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storia moderna. dalla scoperta dell'america al congresso di vienna., Appunti di Storia Moderna

storia moderna. dalla scoperta dell'america al congresso di Vienna.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 21/06/2020

beatrice-zanini
beatrice-zanini 🇮🇹

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Scarica storia moderna. dalla scoperta dell'america al congresso di vienna. e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! STORIA MODERNA CRONOLOGIA 1492 - 1815 Età moderna: la categoria storiografica di età moderna viene fondata alla fine del XVII sec dallo storico tedesco Cristoph Kelle. Fine del Medioevo = 1313. Muore Enrico VII di Lussemburgo. A partire dagli anni 40 si introduce l’uso di stabilire l’inizio dell’età moderna o al 1453 (cade l’impero romani d’Oriente; Costantinopoli viene espugnata dagli Ottomani) [476 caduta impero romano d’occidente) o al 1492 (scoperta dell’America). Utilizzare come data il 1492 implica una concezione globalizzata del mondo. Ameno che la scelta del 1492 non si riferisca a un altro elemento simbolico ovvero la Reconquista: hanno repinto gli arabi verso la parte neridionale della penisola iberica, la Castilla (si chiama cosi perche è piena di castelli)-> sono stati costruiti castelli e fortificazioni per combattere gli ottomani. Gli arabi si ritirano nel califfato di Cordoba e Granada e nel 1492 vengono espugnati. Nel mondo tedesco i manuali indicano come data d’inizio dell’età moderna il 1517, data della divulgazione elle 95 tesi di Wittemberg da parte di Martin Lutero. Il termine dell’età moderna viene fatto coincidere con il Congresso di Vienna 1815. Lo storico americano Arno J. Majer indica come data di fine dell’antico regime il 1818, e come data di inizio della sua crisi il 1848. Nel mondo anglosassone l’espressione “modern History” significa età contemporanea. “Early modern history” è l’età moderna. Ancièn Regime -> età moderna Il termine antico regime è stato coniato dopo la rivoluzione francese. La rivoluzione si contrappone all’Ancien Regime. Nel 900 una delle opere più significative sull’antico regime è quella dello storico Pierre Goubert. IL METODO Qual è la fonte dello storico? I documenti archivistici. Il documento è la testimonianza scritta di un fatto giuridicamente rilevante compilata con l’osservanza di determinate forme destinate a procurarle fede. Il termine <<documento>> deriva dal latino doceo, io insegno. La tipologia di documenti cambia in base al tema che vogliamo studiare. Il lavoro di documentazione dello storico può essere distinto in tre fasi: 1. RACCOLTA DELLE FONTI. Il problema può essere l’assenza di documentazione con la distruzione dei documenti, intenzionale o accidentale. Se non ci sono documenti il lavoro non si può fare. Esempi: terremoto di Lisbona 1755; bombardamento a Napoli 1943; piena del Tevere a Roma 1870. E poi in passato molte cose non si documentavano su carta, si risolvevano con una stretta di mano. 2. ESAME CRITICO DELLE FONTI a) Interpretazione letterale dei testi (decifrazione) (nell’età moderna si contano gli anni dall’incarnazione e non dalla nascita di Cristo; la francia fino al 1..64 si faceva partire l’anno dalla Pasqua. Poi viene introdotto il Calendario Giuliano in vigore fino al 1582. La Russia ha adottato il calendario gregoriano nel 1917. L’Inghilterra lo adotta nel 1700. Con la riv francese viene adottato il Calendario Rivoluzionario. b) Interpretazione contenutistica c) Determinazione della loro autenticità d) Specificazione del loro grado di attendibilità La storiografia positivista nutriva una cieca fiducia nei confronti del documento: tale atteggiamento ha condotto a una supervalutazione delle fonti. Jaques Le Goff dice “non esiste un documento-verità. Ogni documento è menzogna”. Anche quando lavora su fonti primarie, lo storico può trovarsi di fronte a un CONTENUTO FALSO. a) Fonte falsa con contenuto falso. Esempio: la donazione di Costantino, con cui l’imperatore nel 315 avrebbe concesso al papa la sovranità temporale sulla parte occidentale dell’impero, legittimando il potere temporale del vescovo di Roma. b) Contenuto falso con documento vero. Quando si incarica un falsario per redigere un documento falso. c) Contenuto vero con documento falso. d) Contenuto falso con documento vero. L’alternativa vero-falso è una riduzione semplicistica della realtà. 3. INTERPRETAZIONE E UTILIZZAZIONE DELLE FONTI Lo storico quando ha in mano dei documenti deve interpretarli cercando di dare un senso agli elementi slegati che ha trovato. Importante anche badare alla rilevanza dei documenti che lo storico trova, In base dal punto di vista del ricercatore. Ogni libro di storia è il risultato di una semplificazione della realtà. Lo storco di valore è quella che riesce a trasmettere il fatto che la storia è un labirinto, è complessa. Un errore che viene compiuto dagli storici è quello di fare delle deduzioni, trarre delle conclusioni che però non sono autorizzate. Il tesismo è quando uno storico è succube della sua ideologia e quando i documenti tende ad adattarli al suo punto di vista dal quale è partito. Renzo De Felice “gli storici che fanno un’affermazione a vent’anni e la rifanno a 70 sono dei mediocri”.  L’ampia diffusione del mais fu all’origine di grandi epidemie di pellagra (dovuta alla carenza di acido nicotinico, o vitamina PP). Si trattava di una malattia cronica con andamento stagionale che si manifestava dapprima con un eritema della pelle, progrediva con diarrea e parestesie, e finiva con interessare il sistema nervoso, conducendo spesso alla morte. Dal 1500 il mais diventa alimento base per poveri e contadini -> causa pellagra. È un alimento completo ma non ha la vitamina pp. La pellagra= malattia cronica stagionale. Ha tre stadi: 1. La dermatite 2. Diarrea 3. Demenza 4.morte. La pellagra è una malttia diffusa nelle zone caratterizzate da monofagismo, ovvero alimentaione basata su un alimento. Malattia che dilaga fino all’800 inoltrato soprattutto nelle campagne del nord. Le malattie tipiche ita : al nord la pellagra al sud la malaria. Da una pate ha contribuito a miglioare il regime alimentare dei contadini e sconfiggere le carestie ma dall’altro provoca pellagra. (anche il riso, il monofagiismo è cmq pericoloso) PATATA  Il vataggio fortissimo che la patata presentava rispetto al grano era che la stessa estensione coltivata forniva un prodotto almeno doppio e talora triplo in termini di calorie disponibili. Il consumo della patata, vincendo forti pregiudizi, passò nel 700 e 800 dalle bestie ai poveri, alle classi borghesi urbane, e infine ai ricchi. (Van Gogh dipinge I mangiatori di patate nel 1885). Ebbe un’affermazione più lenta rispetto al mais. Pesavano pregiudizo culturali rispetto alla patata. La patata non era menzionata nella bibbia era perciò guardata con sospeto. La patat è un tubero, è sottoterra, la parte commestibile stesse dentro il terreno non era guardato con favore. Ecco che all’inizio viene usata come alimento per animali o pianta ornamentale. Il vantaggio della patata rispetto al grano erano le calorie: coltivando la stessa superficie si evav una produzione di calorie superiore = potenziale demografico maggiore. Quando gli europei si rendono conto che è commestibile la coltivano. All’epoca certi alimenti dovevano essere manguati per curare certe patologie: emicrania curata con le noci = perche la noce può ricordare il cervello = mangiare noci fa bene alla testa. Lo sfavore che colpi la patat riguardava proprio questo = il nuckeo della patata ricorda il corpo di un apersona pero i germogli che crescono ricrdvano il rachitismo (gambe e braccia corte) =per questo chi la mangiava diventava rachitico. La patata quando diventa l’alimento esclusivo dell’alimentazione si sviluppano le carestie. Ci fu un fungo, un parassita che mando in malora 3 4 raccolti di patate. L’Irlanda paese dove la patat fa progressi più ampi - > conseguenza incremento demografico . questo fungo prova crisi dei raccolti, non si procuce più nulla -> 400000 morti per fame. THE CAFFE Che ha cambiato le abitudini degli europei. CACAO Solo per classi superiroi, solo i benestanti. TABACCO COTONE ZUCCHERO DI CANNA Lo zucchero era un prodotto noto anche agli antichi romani ma non si usava come dolcifcante (si usava il miele per quello) era usato nella farmacopea. La coltivazione di canna da zucchero in EU è molto rara perche richiese climi caldissimi (sicilia, isola di matera, calbria). Fin dal secondo viaggio di colombo si portano le pianticelle di canna da zucchero. Infatti le isole caraibiche diventano produttori di canna da zucchero. Gli europei lo portavano lo coltivavano e lo reimportavano nel continente europeo. Nel periodo napoleonico napoleone per danneggiare economicamnet l’inghilterra rcorse al blocco continentale: una misura cmmerciale al fine di impedire agli stati di avere commerci con l’Inghterra. Questo blocco non era mortale, l’inhjitera aveva altre reti commerciai in asia… Cosi si scopri la possibilità di estrarre cristali di zucchero dalle barbabietole. Conseguenze della coltivazione dello zucchero: la conseguenza più immediata fu la necessità di ridurre in schiavitu dei lavooratori. La produzione di zucchero implicava un processo initerrotto.  Vi è un ben preciso intreccio fra coltivazione della canna da zucchero e impiego del lavoro schiavile. La produzione di zucchero richiedeva una manodopera numerosa, perché il processo di estrazione implicava un’attività ininterrotta. La pianta, di ingombro notevole, doveva essere sottoposta a fasi di macerazione in acqua e torchiatura meccanica, fino all’estrazione della melassa, destinata ad un’ulteriore fase di raffinazione. Uomini e donne lavoravano 70 80 ore la settimana (campi e zuccherificio). Cuba, Haiti  principali produttori di zucchero. Dove andare a prendere una manodopera cosi numerosa? Non in ambito locale, gli indios non erano sufficienti. Poi in parte sono stati uccisi dagli spagnoli. Poi morivano per le malatttie che portavano gli europei (vaiolo). I microbi pposti a contatto senza difese immunitrsia fecero stragi. Cosi gli schiavi si vanno a prendere in Africa. Nacque cosi la TRATTA DEGLI SCHIAVI. Il dibattito sul n degli schiavi portati è vivace.  Il dibattito sul numero di schiavi deportati dall’Africa nelle Americhe è tuttora assai vivace. Philip Curtin nel 1969 propose il numero di circa 11 milioni imbarcati in Africa e di 9,5 milioni di individui giunti in America tra 1492 e 1870, da successive indagini emergono cifre più alte, che oscillano fra i 12 e i 17 milioni di neri. In ogni caso, si tratta di uno dei più grandi spostamenti forzati di esseri umani nella storia: una vera deportazione di massa. Si tratta di una vera e proprio deportazione di massa. Nasce il TRIANGOLO COMMERCIALE. La tratta dei nergri= deportazione di milioni di neri dall’africa alle americhe. La tratta dei neri è stata abolita dal Congresso di Vienna 1815  La tratta dei negri fu formalmente abolita dal Congresso di Vienna nel 1815, ma né le leggi di soppressione della schiavitù decretate in vari paesi, né le tardive condanne ecclesiastiche (la prima si ebbe con la lettera apostolica In supremo di Gregorio XVI nel 1839) valsero a sradicare tale fenomeno. Nell’800 si svolse infatti circa il 33% del traffico complessivo, e le condizioni degli schiavi peggiorarono. Nel 1815 con il congresso di vienna la spagna e portogallo si rifiutarono di firmare la clausola poi sono stati indotti da altri paesi. Anche se la tratta continuò = ed era rischiosa perche era ritenuta illegale. La parte in cui si svolgeva era il cosi detto “Passaggio di mezzo” de commercio triangolare. Durava un mese. Condanna eclesiastica= Gregorio XVI nel 1839. Pone fine al fenomeno. ( noe maledice Cam, i discendenti di Cam sono i negri) . da parte di molti settori del mondo ecclesiastico si ensava che la razza negra fosse una razza schiava per natura. Ecco perche la chiesa ha tardato a condannare la schivitù.  La nostra conoscenza delle condizioni degli schiavi a bordo delle navi è stat assai incrementata dal ritrovamento, nel 1972, della Henrietta Marie, una nave negriera affondata nel 1700 a largo della Florida, di lunghezza stimata fra 18 e 25 metri, su cui erano stipati almeno 160 africani, oltre a 18 membri dell’’equipaggio. I ceppi ritrovati sulla Henriietta Marie erano 80 percio la nave portava 160 schiavi. Le donne erano separate da uomini ma era sottoposte a molestie. SCHIAVITU ABOLITA NEL 1815 CONTINUA PER TUTTO 800 Molti pensatori illuministi consideravano la schiavitù immorale. L’impiego della manodopera doveva essere regolato dalla domanda e dell’offerta (come con le meci). IDEOLOGIA LIBERISTA. La manodopera acosto 0 distorcevano il mercato del lavoro > ecco perche la schiavitù è stata abolita. Il traffico di schiavo era fino l 715 in mano ai portoghesi poi va in mno agli inglesi .  La campagna antischiavistica nacque nel contesto delle correnti di pensiero illuministe. Le immagini furono un elemento chiave della propaganda. Nel 1787, la London Abolition Society diffuse in molti esemplari la figura di un uomo di colore in catene, poi spedita anche in America, dove divenne un distintivo di moda (usato anche come fermaglio per i capelli o come ciondolo) tra i sostenitori e i simpatizzanti della causa antischiavista. LA RIFORMA PROTESTANTE sforzarsi di intenderne il senso. Egli tradusse il NT in tedesco, creando un’opera che rimane unica per precisione espressiva, pregnanza ed efficacia linguistica. Lutero traduce il nuovo testamento in tedesco. (per la forma è considerata bella come la fivina commedi commedia per gli italiani). Dice che l lingua deve essere conforme alla madre in casa, ai ragazzi in casa e il popolano al mercato  lingua che arriva a tutti. Nell’AT fanno parte testi in ebraico e in greco (come il libro della Sapienza), Lutero sulla base di questo li rifiuta, li considera testi apocrifi e non ispirati. Infatti nella Bibbia luterana i testi in greco non ci sono. Utero considerava San Paolo come il verice di tt la scrittura, poi poneva l vangelo di Giovanni , poi a una certa distanza tt gli altri. Il libro dell’apocalisse (che conslude il NY) lutero lo considera un libri fumoso che nn rivela nulla. L’epistola di San Giacomo enfatizza il suolo delle buone opere per la salvezza eterna. -> luero la considera “un’epistola di paglia”. La sorte ultraterrena dipende dallo stile di vita avuto sulla terra secondo la parabola di Lazzaro. -> infatti Lutero lo considera una parabola da “monaci e da catasti”.  Dal principio sola scriptura discendono le conseguenze più dirompenti del Luteranesimo: 1. IL RIFIURO DELLA DOTTRINA DEL PURGATORIO 2. LA TEORIA DEL SACERDOZIO UNIVERSALE 3. LA RIDUZIONE DEI SACRAMENTI A 2 O 3 4. L’ABOLIZIONE DELCULTO DELLA VERGINE E DEI SANTI 5. L’ABOLIZIONE DELLA REGOLA DEL CELIBATO ECCLESIASTICO 1) Rifiuto della dottrina del purgatorio: secondo i cattolici l’aldilà comprende tre regni, inferno purgatorio e paradiso. Per il Luternesimo il purgatorio nn esiste, sii va o in paradiso o in inferno. La dottrina del purgatorio è contenuta nel II libro dei Maccabei dove si comanda di pregare le anime dei defunti. (questo ha senso se il purgatorio esiste). Libro considerato apocrifo da Lutero. 2) La teoria del sacerdozio universale: i dsacerdoti hanno sempre avuto delle prerogative che ono neate alla massa dei fedeli. Su cosa la chiesa cattolica ha creato questa divisione? I seguaci di Cristo erano 12 discepoli e poi tt quelli che lo seguivano. I sacerdoti sono i continuatori dei 12 apostoli che sono depositari di consacrare il pane e l vino (hanno assistito all’ultima cena). Secondo Lutero tutti sono sacerdoti -> teoria del sacerdozio universale. Infatti nella chiesa luterana ci sono i pastori. I conventi femminili e maschili avevano un ruolo fondamentale. Con Lutero i conventi non hanno ragion d’essere. Il suo stesso ruolo di monaco lo rifiuta. Infatti si sposa co una ex monaca Catherine Fonbora. 3) Riduzione dei sacramenti a 2 o 3: dato che il principio è la scrittura, nella scrittura non ci sono esplicite menzioni su certi sacramenti; non si parla di unzione degli infermi o della cresima. Il matrimonio non è sacramento è solo un contratto. I sacramenti per Lutero sono in battesimo e l’eucarestia. Gli altri non sono sacramenti. (nel libro del captivitate babilonesi lutero considera la confessione come mezzo sacramento. .-.) L’eucarestia è diversa rispoetto al cattoolicesimo: transustanziazione. Per la teologia luterana il pane resta pane e il vino reta vino si parla si Consustanzazione. (MANCA PARTE 15 OTTOBRE 2019) 16 ottobre 2019 L’INGHILTERRA CON ENRRICO VIII  Nel frattempo, le trattative con il papa per ottenere l’annullamento delle nozze con Caterina erano ad un punto morto, date le remore papali a compiere un gesto che avrebbe sicuramente provocato reazioni da parte di Carlo V. Nel novembre 1532 pertanto, Enrico sposò segretamente Anna Bolena, una dama di corte di cui si era invaghito e da cui sperava di poter avere il sospirato erede al trono. Scomunica di Enrico VIII inseguito da matrimonio con Anna Bolena. 1534  the english act of supremacy. Atto di fondazione della chiesa anglicana  THE ENGLISH ACT OF SUPREMACY “… be it enacted by authority of this present Parliament, that the King our Sovereign Lord, his heirs and successors, kings of this realm, shall be taken, accepted, and reputed the only Supreme Head on earth of the Church of England, called Anglicana Eclesia..”. Con l’atto di supremazia Enrico 8 ufficializza la separazione da Roma. Ma non modificò la gerarchia ecclesiastica che rimase come prima dello scisma. (diocesi, parrocchie, ecc rimane uguale). Ciò che cambia è la supremazia papale. Il re si abrogava il diritto di presentazione dei vescovi. Approvata la legge sul tradimento he obbligava il personale pubblica di giurare fedeltà a questo regolamento. Thomas More autore di Utopia venne giustiziato per non avere rispettato l’atto. The act of supremacy è uno scisma senza eresia.  Enrico VIII era appassionato di questioni teologiche, e aveva composto nel 1521 un trattato dal titolo Assertio septem sacramentoum, che rifiutava le tesi luterane esposte nel De captivitate babylonica ecclesiae, e che gli era valso, da parte del papa leone X, il conferimento del titolo di fidei defensor. In seguito l’influenza sul re di andamento protestante fu all’orgine dell’approvazione di un testo che mantenea tre sacrameneti battesimo cresima e eucarestia e negava il purgatorio. 1536 1537 1539 Fra il 1536 e 37 scontento dei sudditi e si sviluppa il Pilgrimage of grace -> rivolte cattoliche.  Nel 1536-37, lo scontento popolare prese forma nel Pilgrimage of grace, un insieme di rivolte localizzate nel Nord dell’Inghilterra. Alla luce del numero di sudditi coinvolti, e delle potenzialità destabilizzanti che il movimento concentrò in sé, il Pellegrinaggio di grazia può reputarsi la maggior minaccia interna che Enrico dovette fronteggiare in tutto il suo regno. Si tratta di un pellegrinaggio: non voleva essere ne una insurrezione armata, ne un atto di ribellione violento, ma una dimostrazione pacifica di dissenso. Persone coinvolte circa 40 mila. Creatore del movimento è Robert Aske era un avvocato londinese che conio il nome al movimento, che mirava a sottolineare la natura spirituale della ribellione. Il suo successo fu tale da aprire delle trattative con il duca di York? Il re non aveva un esercito tale da fronteggiare questa rivolta cosi fece finta di accondiscendere ai rivoltosi. Nel maggio 1537 fece arrestare i capi del pellegrinaggio compreso Aske facendoli condannare a morte. La dissoluzione dei monasteri:  Uno degli effetti di lungo periodo della Riforma fu la dissoluzione dei monasteri e la confisca delle loro terre. I provvedimenti che condussero al loro scioglimento in Inghilterra furono dettati anche da considerazioni di indole religiosa, ma la ragione più autentica fu il desiderio della corona di mettere le mani sui loro beni. È uno degli eventi più rivoluzionari. Fu compiuto un catasto delle proprietà ecclesiastiche. Inghilterra anni 30 c’erano 900 convento con 12 mila religiosi tra monaci parrochi e suore. Come ci è compiuta la dissoluzione dei monasteri: attraverso una serie di atti normativi. Tutte le proprietà dei conventi sarebbero state incamerate dalla corona. Molti monasteri colpiti da provvedimento volvano continuare ad esistere e si offrirono di pagare multe. Si passa poi allo smantellamento fisico di tutta una struttura (mattoni, arredamenti..) Conseguenza: indebolimento della chiesa. Fragilità patrimoniale e istituzionale. Con i monasteri scomparvero i loro abati. Queste proprietà acquisite dalla corona servivano per pagare i vitalizi (pensioni a vita) a dei religiosi. La vendita di tt questi beni costitui una forte base di consenso per la monarchia inglese. Sotto l’aspetto edilizio:  Sotto l’aspetto edilizio, solo un centinaio di chiese monastiche sopravvissero e furono trasformate in chiese parrocchiali. Altre strutture furono convertite in granai, stalle e magazzini. Poiché il piombo di cui erano fatti i canali di scolo e i tetti era particolarmente richiesto sul mercato, molti edifici conventuali furono sbrigativamente dati alle fiamme per ricavare tale metallo.  L’Abbazia benedettina di Glastonbury, ad esempio, era una delle più antiche e maestose del regno. Presso l’abbazia fu ritrovata un’iscrizione con il nome di Maria, una delle più antiche testimonianze del culto mariano in Europa, che avevano valso all’Inghilterra il titolo di Mary’s dowry, dote di Maria. Il suo ultimo abate Richard Whiting, per essersi rifiutato nel 1539 di cedere l’abbazia agli agenti del re, fu impiccato e squartato. Pochissimi abbazie vennero convertite in chiese anglicane.  Tra le poche abbazie che furono convertite in chiese diocesane anglicane, va ricordata la splendida cattedrale gotica di Gloucester con il suo magnifico chiostro, che è il più bello e il meglio conservato di tutta l’inghilterra. Dal punto di vista culturale il danno maggiore: è la perdita delle biblioteche monastiche ricche di miniatura e codici medievali.  Il termine Controriforma compare per la prima volta nel 1776 negli scritti del giurista tedesco Johonn Stephan Putter, con una connotazione negativa che sottolineava gli aspetti repressivi del fenomeno, il suo caratterizzarsi come recupero violento e coercitivo di una parte degli spazi che il Protestantesimo aveva occupato. Origine termine 1776. È un vocabolo che racchiude una tesi: in seguito a una riforma lo sviluppo di una controriforma cattolica. Reazione da parte cattolica rispetto a quello che i protestanti avevano compiuto. È un insieme di provvedimenti.  Per gli storici cattolici era più giusto parlare di una Riforma cattolica parallela alla Riforma protestante, e addirittura precedente ad essa. Fu soprattutto lo storico tedesco Hubert Jedin nell’opera Riforma cattolica o Controriforma? (1946) a definire e distinguere i concetti di Riforma cattolica o Controriforma. Distinguere riforma cattolica e controriforma. La chiesa cattolica ha sviluppato un’autonoma riforma. C’è stata una riforma nel mondo cattolico. Era necessario un concilio ecumenico che affrontasse alcune questioni fondamentali. Prende corpo l’idea di convocare il concilio con un intento pacificatore.  La scelta di Trento, compiuta nel 1542 da papa Paolo III Farnese come sede del Concilio fu fatta per non dispiacere ne i cattolici ne i protestanti. la città apparteneva all’impero, ed era dunque congeniale a Carlo V e ai principi in territorio italiano, in modo da risultare accettabile anch per i vertici romani della chiesa. Si scegliere come luogo Trento, a metà tra i due mondi. Prima che il concilio si riunisse si aveva già capoto che era impossibile creare una pace tra le due confessioni. Quando il concilio viene convocato si capisce che non ci sara nessuna conciliazione: i protestanti non accettavano il ruolo che il pontefice doveva esercitare durante il consiglio. 1. Si trattava di un assemblea che escludeva i laici, ma era vista coome una ssemblea interna al mondo ecclesiastico questo nn piaceva ai protestanti che avevano attuato il sacerdozio universale, volevano estenderlo anche ai laici. 2. ¾ erano italiani, poi c’erano spagnoli, portoghesi, francesci, pochi inglesi. L’assemblea si connota com eun’assemblea di prelati italiani. Ecco perche questo concilio non funge da pacere: si trattava di un’assemblea interna di prelati italiani.  Si confrontarono al Concilio due tendenze: da una parte coloro che volevano che l’assemblea affrontasse principalmente il tema delle riforme disciplinari (tra questi lo stesso imperatore Carlo V), dall’altra chi reputava necessaria in primo luogo una chiarificazione dottrinale, per riaffermare i cardini della fede cattolica fi fronte alle nuove eresie. Emersero due tendenze: 1. Alcuni volevano che il compito del concilio fosse ti tipo organizzativo 2. Altri volevano una chiarificazione dottrinale Si arriva ad un compromesso: il concilio si sarebbe occupato sia di questione organizzative sia di questioni dogmatiche. Il concilio riunito nel 1545 si scioglie nel 1563. Sono stati 18 anni non di sessioni continuative: periodi di intese discussioni intervallato da sessioni in cui il concilio nn si è riunito. Prima c’è stato un ttriennio di discussioni con continuità da 45 al 48. Dal 48 al 51 i lavori si interrompono. Poi sal 51 al 52 lavori. Dal 52 al 62 dieci ani di interruzione. Perché cosi intermittente? Ha risentito di tt e tensioni politico diplomatiche di quegli anni. Adriano Prosperi dice che il concilio di trento si può considerare come il sismografo delle tensioni europee dell’epoca. (il Papa a quel’epoca oltre ad essere pontefice era anche capo dello stato della Chiesa. -> ulteriori problemi politici) Si verificò un’epidemia di peste a Trento, il Papa voleva trasferire il concilio a Bologna (nel 1547), città più vicina a Roma e quindi più controllabile. Carlo V voleva che il concilio tornasse a Trento. Il Papa non volle accondiscendere a Carlo V e il consiglio non si riuni ( CAUSA PER LA PRIMA INTERRUZIONE) Paolo IV Carafa era contrario al concilio (CAUSA PER LA SECODA INTERRUZIONE. DECISIONI CHE VENGONO PRESE NEL CONCILIO SUL PANO DOGMATICO: vennero affrontati i problemi di 1. Sola scriptura  si stabili che la rivelazione è contenuta nn solo nella scrittura ma anche nella tradizione apostolica. 2. Sola fide si stabilisce che il peccato originale viene tolto con il battesimo. L’uomo deve cooperare alla sua salvezza attraverso alla buone opere.  Il Concilio dichiarò che i sacramenti sono 7, tutti istituiti da Gesù Cristo. Nell’Eucarestia è contenuto realmente e sostanzialmente Gesù cristo (transustanziazione). Furono poi confermate la dottrina della S. messa, e le posizioni dogmatiche tradizionali sul Purgatorio, la venerazione dei santi, le reliquie e le sacre immagini. SUL PIANO DISCIPLINARE:  sotto il profilo della disciplina, a Trento furono presi alcuni provvedimenti: fu sancito l’obbligo dei vescovi di risedere delle proprie diocesi. L’assenza per sei mesi dalla sede senza un legittimo impedimento era punita con la privazione di un quarto dei frutti della mensa episcopale. Vietato per conseguenza anche il cumulo dei benefici ecclesiastici. 1.Obbligo della residenza: Criterio della residenza nella prorpia diocesi: obbligo dei vescovi di risiedere nelle proprie diocesi. L’assenza per 6 mesi era punita. 2.Obbligo di istituire il seminario: Problema dell’ignoranza del clero: in campagna succedeva che i preti non conosciessero il latino ecc.. ecco perche si istituisce il SEMINARIO. Istituzione nella quale dovevano essere formati coloro candidati al sacerdozio. Questi decreti vennero inapplicati: nella maggior parte delle diocesi non c’erano fonti a sufficienza per questo. Molte diocesi rimasero senza seminario. 3.obbligo di riunire i sinodi diocesani.  i vescovi dovevano riunire annualmente i sinodi diocesani, ogni tre anni i concili provinciali. Dovevano effettuare annualmente la visita pastorale di tutta la diocesi, o almeno di una parte di Essa. Un ulteriore strumento di controllo sull’operato degli ordinari diocesani consisteva nell’obbligo delle relationes ad limina S. Petri, che cadenza triennale. i vescovi dovevano compiere la visita pastorale: visitare tt i paesi che formavano la sua diocesi vedere i prooblemi per emanare delle norme apposite. Il vescovobo deve scivere le Le relationes ad elimina: ogni vescovo doveva fare una relazione nella qulche scriveva i problemi della sua diocesi e portarla a Roma. C’è una anima della controriforma di carattere repressivo  Paolo II Farnese (1534-1549), che convocò il Concilio di Trento, fu lo stesso che diede nuovo vigore al tribunale dell’inquisizione per la lotta contro l’eresia e la stregoneria. Il Papa accentrò il tribunale sotto la direzione di una Commissione cardinalizia, la Congregazione del S. Uffizio, che aveva giurisdizione assoluta in materia di fede nei territori della cristianità e coordinava i tribunali inquisitoriali locali. Paolo III Farnese che convoco il concilio di Trento fu lo stesso che diete nuovo vigore il tribunale dell’inquisizione per la lotta contro l’eresia (Galileo) e la stregoneria. Agli ebrei venne iposto di svolgere solo alcune professioni.  Paolo IV Carafa (1555-1559) riorganizzò la censura sulla stampa e promulgò il primo Indice dei libri proibiti (1559), suddiviso in tre parti: 1. Autori di cui era proibita l’opera omnia; 2. Singole opere proibite di autori consentiti; 3. Opere anonime. Un nuovo indice meno rigoristico, fu emesso da papa Pio IV Medici nel 1564, mentre nel 1571 fu instituita la Congregazione dell’indice, con il compito di aggiornare la proibizione di opere ed autori. Indice dei libri proibiti  censura sulla stampa. Venne inserito anche il de monarchia di Dante Alighieri. Quali conseguenze aveva l’inserimento di un libro nei libri proibiti: la lettura del libro era peccato mortale; chiunque detenesse un libro presente nell’indice doveva consegnarlo per essere bruciato. Sotto le proibizioni ecclesiastiche ricaddero libri eretici ma anche le traduzioni della bibbia nelle lingue volgri. la chiesa aveva il timore che la lettura della bibbia da parte di fedeli poteva far generare pensieri protestanti, il singolo fedele nn doveva essere posto nelle condizioni di leggere e capire il senso della bibbia da solo! In questo modo si fini con il promuovere involontariamente alcuni fenomeni: la messa era celebrata in latino e questo portava delle conseguenze dal punto di vista della fede abberanti, i fedeli non capivano nulla di quello che dicevano e molte volte inventavano parole pronunciate male in latino. (esempio Donna abissodia, zia della madonna da dorare .. ahah ). Questa mentalità è rimasta anche quando si sono tradotte le preghiere alla lingua italiana. Al contrario Lutero che obbligava alla lettura personale del testo sacro, questo ha incrementato l’alfabetizzazione. 23 ottobre 2019 IL MONACHESIMO FEMMINILE La monaca la prostituta l madre di famiglia e la stega -> i 4 ruoli che poteva ricoprire la donna nell’età moderna. Il monachesimo femminile aveva conosciuto un momento di grande espansione (istituti monastici). Papa Bonifacio VIII gaetani (papa messo nell’inferno da Dante). Aveva decretato che i monasteri femminili dovevano essere di clausura. Clausura attiva: vietava di uscire alle monche tranne circostanze straordinarie (morte dei cari) Clausura passiva: nelle mura conventuali non poteva entrare nessun estraneo soprattutto si sesso maschile. Medici ecc poteano entrare in convento solo sotto la supervisione di una monaca che lo seguiva fino alla sua permanenza. Con l’andare del tempo questa norma è passata nel imenticatoio: un monastero non poteva essere isolato. Erano indispensabili rapporti commerciali (comprare da mangiare). Un monastero doveva avere per forza delle interazioni con il mondo esterno.  Da tempo, in molti istituti non si osservava più il sistema, prescritto dalle regole canoniche, della “vita comune”. Le monache cioè non consumavano più i pasti insieme in refettori comuni, né riposavano in grandi dormitori, bensì vivevano in “celle” organizzate su base clientelare e familiare. In queste “celle”, talora più simili ad un appartamento che ad una semplice stanza, le monache dormivano, preparavano e consumavano i loro pasti. Le celle erano mini appartamenti nei quali le monache vivevano consumavano i loro pasti e svolgevano una serie di lavori i cui prodotti venivano venduti ai proprietari della cella. Spesso le monache di una stessa cella erano legate da parentela (per es due sorelle). All’interno del monastero le zie le sorelle le cugine le nipoti ricostruivano il sistema di patronato del mondo esterno.  Agli inizi dell’età moderna, i casi di genuina e volontaria vocazione della monacanda costituivano un’eccezione. La scelta dello stato monastico delle ragazze spettava per lo più ai maschi delle loro rispettive famiglie, padri o fratelli maggiori, e dipendeva da motivazioni esclusivamente connesse con quelle strategie famigliari finalizzate, oltre che a sistemare figlie inadattte al matrimonio per evidenti difetti fisici, a conservare ed accrescere il patrimonio domestico, senza intaccarlo con l’erogazione di ricche doti coniugali o con lasciti testamentari. Le monache avevano veramente una vocazione? Non possiamo saperlo con certezza, perche raramente abbiamo testimoniante scritte o lettere delle monache. Però possiamo intuire la motivazione della vocazione. Ogni donna per sposarsi doveva avere una dote. (tradizione mantenuta fino agli anni 50). Qual’era il senso della dote? La donna era un essere economicamente improduttivoo. Il matrimonio voleva essere una bocca in meno da sfamare la il padre di famiglia, era lo sposo che si “accollava” la donna. La dote era un aiuto epr lo sposo. Per far monacher una figia bisognava pagare una dote che era 4 volte inferiore alla dote per sposarsi. Ecco che era più conveniente scegliere lo stato monastico piuttosto dii quello matrimoniale. Con quale criterio un padre stabiliva se una bambina dovesse sposarsi o andare in convento? Due motivi: 1 carattere estetico 2 carattere anagrafico. Se c’era una ragazza che aveva difetto fisico o brutta andava in convento quella bella veniva fatta sposare. (Suor Arcangela Tarabotti? Dice che “le cosidette suore di cristo sono le più brutte”. La vocazione era rara! Casi ci furono ma sono pochi. Fino alla metà del 500 ci sono queste strategie famigliari. I monasteri femminili non erano soggetti al controllo del vescovo del luogo ma dell’ordine superiore maschile. Il movimento dell’osservanza del 400.  Nel mondo dei chiostri si era prodotto il singolare fenomeno delle “sante vive”: donne di intensa vita spirituale e di forte carisma personale, a cui erano attribuite doti profetiche, sia a livello popolare, sia da parte degli stessi potenti, i quali si contendevano la loro presenza a corte e nei monasteri dei propri domini. Il culto di queste sante ebbe un carattere eminentemente cittadino, in numerosi casi cortigiano, e svolse un importante ruolo politico in funzione del consolidamento del potere, attraverso il trasferimento al principe del carisma sacrale che le circondava Una santa viva era una monaca che già durante la vita terrena era circondata da un’aurea di santità. Certe volte le monache erano consigliere dei principi. Avevano la fama di donne pie e dotate di carisma straordinario. Gli uomini politici del tempo si contendevano la loro presenza. L sante vive sono diffuse nell’italia padana e settentrionale nel mondo urbano nella prima meta del 500. Nella seconda metà del 500 cominciano i cambiamenti. Le magistrature delle città che cominciano a sottoporre i monasteri femminili a maggior controllo e disciplina. (per esempio a genova e Venezia..) Le norme che modificano in profondità la vita monastica femminile arrivano dopo il concilio di Trento. Il concilio di trento richiama la costituzione di papa bonifacio gaetani. Nel 1566 la Congregazione del Concilio, un organo della curia romana che aveva la scopo di favorire l’applicazione dei decreti del concilio di Trento in tutto il mondo cattolico, dice che la clausura deve essere adottata in tutti i monasteri femminili. Questo decreto suscitò delle opposizioni. Questa regola venne applicata!  Nel 1566, con la costituzione Circa pastoralis officii, e due anni dopo con la Lubricum vitae genus , papa Pio V Ghislieri estese l’obbligo della rigida clausura a tutti i monasteri femminili, compresi quelli “aperti” (o sin dalla loro fondazione, o da tempi immemorabili), e sulla medesima linea si mosse anche il pontefice Gregorio XIII Buoncomopagni con la bolla Deo sacris virginibus del 1572. Questi decreti vennero poi interpretati e integrati in senso rigorista sia dagli stessi pontefici, sia dai loro successori. I pontefici imposero a tt l’universo monastico femminile queste norme. Una disciplina cosi’ dura non è stat accettata bene dalle dirette interessate: infatti ci furono gesti di disperazione come suicidi. A Napoli 19 mooanche de monastero di S Patrizia abbandonarono il convento. A Pisa le monache invitarono a cena una prostituta.  Precise norme regolavano l’altezza delle mura esterne dei conventi, le dimensioni e le caratteristiche della “ruota” (il cilindro girevole che consentiva di introdurre oggetti dentro la clausura) e dei fori nelle grate, sia anche la collocazione di doppie grate poste a debita distanza l’una dall’altra, e l’eliminazione di loggiati, balconi e ballatoi.  Le tribune nelle chiese monastiche aperte al pubblico dovevano essere chiuse da fitte inferiate, imposte e pesanti tendaggi neri, al fine di impedire la vista sia delle monache da parte degli estranei che degli estranei da parte delle monache: queste ultime avrebbero dovuto vedere il sacerdote officiante la messa solo nel momento dell’elevazione CLAUSURA: lontana da abitazioni private e luoghi di traffico. L’accesso agli estranei (medici chirurghi fabbri ecc era regolamentato). Anche i preti per la confessione non potevano entrare nelle ore notturne. Sulle letture delle monache fu imposta una censura. I capelli dovevano essere corti. I veli non potevano essere inamidati troppo affinche non si vedesse troppo la pelle. Proibito l’uso di specchi, unguenti e catenine. Sotto la parvenza dell’uguaglianza si passa dalle celle ai dormitori e ambienti comuni per i pasti. La vita comune soppianta la precedente forma organizzativa(celle). Questa uguaglianza fu pagata dalle monache con la perduta di tt il loro privato(oggetti e denaro). Tutto entrava a far parte del patrimonio collettivo presieduto dalla badessa. Le monache si dividevano in educande, novizie, professe o coriste e le converse. 1. Le educande avevano un ambiente separato dal monastero. L’educandato era un luogo in cui si collocava una bambina da 8 anni ai 18 in una sorta di area di “parcheggio”. Era una condizione di limbo: imparavano la disciplina monastica, a leggere e a scrivere, imparavano a cucire ecc. La famiglia pagava una retta. L’educanda dopo essere rimasta 10 anni nell’educandato poteva essere chiamata dalla famiglia perchè si doveva sposare. Non preludeva la condizione monacale 2. Il noviziato durava 1 anno. La candidata prometteva i voti semplici: povertà, castità e obbedienza. Poi prometteva i voti solenni e diventava professa o corista. Al termine del noviziato si diventava corista o professa. 3. Le coriste o professe avevano diritto di prendere le decisione del monastero. All’interno del monastero veniva prescelta la badessa, che era iil capo gerarchico del monastero e rimaneva in carica 3 anni (la badessa aveva sotto la sua protezione un’ingente ricchezza). Infatti quando una persona aveva bisogno di denaro si andava dalle moanche. Svolgevano denaro per intereresse, svolgevano il ruolo delle banche. 4. Le converse  Le converse differivano dalle coriste per le mansioni che svolgevano nel monastero. Essendo adibite al servizio della comunità e non avendo l’obbligo di recitare l’ufficio divino, esse provenivano dai ceti sociali umili ed erano illetterate. Dovevano versare al monastero la “dote”, pari tuttavia in genere ad un quarto di quella delle coriste. Inoltre, non tutte le converse, dovevano uscire dal monastero per svolgere servizi diversi, emettevano la professione solenne. La conversa era una serva a servizio delle monache (si occupavano della mensa, delle pulizie, pollai ecc andavano a fare la spesa). C’erano converse anche delle singole monache. Le professe erano donne di condizione agiata e affermavano il prestigio sociale all’interno del monastero con le converse. L’elevato n di converse è un segno del rofilo aristocratico delle monache. (infatti più tardi verrano imposte solo 1\4 delle converse in un monastero, le monache se ne approfittavano e ne avevano anche 3 ciascuna). Dietro a questa realtà c’è una società e mentalità misogina.  Per essere ammessa alla professione solenne, ogni monaca doveva essere interrogata dal vescovo o da un suo vicario, che ne esplorava la volontà, e contestualmente la sottoponeva ad un esame di lettura e scrittura. L’esame in questione era solitamente molto breve, e avveniva secondo un formulario prefissato. il concilio di Trento cerca di salvaguardare la libertà delle monache attraverso un esame: un interrogatorio da parte di un membro del clero (vescovo o vicario). In caso di peste: i monasteri rimanevano indenni. Quello che manca sono le testimonianze delle monache. Sono rarissime lettere e memoriali delle monache. Macchiavelli propone per il politico ideale l’immagine dl centauro: mezzo uomo e mezzo bestia, rievocando il mito di Chirone che fu dato come precettore ad Achille. Macchiavelli parte da una concezione dell’uomo che è negativa. La Mandragola: opera nella quale emerge una visione dell’uomo disincantata. Dove l’’uomo raggiunge i suoi obbiettivi ad ogni costo. Propone per il politico l’’immagine del Centauro, mezzo uomo e mezzo bestia. (deve domare l’uomo che è essenzialmente cattivo).  “ A uno principe è necessario saper bene usare la bestia e l’uomo […]. Bisogna a uno principe saper usare l’una e l’altra natura, e l’una sanza l’altra non è durabile […]. Sendo adunque uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debe di quelle pigliare la golpe e il lione. La semplice astuzia e la forza bruta non sono sufficienti, da sé sole, a conquistare e mantenere gli stati, ma è necessaria una combinazione di entrambe” Macchiavelli ha un modo di pensare che è stato definito DILEMMATICO. si pone un problema e trova due soluzioni. Per Macchiavelli il principe deve essere violento(bestia) e astuto(uomo). Macchiavelli dice che è molto più sicuro per un principe essere temuto che essere amato. La paura ti mantiene attraverso il timore della punizione che non abbandona mai l’uomo. La benevolenza è un sentimento che gli uomini sono pronti a mettere da parte per interesse. Il ricorso alla crudeltà è necessario per i comandanti e eserciti (fa l’esempio di Annibale che è riuscito a mettere in ginocchio i romani). Il politico deve possedere decisione, energia e coragio una sintesi di doti pratiche e morali riassumibili nel concetto di VIRTU’.  La virtù del politico ha precisi limiti, poiché deve fare i conti con una serie di fattori esterne che non dipendono dalla sua volontà. Questi limiti assumono il volto capriccioso della fortuna, ossia del combinarsi delle forze casuali, accidentali, prive di un disegno trascendente. L’’uomo può contrastare questa forza cieca e imprevedibile contando sulla sua prudenza. Il termine virtù è un termine della teologia: 7 virtù: 3 teologali, 4cardinali. Machiavelli risemantizza la virtù. La virtù del politico ha dei limiti che dipendono dall’esterno, dalla fortuna. Ia religione per Macchiavelli: peer lui “gli stati non si governano con i pater nostri”. Ma la religione instilla negli uomini comportamenti di obbedienza alle autorità, di altruismo e rispetto di regole di convivenza, perciò può andare bene per il consorzio civile. Capitolo 27 del Principe: ultimo capitolo. È definito “la marsigliese del 16 sec”. Spinge l’italia all’indipedenza dallo straniero. Machiavelli vuole uno stato unitario, forte e indioendente. L’italia andava liberata come Mosè aveva liberato dalla schiavitu gli ebrei in Egitto. Il principe si conclude con una cit. di Petrarca. L’analisi della realtà di macchiavelli è volta a smuovere gli italiani.  Destino dell’opera: il dedicatario Lorenzo dé Medici non la degnò di attenzione. Nel 1531 comparve la prima edizione a stampa, e a partire dal 1550 un intenso dibattito si sviluppò attorno all’opera. Vi furono condanne pressoché unanimi, sia da parte cattolica che protestante. L’arcivescovo di Canterbury Reginald Pole giudicò il libro “scritto dalla mano del diavolo”. Nel 1557 fu incluso nell’incide dei libri proibiti. Che fortuna ha avuto il libro: Lorenzo de medici non gli diede attenzione. A partire da 1550 si sviluppa un intenso dibattito. Macchiavelli è identificato come il diavolo. Macchiavelli = make + evil. In un’opera di Marlow, l’ebreo di malta, Macchiavelli recita il prologo. Rousseau parla di Macchiavelli. Ugo Foscolo nei Sepolcri. Tra gli italiani che sono a Santa Croce c’è anche macchiavelli. 5 novembre 2019 La seconda metà del 500 francese: contrapposizione tra cattolici e protestanti. C’erano dei paesi che erano rimasti fedeli alla religione cattolica come Ita, Fra, Portogalo. Nell’eu del nord si vilppa di più il protestantesimo come inghilterra, germania, francia del sud. La Francia per la sua posizione vede entrambe le professioni di fede. IL CAVILSISMO IN FRANCIA  Il Calvinismo si diffuse nel Sud e (con l’eccezione di Tolosa) soprattutto nel Sud-Ovest, dove erano forti le tendenze all’autonomia e dove operava una borghesia commerciale che vedeva in esso l’ideologia che premiava lo spirito dell’iniziativa e del successo. Poco sviluppo ebbe invece nel Nord, a eccezione, in parte, della Normandia, più industrializzata. Alcuni territori della Francia del nord appartenevano alla Spagna. A questa contrapposizione geografica tra cattolici e protestante si aggiunge una contrapposizione di tipo sociale: ci sono ceti borghesi imprenditoriali che si fanno attrarre dalla ideologia protestante, perché seguiva le loro tendenze negli affari ecc.. Ugonotti: dal tedesco “confederati”. Nella francia della seconda metà del 500 non c’è un Re. Caterina de Medici svolge un ruolo di mediazione tra le due fazioni, chiedendo di incontrarsi in un colloquio religiosi. Ma questa falli. Allora chiese per gli Ugonotti libertà di culto solo al di fuori delle grandi città. Questo scateno il mal contento. Serie di conflitti che ebbero rilievo internazionale. Questo conflitto di natura confessionale vide una serie di attori che appoggiavano una o l’altra fazione: i cattolici erano appoggiati da Filippo II di Spagna. La fazione protestante è spalleggiata dalla regina d’inghiletrra Elisabetta I. 1563 editto di Enguase?? Riconosce una limitata libertà di culto per gli Ugonotti. Si trattava di una concessione di un privilegio per un gruppo forte con il quale era necessario scendere a patti. Lo scontro tra le due fazioni assunse toni sempre più accesi. -> 8 guerre di religione. La parola passa alle armi perché per entrambe le parti gli ertici costituivano una minaccia. L’attacco più feroce è stato il massacro della notte di S Bartolomeo nel 1572  La notte di S. Bartolomeo (23-24 agosto 1572), gli ugonotti riuniti a Parigi per festeggiare le nozze tra Margherita di Valois ed Enrico di Borbone furono sterminati, in maniera pianificata e sistematica: i primi a morire furono i nobili riuniti a corte, poi la popolazione parigina, in larga prevalenza cattolica, attaccò e massacrò tutti i sospetti di eresia e saccheggiò le loro cose La notte precedente convennero a Parigi migliaia di ugonotti per le nozze di una esponente del partito cattolico con un prestigioso esponente di azione protestante. In questa notte i protestati furono massacrati: i primi a morire furono i nobili, poi si passa al saccheggio delle case. Vennero uccisi 10000 ugonotti in una nottata. Il ruolo di Caterina de medici in questa vicenda: una parte degli storici considera il massacro come un’azione pianificata, una parte pensa che Caterina sarebbe rimasta estarena alla vicenda. La verità probabilmente sta nel mezzo: lei era informata e a avuto un atteggiamento di silenzio (se ne lava le mani). Caterina e medici era la figlia di Lorenzo de medici (il dedicatario del Principe di Macchiavelli). Benchè la notte di San bartolomeo avesse inferto un colpo pesante alla fazione protestante la fazione cattolica non riusci a imporsi. Gli ugonotti in seguito si organizza per assemblee democratiche. Il governo di una donna era giudicato come fonte di corruzione. Il quadro politico comicia a cambaire: tra i cattolici e ugonotti si sviluppa una nuova fazione: il partito dei politici. Questi avevano paura di uno scoppio di una guerra civile. Si chiamano “politici” perche loro vogliono metter da parte il piano religioso solo tenendo conto il piano politico si potrà giungere alla pace. (con la religione di mezzo non si arriverà mai alla pace). Enrico IV Sali al trono e ci rimane fino al 1610 fino quando un cattolico fanatico pone fine ai suoi giorni. 1593 Enrico 4 sale Editto di Nantes 1598: faceva importanti concessioni alla libertà degli ugonotti. Avevano il diritto di professare la loro religione, il diritto di partecipare a cariche pubbliche, privilegi fiscali, diritto di avere un esercito, munire 200 fortezze su tt i territorio francese a tutela della loro sicurezza. Si innesca un animato dibattito politico. Jean Boudin apparteneva la partito dei politici. Appoggiava il re, l’unico in grado di porre un freno ai conflitti religiosi.  Jean Bodin (1530-1596) si riallacciava ai politici. Come uomo d’azione non rifulse, fu una figura di secondo piano, deputato del terzo stato di Vermandois agli Stati generali provinciali. Fu tuttavia il più importante teorico di questo movimento, avendone scritto il manifesto, cioè i Six livres de la République (1576) Opere di Bodin: manuale di metodo storeografico, nel quale esalta il valore della conoscenza storica; un saggio che evidenzia il suo pensiero economico, riflette soprattutto sull’inflazione. (inflazione= aumento dei prezzi. Agli occhi dei contemporanei questo aumento dei prezzi era incomprensibile. Baudin da la colpa al flusso di metalli preziosi dalle americhe. Il valore del denaro si sviliva.); six levres de l Republique, scrive in francese vuole parlare ai francesi. L’opera è un testo di diritto, di teoria politica generale, diritto internazionale, giustizia. Da quest’opera il concetto più importante è il CONCETTO DI SVRANITA’  LA SOVRANITA’ è la forza coesiva della comunità politica, senza la quale essa si sfascerebbe. È il potere PERPETUO e ASSOLUTO. Perpetuo perché i sovrani lo esercitano a vita, succedendosi senza interruzione sul trono; assoluto perché i sovrani sono sciolti dall’autorità delle leggi. Il sovrano non è vincolato alle leggi dei suoi predecessori, e neppure alle proprie. La monarchia è assoluta: il sovrana promulga le leggi ma non è tenuto a rispettarle. Il principale attributo della sovranità è la FACOLTA’ DI FARE E ABROGARE LE LEGGI senza il consenso dei sudditi.  Il principiale attributo della sovranità è la facoltà di fare e abrogare le leggi, senza il consenso dei sudditi. Tutti gli altri attributi della sovranità sono compresi in quello. “The first characteristic of the sovereign prince is the power to make general and special laws, but – and this qualification is important – whithout the consent of superiors, equals, or inferiors. If the prince requires the consent of superiors, then he is a subject himself; if that of equals, he shares his uthority with others; if that of his subjects, senate of people, he is not sovereign”. Fanno la stessa cosa ma il pirata agisce di conto proprio, il corsaro agisce autorizzato dalla regina. Drake circumnavigò il globo dopo magellano.  Quando nel febbraio 1587 Elisabetta fece decapitare Mary Stuart, giudicata coinvolta in un complotto mirante a rovesciare Elisabetta dal trono, Filippo ruppe gli indugi e decise di armare contro l’Inghilterra una flotta enorme, con circa 130 navi e 30.000 uomini (di cui circa 20.000 soldati). Si trattava indubbiamente della maggiore flotta a vela che si fosse mai messa in campo nell’età moderna. La DECAPITAZIONE DI MARY STUART produce ondate di esecrazione nel mondo cattolico. Filippo decide di far salpare la Armada (invincibile armata)per vari motivi: Filippo II che obbiettivi aveva? Obbiettivi massimi e minimi I massimi= invadere l’isola, detronizzare Elisabetta, restaurare il cattolicesimo in Inghilterra. I minimi= far cessare i danni degli inglesi a danno della flotta mercantile spagnola, ritiro delle truppe iglesi dall’olanda, il riconoscimento della libertà di culto ai cattolici. È chiamata “Gran Armada” l’uso dell’agg “invincibile” è stato attribuito dagli inglesi come presa in giro. La flotta salpa da Lisbona e approda in Ingh= obbiettivo degli spagnoli era attraversare la manica approdare nelle fiandre. Le truppe di Alessandro Farnese avrebbero dovuto imbarcarsi sulle navi della gran armada per proseguire la rotta, navigare il Tamigi fino a Londra per espugnarla. La flotta inglese era fornita di una artiglieria più potente era divisa in due squadroni.  Tatticamente, si trattò di un inseguimento della flotta inglese nei confronti dell’Armada, inseguimento intervallato da ripetuti scontri. Le due flotte, cioè, si muovevano nella stessa direzione. Sarebbe alquanto logorata nel corso degli contri, la flotta spagnola pervenne alla fine del canale della Manica ancora sostanzialmente integra: aveva perso solo otto navi. Non ci fu uno scontro, una battaglia frontale. Ma si trattò di un inseguimento della flotta inglese verso la Armada. La lotta inglese non si contrappone alla spagnola ma la inseguì. Quando la Armada spagnola arriva fino alla fine della manica è più o meno integra. Allora cosa fa fallire gli spagnoli? L’aggancio con le truppe di Ale Farnese sulla costa delle Fiandre. La flotta spagnola non riesce a trovare l’aggancio con le truppe olandesi. L’impresa di invadere non si presentava più praticabile. Allora la flotta spagnola vuole tornare in spagna. Ma non era possibile girarsi nella manica e tornare indietro. La flotta non era in grado di navigare controvento. L’unica cosa da fare era circumnavigare l’inghilterra -> questo fu il vero motivo della disfatta. Le tempeste distrussero la flotta. Ne tornarono in spagna una 70ina. E il resto venne massacrato dagli inglesi.  La decisione forzata di circumnavigare Inghilterra e Irlanda per tornare in patria, si rivelò esiziale. Prive dell’appoggio di u porto amico dove fermarsi e rifornirsi di acqua e viveri, le navi furono distrutte in gran part dalle tempeste, mentre gli equipaggi furono decimati dalle malattie. Quando la flotta tornò in Spagna, contava meno della metà delle navi con cui era partita e appena un terzo degli uomini. A bordo mancava acqua, equipaggi decimati dalle malattie. Torna solo 1/3 degli uomini. La sconfitta della Armada perciò non fu solo merito dell’Inghilterra. DRAKE NORICE ESPEDITION O ENGLISH ARMADA: questa spedizione voleva annientare le navi della rimanente Armada, scacciare Filippo II dal trono di Lisbona, conquistare le isole Azzorre che avrebbero consentito all’Inghilterra nei commerci. Nel 1289 la flotta prese il mare a comando di Francis Drake: era costituita da 140 navi, 95000 soldati. Questa spedizione fu un disastro. L’RLANDA Non aveva mai accettato la riforma di Enrico 8. L’irlanda rimase un paese fortemente cattolico. In Irlanda c’erano forti opposizioni al sistema inglese. L’Inghilterra era divisa in contee. L’irlanda in ??. Per reprimere la rivolta in Irlanda Elisabetta invia il Conte di Essex in Irlanda. lui cerca di reprimere la rivolta Irlandese ma no ìn riesce, aveva altri obbiettivi. Tornato a Londra Elisabetta lo imprigiona e fu giustiziato nella torre di Londra. Elisabetta muore nel 1603.  Un ritratto postumo relativo all’ultima stagione del suo regno, la raffigura anziana e meditabonda, troppo stanca per sopportare il peso della corona, che le viene sollevata dal capo da due cherubini. Ai lati, compaiono due figure allegoriche: a destra il Tempo, a sinistra la Morte.  L’Armada portrait, di autore anonimo, è più simile a un’icona che ad un’opera rinascimentale. Oltre alla disfatta dell’Armada a opera di Dio (sullo sfondo), essa riporta i simboli dell’incontrastato dominio inglese sui mari (il mappamondo) e della dignità regale (la corona).  Nel Ditchley portrait di Marcus Gheeraerts il Giovane, assistiamo ad una vera e propria dvinizzazione della regina. Essa domina la natura, allontana lee tempeste, porta il bel tempo, possiede l’Inghilterra. Porta come orecchino la sfera armillare, segno di dominio sul cosmo.  Il Pelican portrait di Nicholas Hiliard è così chiamato per via del pendente al collo della regina, che raffigura, appunto, un pellicano. Quell’animale simboleggiava sacrificio disinteressato, perché negli antichi bestiarii era attribuito al volatile il costum di squarciarsi il petto per nutrire i gifli quando c’erano tempi di carestia. il pellicano: la madre nei tempi di carestia col becco squarcia il proprio ventre peer i propri figli. Rappresenta Cristo. Questo emblema cristologico viene attribuito a Elisabetta che ha sacrificato se se tessa per l’Inghilterra.  Sulla stessa falsariga il Phoenix portrait, dello stesso autore, in cui la fenice sostituisce il pellicano come pendente: l’immortalità si sostituisce alla capacità di sacrificio, rendendo ancora più esplicita la similitudine con il Redentore. La Fenice rinasce dalle sue sesse ceneri. Emblema cristologico.  Nel Sieve portrait di Quentin Metsys il Giovane, la colonna accanto alla regina illustra la storia di Didone ed Enea, il quale (come la regina), ha sacrificato l’amore e il matrimonio per una causa più grande. Il setaccio, da un lato, esprimeva la capacità di distinguere il bene dal male, dall’altro era un’allusione alla leggenda di Tuccia, la vestale romana che per dimostrare la sua purezza portò un setaccio pieno d’acqua senza versarne neppure una goccia. Setaccio = sinonimo di purezza. Purezza = sinonimo di verginità.  Nel Rainbow portrait di Marcus Gheerearts, identificandoci con Iride e con il suo ruolo di messaggera della divinità, Elisabeth tine in mano un arcobaleno, che è tradizionale simbolo di pace. Il particolare più degno di nota è senz’altro il mantello di cui la regina è avvolta, sul quale sono riportati innumerevoli occhi, orecchie e bocche (la protezione dei servizi segreti avvolge la regina come un manto, e per i traditori non ci sarà scampo). Edmund Spencer, The fairy queen, La regina delle fate. Da questa opera deriva la tesi che la chiesa anglicana è la vera chiesa fondata … da Arimatea prima della chiesa papale romana. William Blake scrive inno 16 novembre 2019  Per effetto di una serie di successive e distinte abdicazioni, emesse dal 1554 al 1556, l’imperatore Carlo V lasciava al figlio Filippo una vastissima compagine territoriale. Si trattava, ad esclusione dell’impero di Carlo V, del più grande impero che l’Europa avesse dal tempo dei mongoli. L’estensione du territori dell’impero spagnolo di Filippo II. Non si tratta di un impero compatto uniforme monolitico e coeso. Un ministro del re Donatino Mendsa paragona l’impero come l’ordine francescano diviso in province. Stessa cosa si puo’ dire pe rl’impero. È stta definita monarchia polisinoidale. stesso artista che raffigura l’imperatore Carlo V dopo la sua più grande vittoria (Carlo V a Muhlberg).  Fra i successi di Filippo, va annoverata l’annessione del Portogallo, la cui unione con Madrid era destinata a portarsi fino al 1640. Alle origini di tale evento vi fu la circostanza che nel 1578, il giovane re del Portogallo Sebastiano I era morto nella battaglia di Alcazarquivir (in Marocco), non lasciando alcun erede diretto. Si aprì in tal modo la crisi di successione portoghese. Crisi di successione portoghese.  Nel 1587 la condanna a morte di Maria Stuart fece fallire la speranza di porre sul trono d’Inghilterra un sovrano cattolico e così Filippo attuò il proposito, già da tempo concepito, di inviare contro l’Inghilterra una spedizione mirante ad invadere il paese. L’impresa, tuttavia, si risolse in un fallimento: una parte della flotta fu danneggiata negli scontri con gli inglesi avvenuti nella Manica. Mentre il grosso fu distrutto dalle tempeste durante il viaggio di ritorno. Alessandro Farnese.  Il successo della politica del Farnese portò, il 6 gennaio 1579, alla formazione della Confederazione di Arras da parte delle province cattoliche meridionali, cui quelle protestanti opposer, il 23 gennaio dello stesso anno, l’Unione d’Utrecht, comprendente Zelanda, Olanda, Utrecht, Gheldria, Overijssel, Frisia, Groniga e la città di Anversa. MANCA PARTE 13 NOVEMBRE 26 novembre 2019  In Irlanda, la rivolta fu stroncata con una brutale repressione eseguita dall’esercito, di cui sono anora vivi nella memoria degli irlandesi episodi come l’assedio di Drogheda (1649), in cui furono uccise circa 3.500 persone, fra militari e civili e il massacro di Wexford, dove i soldati irruppero nella città mentre erano in caso le trattative della resa, uccidendo 2.000 fra i soldati e civili irlandesi. Molte chiese cattoliche furono profanate, come la cattedrale di Kilkenny, adibita a stalla.  Nel 1651, mentre l’inghilterra è soggetta al potere di Oliver Cromwell, Thomas Hobbes pubblica a Londra un libro intitolato Leviathan, or thematter, form and power of a Common wealth, eccclesiastical and civil.  Il Leviatano è un mostro bibilico, di cui si dice che “non c’è potenza sulla terra che possa essergli paragonata” (lob, 41, 24).  Il frontespizio del libro mostra un gigante incoronato, forse somigliante a Cromwell, ch emerge da dietro le colline. Il suo corpo è composto da centinaia di piccoli individui agglomerati insieme. Nella mano destra tiene sollevata una spada, mentre nella sinistra un pastorale vescovile.  Per Hobbes, gli esseri umani sono egoisti, avidi e costantemente bramosi di potere. Ciò ha per effetto la guerra perpetua di tutti contro tutti (bellum omnium contra omnes). Finché c’è spazio al dispiegarsi di queste pulsioni innate nell’uomo, prevalgono gli istinti di reciproca sopraffazione (homo homini lupus). Hobbes introduce una nuova concezione contrattualistica. Egli rifiuta il dualismo anteriore e fa, dei due contratti, uno solo. Con un solo atto, gli uomini naturali si costituiscono in società politica e si sottomettono ad un padrone. Essi non fanno patti con lui, ma TRA LORO, rinunciano ad ogni diritto e libertà, che nuocerebbe alla pace. Ognuno devolve al sovrano il prorpio DIRITTO NATURALE ASSOLUTO sopra ogni cosa. Per effetto di ciò, gli uomini hanno rinunciato alla libertà di giudizio su bene e male, giusto ed ingiusto. Essi devono considerare BUONO ciò che il sovrano ordina, e CATTIVO ciò che egli proibisce. Non è concepibile alcun ricorso contro la legittimità degli ordini del sovrano. Il sovrano deve assicurare ai sudditi una certa libertà. Le leggi non devono intralciare l’esistenza degli uomini, ma guidarli, “come le siepi, che non sono fatte per fermare i viaggiatori, ma per mantenerli nella loro via”. Hobbes pensa che non debbano esservi un GOVERNO SPIRITUALE e un GOVERNO TEMPORALE. Lo Stato e la Chiesa sono la stessa cosa, e si identificano nel sovrano. In tal modo, nessuna pretesa autorità spirituale ha il diritto di ergersi a rivale del potere temporale. Nessun suddito può vedersi proibire, come cristiano, un’azione che la legge civile gli ordina. LA POPOLAZIONE EUROPEA IN ETA’ MODERNA Le fonti per la demografia storica sono molto poche e imprecise. Ancora el 1700, in nessuna parte del mondo esisteva un servizio di statistica demografica. Il primo stato ad instituire uno fu la Svezia, che nel 1748 creò un ufficio statale con lo scopo di elaborare i dati raccolti dai pastori protestanti nei loro registri dei battesimi e delle morti. L’esempio svedese fu seguito dalla Norvegia (1797), dalla Francia (1798) e dalla Prussia (1805). “Dopo un calcolo esatto quanto possono esserlo cose dii questo tipo, ho concluso che sulla terra c’è appena la cinquantesima parte degli uomini che c’era ai tempi di Cesare. Ed è ancor più sbalorditico il fatto che essa si spopola ogni giorno di pià, e se le cose non cambiano, fra dieci secoli sarà soltanto un deserto” (Montesquieu, Lettere persiane). Attorno all’anno 1000, l’Europa contava circa 30-35 milioni di abitanti, che giunsero a circa 80 milioni nella prima metà del Trecento. Nel 1348-49 vi fu una spaventosa pandemia di peste, che eliminò circa 25 milioni di persone. La ripresa fu molto lenta. Nuovi incrementi vi furono nel XVI secolo e, dopo la stagnazione (o addirittura il decremento) del ‘600, nel corso del XVIII secolo. Vi era un elevato numero di persone che non si sposavano: non solo fra il clero, secolare e regolare, ma anche all’interno del ceto nobiliare vi era la tendenza a non far sposare i figli cadetti, per non dover suddividere (e quindi disperdere) il patrimonio familiare. In obbedienza alla stessa logica, le figlie venivano mandate in convento. Tra i fattori che limitavano la natalità, un ruolo importante era svolto dal matrimonio tardivo. Dal ‘400 al ‘700 l’età alle nozze in Europa tende a mantenersi attorno ai 25 anni, per entrambi i sessi: si tratta di un’età che riduce le capacità riproduttive di una donna di circa 10 anni (ponendo come punto di riferimento l’inizio della pubertà). Tali costumi contrastavano con quelli vigenti in Asia ed Africa, dove le ragazze si sposavano al raggiungimento della maturità sessuale. Tra i fattori di mortalità catastrofica, la guera era al meno esiziale, in quanto colpiva solo indirettamente la popolazione civile. Aveva inoltre un’incidenza temporalmente limitata (solo primavera ed estate). Alla popolazione civile il passaggio degli eserciti arrecava soprattutto disagi di tipo materiale, derivanti dall’obbligo di alloggiare le truppe. Gli effetti delle guerre sull’andamento demografico sonno tuttaviì Manca 20 novembre 2019 26 novembre 2019 L’OLANDA  La Repubblica consisteva di sette province (Olanda, Zelanda, Utrecht, Gheldria, Overijssel, Frisia e Groninga) alle quali si aggiungevano il paese di Drenthe (una zona rurale senza lo status di provincia) e i cosiddetti territori della generalità, equivalenti a circa il 20% della superfice complessiva dello stato, che erano territori conquistati in epoca più tarda rispetto alla costituzione della Repubblica.  I Polder (devi sapere come sono costruiti). 1 fase= costruire cordoli di terra. 2 fase=l’acqua viene prosciugata dall’area interessata. Oggi questa operazione di drenaggio viene fatta con delle pompe idrofore. All’epoca di usava l’energia dei mulini a vento. 3 fase= l’acqua marina lascia sale nel suolo, la pioggia lava via il sale. Il terreno prosciugato non è immediatamente utilizzabile in termini di coltivazione, perche la terra è impregnata di sale. Con la pioggia il sale viene gradualmente disciolto. E ci vogliono delle coltivazioni ad oc: piante che hanno lo scopo di desalinizzare il terreno come l’erba medica. È spesso la prima coltivazione seminata. L’erba medica ha delle profonde radici che spaccano il suolo e viene usata come foraggio. La coltivazione di erba medica consentiva di mantenere una grande quantità di animali, che davano latticini e che nutrivano i contadini (infatti i contadini olandesi erano i meglio nutriti d’Europa) 4= una volta desalinizzato il terreno si può coltivare. L’olanda, nonostante i polders, dovette sempre importare grani (come dalla Polonia =terra con superficie vastissima e poca gente, in Olanda era il contrario). Olanda produceva manufatti e prodotti di industria manifatturiera come ceramiche che erano gli oggetti di maggior pregio, questi erano oggetti di scambio. STRUTTURA DELLE PROVINCE I contadini si erano liberati delle signorie (potere feudale). La società mantiene una struttura gerarchica ma non rigida. All’apice della piramide sociale c’era l’aristocrazia.  All’apice della piramide di trovava la nobiltà, che manteneva una posizione di preminenza. Un posto particolare occupava la casa d’Orange, i cui membri ricoprivano quasi sempree la carica di Statolder (la massima carica dello stato, con prerogative paragonabili a quelle di un sovrano) e disponevano di grandi patrimoni. Anche i consigli amministrativi dei villaggi erano dominati da questa classe sociale. Famigli nobiliare di dominio erano i d’Orange. Al secondo posto nella piramide c’erano i patrizi. La differenza con i nobili= i nobili hanno una famiglia che affonda le sue radici in un passato illustre, hanno uno stemma e hanno dei privilegi (in tasse) e una posizione di preminenza. I patrizi non hanno titoli di nobiltà ma hanno somme ingenti e sono molto facoltosi, e possono avere un parente nobili. Al terzo posto c’era la borghesia= commercianti, imprenditori, contadini benestanti ecc Alla base della piramide c’erano gli agricoltori (60%) e il popolo. presenza più o meno ampia di intellettuali come ad esempio Dscartes e Spinoza, che lttrove sarebbero stati soggetti aa durre persecuzioni. -> il clima di tolleranza favorisce il ceto intellettuale. Anche la caccia alle streghe si conclude prima in Olanda. Gli olandesi non rimangono nel loro piccolo stato ma EMIGRARONO e andarono un po d’appertutto. sono chiamati “il quinto elemento del mondo”. Per l’opera di bonifica della Maremma toscana lavorano tecnici olandesi. Tecnici olandesi si trovano anche in Russia per creare Fabbriche di ferro. Li troviamo in Cina e Giappone.. Era un popolo molto creativo. Che influenza tanti popoli. Gli olandesi hanno avuto anche uno straordiario sviluppo intelettuale : come Cartesio\Decartes, Spinoza. Anche la pittura fiamminga del 600 molto immportante. Secolo fiorente. FRANCIA DI LUIGI XIV  Mentre i mercati olandesi esigevano una talassocrazia di dimensioni mondiali, l’universo di Leida si affermava come il più importante centro d’Europa per lo studio della medicina, Cartesio gettava le basi per l’applicazione ad ogni campo del sapere dii un metodo di conoscenza basato sul rigore delle scienze matematiche, mentre nel diritto internazionale Grozio elaborava quella teroia della libertà del mare aperto e delle acque territoriali che ancora oggi è il fondamento del diritto vigente in materia. Alla morte del cardinale Giulio Mazzarino, che aveva retto le sorti della Francia dal 1642 al 1661, Luigi XIV decise di porre fine al regime ministeriale, e di assumere personalmente la responsabilità e la direzione della politica interna ed esterna. -> 1661 muore Giulio Mazzarino. Luigi 14 afferma che il regime ministeriale è finito è lui che si assume la responsabilità di tutto quello che riguarda la Francia. Elimina i membri della sua famiglia compresa la madre (anna d’Austriia), si circonda di collaboratori soprattutto di origine borghese e nobiltà lontana dalla classica aristocrazia. Voleva sostituire la nobiltà da un ceto di funzionari strettamente legati alla corona. Versailles= perché creare una reggia in un luogo distante da Parigi? - Versailles era sede di tutto il potere della Francia, in quanto non solo il re visse con la sua corte a partire dal 1682, ma qui avevano sede tutti i ministeri e i principali organi di governo (ad esclusione del parlamento che non a caso era stato lasciato a Parigi) Crea una residenza per placare i nobili rivoltosi. Per foorzare la nobiltà a trascorrere la maggior parte dell’anno alla reeggia. La reggia è come se fosse “un condominio per nobili”: ci sono più di 300 appartamenti per ospitare gli aristocratici. Il sovrano in queto modo può controllarli.  Per quanto concerne l’organizzazione del potere centrale, Luigi XIV diede vita principalmente a ristretti organi colegiali con poteri per lo più consultivi, denominati Conigli del re. Nella sua azione di governo, il sovrano era inoltre affiancato da un cancelliere, che presiedeva le corti di giustizia, un controllore generale e quattro segretari si stato, responsabili della guerra, della casa del re e della marina  i Consigli del Re.  Una delle caratteristiche più tipiche di questo modello, destinato a diventare esemplare per altri stati europei di formazione più recente, come l’Italia, fu infatti il diretto controllo del potere centrale su tutte le province in cui era ripartito il territorio nazionale. Decisiva importanza acquistò a tale riguardo la figura degli intendenti, già presenti al tempo di Richelieu e Mazzarino, ma divenuti con Luigi XVI uno dei cardini della nuova struttura statale. lo stato francese sta diventando una struttura CENTRAISTICA. Con un forte governo centrale, con una suddivisione in DIPARTIMENTI a capo die quali c’’è un INTENDENTE. L’intendente non è uguale allo Chef d’inghilterra. l’intendente è un burattino guidato dal potere centrale. GOVERNO BRIT VS GOVERNO FRAN Il governo britannico è DECENTRATO Il governo francese è ACCENTRATO Gli intendenti amministrano la giustizia civile e penale, decidevano l’ordine pubblico, controllavano la riscossione delle imposte, e controllavano l’ordine pubblico. Le poche forme di autonomia locale che rimangono in vita non hanno voce. La francia è UNO STATO MONARCHICO ASSOLUTO.  Nel contesto della riorganizzazione legislativa e amministrativa del Regno, si colloca la pubblicazione di distinti codici di leggi. Nel 1667 fu promulgata la Grande Ordonnance de Procédure Civile del 1667, conosciuta anche col nome di Code Louis, il primo codice di procedura civile valido e uniforme per tutta la Francia, che giocò un ruolo rilevante nella storia legale del paese e gettò le basi per il futuro Codice Napoleonico Luigi 14 promulga nel 1670 riforma il codice penale con una Ordonnance criminelle.  LE CODE NOIR=<< il codice nero è un insieme di testi scritti dal Re Luigi XIV nel 1685 che regoano la vita dello schiavo. Lo schiavo è considerato come “mobile”, ovvero lo schiavo non può possedere cose, poiché è lui stesso una cosa. Il codice nero è la codificazione della vita dello schiavo.>> L’abolizione dello schiavismo arriverà solo nel 1848. -> le Code Noir = primo testo che regola la vita dello schiavo. È un testo che consente le prime forme di tutela della condizione di schiavo. Viene stabilita la regola che le famiglie di schivi non possono essere smembrate.  anche la politica culturale fu importata ad uno spirito di accentramento e ad una volontà di controllo a uno spirito di accentramento e ad una volontà di controllo analoghi a quelli che venivano esercitati negli altri campi. Riconducibile a ragioni di prestigio e di grandeur culturale fu la protezione accordata ad artisti e intellettuali, nonché la promozione di istituzioni deputate a diffondere l’arte e la cultura. Luigi 14 aveva capito che la promozione della cultura è un elemento importante perché conferisce prestigio al sovrano stesso e quindi anche allo stato. Applica un POLITICA MECENATTESCA, che conferiva prestigio al sovrano che era patrocinatore delle arti e delle scienze. (ref al film La presa al potere di luigi 14 di Rossellini) 27 novembre 2019 LA POLITIICA ECONOMICA  Colbert si impegnò, per il risanamento dell’’economia francese, su due direttrici: da un lato si sforzò di riorganizzare il farraginoso sistema fiscale, incontrando però non poche resistenze da parte dei detentori di privilegi, soprattutto della nobiltà di spada. Dall’altro, cercò di potenziare la ricchezza del Paese, promuovendo lo sviluppo della produzione agricola e manifatturiera, e l’intensificazione del commercio. Colbert si impegna peer risanare l’economia francese: parte dal risanamento dell’economia di mercato e il sistema fiscale. L’aristocrazia non pagavano le imposte dirette, erano tutte sulle spalle del popolo. Colbert riesce a sottoporre con molte cautele con la capitation del 1805 e la disiemme del 1810 = prime forma di tassazione dell’aristocrazia. Anche se questo non è sufficiente. Quindi per raccimolare denaro Colberrt era costretto alla VENDITA DI TITOLI NOBILIARII da parte di borghesi benestanti. Oggi la riscossione delle imposte è compiuta dallo stato, a quell’epoca non ea cosi. La monarchia appalta la riscossione delle tasse a compagnie private: queste non erano esemplari nella onestà con cui riscuotevano le imposte, perché si impossessavano di una parte di esse. Colbert ridusse il compenso degli esattori delle imposte. Per incrementare la ricchezza Colbert promuove le marcature di stato. All’epoca la ricchezza di un paese si misurava in base alla quantità di denaro circolante in uno stato. Questo dogma è smentito oggi giorno. (oggi se il bilancio statale è passivo non è detto che stia per fallire). Colbeert volle potenziale il sistema produttivo francese e rendere le imprese francesi delle imprese che ESPORTAVANO. E pone dei FORTI DAZZI in entrata, rendendo il mercato francese poco produttivo, con lo scopo di incrementare le imprese locali. I risultati di Colbert: porta in attivo il bilancio. Ma questo è stato ottenuto con l’inasprimento della pressione fiscale (con conseguenza di rivolte contadine represse subito) e con le manifatture di stato. I manufatti erano per una clientela di élite: vestiti, lampadari, (Luigi 14 favorisce l’emigrazione di artigiani di vetro di Murano).  Gli sforzi di Colbert per unificare il mercato intrno e per superare il particolarismo derivante dall’esistenza di tariffe doganali interne, nonché di diversi pesi e misure, non ebbero un gran successo. Tuttavia, ad emblema dell’indirizzo unitario che egli voleva imprimere alla vita economica del paese, rimase la jonction de deux mers , un grandioso sistema di canali che collegava l’Atlantico con il Mediterraneo. Colbert vuole unificar il mercato interno e per questo potenzia la rete di canali interi. Promuove la Joinction de deux mers -> grazie a questo canale si poteva trasportare merci via acqua da Atlantico a Mediterraneo. Lo sforzo di risanare l’economia del paese attraverso queste misure fu in parte compromesso dalla politica estera del Re sole (accrescere il prestigio come potenza e affermarsi come maggior potenza del tempo) -> a questo scopo ha sacrificato la maggior parte delle risorse del suo paese. Foto 4 1666= incendio di Londra. Londra va in fumo. Il sistema edilizio fallisce. La Londra medievale si è persa per sempre. Tutto questo improna in senso negativo il regno di Carlo II. Carlo delega gli affari più importanti dello stato al suo ministro Claredon, che viene cacciato in esilio (gli vengono affibbiate tutte le colpe). Fu creata una “corte dei conti” organismo che aveva l compito di regolare i meccanismi della pubblica amministrazione e di controllare le spese. A Caledon succedono un gruppo di persone riunite nella commissione per gli affari esteri tra cui. Foto 5 Caledon firma con Luigi 14 il trattato di Dover?. Clausola era l’introduzione del cattolicesimo in inghilterra. Tuttavia questo trattato compromise i rapporti fra corona e parlamento. Foto 6 Il popish plot è una montatuta invenata da due personaggi compromessi che denunciarono un complotto organizzata dai cattolici mirante a farlo fuoi (questo complott non esisteva). Il sovrano aveva simpatie cattoliche, ea sposato con una principessa cattolica Foto 7 Due partiti: WHIGS e TORIES. Carlo II muore e sale al trono Giacomo II, PRIMO MONARCA CATTOLICO DOPO MARY TUDOR. Foto 8. Giacomo attuò una politica senza diplomazia, si circondò di consiglieri cattolici e nomina ministro della marna (carica importantissima) un sergente cattolico. Nel paese c’era molto mal contento. L’inghilterra aveva paura che la sua sorte si stese avviando come la Francia che con l’editto di Fontenbleu la francia diventava una nazione unicamente cattolica. Il re non averebbe mai potuto mettere fuoti legge il protestantesimo (erano di più dei cattolici) ma c’era cmq paura. Cosi gli inglesi vogliono disfarsi del sovrano. Foto 10 The Glorious revolution= anche chiamata “bloodless revolution”. Senza spargimento di sangue. Dopo questa riv l’Inghiletrra diventa una MONARCHIA COSTITUZIOANALE. Riv promossa da un gruppo di parlamentari (sia Tories sia Whigs) che si mise d’accordo con lo statuto d’olanda. Ci fu una parte di membri del parlamento che invio una delegazione presso Guglielo d’Ornage, gli proseootto la possibilità di salire sul trono d’inghilterra a patto che lui si fosse impegnato a governare rispettando la volontà del parlamento. Foto 11 Armata olandese che arriva in inghilterra invade pacificamente l’inghilterra e colloca Gugliemo d’Orange sul trono inglese. Giacomo di fronte a questa invasiione gettò l’anello regale nel Tamigi andò alla corte del re Sole. L’abdicazione di Giacomo II costitui l’elemento formale che consenti agli inglesi di nominare Guglielmo d’Orange che oteva vantare anche dei diritti al trono avendo sposato Anna. Foto 12 English Bill of right Passaggio da una monarchia assoluta a una monarchia costituzionale. INGHILETTA ERA ALL’AVANGUARDIA rispetto alle altre monarchie. Foto 13 Foto 14 locke dice che la ragilne governa lo stato di natura. Siamo tutti uguali perciò nessuno deve nuocere a nessuno. Foto 15 Foto 16 17 18 il sovrano è solo il depositario di un atto di fiducia secondo Locke. È quelo che è successo con Giacomo II. il popolo ha tolto il potere al sovrano per darlo a un altro. Foto 19 LA RUSSIA DI PIETRO IL GRANDE Fotl 20 Foro 21 La Russia era arretrata sia dal punto di vista istituzionale sia dal punto di vista sociale (due poli: un ceto aristocratico, una massa enome di contadini, pochissimi borghesi). Foto 22 Ad agravare queste condizioni i contadini russi erano ancora servi della gleba. Eliminata dappertutto tranne in Russia. Il contadino non poteva lasciare la terra senza il permesso del padrone. Dal punto di vista economico la Russia era improduttiva: forniva lo stretto indispensabile per la sussistenza. Il popolo si rivoltava ma era reoresso militarmente. In questo contesto arretato cominciano a profilarso delle isatnze di cambiamento a partore dalle seconda metà del 600. La parte più colta e raffinata vuole che il paese possa superare l’isolamento dentro al quale si trav, spera in un’ecomia più produttiva e in contatto con l’Europa. la Russia voleva sostituire la Polonia come forza dell’Europa orientale. Foto 23 1689= sale al trono Pietro il Grande Il quartieer tedesco era all’avanguardia: pietro cresce in questo ambiente. Pietro era consapevole dell’arretratezza della Russia e voleva rendere il suo paese più simili all’Eu occidentale. 1695: guerra con impero turco. Pietro il grande riusci a coronoare l’antico desiderio della russi di trvare uno SBOCCO SUL MAR NERO (che era una porta aperta sul mediterraneo). La russia conquista la fortezza diAslov??. Pitro il Grande intraprende una missione diplomatica che è nota come “Gran Ambasceria” -> è una spedizione in incognito. Dal 1697 al 1698. Obbiettivi: 1) guadagnare alleati nella guerra contro i turchi per ottenere uno sbocco sul mar nero; 2) Pietro poteva osservare il funzionamento delle industrie dei cantieri navali per dotare la Russia di una potente flotta militare e mercantile. Tappe della spedizione: Olanda, Inghilterra (dove osserva i quartieri navali del basso tamigi), Austrai,Venezia Foto 24 Convinse una 60ina di inglesi di andare con lui in Russia (ingegneri navali, ecc) Non riesce a raggiungere Venezia per una congiura che era in moto in Russia. Nessun sovrano europeo è disposato a intraprendere una guerra coontro i Turchi perche non ne traevano alcun vantaggio. La grand ambasceria ha un grande successo: importa milte conscienze in Russia per contribure a una inustria maniatturiera russa. Ciò che aveva imparato in Europa capisce che i russi sono insietro rispetto agli eutopeo. Foto 25 4 dicembre 2019 Foto 26 Tavola dei ranghi: Pietro cerca di razionalizzare l’apparato burocratico introducendo criteri meritocratici: si ascena ad un ruolo nell’amministrazione pubblica se si hanno i requisiti e non per amicizia. Introduce 14 livelli nell’amministrazione pubblica. La tavola è il tentativo di razionalizzare la macchina amministratva russa. Per quanto riguarda la riforma fiscale: sulla base della consistenza demografica di una città si decideva la quota delle imposte. E andava anche in base al reddito. Pietro compie una serie di intreventi di politica economica ch possono essere paragonati a quelli di Colbert nella Francia di Luigi 14: cerca di incrementare la produzione agricola e si metalli (industria estrattiva, miniere). Industria estrattiva: lo zar fece preparare un inventario delle risorse minerarie del sottosuolo della russia. Industria manifatturiera: ci furono tentativo di potenziamento attraverso commesse statali ecc. Lo stato doveva essere la causa dello sviluppo economico. Settore metallurgico era il più importante. Aumenta la produzione di ferro. Russia terra ricca di legname. Politica monetaria: Foto 27 Pietro era convicnto cge per incremenbare il commercio bisognava produrre denaro statale: conia una grossa quantità di denaro. Politica culturale: ci fu una rottura con il passato. Il sistema educativo acquista caratteri laici (scuole di medicina, ingegneria…) voleva che le scuole avessero un’impronta tecnica e professionale. Fondò anche le scuole elementari ma con scarsi risultati. I bambini venivano messi ad aiutare i genitori nelle campagne o nei lavori agricoli. All’inizio del secolo non c’era in Russia una scuola laica, con Pietro esistevano una 70ina di scuole.
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