chiesa, in seguito alla riforma e alla controriforma; * progressiva diffusione del pensiero laico in seguito alle nuove scoperte scientifiche * nascita della figura del borghese, legato sempre più al denaro con l’affermazione del pre-capitalismo finanziario e mercantile. Caratteri generali dell’Umanesimo e del Rinascimento. Il termine Rinascimento indica ogni periodo di recupero di valori o modelli positivi del passato dopo una parentesi di abbandono. In questo caso indica il periodo compreso tra la seconda metà del 1300 e la fine del 1500, quando dapprima l’Italia e poi l’Europa sperimentarono un’intensa stagione di recupero della cultura classica latina e greca, dopo i secoli di quella che proprio allora iniziò a definirsi come “età di mezzo”. Si trattò di una rinascita a livello letterario e artistico, che incise sui gusti e sui comportamenti delle classi dominanti dell’epoca, dando vita a un intenso mecenatismo e alla promozione di biblioteche, accademie e produzioni artistiche. Non operò invece significative trasformazioni a livello sociale, economico e politico, come dimostra la decadenza in questi settori dell’Italia, centro d’irradiazione della nuova cultura. Componente essenziale del Rinascimento fu l’Umanesimo, vale a dire l’esaltazione degli studi umanistici (o humanae litterae). Si ebbe così una febbrile attività di riscoperta, di analisi storico-filologica (La filologia fu la scienza impegnata nella ricerca di codici originali e di documenti autentici e nella loro interpretazione non più viziata dalla visione cristiana del mondo). Gli aspetti più evidenti del ritorno all’antico furono il rifiuto dell’ascetismo e del teocentrismo medievali e la rivalutazione della dimensione mondana e naturale della vita, della voluptas. L’aspirazione al ritorno alle origini, si ebbe anche nell’umanesimo cristiano (Erasmo da Rotterdam), la cui proposta di un cristianesimo rigenerato esercitò un’influenza profonda sia nel mondo cattolico sia in quello riformato e protestante. Dalla seconda metà del ‘400 si ebbe la diffusione dei valori umanistici e rinascimentali, favorita dalla stampa a caratteri mobili, che moltiplicò rapidamente i testi in circolazione. 1 Lo stato moderno Mentre nello Stato feudale il potere era legato all’Impero e al Papato e la legge era rappresentata da un signore che decideva in modo personale (Stato di privilegio), ora ciò che era giusto o sbagliato non era più deciso da un sovrano ma da una norma scritta uguale per tutti. Quindi mentre il feudalesimo si manifestò come un potere più personale, lo Stato moderno si affermò come potere più impersonale. In questo modo lo Stato Moderno assunse caratteri laici poiché il potere non dipendeva né dall’Impero e né dalla Chiesa e trovava motivo della sovranità in se stesso. Era uno Stato sovrano che si governa per mezzo delle leggi: la ragion si stato (Stato che esercita il potere per mezzo di leggi). Inoltre mentre nel feudalesimo il sovrano era al di sopra di tutto, nello Stato moderno il sovrano era al di sotto della legge, si sottometteva ad essa. Quindi in questa nuova concezione, il sovrano non era più il Re, ma era lo Stato; il Re dava soltanto voce alle leggi. In definitiva lo Stato Moderno si poteva identificare come singoli territori a capo dei quali c’era un monarca che gestiva il territorio in nome della legge. L’invenzione della stampa Prima della stampa, l’unico modo per riprodurre un libro era copiarlo manualmente, era un processo lento, costoso e faticoso; tra 1200 e 1300, l’industria della copia era cresciuta a dismisura, grazie agli scriptoria nei monasteri (vaste sale dove si copiavano manoscritti). La domanda di libri stava crescendo, questo anche perché la cultura non era più soltanto appannaggio della chiesa. Possedere libri, peraltro, era segno di potere. Visto il mercato in crescita, molti personaggi tentavano di innovare la produzione, ma mancava una tecnica per riprodurre lo stesso testo in modo veloce su centinaia di copie. Ci si arrivò gradualmente. All’inizio venne inventata la xilografia: l’impressione di una tavola di legno imbevuta d’inchiostro tramite una pressa, (tecnica nata in Cina) usata per riprodurre immagini su carta. Per rendere la stampa davvero vantaggiosa, il salto di qualità (che in Europa dobbiamo a Gutenberg ) furono i caratteri tipografici (tasselli metallici, con in rilievo un carattere; anche questi esistevano da secoli in Cina) che andavano a comporre le pagine di un libro: non c’era più bisogno di incidere le intere pagine, ed il costo di riproduzione di ogni libro calava così drasticamente. La prima opera fu la Bibbia a 42 caratteri di Gutemberg in latino del 1455, 300 caratteri tipografici diversi. La figura più importante nella storia della stampa italiana è sicuramente Aldo Manuzio, un umanista che iniziò a stampare a Venezia nel 1494, realizzando meravigliose edizioni di stampe di classici. Fu l’inventore del carattere corsivo (volto a risparmiare la carta e rendere i testi più leggibili) e fu il primo a introdurre il formato stampa in ottavo. 2 La rinascita del ‘500 • Aumento demografico; in 120 anni circa raddoppia la popolazione europea • Aumenta il numero di figli per coppia, e si abbassa l’età di matrimonio • Aumento stellare dei prezzi, dovuto sia all’arrivo dell’oro dall’America (e quindi alla svaluta dell’oro), sia all’aumento demografico (aumenta la domanda di cibo ma non l’offerta, quindi il prezzo sale). • Aumenta la coltivazione dei cereali (di cui c’era molta domanda), estendendo le terre destinate all’agricoltura ma senza innovare le tecniche. • Aziende agricole: nasce una mentalità aziendale, ovvero quella di vendere i prodotti in eccesso, non necessari all’auto-sostentamento. • Diffusione di banchieri, che prestavano soldi per varie imprese. Arriveranno poi le compagnie commerciali, che potevano chiedere ingenti prestiti. (come la Casa de la contractaciòn) Lutero e la Riforma Protestante I problemi della Chiesa: ‣ i Papi si immischiavano molto di frequente nella politica ‣ erano sempre meno interessati alla cura delle anime ‣ molti vescovi non risiedevano nemmeno nelle loro diocesi ‣ praticavano il concubinato e la simonia (accumulando titoli, e quindi anche tasse) ‣ la vendita delle indulgenze, tutto questo minava la fiducia dei fedeli nell’istituzione. La vendita delle indulgenze è la goccia che fa traboccare il vaso, ed iniziano a brulicare idee contrastanti, soprattutto tra gli umanisti cristiani. L’umanesimo cristiano è una particolare corrente umanista, diffusa soprattutto in Francia, Fiandre e Germania, che intendeva conciliare i principi base dell'Umanesimo con il cristianesimo. Questa corrente metteva l'uomo al centro della Chiesa, quindi valorizzava il rapporto personale e individuale con Dio, inoltre favoriva lo studio filologico dei testi sacri, al fine di ricavare la lezione originale di tali testi, non condizionata da traduzioni o da adeguamenti. Anche nei monasteri si videro esempi di umanesimo cristiano. Il maggiore esponente di questa corrente fu Erasmo da Rotterdam, che sosteneva il “libero arbitrio” 1517: Martin Lutero “affigge” le sue 95 tesi sul portone della Chiesa di Wittemberg. L’aspetto centrale delle critiche non è la moralità ma la teologia; accusa quindi la chiesa di mettere in atto cose che dal punto di vista teologico non potrebbe fare, di cui solo Dio è capace. Pensiero di Lutero: l’uomo non è buono, è peccatore e non ha nessun potere sulla sua salvezza dell’aldilà, Dio nella sua onnipotenza e bontà decide di graziarci e giustificarci per fede. “de servo arbitrio” La teologia luterana: - Le sacre scritture sono superiori al Papa; - Libero esame delle scritture (ognuno se le legge, non deve interferire la Chiesa); - Sacerdozio universale (tutti si possono accostare alla religione, non solo chi ha uno status particolare) e la comunità assume un pastore a tutti gli effetti. 5 - Cambia il ruolo e il numero dei sacramenti (sì al battesimo e all’eucarestia, no agli altri); tiene buoni solo quelli che si trovano nelle scritture, gli altri li ha inventati la chiesa; - Secondo la dottrina cattolica durante l’eucarestia avviene il miracolo (transustanziazione) ovvero la sostanza cambia, Lutero dice che avviene sì un miracolo, ma le due sostanze (pane/corpo di Cristo e vino/sangue di cristo) coesistono (consustanziazione); 1520: il Papa segue attentamente la diffusione delle tesi di Lutero (pesantemente eretiche) ed emana presto una bolla: Exsurge Domine. Esige che Lutero ritratti le sue tesi entro un determinato periodo, vietava in tutti i paesi cattolici la diffusione di qualsiasi libro contenente le eresie luterane e si richiedeva alle autorità secolari (tutti i principi tedeschi) di far rispettare la bolla nei loro domini. Lutero alla scadenza brucia pubblicamente sulla piazza di Wittenberg la bolla. Questo era l'inizio della rivolta che avrebbe portato alla scomunica con la bolla Decet Romanum Pontificem. Carlo V, imperatore tedesco fermamente cattolico (ne parleremo meglio dopo), vuole risolvere questa diatriba. Lutero ha va vari appoggi, soprattutto fra i principi (come il principe Federico di Sassonia), che sono interessati a questa riforma che per alcuni vantaggi che vi trarrebbero, per esempio: sostenendo che gli ecclesiastici dovessero partecipare alla vita sociale, conseguirebbe la chiusura di molti ordini monastici, con le terre annesse, che erano vastissime; quindi aumenterebbero notevolmente le tasse. Federico di Sassonia convince Carlo V a posticipare l’assemblea di discussione sul luteranesimo. Si tiene quindi tempo dopo la Dieta di Worms (1521): Obiettivi: - Trattare il problema come una questione interna germanica - Far ritirare a Lutero le sue tesi (non ci riuscirono) L’editto di Worms dice così: si dichiara Lutero un fuorilegge e vietava la lettura o il possesso dei suoi scritti; permetteva inoltre a chiunque di uccidere Lutero senza subire conseguenze legali. Carlo V da l’ordine di arrestare Lutero, ma gli uomini di Federico lo “rapiscono” e lo nascondono in un castello. Qui Lutero traduce la Bibbia in tedesco (mossa fondamentale che aumenta esponenzialmente la diffusione). Le Chiese protestanti iniziano inoltre un’ampia campagna di alfabetizzazione attraverso scuole. Il popolo, che è molto impoverito in questo momento, vede in questa nuova dottrina un invito a chiedere giustizia, rispetto a una Chiesa corrotta, ricca e sfruttatrice. Tutto questo sfociò in rivolte: - I cavalieri, che avevano perso molto prestigio, insorsero in una violenta rivolta, fino a farla diventare una vera guerra civile, portando Lutero a schierarsi dalla parte della nobiltà. L’esercito soppresse la rivolta. - I contadini, dopo aver letto il vangelo si rendono conto della corruzione della Chiesa e si rivoltano, ancora più violentemente. Le richieste che avanzano sono l’abolizione delle corvès, e che Lutero prenda parte alla loro Lega cristiana. Anche stavolta Lutero non prende posizione, perchè essendo protetto dai principi non può voltargli le spalle, e anche perchè non approva l’uso della violenza. Spetta a Dio fare giustizia. 6 Müntzer, un pastore protestante, nonché uno dei capi dei ribelli nella guerra dei contadini sosteneva che Lutero fosse troppo moderato. Lui avanzava questa richieste: - Che i contadini partecipino alla vita politica delle città - Che le terre vengano requisite e ridistribuite equamente tra i contadini - "Omnia sunt communia” (era un comunista in pratica) La Battaglia di Frankenhausen (15 maggio 1525) e la cattura, tortura ed esecuzione di Müntzer, soffocano la rivolta dei contadini. 1529: Dieta di Spira. Molti principi, ora diventati luterani chiedono, l’annullamento dell’editto di Worms. 1530: Dieta di Augusta. I principi protestanti presentano la loro confessione di fede. 1531: Lega di Smalcalda. Alleanza militare difensiva tra zone protestanti in Germania. La Germania è ormai per una gran parte governata da principi luterani. Riforme: Le seguenti sono le riforme principali che partirono dalle idee di Lutero, ma che vi si discostarono un pò troppo, tanto che in quasi tutti i casi lo stesso Martin Lutero non si trovò ad appoggiarle per il loro estremismo, e le prime due fallirono. Zwingli Propone una riforma della città di Zurigo: - Toglie dalle Chiese le immagini sacre, per non dare l’impressione di una Chiesa ricca e lussuosa, e per non limitare l’idolatria alle immagini ma farla andare oltre, a Dio. - Abolisce il celibato dei preti - Chiude tutti i conventi - Nell’eucarestia non c’è la presenta reale del corpo di Cristo La città accoglie calorosamente questa riforma. Ma fa una scelta di troppo - Condanna lo stile di vita mercenario, perchè non appoggiava una vita di barbarie verso il prossimo. Questa scelta provoca una guerra tra Zurigo e i cantoni vicini. 1531: Battaglia di Kappel in cui vincono i cattolici e Zwingli viene ucciso. Anabattisti Movimento di riforma, che sosteneva: - Che il battesimo dovesse essere impartito solo in età adulta, così che fosse frutto di una libera scelta. - Che la vita politica e religiosa dovessero essere ben separate. - Gli anabattisti non dovevano interessarsi ai soldi, alla vita militare o all’ascesa sociale. - Estrema uguaglianza sociale. Erano anche in conflitto con la riforma di Zwingli, tanto che vennero cacciati da Zurigo. 1534: gli anabattisti rimasti riuscirono ad entrare e impossessarsi di in una cittadina al nord della Germania (Münster), creano un comune secondo i loro principi (comunismo e poligamia). Vengono attaccati e sterminati dopo qualche mese, dai principi tedeschi. 7 Nel corso del Concilio ci fu un’ampia opera di repressione, reintroducendo l’inquisizione, per indagare e processare, mediante un tribunale, i sostenitori di teorie considerate eresie. Si avviò un’opera di censura non solo sulla teologia ma sulla cultura in generale. 1559: la Chiesa vara l’indice dei libri proibiti, che comprendeva ad esempio gli scritti di Lutero, Calvino ed Erasmo. Alcuni filosofi italiani importanti: GIORDANO BRUNO Uno dei tanti che si opposero allo spirito repressivo dell’età della Controriforma, che entrò in aperto contrasto con le autorità ecclesiastiche a causa delle sue idee favorevoli alla ripresa del dialogo con i protestanti. Denunciato dall’Inquisizione, fu giustiziato sul rogo nel 1600. TOMMASO CAMPANELLA Un altro frate oppositore, il quale elaborò la grande utopia di una società ordinata su basi comunistico-ascetiche e inquadrata politicamente in una monarchia universale, La città del Sole. Processato dall’Inquisizione riuscì a salvarsi fingendosi pazzo, ma restò in prigione per molti anni. GALILEO GALILEI Benché sia un devoto cristiano, fu vittima anche lui dell’inquisizione per le sue dottrine astronomiche, ma fu solo isolato agli “arresti domiciliari” essendo molto anziano. Oltre a questa tremenda repressione la Chiesa istituì però anche nuovi ordini, più devoti al messaggio evangelico, con stili di vita più consoni; come per esempio i Teatini, i Cappuccini, i Barnabiti e le Orsoline. Ma l’ordine più importante era quello dei Gesuiti, fondato da Ignazio di Loyola. Egli era un militare, infatti l’ordine era creato sulla falsa riga di una compagnia militare. Grazie alla loro comprensione, entrano pian piano in tutte le corti europee, sia come confessori sia come insegnanti. Tema disciplinare Tema dottrinale - Crea seminari per migliorare la formazione dei preti - Celibato dei preti - Obbligo di residenza per parroci e vescovi e devono visitare periodicamente le loro parrocchie - Viene redato il Catechismo, stampato Ribadisce con forza la dottrina cattolica: - Validità dei sacramenti - Separazione del clero dai laici - Transustanziazione - La Bibbia in latino - La salvezza si ottiene per fede e opere buone 10 Caccia alle streghe e antisemitismo - Nel 1555 Papa Paolo IV emana una bolla tristemente famosa, “Cum nibis absurbum”: un documento con cui di discriminano pesantemente gli ebrei, istituendo un ghetto a Roma in cui venivano obbligati a vivere di giorno, e rinchiusi la sera, imponendo loro restrizioni e obbligandoli a rendersi riconoscibili. Questo fenomeno purtroppo si diffuse. - Il fenomeno della caccia alle streghe esisteva già, ma si intensificò notevolmente in questo periodo, per colpa dell’intolleranza. C’erano dei manuali per gli inquisitori per stanare le streghe, le indagini erano quasi sempre condotte sotto tortura. Venivano accusate per lo più donne, magari in situazioni particolari (vedove o non sposate, che spesso vivevano isolate per non restare da sole in città), che costituivano il capro espiatorio perfetto per qualunque problema. Carlo V d’Asburgo, imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V d'Asburgo è stato: - principe dei Paesi Bassi dal 1506 - re di Spagna dal 1516 - Imperatore del Sacro Romano Impero Germanico e arciduca d'Austria dal 1519 Fu sovrano di un "impero sul quale non tramontava mai il sole" che comprendeva in Europa i Paesi Bassi, la Spagna e il sud Italia, i territori austriaci, il Sacro Romano Impero, nonché le vaste colonie castigliane e una colonia tedesca nelle Americhe. Nato nel 1500 da Filippo il Bello (figlio di Massimiliano I d'Austria e Maria di Borgogna) e Giovanna la Pazza (figlia di Isabella di Castiglia e Ferdinando d'Aragona), Carlo ereditò la Spagna dalla madre a 16 anni. Quando muore Massimiliano I, imperatore tedesco, concorrono alle elezioni per sostituirlo: Francesco I re di Francia e Carlo V; quest’ultimo primeggia soprattutto grazie alla corruzione. A 19 anni è a capo di tutti i territori nell’immagine sopra riportata. La grandezza del suo regno però è anche il suo limite, essendo perennemente minacciato da nemici esterni e interni, tra cui: Francesco I, i turchi ottomani, i luterani, la Spagna (dove non è accolto bene). Egli ha il controllo su un territorio gigantesco ma è un controllo molto debole, per nulla capillare. Carlo V vuole trovare un modo per collegare Spagna e Germania senza passare per la Francia, si concentra allora sulla rotta via mare Barcellona-Genova, da qui il desiderio di conquistare Genova, sotto il ducato di Milano, sotto la Francia. Scoppia così il conflitto tra Francesco I e Carlo V, che raggiunge l’apice nella Battaglia di Pavia, 1525 e che si conclude con Carlo V che stravince e riesce anche a catturare Francesco I. La prima cosa che fa è ripristinare gli Sforza a Milano, poi porta Francesco I a Madrid e gli fa firmare un trattato, il Trattato di Madrid (1526): Carlo V gli impose, in cambio della sua liberazione, la 11 rinuncia ai possedimenti in Italia e alla Borgogna, oltre alla consegna di una cospicua somma in denaro e dei suoi due figli. Francesco I tornato in Francia rinnega il trattato e decide di voler ricominciare la guerra, ma stavolta istituisce prima una lega con tutti i nemici di Carlo V. 1526, Lega di Cognac (con Firenze, Venezia, Milano, Papa Clemente VII). Carlo V in risposta, mette in atto una strategia: evita di pagare i suoi mercenari, che si trovano al nord Italia, in questo modo sa che non si faranno troppi scrupoli a raggiungere Roma e a saccheggiarla, anche perchè i lanzichenecchi (mercenari) erano quasi tutti contadini, che odiavano la Chiesa di Roma e seguivano il luteranesimo. Il Sacco di Roma del 1527 passa alla storia. Durante la difficile situazione i paesi vicini cercano di approfittarsi dell’accaduto, per esempio: a Firenze, la popolazione caccia i Medici e ripristinare la repubblica; Venezia,Ferrara e Genova occupano alcuni territori papali. Il papa, per mettere fine al sacco, accetta le dure condizioni di Carlo V, che si realizzeranno tra il 1529-30: firmarono il Trattato di Barcellona (in cui si ripristinavano i possedimenti italiani del papa, i Medici a Firenze, e Carlo V ottiene così l’egemonia sull’Italia) e la Pace di Cambrai (pace con Francesco I: scioglimento della Lega di Cognac e il riconoscimento dei possedimenti in Italia, il cambio della rinuncia della Borgogna da parte di Carlo). Nel 1535 a Milano muore il duca Francesco II Sforza: in base a un accordo ora il territorio spetterebbe alla Spagna. Francesco I prova ancora una volta a mettere i bastoni fra le ruote a Carlo, ma il papa interviene e fa firmare ad entrambi la Tregua di Nizza, 1538 soprattutto in vista di una minaccia ottomana. Nel 1542, ancora Francesco I di cerca approfitta di una difficoltà militare di Carlo V per attaccarlo, ma stavolta gli va peggio del solito; Carlo V riesce addirittura a penetrare in Francia e a minacciare Parigi (e si era anche alleato con Enrico VIII d’Inghilterra). La Francia è costretta a una pace, la Pace di Crepì (1544), che gli consente di ristabilire i confini della tregua di Nizza, ovvero la Provenza ai francesi e Milano agli spagnoli. Francesco I muore e gli succede il figlio Enrico II, che cambia strategia. Anziché affrontare Carlo V in Italia, decide di affrontarlo in Germania, alleandosi con suoi i nemici interni (molti principi protestanti, che ricordiamo avevano la Lega di Smalcanda), ricevendo anche in cambio alcune città tedesche. Oltre questo, scoppiano rivolte in Corsica (sotto gli spagnoli) e a Siena (dove viene sedata da Cosimo I Medici, che si prende anche la città). Dopo tutte queste difficoltà Carlo V nel 1555 firma la Pace di Augusta (tra l’impero e la Lega di Smalcalda: sancisce il principio “Cuius regio eius religio”, ma si può scegliere solo tra la religione cattolica o protestante). Vi è inoltre un altro problema: quello delle terre (quelle revocate agli ordini monastici ecc.. ), per cui si sfruttava spesso il luteranesimo. Quindi si stabilisce che le terre requisite dopo il 1552 devono essere requisite alla Chiesa cattolica. 1556: Carlo V abdica. Il suo progetto di creare un impero universale è ormai irrealizzabile, e decide di lasciare i suo impero a due persone: il fratello Ferdinando I e il figlio Filippo II. 12 restanti ribelli, chiamati anche pezzenti, erano di tutte le classi sociali, anche nobili di fede cattolica che non accettavano lo straniero. 1576: Il saccheggio di Anversa, voluto da Filippo II, provoca la pacificazione tra le province del Nord calvinista e quelle del Sud cattolico, ufficializzata con l'Unione di Gand, con cui si chiedeva il ritiro delle truppe spagnole. 1577: Alessandro Farnese arriva nelle Fiandre, per conto di Filippo II, e dopo il suo arrivo le sorti della guerra volsero in favore delle forze imperiali, tanto che gli orangisti furono costretti a chiedere aiuto al cattolico duca d'Angiò. Il nuovo governatore spagnolo gioca abilmente sulle differenze religiose tra calvinisti e cattolici riuscendo a spezzare l'Unione di Gand. Nel 1579 le sette province settentrionali si proclamano indipendenti con l’Unione di Utrecht. A esse si contrappone l'Unione di Arras delle province cattoliche, fedeli alla Spagna; riconoscono Alessandro Farnese come governatore rinunciando alle loro aspirazioni indipendentistiche in cambio di ampie garanzie. Le Province Unite si danno una struttura confederata con Stati generali unitari, sotto la guida di un governatore (statolder). Ps. La guerra con la Spagna continuerà sino alla Pace di Westfalia del 1648. Elisabetta I d’Inghilterra Facciamo un passo indietro. Durante la brevissima restaurazione cattolica: - L’imperatore Carlo V aveva fatto sposare suo figlio Filippo II di Spagna con Maria la Cattolica (o la sanguinaria), per rafforzare la fede cattolica e per instaurare un’alleanza. - Il sovrano francese Enrico II, spaventato da questo accordo, fa sposare suo figlio e l’erede al trono di Scozia: Francesco II di Francia e Maria Stuart (cugina di Elisabetta e Maria la cattolica) Quando muore Maria la Sanguinaria, l’erede al trono è Elisabetta, che però è un’erede “illegittima”, per i cattolici. Filippo II di Spagna inaspettatamente non contesta l’ascesa al trono di Elisabetta; il motivo è che non voleva assolutamente che al trono salisse Maria Stuart (troppo legata ai francesi). MA non solo: chiede anche a Elisabetta I di sposarlo. Lei però non si sposerà mai, dedicherà la sua vita alla sua patria. Elisabetta sceglie di ripristinare il protestantesimo, per alcuni motivi: - Per avere mano libera nei confronti di Filippo II e del Papa. - Perché era protestante - Ma cercò di bandire ogni fanatismo religioso Rinnova anche l’Atto di Supremazia e l’Atto di Uniformità (eliminati da Maria la Cattolica) 1571: fa approvare 39 articoli di fede, che determinano i principi della sua Chiesa, di stampo Calvinista, con alcune differenza (fondata sull’odine dei vescovi). I calvinisti che non accettano queste differenze diventano puritani, entrando spesse volte in conflitto e sembrando spesso una setta. Politica di Elisabetta I: 15 - Dal punto di vista economico, si svilupparono l'agricoltura e l'allevamento grazie al sostegno dato alla produzione tessile - in particolare allo sviluppo della lana – e tutto questo favorì l’aumento delle esportazioni.     - La regina favorì inoltre la nascita delle prime industrie che sfruttavano il ferro e il carbone presente nelle miniere inglesi. - La politica di espansione marittima e commerciale, comportò la nascita di una flotta potente e di un impero commerciale ancora tutto da costruire in America e in Asia. - Una mossa furbissima fu anche quella di accordarsi con i corsari, che attaccavano navi straniere, soprattutto spagnole, le depredavano e portavano il bottino in patria. - L'aristocrazia, attratta da Elisabetta a corte, si allontanò dalle campagne e cominciò a subire la concorrenza di un nuovo gruppo sociale, la gentry, la piccola nobiltà formata da ricchi proprietari terrieri e da funzionari della corona.    - Nel 1584, in onore di Elisabetta I (che secondo la leggenda ebbe molti amanti ma non si volle mai sposare e per questo venne definita la Regina Vergine) fu fondata in America Settentrionale la colonia della Virginia.  - Le condizioni di vita migliorarono in modo deciso e di conseguenza la popolazione crebbe e Londra si avviò a diventare una grande capitale europea. - Fiorirono le arti. (venne fondato il primo quotidiano, poesia e letteratura presero vigore, il teatro dominava la vita culturale, William Shakespeare). Maria Stuart rimane presto vedova, e senza più legami con la Francia. Trova un nuovo compagno in suo cugino: Lord Darnley, che si rivela essere molto violento. Quando lui muore in circostanze misteriose, i due maggiori sospettati sono Maria Stuart e il suo nuovo marito, James Hepburn; Maria decide di abdicare in favore del figlio, Giacomo (lo ritroveremo), e di scappare in Inghilterra da Elisabetta, la quale però la farà rinchiudere per sicurezza. Rivolta dell’Irlanda: Maria divenne un punto di riferimento per gli oppositori irlandesi. L’Irlanda infatti si sentiva profondamente cattolica, ma controvoglia era stata assoggettata all’Inghilterra. Tra il 1579-1581, scoppia la rivolta, con l’obiettivo di ottenere la propria autonomia. A questo punto il popolo protestante esige la testa di Maria Stuart. Elisabetta, pur controvoglia, decise di farla giustiziare nel 1587. La guerra con la Spagna Nel 1588 Filippo II di Spagna decise che era giunto il momento di inviare una spedizione navale contro l'Inghilterra per sconfiggere una volta per tutte Elisabetta I. I motivi erano i seguenti: - Aveva fatto giustiziare Maria, di cui lui era protettore. - Non ha mai accettato la sua proposta di matrimonio. - Le navi corsare erano diventare un problema serio per l’economia spagnola. - Era pienamente protestante - Batterla significava avere praticamente il regno più potente d’Europa. 16 La flotta spagnola, definita l'Invincibile Armata, era senza dubbio la più grande mai allestita, ma fallì miseramente. Terribili tempeste si abbatterono sui pesanti galeoni spagnoli che, appena entrati nel Canale della Manica, subirono l'attacco dei veloci vascelli inglesi dotati di un’artiglieria più efficace. La flotta di Filippo II fu costretta a ritirarsi, ma solo la metà del corpo di spedizione riuscì a tornare in Spagna. L'Inghilterra era salva. Le guerre di religione Le guerre di religione sono state una serie di guerre combattute in Europa dalla fine del conflitto tra Francia e Spagna conclusosi con la Pace di Cateau-Cambrésis nel 1559 fino alla conclusione della Guerra dei trent'anni (1618-1648), con la pace di Vestfalia. In Francia Morto Francesco II (primo marito di Maria Stuart), suo fratello minore Carlo IX l’erede è troppo piccolo, così la reggenza viene affidata a sua madre, la cattolica Caterina de Medici (francese da parte di madre). Durante la sua reggenza si espande il calvinismo in Francia, soprattutto a occidente, e i seguaci vengono chiamati Ugonotti. Caterina di Medici si dimostra subito tollerante verso essi, ha a cuore la pace della Francia, e vuole evitare insurrezioni. 1562: Editto di Saint-Germain-en-Laye: Caterina de' Medici concedeva entro certi limiti libertà di culto ai nobili ugonotti in un regno cattolico. - I cattolici più agguerriti fanno a capo alla famiglia dei Guisa, che spinge per allearsi con la Spagna contro gli ugonotti, e Caterina vuole stare più lontana possibile dalla Spagna, quindi non prende le loro parti. - Gli ugonotti per sicurezza decidono di organizzarsi in un’alleanza, con a capo la famiglia dei Coligny. 1562: i cattolici attaccano il villaggio ugonotto di Vassay, sterminando gli abitanti; scoppia così una guerra civile, destinata a durare fino al 1598. Gli ugonotti pur essendo inferiori numericamente, tendono ad avere sempre la meglio. Caterina vuole trovare una pacificazione, attraverso un matrimonio. Programmato così: Parigi, 1572: Margherita di Francia (figlia di Caterina) e Enrico di Borbone (leader degli ugonotti, sostituto della famiglia Coligny). Quando gli ugonotti arrivano in massa a Parigi per festeggiare, la fazione cattolica nella notte tra il 24-25 agosto 1572 li massacra. Strage della notte di San Bartolomeo. 1574: Carlo XI muore, gli succede Enrico III. Enrico è l’ultimo dei figli di Caterina, quindi si pone il problema della successione, perchè era sterile. Il prossimo in lista è Enrico di Borbone (PLOT TWIST). 17 Periodo Svedese La politica espansionistica di Federico II allarmò anche il re di Svezia, Gustavo Adolfo, che decise di entrare in guerra. La Svezia era un paese protestante che andava difeso, inoltre non voleva perdere il controllo sul Mar Baltico. Nel 1631 il re svedese sconfisse più volte le truppe della Lega Cattolica, ma durante la battaglia di Lutzen nel 1632, il re perse la vita. Questo diede modo a Ferdinando di riprendersi. Nel 1634 a Nordlingen le truppe svedesi furono gravemente sconfitte, l'impero era salvo. Nel 1635 la Pace di Praga sancì la fine delle ostilità; inoltre Ferdinando dovette sospendere per almeno 40 anni l’Editto di Restituzione. Periodo francese L'imperatore era uscito indenne dalla lotta contro la Svezia, le altre potenze europee lo consideravano una minaccia in quanto l'impero sarebbe potuto divenire una realtà unita e non frammentata come in passato. Quest'evenienza convinse la Francia ad intervenire. Sul trono francese c’è Luigi XIII, che si affida in tutto e per tutto a un primo ministro, il cardinale cattolico Richelieu. Le operazione militari della Francia si diressero principalmente contro la Spagna, che era impegnata in tre fonti: in Germania, a sostegno delle truppe imperiali, nei Paesi Bassi e contro la Francia. La Spagna non era in grado di sopportare questo sforzo immane. Infatti, la colpì una grave crisi economica. 1643: Battaglia di Rocroi, in Francia, si confrontano francesi e spagnoli. Clamorosa vittoria francese, che rappresenta anche il “passaggio del testimone” di potenza europea. I successi francesi furono tanto travolgenti da allarmare persino le Province Unite, che avevano capito che la Francia stava puntando anche Paesi Bassi spagnoli. Le Province Unite decidono così di firmare una pace con la Spagna, con il Trattato di Muenster; la Spagna per la prima volta riconosceva le Province unite come stato autonomo. Le vicende della guerra però si evolvevano negativamente anche per l'Impero, i francesi erano penetrati in Boemia e puntavano su Vienna, mentre gli svedesi assediavano Praga. Nel 1648 il successore di Ferdinando II, Ferdinando III decise di porre fine alle ostilità e firmò la Pace di Westfalia. La Pace di Westfalia La pace di Westfalia comprende i trattati di Muenster e Osnabrueck stipulati il 24 ottobre del 1648 e sancì la fine della guerra dei Trent'anni e stabilì un nuovo equilibrio politico- religioso in Europa. A Muenster il trattato fu firmato dal sacro romano impero di nazione germanica e la Francia con i suoi alleati; a Osnabrueck il trattato venne firmato dall'impero e la Svezia e altre potenze protestanti.Le città Muenster e Osnabrueck furono scelte poiché erano, rispettivamente, di religione cattolica e protestante. 20 Segnò il definitivo crollo del disegno politico e religioso asburgico e sancì la divisione della Germania in una miriade di staterelli autonomi. Questa pace non mise freno alle ostilità tra Francia e Spagna, che, invece, si concluderanno nel 1659 con la pace dei Pirenei. • La Francia raggiungeva un'incontrastata egemonia continentale. Questa ebbe la città della Lorena, di Metz, di Toul e di Verdun e i territori asburgici dell'Alsazia, fuorché la città di Strasburgo. • Riguardo all'ordinamento interno del sacro romano impero, fu riconosciuta ai principi la sovranità territoriale e il diritto di stringere alleanze purché non contro l’Impero. • Gli Asburgo esercitavano la loro sovranità solo sui domini ereditari di Austria, Boemia e Ungheria • La Svezia ricevette la Pomeriana anteriore, Brema e Verden ottenendo così l'egemonia sul mar Baltico. • Il Brandeburgo (futura Prussia) ricevette la Pomeriana orientale. • I Paesi Bassi e la Svizzera furono riconosciuti indipendenti. Per quanto riguarda la soluzione dei problemi religiosi, si riconferma nell’impero il principio della pace di Augusta (1555): cuius regio, eius religio, ma con l’aggiunta della possibilità di scegliere il calvinismo ufficiale e dando più libertà di culto ai cittadini. Nelle terre degli Asburgo però facevano eccezione: lì non c’era libertà di culto. Altre conseguenze furono: - la devastazione dell’Europa - il danno alle finanze degli Stati in guerra - la diffusione delle epidemie, favorita dal passaggio degli eserciti e dalle fughe delle popolazione dalle campagna alle città. La crisi del ‘600 Dopo la rinascita del ‘500, soprattutto grazie alla scoperta dell’America, abbiamo una situazione di grandi squilibri economici in Europa. E’ una crisi diseguale, soprattutto dal punto di vista geografico; colpisce molto duramente Spagna e Italia, perchè non hanno saputo gestire bene il denaro crescente del ‘500. Calo demografico, dovuto a: - Innalzamento dell’età matrimoniale (inflazione—> meno sicurezza economica—> rimandare il matrimonio di un pò di anni—> meno figli) - Cambiamento climatico (temperature più fredde) e mancanza di varietà nelle colture (solo cereali) —> crisi dell’agricoltura —> peggiore alimentazione Ma come mai l’Inghilterra e l’Olanda non sentono gli effetti di questa crisi? - La loro agricoltura era già aperta al mercato - Hanno sempre mantenuto attivo l’allevamento - Con i loro traffici commerciali, i cereali li importavano senza stressare le terre. Francia e Germania infine, sentono la crisi economica, ma non così pesantemente. 21 Si diffondono moltissime malattie, a causa della pessima alimentazione e delle guerre. Ritorna la peste bubbonica: attorno al 1630 colpisce l’Italia del nord, la Germania e pian piano attraversa tutta l’Europa. Si diffondono tifo, vaiolo, tubercolosi, dissenteria. A causa di tutti questi disastri di instaura un circolo vizioso: Finisce l’oro americano—> instabilità monetaria. Conseguenze: - Il valore dell’oro e dell’argento cresce enormemente - Fenomeno della tosatura - I prezzi salgono - Quando finiscono quasi tutti i metalli preziosi (niente più monete) la gente non copra più e il mercato crolla. - I prezzi allora calano. Questa instabilità colpisce gravemente l’economia, soprattutto quella estera; infatti guardavano i paesi più colpiti sono proprio Italia e Spagna, che viveva di commercio nel Mediterraneo. Al nord, come abbiamo detto invece, non risentono di questa crisi Olanda e Inghilterra: - capiscono subito che adesso conveniva puntare sui beni indispensabili ed economici, non su quelli di lusso; - ascoltano attentamente le domande del mercato, e agiscono di conseguenza. - Hanno commerci marittimi molto più ampi, non obbligano le navi a tornare sempre in madrepatria. - Nascono le imprese commerciali, soprattutto in Olanda; la capitale economica diventa Amsterdam. • Compagnia delle Indie Orientali, che soppianta i portoghesi nei loro porti in Asia. • Compagnia delle Indie Occidentali, - In questo modo riescono addirittura a sfruttare la crisi a loro vantaggio e la loro economia ne esce rafforzata. Lo sviluppo delle monarchie assolute Una lunga lotta contro la nobiltà. - Per farle pagare le tasse: le guerre richiedono molto denaro, questo comporta la necessità di alzare le tasse. Il problema è che le tasse venivano pagate solo dai sudditi (borghesi, artigiani e contadini) e mai dai nobili, che ne erano esentati. Quindi uno 22 La gente è malnutrita Si ammala e muore Meno forza lavoro Ancora meno cibo La situazione si sblocca nel 1649, quando l’esercito di Cromwell vince definitivamente, Carlo I viene catturato e il Lungo Parlamento diventa il Parlamento Ridotto, perchè viene epurato dai moderati. Questo parlamento autorizza un processo contro il Re per tradimento. Carlo I fu condannato a morte e giustiziato nel 1649. Viene proclamata la Repubblica, abolita la camera dei Lord e nasce il Commonwelth. La politica di Cromwell - Cromwell mise a tacere gli zappatori e i livellatori - Sistemò l’ordine in Irlanda e Scozia. - Puntò sull’espansione coloniale promulgando l’atto di navigazione con il quale i collegamenti commerciali con l’Inghilterra erano riservati alle navi inglesi. Gli olandesi in seguito a una guerra lampo accettarono questo atto. - Obbliga le colonie inglesi a commerciare solo con la madrepatria - Nel 1657 Cromwell si alleo con la Francia contro la Spagna ottenendo molti vantaggi. - Nella politica interna non fu altrettanto fortunato: introdusse alcune riforme ma fu sempre in contrasto col parlamento; nel 1651 epurò nuovamente il parlamento che si disciolse nel 1653. - Il suo governo si avvicinava sempre di più a una dittatura militare. 1653: Cromwell—> titolo di Lord Protettore. 1658 Cromwell muore e il titolo di Lord Protettore viene offerto a suo figlio, che però rifiuta. La situazione si risolve nel 1660, quando la “corona” viene offerta a Carlo II Stuart, figlio di Carlo I. “Restaurazione” Carlo II accentra parzialmente i poteri ma rinuncia a politiche assolutistiche - La chiesa anglicana fu ristabilita, ripresero le persecuzioni religiose, fu ricostituita la camera dei Lords, non furono però ristabiliti i tribunali speciali e prese forza la centralità del parlamento. La Francia di Richelieu e Mazzarino Premessa: Enrico IV dopo la Strage degli ugonotti nella notte di San Bartolomeo 1572, si converte al cattolicesimo, emana l’editto di Nantes (1598) che pone fine alle guerre di religione. Nel 1610 muore pugnalato. L’erede è il figlio Luigi XIII ma è ancora un bambino. Reggenza di Francia della moglie Maria de Medici (seconda moglie). Nobiltà di spada e Nobiltà di toga sono in competizione tra loro. Entrambi la chiedono la convocazione degli Stati Generali (assemblea in cui erano rappresentate le principali classi sociali, clero, nobiltà, borghesi e città): • La nobiltà di spada chiede l’abolizione della vendita delle cariche e dell’ereditarietà degli uffici • La nobiltà di toga al contrario chiedeva l’abolizione dei diritti feudali. 25 ma gli Stati Generali non vengono a capo di niente. 1624: Luigi XIII è grande e, a differenza del padre, si affida a un uomo di sua fiducia: Richelieu, un cardinale cattolico. L’obiettivo è gestire il potere in autonomia, accentramento, assolutismo. Quindi le mosse sono le seguenti: - Richelieu nel 1626 decide di attaccare le principali città ugonotte (che avevano delle roccaforti grazie all’editto di Nantes); assedio di La Rochelle, la città più importante per gli ugonotti e sostituisce l’editto di Nantes con l’editto di Grazia (rimane la loro libertà di culto ma non potevano tenere le roccaforti con le armi). L’intento di ciò non è religioso ma politico (le armi). - Fa arrestare/esiliare molti nobili sospettati di complotti (tra cui Maria de Medici). - Decide di far entrare la Francia nella guerra dei 30 anni. Nuove tasse, grandi sacrifici in termini di vite. Alla fine ne uscì “vincitrice” ma l’economia è andata a ramengo. - Istituisce un nuovo corpo di funzionari: gli intendenti, scelti direttamente da Richelieu e poi inviati nelle province francesi, dove disponevano di pieni poteri, rubando questo potere alla nobiltà, da cui vengono ovviamente odiati. - 1642/43 muoiono sia Luigi XIII sia Richelieu. - L’erede di Luigi XIII è Luigi XIV, ancora bambino. Reggenza della madre Anna d’Austria, anche lei si affida ad un diplomatico, un capo del governo. - Il “cardinale Mazzarino” erede in pratica di Richelieu, che porta avanti il suo progetto ma con una Francia molto più delicata: rimasugli della guerra dei 30 con la Spagna, intendenti nel mirino della nobiltà e del popolo, gravosissime tasse. Fronde, due grandi rivolte: - Fronda parlamentare 1648/9: il parlamento di Parigi (prevalentemente nobiltà di toga) si ribella perchè gli intendenti emanano leggi senza che siano state approvate dal parlamento. Proclamano lo sciopero fiscale, non pagano più le tasse e incitano la popolazione parigina a scagliarsi contro il governo. Mazzarino e Luigi XIV sono costretti a lasciare Parigi, e la situazione economica non migliora, anzi si aggiunge una carestia. Il fronte alla fine si spezza, litigano fra loro e Mazzarino mette fine alla prima fronda con la forza. Tornano a Parigi. - Fronda dei principi 1650: ora tocca ai nobili di spada ribellarsi: vogliono tornare ad essere l’unica potenza insieme al re. Al comando abbiamo Luigi di Condè (cugino di Luigi XIV e comandante nella guerra dei 30 anni) e anche questi si alleano col popolo parigino. Mazzarino di nuovo lascia Parigi con Luigi, di nuovo il fronte si disgrega e infine si placano gli animi. - Fallite queste 2 fronde il potere era praticamente tutto belle mani del governo. - Alleandosi con Cromwell, mette fine guerra dei 30 anni 26 - Mette fine anche a quella con la Spagna arrivando alla Pace dei Pirenei, che ne segna il tracollo —> Matrimonio tra Maria Teresa, figlia di Filippo IV di spagna e Luigi XIV. - Clausola del matrimonio: Filippo IV dava a Luigi XIV una dote, e sua figlia in sposa, in cambio però Luigi e i suoi eredi rinunciavano ad ogni futura pretesa sul trono di Spagna. Luigi XIV, Re Sole Quando Mazzarino nel 1661 muore, Luigi è abbastanza grande e sale al potere. Lui ha un unico obiettivo: fare della Francia la nuova potenza europea. Per compiere questo suo piano assolutistico occorreva ridimensionare i poteri delle due nobiltà. Costruisce la reggia di Versailles: - Sposta la sua residenza fuori da Parigi (perchè il popolo di parigino era facile alla rivolta ed era lì che risiedeva il parlamento). - Invita molti nobili di spada a viverci (in questo modo sradicava i nobili dal loro feudo, dove avevano il potere, e li trasforma in cortigiani, li tiene occupai con la loro inutile ascesa sociale fatta di privilegi inutili per distoglierli dalla politica). - I suoi aiutanti/consiglieri /funzionari ora li seleziona tra i borghesi, che non hanno interessi politici così forti. (Colbert diventa il più importante ministro di Luigi) - La Francia è egemonia nell’Europa, uscita vincitrice dalla guerra dei 30 anni. Non è messa benissimo economicamente (crisi del 600: l’Olanda e l’Inghilterra potenze economiche) Economia interna ed estera: Jean-Baptiste Colbert: ha il compito di far riprendere e crescere l’economica francese. Mette in atto un sistema chiamato mercantilismo, fondato su questo principio: “La ricchezza di una nazione dipende dalla sua bilancia commerciale.” Va bene se le esportazioni sono più delle importazioni. Prenderà poi il nome di COLBERTISMO. - Imita il modello dell’Olanda e dell’Inghilterra (mercato navale, compagnie ben finanziate, come la Compagnia del Levante che commercia con l’impero ottomano) ma non va benissimo questa strategia perchè non sono i primi a farlo. - Alza i dazi doganali sulle merci che vengono da fuori, per ridurre le importazioni e dare più vantaggio all’artigianato interno della Francia (e farlo migliorare). - Introduce dei regolamenti sulla qualità, che si rivelano inefficaci perchè gli artigiani si trovano costretti a seguire regole alle volte fuori moda e si annullano le possibili innovazioni. Queste limitazioni porteranno al contrabbando 27 - 1689 Tolleration Act: legge che garantisce libertà di culto a tutti i protestanti e alle minoranze, non ai cattolici. - 1690 Giacomo II prova a tornare in Inghilterra finanziato dal cugino Luigi XIV, sbarca in Irlanda cattolica per poi fare guerra a Guglielmo. Durante la battaglia vince Guglielmo D’Orange. - Fine della Rivoluzione. - 1702 Guglielmo e Maria muoiono, ma senza eredi protestanti da mettere sul trono. - Nel 1701 il parlamento allora emana l’Act of Settlement (con cui in pratica nacque una monarchia parlamentare basata sul rispetto dei diritti dell'individuo e sul Parlamento eletto dai cittadini) con cui offre alla famiglia tedesca degli Hannover di diventare i nuovi sovrani di Inghilterra, che sono gli attuali regnanti, i Windsor. Le guerre del ‘700 Le cinque protagoniste: Francia, Inghilterra, Russia, Austria, Prussia. • Cause economiche: - Per il dominio di alcune rotte commerciali con paesi extraeuropei. Molto spesso l’Inghilterra sull’offensiva e la Spagna decadente sulla difensiva, per via delle sue colonie in America. • Cause dinastiche: - Le famiglie europee regnanti e nobiliari sigillavano le alleanze con dei matrimoni, imparentandosi tra loro; di conseguenza quando si esauriscono dinastie, si possono fare avanti tutti i parenti d’Europa. Molto spesso interviene la diplomazia che cerca un accordo, e riequilibrano la situazione. Guerra di successione austriaca: - L'Austria era assoggettata all’ impero asburgico (Austria, Boemia, Ungheria),che era in mano agli imperatori del Sacro Romano Impero Germanico. - A Vienna Carlo VI, imperatore in carica non ha figli maschi, solo Maria Teresa (che diventerà Maria Teresa d’Austria, madre di Maria Antonietta) che però era esclusa dalla linea dinastica perchè femmina. - Quindi nel 1713 emana la Prammatica Sanzione, legge con cui ammette le femmine alla successione al trono. - Per le altre potenze però questa sanzione non vale. Inizia così la Guerra di successione Asburgica nel 1740: la Lega anti-asburgica (Prussia, Francia, Spagna) muove guerra all’Austria, approfittando della situazione di debolezza di Maria Teresa. - Si conclude nel 1748,inaspettatamente bene per l’Austria, che deve alcune concessioni a queste potenze, ma in cambio Maria Teresa ottiene il riconoscimento come imperatrice d’Austria. • Cause geopolitiche: ampliare i propri confini, sia in Europa sia nelle colonie. Le zone più deboli o in decadenza diventano le più appetibili per le potenze forti. 30 Guerra dei 7 anni: 1756-1763 - Inghilterra e Prussia VS Francia, Russia e Austria - Inghilterra e Francia combattono quasi una guerra a parte nelle colonie americane, dove vincono gli inglesi. - La Prussia se la deve vedere con: Russia, Austria e un pò Francia (su tutti i fronti). La Prussia combatte molto bene ma alla lunga fatica, fino a quando la Russia lascia coalizione. - La Guerra dei Sette Anni si conclude nel 1763 con il Trattato di Parigi: - La situazione in Europa rimane uguale a prima: la Prussia conferma il proprio possesso della Slesia. - Cambia invece la situazione nelle colonie: la Francia perde tutte le colonie nordamericane e quelle in India. - La Spagna perde la Florida ed il controllo delle coste atlantiche settentrionali, mentre mantiene il dominio di territori centrali. - Dal punto di vista dei rapporti internazionali, la Guerra è clamorosamente vinta dall’Inghilterra. Parentesi sulla Prussia: come mai è così forte?? - Esercito permanente, pagato, addestrato e numeroso; - Federico il Grande (Federico II), il più grande Re che la Prussia abbia mai avuto, molto bravo dal punto di vista militare, illuminista, intellettuale. - Piccola potenza europea nata a est, si sta spostando vesto ovest. - Successi dovuti anche alla classe degli Junker (nobili di antico lignaggio) che diventano funzionare statali o ufficiali dell’esercito. Così non ostacolano il potere e si mettono a servizio dello stato. - Utilizza i porti del nord per i commerci nel Mar Baltico - Grande tolleranza nei confronti degli immigrati che fuggono dai loro paesi, tipo gli ugonotti francesi. Panoramica su come ne escono i paesi: - Portogallo: cerca di rimanere il più possibile fuori dalle guerre, ha l’appoggio dell’Inghilterra. - Spagna: in decadenza, ha perso i suoi domini in Italia e nei Paesi Bassi, anche se nel 1759 un parente sale sul trono di Napoli. - Francia: discreti successi con Luigi XIV ma i suoi eredi fanno andare male le guerre coloniali, perde perde tutte le colonie nordamericane e quelle in India, e le cede all’Inghilterra. + Bancarotta. - Belgio/Paesi Bassi Spagnoli: diventano Paesi Bassi Austriaci. - Olanda/Province Unite: non più fortissime militarmente ma economicamente va bene. - Inghilterra: grande potenza che non si immischia più nelle questioni europee (solo per mantenere gli equilibri), inizia a dedicarsi alle colonie. Ha un buon esercito. - Svezia: potenza perduta, viene soppiantata da altre potenze - Polonia: viene smembrata e smette di esistere (tornerà ad esistere solo dopo la prima guerra mondiale) 31 - Russia: si ingrandisce, commerci nel Baltico, sbocco sul mar Nero. Fa dei passi avanti. - Austria: ha ottenuto i Paesi Bassi ma poi perderà il sud Italia e la Slesia, le rimangono l’impero asburgico, la corona imperiale, Milano, influenza sul gran ducato di Toscana… quindi un po di nord Italia. - Italia area debolissima, è il territorio dei contentini. Emerge timidamente il regno sabaudi dei Savoia in Piemonte. Rivoluzione Agricola del ‘700 Crescita demografica: una rinascita dopo il 600 - Meno carestie ed epidemie (epidemie curate, tenute sotto controllo) rispetto al 600 ma se ne diffondono altre per la scarsa igiene nei quartieri più poveri tipo il tifo, il vaiolo, la dissenteria); - Si abbassa l’età matrimoniale, quindi si hanno più figli; - Inizia nelle campagne e poi molti si trasferiscono nelle città; Migrazione dalle campagne alle città: cambia il concetto di famiglia - In campagna: famiglia allargata, si condivideva la vita, le terre, la casa (20/30 ps). Cercavano di fare più figli possibile perchè molti morivano e perchè c’era bisogno di forza lavoro - In città: famiglia nucleare, genitori e figli 3/5 persone. Mentalità più borghese, si fanno meno figli perché le condizioni di salute migliorano, perchè c’è una nuova considerazione della donna (ci si rende conto di quanto 10/12 gravidanze gravino su una donna) e una nuova considerazione per l’educazione dei figli (- figli + tempo per seguirli ed educarli) e anche perchè un’eredità più cospicua. Rivoluzione agricola in Inghilterra: com’era la situazione nel 600? - Esistevano due tipi di campi • Open Fields, terre di proprietà non recintate -> i proprietari le coltivavano e ci guadagnavano, una volta finito il raccolto i campi venivano messi a disposizione di tutti per andare a spigolare o a far pascolare. • Common Lands, terre comuni a tutti gli effetti: per far pascolare, fare la legna ecc. - Nel 700 il parlamento inglese permette la privatizzazione e la vendita delle terre comuni e consente la recinzione degli Open Fields. Molto dannoso per i contadini, che pian piano si trasferiscono in città. - Nasce così una nuova classe di piccoli imprenditori agricoli (la Gentry) che a differenza dei ricchi proprietari terrieri, hanno più motivazione a migliorare la coltivazione (ad es. la rotazione pluriennale, nuove colture…) - L’Italia rimane arretrata. L’illuminismo che domina il 700 32 fin troppo stretti i beni primari; questo diventa però controproducente, perchè non vendevano quasi niente. Si aprono dei dibattiti: “Da dove nasce la ricchezza di una nazione?” • Secondo Quesnay: Fisiocrazia La ricchezza deriva dal settore primario (agricoltura, allevamento e miniere) perchè è da lì che provengono tutti i prodotti. Per farlo sviluppare bisogna quindi: abolire i dazi doganali per far viaggiare di più le merci, permettere di vendere ad altri/dividere in pezzi più piccoli le terre dei nobili e del clero, in modo tale da affidarle a gente che ha voglia di farle fruttare. • Secondo Adam Smith: Liberismo economico Libero mercato: un mercato in cui non ci sono vincoli, restrizioni, ostacoli per i commercianti; tutti i prezzi, le merci e gli spostamenti vengono autoregolati dal mercato stesso (dalla domanda/offerta). La ricchezza non dipende dal commercio o dal settore primario, ma dal lavoro. E’ la persona che col lavoro genera valore, da alla merce un valore aggiunto. Abolire tutti i dazi, agevolare tutte le merci a viaggiare Dare spazio agli imprenditori (agricoli/ industriali/ mercantili..) perchè sono sempre interessati a stimolare il lavoro per generare ulteriore valore. Ma così si arricchiranno solo gli imprenditori? No, perchè questa voglia di arricchirsi creerà un circolo virtuoso che porterà benessere a tutte le altre classi sociali (andrà a vendere dove ce n’è bisogno) “LA MANO INVISIBILE” —> equilibrio Il mercato, senza essere ostacolato, è più stimolato e tenderà ad equilibrarsi da solo col tempo. Illuministi italiani Storici: - Muratori: tenta di liberare la storia dalle vecchie superstizioni religiosi. - Gianbattista Vico: tenta di trovare delle regole ricorrenti dello sviluppo delle società nel corso del mondo. - Giannone: padre del giurisdizionalismo, la chiesa deve assoggettarsi giuridicamente allo stato (contrario ai tribunali ecclesiastici) - Il Caffè, rivista dei fratelli Verri (collaborava anche Beccaria) - Cesare Beccaria, illuminista italiano per eccellenza. Scrive“Dei delitti e delle pene”, in cui denuncia il sistema della tortura e della pena di morte (perchè il cittadino ha consegnato alcuni diritti allo stato, ma non quello alla vita). Dispotismo illuminato A seguito dell’avvento della diffusione dell’illuminismo, i sovrani europei iniziano a varare delle riforme volte a far progredire la vita civile del proprio paese, in tutti gli aspetti. In Europa si diffonde questo fenomeno di riformismo ma con due grandi assenti: il Regno Unito (perchè le riforme ci sono già state a fine 600, ha già una monarchia parlamentare, sono già riconosciuti molti dei diritti fondamentali non ne ha bisogno) e la Francia 35 (economia in grandissima difficoltà, anche se politicamente e militarmente era avanzata. Debolezza dei sovrani, scarsa lungimiranza. Anche se i migliori illuministi agiscono in Francia) Tratti comuni delle riforme europee: - Obiettivo di razionalizzare lo stato; far sì che la ragione investa l’amministrazione statale. Razionalizzare il fisco, i registri (per un’esazione delle tasse più precisa) ecc. ci si affida alla borghesia. - Istituiscono il catasto: documenti in cui sono registrati tutti i terreni, proprietà e immobili del comune; utile per la riscossione delle tasse. - Anticlericismo: ‣ restringere i poteri, l’influenza e le ricchezze della Chiesa. Le sue terre non sono usate e in più non pagano le tasse. ‣ la Chiesa è vista come un potere oscurante. Locke afferma “Chi non usa al meglio la sua terra non ha diritto a possederla” ‣ sciogliere gli ordini contemplativi (pregano e basta) e vendere le terre alla borghesia. ‣ giurisdizionalismo, per limitare dal punto di vista giuridico i privilegi della Chiesa. ‣ Intervento sulla scuola: passare da un carattere ecclesiastico a uno laico. Vengono cacciati i gesuiti; essi gestivano l’istruzione soprattutto delle classi più elevate, e le confessioni (sapevano i segreti di molti sovrani europei) ‣ Iniziano a chiudere i tribunali dell’inquisizione e allentano la censura. Panoramica sui sovrani illuminati d’Europa e le loro riforme Federico il Grande di Prussia dal 1740 al 1786. Era sia guerriero sia filosofo. - E’ il primo a garantire un’istruzione elementare obbligatoria, gratuita e laica. - Vara un codice civile unico, una risistemazione delle leggi, garantendo maggior chiarezza. - Tolleranza religiosa, accoglie i fuggitivi. - Inglobamento degli Junker nell’esercito. Maria Tesera d’Austria e suo figlio e successore Giuseppe II: - Sebbene l’Austria fosse cattolicissima, margina anche lei il potere delle Chiesa - Chiude vari ordini contemplativi - Introduce il matrimonio laico - Tolleranza religiosa con tutti - Riscrittura del codice penale (influenza di Beccaria) - Abolizione della pena di morte - Abolizione nella servitù della gleba (la gente vincolata alla terra che lavorava) - Riforme molto discusse, a volte ritirate persino dai successori, forse ancora troppo innovative per essere accolte dal popolo. Caterina II di Russia: - Riforma l’amministrazione provinciale 36 - Requisisce alcuni beni della chiesa ortodossa - Abolisce alcuni importanti vincoli che frenavano economia e commerci Situazione in Italia: nel ‘700 - Milano è sotto l’impero austriaco e Giuseppe II e Maria Teresa sperimentano qui alcune riforme prima di emanarle sul loro territorio, ad esempio il catasto - Nascita di assemblee con rappresentanti locali - Divieto di dare terre alla Chiesa (in eredità) - Libera circolazione dei cereali - Le imposte indirette controllate direttamente dallo stato - Piemonte vara riforme di tipo assolutistico, non illuministico - Abolisce alcuni privilegi feudali/nobiliari - Toscana, 1765 gran duca Pietro Leopoldo, parente Austria. - Attacca la Chiesa, le impone tasse e limitazioni, abolisce la manomorta e vende le terre alla borghesia - Allivellazioni: far comprare le terre alla piccola-media borghesia. Progetto fallito, le comprano i ricchi e si viene a creare la mezzadria. - 1786 Codice Penale: abolisce tortura e pena di morte (prima volta) - Abolisce tutti i dazi - Bonifiche dei terreni - Abolizione delle corporazioni (che ostacolavano il libero mercato) - Di sua spontanea volontà vara un progetto per limitare il suo stesso potere: voleva che il suo potere non fosse voluto da Dio, ma dal suo popolo. Anche questo progetto è fallito, stavolta per colpa di suo fratello che non voleva. Stato della Chiesa - Tentativo di catasto fallito - Odia l’illuminismo :( Colonialismo e schiavismo tra '600 e ‘700 Per tutto il 500 le uniche vere potenze coloniali furono Spagna e Portogallo (accordate tra loro sulla divisione degli spazi), che avevano imposto un monopolio economico alle loro colonie (potevano commerciare solo nella madre patria). Verde= Portogallo Giallo=Spagna Dopo la guerra dei 30 anni (1618-48) le cose iniziano a cambiare. La Spagna deve lasciare il posto a Francia come nuova potenza. 37 - Aumento delle tasse sulle colonie, dovuto ai costi delle guerre combattute dall’Inghilterra nel 700 in Europa. L’Inghilterra delibera lo Stamp Act (1765), con cui si impongono tasse su alcuni beni altamente diffusi, come i giornali (limitazione alla circolazione delle idee). Impongono anche dei dazi doganali sullo zucchero. Le colonie per ripicca attuano una protesta pacifica, un boicottaggio: smettono di comprare i prodotti tassati dagli inglesi; appellandosi alla legge inglese si dicono: prima che il re imponga nuove tasse, il parlamento (che rappresenta il popolo) le deve approvare, ma noi coloni nel parlamento inglese non siamo rappresentati! “No taxation without representation” Il governo inglese allora affida alla Compagnia delle Indie il monopolio sul commercio del the sulle colonie: questa è la goccia che fa traboccare il vaso. In risposta nel 1773 i slombi sabotano le navi della Compagnia, gettando in mare il the, con gravissimo danno economico. Arrivano giudici dalla madrepatria per punirli, sostituendosi alla loro amministrazione giuridica. I coloni formano il Congresso Continentale di tutte le Colonie. 1775: il Congresso forma un esercito con a capo George Washington: questo è l’inizio della guerra, che finirà nel 1783. 1776: il Congresso scrive una Dichiarazione d’Indipendenza, redata principalmente da Thomas Jefferson (e John Adams e Benjamin Franklin), appellandosi al giusnaturalismo, a i diritti naturali ed inalienabili dell’uomo, e al Bill of Rights. La guerra va inizialmente molto male per le colonie, ma hanno dalla loro parte l’intelligenza di Washington (che non punta sulla forza dell’esercito ma a sabotare l’esercito inglese e 40 indebolirlo) e l’aiuto della Spagna e della Francia (che anche loro vogliono indebolire l’Inghilterra). - La svolta: iniziano le prime importanti vittorie di Washington. - 1777, Battaglia di Saratoga - 1781, Battaglia di York Town, quella decisiva. 1783, Pace di Versailles: sancisce la nascita di una nuova repubblica, quella degli Stati Uniti d’America. Le 13 colonie diventano 13 Stati. L’Inghilterra restituisce anche la Florida alla Spagna. La nascita degli Stati Uniti d’America All’interno di queste 13 colonie non tutti combatterono per l’indipendenza - 40% combatterono - 40% pacifisti, piccole comunità che si astenessero - 10/20% combatterono a fianco degli inglesi, non volevano l’indipendenza (i lealisti) I lealisti erano in tutto e per tutto simili ai rivoluzionari, ma erano divisi sono sulla questione indipendenza. I Rivoluzionari seguono un ideale repubblicano, la filosofia di Locke. “Tutti gli uomini sono uguali” ma rimarranno sempre esclusi i neri e i pellerossa, a cui era anche stata promessa la libertà alla fine della guerra. I pellerossa però si fidavano più dell’Inghilterra che dei coloni, per paura dell’espansione verso ovest. 41 Una volta vinta la guerra, le colonie come si organizzano? Inizialmente volevano creare una Confederazione, un’unione abbastanza debole (unione tra Stati indipendenti ma delegando una parte dei loro poteri ad un potere centrale unitario, ad esempio la Svizzera). Poi pensano ad una Federazione, un’unione un po più forte (i poteri centrali, svolti nella capitale, sono maggiori, vengono dati dei limiti alle autonomie dei singoli stati). 1787, si riunisce una Convenzione a Philadelphia per scrivere una costituzione per gli Stati Uniti con tutti i rappresentanti delle 13 colonie. Si opta alla fine per la Federazione; e la Costituzione prevede: - Suffragio universale maschile - Divisione dei poteri ๏Legislativo—>congresso, parlamento americano ๏Esecutivo—> presidente (il parlamento lo controlla) ๏Giuridico—> corte suprema (ma con molte autonomie interne) Ora che la Costituzione è stata scritta, i singoli stati la devono approvare. Ma c’è una componente anti-federalista. - Anti-federalisti/confederali: vogliono un potere centrale più debole, una confederazione. Classi sociali medio-basse, temono che così potrebbero ricrearsi le stesse dinamiche di dominio che d’erano con l’Inghilterra. Gli sembra una rinuncia alla tanto sudata indipendenza. - Federalisti: pro-costituzione, alta borghesia. Ritengono che se gli USA vogliono entrare a far parte dei mercato globali, devono presentarsi con un potere centrale forte. Attraverso una votazione viene approvata la Costituzione, di matrice federalista Viene eletto il primo presidente della storia degli USA: George Washington. Nel 1787 con “L'ordinanza del nord-ovest” gli USA si impegnano a tutelare anche alcuni territori confinanti. Cioè: chi vuole può andare ad abitare lì, noi li aiuteremo. La popolazione così cresce, si espandono a ovest e quando raggiungevano i 60 000 abitanti potevano chiedere di diventare uno stato, e gli USA glielo accordavano. Nascono così molti altri stati negli anni. Tra il 1789 e il 1791 vengono scritti 10 emendamenti, che vanno incontro alle idee degli anti-federalisti, garantendo maggiormente le autonomie locali e i diritti del singolo [dato che la Costituzione Americana è intoccabile dal 1787 e lo è tutt’ora, si scrivono gli emendamenti, delle aggiunte/correzioni (per esempio il diritto di voto alle donne, la fine della schiavitù)] Nascono i primi 2 partiti ‣ Repubblicano-Democratico: con a capo Thomas Jefferson (sposa gli interessi del ceto agrario del sud, e dei coloni che spingevano verso ovest) 42 L’Assemblea ora deve decidere chi vota per eleggere il parlamento e si opta per seguire il criterio del reddito. - Reddito alto: eleggibili e votanti - Reddito medio-alto: votanti ma non eleggibili - Reddito basso: non eleggibili e non votanti I primi due gruppi costituiscono il gruppo dei cittadini attivi, gli altri sono i passivi. E come organizzano la Chiesa? Si arriva alla Costituzione civile del clero, ovvero un ampia riforma che prevedeva in pratica di ridurre il clero a dei funzionari statali. Lo stato avrebbe infatti pagato uno stipendio al clero, il quale doveva prestare giuramento di fedeltà alla costituzione, al Re e al popolo. Prevedeva anche che tutte le cariche elettive non fossero votate dall’alto (vescovi o papi), ma dal basso. Il parroco per esempio veniva eletto dai parrocchiani di quella chiesa. Il papa condanna drasticamente questa riforma, ma nel basso clero circa la metà accetta e presta giuramento. A questo punto si divideranno i clericali in Preti refrattari e Preti costituzionali. Nel 1791 l’Assemblea emana la Costituzione, ispirata al liberismo e alla fisiocrazia di stampo illuminista. - La Francia viene divisa il 83 dipartimenti (tipo province) con un capoluogo ciascuno: per razionalizzare la macchina burocratica, includendo i cittadini e decentrare il potere - Vengono abolite le corporazioni, perchè ostacolano il libero mercato (associazione di lavoratori di uno stesso settore) - Divisione dei poteri: ‣ Esecutivo: sovrano (nomina ministri + parziale diritto di veto) ‣ Legislativo: Assemblea Legislativa (eletta a suffragio ristretto ogni 2 anni) ‣ Giudiziario: giudici elettivi La rivoluzione a questo punto poteva anche fermarsi, gli obiettivi per cui era iniziata erano stati raggiunti. Ma una serie di fatti la portano a continuare. 1. Giugno 1791: fuga di Vareness. La famiglia reale vuole scappare da Parigi e andare nei Paesi Bassi austriaci (con l’intenzione di muovere guerra alla Francia rivoluzionaria con l’aiuto degli austriaci). Vengono riconosciuti e fermati a Vareness e La Fayette, (moderato) mantenendo il segreto per sicurezza, lo riporta a Parigi. 2. Settembre 1791: L’Assemblea Nazionale dopo aver scritto la costituzione si scioglie e bisogna eleggere l’Assemblea Legislativa, composta da: - Costituzionali (club moderato, fine rivoluzione) - Foglianti (moderati e conservatori) - Giacobini (Robespierre, molto agguerriti, radicali di sinistra), da cui di staccheranno i ‣ Girondini (Brissot, moderati, centro-sinistra) 45 Nell’Aprile 1792 scoppia la guerra contro gli austriaci, antirivoluzionari. Il Re sotto sotto spera di perderla per poter restaurare l’antico regime. I Girondini e gli altri partiti sono favorevoli alla guerra perchè sperano così di fomentare il popolo e di ispirare anche gli altri paesi alla rivoluzione. L’esercito austriaco è più organizzato e più forte; ma gli austriaci fanno un passo falso: dicono al popolo parigino di non attaccare il loro Re o sarebbero stati puniti. A questo punto è evidente a tutti i rivoluzionari che il loro Re li sta tradendo. I Sanculotti attaccano il palazzo reale e tutta la famiglia reale viene arrestata. La monarchia in Francia è finita. La Nuova Convenzione (nuova assemblea costituente) è composta da: ‣ Girondini (di destra) ‣ Montagnardi (di sinistra) ‣ Pianura (gruppo eterogeneo) Cercano volontari per l’esercito, e il 20 Settembre 1792 a Valmy sconfiggono inaspettatamente l’esercito prussiano. Il 21 Settembre 1792 la Convenzione dichiara la caduta monarchia e proclama la Repubblica. Il Re viene messo sotto processo per alto tradimento e viene ghigliottinato (decisione dei montagnardi). Nei mesi successivi toccherà la stessa sorte anche a Maria Antonietta e a molti altri nobili, persino quelli rivoluzionari. La guerra si mette male però, perchè le altre potenze vedono la situazione degenerare, ma la Francia anche stavolta ottiene importanti vittorie e conquista territori. Nella Primavera 1793 la Francia ha una politica interna instabile: nella Vandea si ribellano contro la rivoluzione (soprattutto contadini e clero refrattario) e questo ci fa capire che a differenza di Parigi, il resto della Francia non è così contento dei risultati della rivoluzione. Anche i Sanculotti decidono di rivoltarsi con delle sommosse per togliere il potere ai Girondini, che stavano lavorando troppo a rilento ed erano troppo moderanti, e vengono tutti arrestati. I Sanculotti e i Montagnari (Robespierre) si alleano. La Convenzione nomina un Comitato di Salute Pubblica con a capo Robespierre per svolgere i compiti del governo, con pieni poteri. Il governo di Robespierre, il terrore giacobino 1793: Il potere è in mano ai giacobini, a capo Robespierre, con l’appoggio dei Sanculotti. Il compito del Comitato di Salute Pubblica è quello di prendere in mano la situazione della Francia. Per la prima volta il governo di un paese viene guidato dalle masse popolari. A volte infatti questa dittatura di Robespierre viene definita “democrazia totalitaria” perchè: ๏Robespierre era stato voluto e scelto dalle masse, quindi democrazia. ๏Totalitaria significa che si sta provando a cambiare la mentalità del popolo, e quindi penetrare anche nella vita privata dei singoli. 46 - Durante il terrore giacobino chi non la pensa ESATTAMENTE come i Giacobini viene arrestato e a volte ghigliottinato. Robespierre si scaglia contro tutti, con quasi nessuna riserva. Persero la vita per esempio per esempio Danton (cordigliere), Hébert (giacobino) e Delacroix (montagnardo radicale). - Robespierre è un ammiratore di Russeau, il quale sosteneva di dover governare seguendo la volontà generale del popolo. Robespierre pensa davvero di governare a nome di tutti, e con questo pensiero si scaglia contro tutti coloro che lo criticano (mezzo milioni di morti in un anno). - Avvia una grande laicizzazione della popolazione, per indebolire il potere della Chiesa (cancella le feste legate alla religione, da nuovi nomi ai mesi nel calendario, santi laici, settimana di 10 giorni). Robespierre non vuole però arrivare all’ateismo, perchè la religione serviva a far comportare bene gli uomini. Si scaglia quindi contro la Chiesa come istituzione, non contro la religione. - Il potere d’acquisto del denaro sta crollando, per via di una cattiva gestione della vendita delle terre e dei titoli di stato (che avevano iniziato ad usare come banconote). Il valore di questo assegnati variava enormemente a seconda della guerra. Allora Robespierre per porre un freno impone un Maximum, un calmiere dei prezzi (legge che mette un tetto massimo ai prezzi dei beni di prima necessità) e una Leva di massa; ovvero chiamano alle armi moltissimi soldati, anche di estrazione popolare. Nel 1793 è ultimata la Costituzione, che però non entrerà mai in vigore perchè Robespierre la sospende subito. Il 27 luglio 1794, “9 termidoro” è in corso un colpo di stato, un complotto contro Robespierre: lui e tutti i suoi uomini più fedeli vengono arrestati e nel giro di pochissime ore viene ghigliottinato. Crolla quindi anche il Comitato di Salute Pubblica. Adesso inizia il cosiddetto “Terrore bianco”, contro i giacobini Attenzione: Napoleone Bonaparte era considerato giacobino durante il terrore, quindi ora ne fa le spese e viene incarcerato. Nel 1795 viene emanata la Terza Costituzione, che riprende i valori della prima, di una repubblica più moderata, e prevede che il potere esecutivo sia affidato al nuovo Governo Direttorio (5 membri): è un governo molto debole, che deve vedersela anche con delle congiure. Ad esempio nel 1795 viene messa in atto una congiura (di destra) che viene facilmente scongiurata da Napoleone Bonaparte (torna nelle grazie) e nel 1796 un’altra congiura (di sinistra). Il 18 fruttidoro 1797 avviene il colpo di stato dal direttorio: sospendono la costituzione e prendono un maggior potere, con l’aiuto dell’esercito. Napoleone Bonaparte 1. Come arriva al potere? Il direttorio conta molto sull’esercito, guidato da Napoleone, e l’obiettivo è quello di istituire delle province sorelle indipendenti, ma strettamente legate alla Francia che le facciano da “cuscinetto” quando viene attaccata. Per 47 ‣ Controllo della stampa, censura ‣ Allontana i gruppi di politici/intellettuali avversi ‣ Congiure sventate - Napoleone vuole creare una nuova classe dirigente che gli sia fedele, quindi vara una riforma amministrativa: introduce i prefetti, ovvero funzionari nominati direttamente dal primo console, da inviare con pieni poteri nei dipartimenti, e che devono rendergli conto di tutto. Questo è un modo per controllare capillarmente la Francia, tipico dello stato accentrato. - Ripristina le scuole cattoliche per i gradi più bassi e mantiene la scuola laica per l’istruzione secondaria e avanzata, perchè loro saranno la nuova classe dirigente. - Vara alcune riforme sociali, a vantaggio delle classi più umili, sostegno sociale ed economico Nel 1802 si fa nominare console a vita, instaurando così una monarchia. 1804 con un plebiscito si fa nominare Imperatore di Francia. Fine della repubblica. Incoronazione il 2 dicembre a Notre-Dame dal Papa Pio VII (nel 1823 deposto e incarcerato). Gesto plateale: si incorona da solo e poi incorona sua moglie Giuseppina, segni che il Papa non aveva importanza. Simbolo, non è scelto da Dio ma da suo popolo. Sempre nel 1804 vara il Codice Civile: “Il mio codice, da solo, per la sua semplicità, ha arrecato maggior giovamento alla Francia che la somma di tutti quelli che l'hanno preceduto.” Diventa la base del diritto moderno degli stati europei. ๏Particolare attenzione agli interessi della borghesia, tutela della proprietà privata. ๏Diritti e doveri dei cittadini stabiliti con chiarezza. Aboliti tutti i diritti feudali. ๏Ampio spazio ai diritti della donna, che pur non ottenendo la parità giuridica, ha comunque facoltà di intervenire in giudizio direttamente, anche senza il consenso del marito, qualora il giudice lo ritenga opportuno. ๏ Il diritto di chiedere il divorzio per l'uomo e per la donna. Il diritto alla separazione consensuale dopo almeno due anni di matrimonio. La separazione dei beni dei coniugi. ๏La laicità dello stato. Arriviamo al 1805, in cui l’unico paese europeo a non essersi ancora piegato, nelle guerre contro Napoleone, è il Regno Unito. 50 In ottobre infatti inizia la Battaglia di Trafalgar tra flotta inglese e flotta franco-spagnola, (Napoleone non è presente in persona) e quella inglese ha la meglio, ma subisce un’importante perdita: l’ammiraglio Nelson. Il 2 dicembre 1805 nella Battaglia di Austerliz, detta “dei tre imperatori”, Napoleone sconfigge finalmente i suoi nemici della Terza Coalizione, ovvero l'alleanza tra Gran Bretagna, Impero austriaco, Impero russo, Regno di Napoli e Svezia. Costringe così l’Austria alla resa, e l’anno dopo causa la caduta dell’impero austriaco (Sacro Romano Impero Germanico 962-1806). Padrone ormai di gran parte d'Europa, Napoleone crea intorno alla Francia degli Stati satellite, e vi pone a capo suoi familiari e suoi amici fidati: sorge cosi' la Confederazione del Reno; il regno di Olanda, il regno d'Italia (1805), il regno di Napoli (1806), il regno di Vestfalia (1807) e il granducato di Varsavia. - Spagna—> Giuseppe Bonaparte (fratello) - Olanda—> Luigi Bonaparte (fratello) - Regno d’Italia (centro/nord Italia) —> viceré Eugenio (figlio di Giuseppina) - Sud Italia—> Gioacchino Murat (cognato) - Papa Pio VII viene deposto e Roma entra a far parte della Francia. Le isole italiane sono salve perchè sono protette dagli inglesi, e infatti si rifugiano lì molte delle famiglie regnanti cacciate. Ora che possiede buona parte dell’Europa (in cui pian piano esporta le riforme francesi) prova un’altra strategia per sconfiggere gli inglesi: attaccarla nei suoi traffici commerciali. Impedisce a tutti gli Stati europei di fare affari con l’Inghilterra, attua un Blocco Continentale: emanato il 21 novembre 1806. Nel 1810 divorzia da Giuseppina e sposa la principessa Maria Luisa d’Austria (figlia dell’imperatore e nipote di Maria Antonietta) per vari motivi politici (eredi, legarsi alla corona d’Austria). Nell’esercito inizia inoltre a dispensare titoli nobiliari a chi se li guadagna. Queste mosse sono tipiche dell’Ancien Regime, ma Napoleone ha talmente tanto consenso che per ora lo può fare. Sotto Napoleone inizia a nascere un profondo sentimento di nazione, il senso di appartenenza e amore per una patria. In Spagna Giuseppe Bonaparte tenta di gestire il tutto favorendo la Francia; questo alimenta il malcontento degli spagnoli, causando una guerriglia che si protrarrà per molti anni. E come in Spagna anche negli altri stati sotto la Francia dilaga il malcontento (es. in Prussia il popolo è fomentato alla ribellione della propaganda). Gli inglesi fanno di tutto per metter in difficoltà Napoleone infatti nel 1812 in Sicilia e a Cadice in Spagna vengono emanate dalle Cortès (il parlamento iberico) due costituzioni 51 (non applicate ma emblematiche) tentativi di ripristinare le promesse della rivoluzione, ma senza stare sotto l’Impero Napoleonico. Riforme in Prussia: aboliscono la servitù della gleba, emanano nuove leggi per il libero accesso alle professioni e al libero commercio, e introducono un nuovo metodo di reclutamento dei soldati. QUINDI Le debolezze di Napoleone: • Inghilterra come nemico • Nazionalismi in Europa • Guerriglie in Spagna • La Russia esce dal blocco continentale Campagna di Russia Nell’estate del 1812 Napoleone parte alla volta della Russia per imporre la sua autorità allo Zar; sarà chiamata la Campagna di Russia. L’esercito di Napoleone è misto, molto numeroso, composito, ma con grandi problemi linguistici e molto oneroso. Egli pensa di attuare una guerra lampo e di farsi le provviste direttamente in Russia, com’era solito fare. Ma i Russi, sapendolo, giocano d’anticipo: “indietreggiano” e fanno “terra bruciata”, costringendo così l’esercito di Napoleone a rimanere l’ fino all’arrivo del rigido inverno russo. Il 7 settembre 1812 c’è la Battaglia di Borodino, in cui i francesi hanno la meglio, ma senza ottenere alcun vantaggio. Ordina dunque la ritirata in ottobre, ma si tratta di una ritirata disperata, e i Russi allora li colpiscono alle spalle. Questa celeberrima vittoria russa manda un chiaro messaggio agli altri stati europei: è possibile battere Napoleone. Ora che Napoleone è in difficoltà, si crea velocemente un’altra Lega antifrancese formata da Russia, Inghilterra, Prussia e Austria, (tutti i grandi nemici di Napoleone) e nell’ Ottobre del 1813, lo attacca nella Battaglia di Lipsia, delle Nazioni. L’alleanza, per la prima volta riesce a battere Napoleone, che cerca di scappare a Parigi ma viene inseguito. Nel 1814 riescono persino a penetrare in Francia, obbligando così Napoleone alla resa. Aprile 1814: Napoleone si arrende e abdica, consegnandosi ai suoi nemici e viene esiliato nell’Isola d’Elba. In Francia decidono di ripristinare la dinastia Borbonica: sale al trono Luigi XVIII, fratello di Luigi XVI. Luigi XVII viene saltato perchè sarebbe stato il figlio di Luigi XVI, morto tragicamente nella rivoluzione molto giovane. Luigi cerca di ingraziarsi il popolo con una costituzione fondata su principi liberali, non riuscendoci; i borghesi temono di perdere le terre degli assegnati e i contadini temono che vengano ripristinati i diritti feudali. Insomma, non è molto amato come Re. Fine dell’età napoleonica 52
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