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Storia Moderna - riassunto, Appunti di Storia Moderna

Stato moderno - Tra 400/500 - Esplorazioni geografiche - L’America - Imperi precolombiani -Conquistadores 1492-1550 - Guerre d’Italia 1494-1559 - Riforma protestante - Controriforma - Francia-paesi bassi 1500 - Guerra dei 30 anni 1618-1648 - Inghilterra: 1,2 guerra civile, gloriosa rivoluzione - L’assolutismo di Luigi XIV- Guerre del 700 - Austria – Russia – Prussia 600/700 - Assolutismo illuminato e riforma - Rivoluzione americana e francese - Dalla repubblica giacobina al direttorio

Tipologia: Appunti

2021/2022

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Scarica Storia Moderna - riassunto e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! STORIA MODERNA 1. STATO MODERNO 2. TRA 400/500 3. IL MONARCA. 4. GUERRE ED ESERCITI 5. ESPLORAZIONI GEOGRAFICHE 1400 6. L’AMERICA - imperi precolombiani – viaggi verso l’America – conquistadores 1492-1550 7. GUERRE D’ITALIA 1494-1559 8. RIFORMA PROTESTANTE 1517-1555 9. CONTRORIFORMA 1545-1563 10. FRANCIA-PAESI BASSI 1500 11. GUERRA DEI 30 ANNI 1618-1648 12. -INGHILTERRA – sovrani, 1° e 2° Guerra Civile, Gloriosa Rivoluzione 1500-1688/89 13. L’ASSOLUTISMO DI LUIGI XIV 1643/1661 - 1715 14. GUERRE DEL 700 15. AUSTRIA – RUSSIA – PRUSSIA 600/700 16. ASSOLUTISMO ILLUMINATO E RIFORMA 17. RIVOLUZIONE AMERICANA 18. RIVOLUZIONE FRANCESE 19. DALLA REPUBBLICA GIACOBINA AL DIRETTORIO STATO MODERNO È l’insieme delle forme governative dell’epoca moderna che presenta una serie di organi e funzioni simili. Da fine ‘400 lo stato moderno si manifesta stabilmente in Europa. La forma governativa tipica dell’epoca moderna è la monarchia. Max Weber da una definizione concettuale di Stato Moderno, giunto alla sua piena maturazione: “Lo stato moderno è un’associazione di dominio in forma istituzionale la quale, nell’ambito di un determinato territorio, ha conseguito il monopolio della violenza fisica legittima come mezzo per l’esercizio della sovranità, e a tale scopo ne ha concentrato i mezzi materiali nelle mani del suo capo, espropriando quei funzionari dei ceti che prima ne disponevano per un loro proprio diritto, e sostituendosi con la propria suprema autorità” 3 elementi caratteristici dello stato moderno: 1. Territorio: ambito di dominio, confini più o meno stabili. 2. Popolazione: unione di persone, senso di appartenenza, si riconoscono in una matrice culturale e in un sovrano. 3. Monopolio potere del sovrano: detiene controllo forza fisica e con essa protegge l’indipendenza giuridica dello stato [attacchi esterni] e ne garantisce la pace interna. In epoca medievale nasce una nuova figura politica: il signore territoriale; si ha un diffuso clima di paura la popolazione minacciata conferisce al sovrano il potere di governare per timore di attacchi esterni; il sovrano perciò garantisce la difesa da attacchi esterni e la pace interna. Inizia ad assumere un potere giuridico, cerca di tutelare i poteri locali e viene chiamato in causa in fase d’appello. L’autorità del sovrano che inizia ad essere percepita come assoluta però è illimitata: egli deve rispettare le leggi divine, naturale, e dello stato e negoziare con gli ordinamenti giuridici all’interno dello stato come le corporazioni. Sovrano visto come autorità suprema e giusta, in alcuni stati vengono attribuiti al sovrano poteri sacri come poteri di guarigione: i Re Taumaturghi. In Germania l’autorità del sovrano prima di Carlo V è ancora vista come un principe scelto per guidare il paese. Agli inizi dell’età moderna il sovrano non si sostituisce alle preesistenti strutture di potere ma le tutela. Tra il XIII e il XIV secolo l’autorità del sovrano si sovrappone a quella di assemblee (Stati Generali, Cortes, Parlamenti) composti generalmente da 3 camere espressione del clero, nobiltà e città. Gli stati verso fine ‘400 sono già ormai formati e necessitano di un’organizzazione amministrativa per funzionare: 1. Apparato Burocratico: Predisposto a far funzionare correttamente il fisco, fondamentale per l’esercito. Esisteva già un apparato simile in epoca medievale: il sovrano che controllava vaste porzioni di territorio si avvaleva di uomini di propria fiducia per amministrare le provincie più distati, erano uomini delegati del sovrano. In età moderna tale apparato presenta nuova figure: i Funzionari o ufficiali di stato, legati al sovrano attraverso lo stipendio: compenso fisso legato al ruolo. Il sovrano inizia a considerare il funzionario come servo dello stato. Periodo della venalità delle cariche: sovrani approfittano vendita cariche per guadagnare denaro, i nobili ottenevano un ufficio e per incentivare l’esazione delle tasse il sovrano stabilì che una quota del denaro raccolto rimanesse al funzionario. Fisco: in epoca medievale non si ha un’esazione regolare, tasse applicate in base necessità del momento. In epoca moderna l’imposizione fiscale diviene permanente. 2. Esercito: L’invenzione della polvere pirica rivoluzione il volto della guerra sia su terra che sui mari. Nelle navi vengono adottati nuovi sistemi di vele che lasciano più spazio ai cannoni. Cambiamento di tecniche di combattimento e difesa, introduzione dell’architettura bastionata. Le guerre delineano nuovi equilibri e frontiere geopolitiche. La pace di Vestfalia del 1648 chiude ciclo di guerre iniziate con le guerre d’Italia delineando confini che rimarranno più o meno stabili. Gli stati che ormai hanno raggiunto la stabilità si avvalgono di un esercito permanente. Le guerre passano da motivazioni religiose a politiche. 3. Diplomazia: In epoca medievale gli ambasciatori venivano inviati nelle corti straniere quando c’era un’emergenza da risolvere (alleanze, matrimoni…) e negoziavano condizioni di pace. In epoca moderna quasi tutti gli stati si dotano di una diplomazia permanente, rappresentanti in corti straniere. La Repubblica di Venezia fu la prima a dotarsi di ambasciatori permanenti, piccola repubblica necessario per preservare la propria autonomia. Così anche lo Stato della Chiesa [prototipo dello stato moderno] nel periodo di sede vacante necessario garantire la continuità nello svolgimento delle attività: Esercito che continua a presidiare, apparato burocratico. Stato moderno può essere diviso in due parti: Giunto a compimento lo Stato moderno si caratterizza per la sua natura confessionale: la religione ha un peso fondante che unisce (come in spagna) e che viene definita (1555 pace d’augusta dopo periodo di guerre religiose). L’unità dello stato nella figura del monarca è garantita da un’unica religione. Il sovrano pone le basi della legittimità del proprio potere sulla religione. Dopo la pace di Vestfalia si conclude il periodo delle guerre di religione e viene meno il principio secondo cui uno stato forte e unito si debba fondare su un’unica religione. • Fine delle guerre religiose che avevano divampato ultimi 30 anni dalla protesta di Lutero. • Principio cuius regio eius religio, Carlo V riconosce ai principi di scegliere tra la religione cattolica o luterana e i sudditi sono obbligati a seguire la religione del principe. • Riconosciuto il luteranesimo come religione alternativa al cattolicesimo. • Non riconosciuto il calvinismo IL MONARCA Ø MACCHIAVELLI: Il Principe, rappresenta la prima grande riflessione del ruolo che il principe tra i principi, riesce ad assumere dopo periodo di guerra che portano ad una unificazione di un vasto territorio nelle mani di un principe. Ø JEAN BODIN: circa 1570, riprende le teorie, nei suoi 6 libri dello Stato, di natura politica avvitate da Macchiavelli, ed individua la forza del monarca: è un buon monarca colui che riesce a difendere il suo stato da attacchi esterni e garantire l’ordine interno, con il suo potere ottiene l’obbedienza dei sudditi. ß componente essenziale per il concetto di sovranità. Ø UGO GROZIO: 1620, comincia a parlare di Contrattualismo: Si parla di un patto che per essere vincolante, obbligava diverse parti (sudditi e sovrano). De Iure belli ac pacis (una sua opera del 1625): patto che i sudditi avevano stretto liberamente con il sovrano, questi consegnavano liberamente una parte del loro potere al sovrano perché egli li possa difendere da guerre interne ed esterne. Pactum Societatis, Contratto Sociale: patto comune che prevede la delega dei poteri, prima in mano ai sudditi, al monarca che esercita tali poteri per conto dei sudditi. Le teorie contrattualiste, coniate nei primi decenni del ‘600 a partire da Ugo Grozio, raggiungono la loro completezza nella teoria della Delega dei Poteri, di Hobbes e Lock con visioni differenti. Ø THOMAS HOBBES: lavora al Levitano (1651) In favore di una delega totale dei poteri: lo stato ideale, senza guerre interne con equilibrio stabile, si realizza quando la delega dei poteri dei sudditi al sovrano è totale. Ipotizza che i sudditi, per uscire da uno stato di guerra perenne endemica, abbiano dovuto stipulare un patto generale con il sovrano/principe che aveva comportato la rinuncia di tutti i diritti a favore di un’autorità assoluta che avrebbe obbligato tutti i sudditi a seguire e rispettare tali diritti. DELEGA TOTALE PER RAGGIUNGERE UNA PACE STABILE. Ø JHON LOCK: 1690, ripropone le riflessioni di Hobbes ma con una diversa conclusione: Hobbes era a favore di una delega totale mentre Lock ritiene che alcuni di questi diritti non potevano essere ceduti: i DIRITTI NATURALI (alla vita, alla libertà, proprietà privata) che erano antecedenti della costituzione delle società. Ritiene che il monarca, che aveva ricevuto una delega da parte dei sudditi per governare, non avesse completa autonomia per governare poiché di fronte a questi diritti naturali il monarca era condizionato a rispettarli. à Delega Parziale, no diritti naturali. Nel 1690 esprimendosi a favore della delega parziale autorizza i sudditi a deporre il sovrano nel caso egli non rispetti i diritti naturali ß Inghilterra Gloriosa Rivoluzione e condanna a morte di Carlo I nel 1640 Scrive in un momento di profondi cambiamenti per l’Inghilterra, e questo clima profondamente mutato rispetto alla prima metà del 600 lo si avverte nei suoi scritti in quando percepisce un monarca con dei limiti. Queste teorie del contratto sociale, elaborate da Lock e Hobbes nella 2° metà del 600 raggiungono la massima diffusione nel XVIII secolo da Montesquieu, Voltaire, Jean-Jacques Rousseau. Ø MONTESQUIEU: nobile, barone, uomo politico, funzionario al servizio del sovrano di Francia e presidente del parlamento di Bordeaux che gli consente di viaggiare e lungo: In Inghilterra verso 1740 dove ha modo di vedere i vantaggi derivanti della monarchia parlamentare adottata dopo la Gloriosa Rivoluzione, esperienza che lo condiziona. Scriverà lo spirito delle leggi (1748) e si esprime a favore della monarchia temperata cui modello è l’Inghilterra. (appartiene alla nobiltà francese, non può mettere in discussione una monarchia che grazie alla nobiltà riesce a spiccare) Colpito dalla forma politica inglese, dopo la gloriosa rivoluzione attraverso una serie di documenti firmati dal sovrano di afferma il concetto di DIVISIONE DEI POTERI: prevede l’affidamento del potere giudiziario una serie di Magistri-giudici indipendenti dal potere del monarca, non condizionati da potere esecutivo e legislativo. Per lui questa monarchia temperata riesce a realizzarsi per paesi non troppo grandi poiché sono più facilmente controllabili: i corpi dei giudici e delle nobiltà in questi paesi agiscono da freno al potere del sovrano. Ø VOLTAIRE: teorizza la concentrazione di tutti i poteri (giudiziario, legislativo, esecutivo) nelle mani di un sovrano con peculiari caratteristiche: saggio ed illuminato, guidato nell’agire dai principi della ragione sostenuta dall’illuminismo. Il fine ultimo di questo sovrano saggio ed illuminato è di governare allo scopo di realizzare la pubblica felicità Sovrano viene percepito come primo grande servitore dello stato: mette al servizio le proprie competenze per il bene dei sudditi attuando una serie di riforme (istruzione, migliora condizioni vita). DESPOTA ILLUMINATO: mette al primo posto le esigenze del paese, come Federico II di Prussia; Maria Teresa d’Asburgo e Giuseppe II in Austria, Gran Ducato di Toscana; Pietro il Grande e Caterina II di Russia. Negli stati in cui il sovrano mette al primo posto i suoi interessi questi presupposti non si realizzano. Ø ROUSSEAU: 1762: Contratto sociale, sostenitore dell’ordinamento democratico, rappresentanze parlamentari alla base rivoluzione francese. GUERRE ED ESERCITI IN EPOCA MODERNA A livello di eserciti e armamenti l’Europa è divisa in 2: A. Potentati che riescono ad armare e schierare eserciti forti, Francia, Spagna, impero ottomano, Russia. B. Piccoli sovrani che non riescono a competere con i grandi stati à dotazioni economiche limitate. A. Stati che puntano su eserciti di terra à spagna, Francia (esercito di Luigi 14 400.000 uomini). B. Stati che preferiscono le flotte navali à spagna: invincibile armada. Utilizzata anche per la colonizzazione. Periodizzazione delle guerre che rispecchia l’evoluzione dello stato e degli eserciti: 1. 1450-1500. Guerre che già dalla prima metà del ‘400 si iniziano a combattere con le armi da fuoco. Armi bianche lasciano il posto alle armi da fuoco così come la cavalleria [importante nel esercito medievale] viene sostituita ai fanti con armi da fuoco. à Guerre di conquista: guerre d’Italia: Carlo VIII per conquista ducato Milano e regno Napoli. 2. 1530-1560 Guerre religiose all’interno Impero Germanico, fino alla fine delle guerre d’Italia. à Guerre d’assedio: lunghe ed estenuanti combattute d grandi eserciti. 3. 1618-1648 Guerra dei 30 anni, evoluzione, elaborazione di un nuovo modo di fare guerra. Adolfo II re di Svezia arma esercito nuovo tipo guerra. 4. fino 1°parte XVIII secolo grandi eserciti che combattono guerre allo scopo di allargamento territoriale. 5. Guerre Napoleoniche: Esercito politicizzato, crede negli ideali per cui combatte. Eserciti molto numerosi contano anche 1milione di uomini, possibilità di ascesa sociale in seguito ai meriti sul campo. Le guerre d’Italia [1494-1559] laboratorio della modernizzazione militare: Gli eserciti si dotano di armi da fuoco; architettura bastionata: modello architettonico sviluppato in Italia per far fronte agli assedi con le armi da fuoco; al capo degli eserciti vengono posti dei condottieri che fanno della guerra una professione. Svizzera= esercito interarmi, fanteria in ausilio cavalleria. Vengono elaborati nuovi piani strategici: nuove tecniche di difesa e nuove tecniche d’assalto, studi sul territorio e della balistica. à L’ARCHITTETTURA BASTIONATA: necessità di resistere ai colpi delle nuove armi da fuoco come i canno i (cannone franco- borgognone più piccolo più facilmente trasportabile), si ha una serie plurima di cerchie murarie non alte ma resistenti e irregolari à stati italiani spendono ingenti somme per realizzare tali fortificazioni lasciando prive le casse per armare gli eserciti. à Importante organizzazione esercito Svizzero che si pone al servizio del Papa: cominciano ad avere ruolo importante i fanti che prevalgono sui nobili cavalieri i quali inizieranno a concentrarsi su apparati governativi divenendo il ceto dirigenti degli stati à apparati burocratici-amministrativi: in Spagna si hanno i leterados, formati nelle università. ESERCITI Si trasformano da eserciti feudali ad eserciti professionali: FLOTTE Utilizzate per i combattimenti in mare e per le esplorazioni geografiche. Per la prima metà del ‘400 venivano utilizzate ancora le imbarcazioni in uso dall’epoca medievale composte da vele e, in assenza di vento, l’imbarcazione si muoveva grazie all’impiego dei rematori nelle stive. La vera innovazione per le imbarcazioni è rappresentata dalle armi da fuoco: vengono tolti i rematori per lasciar posto ai cannoni nelle stive e vengono adottate una serie di vele plurime che consentono la navigazione con tutti i tipi di vento [permettendo così la navigazione oceanica dove i venti sono più forti di quelli mediterranei]. Le battaglie navali medievali consistevano nello speronamento e arrembaggio, in epoca moderna grazie all’uso dei cannoni si mirava all’albero maestro e all’affondamento. Ø I portoghesi per primi adotteranno il nuovo modello di nave con vele plurime che permettono maggior versatilità e l’impiego dei cannoni. Ø Periodo della Guerra di Corsa: condotta principalmente da Francia, Inghilterra, Olanda. Pirateria colpiva soprattutto i convogli spagnoli di ritorno dalle colonie americane cariche di pietre preziose… Ø Tra 500/600 guerra tra Paesi Bassi e Spagna: nuovo tipo di guerra: Spagnoli si ritrovano a combattere in territorio lontano e ostile, vengono organizzati una serie di strutture come ospedali da campo, pensioni per feriti… Ø Gustavo Adolfo di Svezia: esercito con veloce mobilità: à assottiglia le file da 10 a 6 e sfrutta le risorse minerarie del territorio per coniare nuove armi da fuoco leggere. L’esercito svedese molto forte venne fermato dall’esercito imperiale nel 1634, inoltre il sovrano combatte a fianco dei soldati [morirà in battaglia nel 1632, l’esercito senza una guida è costretto alla resa]. • Uomini reclutati per brevi periodi di tempo poiché i conflitti sono brevi ma durevoli. • Legati da legami di fedeltà. • Importanza assoluta alla cavalleria. • Fanteria leggera con armi bianche. • Milizie cittadine volontarie si costituivano per combattere battaglie occasionali. • Corpi disciplinati, gerarchicamente organizzati, dotati di competenze. • Fanteria sempre più importante. • Fanteria pesante, picchieri. • Soldati mercenari, pagati per far la guerra, organizzate compagnie di ventura rette da un condottiero costituiscono l’anticamera degli eserciti permanenti (da metà ‘600). • Previsti una serie di luoghi in cui i soldati si possono addestrare nei periodi di pace: accademie GUERRE DEL ‘700 Ø Guerra dei 30 anni, ultima grande guerra che scoppia per motivi religiosi, con l’ingresso in guerra della Francia si trasforma in guerra politica [Francia cattolica si schiera dalla parte di protestanti]. Ø Vengono consolidati le marine e gli eserciti permanenti si ha la diffusione delle caserme, accademie militari, addestramento rigoroso. Ø Tra 600/700 esercito francese molto forte, organizzato da Luigi XIV e coordinato da Colbert è composto circa da 400.000 uomini e struttura burocratica funzionale. Ø Evoluzione delle armi da fuoco: Moschetto à mosso da pietra focaia ha una potenza di fuoco maggiore e consente una riduzione delle righe dei soldati permettendo una maggior libertà di movimento e alleggerimento della cavallerie. Ø Dominio assoluto inglese sui mari = imperialismo inglese. Ø Fine ‘700 [da indipendenza americana fino rivoluzione francese] è il periodo delle grandi Rivoluzioni, potere viene assunto da due grandi generali: George Washington, 1° presidente usa, Napoleone, imperatore dei francesi. à Washington: nuovo stato impostato con aspetto federale che contribuisce a smorzare profilo dell’esercito. à Napoleone acquisisce successo grazie alle campagne militari, avviene una metamorfosi dell’esercito che era nato per difendere la patria dai nemici della rivoluzione [concepito all’epoca di Robespierre] ora diviene lo strumento di affermazione della Francia sul resto dell’Europa. L’esercito napoleonico contava circa 1 milione di uomini arruolati per un’ideologia. Si ha la possibilità di ascesa sociale per i meriti ottenuti in battaglia: molti arruolati per illusione di un’ascesa sociale. L’esercito era composto da fanteria leggera, uomini devono marciare e avere forze e per combattere e libertà di movimento. Problema principale fu quello dell’approvvigionamento soprattutto nella campagna di Russia dove venne creato un blocco continentale [nazioni non rifornivano es napoleone], tattica della terra bruciata, supremazia inglese sconfigge flotta francese. Nascono delle controversie con il Portogallo: nel 1492 non aveva ancora raggiunto l’Asia ma nel 1497 Vasco da Gama aveva doppiato il capo di Buona Speranza ed era vicino al compimento dell’impresa; Spagna e Portogallo che avevano gli stessi interessi intraprendono una serie di negoziati senza nessun risultato à questione risolta dal papa Alessandro VI, Rodrigo Borgia. à Spartizione del globo terrestre in due: linea immaginaria che passava circa in mezzo all’oceano: Ovest della linea pertinenza spagnola, Est della linea pertinenza portoghese Avevano deciso di interpellare il pontefice in questa decisione poiché era ritenuto imparziale ed ispirato da Dio: il papa favorisce gli spagnoli per via delle sue origini spagnole. 1498: Trattato di Tordesillas: dopo altre trattative si decide di spostare la linea verso ovest à portoghesi porzione più ampia di territorio, tale linea comprendeva anche il brasile non ancora scoperto à il trattato garantiva al portogallo il possesso del Brasile. La missione di Colombo stimola nuove spedizioni: Ø Giovanni Caboto per conto dell’Inghilterra raggiunge Terranova. Ø Pedro Alvares Cabral: raggiunge il Brasile nel 1500 Ø Amerigo Vespucci: viaggia prima per conto della Spagna poi per il Portogallo (esplora costa Brasiliana, già raggiunto da Cabral). Attraverso l’esplorazione delle coste americane si rende conto della vastità di tali territorio à il primo che si rende conto di non essere giunto in India bensì in un nuovo continente. à Cartografo tedesco nomina questo nuovo continente America in suo onore. L’interesse generale ora era di raggiungere la punta estrema meridionale: Spagnoli interessati alla rotta di comunicazione tra atlantico e pacifico per raggiungere l’Asia à per un primo decennio le potenze europee non mostrarono tanto interesse per il continente americano. à Ferdinando Magellano propone al Re di spagna, Carlo I, di compiere la circumnavigazione delle terre seguendo la Rotta di Colombi, arrivare in Asia e tornare in Spagna. Nel maggio 1518 riceve un finanziamento, riesce a raggiungere le Filippine e ne prende possesso per il Re di Spagna, morirà per una lite a bordo. 1522 la missione viene portata a termine, approdando a Siviglia, da Serrano. Tale rotta tuttavia non verrà mai utilizzata: troppo denaro che non sarebbe rientrato con il commercio delle spezie. Conquistadores 1517: passaggio dalle esplorazioni delle coste americana alle conquiste terrestri à 2° fase americana segnata da barbarie e violenze. Conquistadores sono soldati nobili spagnoli decaduti economicamente che hanno una possibilità di rivalsa economica mettendosi al servizio della corona spagnola. Conquistano grandi regni dell’America centro-settentrionale. CORTES: Territorio Azteco, Messico. Al servizio di Diego Velázquez, governatore di Cuba, incaricato dal re di Spagna di organizzare una spedizione verso il Messico. Cortes quando approda nello Yucatan [1518] si rende conto del potenziale del territorio à si ribella a Velázquez e in maniera autonoma prende possesso del territorio Azteco in circa 2 anni. Ø Punta sulle 2 grandi città dell’impero, tra cui Tenochtitlan Ø Viene accolto dalla popolazione e dall’imperatore Montezuma favorevolmente, pensavano che fosse la reincarnazione del serpente piumato di cui attendevano il ritorno. Ø Cortes ne approfitta e prende in ostaggio l’imperatore: affronta un periodo difficile poiché deve sconfiggere una spedizione spagnola di Velázquez, e sedare una rivolta nella capitale dove Montezuma rimane ucciso. Ø 1521: offensiva finale: il nuovo imperatore, il nipote di Montezuma cade nelle mani di Cortes che prende il possesso della capitale: Tenochtitlan viene distrutta e viene ricostruita una nuova citta: Citta del Messico. Ø 1522 Cortes viene nominato da Carlo I imperatore del Vicereame della Nuova Spagna (Messico) PIZZARO: Perù Insieme a Diego Almagro, partendo da Panama raggiungono l’impero Incas. Approfittano della crisi politica degli Incas, era un impero giovane e molto esteso occupato a sedare le rivolte di popolazioni che non volevano sottomettersi. All’arrivo degli spagnoli c’è un clima di guerra civile e lotta di successione tra i due figli del imperatore: Ø Pizarro presenta Atahualpa che aveva vinto il fratello, come un tiranno; nel 1533 lo uccide Ø Prende la capitale Cuzco: saccheggiata e rasa al suolo. Non viene riedificata una nuova capitale poiché si trova su un altopiano isolato. Ø Nuova capitale: Lima, sulle coste 1535 Ø Periodo di lotta tra Diego Almagro e Pizarro, il primo muore nel 1538 e il secondo viene assassinato nel 1541. Ø 1550 il re di spagna rinomina i territoti del impero Incas come Vicereame del Perù. à Fine dell’epoca dei conquistadores: erano uomini furbi e abili, fanno leva sul disordine dei paesi, posseggono armi e artiglieria sconosciuti agli indios. A loro svantaggio non conoscevano il territorio; portarono dall’Europa malattie come il Vaiolo, gli indigeni non avevano le difese immunitarie perciò avvenne un rapido ridimensionamento della popolazione. Cosi come i territori strappati agli arabi che vengono ripartiti così avviene anche in America: affidamento dei territori ad un beneficiario e i suoi eredi fino alla prima generazione. La ripartizione dei territori favoriscono i capi locai che attraverso la violenza reprimono i più deboli e sono refrattari al controllo centrale. Evangelizzazione delle popolazioni: inviati prima i francescani e domenicani poi i gesuiti. I primi attuavano conversioni di massa, inefficaci. Mentre i Gesuiti costituiti da Ignazio di Loyola e riconosciuti nel 1540 adottano un metodo diverso: studiano la lingua, la cultura i costumi e la religione delle popolazioni da convertire: evangelizzazione graduale. GUERRE D’ITALIA 1494-1559 Iniziano con la discesa di Carlo VIII in itali nel 1494 e si concludono con la firma della pace di Cateau-Cambresis tra Enrico II di Francia e Filippo II di Spagna. • Spagna: sta riconquistando i territori turchi, unità religiosa. • Francia: ripreso possesso dei territori in possesso dell’Inghilterra. • Inghilterra: uscita dalla guerra delle 2 rose, Enrico VII ricostruisce il regno. • Impero: disgregato, unità statali che dividono il territorio, unito solo formalmente dalla figura dell’Imperatore, Carlo V riunirà il regno. • Italia: situazione statuaria frammentata, non assomiglia agli altri stati europei che hanno dimensioni che manterranno più o meno stabili. Ogni stato non è abbastanza forte per imporsi sugli altri e per unificarsi in un'unica corona ma allo stesso tempo sono abbastanza forti per avere la propria indipendenza. Equilibrio precario dalla pace di Lodi (1451), mantenuta da Papa Innocenzo VIII e Lorenzo de Medici, Grande fioritura culturale che si afferma nel rinascimento, l’Italia è al primo posto nelle espressioni artistiche, gara nelle corti per ottenere migliori pittori, scultori in modo che il principe possa mostrare la sua superiorità. L’Italia è divisa in 3 fasce: - Centro-Settentrionale: area occupata da centri dove vi è notevole iniziativa politica: Repubblica di Venezia, Ducato di Milano, Repubblica di Firenze, - Fasci Intermedia: Stato della Chiesa, sviluppo processo verso stato moderno a risposta delle politiche europee, situato in posizione centrale, debolezza: il sovrano è il papa e a differenza dei principi italiani, governa per pochi anni o mese quindi i bevi periodi di regni e il susseguirsi di papi differenti con diverse opinioni ne fanno una debolezza. - Realtà stagnanti del sud: Regno di Napoli, più grande città europea con un vasto territorio dominato dagli Asburgo comprende anche la Sicilia e la Sardegna, presenza di baroni, membri di grandi famiglie nobiliari, esercitano un forte potere e sono una minaccia per il sovrano. Repubblica di Venezia: Regime oligarchico, famiglie patrizie (si alternano al dogado e propongono i dogi appartenenti alle loro famiglie) governano la repubblica fondata su un’economia marinara. Si verifica un cambiamento della politica economica quando i portoghesi si introducono nel mercato delle spezie: prima rivolta verso i mari ora ripiega nei domini terrestri e si allarga verso Padova, Vicenza, Verona, Brescia à politica di interramento, volge lo sguardo verso i confini e costituisce una minaccia per gli stati confinanti cioè Milano e la Chiesa. Ducato di Milano: è una porta verso il resto dell’Europa grazie alla sua posizione strategica, è disiderata da molti sovrani europei ed italiani. Dopo una lunga signoria di dei Visconti si passa agli Sforza, con Francesco Sforza che sposa Bianca Maria Visconti, figlio fi Filippo Maria Visconti che aveva battuto Venezia ed inaugurato un periodo di pace. Pochi anni dopo prende il potere Ludovico il Moro, dopo la morte di Francesco Sforza e sua moglie il potere passa al figlio, Galeazzo Maria morto anche lui, il nipote Giangaleazzo è troppo piccolo per regnare allorché Ludovico prende in tutela il potere. Con Ludovico il Moro si inaugura il periodo di guerre. Repubblica di Firenze: Governa la città una famiglia di banchieri che si era arricchita grazie ai prestiti con la santa sede: i Medici. Alla morte di Lorenzo de Medici designa i suoi figli: - Giovanni, il più saggio e il più capace, al cardinalato (futuro papa Leone X, importante alleanza con il papato). - Piero come successore alla signoria. Pietro naufraga la missione del signore di Milano di portare omaggio al nuovo papa Alessandro VI in quanto temeva l’eccessivo potere di Milano. Firenze e Milano entrano in contrasto, Firenze chiede aiuto agli Aragona di Napoli per bilanciare l’alleanza tra Milano e la Spagna. Milano chiede aiuto a Carlo VIII di Francia, il quale vantava sul regno di Napoli dei diritti per la sua discendenza angioina perciò ne approfitta per intervenire. 1494 Carlo VIII scende in Italia dando inizio alle Guerre d’Italia. RIFORMA PROTESTANTE I decenni delle guerre d’Italia portarono alla massima fioritura della civiltà rinascimentale, si verifica un ritorno ai valori e ai modelli dell’antichità. In questo periodo fiorisce anche l’umanesimo: riscoperta e studio delle opere dell’antichità, ristabilire la giusta lezione dei testi con il metodo filologico. Si sviluppano le arti, vengono creati nuovi centri culturali. La storiografia tedesca sulla riforma mette in evidenza che la protesta di Lutero fosse tutt’altro che innovativa, bensì fosse il punto terminale di una lunga tradizione critica della Chiesa e sforzi per ottenere una riforma: prima di lui Francesco d’Assisi, Jan Hus che da origine al movimento degli Hussiti o John Wycliff con il movimento dei Lollardi. Nella chiesa prevalevano sempre di più gli interessi mondani e politici trascurando quelli pastorali, lo scisma d’occidente aveva aumentato la crisi; si chiede perciò una riforma della chiesa che la riporti alla purezza e alla povertà delle origini. Con la diffusione dell’Umanesimo nella seconda metà del ‘400 si verifica una riscoperta del vero significato delle parole e dei concetti: si studiano i testi sacri e si da alle parole il loro significato originale: volontà di ristabilire il vero messaggio cristiano. Esponenti significativi della cultura umanista furono Thomas More e Erasmo da Rotterdam, quest’ultimo scrisse un’edizione critica del nuovo testamento (servirà a Lutero come modella per la sua traduzione della bibbia dal greco al tedesco). Erasmo non si distaccò mai dalla Chiesa di Roma e non prese parte alla rivolta di Lutero tuttavia i suoi scritti vennero inseriti nell’indice dei libri proibiti. La protesta di Lutero era diversa rispetto alle istanze medievali, che fanno appello ad una riforma di un apparato della Chiesa, si rivolge direttamente al Papato: visto come corrotto. L’invenzione della stampa permise al messaggio di Lutero di diffondersi in fretta, il suo messaggio venne raccolto da tante persone tra cui laici, rappresentanti dei ceti colti, alta borghesia, principi territoriali… In Francia invece, riunificata sotto la dinastia dei Valois, non si assisterà per circa 50 anni ad una scissione religiosa in quanto il concordato di Bologna del 1516, tra Francesco I e Papa Leone X, attribuisce al sovrano decisioni religiose come la nomina di vescovi (Chiesa Gallicana). In Inghilterra, quando Clemente VII non concede il divorzio ad Enrico VIII con Caterina d’Aragona si assisterà ad una scissione inglese dalla chiesa cattolica, il parlamento conferisce al sovrano l’annullamento del matrimonio e lo rende capo della Chiesa Anglicana: Act of Supremancy (1534). Chiesa di Roma invece è impegnata con le Guerre d’Italia, i pontefici da Giulio II a Clemente VIII sono occupati dai conflitti bellici e non pongono la giusta attenzione alla protesta. MARTIN LUTERO Ø Nasce nel 1485 a Turingia, regione centrale della Germania. Ø Il padre è un imprenditore minerario quindi possiede una disponibilità economica che gli permette di intraprendere gli studi Ø 1501: Si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza Ø 1505: Decide di farsi monaco ed entra in un convento molto rigido: intraprende studi teologici e filosofici. Ø 1507: Viene nominato Sacerdote Ø 1508: Ottiene una cattedra di filosofia morale all’università di Wittenberg. Ø 1510: Parte verso Roma à incaricato di consegnare al papa Giulio II una lettera per dirimere una diatriba interna all’ordine agostiniano, a Roma visita la citta, i luoghi santi, vendita indulgenze. 2 Teorie: Ø 1512: Diventa magister in teologia e viene nominato priore del convento di Wittenberg. Ø 1513: ottenne una cattedra in esegesi biblica: la sua dottrina viene sviluppata in questo periodo in quanto ha la possibilità di studiare su fonti dei testi sacri à Riflette sul concetto di salvezza: incapacità dell’uomo ad ottenere la salvezza. Ø 1513-19: alterna periodi di studi con periodi di meditazione: 1512-1514 periodo della torre, isolato in meditazione riceve una rivelazione leggendo una lettera si San Piero ai Romani: Partendo dal testo riflette sulla natura dell’uomo, che è peccatore di natura e non può far nulla per cambiare tale condizione, solo Dio lo può salvare intervenendo solo attraverso la Fede: Si salva dal peccato chi ha fede in Dio. Riflette anche sul valore delle indulgenze: gesto umano che non corrisponde alla salvezza: che è concessa dalla Grazia di Dio attraverso la Fede. Lettura diretta dei testi sacri, senza interpretazioni dei teologi, preti, permette all’uomo di avvicinarsi alla verità. Ø DOTTRINA DI SOLA FEDE, SOLA GRAZIA, SOLA SCRITTURA Ø Dalla rilettura dei testi sacri rivede anche i sacramenti che da 7 diventano 2: Battesimo e l’Eucarestia, gli altri sono solo un’invenzione della Chiesa per tenere legati i fedeli. Ø 1517: occasione di sconto: la protesta si scatena dalla massiccia raccolta di indulgenze nei territori in cui vive Lutero: Alberto di Hohenzollern aspirava a diventare arcivescovo di Magonza: Leone X gli conferisce la nomina dietro ad un cospicuo pagamento: Indebitato per recuperare soldi inizia raccolta indulgenze: una parte per lui, una parte a Roma che servivano x realizzazione basilica di San Pietro. Ø 31 ottobre 1517: Affissione delle 95 tesi sulla porta del castello di Wittenberg. Nell’impero permeava una forte unione tra politica e religiosa. L’Imero che era stato riunificato sotto la figura di Carlo V, comincia a sgretolarsi: Carlo è una figura troppo potente i principi aspirano ad una maggiore libertà dal potere imperiale e maggior potere Viaggio fondamentale: torna disgustato dalla corruzione della Chiesa Viaggio non influisce sul suo pensiero Ø Papa Pio IV rilancia il concilio di Trento, lasciato in sospeso dal 1552 dove erano stati trattati concetti dogmatici e non disciplinari. Ø 1562 il concilio riprende a Trento [equilibrio della Chiesa Gallicana concluso nel 63] • Vescovi spagnoli, italiani, francesi • Viene riaffermato il primato del potere temporale alla chiesa e il pontefice riafferma il suo ruolo centrale (a carattere monarchico) • Decisioni disciplinari: moralizzazione guidata e controllo del clero. Istruzione dei preti presso seminari e ribadita la validità dei 7 sacramenti e il ruolo della chiesa come interprete dei Testi Sacri. Comunione presa almeno 2 volte all’anno (natale- pasqua) à obbligo di registrare i fedeli. Riforma Dottrinale: Autorità della Chiesa come interprete delle Sacre Scritture. Natura dei Sacramenti: Eucarestia e dell’ordine [sacerdozio]. Esistenza Purgatorio: giudicato da Lutero un’invenzione della Chiesa. Validità indulgenze. Culto dei Santi e della Vergine. Riforma Disciplinare: Istituzione di seminari per preparare i sacerdoti, tardiva diffusione. Divieto di accumulo di benefici: corruzione dilagante (come Vescovo di Magonza). Obbligo ai vescovi di risiedere nella Diocesi di appartenenza e ogni 2 anni di visitarla tutta. Adozione del catechismo. Obbligo di tenere registri (stati animarum) di battesimi, sepolture e matrimoni. Obbligo al celibato Obbligo di portare l’abito sacerdotale à Dichiarazione – professione di fede per accedere agli ordini professionali, cariche pubbliche o per laurearsi. à Il concilio di Trento nato col presupposto di conciliare la cristianità provoca un’ulteriore frattura tra Roma e i Protestanti, si ha una centralizzazione e riorganizzazione della monarchia-pontificia. Concistoro: assemblea di Cardinali, livello più alto della gerarchia ecclesiastica, governano la chiesa affiancati al pontefice, organo consultivo del papa. Alla morte di questo si riunivano per decidere il nuovo pontefice. Riorganizzazione sotto Sisto V, che toglie potere a tale organo: • Aumento del numero dei cardinali, erosione del potere dei singoli • Riunioni rare, convocazioni formali • Divisione del collegio cardinalizio, tra il 1585-1590 i cardinali si specializzano nelle singole vicende a loro affidate così che perdono di vista la visione generale degli affari della chiesa: 15 congregazioni: 6 destinate al governo politico, 9 a quello spirituale. • Nunzio: rappresentante diplomatico all’interno degli stati e rappresentava le idee del papa controllando la diffusione di ortodossie e eresie. Riorganizzazione amministrativa stato chiesa: territori fuori da Roma organizzate in legazioni che erano 6 tra cui Bologna. --- 1542: rafforzato il ruolo politico e spirituale del papa grazie all’introduzione del tribunale dell’inquisizione. Presente anche in Spagna e Portogallo utilizzato come strumento politico per reprimere i dissensi. Viene organizzata dalla vecchia inquisizione medievale che veniva affidata ai francescani e domenicani in conventi con l’autorizzazione papale di azione di tribunale, i frati giudicavano le eresie, me erano di difficile controllo. Ora si ha una gerarchizzazione dell’apparato, non più affidato a francescani o domenicani ma gli inquisitori venivano nominati dai cardinali (papa) Era diverso il tipo in base allo stato: nel regno di Napoli dove già era presente l’inquisizione spagnola quella romana era meno ferrea al contrario al nord. Gesuiti, riconosciuti nel 1540 da papa Paolo III Farnese. Fondati da Ignazio di Loyola il cui progetto era la liberazione della terra santa, rispetto agli altri ordini avevano un voto in più cioè la completa obbedienza al pontefice di cui erano il braccio armato. Portavano la parola di Cristo in territori dove non era ancora diffuso il cattolicesimo, controllavano le eresie, educavano i giovani appartenenti all’élite locali e diverranno i confessori/consiglieri dei sovrani specialmente in Francia e Spagna. Molti vescovi aspirano al cardinalato, risiedono a Roma per portar avanti i loro affari e giungere al cardinalato, il concilio li riporta ai loro doveri FRANCIA E PAESI BASSI FRANCIA Le guerre di religione in Francia scoppiano tardi poiché nel 1516 con il concordato di bologna tra Francesco I e papa Leone X, il sovrano poteva nominare i vescovi in territorio francese, Chiesa Gallicana. Tali vescovi che in cambio della nomina ricompensavano il denaro il re, riempendo le casse dello stato. In tal modo viene evitata la scissione religiosa. Enrico II di Francia [1547-1559] mette in atto misure rigorose nei confronti dei protestanti e calvinisti, chiamati Ugonotti, che dal 1560 aumentano notevolmente preoccupando il sovrano. Alla morte di Enrico II sale al trono Francesco II che nel 1560 muore, il titolo di Re di Francia passò al fratello Carlo IX, che aveva 10 anni, perciò la reggenza del trono francese fu assunta dalla madre, Caterina de Medici. Incoraggia il colloquio tra ugonotti e cattolici. Ø 1562: Editto di Saint-Germain: viene concesso agli ugonotti di potersi radunare non armati fuori da Parigi; Francesco di Guisa rappresentante cattolico tende loro un agguato dando inizio ad una serie di guerre religiose. Ø 3 frazioni principali in lotta: Guisa: Cattolici; Borbone: Ugonotti; Gaspard de Coligny: Ugonotto. Ø 1572: Il matrimonio conciliatore tra Margherita di Valois (figlia di Caterina de Medici) e Enrico Borbone, peggiora la situazione: durante la celebrazione delle nozze, la notte di San Bartolomeo, a Parigi vengono uccisi 3000 Ugonotti, tale massacro organizzato da Francesco di Guisa, pone fine ad una possibile unione religiosa nel regno. Enrico II Caterina De Medici Francesco II Carlo IX Erico III Margherita Enrico di Borbone Muore nel 1560 Muore nel 1574 Muore nel 1589 à Enrico IV Ø Lotta per la successione: Enrico di Guisa teme l’ascesa di un sovrano ugonotto: forma la Lega Cattolica, alleata con la Spagna, e vuole che il Re Enrico III dichiari guerra ad Enrico Borbone. Ø GUERRA DEI 3 ENRICHI à vittoria di Enrico Borbone che alla morte di Enrico III diventa re di Francia nel 1589 come Enrico IV. Cambio dinastico: VALOIS à BORBONE. Ø Essendo lui un ugonotto e governando sull’ampio territorio francese per la maggior parte cattolico, per evitare una guerra religiosa si converte al Cattolicesimo. Ø 1589: Editto di Nantes: riassegna agli ugonotti le terre conquistate dai cristiani e accetta la professione della fede calvinista. Editto revocato da Luigi XIV. PAESI BASSI Ø Fortemente frammentati, signorie divise tra loro, divisone linguistica, riuniti sotto la casata degli Asburgo, regione ricca di risorse minerarie e attiva nei traffici commerciali; provincie erano amministrate da governatori che facevano riferimento al sovrano. Ø Quando Carlo V abdica lascia i paesi Bassi al figlio Filippo II, re di Spagna. Ø Filippo occupato a riparare lo stato spagnolo, affida i paesi bassi a sua sorella Margherita: aiutata da 3 consiglieri che spingono la regina contro il fratello: convocati gli stati generali, vogliono l’abolizione dell’inquisizione, restituzione dei diritti tolti da CarloV alla nobiltà. Ø Filippo rifiuta le richieste della sorella e la destituisce, al suo posto viene posto il duca d’Alba che riporta l’ordine con la forza. Ø I ribelli, divisi tra le varie confessioni ortodosse, si riuniscono per orgoglio di appartenenza a religioni non cattoliche, tra questi c’è Guglielmo d’Orange. Ø Scissione dei paesi bassi: • 10 province meridionali, fedeli alla spagna. • 7 province del nord, Unione di Utrecht, che volevano l’indipendenza. Ø Spagna costretta ad affrontare una guerra lontano dalla patria e in territori difficili: nati da bonifiche, costruzione di dighe, canali irrigui…. Gli spagnoli creano infrastrutture per affiancare l’azione dell’esercito come ospedali da campo. Ø La tecnica di difesa degli olandesi consisteva nell’aprire le dighe e allagare i territori Ø Nel 1620 si ha l’indipendenza ufficiosa tra spagna e olanda, sancita definitivamente dopo la pace di Vestfalia che mette fine alla guerra dei 30 anni, nel 1648, riconoscendo l’unione di Utrecht. GUERRA DEI 30 ANNI 1618-1648 Provocherà un elevato numero di morti, grazie anche all’introduzione delle nuove armi da fuoco, combattuta all’interno dell’impero nasce per un dissenso religioso in Boemia poi si allarga e coinvolge altri stati, da una guerra di religione si passerà ad una guerra politica e provocherà profondi risvolti politici: l’impero ne uscirà più diviso e inizieranno a configurarsi nuove zone d’influenza come la Prussia. Il conflitto si può dividere in 4 fasi: 1. 1618-1623: Boema-Palatina 2. 1625-1629: Danese-Basso sassone 3. 1630-1635: Svedese 4. 1635-1648: Franca-Svedese 1° FASE: 1618 – 1623, BOEMA – PALATINA Scoppia per la rivolta di una componente protestante boema (hussita) per il mancato riconoscimento di un diritto di costruzione di chiese protestanti su territorio cattolico (diritto concesso dall’imperatore Rodolfo I) e per la successione al imperatore Mattia di Ferdinando. Ø 1517 Ferdinando viene nominato Re di Boemia e Ungheria e prese misure a favore del cattolicesimo provocando l’indignazione dei ceti boemi che si recarono al palazzo regio di Praga Ø 1618 e lanciarono fuori dalla finestra 2 governatori imperiali e un loro segretario à Defenestrazione di Praga, Evento scatenante della guerra. Ø 1619: alla morte di Mattia, la dieta imperiale elegge come nuovo imperatore Ferdinando II à disconosciuto dai ceti boemi che riconoscono come loro imperatore Federico V (re di un inverno). Ø Ferdinando II si allea con il duca di Baviera, Massimiliano à 1620: battaglia della montagna bianca, vittoria della lega cattolica: - Trionfo di Massimiliano su Federico V; - Riconoscimento di Ferdinando II Ø L’imperatore istituisce un tribunale per giudicare i protestanti che avevano dato inizio alla rivolta: vengono confiscati i beni dei rivoltosi e l’imperatore concede a Massimiliano il riconoscimento come principe elettore, tolto a Federico V, nel 1623. 2° FASE: 1625 – 1629, DANESE – BASSOSASSONE Protestanti calvinisti, la cui confessione non era stata riconosciuta con la pace d’Augusta, si sentono privati di un diritto. Il fronte si sposta verso la Germania nord-occidentale Entra in campo la Danimarca guidata dal re Cristiano IV à giusta occasione per prendere una parte dei territori dell’impero, si alle a con le province unite che stanno portando avanti l’indipendenza con la spagna. Le province unite sono alleate con i protestanti per ribadire il loro ruolo d’autonomia con la spagna. Grazie alla confisca dei beni dei rivoltosi boemi le casse dello stato si erano riempite permettendo alla lega cattolica l’aiuto id condottieri come Albrecht Von Wallestein: di nobili origini boeme, è un forte combattente che in breve tempo conquista i territori occupati dalla Danimarca e i territori sul Mare del Nord. Ø 1629: Pace di Lubecca: Cristiano IV sii ritira, sancendo la supremazia imperiale. Ø L’imperatore firma l’editto di restituzione: restituiti ai cattolici i territori secolarizzati nel 1552 à benefici per gli Asburgo che recuperano numerosi territori appartenuti prima ai protestanti. Ø Guerra in Italia per la successione del Ducato di Mantova dopo la morte di Vicenzo II Gonzaga nel 1627: contesa tra Asburgo che rivendicano il titolo, Francia, Italia. Ø 1631: accordo di Cherasco: Mantova resta ai Gonzaga-Nevers che si riconosceva suddito imperiale. Ø Ferdinando II concede a Wallestein il titolo di Principe per ricompresa delle fatiche di guerra: tale gesto insieme all’atto di restituzione presagiscono la svolta ad una dittatura militare. Ferdinando II deve essere bloccato à A Ratisbona si riunisce la Dieta imperiale e creano un fronte opposto all’imperatore formato dai principi protestanti e dal principe Massimiliano. Ø Ferdinando II allora sospende gli effetti del editto di restituzione e Wallestein si ritira in Boemia. 3° FASE: 1630 – 1635, SVEDESE Re di Svezia Gustavo II Adolfo ha ambizioni di conquista dei territori tedeschi, il suo esercito è numeroso e i protestanti vedono in lui un buon avversario dell’imperatore, viene appoggiato da molti principi elettori. à Esercito Svedese: all’avanguardia, vengono sfruttate le risorse minerarie del paese e le industrie siderurgiche permettono una dotazione forte di armi, anche più leggere, hanno una maggiore libertà di movimento e il Re combatte. Ha buona abilità tattica, artiglieria forte e flotte navali. Ø 1632: Gustavo II Adolfo muore in battaglia contro la lega cattolica, l’esercito svedese senza una guida si ritira. Ø Wallestein ritorna in battaglia e sconfigge definitivamente l’esercito svedese nel 1634 Ø Wallestein giudicato dall’imperatore un pericolo poiché teme possa avanzare pretese sulla corona di Boemia e sul titolo imperiale lo fa assassinare. Ø 3/5/1635: Pace di Praga: tra la Svezia e la lega cattolica; tale pace pone le basi per le paci di Vestfalia: Calvinismo religione da riconoscere e viene riproposto l’editto di restituzione. Ø Monarchia sta andando verso l’assolutismo: durante il suo regno Giacomo convoca solo 4 volte il parlamento per l’approvazione di nuove tasse. Si diffonde la mentalità che il monarca ha ricevuto i poteri da Dio e non può essere limitato da autorità terrestri come il parlamento. ß rispetto agli altri parlamenti europei quello inglese aveva la consapevolezza del proprio ruolo all’interno della società. Ø 1625-1648 re Carlo I è un re debole che non ha grandi interessi per la politica [figlio secondogenito, non destinato al trono]. Sposa Enrichetta, principessa cattolica francese. È ostile ai puritani che sotto a Giacomo I si erano avvicinati al potereà caccia tutti i ministri puritani. Convoca il parlamento nel 1628 che si rifiuta di approvare nuove tasse per la guerra con la Spagna e porta al Re un documento che dichiarava illegali le tasse imposte senza il consenso del parlamento. à perciò Carlo I lo scioglie nel 1629. Ø Fino all’aprile 1640 Carlo I governò senza il parlamento con l’aiuto del consiglio privato della corona e soprattutto con l’aiuto di due consiglieri: Thomas Wentworth, conte di Strafford e William Laud, arcivescovo di Canterbury. Quest’ultimo procedette ad una riorganizzazione della chiesa anglicana: vengono rimesse in onore forme liturgiche tipiche della Chiesa Cattolica, venivano perseguitati i puritani, facendo dunque presumere un ritorno al Cattolicesimo. Ø Alla fine degli anni 30 sembrava che anche l’Inghilterra si stesse avviando verso un regime assolutistico, ma a tale obiettivo si opponeva la fragilità dell’apparato militare, burocratico e finanziario à Non esisteva un esercito permanente Ø Forte ostilità dai sudditi dimostrata dal rifiuto di pagare le tasse ritenute illegali poiché non approvate dal parlamento. Ø Per le novità religiose imposte da Laud scoppia in Scozia una rivolta nel 1638 per questo motivo Carlo I decide di convocare nuovamente il parlamento nel 1640: ottenere mezzi necessari per la guerra. ß Forte opposizione a Carlo che lo sciolse poco dopo: “Breve Parlamento”. Si presenta una situazione di crisi finanziaria, aggravata dal fatto che la City non concedeva più prestiti alla corona, Carlo è costretto a richiamare di nuovo il parlamento: “Lungo Parlamento” che resterà in carica fino al 1653, ed era assolutamente contrario alla politica assolutistica del sovrano. à Cambiamento della mentalità del parlamento che fa richieste in favore della maggioranza rappresentativa: • Riforme politiche • Diminuzione delle spese di corte che ricadono sui ceti • Abolizione della vendita delle cariche • Riforme religiose à principi calvinismo Lungo parlamento del 1641: cambia la propria fisionomia e accusa i consiglieri del sovrano, Wentworth e Laud, per aver detenuto il potere e governare in maniera personale li imprigiona e li condanna a morte. • Sopprime i parlamentari sotto il consenso diretto del sovrano. • Dichiara illegali le ultime tasse imposte dal sovrano. • Stop per il sovrano che non può sciogliere il parlamento come già aveva fatto nel 1640. Ø Carlo I sfugge in Scozia, che ha un vincolo di fedeltà con il sovrano, allo scopo di riunire un partito realista e marciare sul parlamento. Ø Nel Periodo di assenza del sovrano il parlamento approva una mozione, la grande rimostranza: viene chiesto al sovrano di nominare ministri approvati dal parlamento per frenare la gestione arbitraria del potere. Ø Il Re si presenta al parlamento con un gruppo di fedeli armati allo scopo di arrestare gli estremisti, che erano stati avvisati ed erano fuggiti. Ø Carlo I lascia Londra e si rifugia ad Oxford, cerca di radunare un esercito per poter attuare un colpo di stato e riprendere il potere. I parlamentari fuggiti fanno un ritorno trionfale a Londra. Ø INZIA UNA FASE DI GUERRA CIVILE. Ø Esercito parlamentare: New Model Army, composto da membri della piccola-media nobiltà che vivevano un periodo di crisi, guidato da Oliver Cromwell. Esercito del Re, gruppo di fedeli armati, costituito sfruttando le lealtà con il Galles. à Oxford diventa la capitale di Carlo I in alternativa a Londra. Ø I parlamentari stingono alleanza con gli scozzesi, precedentemente alleati con il sovrano. Ø 1645: sconfitta dell’esercito realista; Carlo I viene consegnato dagli scozzesi ai membri del parlamento inglese. Il paese si trova privo di una guida politica à è di fondamentale importanza ora chiarire il nuovo assetto politico e le questioni religiose. Ø Periodo di forti dibattiti all’interno del parlamento, per la questione religiosa bisogna adottare una politica di tolleranza [tranne per i cattolici], si assiste ad un vano tentativo di equilibrio religioso ma c’è una forte divisione sulla vita politica e religiosa. Molti problemi finanziari, che avevano fatto cadere il paese nella guerra civile. Ø Movimento dei Lollardi: rivendicano una serie di istanze, riuniva rappresentanza cetuale medio-bassa che avevano acquisito ruoli importanti all’interno dell’esercito. • Concesso il diritto di voto a tutti i cittadini maschi liberi • Maggior libertà di coscienza • Legge uguale per tutti • Rafforzamento del principio di sovranità popolare Ø Il paese si divide: • Ufficiali dell’esercito fedeli a Cromwell e ufficiali dell’esercito di politica moderata • Radicalismo dei Livellatori Ø In questo periodo di dibatti all’interno del parlamento, ne approfitta l’esercito realista che fa ingresso a Londra mettendo in fuga gli oppositori politici del re [presbiteriani] e liberano Carlo I, che invola trattative di pace e riguarda l’alleanza con gli svizzeri. Ø 2° GUERRA CIVILE 1648 L’esercito di Cromwell è pronto a rispondere all’esercito Regioà il New Model Army sconfigge l’esercito del Re ed effettua una epurazione dei parlamentari favorevoli alle richieste del sovrano à ISTIUTITA UNA CORTE DI GIUSTIZIA CHE CONDANNA A MORTE CARLO I IL 30 GENNAIO 1649. • Cade la monarchia inglese, abolito il titolo di Re e la camera dei Lord. • Viene proclamata la repubblica di Cromwell che esercita il potere fino al 1653 • Consiglio di Stato composto da 40 membri (ufficiali dell’esercito che approfittano dei successi in battaglia per mettersi in risalto) che sono l’espressione del popolo e vengono rieletti ogni anno, lavorano in comitati per ristabilire le sorti del paese lacerato da anni di guerre civili. Ø Cromwell cerca di fermare le manifestazioni di dissenso contro il governo e il dissenso religioso Ø 1651: 1° atto di navigazione: Colonie americane costrette a commerciare soltanto con l’Inghilterra: Monopolio dei commerci. Reazione da parte dell’Olanda che da sempre era interessata ai commerci, tale chiusura scatena una serie di guerre tra Inghilterra e Olanda sui mari dal 1652 al 1674 che sanciranno la superiorità navale dell’Inghilterra. Ø 1653: Scioglimento della repubblica di Cromwell per dar vita ad una forma di governo, il protettorato. E si ha anche la prima costituzione scritta inglese. Ø Carica di Lord Protettore diventa ereditaria: • Riprende molto i meccanismi monarchici tuttavia non si tratta di una monarchia. • Cromwell regge il paese eh ha pireno controllo dell’esercito in questo modo riesce a reprimere molti dissensi. • Dittatura miliare, monarchia senza monarca. Ø Cromwell muore nel 1658 Ø Viene nominato Lord Protettore il figlio Richard Cromwell, che non riesce ad ottenere lo stesso consenso e non riesce ad esercitare la stessa autorità del padre. à impressione diffusa: solo la monarchia può riportare stabilità al paese. Ø Richard Cromwell è costretto ad abdicare nel 1659 e viene richiamato l’erede legittimo à Carlo II Stuart [1661-1685]. Ø Carlo Stuart nell’aprile 1650 firma la dichiarazione di Breda e guida il paese in accordo con il parlamento. E nel 1661 viene restaurata la monarchia à diversa da quella precedente: • Potere del sovrano dipende dalla volontà del parlamento. • Parlamento è costituito da rappresentanti scozzesi ed irlandesi. • Cerca di stabilire una situazione di pace anche in campo religioso, questione trascurata per evitare una frattura del paese, viene ribadita la Chiesa Anglicana. Ø Carlo II era poco interessato alla vita politica lascia il governo alla guida di 3 uomini di fiducia Ø Iniziano a formarsi all’interno del parlamento degli embrioni dei partiti politici: • Tories: rappresentanti degli interessi agrari delle gentry (piccola nobiltà di campagna), sostenitori del diritto divino della monarchia e del titolo monarchico ereditario, fedeli alla chiesa anglicana. • Whigs: fronte più riformatore, rappresentanti dei ceti commerciali e urbani, sostenitori del Parlamento e religione protestante. Ø Timori di una politica filocattolica di Carlo II, aumentata dal fatto che il monarca non aveva figli maschi e il trono sarebbe passato al fratello fervente cattolico: Test Act: potevano accedere a cariche militari e civili solo chi apparteneva alla fede anglicana. Ø Carlo II muore e disegna come suo erede il fratello Giacomo II [1686-1689] • Re Cattolico nato in Scozia. • Vuole favorire i cattolici ciò provoca una frattura con il parlamento: revoca il Test Act, Dichiarazione d’Indulgenza. • Figlio maschio à timore di un radicamento dinastia cattolica. • Parlamentari più riformisti i Whigs, individuano nelle figlie, Maria ed Anna, due figure che avrebbero guidato il paese con più equilibrio. à Accordo con Guglielmo III d’Orange, che aveva sposato Maria, organizza una spedizione militare. • Giacomo II fugge in Francia à parlamento vede questo gesto come abdicazione e dichiarò il trono vacante Ø GLORIOSA RIVOLUZIONE: vengono proclamati nuovi sovrani d’Inghilterra Maria e Guglielmo III d’Orange che firmano la Dichiarazione dei diritti: riaffermati l’illegalità di ogni atto legislativo, tassa e arruolamento di soldati non approvati dal parlamento. Atto di Tolleranza: nei confronti delle religioni perseguitate, tranne per i cattolici. Act of Settlement: fissa l’ordine di successione in modo da impedire l’ascesa al trono di sovrani cattolici. à Sbarra la strada ad una monarchia assoluta e si va verso ad una monarchia parlamentare. à Così chiamata perché avviene senza spargimento di sangue. John Locke à 1690 Due trattati sul governo: contro la monarchia assoluta e a favore della teoria del contratto sociale: I sudditi delegano determinati poteri al sovrano per una miglior salvaguardia dei loro diritti fondamentali (libertà personale e proprietà), e sosteneva la legittimità dell’insurrezione qualora il sovrano violasse tali diritti. ≠ rispetto a Thomas Hobbes che teorizzava una rinuncia dei sudditi a tutti i loro diritti a favore del monarca. Dal 1646 il problema religioso è stato trascurato, troppo grande da affrontare. Interviene militarmente in Irlanda dove i cattolici avevano fatto un accordo con l’esercito realista per ristabilire il potere regio Garantisce stabilità politica ed è retto da un lord protettore (Cromwell) insieme a dei consiglieri che lo affiancano. LA FRANCIA DI LUIGI XIV La Francia dopo una serie di guerre di religione, sotto Enrico IV Borbone, recupera la sua posizione dominante: Enrico IV procede ad una serie di riforme: • Rifioriscono le attività economiche come l’agricoltura. • Soppressione di molti dazi. • Avviato programma di costruzione stradale. • Grande nobiltà à favori e elargizioni finanziarie. • Detentori di uffici venali à pagando tassa carica diveniva ereditario à nobiltà di toga. Enrico IV muore nel 1610 e il suo successore è Luigi XIII, che allora era solo un bambino. La reggenza passa alla madre Maria de Medici à politica filospagnola che genera risentimento dei principi di sangue reale e delle casate aristocratiche che in periodi di reggenza cercano di riguadagnare potere. Ø Questi chiedevano la convocazione degli stati generali à tra 1614-1615: ultima convocazione degli stati generali fino al 1789. Ø In questi stati generali si mise in risalto, come portavoce del clero, il duca di Richelieu che venne nominato Cardinale e inserito nel consiglio della Corona da Luigi XIII, dove assunse una posizione dominante e assumendo il controllo della politica francese interna ed esterna. à Contrapposizione al disegno egemonico degli Asburgo ß politica estera aggressiva, rafforzamento dell’autorità della monarchia e eliminazione di ogni opposizione. Campagna contro ugonotti e coinvolgimento della Francia nella guerra contro gli Asburgo = aumento pressione fiscale e in particolare della taglia. Fu questa la causa principale che scatenò ondate di rivolta popolare dal 1625. Si diffondono nel paese gli intendenti di giustizia, polizia, e finanza, garantivano la riscossione delle imposte, il mantenimento dell’ordine e amministravano la giustizia. à sforzo di accentramento del potere monarchico, costoro erano cinghia di trasmissione della volontà del re nelle province. Forti impulsi al commercio: realizzazione di compagnie commerciali privilegiate e penetrazione coloniale. Ø Richelieu muore nel 1642 e Luigi XIII nel 1643, l’erede al trono Luigi XIV aveva 4 anni à reggenza del trono alla madre Anna d’Austria, sorella di Filippo IV d’Asburgo. à affida la guida del paese al Cardinale Mazzarino: à Fedele alle idee di Richelieu, sostituisce la sua durezza con la diplomazia e il compromesso, politica ambigua: lusinghe per ottenere il consenso unanime attorno al sovrano colpendo duramente i contrai alla figura del Re. Ø Francia è impegnata nell’ultima fase della guerra dei 30 anni à serie di misure fiscali necessarie per finanziare le operazioni belliche, aumento delle tasse: à FRONDA PARLAMENTARE 1640: contrapposti i parlamentari con la regina madre e il Cardinale Mazzarino contro l’inasprimento delle tasse. Il parlamento ormai non ha più valore tuttavia i rappresentanti del terzo stato si riuniscono e organizzano una sommossa e un programma di riforme che chiedeva la soppressione degli intendenti, la diminuzione delle imposte, dichiarate illegali le tasse non approvate dal parlamento. La corte è costretta a scappare dalla capitale, il cardinale Mazzarino che rimane a Parigi interviene arrestando i capi degli insorti. à FRONDA DEI PRINCIPI 1650: capeggiata dai membri dell’antica aristocrazia feudale, nel periodo di reggenza i nobili cercano di acquisire potere. Entrambe le fronde vengono sedate da Mazzarino che acquista maggior credito, il potere del monarca si rafforza, ed è visto come l’unico che sia in grado di mantenere l’ordine, ribalta a suo favore l’episodio della fronda. Su questo si fonda il programma assolutistico di Luigi XIV. Ø Luigi XIV sposa Maria Teresa d’Austria, figlia di Filippo IV re di Spagna, al matrimonio rinuncia ad ogni pretesa sul trono spagnolo [alla morte di Filippo si scateneranno una serie di guerre religiose]. LUIGI XIV AL POTERE Quando Mazzarino muore nel 1661, Luigi a 23 anni assume pienamente il potere. Forte sostenitore del diritto divino della monarchia, i potrei del monarca derivassero direttamente da Dio, rese stabile la monarchia francese: apogeo dell’assolutismo monarchico. Si avvale di una serie di collaboratori, ministri di nascita modesta che dovevano a lui la loro elevazione, come Colbert, ministro delle finanze dal 1661. Ruolo importante fu quello del consiglio, teoricamente unitario ma articolato in vare sezioni, tutte presiedute dal re. • Consiglio Supremo: consiglio privato del Re, organi ristretto che comprendeva il ministro della Guerra, degli Affari esteri, delle Finanze. • Consiglio dei Dispacci: esaminava la corrispondenza delle province. • Consiglio delle Parti: questioni giuridiche. • Consiglio delle Finanze. Le 30 province francesi, chiamate généralités [fini amministrativi], erano disomogenee tra loro e suddivise in Pays d’états: poste sotto il controllo dei rappresentanti dei tre stati e i Pays d’éléction. Gli intendenti posti nelle generalites, il cui compiti l’amministrazione della giustizia la riscossione fiscale, le forniture per l’esercito, lavori pubblici, rappresentavano la cinghia di trasmissione del volere del Re nelle province. Officiers erano i detentori degli uffici venali, ereditati o acquistati, (consiglieri, presidenti dei tribunali o dei parlamenti), tra le loro funzione c’era quella di registrare gli editti regi, e potevano astenersi dal farlo mostrando rimostranze al re, ma Luigi XIV impose loro prima di registrare la legge poi esporre le rimostranze. TRAMONTO DEL RE SOLE Ø Forte peso sui sudditi delle guerre che si fa sempre più intollerabile: oltre alla vendita massiccia di cariche e titoli nobiliari per far fronte alle spese di guerra vengono istituite nuove imposte. Ø Malessere generale: miseria diffusa, guerre, e carestie. Ø Opposizione diffusa verso l’assolutismo di Luigi XIV: varie sommosse popolari. Ø Incupimento della vita di Versailles à ridimensionamento dello sfarzo e del lusso. Ø Luigi XIV sposa segretamente Madame de Maintenon. Ø Problema di Successione: il figlio di Luigi XIV, Luigi il Gran Delfino muore nel 1711, e suo figlio Luigi di Borgogna muore nel 1712. Luigi di Borgogna si era sposato con Maria Adelaide di Savoia con la quale aveva avuto tre figli maschi, due dei quali morti prematuramente; il minore, Luigi d’Angiò, viene disegnato come erede. Ø Luigi XIV muore nel 1715 quando il futuro Luigi XV era ancora un bambino à reggenza di Filippo d’Orleans (figlio del fratello del Re). Ø La morte del sovrano provocò felicità tra i sudditi che lo vedevano come un despota. GUERRE DEL ‘700 Ø Guerra del Nord [1700-1721]: si verifica una crescita di potere della Russia e della Prussia e una perdita di peso politico della Polonia e della Svezia. Ø Guerra di successione polacca [1733-1738]: dopo la morte del sovrano Augusto II, si conclude con la pace di Vienna e l’insediamento di Augusto III, che combatté contro il pretendente al trono imposto dalla Svezia. Vittoria polacca e ascesa della Russia di Pietro I à insieme a Caterina di Russia aprirono il paese all’occidente attuando una serie di riforme che avvicineranno il paese al resto dell’Europa. Rivoluzione coinvolge l’esercito e la marina. Sotto Caterina diverrà despotismo illuminato. Prussia: apparteneva alla famiglia degli Hohenzollern, capi dell’elettorato del Brandeburgo. Retta da Federico I, entra in guerra a fianco dell’Imperatore nella guerra di successione spagnola grazie a ciò ottiene una serie di ricompensi territoriali. Obbiettivo prussiano è di attirare del personale specializzato nello stato perciò approfittarono della revoca dell’editto di Nantes per accogliere gli Ugonotti principalmente artigiani e mercanti. Avviene una riforma dell’esercito e grazie alla guerra di successione spagnola a Federico I viene riconosciuto il titolo di Re. L’erede di Federico I fu Federico Guglielmo il cui erede fu il figlio Federico II, inaugura la fase del despotismo illuminato. Ø Guerra di successione Austriaca [1740-1748], alla morte di Carlo VI. Erede al trono Maria Teresa, sposata con Francesco Stefano duca di Toscana. La successione viene rifiutata e proposto come candidato Carlo Alberto elettore di Baviera. Interviene la Prussia che occupa la Slesia Conclusa con la pace di Aquisgrana: Prussia rafforzata con il possesso della Slesia. Compromesso per il tono: Francesco Stefano Re e Maria Teresa Regina Consorte. Ø Guerra dei 7 anni [1756-1763]: Francia contro Inghilterra che genera nuovi equilibri europei, viene combattuta anche nelle colonie americane e questa guerra darà origine allo scoppio della rivoluzione. Si conclude con una netta supremazia Inglese. Ø Spartizione della Polonia [1782-1795], avviene in 3 fasi. Era uno stato cuscinetto tra l’Austria e la Russia. Questa regione interessa particolarmente l’Austria, la Prussia, e la Russia. Inizia con la morte di Augusto III senza eredi che apre una nuova guerra di successione e intervengono l’Austria, la Prussia e la Russia che guadagnano territori. La Polonia è una potenza bloccata: diritto di veto, le decisioni andavano prese all’unanimità, per questo ne approfittano le potenze confinanti. 1795: Espansione di Austria, Russia, Prussia fanno scomparire la Polonia. AUSTRIA, RUSSIA, PRUSSIA AUSTRIA Ø La guerra dei 30 anni aveva sconfitto il disegno egemonico di restaurazione cattolica e imperiale degli Asburgo d’Austria ma aveva reso possibile una nuova unità: • La sottomissione dei ceti nei ducati austriaci e nel Regno di Boemia, la sostituzione di parte della nobiltà con un’aristocrazia fedele alla dinastia, l’opera di ricattolicizzazione forzata, avevano dato una compattezza nuova agli stati ereditari basata sulla fedeltà dinastica e sul sentimento religioso. • Rafforzamento degli organi centrali di governo. • Forte esercito permanente, riorganizzato da stratega italiano, che riportò grande vittoria sull’esercito ottomano. Ø Ungheria: per la maggior parte sotto il dominio dell’impero ottomano, e una parte l’“Ungheria Imperiale” suddita degli Asburgo che rivendicava la libertà religiosa e il diritto di sollevarsi contro il sovrano se avesse violato le leggi fondamentali del paese. • Leopoldo I nel 1678: cercò di stroncare l’opposizione dell’aristocrazia al potere monarchico, sospende libertà costituzionali, inizia persecuzioni ai protestanti. • Gli ungheresi chiesero aiuto all’Impero Ottomano che partì per assediare Vienna • Re di Polonia risponde all’appello del Papa per difendere la cristianità à esercito ottomano fermato • Controffensiva austriaca portò in poco tempo alla riconquista dell’Ungheria e della Transilvania. ß forte arretramento ott. Ø Ascesa austriaca a grande potenza, completata dopo la guerra di successione spagnola in quanto ottengono i possedimenti spagnoli in Italia e in Belgio. Ø Vienna grande capitale ma economia dello stato arretrata legata perlopiù ad una agricoltura di sussistenza, potere politico fragile: autorità del sovrano contrapposta alle Diete, rappresentanze dei ceti. Ø Carlo VI: Prammatica Sanzione nel 1713, sanciva indivisibilità domini asburgici e stabiliva ordine di successione al trono. RUSSIA Ø Immenso territorio che si estende dal Dnepr al Pacifico. Ø Romanov saliti al trono: potere assoluto e politica di espansione territoriale, sotto Zar Alessio = aumento delle tasse e peggioramento delle condizioni di vita dei contadini e pestilenze provocarono scoppi di movimenti rivoluzionati. Ø 1689, dopo una crisi dinastica sale al potere Pietro I, figlio di Alessio à modernizzazione del paese, apertura verso l’occidente soprattutto nel campo militare e navale. • Molti giovani vennero mandati all’estero per studiare le scienze dell’occidente • Tecnici esteri impegnati in Russia per la realizzazione di navi, manifatture, riorganizzazione dell’esercito • Importi uso di radersi il viso e vestire alla tedesca ß cambio di costumi e mentalità della nobiltà che aumenta il divario con le masse contadine ancora legati alla tradizione. Ø Obiettivo di Piero I, con il rafforzamento dell’esercito, di conquistare uno sbocco sul Mar Baltico, le coste orientali del baltico (Estonia, Livonia, Ingria…) erano di dominio Svedese, nazione rafforzata sotto il re Carlo X e divenuta monarchia assoluta. Ø Pietro I decide di dar guerra a Carlo XII (nuovo re di Svezia) à GUERRA DEL NORD 1700 – 1721. Ø Lo zar decide di costruire la nuova capitale vicino al Baltico: Pietroburgo. Ø Per fermare l’avanzata di Carlo XII i russi adottano la tattica della terra bruciata, con l’arrivo dell’inverno Carlo si dirige verso sud dove viene sconfitto dall’esercito russo à Pietro I possesso delle aree del baltico; allargamento territoriali anche per la Prussia e la Danimarca. Ø Rafforzamento militare: • Obbligo del servizio militare esteso a tutto il paese. • Per armare esercito vengono sfruttate le risorse del paese e sviluppata la siderurgia e la metallurgia, e manifatture tessili. • Sviluppo del commercio verso l’occidente. • Economia russa basata principalmente di agricoltura di sussistenza. • Per mantenimento esercito vengono aumentate le tasse Ø Politica: • Zar Pietro I monarca assoluto, le rivolte che si manifestarono durante il suo regno vennero violentemente represse. • La Duma cessò di riunirsi e venne istituito un Consiglio nominato dallo zar chiamato Senato. • Territorio diviso in governatorati, a loro volta suddivisi in province e distretti. • Per mancanza della borghesia colta si ricorre alla nobiltà inquadrata nella tabella dei ranghi: a ciascuno dei 14 gradi dell’esercito corrispondeva un determinato livello della burocrazia, chi raggiungeva l’8 grado gli veniva conferito la nobiltà ereditaria à nobili alle dipendenze del sovrano che ne fece una classe di ufficiali e funzionari. Ø Pietro I promosse l’istruzione e l’attività editoriale à fondazione dell’Accademia delle scienze di Pietroburgo. Ø Ascesa delle Russia à potenze militare forte, ingresso nella politica occidentale. Ø 1780 muore Maria Teresa, tra l’80 e il 90 Giuseppe II resse da solo monarchia à mutamento stile di governo: dispotico e intransigente. • Politica religiosa: “giuseppinismo” nuovo ordinamento confluivano istanze di riforma interne Chiesa cattolica e volontà di affermare l’autorità dello Stato sul clero nazionale che doveva contribuire ai bisogni dello stato e al progresso morale e civile della società. Patente di tolleranza: legittimo il culto di confessioni protestanti e greco-ortodosse ed eliminate discriminazioni sugli ebrei. Irrigiditi condizioni per prendere voti e soppressi monasteri e conventi à i beni ecclesiastici incarnati dallo stato e usati x finanziare riforme. • Istruzione: obbligo scolastico: apertura scuola elementare in ogni parrocchia, studi superiori riorganizzati, scuola medica viennese fama europea. • Industria e commerci: unificare mercato interno: sopprime dazi che scoraggiavano scambio merci, sostegno manifatture, smantellamento corporazioni, agricoltura: interventi per regolare rapporti tra signori feudali e contadini Introduzione catasto beni fondiari esteso anche all’Ungheria. • Codice penale 1787, principi della legalità della pena non più soggetta alle decisioni arbitrarie dei giudici e della parità di tutti i sudditi di fronte alla legge à no discriminazioni in base ai ceti di provenienza. Ø Malcontento diffuso: rivolta paesi bassi belgi che ottennero indipendenza, e rivolte in Ungheria. Ø Leopoldo II (1790-1792) concessioni ai ceti privilegiati. Ø Francesco II (1792-1835) figlio di Leopoldo, con lo scoppio delle ostilità con la Francia si chiude l’Austria illuminista à clima di immobilismo. RUSSIA Ø Caterina II di Russia [1762-1796] prende il potere attuando un colpo di stato ai danni del marito Pietro III nel 1762. Ø Evoluzione interna del paese e espansione verso l’esterno. Ø Caterina amica dei philosophes, è influenzata dalla cultura europea in particolare quella francese. Ø I nobili non furono più obbligati al servizio dello stato e poterono intraprendere viaggi d’istruzione verso l’Europa. Ø Libertà di espressione. Ø Chiesa ortodossa con grandi estensioni di terra: confiscati i beni di tutte le proprietà ecclesiastiche (1764): - risanare le finanze e finanziare progetti riformatori. - contadini servi passarono al demanio regio e ottennero un miglioramento delle condizioni di vita. Ø 1767 convocata commissione legislativa composta dai rappresentanti dei ceti à elaborazione nuovo codice di leggi: l’istruzione, prendeva spunto dalle opere illuministe, obbiettivi: - pubblica felicità. - umanizzazione delle pene e delle procedure giudiziarie. - tolleranza. - libertà. Commissione sciolta nel 68 per dispute e guerra scoppiata con l’impero ottomano Ø inasprimenti fiscali, penuria viveri, miseria, pestilenze, malcontento campagna generarono movimento di rivolta. Ø Timore di diffusione dell’anarchia: Caterina annulla interventi a favore delle masse rurali le cui condizioni divennero più dure. Ø Amministrazione: articolata in governatorati e distretti e viene introdotto equilibrio tra funzionari regi e rappresentanti della nobiltà locale. Ø Istruzione: insegnamento elementare gratuito, fondazione di istituti superiori. Ø Sviluppo settore manifatture, ed estrazione mineraria e commercio con l’estero. Ø Guerra contro l’impero ottomano scoppia nel 1768 insieme alla spartizione della Polonia permetto alla Russia di allargare i propri territori: accesso al mar nero e libero passaggio bosforo; Bielorussia [1° spartizione], metà orientale polonia, annessione Crimea. Ø Pietro Leopoldo di Toscana: 2° figlio di Maria Teresa, porta in Italia le riforme austriache e viene valorizzata la qualità dei singoli: iniziativa individuale, talenti, meriti à caratteri tipici borghesi. Fonda accademia dei georgofili: studia agricoltura à serie di riforme in campo agricolo. A favore di un nuovo programma costituzionale. Ø La Francia rimane fuori dal periodo della riforma, molto forte la presenza di corpi privilegiati e sovrano assoluto che evita il diffondersi di tali riforme. Ø Stato della chiesa: abolisce la compagnia di Gesù al fine 1700 che diventano acerrimi nemici dello stato RIVOLUZIONE AMERICANA LE COLONIE Colonie Inglesi non rappresentavano una realtà uniforme per le condizioni geografiche e per le caratteristiche sociali ed economiche: • Colonie del Nord: Massachusetts, Connecticut, Rhode Island, New Hampshire; - Iniziale immigrazione di minoranze religiose puritane (1620 padri pellegrini mayflower). - Economia legata ai commerci atlantici, su basava su produzione agricola e attività artigianali, navali e mercantili. - XVIII formazione di élite sociali e politiche. - Commerci: con indie orientali dalla quale importavano zucchero e melassa. Meno sviluppato il commercio con la GB per la similarità della produzione. • Colonie Centrali: New York, New Jersey, Pennsylvania; - Maggiormente urbanizzate e diversificate nel profilo linguistico e culturale. - Economia simile alle colonie del nord, maggior sviluppo delle attività finanziarie e commerciali. - Commercio uguale per colonie del nord. • Colonie Meridionali: Delaware, Maryland, Virginia, Carolina del N e S, Georgia; - Realtà diverse dalle altre colonie. - Variegate punto di vista religioso: anglicani, cattolici... - Economia basata su agricoltura latifondista (piantagioni tabacco, riso, indaco, cotone) e portate avanti grazie al lavoro degli schiavi. - Grandi proprietari terrieri costituivano una sorta di aristocrazia basata sulla gentry. - Commerci con Inghilterra à forniva prodotti agricoli in cambio di manufatti e beni di lusso. Popolazione nel 1775 contava 2,5 milioni di persone à eccedenza nascite sui decessi, continui flussi migratori dall’Europa per motivi religiosi e per sottrarsi alla giustizia, artigiani e contadini cercavano la fortuna in America. Schiavi neri nel 1775 erano mezzo milione, concentrati nelle colonie meridionali (40% della popolazione) à importati dai Caraibi o dall’Africa Istituzioni politico-giudiziarie simili: governatore nominato dal re e assistito da un consiglio da lui scelto: nominava giudici e aveva diritto di veto sulle decisioni del potere legislativo ß assemblea eletta a suffragio Ampie autonomie che godevano le città e le comunità di villaggio à distanza grandi e natura di problemi da affrontare Colonie Francesi à Nuova Francia: che comprendeva parte del Canada con le città fondate nella prima metà del 600: Québec e Montréal, verso il 1720 gli esploratori seguirono il corso del Mississippi fino a raggiungerne le foci dove fondarono New Orléans, territori Louisiana. à Colonie regie, con istituzioni simili alle province francesi con un governatore ed un intendente. à posizione strategica, bloccava espansione delle colonie inglese verso occidente e inoltre potevano contare su alleanze con gli indiani. GUERRA D’INDIPENDENZA Ø Durante la guerra dei 7 anni (1756-1763) le colonie combatterono contro le truppe francesi nella guerra da loro conosciuta come franco-indiana. à presero coscienza della loro forza Ø La guerra dei 7 anni conclusasi con la vittoria inglese portò ad un ampliamento delle colonie: le colonie francesi nel nord America passarono all’Inghilterra. Ø L’Inghilterra aumentò le tasse ai coloni per riequilibrare le spese sostenute per difenderle durante la guerra. Ø Malcontento diffuso: • Atti di Navigazione che vietavano il commercio alle colonie con paesi che non fossero l’Inghilterra. • Dazi elevati sull’importazione di prodotti come zucchero, melassa. • Proibita la produzione e l’esportazione di prodotti che potevano entrare in competenza con quelli inglesi. • Legislazione restrittiva in campo monetario e di credito • Ampio ricorso al contrabbando. Ø Le assemblee legislativa, a base democratica, difficile da controllare dal parlamento inglese ritenevano oppressanti i diritti di veto ed intervento dei governatori. Ø Gli americani acquisirono la coscienza di sé stessi come un popolo distinto, non tanto per la legge, la politica, o per costituzione ma per carattere e cultura (B. Baylin). Ø Alla fine della guerra dei 7 anni il governo inglese, per far fronte al ingente debito dello stato, alla riorganizzazione e difesa del paese, richiese un maggior contributo da parte di coloro che traevano più vantaggi à colonie: • Nuovi dazi sullo zucchero, sul caffè, sul vino, sulla carta, sul te, e tassa da bollo su i documenti legali e fogli periodici. • I coloni colpiti dagli effetti negativi della guerra, crisi di sovrapproduzione del tabacco, dichiarò incostituzionali le tasse poiché votate da un parlamento in cui non era presente una rappresentanza coloniale. à in un primo momento i coloni richiedono una rappresentanza al parlamento. • 1766 il parlamento ritirò la tassa sul bollo ma introdusse nuovi dazi sull’importazione. • Coloni iniziarono a boicottare le merci inglesi le cui vendite oltreoceano si ridussero notevolmente. • 1773: Boston Tea Party à gruppo di coloni salì a bordo di nave della compagnia delle indie e gettò in mare tutto il carico di te à inizio ostilità tra colonie e madrepatria à durissima reazione inglese: chiusura porto di Boston. Ø Insurrezione dei coloni à organizzati Congressi provinciali o Convenzioni: • 1744 1° Congresso continentale a Filadelfia: boicottaggio merci inglesi e riaffermazione principio del fatto che gli americani riconoscessero solo leggi e imposte votate dalle loro assemblee e non quelle dal parlamento inglese. Anno successivo 2° congresso. • 4 luglio 1776: DICHIARAZIONE D’INDIPENDENZA: diritto di darsi un nuovo governo sulla base dell’uguaglianza naturale tra tutti gli uomini e del diritto inalienabile di ognuno alla vita, alla libertà e alla ricerca della felicità. à valori dell’esperienza americana congiunte con le ideologie illuministe, stimolo a portare fin in fondo la guerra contro gli inglesi. Ø Comando delle forze armate affidate a George Washington, distino nelle operazioni militari nella guerra dei 7 anni. Ø L’esercito inglese più disciplinato e meglio addestrato riportò dei successi iniziali. Americani combattevano con tattica della guerriglia: imboscate, attacchi a sorpresa logorò morale esercito inglese. Ø Battaglia di Saratoga: clamorosa sconfitta inglese, convinse la Francia ad appoggiare militarmente i coloni Ø Americani alleati con Francia e Spagna che volevano contendere alla flotta britannica il dominio dei mari. Ø TRATTATO DI VERSAILLES 1783: la Gran Bretagna riconosceva l’indipendenza delle colonie americane e restituiva la Francia di alcuni territori nei Caraibi e nel Senegal, e alla Spagna la Florida e Minorca. GLI STATI UNITI D’AMERICA Ø Conseguenza della guerra: distruzione e danni all’agricoltura e commercio, deprezzamento della cartamoneta, rivalità tra stati per occupazione territori occidentali, fuga di lealisti, prevalere interessi locali. Ø Articoli di Confederazione del 1777 à al governo degli Stati Uniti d’America solo politica estera e difesa, gli altri poteri (tasse, battere moneta) prerogativa dei singoli stati. Ø Esigenza di un governo centrale forte capace di regolare il commercio, la moneta e difendere gli interessi della nazione à partito federalista. Ø 1786 richiesta che il Congresso convocasse una Convenzione per rivedere la Costituzione à riunita a Filadelfia nel 1787, difficile equilibrio tra l’esigenza di rafforzare il governo centrale e di salvaguardare l’autonomia dei singoli stati. Nuova Costituzione degli Stai Uniti d’America entrò in vigore il 17 settembre 1788. à Stato Federale. Ø Potere legislativo: detenuto da un congresso composto da un Senato e una Camera; assemblee elettive, i senatori erano 2 per ogni stato ed eletti per 6 anni, i rappresentanti della camera erano eletti per 2 anni e il loro numero era proporzionale alla popolazione dello stato rappresentato. Legiferava in materia finanziaria, commercio, moneta, giustizia. Ø Presidente: eletto dal popolo restava in carica per 4 anni e era rieleggibile. Aveva potere di veto sulle leggi, la nomina di ministri, direzione, sotto il controllo del Congressi, politica estera, forze armate... Ø Corte suprema: vertice del potere giudiziario, controllo della legittimità costituzionale sulla legislazione del governo federale e sui singoli stati. Ø Dopo la crisi iniziale il paese riprese sviluppo demografico ed economico: 1800 5 milioni di abitanti di cui 1 milione di schiavi. Ø Previsto che i territori dell’Ovest colonizzati dai bianchi sarebbero potuti entrare a far parte della confederazione una volta raggiunti i 60.000 abitanti: Vermont, Kentucky, Tennessee, Ohio. Ø Tensioni tra Stati meridionali: le piantagioni avevano bisogno di terre coltivabili a causa del repentino esaurimento della fertilità del suolo sottoposto a monoculture di tabacco e cotone. Ø Economia: Sud: impulso grazie alla diffusione del cotone, redditizio anche grazie all’introduzione della macchina sgranatrice. Domanda crescente dell’industria inglese à interesse per gli stati del sud mantenere liberi gli scambi con la GB Centro-Nord: manifatture, guadagni per l’introduzione di Dazi Ø George Washington: 1° presidente degli USA, eletto 1789 e nel 1793 à generale vittorioso assicurarono al governo federale l’autorità di cui aveva bisogno per l’adozione di misure spesso impopolari. Per riequilibrare i debiti dello stato fu costretto a istituire dazi ed imposte gravanti su tutta la popolazione. Controllo del governo centrale sulla moneta e sul credito rafforzato con l’istituzione di una Banca degli Stati Uniti nel 1791. Ø Crescente opposizione à partito contrapposto a quello federalista: partito repubblicano rappresentante Thomas Jefferson. Sostenitori soprattutto proprietari terrieri del sud e piccoli mercanti e artigiani. Ø 1800 eletto Jefferson come presidente: ridusse le spese per la burocrazia, la diplomazia, l’esercito e restituì agli Stati parte dei poteri usurpati dal governo federale. Ø Alla fine del 700 nel periodo della rivoluzione francese lo stato americano si era riaccostato alla Gran Bretagna, nel 1794 stipulato un trattato di commercio, 1800 si instaurò un rapporto preferenziale con la Francia di Napoleone che nel 1803 vendette agli stati uniti la Louisiana. à pretesa del governo britannico di impedire il commercio tra gli Stati Uniti e i possedimenti francesi e ispezionare le navi americane in alto mare. à tra 1812-1814 scoppia una guerra tra Inghilterra e America che si conclude con un nulla di fatto ma rafforzò l’orgoglio e la fiducia degli americani. DALLA REPUBBLICA GIACOBINA AL DIRETTORIO Ø 10 agosto 1792: creazione della Comune insurrezionale à monarchia abbattuta ma la rappresentanza nazionale era stata esautorata dalla piazza, la costituzione promulgata un anno prima venne abolita. Ø Misure adottate dall’Assemblea legislativa e dalla Comune: arresto dei sospetti, sequestro beni emigrati e requisizioni di grano, leve militari. Clima di pauraà avanzata esercito prussiano. Settembre 1792 i sanculotti invasero le carceri assassinando i prigionieri sospettati di tramare contro la rivoluzione. Ø Elezione dei deputati che avrebbero costituito la nuova Convenzione nazionale col compito di fare una nuova Costituzione. Elezione a suffragio universali, pochi votanti. à 20 settembre 1792 1° riunione della Convenzione: abolì formalmente la monarchia. Ø Esercito prussiano fermato a Valmy e truppe francesi invadono il Belgio, riva sinistra Reno, Nizza e Savoia. Ø Nuova assemblea costituita maggioranza di sinistra, - Scomparsi i Foglianti - Schieramento brissottino à Girondino (dipartimento Gironda): 200 membri - Montagna, collocazione parte alta della sinistra, sensibili rivendicazioni dei Sanculotti: 100 - Pianura: oscillante tra i due partiti. à Dibatti aspri tra Girondini e membri della Montagna per le sorti del Re: Robespierre e Saint-Just (montagna): Re nemico dello Stato à Processato difronte alla Convenzione e condannato a morte. Ø 21 gennaio 1792 Luigi XVI ghigliottinato. Ø Tale vicenda più l’annessione dei territori à Coalizione antifrancese: Inghilterra, Spagna, Olanda, Stati Tedeschi e Italiani (1793) Serie di gravi sconfitte per la Francia. Inglesi occupano Antille -> ripercussioni gravi commerciali. Ø 1793 - Guerre con la coalizione antifrancese - Sommosse degli arrabbiati per penuria dei generi alimentari e carovita. - Rivolta della Vandea - Porta istituzione 11 marzo di un Tribunale rivoluzionario: processi sommari dei sospettati - Comitati di Sorveglianza in tutti i comuni, Comitato di salute pubblica: vegliava sull’operato del Consiglio esecutivo. Ø Provvedimenti economici: scontri tra montagnardi e girondini, assemblea ostile a restrizioni di libertà di commercio e di iniziativa, montagnardi vicini alle richieste dei Sanculotti. Con deprezzamento degli assegnati prezzo del pane raddoppiato, fissato un massimo dei prezzi del grano e farine. Ø Girondini in alcuni province rovesciarono municipalità giacobina à clima di tensione, Sanculotti 2 giugno 1793 riuniti alla Convenzione fecero votare arresto di deputati girondini. à vittoria della montagna IL TERRORE Ø Francia attaccata, varie insurrezioni interne (federalista), Sanculotti parigini chiedono misure spietate contro aristocratici. Ø 25 giugno 1993: Nuova Costituzione, preceduta da Dichiarazione dei diritti, diritto alla sussistenza, lavoro, istruzione, insurrezione à non entrerà mai in vigore. Ø Convenzioneà rafforzamento dei poteri d’intervento: Comitato di Salute pubblica: entra a far parte Robespierre, ed eserciterà fino 1794 dittatura, sostituendosi ai ministri e dominando la Convenzione. - riorganizzazione dell’esercito - lotta contro nemici interni ed esterni - direzione economia fi guerra à esigenza di accentramento del potere: contrasto con rivendicazioni della democrazia diretta delle masse popolari. à Ricorso sistematico della ghigliottina. - Aboliti i diritti signorili e vennero confiscati e rivenduti i beni degli emigrati. Ø 4-5 settembre, nonostante l’arresto del capo degli Arrabbiati, la Convenzione invasa da masse popolari (inefficacia maximum) à Robespierre e i montagnardi ne approfittarono e fecero votare la costituzione di un esercito rivoluzionario di sanculotti, legge che consentiva l’arresto dei sospettati e il maximum generale: a tutti beni di prima necessità e ai salari. Tribunale rivoluzionario ghigliottinò 177 persone tra cui la Regina e i deputati girondini. à TERRORE + accentramento del potere del comitato di salute pubblica. Ø Scristianizzazione diffusa: chiuse chiese e riorganizzate in luoghi di riunione, riforma del calendario, e la nuova era si faceva cominciare dalla proclamazione della Repubblica: volontà di rifondazione e rigenerazione. Ø Autunno 1793: miglioramento situazione militareà Marsiglia conquistata così come Lione e Tolone. ß riforma esercito: leva di massa, effettivi divennero quasi 1 mln, e piani d’attacco di giovani e abili generali tra cui Napoleone Bonaparte. Ø Influenza di Robespierre all’interno del comitato crescevaà completa dedizione rivoluzionaria, virtù repubblicana. - Inizio del 1794 attuò appoggiato da Saint-Just attacco contro: la sinistra di Hébert, e gli indulgenti di Danton à condannati a morte (Danton non permesso di difendersi). à rafforzamento del Comitato di Salute pubblica e il potere di Robespierre <-> erosione del consenso delle masse popolari. à Tra giugno e luglio intensificato il terrore: ghigliottinate più di 1000 persone. Ø Opposizione tra i membri del Comitato di SP tra 26-27 luglio organizzò complotto contro Robespierre che venne arrestato e ghigliottinato il 28 luglio 1794. Ø La sua morte vista come liberazione: prigioni si svuotarono e riprese a vita di lusso e l’ostentazione della ricchezza dei ceti borghesi (gioventù dorata). Ø Responsabili del terrore e Sanculotti divennero bersaglio di odio represso à terrore bianco Ø Tribunale rivoluzionario in seguito morte di Robespierre, venne soppresso e i poteri del CdSP ridotti e riammessi alla convenzione i Girondini repressi e chiusura del club dei giacobini (11/11/94) Ø Dicembre 1794 abolito il maximum à prezzi in assegnati aumentarono, cattivi raccolti, miseria in contrasto lusso dei borghesi. Ø Ultimi tentativi insurrezionali da parte dei sanculotti nel 1795 repressi. Ø 22 agosto 1795à approvata Nuova Costituzione: impediva eccessiva concentrazione poteri, Dichiarazione dei diritti e dei doveri à sottomissione alle leggi, rispetto per le autorità. Diritto di voto concesso a tutti i contribuenti. Ø Due consigli: - Consiglio dei 500: presentavano e discutevano leggi. - Consiglio degli anziani: approvavano o no le leggi. - Direttorio: potere esecutivo, composto da 5 membri, uno sostituito ogni anno, eletti dagli anziani tra i 500. à 2/3 componenti delle nuove camere dovevano essere eletti tra i membri della Convenzione à imposero per il direttorio nomi di 5 “regicidi” tra cui Barras e Reubell di sinistra e Carnot di destra. Ø Insurrezione monarchica del 5/10/95 repressa da Napoleone. Ø Direttorio affronta gravi problemi: crisi finanziaria- conduzione guerra - divisone religiosa. Ø Crisi finanziaria: catastrofico deprezzamento degli assegnati (potere d’acquisto meno 1%), gigantesca bancarotta, nel febbraio 1797 si ritorna alla moneta à dipendenza del direttorio a banchieri, e appaltatori, corruzione dilagante. Ø Elezioni del marzo 1797, per rinnovo assemblee legislative, vittoria della destra monarchica à Colpo di stato del Direttorio appoggiato dalle forze militari fedeli alla repubblica: a Settembre direttori destituiti e le elezioni favorevoli ai monarchici dichiarate nulle. à soggezione del potere politico al potere militare. Alla convocazione degli stati generali del 1789 e al preannuncio ad una monarchia-costituzionale le classi colte europee risposero entusiasticamente ma con l’avvio dei moti rivoluzionari si trasformarono da sostenitori a denigratori della Rivoluzione. à 1790 Riflessioni sulla Rivoluzione in Francia di Burkeà condannata idea della rottura con l’autorità e con l’ordinamento gerarchico della società. Governi assoluti temevano contagio idee rivoluzionarie soprattutto nelle aree già in fermento: Belgio e Ungheria sotto gli Asburgo, Irlanda e polonia. à capacità di resistenza francese e la svolta moderata dopo la condanna di Robespierre indussero alcune potenze a cessare le ostilità: la Prussia riconobbe occupazione francese, mentre la guerra persisteva con l’Inghilterra e l’Austria. Le frontiere naturali erano irrinunciabili per i francesi à supplire debito con la contribuzione dei territori conquistati. à Monarchia asburgica punto debole della coalizione à 1796 strategia basata sull’attacco attraverso l’Europa centrale e creare un diversivo con l’armata di Italia, meno numerosa e male armata, per tener occupate le potenze nemiche. Andamento imprevisto delle operazioni: in Germania sconfitta francese che perse possesso della parte sinistra del reno, mentre in
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