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Teorie sull'evoluzione dell'umanità: il dibattito sulla poligenesi e la continuità umana -, Appunti di Storia Moderna

Tre teorie sull'evoluzione dell'umanità, le differenze genetiche e culturali tra le popolazioni, e il ruolo della teoria nella scienza. Esplora le idee di Coon e la poligenesi, il modello multiregionale e l'origine africana recente. Il testo critica le teorie poligeniste e le loro implicazioni razziali.

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 06/01/2019

Nadia_97
Nadia_97 🇮🇹

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Scarica Teorie sull'evoluzione dell'umanità: il dibattito sulla poligenesi e la continuità umana - e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! 7 Modelli Dove si parla di tre teorie sull’evoluzione dell’umanità. Le differenze genetiche non permettono di tracciare Tra le popolazioni della terra e confini stabiliti ciò non ci autorizza quindi a parlare di razze. Le differenze esistono e si sono accumulate nel corso del tempo ma bisogna capire come si si è arrivati a questo risultato. Il ruolo della teoria nella scienza è quello di fornire un insieme di concetti all’interno dei quali i dati diventano interpretabili attraverso la lettura fattibile grazie per una chiave interpretativa cioè ad una teoria un modello attraverso cui leggere e interpretare i dati. La parola Soria ha significati diversi nel linguaggio corrente e della Scienza per teoria si può intendere un insieme di idee non verificate mentre in campo scientifico si intende un insieme di generalizzazioni che sintetizzano e rendono interpretabili i dati sperimentali. La biologia evoluzionistica ha definito i meccanismi attraverso cui le popolazioni si differenziano; i dati che si stanno accumulando sugli individui contemporanei sui fossi di quelli che li hanno preceduti reclamano di essere collocati nel loro contesto evolutivo parleremo per cui di tre modelli, tre teorie cioè che intendono spiegare le tendenze evolutive documentate dai fossi ciascun modello comporta una diversa idea su come siano comparsi i primi umani anatomicamente moderni e sulle differenze biologiche fra le popolazioni attuali.( figura 5 pagina 96). Le cinque sottospecie di Carleton Coon Avete ad900 la classificazione razziale diventa un tema ingestibile l’approccio tipologico aveva già dimostrato la sua debolezza e le razze si erano complicate perché nessuno sapeva quali fossero i loro confini che diventavano sempre più ingarbugliati. C’era chi diceva che il concetto di razza non è né fondato né utile per studiare l’uomo e trovava ottimi argomenti nella biologia evoluzionistica ma nel frattempo nel laboratorio di biochimica si mettono. Le tecniche che negli anni successivi avrebbero permesso di descrivere la diversità umana. Coon con il suo libro The origin of races del 1963 Si colloca nel solco degli Studi razziali precedenti e propone un modello evoluzionistico cercando di spiegare come le razze si siano differenziate. L’apparente complessità della specie è in larga parte frutto delle migrazioni recenti; eliminando però effetti di queste migrazioni, risalendo Quindi al 1942 si possono sottolineare due fasi dell’evoluzione umana. Nella prima ci siamo staccati delle grandi scimmie imparando a camminare e sviluppare un cervello più grande quindi capace di ragionamento e astrazione questa fase corrisponde alla vento dell’ homo erectus collocato tra un milione di anni fa più o meno. Secondo Coin, l’umanità è profondamente differenziata già da prima dell’homo erectus quando ancora eravamo allo stadio di erectus e si possono evidenziare 5 sottospecie umane: • Caucasoide o Europea • Mongoloide o asiatica • Capoide • Congoide • Australoide E queste razze sarebbero tutt’ora riconoscibili nonostante lo spostamento perché ogni specie di Felice dalle altre per alcune caratteristiche misurabili. Queste caratteristiche però vanno scelte molto bene perché alcune di loro possono risentire di un adattamento all’ambiente e cioè dell’effetto della selezione naturale. Nonostante però lo studioso fosse consapevole di questo problema l’architettura dentale la forma delle ossa nasali è il maggiore o minor rilievo della faccia si sarebbero conservati attraverso il tempo a prescindere dei cambiamenti climatici ambientali. Studiando le stesse caratteristiche anche nei fossi si possono collegare individui del passato del presente in un’unica catena evolutiva. A differenza di altri studiosi con Cerca le origini dell’umanità nel suo passato e utilizza il più possibile criteri quantitativi rifiutando di avventurarsi sul terreno dell’intelligenza razziale. Gli appartenenti alle diverse sottospecie di Sapiens però deriverebbero da popolazioni distinte di uomo erectus che vivevano rispettivamente in Europa Asia e Africa e Australia In sostanza ciascuna sottospecie si sarebbe voluto Indipendentemente dalle altre diventando Homo Sapiens i momenti diversi per cui si riprende l’idea del poligenismo. In Africa vengono collocate due sottospecie capoidi e concoidi. La parola capo è di deriva dal capo di buona speranza è la sottospecie comprende quelli che in precedenza abbiamo chiamato khoisan ossia gruppi di cacciatori e raccoglitori dell’Africa e poi khoikhoi Boscimani e ottentotti. In comune questi gruppi hanno i caratteri fisici che li rendono difficilmente classificabili come negroidi o si ha la pelle più chiara gli occhi ristretti le labbra meno grosse e spesso hanno dimensioni corporee ridotte. I tuoi sanno sono stati tradizionalmente classificati per negroidi e perciò con Battezza l’altra sottospecie africana quella di pelle scura con il nome di concoide però loro comprende i pigmei che venivano considerati razza a parte da altri studiosi .Mongoloidi australoidi ricalcano più o meno le designazioni in tradizionali. Attribuisce poi mongoloidi molte popolazioni dell’ Oceania oltre a tutte quelle delle Americhe e gli Asteroidi e popolazione di perle scuola dell’India della melanesia dell’Asia del Sud dimenticandosi che La pigmentazione della pelle e spesso la risposta ad un adattamento all’elevata irradiazione solare. Il problema della teoria poligenista è che mentre prima si era tutti d’accordo che l’uomo derivasse da una sola specie è che le razze fossero una suddivisione interna della specie, ora e non ho proposte delle teorie per le quali le differenze fra le razze fossero già presenti ai tempi dell’ homo erectus di conseguenza al un moderno sarebbe perso 5 volte in posti diversi In momenti diversi. Gli australoidi di scenderebbero direttamente da Pitecantropus e mongoloide da Sinanthropus, l’uomo di Pechino, all’origine dei Caucasoidi ci sarebbe la mescolanza fra i neandertaliani e un ceppo più moderno identificabile è l’uomo di Cromagnon. Essendosi ogni razza sviluppata in un momento diverso alcune razze hanno passato più tempo nella condizione di sapiente mentre altre attardata nella condizione Brutale e avrebbero un ritardo evolutivo quantificato in 160000 anni. Le 2 razze africane avrebbero raggiunto lo stato di Sapiens 40000 anni fa mentre caucasoide mongoloidi 200000 anni fa. Grazie a questa gerarchia temporale si può stabilire anche una gerarchia di valore per cui la razza descritta da Coon nel 1950 è un insieme di individui entrambi i sessi Chiaramente localizzati in una regione che abitualmente si incrociano tra loro e dimostra una continuità nel riprodurre attraverso il tempo, un certo tipo morfologico. Quindi per spiegare questa sua teoria Lo studioso non resiste alla tentazione Citizen argomenti opinabili nella sua tesi nella quale curcetti base dell’evoluzione vengono piegati di interpretazioni che nessuno evoluzionista potrebbe accettare e che porta conforto all’idea che nell’umanità ci siano e siano scientificamente riconoscibili gruppi congenitamente inferiori. Tutto ciò crea un forte movimento per la disgregazione razziale che suscita violento opposizioni mentre in alcuni casi come i teorici dell’apartheid tra cui Giorgio Wesley e Carlton Puntman, accolgono molto volentieri questo testo e se ne servono per sostenere che ai neri americani non possono essere attribuiti gli stessi diritti dei bianchi. Anche David Duke facente parte del Ku Klux Klan negli anni 70 attribuisce a queste teorie legittime basi scientifiche per la discriminazione razziale. Oggi però sappiamo che le prime forme umane anatomicamente moderno e si trovano in Africa e da lì Si sono diffuse negli altri continenti nessuno è più evoluto degli altri. Alcune caratteristiche più vantaggiose o svantaggiose vengono sviluppate in un certo ambiente ma non possiamo andare Fede alla teoria di Kuhn che propone inoltre che l’umanità si sia evoluta attraverso un fenomeno che non ha confronto in nessun altra specie perché non esiste una specie che si ferma più riprese e in modi e momenti diversi perché tutto ciò non può che portare all'esistenza di specie diverse. La teoria poligenica Non può essere provata nemmeno se vengono raccolti scrupolosamente tutti i dati l’idea infatti che la stessa specie possa essere messo in luoghi e in momenti diversi è definitivamente tramontata tra gli scienziati. Oltre non aver trovato alcuna conferma sperimentale né dal punto di vista teorico né da quello scientifico è stato calcolato che separandosi un milione di anni fa e diverse popolazioni umane odierne non dovrebbero appartenere alla stessa specie poiché come visto nel capitolo precedente le specie si differenziano grazie alla lontananza fisica.
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