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Storia moderna (riassunto), Sintesi del corso di Storia

Francia: Carlo VIII (1483-98)→ poi successori Luigi XII e Franceco I: • Tendenza accentramento del potere nel re/collaboratori • Rafforzamento amministrazione finanziaria: esaltazione della taglia (imposta sui redditi (no clero-nobiltà)) + 1542: suddivisione Paese in circoscrizioni fiscali (generalites

Tipologia: Sintesi del corso

2020/2021

In vendita dal 29/04/2022

Atena1995
Atena1995 🇮🇹

4.5

(186)

577 documenti

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Scarica Storia moderna (riassunto) e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! Capitolo 7: monarchie e imperi tra XV e XVI sec Francia: Carlo VIII (1483-98)→ poi successori Luigi XII e Franceco I: • Tendenza accentramento del potere nel re/collaboratori • Rafforzamento amministrazione finanziaria: esaltazione della taglia (imposta sui redditi (no clero-nobiltà)) + 1542: suddivisione Paese in circoscrizioni fiscali (generalites) Aumento autorità del Consiglio del re + minor frequenza convocazione stati generali Affermazione in ambito finanziario azioni del Gran Consiglio + Parlamenti + tribunali d’appello (giuristi borghesi)→ reclutamento crescente tramite vendita delle cariche pubbliche (1552= riconoscimento ufficiale) →Stato acquisto supplementari entrate + costituzione ceto potente di funzionari (officiers)→ proprietà degli uffici garantiva autonomia + cariche maggiori concedevano la nobiltà=>vertici= nuova nobiltà: “di toga” (Vs “di spada”) • Rapporti papato: Fr: privilegi della Chiesa gallicana (Prammatica sanzione 1438) + 1516: Francesco I-papa Leone X= concordato di Bologna: cade affermazione della superiorità del Concilio sul pontefice + re di Fr: diritto di nomina di vescovi-arcivescovi/abbazie-priorati • 1500: NO autorità assoluta su tutto il territorio→ grandi feudatari: potere locale (accresciuto da titoli governativi) + province di recete annessione (pays d’etats: Provenza, Borgogna, Bretagna…): asseblee di “stati” contrattavano con re per le imposte+ ne curavano la ripartizione + città: forme di autogoverno Legislazione regia: solo per determinate materie per il resto: diritto consuetudinario (≠) o diritto romano Spagna: Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona • 1469: matrimonio Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona= regno congiunto (inizio 1479: dopo difficoltà) • Castiglia (più ricca e popolosa)= oggetto di cure del governo Anarchia feudale/banditismo: repressi tramite la riorganizzazione della Santa Hermandad (S. Fratellanza)= confederazione di città con compiti di polizia Amministrazione sotto tutela: nomina di funzionari regi (corregidores) + limitazione Cortes (+ indotte ad approvare richieste finanziarie)→ composizione iniziale: tutti e 3 gli ordini poi: chiamate alla sola ratifica di imposte indirette=> sole rappresentanze del 3^ Stato Sottomissione della nobiltà: agevolata da politica di concessioni Ferdinando: proclamazione: re gran maestro dei potenti ordini militari di Santiago, Calatrava e Alcantara (=>possedimento ricche commende) + ottenimento dal papa: nomina seggi episcopali/benefici ecclesiastici Piano economico: Mesta (corporazione allevatori di pecore)= protezione regia (a danno dell’agricoltura) Consiglio reale (Consiglio di Castiglia): nominati soprattutto giuristi borghesi (letrados) • Regno D’Aragona (3 province): Inalterati privilegi/autonomie (custoditi dai Cortes: più efficienti di Castiglia) + Ferdinando residenza in Castiglia=> in Aragona: nominato vicerè + 1494: istituzione Consiglio d’Aragona • Elementi comuni: tradizione della Reconquista + difesa dell’ortodossia religiosa: 1478: creazione Inquisizione spagnola (autorità regia): unico organo con organo di giurisdizione esteso a Castiglia e all’Aragona 1492: conferma sostegno spagnolo alla fede cattolica= conquista regno di Granada + espulsione degli ebrei-mori= unità religiosa ma meno forze economiche attive • 1504: morte Isabella= crisi dinastica→ trono figlia: Giovanna (sposa Filippo d’Asburgo) ma 1506: scomparsa marito= pazzia=> Ferdinando riprende potere (fino al 1516)→ conquiste italiane + annessione regno di Navarra (1512) Inghilterra: Enrico VII Tudor→ Enrico VIII • Enrico VII Tudor: vincitore guerra delle 2 Rose (1455-85: Lancaster Vs York)= consolidamento potere: repressione congiure/ribellioni nobiliari + amministrazione finanziaria prudente + rafforzamento organi centrali del governo regio: Consiglio della Corona (uomini fidati non alta nobiltà), Consigli del Nord e del Galles, Tribunale della camera stellata (giurisdizione per tutti i casi non contemplati dal common low (reati politici)) + sede locale: rafforzamento funzioni amministrative/giudiziarie (dei giudici di pace: piccola nobiltà provinciale) + Parlamento raramente convocato • Indirizzo assolutistico proseguito da Enrico VIII (1509-47): primo ventennio: primo piano politica estera (amministrazione interna al cancelliere: cardinale Thomas Wolsey)→intervento nelle guerre continentali: no vantaggi + distacco da Roma (Atto di supremazia 1534)= rafforzamento strutture di governo/riaffermazione ruolo del Parlamento (volontà del regno) Impero germanico: Federico III d’Asburgo→Massimiliano I • 1493: morte Federico III d’Asburgo→impero germanico= insieme ingovernabile di stati, principati ecclesiastici, libere città, feudi “immediati” (soggetti a imperatore), popoli e lingue diverse Contrasti forti nelle aree più urbanizzate/sviluppate e le zone interne: rurali/stile di vita medievale + duplice qualità del sovrano: reggenza a titolo ereditario Stati d’Asburgo (Alta-Bassa A, Stiria, Carinzia, Carniola + Tirolo(1490), Gorizia (1500)) + doveva il titolo imperiale alla Dieta ristretta dei 7 grandi elettori Contrapposto alla Dieta ristretta: Dieta allargata a tutti gli “ordini” dell’impero (6 elettori+120 prelati+30 principi laici+140 feudatari+85 rappresentanti di città) • Massimiliano I (1493-1519): sposa Maria di Borgogna 1493: pace di Senlis con la Fr (successo diplomatico)= possesso dei Paesi Bassi, Artrois, Franca Contea Mancanza di mezzi per progetti→organizzazione crociata Vs turchi + riaffermazione potenza imperiale in Italia=> 1495: Dieta di Worms= tentativo di dare compattezza all’impero + estrarne regolari risorse finanziarie= parziale successo Compromesso= creazione tribunale imperiale/consiglio di 17 membri + versamento di un “soldo comune” (legato all’approvazione annuale della Dieta)→ sistema no funzionamento=>soldo comune non pagato =>tentativo di fermare le mire espansionistiche Fr su It=illusione + 1499= fallimento di sottomettere cantoni svizzeri: sconfitta di Dornach= inizio indipendenza della Svizzera • Accentramento potere solo negli Stati ereditari asburgici: creazione Consiglio/Camera aulica per amm.finanze Rivoluzioni militari (termine ‘900)→1500-1600: epoca di grandi mutamenti nell’arte della guerra/tecnologia militare • Geoffrey Parker→ipotesi: sviluppo artiglieria/nuove tecniche delle costruzione “all’italiana”/aumento effettivi degli eserciti= aumento prezzi per operazioni belliche=> circolo vizioso: favoreggiamento rivoluzione finanziaria/affermazione grandi monarchie Eu (sole a poter sostenere i prezzi=> non portata di sign feudali) • Protagoniste: fanterie= declino cavalleria pesante (centrale guerra nell’età feudale) già nella guerra dei 100 anni (1337-1453)→arcieri Eng: strage cavalieri Fr + conferma vittorie svizzere sui borgognoni (1477) • Fanti svizzeri (gran parte dell’esercito di Carlo VIII)→1512: conquista Ducato di Mi= reputazione di invincibilità→1515: infranta nella battaglia di Melegnano (mercenari D: lanzichenecchi(=schieram+artiglieria)) Forza svizzera= tipo di formazione: quadrato di 6000 uomini protetto da 4 file di soldati con picche (5-6m) impugnate sopra la testa=> inefficace carica della cavalleria Inefficaci Vs nuove fortezze “all’It” + vulnerabili al fuoco di cannoni/archibugi • Generale S: Gonzalo Fernandes de Cordoba (Gran Capitano): scontri Vs Fr (x Regno di Napoli): schieramento più flessibile= fanti raggruppati in unità di 3000 uomini (tercios): picchieri/archibugeri=fuoco prepara attacco Formazioni: dominazione guerre terrestri (fino al 1643: battaglia di Rocroi)→cavalleria=arma ausiliaria ma armature pesanti sostituite da armamenti più leggeri • Evoluzione militare=causa/effetto dei mutamenti nella scoietà-Stato→guerriero medievale=espressione ordine sociale di riservatezza professione della guerra a una classe di milites: aristocratici/cavallereschi (nobili a cavallo)= vile colpire nemici da lontano Guerriero “moderno”= nuova potenza finanziaria/accentramento Stato rinascimentale (nobiltà=ruolo accessorio)→nuove fortezze (senso orizzontale): mura spesse, terrapieni, bastioni portata solo di principi terr. • Nelle fanterie/truppe mercenarie: spirito di corpo e orgoglio professionale=componenti imprescindibili Tercios S: numerosi hidalgos (nobili poveri): arruolamento perchè professione onorevole (fedeltà alla monarchia/ortodossia religiosa) + soldati “popolari” propri sentimenti ereditati dalla reconquista 1494-1516: prima fase guerre d’Italia: • It (ultimo decennio sec)= fine equilibro pace di Lodi (1454) per scomparsa dei 2 protagonisti: papa Innocenzo VIII→successore: S Alessandro VI (1492-1503)= vita scandalosa + Lorenzo de’Medici= “ago della bilancia” dell’equilibrio It Stabilità minacciata da ambizioni espansionistiche di Venezia e Mi (Ludovico Sforza “il Moro”)→pronti a chiamare potenze straniere in aiuto=> errore= sovrapposizione proprio tornaconto all’interesse nazionale (solo pochi letterati: Macchiavelli-Gucciardini) + sottovalutazione fragilità interna/potenze straniere (Fr-S) • Fr: re Carlo VIII→voleva diritti sul Regno di Napoli (x discendenza angioina)=> in preparazione condizione internazionali favorevoli: 1493 firma pace di Senlis + cede alla S province di confine Athena95 • Minaccia ottomana nel Mediterraneo: pirati barbareschi (Khayr al-Din: Barbarossa, Signore di Algeri)→1534: caduta di Tunisi=> Carlo V spedizione per riconquista (1535) ma in pochi anni ripresa iniziativa ottomana= 1538: sconfitta di Prevesa delle flotte S/Venezia • Solimano: estensione domini Yemen/Aden→1530: impero ottomano= 3 mln: gran parte cristiani-ebrei: Istanbul solo metà musulmana→convivenza pacifica di razze/religioni (pagamento tassa speciale) + contributo cristiano= rafforzamento regime→devshirme: leva forzata di bambini: educati alla fede musulmana + addestrati al servizio di corte (paggi o giannizzeri) • Esercito ottomano: giannizzeri + progredita artiglieria + siphai (cavalieri: servizio per concessioni territoriali a carattere temporaneo) • Tutta la terra (tranne x servizio religioso)= proprietà del sultano: autorità assoluta su cose/uomini • Aspetti assolutistici non incidevano sulla vita dei sudditi→condizioni migliori degli Eu: no servitù della gleba + prelievo sui contadini non gravoso + kadi (giudici islamici)= giustizia imparziale + protezione Stato=assicurata da corporazioni (a carattere religioso) Capitolo 8: nuovi orizzonti geografici Africa nera: • Fine medioevo rapporti Eu con altri continenti: limitati a scambi economici/culturali→viaggi a oriente difficili per avvento dinastia Ming (1368, Cina)/espansione ottomana (mercanti veneziani: XV sec= monopolio fornitura di spezie-sete orientali poi da intermediari arabi + oro, avorio, schiavi da Egitto/Stati nord africani) • Nozioni geografiche (primo rinascimento): imprecise: base= antichità classica (no resoconti medievali)→concezione sferica della terra grazie a Tolomeo (II sec) + continente africano: più corto/costa occ=linea obliqua verso sud-est + blocco dei 3 continenti tutto nell’emisfero sett (Americhe/Oceania: no) Errori + favole: incoraggiamenti per esplorazioni • Realtà Africa nera: popolazione (in lenta crescita): fine XV sec= 40-50 mln + irregolare distribuzione (fascia magrebina/bacino del Nilo/sud Sahara= densità + deserti Sahara/Sudafrica/foresta equatoriale= disabitate) Sviluppo economico (vario)→centro-sud: vita di caccia/raccolta di frutti + altrove: allevamento-agricoltura/prod tessuti-ceramiche-utensili Penetrazione araba= espansione dei traffici (int/est)→fioritura (XIV-XVI) formazioni statali complesse (tra Sahara- foresta equatoriale + Impero etiopico) in grado di riscuotere tributi/mobilitare grandi eserciti + Timbuctù= snodo di principali strade→ricchezza/raffinatezza vita culturale + regno del Benin= sviluppo artigianato/arti figurative + regno del Congo/regni dello Zimbawe-Monomotampa + da Mogadiscio a Sofala: città-stato arabe con prosperità legata a traffici con Asia Civiltà precolombiane in America: • Civiltà più evolute (sviluppo millenio precedente arrivo S): altopiani America centrale/catena delle Ande→agricoluta sedentaria (mais, tuberi, piante nutritive: pomodori, fagioli, peperoni, cacao)/minor importanza allevamento (lama, alpaca, volatili (tacchino)) + attività artigianali (sconosciuto ferro-ruota): stoffe di cotone colorate, ceramica, vasellame, utensili + caratteristica= importanza opere pubbliche (comune utilità) • S in America: da tempo in declino civiltà Maya→tra Guatemala e Yucatan: ricche città-stato + templi monumentali + raffinate espressioni artistiche + elaborate credenze + eredità spirituale raccolta da nuove popolazioni: toltechi (X-XII sec) + aztechi • Aztechi: XIV sec= capitale: Mexico-Tenochtilan + XV-XVI sec: estensione potere oltreoceano (spedizioni militari/azioni diplomatiche) 1519: invasione S→Impero atzeco ancora in espansione: guerra necessaria per accrescere tributi/catturare prigionieri per sacrifici agli dei Religione: base=precarietà dell’ordine cosmico=>Dio del Sole doveva combattere Vs forze avverse= alimentato con offerte di sangue umano + religione in tutti gli aspetti della vita azteca/ giustificazione ordine sociale rigidamente diviso in ceti→sovrano/nobiltà da cui tratti i sacerdoti (titolo privato della terra)/servi della gleba + comunità costituite da clan parentali (redistribuzioni periodiche del suolo) • Impero inca: 4000 km America meridionale (secolo prec invasione S: basi originarie= Cuzco: Perù mer) Athena95 Società: rigidamente stratificata= vertice sovrano (semidio + attribuzioni politiche,religiose,militari)/aristocrazia (originaria nobiltà/figli di capi delle tribù sottoposte(ostaggi))/base: ayllu: contadini (autonomia nell’amministrazione della giustizia/distribuzione terre) Religione: divinità solare + Viracocha (creatore del mondo): atteso ritorno (identificazione S di Pizarro) Salda organizzazione statale→governatori in ogni provincia/deportazione popolazioni ribelli + magazzini pubblici in ogni circoscrizione: alimenti per sfamare il lavoratori della mita (specie di corvee) Viaggi di esplorazione-scoperta: • XV se: Portogallo= prime esplorazioni nel Nuovo Mondo→cause: favorevole posizione geografica/alleanza Aviz con ceto mercantile/interesse esplorazione Af occ del principe Enrico il Navigatore (1394- 1460)→perfezionamento caravella • Caravella portoghese (notorietà per viaggi di Colombo-Vasco da Gama): veliero di piccole dimensioni, alta velocità-manovrabilità: ideale per navigazione oceanica Progressi tecnici: bussola ad ago magnetico/strumenti di misurazione latitudine + esperienza dei marinai Difficoltà nella navigazione atlantica (Mediterraneo: orientamento con sicurezza per punti di riferimento) • 1415: inizio espansione marittima Portoghese: presa di Ceuta + XV sec: conquista di Madera/Azzorre (1420- 30)/Capo Verde (1456)/Guinea (1472)→curiosità scientifica + traffico di schiavi-oro (Ghana=Costa d’oro”) + prime fortezze portoghesi lungo coste africane Giovanni II (1481-95): duplice obiettivo= circumnavigazione dell’Af verso oriente + informazioni su porti/navigazione dell’oceano Indiano • 1487: Bartolomeo Diaz: doppia il capo di Buona Speranza (estremità meridionale) Progetto di Cristoforo Colombo (1451-1506) a Giovanni II= raggiungere l’oriente circumnavigando la terra verso occidente (ipotesi di Paolo dal Pozzo Toscanelli: Giappone separato dall’Eu occ da 60° di longitudine) ma corte portoghese: scettica=> monarchia S (anni di chiusura reconquista: presa di Granada): clima di esaltazione= 17/04/1492: firma capitolazioni di Santa Fè= somma di denaro per l’impresa + Isabella concede a Colombo titolo di ammiraglio del mare Oceano + carica di vicerè-governatore delle terre scoperte • 3/08/1492: partenza con 3 velieri dal porto di Palos (sosta 1 mese alle Canarie)→12/10: isola di Watling (Bahamas) battezzata San Salvador→Colombo convinto di essere in Asia (Cuba/Haiti=Giappone) 14/03/43: ritorno a Palos portando alcuni indiani, pappagalli, oro= convincimento valore scoperta=> finanziamenti altre spedizioni (1493-96: schiavi + accuse di malgoverno; 1498-1500; 1502-04=scoperta foci fiume Orinco + America centrale) • Conseguenze scoperta= nuove iniziative: 1497-98: Giovanni Caboto= Labrador/coste nord-occ Stati Uniti (x Eng) + costa atlantica America merid: Amerigo Vespucci (1499-1500 x S + 1501-02 x Portogallo)→comprensione di un nuovo continente=> America in suo onore (Martin Waldseemuller, 1507) Disputa S Vs Portogallo per appartenenza territori→fallimento mediazione di papa Alessandro VI=> 1494: trattato di Tordesillas= linea divisoria area portoghese/spagnola (370 leghe a ovest isola di Capo Verde= riconoscimento a Portogallo proprietà del Brasile (Cabral, 1500) • Disputa Vs S= affretta preparativi per spedizione alle Indie orientali→ comando: Vasco da Gama (1497)= doppia Capo di BS risalendo la costa or dell’Af (fino a Malindi) + pilota musulmano (98)= arrivo a Calicut + viaggio di ritorno lungo e faticoso (solo nel 1499 ritorno) Nuova (più grande) flotta a capo: Pedro Alavres Cabral= possesso del Brasile x Portogallo (1500) + India (intenzioni di “prendere a cannonate” Calicut + relazioni d’affari con Cochin (città portuale)) • Nuovo obiettivo= passaggio per oltrepassare l’America e arrivare in Asia→1^= S Nunez de Balboa= 1513: marcia nella foresta tropicale • 1519: impresa di Ferdinando Magellano (x S)= da Siviglia→stretto in fondo alla Patagonia + traversata del Pacifico + sbarco nelle Filippine (possesso x S) + 1521: scontro Vs indigeni (muore Magellano)=> comando: J.S. Elcano: in S dopo aver circumnavigato l’Af (1522) =prima CIRCUMNAVIGAZIONE DEL GLOBO= ampliamento conoscenze geografiche Impero marittimo portoghese: • Brasile= no risultati economici=> sforzi x sfruttamento della via marittima verso Indie orientali= carriera da India (tragitto di andata/ritorno dall’oceano Indiano)= 1,5 anni di tempo=> cadenza annuale N di portoghesi in oriente (XVI) mai più di 6-7000 (Mozambico/Macao)= impensabile conquista-colonizzazione Athena95 • Africa orientale-merid: costruzione di fortezze/feitorias (empori commerciali)→luoghi strategici + accordi con sovrani locali= forniture di prodotti x monopolio • 1509: tentativo di fermare espansione portoghese→sovrano d’Egitto + sultano Stato indiano di Gujrat= battaglia di Diu: vittoria portoghese • Basi/territori portoghesi controllati da vicerè + nuove conquiste: isola di Ceylon/Molucche + Cina concesse apertura emporio a Macao + Giappone visitato da mercanti/missionari • Commercio controllato dalla corona: Casa da India (Lisbona)= prelevazioni 30% delle importazioni + restante parte ai finanziatori delle spedizioni Profitti traffico spezie: in parte arricchivano il Portogallo (difesa/mantenimento Impero afro-asiatico) + no presa Aden/Mar Rosso + 1516-17: conquista ottomana Siria/Egitto= spartizione mercato Eu (Venezia, Portogallo-alleati) Imprese dei conquistadores spagnoli: • Presenza Eu nel Nuovo Mondo= spietato sfruttamento popolazioni indigene x oro (ridotta da stenti/malattie) • 1517: inizio esplorazione terraferma= protagonisti: conquistadores= soldati S (spesso nobili poveri) 1519: Hernan Cortes: da Cuba verso Impero azteco→accolto dal sovrano Montezuma II (1503-20)= reincarnazione “serpente piumato” + Cortes lo imprigiona x pagamento riscatto= rivolta +S ritirata + Montezuma muore→rinforzi da tribù ostili: 1521= distruzione S di Mexico-Tenochtilan + erezione nuova città: Città del Messico + resto dell’impero conquistato/sottomesso→1522: editto di Caelo V: Cortes= governatore della Nuova Spagna 1531: Francisco Pizarro e Diego Almaro= impresa verso Perù (grandi ricchezze)= 1532: incontro a Cajamarca con Inca ( Atahualpa)= vincitori S + Atahualpa prigioniero x riscatto ma ugualmente ucciso (1553) + saccheggio capitale Cuzco=> 1554: nascita vicereame spagnolo in Perù con capitale: Lima (1535) • Fattori crollo imperi= terrore per armi da fuoco/cavalcature; indebolimento per contrasti etnici/dinastici; aiuti popolazioni indigene a invasori + trauma abbandono degli dei/sfacelo universo religioso-culturale 1977: Nathan Wachtel “visione dei vinti”: fra gli indios sopravvissuti alla tragedia→moltiplicazione dei sucidi= rapido declino popolazioni indigene + spietato sfruttamento + malattie sconosciute + degradazione ambiente Colonizzazione spagnola del Nuovo Mondo: • Nel ‘500: colonizzazione S verso nrd: California/Florida + sud: foreste amazzoniche/pampas argentine/tribù Cile merid (limiti) • Immigrazione primi ¾ XVI sec= 220000 (soprattutto maschi) + 30000 schiavi africani= sviluppo meticciato (meticci= uomini+donne di razza diversa/mulatti=bianchi+neri/zambos=neri+indigeni) • Strumenti per colonizzazione= fondazione città + termino: giurisdizione cittadina Encomienda= assegnazione di una circoscrizione territoriale a un conquistadores (diritto di esigere tributi/prestazioni di lavoro) in cambio: protezione “vassalli” + convertirli alla cristianità→realtà: strumento per sfruttamento indiscriminato • Amministrazione vicereami (Nuova Spagna-Perù)= divisione in province/circoscrizioni giudiziarie (audiencias) + vicerè, fuzionari, giudici, vescovi, prelati delle 22 diocesi (1511-64) nominati su proposta dal re del Consiglio delle Indie (1524)= organo per sovrintendere territori d’oltreoceano • 1542: promulgazione di Nuove leggi (Carlo V)= azione di controllo società coloniale/moderazione soprusi→ + azione ordini regolari: evangelizzazione degli indios + combattimento maltrattamenti/sfruttamento Es: Bartolomeo de Las Casas 1542: “Brevissima relazione sulla distruzione delle Indie” • Aspetti econoomici= ≠zone/fasi di sviluppo→isole caraibiche: max estrazione dell’oro: 1511-15 poi inizio coltivazione canna da zucchero (+ importazione schiavi) Continente americano: diminuzione popolazione/importazione nuove specie animali-vegetali= profonda modificazione tessuto economico: mais /frumento, olio, vite + grande esportazione grazie cocciniglia (colorante rosso) + moltiplicazione pecore, buoi, cavalli= industria laniera/costituzione tenute d’allevamento Messico: 1546: scoperta miniere d’argento (Zacatecas/Perù)→ricchezze= cambiamento economico: produzione d’argento (+ tecnica amalgama)=rapido incremento (1580, Siviglia= 2000 quintali l’anno di argen) + manodopera x estrazione= indios (spesso mita)=> nei giacimenti: agglomerati umani= domanda di alimentari= stimolo per economia agricola/manifatturiera Ripercussioni in Europa: • Afflusso metalli preziosi= rivoluzione dei prezzi: tendenza inflazionistica (XVI sec) alla moltiplicazione dei prezzi dei cereali…(oggi: fattore causa= aumento demografico) Athena95 • Inizio anni ’20: Lutero + Melantone (1497-1560): disapprovazione costrizioni in materia di fede in seguito appoggio dei principi/approvazione costituzione Chiese evangeliche ordinate-controllate da questi • Anabattisti (corrente più radicale): termine= ribattezzatori (battesimo agli adulti per adesione consapevole)→separazione veri credenti dal resto=> creazione di comunità basate su fratellanza/aiuto reciproco/disconoscimento autorità terrene/fede dell’illuminazione diretta/rifiuto della violenza Febb 1534: anabattisti olandesi a Munster= conquista governo della città + imposizione forzata delle regole→Vs principe vescovo, forze luterane-cattoliche= vittoria con massacro→no scomparsa anabattista : riorganizzazione sotto Menno Simons (1496-1561): sacersote cattolico olandese convertito + ‘6-700 professione di fede anabattista “confessione di fede Dordrecht” (1632)/diffusione Est Eu-Nord America (Eng) Conclusione conflitti in D: • Carlo V: no forza Vs protestanti→fiducia nella possibilità di un Concilio universale=>1530: convocazione Dieta di Augusta: filippo Melantone= redazione principi del protestantesimo luterano (Confessione di Augusta)→no accordo per intransigenza cattolica=>Carlo V intimò la sottomissione ai protestanti→risposta: alleanza difensiva= Lega di Smalcalda (dic 1530) 1541, Ratisbona: ultimo tentativo di conciliazione→no delineazione sul problema della giustificazione di fede=>allontanamento irrimediabile + scontro armato 1547: battaglia di Muhlberg= vittoria di Carlo V su Lega di Smalcalda: no termine conflitto • Contatti con i protestanti: re Fr Enrico II (1547-59) + sultano turco→1551: accordo segreto (Fr+principi protestanti): Fr= appoggio diplomatico-militare in cambio: acquisto vescovati di Metz, Verdun, Toul • 1552: Carlo V fugge da Insbruck: avanzata esercito protestante→principi D: volevano intesa per autonomia • 25/09/1555: pace di Augusta (fratello di Carlo V: Ferdinando)= riconoscimento dell’esistenza in D di 2 diverse fedi + città imperiali: ammessa convivenza + principi territoriali potevano imporre ai sudditi + secolarizzazione dei beni ecclesiastici confermata fino 1552 poi prelati luterani= rinuncia possedimenti →applicazione regole garantita dai principi stessi = scissione religiosa della D + indebolimento dell’autorità imperiale (vincitori: principi) • Stati ereditari asburgici (1521: Ferdinando): prima forma di unità politica= creazione di organi comuni (Consiglio segreto, Cancelleria aulica, Consiglio aulico di guerra) • 1555-56: abdicazione Carlo V + spartizione domini: Ferdinando= imperatore del Sacro Romano Impero (Ferdinando I) + corone di Boemia-Ungheria + ducati asburgici Figlio Filippo II= re di Spagna (con colonie) + Paesi Bassi, Franca Contea, Regni di Napoli-sicilia-Sardegna 1558: morte Carlo V Zwingli: • Ulrich Zwingli (1484-1531): formazione umanistica + vivace clima politico-intellettuale dei liberi cantoni svizzeri ≠ Lutero 1518: cappellano della cattedrale di Zurigo + 1523-25= distaccamento fede tradizionale + convince Consiglio cittadino: abolizione della messa + riforma liturgia + Bibbia=unica fonte di autorità (immagini sacre: distrutte) • Estensione rapida della riforma: Basilea, Berna, Sciaffusa + no cantoni “originari”(x cessazione servizio militare mercenario= principali risorse economiche)=> scontro 1529: incontro di Marburgo tra luterani/zwingliani (per appoggio): accordo impossibile→problema dell’eucarestia: Zwingli: cerimonia commemorativa dell’ultima cena/Lutero: presenza reale di Cristo 1531: battaglia di Kappel= esercito cattolico Vs Zurigo= vittoria cattolica + morte di Zwingli (eredità di Zwingli raccolta dal calvinismo) Calvino: • Giovanni Calvino (1509-64): nasce a Noyon (padre: funzionario della curia vescovile) + studi umanistici/giuridici 1534: a Strasburgo per persecuzione degli “eretici” di Francesco I (=>conversione anteriore) + 1536: pubblicazione “Institutio christianae religionis”= giuda alla lettura-comprensione della Bibbia • In comune: punti essenziali della fede luterana + dio di Calvino=maestoso, inaccessibile, tremendo: predestinazione di ogni uomo alla salvezza/dannazione eterna= dottrina della predestinazione (più rilevante in Calvino): non elimina la responsabilità del peccatore: dovere primario del cristiano= glorificazione di Dio→concetto di vocazione (applicato a qualunque mestiere no solo ecclesiastico)= importanza all’attuazione Athena95 dei disegni della Provvidenza + impronta attivistica: appartenenza agli eletti non si può raggiungere ma indizi: fede, partecipazione ai sacramenti, rettitudine dei comportamenti (+ vocazione) • Max Weber (storico ‘900): tesi del rapporto tra etica protestante (calvinista) e spirito capitaistico: etica calvinista=base ideale per la formazione di una mentalità imprenditoriale/tendenza all’accumulo- reinvestimento (propria del capitalismo) Critica tesi: storici marxisti: etica protestante= effetto no causa studiosi della Riforma: poco sostegno per un evoluzione simile Ma penetrazione veloce in aree di precoce-intenso sviluppo economico • Altre differenze con Lutero= rapporto Stato-Chiesa: Calvino= “Chiesa visibile”: congregazione di fedeli legati dal culto e dall’appartenenza a uno Stato/città→autorità civile: promozione bene spirituale dei sudditi in accordo con la Chiesa= trasferimento alle autorità civili compiti di controllo-sanzione comportamenti privati (cattolici= Chiesa)=> Calvino (≠Lutero): legittima resistenza Vs sovrano se guidata da magistrati (no anarchia) • 1536-38: primo soggiorno a Ginevra poi 1541 fino alla morte→fondazione “repubblica dei santi”= riorganizzazione chiesa di Ginevra (1541): suddivisione compiti tra pastori: dottori (insegnamento), diaconi (assistenza), anziani-presbiteri (vigilanza 12 distretti) + organo supremo: Concistoro (12 anziani + pastori) =>severa disciplina morale: proibizioni (es: no osterie, balli…) + pene severe per infrazioni + dissidenti costretti ad andarsene + incoraggiamento immigrazione di profughi ma ortodossia sorvegliata (es: S Michele Severeto: negazione trinità: 1553 arso sul rogo) • Ginevra: Accademia per la formazione dei pastori= centro d’irradiazione + diffusione: Fr, NL, GB, Eu orientale Inghilterra/Scozia/paesi scandinavi: • Mutamenti religiosi legati al processo di costruzione di unità nazionale-forte potere monarchico • 1528: re Eng Enrico VIII Tudor (1509-47): richiesta al papa dell’annullamento matrimonio con aterina d’Aragona (no figlio maschio)→Clemente VII: rifiuta=> 1529: convocazione Parlamento= annullamento matrimonio + rottura vincoli di dipendenza da Roma + approvazione Atto di supremazia (1534)=> re Eng= capo supremo della Chiesa inglese→dottrina/struttura gerarchica uguali + scioglimento ordini regolari (1536) e beni incamerati dalla corona (formazione gentry) Thomas Cromwell (1^ segretario): artefice scisma anglicano + riordinamento Consiglio privato della corona + rafforzamento amministrazione (1540: giustiziato per tradimento) Vera riforma religiosa: Edoardo VI (1547-53, 3^moglie di Enrico): diffusione calvinismo→redazione “Libro di preghiere comuni” + “42 articoli di fede” Successione: Maria Tudor (1553-58): sposa re di S (Filippo II) + inutile sforzo di riportare fede cattolica in Eng= numerose condanne ai protestanti (Maria la Sanguinaria) + alla morte: forma definitiva della Chiesa Anglicana • Regno di Scozia: fine anni ’50: calvinismo= religione dominante per predicazione di John Knox (pastore) Chiesa presbiteriana scozzese ≠ anglicana per struttura assembleare a più livelli + assenza gerarchie del clero • Paesi scandinavi: luteranesimo=religione di Stato (contatti culturali-commerciali con D) 1397: collegamento corone di Danimarca, Svezia, Norvegia nell’unione di Kalmar (supremazia danese)→1521: nobiltà svedese: elezione re Gustavo Vasa (1523: imperatore)= staccamento Unione + riformazione lingua-culto (senso luterano: secolarizzazione beni della chiesa) + 1544: Svezia= Paese luterano (+ Finlandia) Danimarca: re Federico di Holstein (1523-33) + figlio Christiano III (1534-59): trasformazione ordinamenti ecclesiastici + 1536: proclamazione luteranesimo religione di Stato (+ Norvegia/Islanda) Capitolo 10: Controriforma e l’Italia del pieno e tardo ‘500: Controriforma-Riforma cattolica: • “Controriforma”= insieme di movimenti/istituzioni tra ‘5-600 nella Chiesa romana in risposta alla riforma protestante (arginamento diffusione) + conseguenza esigenze di riforma interna Termine: Johann Stephan Putter anni ’70 del XVIII sec • Dibattito: studiosi cattolici XIX sec= implicazione negativa=> “Riforma cattolica”: più adatto per valorizzazione carattere autonomo del movimento Athena95 Gesuita Hubert Jedin: “Riforma cattolica o Controriforma” (1946): distinzione tra “riforma cattolica”= esame di coscienza mediante rinnovamento interno/”controriforma”=chiesa Vs protestantesimo (cronologicamente fase successiva)→movimenti connessi Jhon O’Malley: proposta di eliminazione definizioni in funzione di un “Cattolicesimo moderno” ≠Firpo: utilità dei concetti + accentuazione dicotomia Rinnovamento religioso in It nel ‘500 • Istanze di rinnovamento sentite anche in It→circolazione idee-opere di Erasmo da Rotterdam (spesso lette in chiave luterana= alternativa al complesso di dogmi-istituzioni…) + altri stimoli: profezie/attese apocalittiche (es: Girolamo Savonarola); sofferenze delle guerre d’It; anticlericalismo Figure di influenza: cardinale Contarini (1483-1542); vescovo di Verona Giberti (1495-1543): opera di istruzione- moralizzazione del clero/popolo; Juan de Valdes (1490-1541): Napoli= circolo di intellettuali: forte tendenza misticistica; Reginald Pole (1500-58)→comune atteggiamento critico/preoccupazioni mondane della Chiesa/svalutazione pratiche di devozione + accento massime evangeliche/fede/amore Dio-prossimo Es: “Del beneficio di Gesù Cristo crocifisso”= trattato del monaco Benedetto da Mantova (1543) • Speranze di riforma: accese con avvento di Paolo III Farnese (1534-49)→nomina cardinali riformatori + volontà di convocazione nuovo Concilio ecumenico=>1536: commissione con compito: studiare/proporre rimedi per i mali della Chiesa= documento innovatore: “Consilium de emendanda Ecclesia” (1537) (inseguito) Nuovi ordini religiosi: • Creazione nuovi ordini regolari/riforma dei vecchi • 1528: nascita ordine dei cappuccini (ramo della famiglia francescana): povertà assoluta + assistenza spirituale- materiale (=> molto popolari)→1619: distaccamento dai conventuali • Vita attiva= anche altre congregazioni di chierici “regolari” (vita secondo una regola): teatini, barnabiti, somaschi (obiettivi principali: formazione del clero, evangelizzazione, assistenza, insegnamento) + donne→Angela Merici (Brescia)= fondatrice (1535) congregazione delle orsoline • Incarnazione spirito della Controriforma= compagnia di Gesù: fondatore= Ignazio di Loyola (1491-1556, hidalgos: vocazione alle armi/spirito di crociata)→1521: ferito all’assedio di Pamplona=> conversione (periodo di ritiro + anni di studio) + 1534 (parigi): voti di povertà-castità + consacrazione vita alla liberazione della Terra Santa/servizio della Chiesa=> 1535: in It (Venezia-Palestina (ma no)=>Roma) + 1540 (Roma): fondazione Compagnia di Gesù (approvata da papa Paolo III + Ignazio eletto primo generale Gesuiti= milizia scelta ala servizio del papa-Controriforma; 3 voti tradizionali (povertà, castità, obbedienza) + 1: fedeltà assoluta al pontefice; lungo tirocinio prima dei voti (“Esercizi spirituali”, 1548= doti di disciplina, tenacia, abnegazione= strumento ideale per difesa-propagazione fede cattolica Case professe= gesuiti di attività diverse dall’insegnamento (no possedimento di beni) + collegi (istituzioni fondate/dotate da benefattori)= formazione clero/classe dirigente→pedagogia “Ratio studiorum”: insegnamento latino/classici + emulazione congiunta/ severa disciplina Attività missionaria (aspetto significativo Controriforma)→evangelizzazione indigeni + Asia: Francesco Saverio= 1549: cattolicesimo in Giappone (duramente colpito dalle autorità) + Cina (1583-1610): Matteo Ricci Concilio di Trento: • Tramonto speranza di riunificazione cristianità=> atteggiamento duro/intransigente nella lotta Vs eresia • 1540: approvazione (Paolo III) regola della Compagnia di Gesù + 1541: fallimento a Ratisbona accordo con protestanti + 1542: Ochino (generale dei cappuccini): conversione a Ginevra=> 1542: creazione Congregazione del sant’Uffizio-Inquisizione per repressione eresia: cardinale Carafa: papa Paolo IV→difensore dell’ortodossia religiosa/primato papale =>in It: nicodeismo (conformazione esteriore al culto ufficiale ma interiormente fede diversa) o esilio (Svizzera, Eng, Eu orientale) es: Lelio-Fausto Sozzini (negatori trinità + creatori socinianesimo) • 1542: convocazione Concilio ecumenico (Paolo III+Carlo V) a Trento (sede principato vescovile + soggetta all’Impero)→13/12/1545: riunione effettiva (riapertura ostilità Carlo V Vs re Fr)= 4 cardinali, 4 arcivescovi, 21 vescovi, 10 teologi, generali ordini regolari→1547: trasferimento a Bologna (peste) + 1551: riconvocazione a Trento (papa Giulio III (1550-55)) + interruzione 1552 (impero Vs Fr)=> sospensione 10 anni: avvento Paolo IV= avversione all’Impero-Concilio per limitazione autorità Santa Sede + estensione poteri dell’Inquisizione + a processo maggiori esponenti riformatori + 1559 “Indice dei libri proibiti” Athena95 • Accentramento del potere: no centralismo politico-istituzionale→ogni Paese: propria individualità- ordinamenti→unito agli altri solo tramite sovrano=> esteso-perfezionato sistema dei Consigli: composizione (no di Stato)= giuristi/ecclesiastici (famiglia modesta)→ Consiglio di Stato= politica estera; Consiglio dell’Inqquisizione; di Azienda= finanza; complessi territoriali: rapp dei Paesi (difensori dei privilegi, autorità del sovrano contrapposta autorità delle magistrature locali: grande autonomia) • 1578: estinzione dinastia del Portogallo: morte re Sebastiano I d’Aviz + successore Enrico I (1580)=> Filippo II maggiore pretendente (fratello madre di Sebastiano + sposa: principessa portoghese): con armi= riconoscimento eredità della corona=> Portogallo: inalterata forma di governo-leggi + nuovo Consiglio “del Portogallo (solo portoghesi) =separata amministrazione Aragonese (1591: Filippo II seda rivolta di signori feudali) e Catalana: separatismo= pericoloso per rivolte (+ appoggi Fr) • Castiglia: popolarità sovrana: dura prova per gravose richieste di uomini e denaro + metalli preziosi: ma più del 20-25% delle entrate→resto= imposte dirette (no nobili-clero)/indirette (generi di 1^necessità)/contibuti clero/prestiti→ammontare entrate= aumento 6 volte tra ’40-‘90 Sistema tributario= penalizzazione ceti produttivi-privilegi rendite parassitarie + denaro spesi per impegni militari (=> arricchimento altri paesi) + importazione manufatti-derrate agricole= decadenza attività industriali (sete andaluse- pannilana) + commercio internazionale in mano a stranieri + agricoltura sfavorita per allevamento (spazi per transumanze)= beneficio poche famiglie 1570: S= Paese importatore di cereali + fine ‘500= carestie/pestilenze= declino popolazione/economia Conflitti e battaglia di Lepanto: • Egemonia S in It= garanzia posizione dominante nel Mediterraneo occ + esposizione attacchi corsari barbareschi/ottomani→1565: fallimento ottomano presa di Malta + 1570: attacco (Selim II (1566-74)) a Cipro (avamposto orientale di Venezia)/caduta di Tunisi (1535: espugnazione Carlo V) da bey di Algeri (vassallo sultano)=> nuova “Lega Santa” (iniziativa papa Pio V (1566-72)): Venezia, S, Genova, duca di Savoia, ordine di Malta→7/10/1571: battaglia di Lepanto= flotta cristiana (comando: don Giovanni d’Austria) Vs ottomana (superiorità ottomana ma maggiore potenza di fuoco cristiana): confronto corpo a corpo (abbordaggio)= vittoria cristiana= sanzione divina ideali della Controriforma (esaltazione) ma risultati politico-militari modesti + Venezia (preoccupata per possedimenti)= marzo 1573: pace separata= rinuncia Cipro + anni successivi re S- sultano→S: attenzione situazione nord Eu/sultano: conflitto Vs Persia=> 1578: tregua • Mediterraneo= crocevia di scambi-traffici per tutto ‘500 (Braudel: “Civiltà e imperi del Mediterraneo nell’età di Filippo II, 1953)→spezie, sete, beni di 1^nec (grano, sale…)…= alto livello prezzi/disponibilità monete S Prosperità= intensa-aggressiva attività piratesca (A. Tenenti: periodo post Lepanto= fase più acuta di incertezza navigazione): guerra di corsa (guerra economica legalizzata Vs Paese nemico ≠ pirateria) no distinzioni cristiani-infedeli (Stati barbareschi, Malta, Genova, Toscana)=> bottino: sopra religione • Ultimo ventennio XVI sec: penetrazione inglese-olandese nel Mediterraneo=> scontro cristiani Vs ottomani + protestanti Vs cattolici→velieri nordici= migliori (superamento) galere veneziane=> grandi profitti nel commercio (violazione mar Adriatico (=Golfo di Venezia))=> introduzione 3^ forza (ottomani,S) Rivolta Paesi Bassi: • Rivolta Paesi Bassi (prima rivoluzione borghese dell’età mod)= impegno militare più importante Filippo II (da ’60 a pace di Vestfalia: guerra degli 80 anni) Origini: 3 fattori: 1)religioso: NL= diffusione dottrine riformate (calvinismo)=> risposta repressiva Filippo II 2)politico: governo NL= sorella Margherita (moglie del duca di Parma: Ottavio Farnese) + cardinale di Granvelle: direttore lotta Vs eresia (rafforzamento Inquisizione) + no rispetto per tradizionali autonomie-prerogative Stati provinciali=> irritazione- opposizione patriziati/alta nobiltà (maggioranza cattolici)→1564: allontanamento Granvelle ma 1566: invasione in armi del palazzo della governatrice (da parte di nobili fiamminghi) per abolizione Inquisizione/mitigazione leggi Vs protestanti 3) crisi economica dei centri urbani(metà ’70) : causa= trasferimento fondaco inglese ad Amburgo + temporanea chiusura Baltico (guerra Svezia Vs Danimarca)→estate 1566, Anversa: calvinisti= devastazione chiese, distruzione immagini sacre => risposta Filippo= invio esercito (capo: duca d’Alba) • 22/08/1567: arrivo esercito a Bruxelles= arresto capi opposizione (compresi cattolici) + istituzione tribunale straordinario: Consiglio dei torbidi: oltre un migliaio di condanne Athena95 Metodi spietati duca d’alba= iniziale successo MA 1569: nuove rivolte per imposizione di tasse per esercito/imposta 10% su transazione commerciali + principe Guglielmo d’Orange-Nassau (aristocratico fuggito per persecuzioni del duca)=allestimento flotta x invasione province sett/1572: principe= statolder (governatore militare) delle province d’Olanda e di Zelanda + conversione calvinismo Zone acquitrinose con difesa naturale (estuari del Reno-Mosa)= rivolta dei “pezzenti”→resistenza all’esercito (con aiuto ugonotti Fr, protestanti Eng-D) + resero coste della Manica impraticabili dai nemici=> S rifornitura esercito da terra (Genova->Lombardia->Svizzera->F Contea: costoso): 1575: 10000 ducati x guerra= bancarotta + 1576: soldati senza paga= ammutinamenti/saccheggio di Anversa (=fine prosperità) + stipulazione intesa tra cattolici-protestanti olandesi Vs oppressore→estromissione del patriziato cattolico nel governo da parte calvinista + politica nuovo governatore a Bruxelles: Alessandro Farnese, 1578)= fine accordo • 1579= scissione Paese: 10 province merid (Belgio)= obbedienza/7 province sett= lotta + rafforzamento di profughi calvinisti (da Fiandre-Bramante)→10/07/1584= assassinio Guglielmo d’Orange: no modifica situazione + S: apertura nuovi fronti (Eng-Fr) Inghilterra: età elisabettiana: • 1533: nascita Elisabetta (Enrico VIII+Anna Bolena)→1558: illegittima=> prima giovinezza: prigione-esilio Governo= equilibrio tra esigenze Parlamento (convocazione 13 volte)-concentrazione poteri decisionali nel Consiglio privato (membro più autorevole: Cecil poi Burghley • Problema urgente= religioso=> compromesso: fissati tratti-organizzazione Chiesa anglicana= supremazia sovrana in materia religiosa, mantenimento episcopato + 1559: Atto di uniformità= imposizione “Libro delle preghiere comuni” + 1562-71: piano dottrinale= “39 articoli di fede” (accolti motivi della teologia calvinista) + seguaci di Roma: 1568-69 ribellione “conti del nord”/1570: scomunica della regina (Pio V)= inizio persecuzioni Compromesso: insoddisfazione calvinisti puritani→abolizione vescovi/eliminazione “papismo”=> XVII sec: puritanesimo= opposizione monarchica • Problema successione: Elisabetta: rifiuto di sposarsi (es: Filippo II)= timore ripresa guerra civile dopo la morte + illegittimità della nascita= disegni di rovesciamento indirizzi politico-religiosi→punto di riferimento= Maria Stuart (regina di Scozia): cattolica/discendenza legittima da Enrico VII + 1568: dichiarata decaduta da nobiltà scozzese=> in Inghilterra (strettamente sorvegliata ma continui intrighi)→1587: condanna a morte= ostilità S + figlio Maria Stuart (Giacomo I)= educazione protestante=> garanzia successione • Campo finanziario: 1563= stabilizzazione moneta/moderazione tributi: vendita beni residui della corona- compartecipazione profitti commercio/guerra di corsa x spese straordinarie=> no inasprimenti fiscali Politica interna: asseconda moto espansionistico economico-sociale→crescita demografica (raddoppio in un sec)= forte mobilità sociale/rafforzamento ceti intermedi→gentry (medi-grandi prop terrieri), gruppi mercantili, uomini di legge MA nobiltà titolata dei pari: perdita potere politico-economico, penalizata dall’inflazione, costretta trasferimento a corte= rovina causa spese eccessive, allentamento legami d’origine Nuovi prop fondiari= accorpamento appezzamenti sparsi in aziende compatte: accrescimento produzione x mercati distanti recinzioni=> eliminazione collettività suolo= contadini poveri: no sopravvivenza=> vagabondaggio- mendicità→promulgazione leggi sui poveri Integrazione lavoro agricolo= filatura-tessitura lana (campagna, ¾ dell’export)/progressi estrazione carbone Inizio nuova era commercio-navigazione: 1553: Compagnia di Moscovia= 1ì di una serie di compagnie (1581: Compagna del Levante, 1600: delle Indie orientali)→vere società per azioni con privilegio esclusivo di commercio in una certa area (in cambio: prestiti/compartecipazioni) + numerosi mercanti a titolo individuale: contrabbando, pirateria Atlantico-Mediterraneo, alcuni: grande fama per imprese: es: Francis Drake= 1577-80: 2^ circumnavigazione del globo + saccheggio Sudamerica + fallimento impianto colonie Eng Nord America (1585: spedizione di Walter Raleigh: ribattezza terre: Virginia (regina vergine)) • Rapporti S: tesi per attacchi marinai Eng Vs navi-possessi S + rottura: 1585: appoggio di Elisabetta rivolta Paesi Bassi/1587: esecuzione Maria Stuart=> luglio 1588: flotta di 130 navi iberiche verso conte britanniche ma “invincibile armata” ridotta da temeste-attacchi nella Manica da flotta da guerra Eng (più agili, veloci)=> S: rinuncia sbarco + circumnavigazione isole britanniche= rientro meno di metà (guerra fino 1604) Orgoglio, esaltazione nel popolo per vittoria (stretti intorno alla regina)= componente fioritura intellettuale- artistica→età elisabettiana= ineguagliabile splendore (Shakespeare 1564-1616, Bacone 1561-1626) Guerre di religione in Francia: Athena95 • Francia: causa religiosa= base conflitti interni + motivi politico-sociali + problemi dinastici per reggenza→1559: morte Enrico II/1560: morte primogenito Francesco II=> reggenza vedova Caterina de Medici (figli minori- incapaci: Carlo IX (1560-74), Enrico III (1574-89) • Penetrazione calvinismo soprattutto sud-ovest (meno integrazione col Regno/restii all’accoglienza novità giuridiche, amministrative, fiscali)→ un milione nel paese=> 7-8% MA metà (poco meno) dei nobili • Fazioni nobiliari (in lotta)= Guisa: capi cattolici intransigenti; Borbone: domini sud-ovest, partito ugonotto; Montmorency-Chiatillon: miraglio Gaspard de Coligny= calvinista Reazione alla potenza Guisa=> Caterina da Medici: concessioni ugonotti: 1562: editto di San Germano MA 1/03/1562: riunione protestante a Vassy: massacro da seguaci Guisa= 1^ fase guerre civili→fine 1570: 2^ pace di San Germano: allargamento concessioni ugonotti + dominazione autorità ammiraglio Coligny: conquista fiducia di Carlo IX/ottiene per Enrico di Borbone (1572: re Navarra) sposa sorella del re Margherita di Vallois→festeggiamenti nozze: Caterina de Medici= preoccupazione influenza Coligny=> via libera fazione Guisa-plebaglia parigina (antiprotestanti)= 23- 24/08/1572: notte di San Bartolomeo= 2000 ugonotti trucidati=> molti calvinisti fuggono all’estero MA saldi protestanti sud-occ= confederazione Stati indipendenti + capo= Enrico di Borbone: sallvato con abiura ma 1576: ritorno fede calvinista= opposizione Lega santa (capo: Guisa + nobiltà cattolica-Parigi)→rottura equilibrio= 1584: morte duca d’Angiò= erede trono: Enrico di Borbone=> “ guerra dei 3 Enrichi”: re Enrico III, Enrico di Borbone, duca Enrico di Guisa→1587-88: successi Lega (appoggi re S)=> autorità sul monarca: 1588: assassinio duca Guisa/cardinale di Lorena da re (rifugiato a Blois) + alleanza Borbone= 1589: assedio Parigi + ago 1589: re assassinato da frate fanatico→designazione successore Enrico di Borbone= Enrico IV (1589-1610)→≠ precedenti sovrani: vita delle armi, affabile-cavalleresco=> prestigio figura monarca MA non riconosciuto da leghisti: contrapposto figlia Filippo II: Isabella=> truppe S in Fr= Enrico IV: “campione dell’unità-indipendenza”= guerra civile: guerra Vs straniero-alleati interni • Programma di pacificazione-restaurazione autorità monarchica (riconoscimento nei partito dei politiques: cattolici moderati= interesse dello Stato: superiore a fazioni religiose): espressione delle istanze= “6 libri dello Stato”, Jean Bodin (1576)= teorizzazione autorità assoluta monarca + a favore di Enrico: stachezza guerre- stragi/apprensione eccessi plebe parigina-movimenti anarchici • 1593: conversione Enrico IV + 1594: ingresso a Parigi + 1595: assoluzione da papa Clemente VIII= segnate sorti lotta→ 2/03/1598: pace di Vervins con S + editto di Nantes (di Enrico IV)= pace religiosa: cattolicesimo= religione Stato + riconoscimento diritto di pratica culto ugonotti (no a Parigi)-facoltà di presiedere militarmente determinate piazzeforti Eu orientale: Polonia e Russia: • Eu orientale= divisione in 2 formazioni statali: Regno polacco-lituano/Russia moscovita • Polonia: insieme di popoli-religioni: confessione cattolica/greco-ortodossa, luteranesimo (minoranza D), calvinismo (nobili), anabattisti/antitrinitari (profughi It), ebrei (immigrati D)→controffensiva cattolica ai gesuiti (2^ metà ‘500) MA 1573: ribadito principio di libertà religiosa=> Polonia= dominata da tolleranza →= difficoltà affermazione forte autorità statale: ostacolo maggiore= nobiltà numerosa (7-8%), attaccata a privilegi- tradizioni→protagonista fioritura intellettuale-artistica (età rinascimentale, es: Copernico) + aumento prod cerealicola (export verso occ)= asservimento durissimo dei contadini: lavoro gratuito fino 6/7g + indebolimento monarchia: poteri limitati dal Senato/Camera dei deputati= espressioni della nobiltà 1572: morte re Jagellone= Sigismondo II (no eredi)=>affermazione corona carattere elettivo→nobiltà elezione principi stranieri: no basi nel Paese= appoggio a fazioni=> monarchia polacca= repubblica aristocratica • Russia moscovita: condizioni economico-sociali simili Polonia: territorio enorme, poco popolato, scarso sviluppo vita cittadina/traffici (stranieri), economia agricola basata su aziende signorili (sfruttamento contadini) + evoluzione politica ≠ Polonia: concentrazione poteri nel monarca (nobili: soggezione servile)→motivi: nobiltà poco numerosa + ruolo importante Chiesa ortodossa (trad bizantina)= sacralità zar Ivan III il Grande (1462-1505)/Basilio III (1505-33): espansione territoriale + base associazione Stato-Chiesa + creazione nuova nobiltà (concessione terre x servizio militare-civile)→punto più alto del processo: Ivan IV (1533-84): 1547: inizio politica di rafforzamento monarchico/alleanza ceti inferiori (antinobiliari) + 1550: convocazione Zemskij Sobor (assemblea nazionale contrapposta Duma: consiglio zar (boiari))/creazione esercito professionale/riordinazione amministrazione centrale-periferica (Vs corruzione): estensione reclutamento nuova nobiltà di servizio + estero: rapporti commerciali con occidente (<Eng)/vittoriose campagne Vs tatari→1552: conquista khanato di Kazan, 1556: Athena95 • Nuovo sovrano: Filippo IV (1621-65): onnipotenza: conte di Olivares poi duca di Sanlucar→Olivares: necessità mutamenti strutture economico-politiche + appoggio militare controffensiva Asburgo di Vienna Vs Boemi + no rinnovo tregua con NL (1621: scaduta)→1626: progetto per finanziamento guerre: Union de las armas: assegnazione a tutte le province un totale di soldati da reclutare-equipaggiare a proprie spese (tot 140000) • Operazioni militari Vs NL/protestanti D=andamento favorevole + 1627: debiti della corona alleggeriti (bancarotta) MA 1628 apertura fronte It= tracollo finanze S + Union de las armas= opposizione crescente=> ricerca denaro/peggioramento situazione militare/crescente malcontento= rivolte (inizio declino monarchia) Impero germanico/ascesa della Svezia: • Morte Ferdinando I (1564): successore (Impero, Boemia, Ungheria, ducati austriaci): Massimiliano I (1564-76), Rodolfo II (1576-1612)= assertore cattolicesimo=> far fronte a diffusione luteranesimo/calvinismo→1580: nobiltà domini asburgici= abbandono Chiesa cattolica (x rivendicazioni) Rodolfo II: residenza a Praga: circondato da scienziati-artisti + segni squilibrio mentale→1609: costretto (nobili di Boemia) a firmare Lettera di maestà: piena libertà religiosa + 1611: deposizione/corona di Boemia: fratello Mattia (anno successivo= imperatore) Debolezza autorità politica= aumento contrasti cattolici Vs protestanti (luteranesimo-calvinismo: maggior personalità= principe elettore del Palatinato, Federico IV (1583-1610)-elettore del Brandeburgo, Giovanni Sigismondo (1608- 19))→1608: principi luterani/calvinisti= alleanza difensiva (x paura Controriforma)/città imperiali→Vs Lega cattolica (duca di Baviera, Massimiliano di Wittelsbach (1597-1651)): entrambi alleati-protettori furi confini • Polonia-Lituania: estensione-popolazione maggiore→1592:più vasta→1587: re Sigismondo Vasa eredita corona di Svezia→zio Carlo= movimento di opposizione (timori restaurazione cattolica)=> 1604 (termine guerra)= Dieta svedese: deposizione Sigismondo/Carlo re: Carlo IX Carlo IX: mire espansionistiche direzione Polonia-Danimarca (Cristiano IV, 1588-1648): padrona dazi Oresund= sfortuna nei conflitti Successore Gustavo Adolfo (1611-32): in 20 anni supremazia svedese sul Baltico→cause ascesa: possedimento giacimenti ferro-rame (sfruttati sistematicamente dal ‘500)= alimentazione esportazione/rifornimento materia prima per produzione armamenti + campagne= massa di piccoli proprietari liberi con rappresentanza nella Dieta→ceto= ottimi soldati + aristocrazia (Consiglio di Stato= roccaforte): rapporto di collaborazione con monarchia (1612: sancita carta costituzionale Gustavo adolfo + Axel Oxenstierna (cancelliere)= organizzazione amministrazione interna: creazione flotta da guerra- potenziamento esercito (coscrizione obbligatoria, sostituzione alle forme a falange: schieramento linee lunghe-poco profonde con fuoco fuciliera più efficace)→prime prove militari: Russia: 1617: pace di Stolbova= possesso Ingria, Carelia orientale= completo dominio golfo di Finlandia + 1621: impadronimento porto di Riga (approfitta guerra Polonia Vs Turchia (1619-21)) Prime fasi guerra dei 30 anni (1618-1629): • Successore Mattia (1612-1619): Ferdinando, duca d’Istria (campione Controriforma) Ferdinando re di Boemia- Ungheria= maggioranza protestanti=> misure a favore cattolicesimo= indignazione ceti boemi (preoccupazione per autonomia)=> 1618: autoconvocazione→23/05/1618: delegati invasione palazzo reale/defenestrazione reggenti-segretario + formazione governo provvisorio (comportamento imitato da altre province) + 1619: Vienna assediata da truppe della confederazione/marzo 1619: morte imperatore Mattia→28/08/1619: Dieta imperiale a Francoforte= elezione Ferdinando II (1619-37) + 26/08/1619: ceti boemi: deposizione Ferdinando/offerta corona all’elettore del Palatino, Federico V (calvinista)=> Ferdinando II: aiuto da S/Lega cattolica D→1620: esercito: sottomissione Alta-Bassa Austria/Boemia + 8/11/1620: battaglia della Montagna Bianca: sconfitta ribelli boemi Repressione protestantesimo: Federico del Palatino: privazione domini/1623: privazione titolo di elettore + Austria- Boemia: pastori luterani-calvinisti espulsi/capi ribelli giustiziati/nobiltà protestante: convertire-emigrare (terre confiscate: assegnazione elementi cattolici (spesso stranieri)) + Boemia: 1627: imposizione nuova costituzione: ereditarietà della corona nella casa Asburgo/limitazione potere dei ceti • 1621: riaperte ostilità S Vs NL: 1624-25: spostamento Fr (neutralità benevola agli Asburgo): sostegno causa protestante/intervento armato re di Danimarca (Cristiano IV)→fallimento spedizione Fr in Valtellina (causa: problemi interni Fr: guerra Vs ugonotti) + 1625: Cristiano IV: attraversamento fiume Elba ma contro grande esercito imperiale→capo: Albrecht von Wallenstein (1583-1634): costituzione (terre confiscate ai boemi) Athena95 vasto dominio territoriale nord Boemia (1624: Ducato di Friedland)= enormi rendite=> armamento a proprie spese 30000 soldati= invasione Meclemburgo (1628: duca del Mecleburgo), Pomerania, penisola dello Jutland (1627) =>Cristiano IV costretto a chiedere pace: 1629: pace di Lubecca: re danese riotteneva territori perduti ma no interventi in affari dell’Impero 28/03/1629: editto di Restituzione: imperatore Ferdinando II: restituzione beni ecclesiastici secolarizzati dopo il 1552 (Pace di Augusta) + 1625: presa fortezza di Breda (=> vittoria S/sconfitta NL)= vantaggio guerra: S Dalla guerra di Mantova alla pace di Vestfalia: • 1628-30: centro politica Eu: da D a It settentrionale→fine 1627: morto duca di Mantova (Vincenzo II Gonzaga)=> successore: Carlo duca di Nevers + rivendicazione Asburgo Ducato di Mantova/Marchesato del Monferrato=> 1629-30: esercito imperiale= presa di Mantova (+ saccheggio)/fortezza di Casale Monferrato= resistenza (penetrazione Fr: resistenza alle forze S)→problemi interni di Richelieu-Olivares/epidemia di peste (It sett)= trattative di pace→1631: trattato di Cherasco: Mantova/Monferrato ai Gonzaga-Nerves (riconoscimento sudditi dell’Impero) + Fr: mantenimento possesso Pinerolo • 1631: entrata in guerra: re di Svezia (Gustavo Adolfo) con appoggio Fr→difesa causa protestante/affermazione egemonia sul Baltico=> 17/09/1631: vittoria battaglia di Breitenfeld= via verso D merid + sassoni (alleati): penetrazione Boemia/presa di Praga + re di Svezia verso Magonza/1632: invasione Baviera (saccheggio)→Wallenstein: ritiro nel Ducato di Freinland= accolto appello imperiale: raccoglimento esercito (1632: 100000)=> espulsione sassoni dalla Boemia/affronto svedesi (risalivano verso nord)→17/11/1632: battaglia di Lutzen (Sassonia)= vittoria svedese/morte Gustavo Adolfo + 25/02/1634: uccisione Wallenstein (ordine di Ferdinando: accusato di tradimento) Per scacciare svedesi: esercito S (= grande sforzo): 6/09/1634: vittoria imperiale-spagnola (sconfitta svedese)=> 1635: principi protestanti: pace con imperatore • Intervento diretto Fr→scopo Richelieu= impedire consolidamento potenza imperiale D + intervento Fr= rafforzamento determinazione svedese, NL=> possibilità di resistenza asburgica-S= limitate (1640: rivolte int) 21/10/1639: battaglia delle Dune= sconfitta S da NL + Svezia: continue devastazione in D + 19/05/1643: battaglia di Rocroi= sconfitta S da Fr • 1641: avvio trattati di pace→1648: pace di Vestfalia (serie di trattati: NL-S; Fr-Impero; Svezia-Impero)= • Riconoscimento S indipendenza NL (di fatto dal 1609) • Fr: possesso vescovati di Toul, Metz, Verdun, Alsazia, piazzeforti sul Reno-Piemonte • 1643-45: Svezia: sconfitta Danimarca=> padrona della Pomerania occ, provincia di Haland/perfezionamento dominio sul Baltico • Pomerania orient, vescovati di Magdeburgo, Minden, Halberstadt: elettore del Brandeburgo: Federico Gugliemo= ascesa Brandeburgo-Prussia rango di grande potenza • Impero: mutamento religioso: ammissione calvinismo (luteranesimo-cattolicesimo)/spostamento anno “normale”=1624 per secolarizzazioni + mutamento politico: principi: diritto di stringere alleanze-fare guerre non dirette all’imperatore • 1659: pace dei Pirenei= conclusione guerra Fr Vs S • Conseguenze economiche-sociali del conflitto= D: perdita (in 30 anni) 20/30 % popolazione (villaggi disabitati, terre incolte, città in rovina); devastazioni Boemia, Danimarca, Borgogna, It centro-sett Situazione in Inghilterra: CAP 13: o CHI: - James I e VI Stuart (1566-1603-1625) - George Villiers, duke of Buckingham (1592-1628) - Charles I (1600-1649) - Thomas Wentworth (1593-1641) - William Laud (1573-1645) - Enrichetta Maria (1609-1669) - John Pym (1584-1643) e John Hampden (1595-1643) - Oliver Cromwell (1599-1658) Athena95 - Richard Cromwell (1626-1712) • Dopo la morte Elizabeth I, morta nubile e senza eredi diretti, il trono passa a James I: - era considerato impopolare dagli inglesi ▫ per la sua origine straniera ▫ educato come protestante ▫ omosessuale ▫ scelta di favoriti avidi e inetti ▫ “rex fuit Elisabeth, nunc regina Jacubus” ▫ “the wisest fool in Christendom” o QUESTIONE RELIGIOSA: - la situazione dei cattolici peggiorò dopo la scoperta di una congiura che mirava a far saltare in aria il primo Parlamento convocato da Giacomo, la Congiura delle polveri del 1605, “remember, remember the 5th of november” - non vennero accolte le richieste dei puritani per una più radicale riforma della Chiesa d’Inghilterra: ▫ eliminazione dal culto, il “papismo” ▫ riduzione dell’autorità dei vescovi ▫ maggior libertà nella scelta di ministri e predicatori alle congregazioni - il puritanesimo: ▫ diffusione sempre più ampia tra la gentry e i ceti mercantili e artigianali delle città, ▫ ostilità nei confronti di una corte sfarzosa ▫ emigrazione nell’America settentrionale ▫ i “padri pellegrini” nel 1620, a bordo della nave Mayflower, attraversarono l’oceano e fondarono la colonia del Massachusetts. o QUESTIONE FINANZIARIA ED ECONOMICA: • I costi della guerra contro la Spagna avevano creato una difficile situazione finanziaria - l’insufficienza delle entrate a fronte di spese in continuo aumento - la popolazione inglese continuò ad aumentare fino al 1650, ma non vi fu più un incremento accompagnato da un parallelo sviluppo delle attività produttive: ▫ l’esportazione di pannilani, pilastro del commercio inglese con l’estero, si dimezzò nel giro di pochi anni, anche a causa dello scoppio della guerra dei Trent’anni. => bisognava reperire nuove entrate: - si iniziò a tassare la rendita fondiaria - una serie di cattive annate agricole accrebbero la miseria dei ceti inferiori - il Parlamento si limitava a votare sussidi straordinari in situazioni di emergenza, legate alla guerra - i quattro successivi Parlamenti convocati (1604-10, 1614, 1621, 1624): ▫ si rifiutarono sempre di soddisfare le richieste finanziarie della corona ▫ denunciarono la corruzione e gli sprechi presenti nella corte e nel governo => il problema finanziario diventava un problema politico: - il monarca e i suoi ministri ricorrevano continuamente a: ▫ prestiti ▫ concessione di privilegi economici, come il monopolio della fabbricazione e della vendita del sapone) - in cambio di: ▫ leggi che proibivano le recinzioni ▫ vendite di uffici e di titoli nobiliari, tanto che il numero dei lord si raddoppiò nel corso di pochi decenni ▫ creazione del titolo di baronetto nel 1611, appositamente per essere venduto => alla fine del suo regno il malcontento aumenta: - ascendente acquistato a corte dal favorito del re, il duca di Buckingham - politica estera ritenuta troppo remissiva nei confronti della Spagna Athena95 ▫ rigida imposizione del credo calvinista. - gli indipendenti, numerosi e potenti nell'esercito, erano sostenitori: ▫ tolleranza delle opinioni religiose, esclusi però i cattolici - il clima di effervescenza e di relativa libertà durante la guerra aveva portato a una proliferazione di sette e conventicole religiose con opinioni radicali: ▫ parevano mettere in pericolo i fondamenti dell'ordine sociale ▫ a rischio i dogmi del cristianesimo. - il radicalismo politico espresso dai livellatori, levellers: ▫ termine prima per designare coloro che abbattevano le siepi e colmavano i fossati a difesa dei terreni recintati ▫ diventa il termine per definire chi voleva cancellare le distinzioni sociali e livellare le fortune ▫ ma non misero mai in discussione la proprietà privata ▫ non erano contrari alla monarchia, ma rivendicavano la sovranità popolare ▫ soppressione di tutti i privilegi ▫ semplificazione delle leggi ▫ istruzione per tutti ▫ esigevano l'allargamento del diritto di voto a tutti i maschi adulti, a esclusione di mendicanti e servi • Nel 1647, dopo la vittoria sul re, divenne chiara l'intenzione del Parlamento di sciogliere il New Model Army o di spedirlo in Irlanda a combattere contro i cattolici, senza saldare le paghe arretrate => i vari reparti nominarono degli agitatori, rappresentanti sindacali, per trattare con i capi e l'esercito occupò Londra: nei dibattiti successivi è chiaro che l'ostacolo principale per l’unificazione delle proposte fosse la questione del suffragio, che poteva sovvertire le gerarchie sociali o LA FINE DELLA GUERRA: - fuga del re con l'appoggio degli scozzesi e cercò di riaccendere la guerra civile => sconfitti in pochi mesi => Cromwell e gli altri capi militari erano decisi a farla finita: - il Parlamento fu epurato nel dicembre 1648 - il troncone rimasto, Rump, cioè mozzicone, decretò di processare il re => Charles I venne condannato a morte e giustiziato nel 1649 - primo regicidio in Europa in nome della sovranità del popolo - gesto troppo rivoluzionario per essere approvato dalla massa - lo sventurato sovrano, che si era comportato sul patibolo con coraggio e dignità, apparve come un martire o IL PROTECTORATE OF COMMONWEALTH DI CROMWELL E LA SUA FINE: - creazione del Consiglio di Stato nel febbraio 1649 - nel maggio 1649 proclamazione della Repubblica unita di Inghilterra, Scozia e Irlanda, il Commonwealth - contrasti tra moderati, capi dell'esercito e livellatori. - arresto dei capi del movimento livellatore - Cromwell organizza la repressione sanguinosa dell'ammutinamento di alcuni reparti dell'esercito a Burford nel 1649 - lo stesso Cromwell guidò personalmente, tra 1649 e 1650, la campagna contro gli insorti irlandesi ▫ segnata da massacri indiscriminati di cattolici, da lui considerati come spregevoli barbari ▫ deportazioni in massa ▫ confische di terre a beneficio di protestanti inglesi, soprattutto soldati - campagna di Cromwell in Scozia Athena95 => per la prima volta nella storia si apriva così la via per una unificazione politica, e non solo dinastica, delle isole britanniche! - settembre 1651, promulgati gli Acts of Navigations: ▫ riservava alla madrepatria il commercio con le colonie nordamericane ▫ ammetteva nei porti inglesi solo navi britanniche o dei Paesi da cui provenivano le merci => colpo diretto contro gli olandesi, che esercitavano su larga scala il commercio d'intermediazione: ▫ prima guerra navale anglo-olandesi:1652-1654 ▫ seconda guerra navale anglo-olandese: 1665-1667 ▫ terza guerra navale anglo-olandese: 1672-1674 => sanciranno definitivamente la superiorità marittima britannica - nel 1655, l'Inghilterra di Cromwell entrò in guerra contro la Spagna ▫ conquistò l'isola di Giamaica, destinata a divenire ben presto il fulcro della tratta intercontinentale degli schiavi - ripresa dell'espansione marittima e commerciale iniziata sotto Elizabeth I - inaugurazione dell'era dell'imperialismo britannico - poco soddisfacenti i risultati ottenuti in politica interna: ▫ nel 1653 venne definitivamente sciolto il “Lungo Parlamento” ▫ creata un'assemblea di 144 membri, tutti scelti dai capi dell'esercito: “Parlamento Barebone”, all'osso ▫ una carta costituzionale “improvvisata” proclamò Oliver Cromwell Lord Protector of Commonwealth ▫ era lo stesso Cromwell a scegliere i membri del Consiglio di Stato, quasi tutti capi dell'esercito => il potere militare si identificava con il potere politico ▫ fine della relativa libertà di cui aveva goduto la stampa ▫ il dissenso religioso cominciò ad essere perseguitato ▫ l’esercito venne epurato degli elementi più radicali ▫ il territorio inglese venne suddiviso in undici distretti, ognuno sottoposto a un maggiore generale => la dittatura militare non, rispondeva più ai desideri della gentry: ▫ voleva per sé il potere ▫ ostile al mantenimento di una forte pressione fiscale, perché le spese per l'esercito e per la marina, erano state coperte con l'introduzione di tasse sui beni di largo consumo e di un'imposta fondiaria • Alla morte di Oliver Cromwell, il 3 settembre 1658, gli successe il figlio Richard, che non aveva l'autorità del padre ed era incapace di porre un freno alle forze che spingevano il Paese verso l'anarchia => Richard abdicò CAP 17: o CHI: - Charles II (1630-1649-1660-1685) - James II (1633-1685-1688-1701) - William III (1650-1689-1702) - Mary II (1662-1689-1694) - John Locke (1632-1704) - Anne (1665-1702-1714) o IL RITORNO DELLA MONARCHIA CON CHARLES II E JAMES II: • Il primogenito di Charles I, rifugiatosi nei Paesi Bassi, aveva assunto il titolo regio di Charles II dopo la morte del padre, ed era stato riconosciuto da scozzesi e da irlandesi Athena95 - con la dichiarazione di Breda dell’aprile 1660: ▫ governare con il Parlamento ▫ concedere una larga amnistia ▫ tollerare la libertà religiosa - Charles II Stuart godeva comunque di una certa libertà ▫ incremento naturale delle entrate ordinarie, grazie allo sviluppo dei traffici e dei consumi ▫ trattato del 1670 a Dover col re di Francia: Charles II lo aiutava contro l'Olanda e nella restaurazione del cattolicesimo, e Louis XIV gli versava un consistente sussidio annuo => accordo segreto, ma le inclinazioni filocattoliche del monarca suscitarono sospetti e ostilità dell’opinione pubblica sensibile al ritorno del papismo - nel 1673 il Parlamento votò un Test Act: ▫ subordinava l'assunzione di cariche civili o militari a una professione di fede anglicana => i timori dei protestanti erano fondati perché Charles II era privo di figli maschi e l'erede al trono, il fratello James, era un fervente cattolico => di fronte ai problemi religiosi e dinastici si crearono due schieramenti politici: ▫ i tories, eredi dei royalists, sostenitori della monarchia di diritto divino della Chiesa anglicana ▫ i whigs, eredi dei rounheds, sostenitori del Parlamento e di un più vasto fronte protestante, comprendente le sette dissenzienti dalla Chiesa d'Inghilterra => dopo il 1680 la politica regia si sviluppò in senso chiaramente assolutistico: ▫ il Parlamento è ripetutamente sciolto per impedirgli di votare una legge che escludeva i cattolici dalla successione al trono ▫ gli oppositori politici vennero perseguitati da giudici fedeli al re • Salito al trono, James II si adoperò subito: - per il rafforzamento dell'esercito, i cui effettivi salirono in un anno - le disposizioni del Test Act vennero annullate nel l687 da una dichiarazione di indulgenza - nel giugno 1688 nacque un figlio maschio, mettendo le basi del radicamento di una dinastia cattolica o LA GLORIOUS REVOLUTION: => i maggiori esponenti dei partiti whig e tory, si accordarono per rivolgere un appello allo Statolder d'Olanda, Willem, che aveva sposato una figlia di James II, Mary => spedizione militare sbarcò a Torbay nel novembre 1688, mentre James II, isolato, fuggì in Francia nel gennaio 1689 senza tentare resistenza - prende il nome di “Glorious revolution” perché non comportò spargimenti di sangue Un “Parlamento di convenzione” convocato da Willem dichiarò il trono vacante e offrì la corona congiuntamente, jointly, a William e Mary o IL REGNO CONGIUNTO DI WILLIAM III E MARY II: - i sovrani si impegnarono a osservare la Bill of rights, votata dal Parlamento nel 1689, dove erano riaffermati ▫ illegalità di ogni atto legislativo, prelievo fiscale e arruolamento di soldati non autorizzati dal Parlamento ▫ carattere libero delle elezioni e delle discussioni parlamentari ▫ indipendenza dei giudici - il Toleration Act del 1688: ▫ abrogò le pene a discriminazione religiosa, ma non quelle che colpivano i cattolici - il Triennial Act del 1694: ▫ imponeva l'elezione di un Parlamento almeno ogni tre anni ▫ abolizione della censura sulla stampa - Act of Settlement del 1701: ▫ fissava l'ordine di successione al trono in modo da escluderne i cattolici ▫ garantiva il trono ai cugini Hannover dopo la morte dell’ultimo figlio di Anne Athena95 e sommosse paragonabili a quelle esplose nell'Italia meridionale e insulare. Episodi come il tumulto di San Martino, descritto da Manzoni nei Promessi sposi, erano espressione non di una volontà eversiva nei confronti dell'autorità spagnola, bensì di una concezione tradizionale del rapporto tra governati e governanti, il cui dovere era assicurare il pane a buon prezzo agli strati popolari delle città. Le conseguenze della crisi economica e politica che colpì la monarchia spagnola nel suo insieme furono assai più gravi nel Mezzogiorno e nelle isole. Estensione a macchia d'olio del potere feudale. I feudatari, detti «baroni», ottennero non solo un ampliamento delle loro attribuzioni di giustizia e polizia, non solo l'infeudazione di comunità che erano sempre state demaniali, ma anche una sostanziale impunità per le estorsioni e le prepotenze commesse a danno dei vassalli. Il banditismo si trasformò così in questo periodo in una forma di terrore baronale. Diversamente che a Milano, a Napoli l'egemonia della nobiltà era contrastata dalla presenza di un forte «ceto civile», composto principalmente da laureati in giurisprudenza di origine borghese, che miravano ad elevarsi socialmente e ad erigersi in nuova classe dirigente; alcuni esponenti non esitavano a fomentare il malcontento. Anche nel Regno di Sicilia la popolazione crebbe notevolmente fino a metà Seicento. Palermo era il naturale centro di raccolta della nobiltà feudale. Messina, l'altro centro principale, doveva invece la sua prosperità allo sviluppo dei traffici e a una fiorente industria serica. L’interlocutore principale dell'autorità sovrana era in Sicilia il Parlamento, composto dai tre bracci feudale, ecclesiastico e demaniale. Anche qui la congiuntura politica instauratasi dopo il 1620 condusse a un rafforzamento del baronaggio a spese delle masse contadine, sottoposte a un duro sfruttamento. Molte analogie con l'evoluzione siciliana presentava infine la Sardegna, che era tuttavia assai più povera e meno popolata e caratterizzata dalla prevalenza della pastorizia sull'agricoltura. Il governo spagnolo favorì lo sviluppo di un ceto togato istituendo nel 1564 un nuovo tribunale supremo (la Regia Udienza) e concedendo sia a Cagliari sia a Sassari, i due centri rivali, l'apertura di studi universitari agli inizi del Seicento. Ma vari fattori cancellarono i timidi progressi compiuti e determinarono l'inizio di una fase di stagnazione secolare. Gli studi recenti hanno posto in luce la complessità e la portata dei moti insurrezionali che scossero il Mezzogiorno nei decenni centrali del Seicento, in parallelo con le rivolte e le guerre civili della penisola iberica, dell'Inghilterra e della Francia. Una grave carestia e il malcontento creato dal fiscalismo spagnolo furono all'origine del fermento popolare a Palermo, che si espresse nel maggio 1647 con saccheggi e incendi di case. Il viceré spagnolo fu costretto ad abolire le odiate gabelle. Tali concessioni furono poi gradualmente ritirate e contro i capi della rivolta furono pronunciate varie condanne a morte. Anche a Napoli la causa immediata della rivolta, esplosa il 7 luglio 1647, fu una nuova gabella che colpiva la vendita della frutta. La direzione del movimento fu assunta in un primo tempo da un popolano, il pescivendolo Tommaso Aniello detto Masaniello, dietro al quale tuttavia si muovevano elementi borghesi che puntavano a una modifica degli ordinamenti politici della città e del regno. Dopo soli dieci giorni Masaniello venne ucciso dai suoi stessi seguaci. Nel frattempo, estesi moti scoppiavano nelle province contro i baroni e contro i loro sgherri, cui venne data una caccia spietata. Nell'ottobre, gli insorti napoletani proclamarono la repubblica e invocarono la protezione del re di Francia. Ma il cardinale Mazzarino era restio ad impegnarsi a fondo in un'area così lontana e si limitò ad appoggiare tiepidamente l'iniziativa personale di un gentiluomo francese, Enrico duca di Guisa, che sperava di impadronirsi del regno con l'appoggio della nobiltà meridionale. La repubblica napoletana capitolò ai primi di aprile del 1648. Nelle province, frattanto, la forza militare del baronaggio. Il fallimento della rivolta antispagnola a Napoli determinò un aggravamento della crisi economica e sociale e chiuse per sempre la prospettiva della formazione. La situazione, tuttavia, non tornò ad essere quella di prima del 1647. I viceré spagnoli un'azione di contenimento della prepotenza baronale, di repressione del banditismo e di promozione del ceto civile e ministeriale. Un ultimo tentativo rivoluzionario ebbe luogo a Messina, la rivale di Palermo per il primato in Sicilia. Dopo una prima sommossa popolare contro il carovita (1672) si arrivò nel 1674 alla formazione di un più vasto fronte sociale ostile al dominio spagnolo e favorevole all'erezione di una repubblica indipendente. Gli insorti messinesi chiesero soccorso a Luigi XIV, allora in guerra contro la Spagna che inviò una squadra navale a occupare la città. Ma il resto dell'isola rimase Athena95 fedele alla sovranità spagnola e alla conclusione della pace (1678) la guarnigione francese evacuò la Sicilia, lasciando Messina esposta alla dura repressione che seguì. DUCATO DI SAVOIA E GRANDUCATO DI TOSCANA: Col trattato di Lione del 160l Carlo Emanuele cedette al re di Francia la Eresse, il Bugey e il Marchesato di Saluzzo, confermando così la tendenza al progressivo radicamento in Italia del Ducato sabaudo. Negli anni che seguirono egli rivolse le sue ambizioni soprattutto in direzione orientale, verso il Monferrato ancora soggetto ai Gonzaga di Mantova e verso i territori compresi nel Ducato di Milano. Prima guerra del Monferrato (1614-1615)= sterile. La seconda guerra del Monferrato (1628-1630) vide invece i piemontesi alleati con gli spagnoli contro i francesi. Il trattato di Cherasco, firmato nel 1631 dal nuovo duca Vittorio Amedeo I (1630-1637), sancì l'acquisizione di un certo numero di terre del Monferrato, ma ciò comportò la cessione alla Francia della fortezza di Pinerolo. Le enormi spese provocate da questa ambiziosa politica estera, gettarono anche il Piemonte in una grave crisi economico-sociale, cui si aggiunsero gli effetti di una crisi dinastica dopo la morte di Vittorio Amedeo I. Ne approfittò la feudalità, nelle cui file si inserivano anche nuovi elementi arricchitisi con i traffici e con i prestiti alla corona, per estendere i suoi poteri e i suoi privilegi. Ma un rovesciamento di questa tendenza e un risollevamento dell'economia piemontese si verificarono già durante il regno di Carlo Emanuele II (1663-1675), che rafforzò il controllo del governo centrale sulle comunità e assunse diverse iniziative di carattere mercantilistico. Nel Granducato di Toscana, invece, i progressi compiuti in direzione dello Stato moderno sotto Cosimo I e i suoi due figli, Francesco I e Ferdinando I, si arrestarono sotto i successori, che si appoggiarono alle vecchie famiglie della nobiltà fiorentina e ai tradizionali legami della casata medicea con la Santa Sede. Mentre le arti cittadine subivano un lento declino, nelle campagne rimase dominante il rapporto mezzadrile, che ostacolava le innovazioni e le specializzazioni colturali e perpetuava una soggezione semifeudale delle famiglie coloniche ai proprietari del suolo. Quasi spopolata era poi la Maremma senese, abbandonata al pascolo brado e al banditismo. Al clima conformista e bigotto si sottraevano in parte l'Università di Pisa, dove rimase viva la tradizione galileiana e dove penetrarono nel tardo Seicento le correnti giusnaturalistiche e cartesiane, e il porto franco di Livorno, perno dei traffici marittimi nel Mediterraneo e sede dì una fiorente comunità mercantile, in buona parte composta di ebrei. LE REPUBBLICHE OLIGARCHICHE E LO STATO DELLA CHIESA Gli indirizzi di politica estera e interna adottati dalla Repubblica di Venezia sotto l'influenza del partito dei giovani, determinarono una tensione crescente con la Santa Sede, che oltre a contestare il monopolio veneziano della navigazione nell'Adriatico considerava lesive delle 'libertà' ecclesiastiche alcune nuove leggi, come il divieto di costruire chiese senza il consenso del governo veneto. In questo clima, l'arresto di due religiosi colpevoli di reati comuni, avvenuto nel l605, attirò sulla Repubblica i fulmini del nuovo papa Paolo V (Camillo Borghese, 1605-1621). Di fronte al rifiuto, il pontefice non esitò a scomunicare i suoi governanti e quindi a scagliare l'interdetto (1606) cioè la proibizione di celebrare qualunque funzione ecclesiastica in terra veneta. Il clero veneto, tuttavia, non ubbidì all'ingiunzione, a parte i gesuiti e alcuni altri ordini, che vennero espulsi; e la Repubblica trovò un difensore molto efficace nel suo consultore in jure, il frate servita Paolo Sarpi, futuro autore di una celebre e polemica storia del Concilio tridentino (1619). L’intervento nella controversia delle maggiori potenze cattoliche, Francia e Spagna, portò a una soluzione di compromesso che permise a Venezia di uscirne a testa alta. Per il resto la politica dei «giovani» non conseguì risultati di rilievo, benché con la cosiddetta guerra di Gradisca (1615-1617) venisse raggiunto l'obiettivo di indurre gli Asburgo d'Austria a togliere il loro appoggio agli uscocchi, pirati slavi che infestavano le acque dell'Adriatico. D'altronde era lo stesso declino dei traffici e delle manifatture, erano la perdita di concorrenzialità e la fuga dei capitali verso la terra, fenomeni ai quali già si è accennato, a indurre ormai la classe dirigente veneziana a una politica di cauta neutralità c di conservazione dell'esistente. Per la difesa di uno dei residui avamposti nel Mediterraneo orientale che fu combattuta, tra il 1645 e il 1669, la lunga e costosa guerra di Candia (Creta) contro l'Impero ottomano. Nonostante il valore dimostrato dai veneziani, l'isola dovette alla fine essere evacuata; e di breve durata si rivelerà la conquista del Peloponneso sancita dalla pace di Carlowitz del l699, dopo un nuovo conflitto sostenuto da Venezia contro i turchi a fianco degli Asburgo d'Austria. Un'importante ripercussione interna della guerra di Candia fu l'aggregazione, suggerita dalla necessità finanziaria, di oltre un centinaio di famiglie della terraferma al patriziato veneziano dietro pagamento di forti somme. La misura avrebbe potuto segnare l'avvio di una politica di maggiore integrazione delle aristocrazie delle città suddite con quella della città dominante; ma rimase invece un episodio isolato, giacché passata l'emergenza si tornò alla tradizionale chiusura. La perdita di peso demografico ed economico di Venezia rispetto al suo ampio Athena95 retroterra alimentò così le tendenze centrifughe che si manifesteranno sempre più forti nel XVIII secolo. Ridotta alla dimensione di un porto regionale, insidiato nello stesso Adriatico dalla concorrenza di Ancona e della Repubblica indipendente di Ragusa (Dubrovnik), colpita dalle crisi di mortalità e dal declino delle sue maggiori attività manifatturiere (l'industria laniera, le costruzioni navali), Venezia conservava tuttavia un tessuto artigianale ricco e variegato e sempre più attirava visitatori da ogni parte d'Europa con il prestigio delle sue istituzioni, con lo splendore delle sue feste e delle sue cerimonie civiche, con le sue bellezze naturali e artistiche. Lo stato pontificio si va esaurendo la precedente spinta a un maggior accentramento e a un più saldo controllo delle province. All'annessione di Ferrara (1598) seguì nel 1631 quella del Ducato d'Urbino, in seguito all'estinzione della dinastia dei Della Rovere. Ma il versante adriatico dello Stato (le Marche e la Romagna) e ancor più le legazioni di Bologna e Ferrara rimasero amministrativamente e anche economicamente separati dalle regioni sud-occidentali. Mentre a nord dell'Appennino dominava, come in Toscana, il sistema mezzadrile, nella maggior parte del Lazio si estendevano enormi latifondi appartenenti alle grandi casate romane, coltivati in maniera irregolare da braccianti discesi dalle montagne e per il resto lasciati a pascolo. Con questa desolazione faceva contrasto lo splendore architettonico e artistico della capitale, una metropoli di oltre centomila abitanti verso la quale affluivano pellegrini e visitatori da tutta Europa, continuamente abbellita dalle chiese barocche, dai palazzi cardinalizi e principeschi, da piazze, fontane, obelischi voluti da una serie di papi molto sensibili ai valori estetici. Per far fronte alle spese richieste dai grandi lavori pubblici e da una corte sfarzosa, la Camera apostolica ricorreva sia ai proventi delle imposte, sia alla raccolta di capitali mediante la vendita dei luoghi di monte, titoli del debito pubblico che assicuravano una rendita vitalizia o perpetua. Nella seconda metà del Seicento, con la fine delle guerre di religione e l'attenuarsi progressivo del rigore controriformistico, il prestigio internazionale del papato cominciò a declinare e apparvero sempre più evidenti i difetti di un governo temporale caratterizzato al tempo stesso dall'accentramento del potere nel sovrano e dalla mancanza di continuità dinastica. Situazione in Spagna: Tra il 1637 e il 1643 le sorti della guerra che opponeva la Spagna alle Province Unite, nel quadro della guerra dei Trent'anni, si erano volte decisamente a sfavore della prima. A causa: - delle rivolte scoppiate quasi simultaneamente alle estremità orientale e occidentale della penisola iberica, in Catalogna e in Portogallo. Non meno del Portogallo la Catalogna si considerava (e si considera tuttora) una nazione distinta dalla Castiglia, diversa anche per lingua e cultura oltre che per le istituzioni giuridiche e amministrative, gelosa dei propri privilegi e delle proprie autonomie. Quando, nei primi mesi del 1640, il conte-duca di Olivares volle approfittare della presenza in loco di un esercito castigliano per convocare le Cortes e imporre i mutamenti che gli stavano a cuore, la Catalogna insorse e chiese l'appoggio della Francia; nel gennaio 1641 venne proclamata la sua unione alla monarchia dei Borbone, pur col mantenimento delle sue istituzioni e delle sue leggi. Nel frattempo, anche il Portogallo aveva approfittato della situazione. Il l dicembre 1640, una ben organizzata insurrezione portò alla proclamazione dell'indipendenza e pose sul trono, Giovanni IV. La monarchia spagnola non era quasi più in grado di reagire; e di fronte all'entità del disastro, Filippo IV fu costretto a licenziare l'Olivares (gennaio 1643). Nel 1647 anche nel Regno di Napoli scoppiò una rivolta mentre il governo incapace di pagare i suoi debiti, era costretto a dichiarare la bancarotta. Nel 1649 una terribile pestilenza ridusse la popolazione della Castiglia. La riconquista della Catalogna fu possibile per il mutamento della situazione internazionale (pace di Vestfalia del 1648 e disordini della Fronda in Francia) e per i timori dell'aristocrazia catalana di fronte al radicalizzarsi della lotta sociale, perché si era trasformata in una guerra dei poveri contro i ricchi. Athena95 I rivoltosi chiesero aiuto all'Impero ottomano, che inviò un grande esercito ad assediare la stessa Vienna. Solo il re di Polonia Jan Sobieski (1674-1696) rispose all'appello del papa a intervenire in difesa della cristianità. La cavalleria giunse appena in tempo per rendere possibile la grande vittoria del Kahlenberg (12 settembre 1683), che spezzò l'assedio e mise in fuga le truppe ottomane. La controffensiva austriaca portò in pochi anni alla riconquista di tutta la pianura ungherese e della Transilvania. Il comando delle armate imperiali fu assunto nelle ultime fasi del conflitto da un giovane generale imparentato con la dinastia piemontese, Eugenio di Savoia, che nel 1697 distrusse sul Tibisco, l'ultimo grande esercito ottomano. Nel frattempo, i veneziani, entrati in guerra a fianco degli Asburgo, riuscivano a espellere i turchi dal Peloponneso. La pace stipulata a Carlowitz nel l699 sancì su entrambi i fronti il grave arretramento dell'Impero ottomano, che dovette cedere agli Asburgo l'Ungheria e la Transilvania, a Venezia il Peloponneso. L’ascesa della monarchia austriaca al rango di grande potenza fu completata, al termine della guerra di successione spagnola con l'acquisizione dei possedimenti spagnoli in Italia e in Belgio, e nel 1718 con quella del Banato (regione storica dell'Europa sud-orientale tra la Romania, la Serbia e l'Ungheria) e di Belgrado per effetto di una nuova vittoriosa campagna contro i turchi. Vienna venne rapidamente assumendo il volto di una grande capitale, grazie all'ampliamento delle residenze imperiali e alla costruzione di palazzi e ville nobiliari. Tuttavia, persisteva l'arretratezza dell’economia ancora per larga parte legata a un'agricoltura di sussistenza e al servaggio contadino. A queste il nuovo imperatore Carlo VI (1711-1740) dovette rivolgersi per ottenere il riconoscimento della Prammatica sanzione da lui promulgata nel 1713, che sanciva l'indivisibilità dei domini asburgici e stabiliva l'ordine di successione al trono. Situazione in Russia: Svezia La Russia di fine Seicento era un immenso territorio esteso dal Dnepr al Pacifico. I Romanov, saliti sul trono degli zar all'inizio del Seicento dopo l’epoca dei torbidi, ripresero con Michele (1613-1645) la tradizione assolutistica già affermatasi con Ivan IV e portarono a compimento con Alessio (1645-1676) una notevole espansione territoriale: al consolidamento del dominio sulla Siberia e l'aggregazione dell'Ucraina nel 1648. Gli inasprimenti fiscali provocati dalla guerra e il progressivo peggioramento delle condizioni di vita dei contadini servi della gleba determinarono tuttavia un profondo stato di malessere e di fermento nella popolazione. Questa crisi fu aggravata ancora da una pestilenza scoppiata nel 1654 e dal grande scisma religioso che negli anni Sessanta. I seguaci dell'antica fede si separarono dalla Chiesa ufficiale e migliaia affrontarono le persecuzioni e l'emarginazione sociale. Il tradizionalismo religioso contribuì ad alimentare, con gli altri motivi di malcontento, movimenti insurrezionali. Nel 1689, dopo una lunga crisi dinastica, si impose come unico zar il figlio di secondo letto di Alessio, Pietro, un giovane sano e robusto, temprato dai giochi all'aria aperta e dagli esercizi militari, per i quali nutriva una vera e propria passione. Deciso a modernizzare il suo Paese sull'esempio dell'Occidente europeo, Pietro compì nel 1697-1698 un lungo viaggio d'istruzione in Olanda, in Inghilterra e in Germania, nel corso del quale si informò delle tecniche relative agli armamenti e alle costruzioni navali e lavorò come artigliere e carpentiere. Costretto a ritornare a Mosca per far fronte a una nuova ribellione degli strelèy (moschettieri al servizio dello zar), egli si abbandonò a una repressione di inaudita ferocia. Da questa e da altre manifestazioni di barbarica violenza (egli giungerà nel 1718 a far torturare e uccidere il proprio figlio Alessio, colpevole di non condividere la sua politica) si vede come l'ammirazione di Pietro per l'Occidente europeo fosse limitata e ispirata dalla volontà di emularne la potenza militare piuttosto che da una comprensione della nascente civiltà dei Lumi. La campagna di modernizzazione proseguì ad ogni modo: - furono abbandonate le tradizionali cerimonie religiose; - molti giovani aristocratici furono spediti all'estero per impadronirsi delle scienze e delle maniere occidentali; - molti tecnici e ufficiali olandesi, tedeschi, italiani furono impiegati nelle costruzioni navali, nelle manifatture, nella riorganizzazione dell'esercito; - venne addirittura imposto l'uso di radersi il viso e dì vestire alla tedesca. Athena95 In pochi decenni la mentalità e i costumi della nobiltà russa subirono una profonda evoluzione. La trasformazione della società era finalizzata al rafforzamento militare e la conquista di uno sbocco sul Baltico, dato che Arcangelo, l'unico porto russo sul mar Bianco, era per gran parte dell'anno bloccato dai ghiacci. Ma le regioni estese lungo le coste orientali del Baltico erano soggette alla corona di Svezia, che aveva affermato la propria supremazia in quest'area con le vittoriose campagne militari condotte da Carlo X ( 1654-1660) contro la Polonia e la Danimarca e si era rafforzata ancora col successore Carlo Xl ( 1660-1697), autodefinitosi con una Dichiarazione di sovranità del 1693 «un monarca assoluto, che tutto comanda e governa». Pietro il Grande decise dunque nel l700 di entrare in guerra a fianco della Danimarca e della Polonia contro il nuovo re di Svezia Carlo XII (1697-1718). Nel 1703, impadronitosi di una striscia di territorio alla foce del fiume Neva, all'estremità orientale del Baltico, diede inizio alla costruzione di una nuova capitale, che da lui prenderà il nome di Pietroburgo. Poi, nel 1707, per fermare l'avanzata di Carlo XII verso Mosca, lo zar ricorse alla tattica della terra bruciata (che verrà applicata un secolo più tardi anche contro Napoleone), facendo indietreggiare continuamente le proprie truppe e tagliando i rifornimenti al nemico. Colto dal terribile inverno del l708-1709, l'esercito svedese piegò verso sud nella speranza di trovare viveri e di ricevere aiuti dai cosacchi ucraini: ma a Poltava, nel luglio 1709, venne accerchiato e distrutto dai russi, superiori di numero. Pietro poté così occupare tutte le coste orientali del Baltico. La «grande guerra del Nord» continuò con alterne vicende, sino alla pace di Nystadt (30 agosto 1721), che confermò allo zar il possesso delle regioni del Baltico, mentre la Prussia e la Danimarca si annetterono, il grosso della Pomerania svedese e il Ducato di Holstein. Il predominio della Svezia nel Baltico era finito, e la sconfitta esterna trascinò con sé anche quella dell' assolutismo all'interno del Paese: dopo la morte di Carlo XII (1718), nel 1720 ebbe inizio in Svezia la cosiddetta «era della libertà», basata su un equilibrio costituzionale tra la monarchia, un Parlamento (Riksdag) composto dai quattro ordini del regno e un Consiglio di Stato (Rad) di cui faceva parte il re ma che prendeva le sue decisioni a maggioranza. Gli sforzi di Pietro furono innanzi tutto diretti al potenziamento dell'esercito e della marina; Solo la Francia, tra le potenze europee, era in grado di mobilitarli. La necessità di armare e di equipaggiare queste moltitudini di soldati e marinai, senza dipendere dall'estero, fu la principale molla dell'impulso dato alla siderurgia e alla metallurgia, alle manifatture tessili e alle costruzioni navali. Anche il commercio con i Paesi occidentali ebbe un certo sviluppo, principalmente nei nuovi porti sul Baltico, Pietroburgo e Riga; ma l'economia russa rimaneva fondamentalmente agricola e caratterizzata dall'autoconsumo. Le maggiori innovazioni furono introdotte negli organi di governo centrali. La vecchia Duma dei boiari cessò di riunirsi, e ad essa si sostituì un Consiglio nominato dallo zar, che nel 1711 prese il nome di Senato. Per la direzione degli affari ecclesiastici, venne creato il Santo Sinodo: con questo e con altri provvedimenti, come l'incameramento di beni ecclesiastici e i nuovi obblighi imposti ai monasteri. L’amministrazione locale fu riordinata mediante la divisione del territorio in governatorati, suddivisi a loro volta in province e distretti. Caratteristica della nobiltà rimase la mancanza di un'organizzazione corporativa, di privilegi e libertà come quelli che nell'Occidente europeo facevano da contrappeso all'autorità monarchica. Infine, Pietro promosse l'istruzione e l'attività editoriale. L’ultima delle sue creazioni fu l'Accademia delle scienze di Pietroburgo, attivata solo dopo la sua morte nel 1725. La trasformazione della società russa doveva in realtà attuarsi in tempi molto più lunghi. Un risultato immediato del suo tempestoso regno fu invece l'ascesa della Russia al rango di grande potenza militare e il suo ingresso a pieno titolo nei giochi delle alleanze e nei calcoli delle diplomazie europee. Situazione in Prussia: Il Brandeburgo, ingrandito per effetto della pace di Vestfalia, era costituito da territori discontinui ciascuno dei quali aveva i propri «ceti», senza preoccuparsi degli interessi generali del loro principe. Athena95 Solo dopo lunghi negoziati (1652-1653), l'elettore Federico Guglielmo di Hohenzollern (1640-1688) ottenne dai nobili che dominavano nella Dieta del Brandeburgo i mezzi per la costituzione di un piccolo esercito permanente. Nel 1660, approfittando delle sconfitte inflitte alla Polonia dalla Svezia, egli acquisì con la pace di Oliva la piena sovranità sulla Prussia. Nelle campagne brandeburghesi e prussiane i grandi proprietari fondiari, detti junker, esercitavano un dominio pressoché assoluto sui contadini, che lavoravano gratuitamente le loro terre oltre ai propri poderi. In cambio della disponibilità ad accettare un maggior accentramento dei poteri nella persona del sovrano, gli junker videro salvaguardati e rafforzati i loro privilegi e ottennero di essere impiegati al servizio del re, soprattutto come ufficiali dell'esercito. Il Commissariato generale della guerra era ormai l'organo più importante del governo prussiano. Per mettere la propria forza militare al servizio della coalizione antifrancese nella guerra di successione spagnola, il figlio di Federico Guglielmo chiese e ottenne dall'imperatore il titolo di re di Prussia come Federico I (1701). Le premesse per la spettacolare ascesa della potenza prussiana furono poste però soprattutto dal successore Federico Guglielmo I ( 1713-1740), detto il «re sergente» per la sua passione alla guerra. Ben diverso dal genitore, Federico Guglielmo I ridusse al minimo le spese per la corte e dedicò le sue migliori cure alla formazione di un forte esercito. Dal 1733 con un sistema di coscrizione obbligatoria. La truppa era sottoposta a una ferrea disciplina, che dall'organizzazione militare tendeva a estendersi anche all'amministrazione civile e alla società. I mezzi finanziari per il mantenimento dell'esercito furono forniti in buona parte dal demanio regio (terre di proprietà dello Stato date in parte in affitto), che faceva anch'esso largo uso di manodopera servile. Fu riorganizzata la percezione delle due imposte principali, la contribuzione, tassa fondiaria che gravava essenzialmente sui contadini, e l'accisa, tassa sui consumi della popolazione urbana. Commissari locali nelle città, commissari rurali nelle campagne e affittuari della corona nelle terre demaniali furono sottoposti alle Camere provinciali della guerra e del demanio. Al vertice dell'edificio amministrativo venne istituito nel 1723 un Direttorio generale della guerra, delle finanze e del demanio, composto di quattro ministri e di un numero variabile di consiglieri. La burocrazia era reclutata per lo più tra la borghesia colta ed era sottoposta alla volontà dispotica del sovrano. Questo assolutismo di impronta burocratico-militare rimarrà caratteristico dello Stato prussiano fino all'unificazione della Germania nel 1870, e oltre. Al la potenza dello Stato fu subordinata dall'azione del governo per promuovere le manifatture, scambi e per attirare nel Paese profughi per motivi religiosi. Ripopolamento e colonizzazione della Prussia orientale, colpita da una grave epidemia di peste nel 1709. Alla sua morte (1740), Federico Guglielmo I lasciava al figlio, oltre a un potente esercito e a un'amministrazione efficiente, un Paese in via di sviluppo, ingrandito nel 1721 con l'annessione della Pomerania svedese. Situazione in Cina: I popoli dell'Asia avevano dato vita a grandi e millenarie civiltà, per molti aspetti più evolute. La più antica e la più prestigiosa era quella dell’impero cinese, che proprio nell'età moderna raggiunse la sua massima estensione. Tra il 1400 e il 1600 la popolazione cinese si era all'incirca raddoppiata. Tale sviluppo era stato reso possibile essenzialmente da: - perfezione cui era stata portata soprattutto nelle regioni meridionali, bagnate da grandi fiumi, - -la coltura del riso, del quale, grazie all'irrigazione, si potevano ottenere due raccolti l'anno. La risicoltura intensiva esigeva d'altra parte l'impiego di una manodopera abbondante per le operazioni di regolazione delle acque, mondatura e mietitura, e si adattava dunque alle eccezionali densità umane raggiunte nelle regioni del fiume giallo e del fiume azzurro. - Accanto al riso e alle altre piante alimentari (frumento, soia nelle terre aride), notevole sviluppo avevano altre coltivazioni come quelle del tè, la bevanda nazionale, e del cotone. Molto minore che in Europa era l'impiego del bestiame da lavoro, nell'alimentazione era basata quasi esclusivamente da suini e pollame oppure dal pesce. Vi fu l'accumulo di sofisticate conoscenze tecniche e artigianali come la bussola ad ago magnetico, la carta, la stampa, la polvere da sparo, fusione del ferro, nella manifattura di porcellane e nella tessitura serica. Athena95 Vi era una contrapposizione religiosa tra islamismo sciita e sunnita. Lo scià Abbas il Grande (1587-1629) ottenne importanti successi militari contro i turchi riconquistando la Georgia e l'Azerbaigian; trasferì la capitale a Isfuhan, abbellita di splendidi edifici, e diede impulso all'economia persiana con l'incoraggiamento alle esportazioni di sete e tappeti pregiati, con la costruzione del porto che da lui prese il nome di Bandar Abbas, con lo scavo di canali per l'irrigazione dei campi. Gran parte della popolazione rimase tuttavia allo stadio nomade-pastorale. Nel 1722 la dinastia safawide venne rovesciata ad opera di un invasore afghano, Nadir Shah e ne seguì un confuso periodo di lotte interne. Proprio la preoccupazione per il fronte orientale indusse l'Impero ottomano a chiudere nel 1606 senza alcun vantaggio territoriale, anzi con la rinuncia al tributo fino allora percepito, la nuova guerra ingaggiata contro gli Asburgo in Ungheria nel 1593. La fine dell'espansione territoriale determinò gravi conseguenze in una formazione politica fondata sulla guerra santa e sulla conquista. La leggendaria disciplina e compattezza dei giannizzeri, la fanteria scelta agli ordini del sultano, cominciò ad incrinarsi. Anche le concessioni territoriali (timàr) cessarono di essere il corrispettivo del servizio militare a cavallo e andarono per lo più a cortigiani e notabili locali. Negli uffici statali si diffusero a ogni livello la venalità e la corruzione. Perfno l'autorità del sultano fu indebolita da un decisivo mutamento nel sistema di successione. La maggior parte dei sovrani del XVII e XVIII secolo furono uomini inetti, che si lasciavano governare dalla madre, dalle favorite dell'harem o dagli eunuchi che ad esso sovraintendevano. La direzione del governo fu così per lunghi periodi nelle mani del Gran Visir (una sorta di primo ministro con funzioni di consigliere del sultano). Di fronte alla corruzione e degli intrighi di palazzo si ergeva l'autorità morale degli ulema, i giuristi-teologi che amministravano la shar'ia, la sacra legge islamica. Ma questa autorità agiva nel senso della fedeltà alla tradizione e dell'ostilità verso ogni innovazione. Basti dire che la prima tipografia con caratteri arabi fu installata a Istanbul solo nel 1727 e dopo 15 anni dovette essere chiusa proprio per la reazione degli ulema. Il XVIII secolo vedrà da una parte accentuarsi l'autonomia dell'Egitto, della Siria e degli Stati barbareschi, dall'altra l'inizio della gara tra le potenze europee (Austria e Russia in primo luogo) per spartirsi le spoglie della parte balcanica dell'Impero ottomano. ASIA ED EUROPA Il traffico con l'Asia si svolse essenzialmente in una sola direzione. Nessun paese asiatico chiedeva merci europee in grande quantità. Dì qui la necessità per i mercanti europei di saldare in monete argentee il divario tra importazioni ed esportazioni. Dall'oriente venivano tessuti pregiati di seta e di cotone, porcellane, gemme e perle, oggetti di lacca e di avorio, essenze profumate, spezie, e in misura crescente tè e caffè (coltivato in Arabia e a Giava prima che in Brasile, dove fu introdotto nel 1723). La larga diffusione di queste due bevande eccitanti fra le classi superiori europee a partire dal tardo Seicento interessò il costume oltreché la struttura dei consumi, stimolando la nascita di nuovi riti sociali c di nuovi luoghi di ritrovo. I prodotti e le immagini di quelle civiltà raffinate non solo influenzarono le arti figurative e l'arredamento, ma fornirono spumi importanti alla riflessione politica. L’impero cinese diverrà per molti scrittori occidentali il modello di uno Stato autoritario, ordinato e pacifico, una sorta di esempio del dispotismo illuminato settecentesco. Molto più limitata fu l'influenza dell'Occidente sull'Oriente. Il protagonista principale della penetrazione economica europea fu nel XVI secolo il Portogallo; ma non va dimenticato che l'unica vera colonia europea in Asia fu, e doveva rimanere a lungo, l'arcipelago delle Filippine, rivendicato per il re di Spagna da Magellano nel 1519 e meta di regolari spedizioni navali dalla costa pacifica del Messico a partire dal 1564. Nel XVII secolo al predominio portoghese in Indonesia subentrò progressivamente quello olandese, e lungo le coste dell'India cominciò a farsi sentire la presenza inglese e francese. Ma per quanto riguarda le grandi civiltà del continente Athena95 asiatico, i missionari e i mercanti europei ne rimasero per lo più ai margini, guardati con condiscendenza o con sospetto. Mentre le basi e i possedimenti portoghesi e spagnoli erano sotto l'autorità delle rispettive corone, che nominavano governatori c viceré, negli altri casi furono invece le Compagnie delle Indie olandese (costituita nel l602), inglese (1600) e francese (1664) a ottenere concessioni territoriali dai vari governi asiatici, a organizzare i traffici e a distribuire i guadagni tra i loro azionisti. Diverso fu anche l' atteggiamento nei confronti degli indigeni: se portoghesi e spagnoli imponevano la loro fede e le loro leggi, ma si mescolavano con la gente del posto dando vita a comunità di sangue misto, olandesi e inglesi erano al tempo stesso più tolleranti dal punto di vista religioso e più legati a una mentalità razzista; la medesima differenza si poteva riscontrare nelle Americhe. In Cina i gesuiti si sforzarono di adeguarsi alle usanze e alle tradizioni culturali e di trovare punti di contatto tra il confucianesimo e il cristianesimo. Ciò finì però col suscitare i sospetti della Curia romana oltreché l'ostilità degli ordini rivali, e i cosiddetti «riti cinesi» furono ripetutamente condannati dai pontefici nei primi decenni del Settecento. Le conversioni da loro ottenute furono comunque in numero trascurabile rispetto alle dimensioni della popolazione cinese. I portoghesi mantenevano in Indonesia solo una parte dell'isola di Timor ed erano sempre attestati a Macao, un'isoletta al largo di Canton in Cina. Ben più vasti e numerosi i possedimenti olandesi, che si estendevano dalle Molucche a Sumatra, da Malacca a Ceylon. Alla Spagna apparteneva sempre l'arcipelago delle Filippine. La Compagnia inglese delle Indie orientali si era insediata, con il consenso dei sovrani locali, a Bombay (ceduta dal Portogallo nel 1661), a Madras e a Calcutta (1696); la Compagnia francese aveva la sua base principale a Pondicherry. Per la Russia, invece, fu un processo di espansione in larga misura spontaneo, di cui furono protagonisti cacciatori di pellicce, mercanti e reparti di cosacchi: lo Stato intervenne poi per costruire fortezze e imporre tributi, che erano pagati in pellicce. Fin dal 1639 venne raggiunto il Pacifico, dove Okhotsk fu fondata nel 1648, e negli anni successivi i russi si spinsero lungo il fiume Amur fino alla foce; ma all'occupazione di quest'area essi dovettero rinunciare nel 1689 in seguito alla decisa reazione cinese. LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE A metà Settecento tutto il vecchio continente è trascinato in un moto espansivo che si manifesta in ogni settore, dalla demografia alla produzione agricola, dalle manifatture al commercio, in particolare quello coloniale e transoceanico, che delinea ormai i tratti di un'economia mondiale. Si differenzia da quella del ‘’lungo Cinquecento’’ per il suo carattere irreversibile: essa non sarà cioè seguita da una fase di arresto e di assestamento, come era avvenuto nel XVII secolo, ma da un'ulteriore accelerazione dello sviluppo. Compresa la Russia fino agli Urali, l'Europa vide crescere il numero dei suoi abitanti fino a 188 milioni nel 1800. L’aumento fu dunque dell'ordine del 63,5%. La stessa tendenza interessò anche l'Asia e le due Americhe, che raddoppiarono quasi i loro abitanti. Grazie anche all’influsso positivo di un miglioramento generale del clima. Non sembra esservi un nesso sicuro tra sviluppo economico e andamento demografico. L’Inghilterra, patria della rivoluzione agricola e dell'incipiente Rivoluzione industriale, registra un incremento inferiore alla media europea. Come se la tendenza dominante fosse quella di riempire gli spazi vuoti: gli incrementi di gran lunga più spettacolari sono infarti quelli dell'Ungheria e della Russia, territori assai scarsamente popolari all'inizio del Settecento; e anche per quanto riguarda la nostra penisola. Fino a non molti anni fa, gli studiosi spiegavano generalmente la crescita demografica con un calo della mortalità, attribuito a una migliore alimentazione, a condizioni igienico-sanitarie meno disastrose, a una minore incidenza dci tre tradizionali flagelli, peste, fame e guerra. Tra le cause della sua scomparsa dal nostro continente sono state invocate la progressiva immunizzazione degli organismi, la crescente efficacia dei cordoni sanitari predisposti dai governi, la rarefazione del rana nero, portatore della pulce attraverso cui si trasmette il bacillo del morbo. Rimanevano però altre malattie a carattere epidemico, come le infezioni polmonari, la difterite, il vaiolo, contro le quali la medicina del tempo era del tutto impotente (la vaccinazione antivaiolosa, scoperta da Edward Jenner nel 1796, assumerà carattere di massa solo nel secolo seguente). Il ‘’declino’’ delle carestie portò a un miglioramento Athena95 generalizzato del tenore di vita in modo rapido. Le guerre combattute dopo il 1720 fecero meno danni e meno vittime. Altri studiosi hanno posto l'accento sull'aumento della natalità come causa concomitante o addirittura prevalente dell'incremento demografico. In questo periodo per esempio, vi è un calo dell'età del matrimonio della donna, una diminuzione percentuale del celibato e alla diffusione del lavoro salariato. È probabile che la stessa diffusione dei matrimoni precoci registrata in Inghilterra abbia interessato altre aree caratterizzate dalle lavorazioni proto-industriali. Un caso significativo è quello dell'Irlanda, Paese povero e sottoposto a uno sfruttamento poco meno che coloniale dall'Inghilterra: la popolazione dell'isola triplicò in poco più di cent'anni. Questo elevatissimo ritmo di crescita, superiore a quello della stessa Inghilterra, si spiega essenzialmente con la diffusione della patata come alimento base degli irlandesi: in associazione con il latte, essa costituiva una dieta abbastanza equilibrata e d'altra parre, grazie ai suoi elevati rendimenti, consentiva il frazionamento delle aziende agricole in poderi più piccoli, ma sempre sufficienti al mantenimento di una famiglia, incoraggiando così i matrimoni precoci. Il fallimento per due anni consecutivi del raccolto delle patate condurrà negli anni 1846-1847 a una catastrofe demografica senza precedenti. Il caso dell'Irlanda illustra uno dei modi nei quali l'agricoltura contribuì nel XVIII secolo all'aumento della popolazione. Ancor prima della patata, la cui diffusione europea risale agli ultimi decenni del Settecento, furono il mais o granturco, cereale dagli alti rendimenti adottato in tutta l'Europa meridionale, e il grano saraceno, più adatto ai climi freddi, a integrare l'alimentazione delle classi popolari e a consentire in molti casi un balzo in avanti della popolazione. Per il resto l'aumento della produzione agricola necessario per sfamare un numero sempre crescente di persone fu ottenuto con l'estensione della superficie coltivata e l'intensificazione del lavoro contadino. I rendimenti rimasero per lo più modesti. Generale era la scarsità del concime animale, cui si cercava di supplire con i materiali più vari (rifiuti urbani, calce o marna, cenere, torba, alghe marine) e con la ripetizione delle arature e delle vangature; ancora largamente predominanti la rotazione triennale (che a due anni di cereali faceva seguire un anno di riposo) e il sistema dei campi aperti, sui quali dopo il raccolto pascolavano le bestie di tutta la comunità di villaggio. Rispetto ai secoli precedenti si allargano nel Settecento le aree in cui si pratica un'agricoltura più intensiva e produttiva. In Italia si riscontra così, per esempio, un'espansione verso il Veneto e verso il Piemonte delle tecniche sofisticate in uso nella bassa pianura lombarda. La fitta rete di fiumi, di canali, di rogge permette qui di disporre delle quantità d'acqua necessarie per la coltivazione del riso c delle piante foraggere, che consentono tagli di fieno ripetuti nello stesso anno e alimentano un numero crescente di vacche da latte. L’abbondanza di concime animale e le proprietà fertilizzanti di piante come il trifoglio, l'erba medica, la lupinella, che restituiscono alla terra l'azoto sottratto dalle colture cerealicole, elevano d'altra parte i rendimenti di queste ultime; diviene così possibile alternare sullo stesso terreno frumento o il mais con i prati artificiali, o destinare stabilmente una parte del fo ndo a marcita (un prato su cui scorre un velo d'acqua, preservandolo dal gelo). Questo tipo di gestione presuppone: - la costituzione di aziende compatte di ragguardevoli dimensioni e il loro affitto a media o lunga scadenza a veri e propri imprenditori agricoli, muniti di capitali per l'acquisto del bestiame, - le anticipazioni ai proprietari - la remunerazione della manodopera salariata; - la presenza di una rete commerciale e di sbocchi per la produzione di cereali, fieno, latticini e formaggi. Tutti requisiti che mancavano in gran parte dell'Italia e dell'Europa, il che spiega la lentezza dei processi di modernizzazione. Il fenomeno delle «recinzioni» (enclosures), conobbe il momento di maggiore intensità tra la metà del Settecento e il l815, quando la superficie agricola coltivata col sistema dei campi aperti si ridusse dalla metà a un quarto circa del totale. Nel Cinque e nel Seicento le recinzioni avevano riguardato in genere villaggi in cui la maggior parte del territorio apparteneva a uno solo o a pochi grandi proprietari. Nel Settecento venne adottata in misura crescente una diversa procedura: si presentava una domanda al Parlamento, che emetteva uno speciale «decreto di recinzione» (enclosure act) e nominava un perito agrimensore per effettuare la redistribuzione delle terre. Il numero di questi atti salì. Athena95 Se le vendite aumentavano, il mercante imprenditore doveva estendere l'area della lavorazione a domicilio. D'altra parte, era molto difficile accelerare i ritmi produttivi; un aumento della domanda e un miglioramento delle paghe inducevano i tessitori a ridurre il tempo dedicato al lavoro e ad aumentare quello del riposo o delle bevute all'osteria. Di qui la spinta all'introduzione delle macchine per accrescere la produttività. Perché fosse compiuto questo salto occorreva che sussistessero le seguenti condizioni: - la presenza di una domanda in continua espansione, e cioè dì un mercato, interno e internazionale, potenzialmente molto vasto; - la scarsità della manodopera in certi settori della lavorazione; - la capacità tecnica e l'inventiva necessarie per la messa in opera di congegni meccanici atti a moltiplicare la produzione; - l'esistenza di fonti di energia poco costose per il loro funzionamento; - la disponibilità di capitali e di energie imprenditoriali disposte al rischio implicito nell'acquisto di costosi macchinari e di locali in cui impiantarli; - la fiducia nella stabilità del quadro politico e legislativo e in particolare nella tutela dei diritti di proprietà sia sulle merci, sia sulle innovazioni tecnologiche (brevetti). In nessun Paese tali condizioni si trovavano riunite come in Inghilterra, dove lo sviluppo dell'agricoltura e del commercio, la riduzione dell'area dell'autoconsumo, l'unificazione del mercato interno e l'incremento delle esportazioni all'estero, il controllo sul governo del Paese da parte delle classi abbienti avevano raggiunto livelli altrove ineguagliati. La meccanizzazione del lavoro e l'adozione del «sistema di fabbrica» riguardarono in un primo tempo un settore relativamente nuovo come quello cotoniero. La manifattura di gran lunga più importante in Inghilterra rimaneva quella della lana, che traeva un'ottima materia prima dagli allevamenti di pecore nazionali. Contro i tessuti di cotone, la cui popolarità era molto cresciuta in seguito alle importazioni dei calicò (tessuti stampati indiani), era stato perfino emanato un divieto nel 1721, proprio al fine di proteggere le industrie della lana e della seta. Esso poi venne abrogato del tutto (1774). Ma solo a partire dagli anni Ottanta si ebbe un vero decollo della produzione inglese di cotonate, e solo dopo il 1810 la loro esportazione superò in valore quella dei tessuti di lana. Quali furono le ragioni di questo travolgente anche se tardivo successo? - la materia prima, benché non prodotta all'interno, costava pochissimo e poteva essere importata in quantità illimitate grazie al dominio dei mari di cui godeva l'Inghilterra; - l'invenzione della sgranatrice meccanica dell'americano Whitney (un congegno che separava la fibra di cotone dai semi) rese assai competitiva la produzione del sud degli Stati Uniti, che divenne rapidamente la fonte di approvvigionamento più importante. - Esso si prestava assai meglio della lana alla lavorazione a macchina, per la sua maggiore resistenza alla trazione. - i tessuti di cotone, leggeri ed economici, resistenti all'usura e facilmente lavabili, avevano un mercato potenzialmente molto più vasto che non le stoffe di lana o di seta ed erano particolarmente adatti ai climi caldi. Il risultato di tutto ciò fu che il cotone divenne il settore di punta della prima fase della Rivoluzione industriale (fin verso il l830) e creò il modello del sistema di fabbrica che si estese via via alle altre lavorazioni. Le innovazioni che consentirono di accrescere in misura enorme la produttività degli addetti all'industria cotoniera furono per lo più opera di abili artigiani. Le invenzioni corrisposero a precisi bisogni dell'una o dell'altra fase della lavorazione. L’introduzione della spoletta volante, inventata da John Kay nel 1733, accrebbe la produttività dei tradizionali telai a pedale; divenne quindi pressante l'esigenza di rendere più produttiva l'attività della filatura. Tra il l769 e la fine del secolo una serie di altre invenzioni portò alla diffusione del filatoio meccanico, azionato dalla forza vapore. Athena95 Verso il 1825, un solo ragazzo azionando due telai poteva ormai produrre fino a quindici volte di più di un tessitore a mano. Le esigenze del settore tessile concorsero a determinare i decisivi passi avanti compiuti in altri campi della tecnologia, in primo luogo nella chimica (impiego del cloro e dei suoi composti per la produzione della soda). Il carbon fossile, di cui il sottosuolo inglese è ricchissimo, era largamente usato come combustibile non solo per il riscaldamento domestico, ma anche per una serie di attività industriali, dalla distillazione della birra alla vetreria. L’impiego del coke (che si ottiene dal carbon fossile mediante un processo di raffinamento che ne elimina le impurità) successo di Abraham Darby nel 1709, ma stentò a diffondersi per le elevate temperature necessarie per una fusione perfetta del minerale ferroso. Questo problema venne risolto mediante l'immissione di una corrente di aria calda alimentata dalla forza vapore. La legna era d'altra parte sempre più scarsa e costosa e questo spiega perché l'Inghilterra, benché ben provvista di giacimenti di ferro, importasse ancora a metà Settecento gran parte del suo fabbisogno dalla Svezia o dalla Russia. L’industria siderurgica crebbe rapidamente. L'Inghilterra si era dunque trasformata in Paese esportatore di ferro ed era ormai in grado di produrne tutte le quantità necessarie non soltanto per l'utensileria e per le macchine, ma anche per gli innumerevoli impieghi civili (pomi, strutture portanti, ecc.) e militari. Né l'industria tessile, né quella siderurgica avrebbero potuto svilupparsi come fecero senza il ricorso sempre più massiccio a forze motrici diverse dall'energia umana o animale. Nel Settecento venne largamente impiegata l'energia idraulica. I primi tentativi di utilizzare la forza del vapore per muovere delle macchine vennero compiuti tra Sei e Settecento nella costruzione di pompe per drenare l'acqua dalle miniere di carbone. Decisiva fu l'invenzione di James Watt (1736-1819): nel 1769 egli brevettò una macchina munita di un condensatore del vapore separato dal cilindro, che poteva così essere mantenuto a una temperatura costante con grande risparmio di energia. Lo stesso Watt introdusse successivamente altri perfezionamenti, tra cui la trasformazione del moto a stantuffo in moto rotatorio mediante un sistema di bielle e manovelle. La forza del vapore era ormai pronta per essere utilizzata nell'industria tessile e, più tardi, nella rivoluzione dei trasporti rappresentata dalla ferrovia e dal piroscafo. In primo luogo, va tenuta presente la geografia degli insediamenti industriali, che riguardarono fondamentalmente le regioni centro-settentrionali e occidentali dell'Inghilterra. Le ragioni di questa localizzazione, che continuò a caratterizzare l'industria inglese per tutto l'Ottocento, sono diverse: la maggiore presenza di fiumi e di cadute d'acqua, la vicinanza dei giacimenti di carbone e di ferro, i facili collegamenti con i porti di Liverpool, Hull e Bristol, ma anche la minore fertilità delle campagne (per cause geologiche e climatiche) e quindi la maggiore disponibilità di manodopera a basso costo disposta a trasferirsi nelle fabbriche. Furono proprio queste regioni a registrare i maggiori tassi di incremento demografico, e al loro interno le crescite più spettacolari furono quelle dei nuovi centri industriali. Uno dei risultati della Rivoluzione industriale fu quindi un forte impulso all'urbanesimo. Le città erano agglomerate informi, cresciuti troppo in fretta e con pochi servizi in cui si allineavano intorno alle fabbriche le squallide abitazioni delle famiglie operaie. Gli imprenditori non reclutavano soltanto gli uomini, ma anche e in gran numero le donne e i bambini, che si accontentavano di salari più bassi ed erano più docili e remissivi. La forza lavoro infantile era in parte reclutata negli orfanotrofi o tra i poveri a carico delle parrocchie, che se ne sbarazzavano stipulando con gli industriali dei contratti di apprendistato, a copertura di uno sfruttamento poco meno che schiavistico. Solo molto più tardi, dopo il 1820, verranno introdotte leggi a tutela del lavoro femminile e minorile. Non fu semplice abituare questa manodopera di varia età e provenienza alla disciplina della fabbrica. Le ore di lavoro erano comunemente 13 o 14 al giorno per sei giorni settimanali; e soprattutto i ritmi imposti dai sorveglianti e dalle stesse macchine non ammettevano le pause, le distrazioni, i rallentamenti che erano tipici del lavoro a domicilio, pur non meno duro e prolungato. I regolamenti di fabbrica prevedevano multe e licenziamenti per ogni genere di infrazione, ma molti industriali si adoperarono anche per diffondere l'istruzione religiosa e le scuole domenicali al fine di dirozzare i loro operai e di promuoverne la temperanza e la subordinazione. Athena95 È stata vista la rapida diffusione del metodismo (una nuova setta evangelica, la quale attribuiva un'importanza particolare alla frugalità e all'autodisciplina) nei distretti minerari e manifatturieri tra Sette e Ottocento. creazione di organizzazioni sindacali (trade union) fu lenta e difficile a causa delle leggi proibitive, che furono inasprite negli anni della Rivoluzione francese nel timore del sorgere di movimenti eversivi. Non mancarono però forme di agitazione spontanee come lo sciopero, il boicottaggio (cioè il rifiuto di lavorare per un determinato padrone), le proteste e le petizioni indirizzate al Parlamento o alle autorità locali. Una forma estrema di protesta che prese piede tra il 1810 e il 1820 fu il luddismo, così chiamato dal nome di Ne d Ludd, un personaggio forse immaginario cui si attribuiva la distruzione di un telaio nel 1779. I luddisti, organizzati in bande, distruggevano o mettevano fuori uso le macchine, accusate di produrre disoccupazione e dì peggiorare le condizioni dei lavoratori. Colpito da una dura repressione (furono numerose le condanne all'impiccagione e alla deportazione), il movimento si disgregò rapidamente, lasciando il posto al cartismo. È ancora aperta tra gli studiosi la discussione intorno agli effetti della Rivoluzione industriale sul tenore di vita. Le paghe degli operai di fabbrica erano più elevate di quelle percepite dalla manodopera non qualificata nell'agricoltura e nell'edilizia. Il periodo 1790-1820 non vide significativi incrementi salariali a fronte di un costo della vita in rapida crescita per effetto dell'inflazione. Vi erano sentimenti sulle insoddisfacenti condizioni abitative e ambientali, monotonia del lavoro alla macchina, smarrito senso di indipendenza e di dignità personale, precarietà dell' occupazione, ecc... Ai problemi della disoccupazione e del pauperismo le autorità centrali e periferiche inglesi fecero fronte sia con misure repressive, sia con forme di assistenza che facevano leva sul tessuto parrocchiale e su apposite tasse imposte ai benestanti. Le ripercussioni sociali della Rivoluzione industriale non si limitano alla formazione di un proletariato di fabbrica. Il ceto degli imprenditori, uomini spesso di origini modeste, saliti a grande ricchezza grazie al lavoro indefesso, intorno al 1800 essi non si contrapponevano ancora come classe all'aristocrazia fondiaria ed erano guardati con una certa sufficienza non solo dai grandi mercanti e finanzieri. LA CIVILTA’ DEI LUMI Immanuel Kant (1724-1804): definì l’Illuminismo dicendo che fosse è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a sé stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a sé stesso è questa minorità, se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di far uso del proprio intelletto senza essere guidato da un altro. Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza. È questo il motto dell'Illuminismo. Egli si basava sul rifiuto del principio di autorità, sull'uso sistematico dello spirito critico. Sono queste le caratteristiche del philosophe, termine francese che indica uno spregiudicato indagatore del vero, in qualunque campo del sapere. L’unica verità, per il philosophe, è quella che deriva da un'osservazione diretta dei fatti o da testimonianze superiori a ogni dubbio, da vagliare al «lume» della ragione. Fin dagli ultimi decenni del XVII secolo questi criteri vennero applicati all'ambito religioso, allo studio delle Sacre Scritture e della storia ecclesiastica. Alla demolizione di leggende e credenze superstiziose presero parte in Francia anche ecclesiastici come i benedettini detti «Maurini». Ma fu soprattutto nella libera Olanda e in Inghilterra che si sviluppò la critica della religione tradizionale, dei miracoli, dei dogmi e dei misteri della fede incomprensibili per la ragione umana, ad opera di scrittori come i già citati Spinoza, Bayle e Locke. Athena95 La seconda corrente era quella dell'assolutismo o dispotismo “illuminato” che aveva il pregio di combattere i particolarismi e i privilegi locali e di ceto; solo chi è al di sopra di tutti può avere una chiara visione degli interessi generali e agire senza essere condizionato da egoismi e da ostacoli di varia natura. Si giustificava così la concentrazione di tutti i poteri nelle mani di un monarca saggio e «illuminato». Questa teoria ebbe i suoi principali centri di elaborazione nell'Europa centrale e mediterranea, piuttosto che in Inghilterra o in Francia; tra le personalità più note si accostò ad essa soprattutto Voltaire, su Pietro il Grande di Russia e su Carlo XII di Svezia. Jean-Jacques Rousseau ( 1712-1778) è il maggiore esponente di un terzo orientamento, che possiamo definire democratico. Secondo Rousseau il passaggio dell'uomo dallo “Stato di natura” allo “Stato sociale”, aveva dato inizio a un processo di degenerazione morale i cui sintomi erano le enormi disuguaglianze sociali, il lusso sfacciato dei ricchi, la corruzione imperante e la stessa raffinatezza delle arti e delle tecniche. Per uscire da questa situazione l'unica via era quella di una rifondazione della società, di un patto che trasformasse i sudditi in cittadini, gli schiavi in uomini liberi, attraverso la cessione totale di tutti i propri diritti, da parte di ciascun membro del corpo sociale, alla comunità. L’unione delle volontà particolari in una volontà generale non limita secondo Rousseau la libertà dell'individuo. La sovranità, che risiede nel popolo, è per sua natura inalienabile e indivisibile e non può neppure essere delegata in permanenza; Rousseau ammette che vi debbano essere un governo e dei magistrati, e anzi ammette che il governo possa essere di tipo monarchico o aristocratico, ma l'essenziale è che esso si limiti a eseguire la volontà generale (espressa idealmente dall'assemblea dei cittadini), e che governanti e magistrati siano revocabili in qualsiasi momento. Vi è l'idea della necessaria coincidenza, una volta che l'uomo si sia spogliato dei suoi pregiudizi e delle sue passioni egoistiche, tra il bene comune e l'interesse individuale: la virtù, intesa secondo i moduli classici di Sparta e della Roma repubblicana. In gran parte questo successo fu dovuto all'ideale che vi era proposto di un vivere secondo natura, alla forza del sentimento (anche il sentimento religioso) contrapposto all'arida ragione, alla denuncia delle ipocrisie, delle storture e dei vizi di una società irrimediabilmente corrotta. Così, se il pensiero politico di Rousseau conoscerà il massimo della popolarità all'epoca della Rivoluzione francese, il Rousseau pedagogista e scrittore anticipa già per vari aspetti l'atmosfera del Romanticismo. Nei Paesi di lingua tedesca rimane viva per tutto il Settecento la corrente, di origine seicentesca, del giusnaturalismo, che sosteneva l'esistenza di un diritto naturale comune a tutti gli uomini e anteriore al costituirsi delle società politiche. Il giusnaturalismo ebbe in Germania alcune delle sistemazioni più autorevoli. Gli illuministi italiani si occuparono per lo più delle riforme da operare nei vari settori per promuovere il progresso agricolo ed economico, razionalizzare e rendere più equo il prelievo fiscale, ammodernare il diritto e l'amministrazione della giustizia. Di risonanza mondiale, il trattatello del milanese Cesare Beccaria Dei delitti e delle pene (1764) denunciava il carattere irrazionale e inumano delle procedure giudiziarie allora in uso (fra cui la tortura) e criticava la pena di morte sulla base di un rigoroso utilitarismo (sono giustificate solo le sanzioni proporzionali al danno inflitto alla società e utili per il recupero del reo), ma al tempo stesso con un accento di sdegno e di raccapriccio che conferisce all' opera il suo tono inconfondibile. Fino alla metà del Settecento, le idee economiche prevalenti si possono ricondurre generalmente al mercantilismo, ovvero, che spettasse ai governi operare per lo sviluppo della popolazione e dell'economia nazionale, al fine di trarne le risorse necessarie a una politica di potenza. Nella seconda metà del secolo prese invece forma una nuova concezione della vita economica come un sistema di rapporti tra gli uomini e le classi sociali regolato da «leggi naturali» che i governi non possono impunemente violare. Tali idee furono affermate in Francia dalla scuola fisiocratica fondata da François Quesnay, autore di una raccolta di scritti pubblicata nel 1767 col titolo di Fisiocrazia (che significa regno della natura). Due sono i presupposti fondamentali della dottrina fisiocratica: - il primo è la convinzione che solo l'agricoltura sia produttrice di nuova ricchezza, Athena95 - le manifatture e il commercio si limitano a trasformare quella esistente - a trasferire i prodotti: la massima produttività dell'agricoltura, tuttavia è condizionata dalla formazione di aziende compatte e di grandi dimensioni, come quelle inglesi. - prodotto netto, costituisce la rendita fondiaria che i fittavoli devono ai proprietari del suolo a titolo di compenso delle anticipazioni fondiarie, cioè delle spese sostenute all'origine per rendere coltivabili le terre. Quesnay elabora la circolazione delle ricchezze tra le tre classi economiche, la ‘’Classe proprietaria’’, la ‘’classe produttiva’’ (gli addetti all'agricoltura) e la ‘’classe sterile’’, composta dagli artigiani e dai commercianti. La tendenza liberista propria dei fisiocratici fu rielaborata in una visione più ampia dei fatti economici dallo scozzese Adam Smith (1723-1790). Egli vede nei lavoratori produttivi, il più importante fattore di progresso economico è secondo Smith la divisione del lavoro: specializzandosi in un'unica operazione, l'operaio impara a eseguirla rapidamente e perfettamente. Si riduce così il tempo totale dedicato alla manifattura, e in corrispondenza si abbassa il prezzo delle merci. Nella determinazione del prezzo entrano però anche, insieme al salario dei lavoratori, la remunerazione del capitale investito dagli imprenditori (il profitto) e la rendita dovuta ai proprietari del suolo. Le tre classi «naturali» di Smith, quindi, non coincidono con quelle di Quesnay. In comune con i fisiocratici Smith ha invece la fede nell'esistenza di un ordine naturale benefico: ciascun operatore economico agisce per il proprio tornaconto, ma senza saperlo promuove al tempo stesso l'interesse generale della società. È perciò necessario che i governi lascino agire liberamente i meccanismi della domanda e dell'offerta di beni e servizi, e non intralcino il gioco del mercato con dazi, vincoli o privilegi. Due fenomeni tipici dell’età dei Lumi furono la circolazione delle idee e delle conoscenze in strati sociali molto più ampi che non per il passato e la formazione di un'opinione pubblica permeata dalla fede nella ragione e nel progresso, che nella seconda metà del Settecento sempre più si atteggia, a partire dalla Francia e dall'Inghilterra, come una sorta di infallibile tribunale della verità, autorizzato a emettere sentenze non soltanto su questioni estetiche o morali, ma anche in campo filosofico e politico. L’opinione esprime il consenso delle persone colte e illuminate e si forma attraverso la lettura di libri e giornali, la conversazione, gli scambi epistolari, le manifestazioni di socialità di cui il Settecento è particolarmente ricco. Largamente dominate dalla tradizione rimasero le istituzioni scolastiche e in particolare le università, dove si mantennero le facoltà di Teologia, Giurisprudenza e Medicina; tuttavia qua e là si fondarono nuove cattedre come quelle di «scienze camerali» (l'attuale economia politica) vennero introdotte nelle università prussiane fin dal 1727; in Italia la prima cattedra di economia venne istituita a Napoli per Antonio Genovesi nel 1754. L’alfabetizzazione fece notevoli progressi nel XVIII secolo per esempio nelle Province Unite e soprattutto nei Paesi scandinavi la grande maggioranza delle persone era in grado di leggere alla fine del Settecento. Grande fortuna ebbero soprattutto le opere di divulgazione, tra le quali si può far rientrare la celebre Enciclopedia diretta da d'Alembert e Diderot. Quest'opera monumentale uscì in 17 volumi di testo e in 11 di illustrazioni tra il 1751 e il 1772, superando crisi interne (come il ritiro di d'Alembert nel 1753) e difficoltà con la censura, e coinvolse accanto ai due direttori molti dei più celebri philosophes (tra cui Montesquieu, Rousseau, Quesnay). Un posto di rilievo nell'editoria settecentesca spetta alla stampa periodica: accanto alle gazzette (bollini di notizie politiche, diplomatiche, militari), si moltiplicarono i giornali letterari, che informavano i lettori sulle novità librarie oppure facevano posto a memorie scientifiche, saggi, articoli di attualità o di costume. Anche l'Italia ebbe i suoi: tra i più famosi, ‘’La frusta letteraria’’ di Giuseppe Bareni, che uscì a Venezia dal 1763 al 1764, e il milanese «Il Caffè» dei fratelli Verri e di Beccaria (1764-1766). Ma forse l'espressione più caratteristica della Civiltà dei Lumi sono i nuovi centri di aggregazione sociale: i saloni, soprattutto a Parigi girano per lo più intorno a gentildonne colte e raffinare; le accademie, che si propagano nelle città di provincia e orientano i propri interessi sempre più verso oggetti di pubblica utilità, l'agricoltura, le manifatture, l'assistenza; le logge massoniche infine, che uniscono al gusto del mistero. La prima vera associazione massonica fu la Grande Loggia di Londra, fondata nel 1717 da due pastori protestanti; il nome («libera muratoria») e i simboli (il compasso, la squadra, il martello, ecc.) si richiamavano alla tradizione delle corporazioni medievali e in particolare a quella dei muratori. Dall'Inghilterra la massoneria si diffuse negli anni Venti e Trenta sul continente, portando anche alla prima condanna da pane della Chiesa di Roma (1738). Athena95 Però bisogna ricordare che nella massoneria fecero parte molti dei migliori ingegni del secolo e perfino sovrani (come l'imperatore Francesco I e Federico II di Prussia), o Mozart. Proprio le logge massoniche sono una rigida definizione dell'Illuminismo come cultura borghese. In esse si mescolavano infatti liberamente nobili, borghesi ed ecclesiastici, accomunati dalle stesse letture e dagli stessi gusti; così come alla nobiltà appartengono molti dei più noti philosophes (tra gli altri Montesquieu, Beccaria, Verri). Dall’aristocrazia e dalle corti vengono i modelli di gusto e di comportamento che, nel Settecento e anche in seguito, conquistano le altre classi. Si mira alla costituzione di una nuova élite sociale, un'aristocrazia del denaro e dei Lumi, in cui possano confluire la parte più ricca e più colta della nobiltà e gli strati superiori del ceto medio. Sarà un programma che fallirà nei primi anni della Rivoluzione francese. CAP 20: • “Seconda guerra dei Cento anni” per indicare una serie di conflitti che opposero Francia e Inghilterra tra il 1689 e il 1815, nonostante lunghi periodi di pace (1713-1744 e 1763-1793), e l’intervento francese a supporto delle 13 colonie, durante la guerra di indipendenza americana => lotta per controllo delle colonie e per i diversi modi di governo FRANCIA: • Louis XIV muore nel 1715 e la reggenza di Louis XV è affidata al duca Filippo d'Orleans: - restituì al Parlamento la facoltà di mettere in discussione i diritti del re - l'aristocrazia avanza pretese contro l'assolutismo - la parentesi aristocratica finisce nel 1718 - ritorno al sistema del “Re Sole” - inizio dell'Illuminismo in Francia con un Montesquieu e Voltaire - 1715 grave problema finanziario della monarchia francese => lo scozzese John Low presenta una serie di progetti: - emissione della carta moneta per facilitare la circolazione del denaro nel commercio e nell’industria - creazione di una banca con diritto di emettere le banconote - fondazione della Compagnia commerciale delle Indie nel 1719 - Low ottenne l’appalto delle imposte indirette e il controllo generale delle finanze => nel 1720 la Compagnia delle Indie non dà gli utili sperati, si scatena il caos tra gli investitori e Low fugge dal Paese, ma il tesoro si era liberato di gran parte dei debiti grazie alla carta moneta e ne aveva ricavato notevoli vantaggi • Al termine della reggenza, 1723, Filippo d'Orleans diventa primo ministro fino alla morte pochi mesi dopo e fu sostituito dal duca di Borbone e, nel 1726, Louis XV concede la fiducia André Hercule de Fleury, soprannominato “Ercole bonario” - periodo di pace - vittoria contro l'Austria durante la Guerra di Successione polacca - la moneta si stabilizza nel 1726 - governo fermo e prudente - espansione economica con buoni raccolti e l’importazione di zucchero e altri generi coloniali - nel 1732 “Bolla Unigenitus” contro i giansenisti, considerati eretici è proclamata legge di Stato => inizio contrasto tra la Corona e il Parlamento => le molte riforme portate avanti dai ministri di Louis XV erano state bocciate dai ceti legati ai loro privilegi, nonostante l'Illuminismo combatteva l'assolutismo • La Guerra dei Sette anni (1756-1763) lascia la Francia in condizioni finanziarie disastrose, nonostante: - l’annessione della Lorena nel 1766 - l'acquisto della Corsica nel 1768 => deboli tentativi di applicare le dottrine fisiocratiche - liberalizzazione del commercio - promozione del sistema di recensioni - privatizzazione dei beni culturali Athena95 => fine inimicizia asburgo e Borbone - la Francia si concentra sull’Europa e trascura le colonie - William Pitt the Elder, come ministro degli Esteri inglese si concentra sulle colonie e trascura l'Europa continentale => la Francia non riesce a difendere le sue colonie neanche con l'aiuto spagnolo del 1761 (Guerra dei Sette anni) => Trattato di Parigi, 1763: - la Francia mantiene la Martinica e Guadalupa - la Gran Bretagna ha pieno controllo di India, Canada, Ohio, Havana, Antille, Filippine e Florida - alla Spagna va il territorio del Mississippi - alla Prussia è ufficialmente riconosciuta la Slesia con la pace d Hubertusburg CAP 21: ASSOLUTISMO ILLUMINATO • Despoti illuminati erano i sovrani europei che dichiaravano di volersi servire del potere per il bene dei loro sudditi e si professavano amici e discepoli dei philosophes • i philosophes riconoscono la concentrazione del potere nelle mani del monarca come arma per imporre le riforme e combattere i privilegi PRUSSIA: • Federico II scrittore, musicista, amico di Volterra e altri filosofi • Ideale del contratto sociale come dovere e il re era solo il primo servitore dello Stato con onestà, saggezza, abnegazione, rafforzamento militare e burocratico, ma mantiene la servitù della gleba • Nella guerra di successione austriaca e in quella dei 7 anni si rivela il genio militare di Federico II, e nel 1740 ottiene il possesso della Slesia con ricchezze minerarie e industriali • Durante la prima spartizione della Polonia ottiene invece la Prussia orientale nel 1772 • Introdusse il popolamento delle terre orientali grazie a coloni tedeschi e grande tolleranza religiose • La Prussia era il paese più avanzato d’Europa • Riforme amministrative e giudiziarie: per ruolo burocratico serviva un titolo di studio con regolari esami, burocrazia onesta efficiente, abolizione della tortura, pena di morte limitata • Codice civile prussiano 1794 • Estensione della libertà di stampa e istruzione elementare obbligatoria • Immanuel Kant definisce l'età dell'illuminismo come l'età di Federico il grande. AUSTRIA: • La guerra di successione polacca e austriaca del 18º secolo costa la perdita della Slesia e di altri territori italiani • crisi degli Asburgo e in Austria Maria Teresa, regina dal 1740 al 1780, applica riforme amministrative, finanziarie e militari, grazie a buon senso, capacità e desiderio del bene per i suoi popoli. Misure che poi applica agli altri territori dell'impero • 1748 imposta ogni 10 anni • nuovi organi regi per effettuare il riparto • elezione dei tributi • 1749 unico direttorio per Boemia e Austria • la nobiltà è costretta a pagare l'imposta fondiaria ma aumentava la probabilità di una carica civile Athena95 • 1750 Theresianum, collegio • 1752 Accademia militare a Wiener Neustadt • aumento imposte dirette • concezione unitaria di Stato per Austria e Boemia • fase di accentramento del potere e desiderio di pubblica felicità • Kaunitz, cancelliere nel 1753 impone l'istituzione di un Consiglio di Stato, 1760 • Giuseppe II imperatore e coreggente dal 1765, dopo la morte di Francesco I • Politica di rafforzamento dell'autorità e compattezza dello Stato • tra il 1780 e il 1790 stile di governo dispotico e intransigente • giuseppinismo: politica religiosa per riforme interne alla chiesa e volontà di affermare le autorità dello Stato in campo morale e civile • 1771 patente di tolleranza per le minoranze religiose e riforme ecclesiastiche (elimina le discriminazioni contro gli ebrei e sopprime molti conventi e monasteri) • incameramento dei beni degli ordini regolari per finanziare opere pubbliche • istituzione dei seminari statali, 1773, per la formazione intellettuale e civile dei parroci • interventi per una regolata devozione eliminando gli eccessi del culto con Ludovico Muratori • cimiteri allontanati dai luoghi abitati • riti vennero semplificati • provvedimenti riguardanti istruzione e economia: 1774 obbligo scolastico con una scuola elementare per parrocchia (ottima la scuola di Vienna in campo medico) • pianificazione mercato interno, abolendo dazi e pedaggi, per le manifatture nascenti • smantellamento corporazioni • interventi a favore dell'agricoltura • 1781 abolizione della schiavitù • promulgazione del Codice penale giuseppino, 1787, secondo la legalità delle pene e della parità dei sudditi davanti alla legge ma riscontro malcontento e resistente • enorme costo della guerra con la Russia contro la Turchia 1787 • Insurrezione del Belgio che nel 1789 e proclama l'indipendenza • Leopoldo II, granduca di Toscana, succede al fratello, ma muore prima di riprendere le riforme e segna la fine dell’assolutismo illuminato asburgico, contro il clima di immobilismo e sorveglianza del regno di Francesco II • Il 700 In Austria ha un bilancio positivo: • buona amministrazione • attenzione per le classi subalterne • sviluppo economico e industriale • Vienna grande capitale europea RUSSIA: • Elisabetta, figlia di Pietro il grande, rafforzamento militare e ingresso nella politica europea • 1762 Colpo di Stato con l’assassinio di Pietro III ad opera della moglie Caterina • Caterina amica di Voltaire e di altri filosofi, permette ai nobili di andare all'estero: evoluzione interna del paese ed espansione verso l'esterno • scontro con la chiesa ortodossa, tradizionalista e grande proprietaria terriera, Caterina confisca tutte le proprietà ecclesiastiche nel 1764 per risanare le finanze e finanziare l'istruzione • Stipendio ai ministri di culto • servi sotto il demanio regio e miglioramento delle loro condizioni di vita Athena95 • 1767: la commissione legislativa con rappresentanti di nobiltà, cittadini e contadini liberi per un nuovo codice di leggi • Istruzione, nakaz, come guida alla comunicazione e ricerca pubblica felicità, tolleranza, libertà, umanizzazione delle pene e procedure giudiziarie • la commissione fu sciolta nel 1768 e progetti rimasero solo sulla carta a causa di aspre dispute • rivolta di Pugacev, 1773, cosacco degli Urali che si spacciò per Pietro III raccogliendo molti seguaci, soprattutto tra i nobili che denunciavano la pressione • nel 1775 fuga Pugacev fu catturato e processato: il rischio di anarchia peggiora le condizioni dei contadini, che sono ancora più oppressi • riforma dell'amministrazione locale e dell’istruzione pubblica elementare gratuito • fondazione istituti superiori • progressi nelle manifatture miniere e commercio • guerra russo-turca 1768 dove la flotta russa annienta a quella turca nel 1774 • trattato che le garantiva l'accesso al Mar Nero e libero passaggio nel Bosforo • 1772 prima spartizione della Polonia e ottiene Bielorussia e Polonia orientale • 1783 annessione della Crimea, ufficializzata dopo la seconda guerra russo turca dov’era alleata con l'Austria • Polonia: regresso economico e demografico • monarchia elettiva con Liberum Veto: se anche solo un membro della Dieta, l'assemblea, si oppone, come capita quasi sempre, le riforme si bloccano e creano immobilismo • questo veto prendeva inutili le riunioni del Parlamento • Stanislao Poniatowski diventare dopo la morte di Augusto III di Sassonia • Stanislavo, quando salì al trono era una creatura di Caterina, ma si rende conto che la Polonia è destinata a scomparire e tenta delle riforme invano • Caterina II vede minacciata la sua influenza e interviene armata • 1772 prima spartizione della Polonia: confuso periodo di lotte tra i 3 paesi confinanti • Russia ottiene Bielorussia • L’Austria la Galizia e la Lodomiria • Prussia, Prussia occidentale e la saldatura tra i suoi domini • ma Stanislao nel 1791 approva la nuova costituzione, con una monarchia ereditaria e sopprime ufficialmente il Liberum veto • la seconda spartizione del 1793 va solo a vantaggio russo e prussiano • terza spartizione 1795, dopo la tentata rivolta di Tadeusz Kosciuszko • Limiti dell'illuminismo: cancellazione di un grande stato dai 3 sovrani più illuminati • Era di libertà in Svezia dopo la morte senza eredi di Carlo 12º • corona offerta Federico I d’Assia Kassel, ma con una costituzione che concedeva alla dieta molti poteri regi • guerra contro la Russia e contro la Prussia • progresso economico e civile tanto che l'analfabetismo era quasi scomparso a fine secolo • 1772 Gustavo III restaura l'assolutismo monarchico abrogando la costituzione del 1720 e priva i nobili di quasi tutti i loro privilegi • assolutismo in Danimarca come legge dello Stato dal 1665 • regime signorile con sfruttamento dei contadini e molti servi della gleba • Cristiano VII, abolizione del servaggio • coloni come liberi proprietari netti miglioramenti in campo agricolo Athena95 • nuovo catasto o censimento delle proprietà fondiarie 1731 • migliore distribuzione delle imposte • Riduzione delle immunità dei beni feudali ed ecclesiastici • privilegi della chiesa e ristretti come diritto di asilo • nomina di vescovi da parte del sovrano con i concordati del 1727 e del 1740 • rilanciata e riformato l’università di Torino • Migliore formazione ai quadri burocratici borghesi e sistema statale di scuole secondarie • accentramento del potere nelle mani del monarca con riduzione delle autonomie locali e estensione a tutte le province degli intendenti • riordinamento degli organi centrali di governo • unificazione legislativa attuata con le costituzioni del 1727 e del 1729 • sviluppo delle manifatture, soprattutto nel settore cotoniero e laniero • Carlo Emanuele III rafforzamento delle tendenze salutistiche • 1771 abolizione della feudalità • Sardegna ministero di Giovanni Battista Bonino limitare i poteri baronali, ridurre i privilegi della chiesa, combattere brigantaggio e diffondere l'istruzione • NAPOLI Riacquistata l’indipendenza sotto un “re proprio”, Carlo di Borbone nel 1734 • spinta rinnovatrice • Limitazione delle giurisdizioni baronali • politica giurisdizionalistica 1741 • riforma università di Napoli • Catasto delle terre e dei beni iniziato ma il nuovo catasto non porta miglioramenti consistenti • vita intellettuale a Napoli e merito di Scienze naturali economia statistica • trattato Ferdinando Galiani • nuova cattedra universitaria di meccanica e commercio 1754 Antonio Genovesi, di cui saranno allievi i maggiori illuministi napoletani Giuseppe Maria Galanti e Gaetano Filangieri • attenzione della classe intellettuale alla realtà delle province, delle necessità dei ceti produttivi e commercianti e condizioni di vita spesso tragiche e primitive delle masse contadine • quando Carlo di Borbone, diventa re di Spagna, Bernardo Tanucci ministro degli Esteri e divenne il capo del consiglio di reggenza per Ferdinando IV • difensore dello Stato nei confronti della chiesa • espulsione dei gesuiti 1767 • legge sulle mani morte 1769 • gravissima carestia risolta con rimedi tradizionali • nessuna misura contro i Baroni • Ferdinando IV sposa Maria Carolina, orientamento filoaustriaco, e Tanucci viene licenziato nel 1776 • ripresa dell’azione riformatrice con collaborazione di Giuseppe Palmieri e Gaetano Filangieri • Misura liberalizzatrici in campo commerciale • Istituzione di un Monte frumentario per il credito ai coltivatori • Fondazione di manifatture regie e creazione di una cassa sacra per la Calabria colpita da un terremoto nel 1783 • Sicilia vice regno di Domenico Caracciolo: l'abolizione dell'inquisizione, l'avvio di un catasto fallito per l'opposizione della nobiltà • discussione sulle strutture feudali nelle campagne limitavano e condizionava l’autorità dello stato  • LOMBARDIA austriaca pace di Aquisgrana 1748 monarchia asburgica in possesso dello Stato di Milano e del Ducato di Mantova, uniti sotto lo stesso governo • Ducato di Toscana 1753 • 1749 amministrazione finanze • abolita la vendita delle cariche, conferite d'ora in poi solo in base a requisiti di capacità • concentrazione degli appalti e dei dazi in un'unica ferma generale nel Monte di Santa Teresa, per la gestione del debito pubblico e il graduale rimborso dei creditori dello Stato • nuovo catasto giunta presieduta da Pompeo Neri • Decennio di conflitti con il patriziato milanese a difesa dei privilegi tradizionali, necessario nuovo sistema censuario 1760 Athena95 • redistribuzione dell’imposta proporzionale al valore dell’estimo attribuito alle terre ai fabbricati • riduzione dell'imposta personale dai contadini e una somma moderata e fissa • governo delle comunità furono predisposti i rappresentanti degli estimati possessori dei fondi sotto il controllo di funzionari regi, Cancellieri delegati o Cancellieri del censo, che dipendevano da un dicastero centrale • Accademia dei pugni: giovani nobili in polemica con il sapere e il costume dei padri, intorno a Pietro Verri, attirato dalla scienza economica e fondatore dell’esperienza giornalistica del caffè • 1764 dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria e • Giuseppe Parini intellettuale estraneo al gruppo e altri, affermavano comunque esigenze di progresso civile e giustizia sociale • Vienna 1759 inviato a Milano Carlo di Firmian, uomo idee avanzate e di vasta cultura: separazione degli affari giudiziari riservati al Senato e quelli amministrativi e finanziari riservati al magistrato camerale • Rinnovata la gestione delle imposte indirette • sistema degli appalti • ordine e equità • riscattate le regalie alienate (dazi istituiti sotto il governo spagnolo fa privati a corpi civici in cambio di anticipazioni di denaro), che furono stabilite o semplificate • unificazione del mercato interno • smantellato il regime annonario • Giuseppe II 1786 soppressione del Senato, supremo tribunale milanese, istituzione del moderno sistema giudiziario • Ogni provincia aveva intendenti politici, funzionari regi, esautorando quasi del tutto i vecchi consigli cittadini • Controllo dello Stato sulla vita religiosa e il principe aveva la facoltà di conferire benefici ecclesiastici • Seminario regio a Pavia 1786 per la formazione del clero • Scuole superiori di Milano e università di Pavia: nuove cattedre, biblioteche, strumenti scientifici, laboratori con uomini illustri come insegnanti: Beccaria, Parini, Spallanzani, Volta, Tissot, … • scuole elementari per il popolo • economia trae vantaggio dal miglioramento delle vie di comunicazione e dall’accesso privilegiato al mercato austriaco  • TOSCANA: nuovo granduca, Francesco Stefano, dal 1745 e poi imperatore del Sacro Romano Impero • Firenze un consiglio di reggenza composto in parte da funzionari della Lorena • Voleva assicurarsi un consistente flusso di entrate dal proprio dominio e apporta interventi nel settore finanziario: concentrazione di appalti e riordinamento del debito pubblico • 1743 una nuova legge sulla stampa rivendica allo Stato il controllo sulla censura • legge sulle manimorte: autorizzazioni del governo per l'acquisto di nuove terre degli enti ecclesiastici nel 1751 • grave carestia e Pompeo Neri è nel 1758 a Firenze nel gran consiglio di reggenza, e propone come soluzione il favorire della libera circolazione delle derrate per incentivare la produzione e il commercio dei grani (orientamento liberista) • 1753 fondazione dell’Accademia dei Georgofili, che si affermò sotto il governo di Pietro Leopoldo • 1767 libera la compravendita dei cereali all’interno dello Stato e l'esportazione • soppressione delle corporazioni di alti e mestieri nel 1771 • eliminazione delle Dogane interne 1781 • desiderio di migliorare le condizioni di vita delle classi subalterne e dai contadini • bonifiche • tenta nel 1769 a livellare le terre appartenenti alla corona e alle manimorte, ovvero dividerlo in piccoli lotti da assegnare in godimento a coltivatori diretti che potevano trasmetterli in eredità o in vendita in cambio del pagamento di un canone annuo, il livello. Questa mossa non dà i risultati sperati, perché la maggior parte dei poderi veniva acquistata da grossi proprietari o nobili, che difendevano e diffondevano la conduzione a mezzadria tipica della Toscana • il Codice penale del 1786 elimina del tutto la tortura e cancellava la pena di morte • Carta Costituzionale per limitare i poteri del sovrano grazie un'assemblea rappresentativa, ma accantonato nel 1790 quando Pietro Leopoldo diventa imperatore • programma di riordinamento della chiesa di Toscana, dal vescovo giansenista di Prato e Pistoia, Scipione de Ricci: superiorità del consiglio sul pontefice, indipendenza dei vescovi da Roma, sostituzione del volgare al latino, semplificazione del culto, …. Athena95 => fallito, perché se attuato avrebbe portato allo scisma della chiesa Toscana con Roma (bocciato da un'assemblea di vescovi nel 1787) • la legislazione leopoldina è uno dei più coerenti organici programmi di riforma tentati nell’Europa settecentesca e si differenza da quella Giuseppina per l’enfasi sulla libertà diritti dei sudditi piuttosto che sull’autorità e forza dello Stato • marginali riforme nello Stato Pontificio, Repubblica di Venezia, Genova e Lucca • Roma grande capitale: flusso continuo di visitatori da tutta Europa • Pio VI nuovi indirizzi di politica economica • eliminazione dei dazi interni • tentativo di prosciugamento delle paludi pontine • Venezia centro editoriale italiano e sede della raffinata civiltà letteraria e artistica con Goldoni, Guardi e Tiepolo • azione riformatrice dei governi diffusione e la diffusione di nuove corrente di pensiero modificarono la cultura e lo stile di vita dei ceti medio-alti della società italiana • laicizzazione: contrazione numerica del clero regolare bersagliato dalle riforme, diminuito l’ossequio per l'autorità della Chiesa e per le prescrizioni della morale cattolica • conformità alla ragione, esperienza, utilità sociale, prestigio delle scienze pure e applicate, critica delle credenze magiche e superstiziose, giurisprudenza basata sul culto esclusivo del diritto romano, medicina • costume sociale e familiare più libero e sciolto, cicisbeismo • la nobiltà cerca di giustificare i propri privilegi con una vita operosa dedicata al pubblico servizio o negli studi, si mescolava con il ceto civile in conversazioni, accademie pubbliche, teatri, logge massoniche, … • in declino l'uso di destinare al chiostro le figlie nubili e di sacrificare i cadetti al primogenito nella trasmissione dell'eredità • ricerca della felicità e del benessere individuale • nobiltà si imborghesisce e il ceto medio acquista una maggior coscienza di sé e contribuisce alla formazione dei nuovi valori dell’operosità, prima dei contraccolpi della Rivoluzione francese • masse popolari: analfabete, senza pane quotidiano, immerse in un universo magico religioso (Sant’Alfonso de Liguori fondatore delle “cappelle” e compositore della popolare tu scendi dalle stelle, caratterizzata da una religiosità sentimentale zuccherata) • in Italia aumento della popolazione soprattutto nel sud e nelle isole e interessa più le campagne che le città • difficilmente l'incremento demografico può essere considerato l'effetto di un progresso economico generalizzato, ma essendo accresciuta la domanda di cereali, cresce l'espansione delle superfici coltivate, in particolare a mais • specializzazione elevata di produttività soprattutto nella pianura lombarda, con colture foraggere, risaie, gelso, lino e canapa • arretratezza tecnica fa aumentare lo sfruttamento del lavoro contadino a testimonianza delle gravi carestie su estensione nazionale • la forte ascesa dei prezzi beneficia i proprietari terrieri, i pochi fittavoli e massari, i contadini poveri furono invece colpiti duramente perché i salari restavano fermi mentre i prezzi salivano, e perché i padroni inasprirono i patti agrari per avere una quota maggiore di prodotto commerciabile • attacco contro i demani comunali e contro gli usi collettivi, tradizionalmente esercitati sulle terre incolte • usura nei confronti dei contadini in difficoltà CAPITOLO 23: • Tra i coloni inglesi del Nord America non c’era un’alta uniformità per condizioni geografiche, ambientali e per caratteristiche sociali ed economiche • Colonie del nord, NEW ENGLAND: - Massachusetts, Conneticut, Rhode Island, New Hampshire - create dall’immigrazione di minoranze religiose, soprattutto puritane - nel 1620 i padri pellegrini arrivarono con la Mayflower approdano in Massachusetts, dove nel 1630 fondano Boston - economia legata ai circuiti commerciali atlantici, produzione agricola basata sull’autoconsumo, attività artigianale, navale e mercantile - imposta sulle Colonie e formazione di élite sociali e politiche, ma con elevata mobilità interna e coesione culturale • Colonie centrali, MIDDLE COLONIES: Athena95 - deprezzamento della carta moneta - rivalità tra gli Stati per l'occupazione dei territori occidentali - fuga lealisti, ovvero i fedeli al governo britannico - prevalere di interessi locali => per il Congresso problemi di difficile soluzione! • Nel 1781 entrano in vigore gli Articoli della Confederazione: - al governo degli Stati Uniti solo la politica estera e la difesa - tutti gli altri poteri erano prerogativa dei singoli stati => esigenza di un governo centrale forte soprattutto negli stati più ricchi e popolosi - capace di arbitrare tra le ex-colonie - regolare il commercio e la moneta - difendere gli interessi comuni all'esterno - protagonisti il virginiano James Madison e il newyorkese Alexander Hamilton, capo dei Federalisti • La Convenzione incaricata di rivedere la costituzione si riunì nel 1787, approvando una costituzione federale interamente nuova, che sostituisce e integra gli articoli della Confederazione => la costituzione degli Stati Uniti d'America in vigore nel 1788: - difficile equilibrio tra l'esigenza di rafforzare il governo centrale e quella di salvaguardare l'autonomia dei singoli stati - potere legislativo detenuto da un congresso composto da Senato e Camera - rappresentanti elettivi, ma con una diversa durata di mandato e modalità di elezione: - senatori eletti per sei anni e due per ogni stato - rappresentanti della camera eletti ogni due anni con un numero proporzionale alla popolazione dello Stato che gli eleggeva - il Congresso comprendeva le due camere e legiferava in materia di finanza, commercio, moneta e giustizia - al vertice c’era il Presidente, eletto dal popolo, con un mandato di quattro anni e rinnovabile, con potere di veto sospensivo sulle leggi, nomina dei ministri, direzione della politica estera e delle forze armate, designazione dei giudici della Corte Suprema (quando insediati erano inamovibili) - la Corte Suprema era il vertice del potere giudiziario, controllava sulla legittimità costituzionale, sulla legislazione e sul governo federale - secondo l’Art. V, c’era la possibilità di introdurre altri emendamenti al testo, ma i primi dieci del 1791, sono una specie di dichiarazione dei diritti individuali dei cittadini americani => superata la crisi, riprende uno sviluppo demografico ed economico • Dal 1787 i territori dell'ovest popolati da bianchi sarebbero potuti diventare membri della Confederazione se avevano un numero minimo di abitanti e si aggiunsero - Vermont nel 1791 - Kentucky nel 1792 - Tennessee nel 1796 - Ohio nel 1802 • I fenomeni speculativi fanno scoppiare tensioni tra gli stati meridionali, le cui piantagioni avevano continuo bisogno di terra vergine per la monocultura di tabacco e cotone => a rimetterci gli indiani, espulsi dal loro territorio, decimati da malattie infettive e dallo smoderato uso di alcolici • Negli stati del sud la coltura del cotone era notevolmente migliorata grazie alla macchina sgranatrice (1793) di Eli Whitney e alla crescente domanda nell’industria britannica => liberi scambi con la Gran Bretagna - manufatti a basso prezzo in cambio delle manifatture del centro-nord - imposizione di dazi protettivi nei circoli mercantili e finanziari - la borsa di New Yorke altre istituzioni, estendono la loro influenza sulla politica governativa e la società americana • Il primo presidente, George Washington eletto nel 1789 e di nuovo nel 1793: - aureola del generale vittorioso - nobile semplicità - felice scelta dei suoi collaboratori => gli ingenti debiti di guerra furono assunti dal governo federale, che per pagare gli interessi degli speculatori, mantenere un consistente esercito per rendere l’Unione rispettata e temuta all'esterno e all’interno, imposero dazi e imposte gravanti sulla popolazione - creazione della Banca degli Stati Uniti nel 1791 - tendenza all’accentramento dei poteri Athena95 - promozione degli interessi industriali e finanziari del nord => opposizione al Congresso e nell'opinione pubblica => nel 1791 il partito repubblicano è contro quello federalista di Thomas Jefferson: - sostegno nei proprietari terrieri del sud, piccoli mercanti e artigiani del centro-nord, ostili al predominio del capitale - riduzione delle spese per la burocrazia e diplomazia - esercizio per restituire agli Stati parte dei poteri usurpati dal governo federale => nella politica estera: - con la Gran Bretagna trattato di commercio nel 1794 - nel 1803 rapporto preferenziale con la Francia di Napoleone che vende la Louisiana agli USA per 15 mln di dollari - governo britannico dichiara guerra contro la Francia, per impedire il commercio tra Stati Uniti e i possedimenti francesi => la tensione crescente porta a una guerra nel 1812, conclusa con un nulla di fatto, ma sentita come una vittoria piena d'orgoglio per la nuova potenza continentale! CAP 24: RIVOLUZIONE FRANCESE 1789 - 1792 • Luigi XVI sul trono di Francia dal 1774, in un periodo di difficoltà e malessere, dopo un periodo di espansione (alcuni settori superiori a quelli inglesi), ma con: -scarsità di carbone, -ritardo di meccanizzazione (come nell'industria tessile) -mancanza organizzazione creditizia efficiente e moderna -arretratezza nell'agricoltura (impossibili nutrire tutti gli addetti al commercio e all’industria e bassiso tenore di vita nelle campagne) che spesso si fermava all’autoconsumo • Terre= 10% al clero, 20% alla nobiltà, 30% alla borghesia e 40% ai contadini. Pochissime terre coltivate dai coltivatori diretti, anche a causa di: -aumento della popolazione e suddivisioni ereditarie delle terre -pagamento delle decime agli ecclesiastici -diritti feudali dei signori sulle terre e chi le coltivava -altre terre erano coltivate da mezzadri, piccoli affittuari o braccianti -imposte allo Stato => alla fine dell'antico regime solo una piccola parte di contadini poteva vivere del ricavato delle terre e gli altri campi erano coltivati da mezzadri, piccoli affittuari, o braccianti agricoli. • Aumento prezzi agricoli va a danno delle masse lavoratrici: -i beni di prima necessita aumentano del 66% -rendita fondiaria raddoppia -salari crescono solo del 17% => i salariati vedono ridursi il potere di acquisto e ne beneficiava solo chi aveva grano da vendere e chi affittava. • Vita in campagna e città, contro la prosperità senza precedenti di cui godevano le calssi agiate, e molti signori cercarono di ristabilire diritti feudali. -Aumento imposte dal 1800 -introduzione di alcuni concetti fisiocratici -privatizzazione di alcuni beni comunali -abolizione degli usi collettivi -accorpamento di appezzamenti ingranditi aziende => sommosse nell'epoca di Turgot • Clima sociale e culturale: - seguaci e idee figlie del secolo dei lumi - uguaglianza dei diritti - sovranità popolare - incremento alfabetizzazione - scristianizzazione - prima diffusione del controllo delle nascite a causa dei troppi figli illegittimi - crollo vocazioni ecclesiastiche - rarefazione nei testamenti nei lascino alle chiese e meno invocazioni Athena95 - non esisteva una netta contrapposizione tra borghesia (troppo eterogenea per le fonti di reddito e gli atteggiamenti mentali dei suoi membri) e nobiltà - aspirazione borghese a nobilitarsi - vertici del terzo stato si mescolano con la nobiltà stessa, ricca e colta => meno rispetto per le gerarchie sociali • Nei primi 35 ani di governo di Louis XVI si succedono 19 direttori delle finanze => gravita del problema e fallimento delle soluzioni proposte, perché: - insufficienza delle entrate rispetto alla spesa pubblica - impossibilità di aumentare ancora le tasse sui contadini già troppo gravati e di costringere i ceti agiati a pagare in base alle loro ricchezze - inefficienza del sistema, che arricchiva finanzieri e appaltatori => Turgot: -sposta il peso delle imposte sulla proprietà terriera - punta sull’aumento dell’entrate per favorire uno sviluppo economico => Necker: - abolisce uffici superflui - riduce le spese della corte + - unifica varie casse - riforma l'amministrazione del demanio regio - sposta le imposte dei consumi sotto la diretta gestione dello stato - ricorre al credito (prestito di soldi) per coprire le spese della guerra indipendenza americana - proposta di rendere pubblico il bilancio della monarchia, fino ad ora considerato segreto di stato => 1781 fu licenziato dal re stesso, ma: - aggravarsi della crisi dell’agricoltura e dell’allevamento - crollo dei prezzi sul vino => il nuovo controllore, Calonne, nel 1786 si rende conto della situazione tragica: - deficit superava i 100 milioni - si dovevano pagare gli interessi (a chi aveva prestato i soldi) => la soluzione era adozione di radicali riforme: - imposta fondiaria proporzionale alla rendita, compresi nobili e ecclesiastici - liberalizzazione del commercio dei cereali - eliminazione delle frontiere interne => opposizione dei ceti privilegiati e parlamenti, che registravano le leggi • Si decise di convocare una Assemblea di notabili, principi del sangue reale, la più antica e prestigiosa nobiltà, prelati, consiglieri di stato, intendenti, magistrati, rappresentanti dei Pays d'états e delle maggiori città. • I 144 notabili convocati a Versailles nel 1784 sono contrari ai progetti di riforma sull'abolizione dei privilegi fiscali e ritenevano che misure così importanti richiedessero l'approvazione degli Stati Generali. => Calonne sostituito con l'arcivescovo Loménie de Brienne, che mantiene la proposta di sovvenzione territoriale trasformandolo in un tributo dall'ammontare annuo prefissato => l'assemblea viene sciolta a maggio 1787 • Intransigenza dei notabili anche a causa dell'evoluzione della opinione pubblica, che ha la forza in libri, giornali, accademie, logge massoniche, salotti privati e nei ritrovi pubblici: si discuteva di tutto e di tutti e invocavano una forma di rappresentanza della nazione ispirati al modello inglese e alla lotta per la libertà dei coloni americani. Le riforme erano viste con diffidenza perché erano mezzi per rafforzare ulteriormente il potere arbitrario. • Parlamento di Parigi fu alla guida dell'opposizione, rifiutandosi di approvare le leggi proposte da Loménie de Brienne. Gli Stati Generali erano visti come unica soluzione per discutere l'economia e la costituzione dello stato. Nel 1788, il responsabile delle Finanze dichiarò a nome del re gli Stati Generali il primo maggio del 1789. Il re richiamò Necker che però non prese iniziative fino alla convocazione. • Il Parlamento di Parigi dichiarò che dovevano essere rispettate le modalità dell'ultima convocazione degli Stati Generali (1614): i tre ordini dovevano sedere e deliberare separatamente e si sarebbe dato maggior peso alle rivendicazioni di clero e nobiltà.  => spaccatura del fronte antiassolutistico e molti iniziarono a denunciare l'egoismo dei ceti privilegiati e a richiedere con forza la riunione dei tre ordini in un'unica assemblea, con votazione a maggioranza. • Seyès, pubblica un pamphlet nel 1789, "Che cos'è il terzo stato?" e risponde che è l'unica componente operosa e produttiva, ma fuori della nazione stessa perché priva di ogni diritto. Athena95 - approvazione della costituzione civile del clero - radicale riorganizzazione della chiesa gallicana - diocesi divise nei 83 dipartimenti - i vescovi erano eletti da cittadini - stipendi statali ai parroci che diventano pubblici funzionari - nel 1790 è imposto a tutto il clero un giuramento di fedeltà alla rivoluzione: molti rifiutano e vengono sostituiti, (nonostante la condanna del pontefice stesso nel 1791) e si dividono in preti costituzionali e preti refrattari • La famiglia reale aveva contatti segreti con le carte straniere, sperando in un espatrio e nel marasma che si sarebbe scatenato, per giustificare un colpo di forza della monarchia. A Giugno 1791, Luigi XVI e la famiglia lasciarono le Tuileries ma vennero bloccati a Varennes, e furono obbligati a tornare indietro sotto scorta il 25 => il mito della legalità aveva ricevuto un colpo mortale in Francia: questa fuga portò la divisione tra le forze rivoluzionarie: - Robespierre e Marat chiedevano la deposizione del re - la maggioranza dell'assemblea finse di credere al rapimento del monarca - I giacobini moderati si erano divisi nei foglianti con alla testa La Fayette e il triumvirato • La Costituzione votata nel 1791 con alla base la distinzione tra - cittadini passivi - cittadini attivi, coloro che pagano le imposte equivalenti a 3 giornate di lavoro che erano i soli ad avere il diritto di voto => la soglia era comunque molto basta e due terzi dei maschi adulti avevano diritto al voto - un'unica camera - le assemblee dei cittadini attivi dovevano designare degli elettori tra coloro che pagano le imposte di dieci giornate di lavoro => la costituzione del 1791 prevedeva alla monarchia il solo e parziale potere esecutivo: - nominare ministri diplomatici e generali - obbligo di sottoporre i trattati e le dichiarazioni di pace o guerra al voto dell'assemblea. • I membri dell’Assemblea costituente non erano parte dell'Assemblea Legislativa => crebbe il peso e l'autorità dei circoli e delle società popolari, dove erano attivi uomini politici più esperti • Nel 1791 l'Assemblea Legislativa contava 745 deputati, tra cui: - 250 foglianti - 136 giacobini => la sinistra impone la sua egemonia grazie a Brissot e Condorchet, ed è spalleggiata dai Giacobini di Robespierre. • 1790 buon raccolto e discesa dei prezzi • 1791 raccolto mediocre: - svalutazione degli assegnati - mancanza di generi coloniali a causa di una rivolta degli schiavi neri a Santo Domingo - sommosse popolari in campagna e centri urbani, tra cui Parigi - 1792 movimento degli arrabbiati - brissottini, seguaci di Brissot, intransigenti, attaccati all'orgoglio nazionale e alla fierezza rivoluzionaria, verso le potenze straniere che sembravano minacciare gli affari interni della Francia • Luigi XVI sostituì i ministri foglianti con i brissottini e nel 1792 dichiara guerra a Francesco II, nuovo re di Boemia e Ungheria - fallimento dell'offensiva nei Paesi Bassi con Dumouriez come ministro della guerra - proclamata la patria in pericolo - leva di nuovi soldati - arrivo di battaglioni di volontari tra cui i marsigliesi - il duca di Brunswick, comandante delle truppe nemiche, minacciava Parigi in caso di oltraggio alla famiglia reale => 10 agosto nuova municipalità, la Comune Insurrezionale => assalto alle Tuileries e la legislativa vota la - deposizione del monarca - riconoscimento della comune insurrezionale - creazione di un consiglio esecutivo provvisorio, in attesa del suffragio universale di una nuova assemblea CAP 25: RIVOLUZIONE FRANCESE 1792 - 1799 Athena95 • 1792 Costituzione abrogata: - pressione popolare - ossessione del complotto aristocratico - panico dall'avanzata dall'esercito prussiano => all'origine di molte decisioni prese dall'Assemblea e dalla comune di Parigi - arresto degli elementi sospetti - espulsione dei preti refrattari - sequestro dei beni degli emigrati - requisizione dei grani - leve di soldati => clima di paura e di eccitazione: folle di sans-culottes invadono le carceri parigine uccidendo un migliaio di detenuti innocenti, sospettati di tramare contro la rivoluzione => consiglio esecutivo sotto Danton non intervenne - 20 settembre la Convenzione abolì definitivamente la monarchia - avanzata prussiana fermata a Valmy - i francesi occupano la riva sinistra del Reno, il Belgio, Nizza e la Savoia • Solo il 10% degli aventi diritto andò a votare i deputati per la Convenzione Nazionale, e gli elementi sospetti si astennero o gli fu impedito di votare => la nuova assemblea era formata da 749 membri: - uomini di legge - amministratori locali - intellettuali - scomparsi i foglianti - 200 brissottini, detti girondini perché il quartiere della gironda aveva ottimi oratori - 100 montagnardi, in alto a sinistra della gradinata - membri della pianura o palude, perché oscillanti => la maggioranza aveva idee di sinistra, e si contrappongono girondini e montagnardi sull'atteggiamento da avere nei confronti del re, detenuto nella torre del Tempio => alla fine il re fu condannato a morte, e ghigliottinato il 20 gennaio... RIP • Nel 1793, la Convenzione dichiara guerra a Inghilterra, Olanda e Spagna => alla coalizione antifrancese aderirono quasi tutti gli stati tedeschi e italiani • In Francia: - defezione di molti vecchi ufficiali - disorganizzazione dell'esercito - gli inglesi occupavano le Antille (grave conseguenza per il commercio) - i territori a sinistra del Reno furono evacuati - riprende l'agitazione per il carovita - lotta contro gli speculatori - istituzione di un calmiere di prezzi => rivolta dei contadini in Vandea: - contro le operazioni di leva - contro la scristianizzazione, perché fedeli alla religione tradizionale - odio verso la città e i patrioti => strage di cittadini • La Convenzione prende misure eccezionali: - tribunale rivoluzionario per il processo sommario - creazione di comitati di sorveglianza in comuni - il 6 aprile viene formato un Comitato di Salute Pubblica, per vigilare sul consiglio esecutivo e composta da 9 membri del centro e due di sinistra (Danton) - provvedimenti economici ostili alle restrizioni di libertà di commercio - iniziativa dei montagnardi disposti a venire incontro alle richieste dei sans-culottes per conquistarne la appoggio => il pane costava il doppio che nel 1789 ed è votato un Maximum, calmiere dei grani e delle farine. Athena95 • I girondini hanno il sostegno di molte province, come Marsiglia e Lione, ma in un clima di tensione, a Parigi, i sans-culottes fecero votare alla Convenzione, sotto minaccia, una mozione che disponeva l'arresto di 29 girondini e ministri - insofferenza a sud e a ovest verso il radicalismo politico dai rivoluzionari - insurrezione federalista contro l'epurazione dei leader girondini dalla convenzione => i montagnardi avevano vinto, ma al prezzo di una grave mortificazione della sovranità parlamentare e del peggioramento della contrapposizione tra capitale e province. • Nel 1793: - Parigi sembra una città assediata - capitole Magonza - la Francia è invasa a nord dagli austriaci e a sud dai piemontesi - la “Grande Armata cattolica e reale” della Vandea assedia Nantes e diffonde l'insurrezione federalista - Tolone si consegna gli inglesi - i sans-culotte parigini di Hébert misure più spietate contro gli aristocratici e i ricchi => la classe politica formatasi dal 1789 supera tutte le difficoltà e imponendo gradualmente la propria guida, e viene approvata la richiesta della maggioranza democratica di una nuova Costituzione, con una “Dichiarazione dei diritti”, che aggiungeva alla precedente il diritto alla sussistenza, al lavoro, all'istruzione e all'insurrezione - poteri legislativi in un'unica assemblea - per le leggi più importanti era previsto il Referendum => la Costituzione, sottoposta a plebiscito, è approvata a maggioranza schiacciante, ma non entrerà mai in vigore. • La Convenzione cerca di rafforzare il governo: - il Comitato di Salute Pubblica è ampliato e rinnovato con i montagnardi Robespierre, Saint-Just e Couthon => la dittatura che si sostituisce alla Convenzione punta a: - riorganizzazione l’esercito - assumere la direzione dell'economia di guerra - lottare contro i nemici interni ed esterni - accentrare il potere, in contraddizione con la democrazia delle masse popolari => 1793: - abolizione di tutti i diritti signorili - vendita dei beni nazionali, confiscati agli emigrati, a piccoli lotti per favorirne l'acquisto ai contadini senza terra - istituita la pena di morte contro gli speculatori => i sans-culottes protestano: - il cattivo funzionamento del calmiere - coltivatori e mercanti lasciano i mercati per vendere in nero o a minor prezzo da altre parti => arresto del capo degli arrabbiati, ma la Convenzione è invasa dai manifestanti e Robespierre: - costituisce un “esercito rivoluzionario” di sans-culotte per la requisizione dei grani - formula una legge che consentiva l'arresto degli elementi sospetti dal Comitato di sorveglianza - il Maximum è esteso ai generi di prima necessità e ai salari - comincia una serie di esecuzioni di massa, e il 16 ottobre è ghigliottinata anche Marie Antoinette => Era il Terrore • Dei gruppi hebertisti avviano una campagna di “scristianizzazione”: - molte chiese vengono chiuse per diventare luoghi di riunione - i preti sono incitati a sposarsi - vengono introdotte le processioni blasfeme - creazione della festa della Dea Ragione - culto dei ministri della rivoluzione, come Marat ucciso da Charlotte Corday il 13 luglio - calendario riformato in 12 mesi di 30 giorni, con i 5 giorni residui detti sans-culottes, che sono chiamati in onore delle manifestazioni della natura - domenica è decadi, ed è dedicato alle feste civiche - dal 1792 inizia la nuova era, che inizia con l’anno I - introduzione del sistema metrico decimale - il radicato sentimento religioso delle popolazioni era offeso e Robespierre, ostile all'ateismo blocca la campagna di scristianizzazione => volontà radicale di rifondazione e rigenerazione. • Era anche un periodo di miglioramento per la situazione militare:
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