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Storia Moderna - parte 3, Appunti di Storia Moderna

Riassunto dal libro "Storia moderna" di Carlo Capra, Firenze, Le Monnier, 2004 capitoli presenti: -Francia e Inghilterra nel '700: uno scontro secolare -assolutismo illuminato -nascita degli Stati Uniti d'America -rivoluzione francese

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 27/02/2021

martina99v
martina99v 🇮🇹

4.3

(12)

7 documenti

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Scarica Storia Moderna - parte 3 e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! FRANCIA E INGHILTERRA NEL '700: UN SCONTRO SECOLARE LA REGGENZA DI CARDINALE FLEURY IN FRANCIA Alla morte di Luigi XIV (1715), la reggenza del piccolo Luigi XV, venne affidata al nipote Filippo d'Orleans. Il periodo della reggenza fu contrassegnato da una relativa libertà di opinione e di critica, il problema più grave fu quello delle finanze, il debito pubblico era altissimo. Il reggente si avvalse dei consigli dell'economista John Law, ma fu costretto a fuggire dopo che l'attuazione del "Sistema Law" fallì. Quando Luigi XV maggiorenne salì al trono, accordò la sua fiducia al cardinale Fleury. Il suo governò fermo e prudente assicurò un lungo periodo di pace*, con una breve interruzione per la guerra di successione polacca, che diede alla Francia la Lorena. Tra il 1730 e 32 la bolla Unigenitus, che condannava il giansenismo come eresia, divenne legge di stato in Francia, creando non pochi scontri con i giansenisti. GRAN BRETAGNA NELL'ETA' WALPOLE Alla morte della regina Anna Stuart, salì al trono l'elettore di Hannover Giorgio I. Sia lui che suo figlio, Giorgio II, si interessarono più alle faccende del loro paese di origine, la Germania. Prese forma il governo di gabinetto, un governo che assegnava al primo ministro il compito di governare in nome del reale. Il primo ministro divenne Walpole, che mantenne buone relazioni con i francesi e si adoperò per ridurre il debito pubblico; sotto il suo governo il paese godette di un buon periodo di prosperità e nel complesso la società inglese del '700, appare come miscuglio di libertà e dipendenza, di tradizione e di progresso. I CONFLITTI DECENNALI Il lungo periodo di pace* che aveva goduto la Francia, venne interrotto dalla guerra di Successione polacca. (1733-38) Nel '33 infatti muore il re polacco, e la Dieta polacca propone un nobile polacco come successore; ma Austria e Russia imposero l'elezione del principe di Sassonia, che assunse il nome di Augusto III. Alla Francia non piacque questo movimento, e cerco una coalizione anti-austriaca con Carlo Emanuele III di Savoia. La pace di Vienna faceva recuperare Milano all'Austria, ma cedeva alcune terre ai Savoia. L'estinzione della stirpe de' Medici favorì un altro scambio di territori: gli Abrugo-Lorena ricevono il Granducato di Toscana. (Asburgo= dinastia della moglie, figlia dell'imperatore; Lorena= dinastia del marito) GUERRA DI SUCCESSIONE AUSTRIACA Coinvolse quasi tutte le potenze europee, scoppiò all'ascesa al trono austriaco di Maria Teresa d'Austria,a causa delle mire espansionistiche di Federico II di Prussia. L'ascesa al trono della figlia, fa iniziare in Austria la dinastia Asburgo-Lorena. L'esordio della sovrana non fu accolto bene da nessuno, ma fu un pretesto per la Prussia di espandersi cominciando dalla Slesia. Francia e Spagna si affiancarono alla Prussia, desiderose di sferrare un colpo alla potenza imperiale austr. In aiuto dell'Austria interviene l'Inghilterra, preoccupata di un cambiamento di equilibri in Europa; il ritiro dalla guerra della Prussia cambia le sorti del conflitto, che venne combatutto prinicipalmente in Germania, Nord Italia e Fiandre. La guerra si concluse, con la sottoscrizione della pace di Aquisgrana (1748) da parte di tutte le nazioni coinvolte. La Francia fu la principale antagonista di Maria Teresa, e anche quella che non ottenne quasi nulla dalla pace; il fatto minò molto la popolarità del sovrano, che alla morte di card.Fleury prese le redini personalmente, sotto grande influenza della marchesa di Pompadour (sua amante). Le riforma francesi seguenti furono tutte fallimentari, il deficit economico diventò molto grande. Alla morte di Luigi XV, gli succedete Luigi XVI (1774) che nominò come controllore delle finanze Turgot, un esponente di spicco dell'illuminismo. Le mosse finanziarie di Turgot non funzionarono, costringendolo alle dimissioni; preludio della crisi finale della monarchia francese. INGHILTERRA DI GIORGIO III Al contrario della Francia, l'Inghilterra usciva vittorioso dalla guerra dei 7 anni, lanciata verso l'industrializzazione e senza rivali in campo marittimo e coloniale. Questo slancio non impedì alcuni malcontenti all'interno del paese: - all'interno dell'ala whig, si creò un ramo ancora più radicale che chiedeva allargamento del suffragio e libertà religiose e civili. - la crisi nord americana venne gestita male dal governatore Lord North, che venne così sostituito da William Pitt, protagonista di attività riformatrice. ASSOLUTISMO ILLUMINATO PRUSSIA DI FEDERICO II IL GRANDE Il termine viene coniato dagli storici tedeschi negli ultimi anni del 1700, fa riferimento alle idee e ai comportamenti di quei sovrani europei che dichiaravano di volersi servire del potere per il bene dei loro sudditi e che si professavano amici e discepoli dei philosophes. La concentrazione del potere nelle mani di questi monarchi era vista come unica arma capace di combattere privilegi di ceti. Il più famoso tra i despoti illuminati fu Federico II di Prussia il Grande (1740-86);scrittore, politico, musicista e amico di Voltaire. Egli si rifaceva al "contratto sociale" dichiarando che il re è solo il primo servitore obbligato a operare con onestà; il suo genio militare si vide nella guerra di Successione austriaca e in quella dei Sette Anni, dove riuscì a mantenere la Slesia (importante centro minerario e industriale). Durante il suo regnò concesse la libertà di stampa e di culto, un codice civile prussiano, abolì la tortura e limitò la pena di morte. AUSTRIA DI MARIA TERESA e figlio GIUSEPPE II La guerra di Successione austriaca aveva costretto gli Asburgo a rinunciare alla Slesia; Maria Teresa non era di certo una monarca illuminata come Federico, ma univa buon senso e determinazione che la fecerò amare dal suo popolo. George Washintong, un ricco possidente della Virginia. La svolta importante per gli americani avvene nella battaglia di Saratoga (1777); un contingente di inglesi si arrese alla forza americana, e Francia e Spagna intervennero a fianco delle colonie cotrastando gli inglesi via mare . Nell'ottobre 1781 l'Inghilterra è costretta a capitolare a Yorktown; nell'83 con il "Trattato di Versailles", l'Inghilterra riconosceva l'indipendenza delle colonie americane, e restituiva alcune terre alla Spagna e alla Francia. LA COSTITUZIONE DEGLI STATI UNITI Cominciarono quindi i lavori per creare un testo legislativo unico, approvato da tutti gli Stati. Gli "Articoli di Confederazione" furono votati nel 1777 ma in vigore nell'81, e lasciavano al Congresso Continentale la gestione della politica estera e interna e ai singoli Stati gli altri poteri (importo tasse, circolazione di moneta ecc..) Si fece comunque forte la necessità di un governo centrale solido, che potesse controllare politica interna ed estera, così la Convenzione si riunì a Philadelphia nel 1787; le discussioni furono lunghe ma alla fine prevalse l'idea di una Confederazione nuove che si integrasse agli Articoli già esistenti. La Costituzione degli Stati Uniti fu approvata il 17 settembre '87, ma alla base vi era un difficile equilibrio tra rafforzare governo centrale e salvaguardare autonomia dei singoli Stati. Il potere legislativo (potere di approvare leggi) era affidato al Congresso, al potere esecutivo (potere di applicare leggi) vi era un presidente con un mandato di 4 anni, che aveva anche potere sulla polita estera, sulle forze armate e sul congresso. STATI UNITI TRA '700 e '800 Superata la crisi,la neonata nazione riprese con grande impeto lo sviluppo demografico ed economico; ai tredici stati presto se ne aggiunsero altri (Vermont, Kentucky, Tennessee, Ohio) L'espasione verso Ovest degli americani fu a danno irreversibile degli indigeni, a cui venne sottratto il loro terreno con la violenza, spesso uccisi a migliaia. Il primo presidente fu George Washintong, eletto nel 1889 e poi per il secondo mandato 4 anni dopo. Possedeva la fama di generale vittorioso e autorevole. A partire dal 1791 stesso cominciò politicamente a delinearsi una lotta al potere di nuovi partiti nascenti, come quello repubblicano (che ebbe il suo esponente più noto in Thomas Jefferson) contrapposto a quello federalista. Le elezioni del 1896 furono vinte da J. Adams un federalista, ma 4 anni dopo la spuntarono i repubblicani prima con Jefferson e poi con Madison. Grazie al partito repubblicano, venne ridotte le spese burocratiche, rilanciata l'economia; gli Stati Uniti a inizio '800 erano pronti per affermarsi tra le potenze mondiali. RIVOLUZIONE FRANCESE MONARCHIA FRANCESE AL TRAMONTO L'avvento al trono di Lugi XVI (1774) diede inizo a un regno di malcontento e di difficoltà per l'economia del paese. Le cause economiche erano molteplici, tutte causate dall'arretratezza e dalla poca modernità; accanto ai problemi economici, c'erano quelli di natura "soggettiva" che minacciavano squilibri all'interno del paese: signori che volevo un ritorno al feudalesimo, aumento delle imposte nel 1780, unione delle terre in grandi aziende. Si aggiungevano inoltre echi un po' confusi di ideologie illuministe, quali l'eguaglianza di diritti o la sovranità popolare. Le linee di tensione erano diverse, tensione che verrà aggravata e fatta esplodere da l'intervento politico. L'economia francese era in ginocchio, per via delle scarse entrate statali e l'unica via per un risanamento sembrava quello di convincere i ceti più abbienti a contribuire in maniera maggiore, in base alle loro finanze. Le strategie furono 2: 1- la prima, tentata da Turgot, consisteva nel spostare il peso maggiore delle imposte sui proprietari terrieri 2- la seconda, attuata da un banchiera di Ginevra, mirava a ridurre le spese e gli sprechi. Abolì molti uffici,ridusse le spese della corte, evitò inoltre di inasprire le tasse . Dopo il suo licenziamento e anni di immobilismo, il controllore delle Finanze de Calonne mise il re difronte alla dura realtà: la Francia aveva un debito altissimo. L'unica via di uscita era adottare misure radicali, un pacchetto di riforme che eliminava alcuni pregi delle caste più alte tra cui un'imposta chiamata "sovvenzione territoriale", proporzionale alla rendita, gravante su tutti i proprietari terrieri. Nel 1787 a Versailles si riunì un'assemble di notabili che si oppose fermamente all'imposta di de Calonne. Il re quindi licenziò de Calonne, ma fu il Parlmento a prendere in mano le redini dell'opposizione. L'opinione pubblica però vedeva come unica guida per il futuro gli Stati Generali, che vennero convocati per l'ultima volta il 5 maggio 1789. I deputati, erano divisi in 3 gruppi, Clero, Nobiltà e Terzo Stato; più della metà faceva parte del Terzo Stato che rappresentava il 98% dei francesi, gli altri divisi nei 2 gruppi restanti. Tra gli esponenti del basso clero c'erano deputati sensibili alle richieste del Terzo Stato, così come tra i nobili un gruppo consistente era dalla parte del terzo gruppo (es. generale La Fayette) I deputati del terzo stato proposero ai loro sostenitori negl'altri due gruppi, di unirsi insieme in un'unica assemblea, idea accolta solo dagli esponenti del basso clero. Il re Luigi XVI, fedele alla nobiltà e all'alto clero, chiuse così la sala delle adunanze, ma il Terzo Stato riuscì a incontrarsi nella "Sala della pallacorda" dove si dichiararono Assemblea nazionale costituente il 17 giugno 1789, con l'idea di essere un'assemblea del popolo e di non sciogliersi finchè non fosse stata accettata una Costituzione. Di fronte all'Assemblea si formò una milizia di opposizione formata dalla borghesia. Ma già qualche giorno prima, mentre l'Assemblea si riuniva, iniziarono i primi scontri violenti. I cittadini soddisfatti di quello che stava succedendo, temeva però un colpo militare e quelli del ceto più basso iniziarono ad armarsi; erano i famosi "sanculotti", lavoratori manuali che venivano chiamati così perchè "sans culottes". In questo clima di violenza, il 14 luglio '89 alcuni rivoltosi, assaltano la Bastiglia, una fortezza utilizzata come carcere in cerca di munizioni e polvere da sparo; questi eventi, oggi commemorati in Francia attraverso una festa nazionale, sono considerati da molti studiosi il vero e proprio inizio della Rivoluzione Francese. Presto l'isteria e la violenza collettiva dilagano, nelle campagne i contadini dopo anni di tasse e sfruttamento, assalto le case dei prop. terrieri. Queste rivolte campagnole vennero chiamate "grande paura" e costrinsero alcuni nobili a fuggire. L'Assembla Costituente il 4 agosto abolisce definitivamente il feudalesimo* Sull'onda dell'entusiasmo, l'Assemblea adotta anche la "Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino", rimasta nel tempo come la più solenne e completa affermazione delle libertà fondamentali,dell'eguaglianza dei cittadini. I principi dell'Illumisismo e di personaggi come Jean-Jacques Rousseau cambiavano per sempre la politica francese. La stesura della costituzione però non fu priva di ostacoli, i punti da delineare erano molteplici: chi eleggeva il Parlamento? quale era ora il ruolo del Re? un'autorità che perderà tentando la fuggire dalla Francia e perdendo ogni credibilità nel giugno del 1791. Intanto nella schiera dell'Assemblea si affermavano personaggi come Danton e Robespierre e gruppi dei cordiglieri e giacobini, che ambivano a una costituzione ma anche all'esecuzione di re Luigi XVI. Nonostante il rovesciamento dell'Ancienne Regime, rimaneva incompleto il problema finanziario: così alcune vecchie imposte furono sostituite, una contribuzione fondiaria proporzionale al valore della proprietà, un'imposta sulla ricchezza mobile. CADUTA DELLA MONARCHIA In una notte di giugno del '91, Luigi XVI con la famiglia reale cercò di fuggire oltre il confine, ma furono bloccati alla frontieri e portati indietro. L'episodio divise ancora di più l'opinione pubblica, tra chi credeva a un finto rapimento e chi chiedeva la sua deposizione. Nel frattempo a settembre del 1791 venne redatta e firmata la Costituzione, il re aveva comunque potere esecutivo anche se limitato, nasceva la monarchia costituzionale. Sul fronte interno infiammava la crisi, così una rivolta guidata dai Giacobini più estremi, fece irruzione nella residenza reale e arrestò i membri della famiglia. Per tutto il mese di agosto continueranno ad esserci ondate di violenza, in cui chiunque venisse anche soltanto sospettato di essere contrario alla Rivoluzione Francese poteva essere giustiziato. L'Assemblea votò per la deposizione del re; la caduta della monarchia coincideva con lo scontro tra il potere legale e il potere esercitato dalle masse dei sanculotti. Il 25 settembre del 1792 viene proclamata la Repubblica Francese. Il 21 gennaio del 1793 Luigi XVI viene condannato a morte per alto tradimento: sia lui che sua moglie, Maria Antonietta, verranno ghigliottinati. Il feudaleismo* consisteva per lo più nel dominio personale su un'area territoriale e sulla sua popolazione
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