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storia moderna dell'Inghilterra, Appunti di Storia

power point che riassume i maggiori avvenimenti dell'Inghilterra dalla fine del 1400 a quella del 1700

Tipologia: Appunti

2015/2016
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Caricato il 22/02/2016

Sara.Ugramin
Sara.Ugramin 🇮🇹

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Scarica storia moderna dell'Inghilterra e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! li: .. Storia moderna :*° .-: dell’Inghilterra Nel 1485 si concluse la guerra delle due rose con la vittoria da parte di Enrico Tudor, divenuto capo della casa dei Lancaster. Egli sconfisse il re Riccardo III a Bosworth, proclamandosi così sovrano di Inghilterra con il nome di Enrico VII. INGHILTERRA DEI TUDOR Nel gennaio 1533 venne così celebrato a Westminster il matrimonio tra Enrico e Anna Bolena, dalla quale ebbe una figlia: la futura regina Elisabetta I d’Inghilterra. Successivamente sia Enrico VIII che l’arcivescovo che aveva celebrato il matrimonio vennero scomunicati dal Papa. Alla morte di Enrico salì al trono il figlio Edoardo VI, che, nel 1549, adottò il Book of Common Prayer, facendo dell’Inghilterra uno stato protestante. INGHILTERRA DEI TUDOR Elisabetta I, salita al trono nel 1559, dopo la sorellastra Maria, la quale aveva cercato di riportare l’Inghilterra ad essere cattolica, fu l’ultima sovrana della dinastia dei Tudor. Il primo problema di cui Elisabetta si occupò fu quello religioso, che cercò di risolvere, evitando il più possibile un conflitto, emanando l’Atto di uniformità, tramite il quale approvava un Book of Common Prayer che era un compromesso tra il calvinismo più radicale ed il cattolicesimo. INGHILTERRA DEI TUDOR Nel 1568 la regina di Scozia Maria Stuarda, cugina di Elisabetta, si vide costretta ad abdicare il quanto sovrana cattolica di un paese che aveva pienamente aderito al protestantesimo. Il partito cattolico inglese prese subito in considerazione di togliere il potere ad Elisabetta in favore della cugina, ma l’attentato che venne organizzato fallì e la regina si vide costretta ad imprigionare e poi, nel 1587, a decapitare Maria. INGHILTERRA DEI TUDOR La grande ripresa economica in cui andò incontro l’Inghilterra, ci fu soprattutto grazie alla produzione di tessuti di lana più leggeri, che ebbero gran successo nei mercati europei. Questo sviluppo industriale implicò la creazione di nuove compagnie commerciali, tra cui molte compagnie privilegiate, come per esempio la Compagnia delle Indie Orientali. Queste compagnie per ottenere questi privilegi, dovevano concedere in cambio una percentuale dei loro profitti alla corona. GLI STUART E LE RIVOLUZIONI INGLESI Quando Elisabetta I morì nel 1603, salì al trono d’Inghilterra Giacomo Stuart, re di Scozia, che unì le due corone. Egli si ritrovò a dover affrontare sia il problema riguardante le finanze del regno, sia quello riguardante la religione. Ben presto le leve del Patronage regale andarono nelle mani del favorito del re, il duca di Buckingham, e questo suscitò un forte sentimento di risentimento e gelosia da parte della nobiltà. Inoltre il malcontento crebbe in quanto venivano usati sussidi votati dal Parlamento e non il patrimonio del re, per il mantenimento dell’esercito e, nonostante fosse apertamente protestate, Giacomo, era sostenitore della struttura episcopale della Chiesa d’Inghilterra. GLI STUART E LE RIVOLUZIONI INGLESI Nel 1625 gli successe il figlio Carlo I, uomo che manifestava simpatie per le correnti più moderate dell’anglicanesimo. Forte era quindi il contrasto tra il nuovo re e i membri puritani della Camera dei Comuni che si presentarono alla convocazione del Parlamento del 1628, con un Petizione del diritto, scritta da Edward Coke che denunciava gli arresti illegali (alcuni membri del parlamento erano stati arrestati poiché non avevano voluto pagare un prestito forzoso),e la violazione della prassi per l’emanazione di un’imposizione fiscale. Carlo I accettò la Petizione, ma questo non migliorò i suoi rapporti con il Parlamento. GLI STUART E LE RIVOLUZIONI INGLESI Il Parlamento quindi si divise in due: gli Indipendenti, favorevoli alla tolleranza religiosa e decisi a combattere fino alla fine contro Carlo I, e i Presbiteriani, che invocavano una rigida ortodossia ed erano favorevoli alla ricerca di una pace negoziata. L’esercito era di conseguenza diviso anch’esso in due, anche se tra i soldati più giovani nasceva una forte simpatia per Livellatori, gruppo radicale il cui programma prevedeva la tolleranza religiosa, l’estensione di voto a tutti i maschi adulti tranne servi e mendicanti, la riduzione di dazi e la democratizzazione dell’intera organizzazione sociale. Tutto questo era confluito in un documento chiamato An Agreement of the People. GLI STUART E LE RIVOLUZIONI INGLESI Il re si ridiede alla fuga, ma venne catturato e fatto prigioniero. I pochi Parlamentari che non furono arrestati dalle truppe poiché volevano riaprire le trattative con il re, costituirono un Parlamento-troncone che si dichiarò supremo potere della nazione, creando una corte per giudicare il re (condannato a morte e decapitato nel 1649), abolì la Camera dei Lord e proclamò il Commonwelth: la Repubblica. GLI STUART E LE RIVOLUZIONI INGLESI Nel 1645 venne eletto Lord Protettore della Repubblica, Cromwell, grazie ai suoi numerosi successi militari. Egli però a causa delle pressioni dei parlamentari che pretendevano più poteri e le trame dei realista, decise di imporre una dittature militare, rifiutando anche la corona successivamente. Quando egli morì e prese il potere il figlio, il generale Monk con l’approvazione del Parlamento rimise al potere la dinastia Stuart con Carlo II. WHINGS E TORIES La vita parlamentare in Inghilterra era un succedersi tra whings e tories al potere ; i primi erano reppresentanti del moyed interest (interessi del denaro), mentre i secondi erano rappresentanti del landed interest (interessi della terra). Entrambi però venivano dall’aristocrazia terriera e la loro divergenza fondamentalmente si trovava nelle loro ideologie religiose e politiche. Nel 1714 salirono al potere i whings, sostenitori di un governo svincolato dai poteri del sovrano e nelle mani del Parlamento. LA BANCA D’INGHILTERRA Nel 1649 venne fondata la Banca d’Inghilterra, una banca pubblica che si andava ad affiancare alle numerose private, fondamentale per lo sviluppo economico inglese del secolo successivo. Grazie al Parlamento questa banca ebbe la possibilità di stampare la cartamoneta, di ridare stabilità alla moneta metallica riconiandola e di ricoprire la funzione di tesoriera dello Stato. Inoltre permise ad alcuni risparmiatori di investire nel debito pubblico, garantendo la certezza del credito, e diede la possibilità al governo di trovare i fondi per le guerre all’estero. WALPOLE Robert Walpole emerse come leader dei whings nel 1720, quando salvò la corte ed il governo dallo scandalo del South Sea Bubble, imponendosi così alla guida del paese fino al 1742. Sotto di lui iniziò la tradizione del governo di gabinetto, dove era assente il re ed era formato da ministri scelti in nome del re, si iniziò così a passare da una monarchia costituzionale ad una monarchia parlamentare, processo che si concluderà solo nel secolo successivo.
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