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Storia moderna - La riforma di Inghilterra, Dispense di Storia Moderna

Enrico VIII e storia dell'Inghilterra ai tempi del secondo sovrano della dinastia Tudor, famoso per aver fondato la Chiesa Anglicana…

Tipologia: Dispense

2019/2020

Caricato il 23/10/2020

ellymanzi
ellymanzi 🇮🇹

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Scarica Storia moderna - La riforma di Inghilterra e più Dispense in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! La Riforma in Inghilterra Riforma come parlamentary transaction, un affare di stato •  1534, Atto di supremazia: il re è capo della Chiesa. Arricchimento della gentry (piccoli e medi proprietari terrieri) •  1549, Book of common prayer: riforma in senso zwingliano: negazione della presenza reale di Cristo nella comunione Edoardo VI (1547-30) •  Con il Book of Common Prayer si riconoscevano due soli sacramenti, Battesimo ed Eucarestia; si sopprimeva il carattere di sacrificio della messa. Con la professione di fede ufficiale (1553) l’anglicanesimo è religione di Stato; •  In questi stessi anni la Scozia aderisce al Calvinismo grazie all’opera di John Knox; •  Mentre l’Irlanda assume una connotazione marcatamente cattolica in chiave anti-inglese. La riforma in Inghilterra rappresentò una soluzione politica a carattere territoriale, determinata dagli interessi della società civile e dalla logica dello Stato moderno: il messaggio luterano venne quindi utilizzato per fini politici particolari dai sovrani inglesi. Risultato: nascita di una chiesa nazionale guidata dal sovrano. •  1558-1603: Elisabetta I Tudor, figlia di Enrico VIII e Anna Bolena, ristabilisce l’Atto di supremazia con il giuramento di fedeltà, consolidando la Chiesa anglicana e l’Atto di uniformità (1562) con cui ripristina la liturgia di Cranmer. •  1563: 39 Articoli. Confessione di fede di ispirazione calvinista, ma culto esteriore cattolico. •  Elisabetta, simbolicamente rappresentata come Astrea, diventa in breve il punto di riferimento del mondo riformato europeo; con lei si estinguono i Tudor (non si sposerà: “regina vergine”). La Scozia •  John Knox: il modello calvinista- presbiteriano. •  diventerà la confessione dominante presso i ceti borghesi e la piccola nobiltà nicodemismo •  Da Nicodemo: discepolo di Cristo che di notte ascoltava Gesù e di giorno simulava una piena adesione al Farisaismo •  L’atteggiamento o il comportamento di chi, pur aderendo a una nuova fede religiosa o politica, si astiene dal farne pubblicamente professione. Utilizzato per la prima volta da Calvino. Beneficio di Cristo •  di Benedetto Fontanini, poi rivisto da Marcantonio Flaminio; •  insiste sulla giustificazione per fede e del riscatto di tutti gli uomini per opera della misericordia di Dio, ma al tempo stesso evita polemiche con le gerarchie ecclesiastiche e respinge le posizioni radicali della Riforma europea in materia di sacramenti e culto dei santi •  Verso gli anni Quaranta le idee riformate sono ormai diffuse in importanti città italiane, Modena, Lucca, Venezia, Bologna, Siena, •  A Viterbo i valdesiani si riuniscono intorno al cardinale Reginald Pole; •  Nel Triveneto si sviluppa inoltre una rete segreta di comunità anabattiste in cui domina la dottrina antitrinitaria, che nega la Trinità e la natura divina di Cristo, considerato uomo di eccelse doti morali. Perché la Riforma fallisce in Italia? Riforma in Francia il clero è profondamente compenetrato alla struttura dello Stato (1516 diritto di patronato); i l mov imen to d e l l a c o s i d de t t a «preriforma» francese: Guillaume B r i çonnet ( 1472 -1534 ) . P recoce imposizione di obbligo della cura d’anime, residenza, dovere della predicazione. Già nel 1518! Affaire des placards (1534) •  Francesco I ritorna dalla prigionia e tenta di riportare il cattolicesimo •  centinaia di manifesti stampati in Svizzera contro l’eucarestia e affitti in tutta Parigi, persino sulla porta dell’anticamera del re): arriva una vera offensiva antiprotestante condotta dalla Corona e dalla Sorbona Enrico II (1547-1559) •  la specificità di questo nuovo protestantesimo francese sta nell’essere intrinsecamente interclassista, “verticale”, poiché non soltanto il Terzo stato, ma anche il basso clero e l’aristocrazia contano forti adesioni a esso. Calvinismo francese •  le principali città del regno hanno chiese calviniste; continui contatti con Ginevra •  Con il primo sinodo ugonotto di Parigi, nel 1559, dietro indicazione di Calvino si istituiscono i concistori locali, che a loro volta si uniscono in colloqui e questi in province Stati generali di Orléans, 1560. •  convocati per cercare di spegnere sul nascere il conflitto che sta già divampando nelle province, si risolve in un fallimento: •  la nobiltà chiede la libertà di culto a titolo di privilegio, •  il clero si oppone fermamente, •  il Terzo stato attacca i privilegi fiscali degli altri due Editto di Saint-Germain del gennaio 1562 •  si impone la restituzione dei beni ecclesiastici confiscati dagli ugonotti, ma a questi ultimi è consentito il culto e la possibilità di tenere assemblee fuori delle città, e, dietro permesso regio, sinodi: per la prima volta è riconosciuta ufficialmente la rottura dell’unità confessionale del regno. L’idea della tolleranza •  il Cancelliere di Stato Michel de L’Hospital nel gennaio del 1562 all’apertura dei lavori dell’assemblea di Saint-Germain-en-Laye che ha il compito di approvare uno status legale della Riforma sul territorio francese: il Re non vuole che si entri in disputa su quale delle opinioni è la migliore, poiché non si tratta qui di entrare nelle questioni de constituenda religione, sed de constituenda republica, e, aggiunge il politique, molti possono essere cives, qui non erunt christiani. •  Gaspard de Colligny, uno dei capi degli ugonotti, viene ammesso in seno al Consiglio di Stato •  Coligny contribuisce a organizzare un matrimonio pacificatore tra uno dei capi del partito ugonotto, Enrico di Borbone, re di Navarra, e Margherita di Valois, sorella del re •  La notte di San Bartolomeo, il 23 agosto del 1572, •  lo stato maggiore della nobiltà ugonotta accorso per assistere al matrimonio reale tra Enrico di Borbone, re di Navarra, e Margherita di Valois, sorella del re, viene massacrato. I monarcomachi •  François Hotman, nella Franco-Gallia (1573) •  Théodore de Bèze nel Droit des magistrats sur leurs sujets (1575) : •  la sovranità popolare è il presupposto giuridico e politico della sovranità regia, che si dissolve nel caso a sedere sul trono sia un tiranno, I politiques •  si va elaborando una teoria politica che consente di sottrarre l'autorità sovrana allo scontro religioso: rafforzamento dell’autorità del re e della concessione di una certa libertà religiosa come unico rimedio alla divisione ideologica religiosa. •  Jean Bodin e i Six livres de la République (1576): il re è soggetto solo alla legge di natura e al diritto divino •  Esiste un patto originario fra il re e il popolo, ma una volta concluso esso non può più essere rescisso; al re spettano le due grandi prerogative di garantire la giustizia come organo sopra le parti e di affermare la propria autorità anche attraverso la violenza, che è la sola a essere legittimata all’interno dello Stato. Il principio di sovranità •  La pace, garantita dal re, deve comunque avere la meglio sull’unità religiosa. Editto di Nantes (1598) •  il cattolicesimo è religione ufficiale in Francia; •  Agli ugonotti garantisce libertà di coscienza in tutto il regno e libertà di culto in luoghi prestabiliti, oltre al controllo di numerose piazzeforti come garanzia per la loro sicurezza Luigi XIV (editto di Fontainebleau, 1685): Revoca dell’editto di Nantes Controriforma o Riforma cattolica e l’assetto della Chiesa cattolica; disciplinamento delle anime e della società Il perché del trasferimento •  Il figlio di Paolo III, Pier Luigi Farnese, viene assassinato: tentativo imperiale di occupare il ducato farnese di Parma e Piacenza nella primavera del 1547. Riapertura del Concilio •  Giulio III: nel 1551 e nuovamente sospeso nel 1552; •  Paolo IV Carafa (1555-9), non lo convoca. •  Solo nel 1562 il Concilio venne riaperto da Pio IV Medici, ancora una volta a Trento per portare fine ai lavori che si conclusero nel dicembre 1563. Perché tutto questo ritardo? •  Le questioni di disciplina, come desidera Carlo V, oppure quelle relative al dogma, come desidera il papa? •  Dare la priorità e la precedenza ai terribili abusi che avevano dato materiale alla riforma o occuparsi una discussione sui punti dottrinali che hanno alimentato le controversie? Nella fase finale del Concilio (1562-63): la riforma •  1. preparazione dei parroci attraverso l’istituzione dei seminari diocesani; •  2. centralità della figura del vescovo; ma ai parroci venne affidato il risanamento religioso e morale del popolo: l’obbligo di residenza nella sede per i vescovi e i parroci, imposto il celibato ecclesiastico e l’abito talare: insomma rilanciare le strutture diocesane e fare delle parrocchie il fulcro della vita religiosa. •  catechismo (1566) •  Professio fidei detta Tridentina, nel 1564 da Pio IV •  Indice dei libri proibiti (1564) •  riformati i libri liturgici (1568-70) come il messale e il breviario e il martirologio. Disciplinamento, confessionalizzazione •  la nascita di strutture che si radicano nella vita sociale, che divengono comportamenti radicati nell’interiorità degli individui. •  nella chiesa della Controriforma possiamo trovare molte analogie con lo stato moderno a partire proprio da quel dolce e violento disciplinamento dell’individuo e della società, nel radicalizzarsi di modelli comportamentali, morali ed etici, che aprivano sul duplice livello religioso e civile. Con il Tridentino il papato diventa il motore della ripresa cattolica 1) centro amministrativo 2) fulcro dell’identità cattolica •  1) riorganizzazione delle congregazioni cardinalizie (ora 15): motore della teologia cattolica (Immensa aeterni Dei, 1588). •  2) epicentro simbolico della cattolicità con la riorganizzazione urbanistica di Sisto V teoria della potestas indirecta •  Il papato allargò a dismisura la sua giurisdizione sulle materie temporali scontrandosi ripetutamente con l’autorità civile, particolarmente a partire dal 1568 (ripubblicazione della bolla di Coena Domini) •  «partirono la sera alle doi di notte, ciascuno con un Cristo al collo, per mostrare che Cristo partiva con loro. Concorse moltitudine di populo [...] e quando il preposto, che ultimo entrò in barca, dimandò la benedizione al vicario patriarcale [...] si levò una voce in tutto il populo, che in lingua veneziana gridò loro dicendo "Andé in malora!" [...]» •  Ma cos’era un corpo? Esso comprendeva anche l’anima? Si potevano dunque disciplinare le coscienze? Rottura dei legami parentali a favore della Chiesa •  I decreti sui sacramenti posero le basi normative per l’intervento della Chiesa nei riti di passaggio in direzione di una loro clericalizzazione spezzando i rapporti parentali: al centro il parroco. •  Battesimo •  Riti funebri •  Matrimonio: Tametsi ovvero la sua indissolubilità e la pubblicità Matrimonio pre tridentino: sponsalia, fidanzamenti, strategie matrimoniali e parentali Clausura nei monasteri femminili •  Nel 1572 Pio V, con una serie di provvedimenti ripresi da Gregorio XIII, impose l’obbligo della clausura a tutte le comunità religiose femminili. Arcangela Tarabotti •  “Cristo non ambiva, anzi non voleva la verginità del corpo imprigionato, con la contraddizione del cuor vagante. Seppiasi che, una sola volta in tutto l’Evangelo, il nostro sesso venne da lui esortato a questa vita casta”. •  Paradiso monacale, l’Inferno monacale, il Purgatorio delle mal maritate, La semplicità ingannata o Tirannia paterna Un fenomeno in cui … •  Nel determinare la condizione delle religiose nell’età della Controriforma, gli interessi della società aristocratica che doveva sistemare le figlie per salvaguardare l’unità dei patrimoni si incontrarono con la crescente volontà di controllo dell’autorità ecclesiastica. •  Delle tre inquisizioni di età moderna (portoghese, spagnola e italiana) solo quella italiana è ancora in attività. •  Nel 1965, nel clima di apertura instaurato dal concilio Vaticano II, la congregazione del sant’Uffizio ha modificato norme e procedure ed è diventata congregazione per la Dottrina della fede. Compiti: •  Individuazione della rete ereticale (stermini di intere popolazioni, come le comunità valdesi della Calabria e della Puglia; persecuzioni di coloro che erano passati alla Riforma o avevano nutrito simpatie per essa); •  Contro gli spirituali (imposizione di uomini e ideologie ai vertici delle istituzioni ecclesiastiche) Compiti •  controllo della cultura alta e di quella popolare: •  persecuzione della filosofia ostile alla tradizione aristotelico-scolastica, con le condanne di Bruno, Patrizi, Campanella, Galilei ; •  capillare vigilanza sulle credenze e le regole sociali dei ceti inferiori (pratiche stregonesche, bestemmia, adulterio, celebrazioni carnevalesche etc.) e il controllo sulla rigida segregazione fra cristiani ed ebrei. Ma così non si metteva a rischio il segreto della confessione? •  bolla Contra sollicitantes pubblicata da Paolo IV nel 1559 con cui si concedeva all’inquisitore il potere di giudicare i confessori colpevoli di usare la confessione dei peccati come occasione per rapporti sessuali e subordinando questo provvedimento con l’arruolamento dei confessori al servizio dell’inquisizione romana Organizzazione: •  tribunali inquisitoriali sparsi sul territorio, dislocati nei conventi. •  Dai tribunali dipendevano i vicariati, dove i compiti inquisitoriali erano affidati al personale ecclesiastico •  la Congregazione dell’Inquisizione, composta da cardinali, si riservarono le nomine degli incaricati e creando una fitta rete di relazioni tra i tribunali locali e l’inquisizione di Roma. Indice dei libri proibiti •  Paolo IV del 1559: elenco di opere a stampa che vanno non sole escluse dalla diffusione nei centri di insegnamento, ma il cui possesso medesimo è vietato ai fedeli, costituendo di per sé il segnale di inclinazioni ereticali.
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