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La Compagnia di Gesù: La missione, l'approvazione e la nuova organizzazione, Appunti di Storia Moderna

La missione dei gesuiti in europa durante il xv secolo, la loro conversione alla vita di aiuto e sostegno alla popolazione e la loro approvazione canonica da papa paolo iii nel 1540. Viene inoltre illustrata la nuova organizzazione delle attività degli ordini religiosi, con un maggiore focus sulla carità e l'aiuto alla società.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 04/08/2021

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camilla-fagioli 🇮🇹

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Scarica La Compagnia di Gesù: La missione, l'approvazione e la nuova organizzazione e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 2 marzo 2021 Dall’esperienza parigina emerge un aspetto particolare di questa missione che è la conversione, la liberazione dei luoghi santi. La missione si concentra in particolare su quella parte del mondo che aveva visto la nascita di Cristo. Se per gli aspetti precedenti noi troviamo elementi di modernità, in questo caso troviamo uno dei tratti più tradizionali dell'esperienza occidentale. La crociata e la riconquista dei territori Santi era uno degli ideali propri delle società medievale. Per questo dopo l’esperienza parigina questo nucleo di compagni di Ignazio si trasferisce a Venezia, porta per l'Oriente. Tuttavia, questo slancio, aspirazione alla missione non ha esito; questi compagni sono costretti a rinunciare alla missione. Nel frattempo, in maniera singolare cominciano ad avviare una serie di attività che costituiranno (anche per altre congregazioni) di aiuto e di sostegno, soprattutto agli strati più deboli della popolazione: cura degli ammalati, visite ai carcerati, insegnamento del catechismo. È proprio nel passaggio tra ‘400 e ‘500 che si delinea una nuova organizzazione delle attività degli ordini religiosi che lasciano la tradizione della Chiesa, ovvero lo studio dei testi sacri e la preghiera ed assumono una nuova declinazione di servizio nel mondo. Oltre ai gesuiti in quegli anni sorgono altre congregazioni religiose impegnate in attività pastorali e di aiuto alla società, allontanandosi dalla pratica della clausura. Tratto di modernità che porta conseguenze nella pratica dell'attività religiosa che aveva una tradizione secolare. Il monastero al di fuori della realtà urbana non aveva più quella funzione. 3 marzo 2021 Iconografia di Francesco Saverio, si mostra come intento all’attività missionaria e quindi alla conversione al cristianesimo. Questo sviluppo che è proprio tra gli anni 1538 e 1540 preludono all'approvazione canonica della congregazione, pur tra difficoltà e resistenze da parte di altre organizzazioni entra nella dinamica della approvazione. Nel 1540 con bolla Regimini militantes ecclesiae il pontefice Paolo IIl Farnese concede alla Compagnia di Gesù l'approvazione. Prima pagina della bolla: dà sottolineare che essi sono già impegnati nella predicazione pubblica, nell’animazione spirituale, formazione spirituale delle persone, nel servizio degli ospedali degli ammalati, insegnamento della dottrina cristiana per i fanciulli e per le persone rudi (incolte), e tutte quelle attività rivolte all’attività caritatevole, cioè rivolte all'aiuto e carità del prossimo. La Curia nell’autorizzare questa nuova istituzione fissa questi contenuti. Queste nuove congregazioni ‘500 nascono generalmente per queste necessità: oltre alla missione di evangelizzazione abbiamo l’aiuto e la predicazione all’interno della società. Altro documento: Formula instituti, definisce i 5 elementi costitutivi della nuova congregazione a partire dalla definizione interna. È la compagnia stessa che stabilisce gli obiettivi dell’azione religiosa della Compagnia di Gesù. Da subito viene stabilito un legame diretto di obbedienza al Pontefice. Questo ne farà uno degli strumenti più utilizzati nella Curia romana. 4 marzo 2020 All’interno del secondo paragrafo della bolla ci si rifaceva all'esperienza che Ignazio e di primi compagni, soprattutto a Parigi e Venezia, avevano condotto con le attività specifiche dell'assistenza soprattutto alle persone più bisognose. Si erano impegnati nella predicazione, nell’esortazione e formazione alla vita cristiana, nel servizio agli ammalati e nell'educazione cristiana dei fanciulli e degli incolti. Andando avanti questa dimensione storica diventa prescrittiva, sul che cosa deve fare questa organizzazione. Vengono fissati dei punti: voto della castità (uno dei tre voti religiosi), aspirazione alla vita religiosa e al progresso delle anime nella vita e nella dottrina cristiana, e alla diffusione della fede attraverso la predicazione e il servizio alla parola di Dio. Nelle fasi di istituzione non si parla mai di istruzione, se non di formazione religiosa. Questa scelta verrà sancita in maniera definitiva. In questa prima fase si ribadiscono gli impegni della vita apostolica, della cura ma non l'istruzione. Nel IV punto si stabilisce quel particolare voto, un quarto voto: obbedienza al Papa odierno e a quelli che verranno dopo, perché è lui che stabilisce i termini della missio ad gentes. L'obbedienza poteva essere pericolosa, in quanto potevano essere missioni all’interno dell’aria nordafricana o per la riconquista dei territori della Palestina, sotto il potente controllo turco. Nell’orizzonte della Compagnia il campo di missione è il mondo, il globo. Nel paragrafo VI si fa presente come la recente esperienza di Ignazio di Loyola trascorsa nella città di Parigi rientrasse nella bolla di Paolo Il - i gesuiti potranno istituire collegi presso le sedi universitario. Questo deve essere inserito perché per istituire collegi è necessario avere risorse, e quindi la congregazione deve avere sostanze per poter sostenere le proprie case e in questo caso i collegi. Il personale che entrerà nella Compagnia dovrà essere persona istruita, colta. Dovrà poter frequentare se ne è ha la capacità di gradi più elevati dell’istruzione universitaria. Capoverso 11 limita il numero delle persone che potevano essere arruolate all’interno della nuova congregazione, per un numero massimo di 60 confratelli. Questo viene introdotto perché come spesso avviene nascono rivalità, in quel periodo sorsero altre congregazioni religiose. Documento FORMULA INSTITUTI È la risposta della Congregazione alla Bolla papale, aderendo alle indicazioni della Curia specificando i fini e le attività della Compagnia. Nel punto ottavo si tratta della questione dei collegi nelle sedi universitarie, con diritto a rendite, entrate e possessioni. La formazione spirituale è unita alla formazione scientifica, elemento fondamentale che costituirà la base del successivo sviluppo. Questi quando avranno dato prova delle loro capacità a livello spirituale e scientifico potranno essere ammessi alla Compagnia. Tutti i compagni che saranno sacerdoti sono tenuti all’ufficio divino secondo l’uso ella Chiesa, ciascuno privatamente e non comunitariamente. L'Ufficio divino è la preghiera che caratterizzava la vita religiosa secondo determinati momenti della giornata; veniva definito anche esperienza morale perché nell’esperienza medievale costituiva un impegno preciso che i monaci dovevano vivere insieme. La nuova esperienza si fonda in primo luogo sull’azione e che non possono essere vincolate alla vita comune. L'esperienza della vita corale viene svincolata, rimane l'obbligo della preghiera ma in forma personale, privata.
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