Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

La Riforma e l'Economia in Europa (1500-1700), Appunti di Storia Moderna

Storia della ChiesaStoria EconomicaStoria politicaStoria Sociale

La riforma in europa, il suo impatto sulla società, la politica e l'economia. Vengono trattati temi come la demografia, le rivolte contadine, la manifattura, la diffusione del calvinismo e la controriforma. Il periodo copertto va dal 1500 al 1700.

Cosa imparerai

  • Quali furono le caratteristiche delle botteghe nel 1500?
  • Quali furono le conseguenze della riforma nel XV-XVI secolo?
  • Quali furono le cause della demografia nel 1500?
  • Quali furono le caratteristiche dell'economia nel 1500?
  • Quali furono le cause della crisi religiosa nel XV-XVI secolo?

Tipologia: Appunti

2018/2019

Caricato il 16/01/2019

GiorgiaPalli
GiorgiaPalli 🇮🇹

4.5

(33)

23 documenti

1 / 13

Toggle sidebar

Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica La Riforma e l'Economia in Europa (1500-1700) e più Appunti in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! Corso di storia Moderna 32h obbligo di frequenza Docente: Andrea Caracausi L’esame consta di 3 domande aperte, massimo 25 righe su argomenti trattati a lezione, valutate da 1 a 10, ma sufficienza in tutte e tre le domande, corrispondenti a tre periodi storici (6 la sufficienza). Materiale di studio: appunti delle lezioni, power point, manuale. Argomenti non trattati a lezione non vanno studiati nel manuale. Il docente non è fissato con le date, ma desidera circoscrivere gli eventi dal punto di vista geografico, culturale, sociale, politico, filosofico, religioso, economico e del diritto. Storia come scienza sociale che cerca di vedere e comprendere le motivazioni che hanno provocato un evento in relazione ai motivi socio-culturali. La storia è comprendere il presente mediante il passato e comprendere il passato mediante il presente (Apologia della storia, o Mestiere di storico, March Bloch). Cogliere il divenire e non cadere nel presente, cause ed effetti e una molteplicità di tempi: Il tempo breve, il fatto, l’avvenimento, il tempo della cronaca e della politica; il tempo medio, il tempo dell’economia e della società (ma anche del diritto, delle scienze…); il tempo lungo/lunghissimo, il tempo delle culture, della mentalità, delle geografie. Lo spazio: guardare un luogo nella propria interezza, anche per capire il presente. Ciò che avviene localmente può provocare modifiche globali. Locale o globale? Usare un atlante storico. Studiare storia con curiosità, capire il perché di ciò che ci circonda, indagando spazio, tempo e intensità del fenomeno. Che cos’è la storia Moderna? Da questo momento si inizia a ragionare sul tempo storico e la storia diventa progressiva, si pensa in prospettiva. Dalla fine del XV secolo inizia l’età moderna: Individuo, ragione, natura, Stato…le origini del mondo in cui viviamo. In questo periodo si esalta l’individuo, il progresso senza fine. Si domina la natura tramite lo Stato. L’uomo moderno, l’uomo prima era solo parte di una comunità, membro di un corpo. La società moderna era suddivisa in classi (religiosa, artigianale). Si inizia a sviluppare la concezione di individuo come tale in grado di creare qualcosa. L’utopia del periodo era creare una società di diseguali. Tema della religione. Durante l’età moderna si crea un nuovo rapporto con Dio e un nuovo ruolo della chiesa cattolica. Avviene una frattura molto forte, la riforma protestante, che ha un effetto molto forte sui popoli, sulla chiesa, che attua una controriforma. Lo stato moderno e la costruzione delle nazioni. Conflitti e guerre che portano alla formazione di un’identità nazionale. Elementi teorici e ideologici, l’economia in relazione ai mercati nazionali e la fiscalità. Il diritto dal pluralismo giuridico al costituzionalismo. L’amministrazione e burocrazia. Un rinascimento culturale, l’invenzione della stampa e la diffusione dell’istruzione. Lezione 1: L’Europa fuori dall’Europa • Alle origini dell’espansione. • Asia ed Europa. • L’espansione portoghese e spagnola. • La conquista. • Conclusioni. Le figure più note sono quelle di Vasco de Gama (1498-1499) con la scoperta delle Indie orientali e quella di Cristoforo Colombo (1492-1493) con la scoperta dell’America. Dagli oggetti di diversa provenienza rinvenuti in Europa, ci si rende conto che nel periodo basso medievale ci furono diversi scambi. C’era un desiderio di arricchimento delle classi sociali, pertanto gli scambi commerciali consistevano in materie prime e materiali pregiati. Gli scambi commerciali avvenivano da nord Europa alla Cina. Altri prodotti importati al centro degli scambi erano le spezie, per conservare le vivande, la seta cinese, il cotone dell’Oceano Indiano, il lino dell’Egitto, l’indingo del Bengala (India) per colorare i tessuti. Altri materiali importanti erano i diamanti della regione di Colconda dell’India, l’ambra e il topazio utilizzati per creare gioielli e decorare vesti. Il punto di partenza della maggior parte dei prodotti era la Cina. I prodotti venivano esportati nelle Isole delle Molucche. Altre aree importante era quella del Bengala e del Guyarat. I prodotti giungevano in Europa grazie alla via della seta, via carovaniera, oppure via mare, per il golfo persico con la città di Hormuz e Bassora, per il mar Rosso con il porto di Haden, fino a giungere al Cairo. Dall’Europa invece si esportavano i prodotti in lana, oro (Africa), argento (Germania). Lo scambio dei prodotti creavano un forte legame fra Asia e Europa. I mercanti era di diversa provenienza e religione: cristiani, musulmani. La zona del medio-oriente era basilare in questi scambi. Il Mediterraneo orientale aveva quindi una posizione predominante. Le istituzioni consolari erano garantiti da una regolarità e sicurezza dei viaggi. I prezzi del pepe. Cosa accade dentro e fuori Europa L’espansione dell’impero Ottomano Il popolo ottomano subentra nei traffici centro europei, espandendosi dall’Anatolia ai Balcani, fino a conquistare Costantinopoli nel 1453. Mehmed II (il conquistatore), Caffa (1475). Vie carovaniere. Venezia e i turchi in continuo conflitto. Con l’aumento del prezzo del pepe Venezia perse definitivamente il proprio ruolo nel Mediterraneo orientale. In Europa abbiamo un’area Italia centro-settentrionale e le fiandre. La Germania e il Sacro Romano Impero, diviso in stati e regni, il cui re era eletto da 7 elettori. La Germania non aveva molto da spartire a livello internazionale, essendo spaccato in staterelli e non avendo un’unità politica. Inghilterra e Francia, in guerra fino al 1453 (guerra dei trent’anni), non hanno la possibilità di reagire. La Francia, meno devastata dell’Inghilterra era impegnata in affari politici interni, per rimettersi in piedi. Portogallo e Spagna erano impegnati La reconquista? Un lungo processo storico. La penisola iberica è stata impegnata in un processo di reconquista, perché nel VII secolo gli arabi avevano conquistato Granada, Siviglia e Cordoba, terreni dei Visigoti. In questo periodo la Spagna deve riconquistare i suoi territori, essendo divisa fra nord (spagnoli) e sud (arabi). Questo processo durerà fino al 1200. L’idea degli spagnoli era di spopolare i terreni occupati, despoblado, e poi ripartiti, il ripartimento. Organizzazione di un territorio. Una società in espansione che nel 1300 incontra però un freno. L’espansione del Portogallo (XIV-XV sec.) Diverse fasi (fine 1300-meta 1400). Il Portogallo in un secolo esplora diverse zone dell’Africa, con reperimento di prodotti, schiavi e materie prima. Inizialmente le esplorazioni erano libere e qualsiasi privato poteva intraprendere un viaggio. I portoghesi non invadono altri territori, perché il loro obbiettivo principale era il commercio. L’obiettivo finale era giungere all’India. Le cause: • Geografiche: Il Portogallo era isolato dalle montagne. • Politica interna: La dinastia degli Havìz era una dinastia nuova arrivata nel 1300. Si instaura una nuova figura appartenente ad una famiglia che necessita di legittimare il loro potere. Gli Havìz erano legati a mercanti e marinai. • Politica estera: Crociate in Marocco (fallite), espansione in Africa. • Altre: esplorazione che inizia nel 1300 per rinnovare l’economia e le tecnologie. L’espansione spagnola La Spagna era suddivisa in due parti con due diversi sovrani con capitali Castiglia e Aragona. I due sovrani cercano di restaurare il potere regio con audìencias e corregidores, dei tribunali speciali e il tercios per controllare il territorio interno. Lo scopo è creare un’identità statale utilizzando la fede religiosa, per giustificare le opere militari, cacciare i musulmani e gli ebrei dalla Spagna, creare un’inquisizione. Colombo e la Castiglia. Colombo inizialmente era andato dal Portogallo e venne rifiutato, gli aragonesi anche si rifiutarono perché erano maggiormente interessato al Mediterraneo orientale. Colombo allora chiese l’appoggio della Castiglia. Isabella, regina di Castiglia, diede i fondi a Colombo per il viaggio nelle Indie orientali, perché: • La Castiglia non aveva prodotti degni di nota • La Castiglia era essa rispetto all’Aragona e al Portogallo, sia dal punto di vista di potere che di territori. Colombo scoprì l’America, scambiandole per le Indie orientali. Non fu consapevole di aver scoperto un mondo nuovo. Una questione mondiale Spagna e Portogallo diventano due potenze economiche importanti in espansione. Per risolvere i conflitti di competenza territoriale le due potenze chiesero udienza al papa. Venne stipulato il trattato di Tordesillas. Il sovrano cristiano deve anche diffondere il cristianesimo, l’elemento religioso diventa sempre più un pretesto per ristabilire la propria supremazia e mantenere i propri territori. La conquista I portoghesi non sono interessati a conquistare i territori, ma desiderano controllare il commercio marittimo lungo la via tracciata da Vasco de Gama. La conquista dell’America e gli imperi pre-colombiane da parte degli spagnoli: I Maya: popolo guerriero diviso in città stato, sempre in conflitto tra di loro. Gli Aztechi: Impero dominato da un popolo, un’alleanza fra città stato. Popolo diviso in etnie e clan. Il centro era nella valle del Messico dove avevano costruito delle colonie militari. Impero molto debole, con conflitti interni. Gli Incas: Sistema redistributivo delle ricchezze. Strutture sociali rigide. Élite ereditaria legata al sovrano separato dagli umili. Religione politeistica, impostata su rigidi rituali. Prima fase dell’espansione 1492-1517 conquista delle isole caribiche. 1519-1521 Messico con Cortèz. 1533-1540 Conquista degli Incas: Iniziative private dei conquistadores finanziati dai privati, riconosciuti dalla corona. Conquistadores soprattutto poveri o figli illegittimi, il cui unico obiettivo è arricchirsi. Cause della conquista: • Tecnologia superiore rispetto alle popolazioni pre-colombiane: ferro, armi da fuoco, cavalli. • Istituzioni: mancanza di comunicazione tra i popoli • Società: Il popolo non avevano alleanze fra di loro. • Politica • Religione: Alcuni Incas scambiarono Pizzarro per una delle loro divinità, il dio serpente. • Demografia: Gli spagnoli portarono il morbillo e il vaiolo, che decimarono le popolazioni. Il crollo demografico pertanto non è dovuto solo alle battaglie di conquista dei conquistadores. Gli europei importarono il lavoro forzato, la separazione e riallocazione di alcune famiglie nel territorio (calo fecondità delle famiglie). Conclusioni: Carlo V Perché studiare Carlo V? In questo periodo viene a essere in crisi l’idea di un’Europa unita sotto il potere imperiale. L’Europa non può essere unita con le due figure distinte di papa e imperatore. Mediterraneo luogo di incontro, che crea un nuovo modello di stato per l’Europa. Scontri politici e militari. In questo periodo vediamo le origini degli stati nazionali. L’eredità degli Asburgo, dinastia dominante dell’Europa fino al 1800. Eredità non solo culturale, ma anche politica, amministrativa e filosofica Le Riforma di Principi • Dieta di Spira (1529): Si arriva ad una protestatio, ossia la libertà dei principi nel stabilire la propria fede. • Dieta di Augusta (1530): si ha una frattura insanabile, c’è la confessio augustana, i principi aderiscono al protestantesimo. • Lega di Smalcalda (1531): è un’alleanza militare fra tutti i principi. Se uno viene attaccato gli altri devono difenderlo. • Dieta di Ratisbona (1541): Battaglie sul campo. • Pace di Augusta (1555): l’impero ha il diritto di abbracciare il pensiero evangelico di Lutero. La decisione è dei singoli principi territoriali. La riforma è giunta a conclusione. “Cuius regio eius religio”. È il signore, non il contadino, a stabilire la religione, tuttavia viene legittimata la migrazione. Le conseguenze: • Rottura dell’universalismo cattolico. • Un ritorno al Vangelo: viene messa in discussione il ruolo della chiesa come mediatrice. Vengono messe al bando le indulgenze, le opere di bene, le messe. • Una frattura tra impero e ceti imperiali. I principi si prendono la loro autonomia a scapito del potere dell’imperatore. Ho saltato tre lezioni Esercitazione: oggetto, tempo, spazio, fattori (geografia, diritto, economia, religione) Le spezie, Granada, Università di Padova, Congregazione del Sant’uffizio Le spezie: oggetto commerciale, tempo dilazionato (1450-1550), espansione europea, prodotto scambiato nel Mediterraneo, coinvolgimento delle rotte atlantiche, via alle Indie Orientali, espansione del Portogallo e della Spagna. Motivazione politica nel confrontarsi con la nuova potenza dell’Impero Ottomano. Fattore economico, aumento dei prezzi provoca il desiderio di nuove vie e prodotti. Conseguenze: cristianizzazioni dei popoli latini, scoperta di nuove razze, scoperta che la terra non è piatta. L’alba delle nuove potenze europee • La rivolta dei Paesi Bassi • L’ascesa dell’Olanda o • La formazione della potenza inglese La rivolta dei Paesi Bassi Il calvinismo e la sua diffusione Eresia che si diffonde principalmente in città, si parla infatti di riforma delle città. Giovanni Calvino (1509-1564) diffonde le sue tesi, basandosi sui concetti di provvidenza e predestinazione. La provvidenza è il motivo della pace tra gli uomini, perché Dio veglia su di noi. La predestinazione consiste nel fatto che la salvezza non è per tutti e non si può comprare. L’individuo è chiamato ad agire per la gloria di dio. Per testimoniare la propria vocazione e testimoniare la propria elezione. L’individuo deve essere attivo, non solo per guadagnarsi la salvezza, ma per glorificarsi davanti a Dio. Max Weber definì il calvinista come un individuo anti edonistico, che ha una morale ferrea e che è un lavoratore indefesso. Il calvinista è un uomo attivo anche dal punto di vista economico perché compra ricchezze per avere un guadagno che poi reinvestirà. Il calvinismo si diffonde prima in Francia poi nei Paesi Bassi. La Rivolta fase 1: anni 1560 • Il fattore religioso (calvinismo) • Il fattore economico: periodo di crisi dei commerci e dell’area Baltica, periodo di carestie, disoccupazione • Il fattore politico: oppressione da parte degli spagnoli con Filippo II. Le soluzioni: • Mediazione o intervento? Duca d’Alba e Margherita d’Austria protagonisti nell’intervento La prima protesta nel 1566 subito sedata dal Duca d’Alba. S’instaura una dittatura e un periodo di governo anti calvinista (1568-1572). Fase 2: dal 1572-1579 Il duca d’Alba impone nuove tasse, come la tassa del 10% su qualsiasi prodotto commerciale. Repressione religiosa. Seconda rivolta con Guglielmo D’Orange nel 1572. Costi crescenti e il sacco di Anversa (1575). Pacificazione di Gand con divisione: nord calvinista e indipendente, autonomia dal punto di vista commerciale; sud aristocrazia terriera cristiano, no autonomia dalla Spagna. Unione di Utrecht 1579 Economia e società nel 1500 • La demografia • L’agricoltura • Le manifatture • Commerci e finanza La demografia • Censimenti non statisticamente provati. • Fonti fiscali: con lo scopo di censire la proprietà e le rendite di un determinato nucleo familiare. • Libri parrocchiali: testimoniavano il numero di fedeli, tuttavia non c’era un controllo di stranieri e non cristiani. • Stati d’anime: registri che, in seguito al Concilio di Trento (1545-1563), i parroci erano tenuti a compilare regolarmente. In essi erano registrati i dati anagrafici e religiosi dei parrocchiani, nonché le professioni svolte e le proprietà. La ripresa demografica (fine ‘400-1600) • Rapporto uomo e ambiente (fattore ambiente) • Nuovi insediamenti con caratteristiche del villaggio medievale, con una forte preminenza del ruolo del Signore, che aveva disponibilità di terre, risorse naturali (acqua), animali, diritto di caccia e pesca. • Politiche di urbanizzazione, che favorirono i movimenti migratori verso le città. Una volta recuperata la popolazione rurale, se non c’era più disponibilità di risorse e terre, essi si spostavano nelle città. Disboscamento per aumentare le dimensioni delle città. SI formano le prime metropoli come Napoli, Venezia, Milano, Parigi e Londra. • Movimenti migratori interregionali e forte spinta a ripopolare le città. Migrazione di tipo ordinario. • Incentivi alla mobilità di manodopera specializzata: lavorazione della seta, di navi, lavorazione delle ceramiche. Incentivi tramite esenzioni daziarie e diritto di cittadinanza. Le variabili demografiche • Dinamiche di breve, medio lungo periodo. Alto tasso di mortalità e alto tasso di natività. Mortalità principalmente infantile, per motivazioni igienico- sanitarie e assenza di pratiche mediche. • Legate a guerre/ carestie/ epidemie: di norma legate tra di loro, perché una provoca l’altra. • Che tipo di famiglia? Nucleare o neolocale. • Formazione nucleo famigliare e disponibilità di risorse, come terre, per permettere di vivere. L’agricoltura A est si produceva grano e materie prime per le industrie dell’ovest: grano, pellame, lana. C’era un predominio del signore ed aveva una proprietà diretta sulla gestione delle risorse. Il suolo veniva dato in gestione alla comunità, imponendo alcune colture ed i giorni in cui si poteva lavorare sui campi della collettività e sui propri. Non c’è il ricorso ad un lavoro salariato, ma coatto. Ci si specializzava sulla produzione di un unico prodotto (grano). Si parla di regime estensivo del suolo, in quanto si riteneva che più era esteso il terreno da coltivare, più si produceva. I contratti erano di tipo Corvèes. A ovest si parla di proprietà e possesso. Si hanno campi comuni, della collettività e campi aperti. Si ha un regime di tipo estensivo e vi è un consumo domestico. I campi del padrone venivano affittati, tramite enfiteuti, livelli e mezzadria. Verso una nuova agricoltura: metà 1500 • Dove? Ovest: Paesi bassi e Italia centro-settentrionale • Perché? Nascita di mercati e derrate agricole e materie prime industriali. Il padrone inizia a desiderare i campi liberi e ad avere diritti sui campi comuni. • Come? Aumento di poderi • Dai campi aperti alla: recinzione dei terreni, sostituzione del maggese con piante foraggere. Inserendo queste colture, si aumenta la produzione. La privatizzazione dei terreni diventa un problema per le attività di tipo pastorale itinerante. Le manifatture Le manifatture pre-industriali: la bottega artigiana Nel mondo artigianale urbano la bottega è la più tipica l’unità produttiva, al tempo stesso luogo di produzione e di formazione. Gli spazi dove si svolgono le attività artigianali vengono organizzati in modo differente secondo le specifiche necessità di lavoro, ma la forma più tipica è quella della bottega dove operano: • Maestro artigiano • Apprendisti e lavoranti: individui che stanno imparando il mestiere o che sono lì per svolgere servizi di fatica. • Materie prime e mercato locale La bottega artigiana • Casa e bottega: le botteghe si trovano in genere al piano terra di un edificio, con affaccio diretto sulla pubblica via, sovente sotto i portici, che ne costituiscono la parte anteriore e riparano i banchi su cui viene esposta la merce. L’unico ambiente interno viene adibito contemporaneamente a deposito e a laboratorio manifatturiero • Clientela locale • Mercato locale • Beni ordinari di consumo Vendita • Bottega: vendita diretta • Mercato: si diffondono mercati coperti e le logge dei mercati. • Fiere • Dettaglio Manifatture 1: lana La manifattura tessile e laniera fu uno dei settori trainanti dell’economia cittadina, insieme al commercio ed alla finanza e gli appartenenti all’arte della lana si comportarono sia da mercanti, che da imprenditori, acquistando la materia prima, che veniva smistata tra le diverse categorie artigianali impegnate in un lungo processo di lavorazione per arrivare al prodotto finito, rivenduto nelle botteghe. La lana veniva prima smistata, lavata, sgrassata e battuta con colpi di bastone. A questo punto la lana era pronta per essere consegnata ai cardatori, che sfilacciavano i fiocchi in fili di varie lunghezze. La fase finale della lavorazione della lana è la filatura, compito che veniva assegnato alle donne. La filatura consisteva in due operazioni, la torsione e ka stiratura del filo, che veniva avvolto a spirale e messo in tensione usando i fusi e le rocche. Le tecniche di filatura si evolsero rapidamente, già alla fine del ‘200 si diffuse il filatoio a puleggia e nel ‘400 si diffuse anche il filatoio ad alette, che facilitava il compito. Manifatture 2: seta In questo periodo la tessitura della seta raggiunge un alto li Il seicento Popolazione approssimativa dei maggiori paesi europei dal 1000 al 1700 Aumento della Francia e Inghilterra, ma progressiva regressione demografica agli inizi del 1500. Una regressione demografica • Una prima fase, a fine ‘500 • Una seconda fase: guerra dei Trent’anni e peste “manzoniana, l’area più colpita fu la pianura padana e l’Italia centro-settentrionale le • Una terza fase, in tutta la penisola iberica e nel Mezzogiorno (peste) • Piccole crisi di fine seicento (crisi agrarie) • Un panorama variegato Una regressione demografica e i suoi effetti • Calo della domanda e dei prezzi: accentuato nelle due aree colpite dal regressione demografica, Italia e Germania. • Aumento dei salari reali, ma con effetti divergenti • Continua diminuzione della piccola proprietà • Aumento dei salari urbani. Chi viveva in città aveva maggiore proprietà d’acquisto. Tecnologia e nuove colture Durante il seicento ci fu un abbandono delle terre, ma anche una ripresa dell’allevamento, della viticultura e di piante industriali. • L’espansione della viticoltura: grande diffusione di viticoltura nella regione di Bordeaux. • Il conflitto fra allevamento e cerealicoltura • Guerra e decimazione • Rivolte poche: perché? • Una società “divisa”: nessuna cooperazione fra i ceti • I principi di un’economia morale basata sul rispetto di principi redistributivi. Consapevolezza nei gruppi e nei corpi che se inverno rigido e mancato raccolto, prezzi di mercato aumentano. Redistribuzione delle risorse anche ai meno fortunati Stato e chiesa fra pubblico e privato Il rapporto tra stato e chiesa (periodo della controriforma) • Un bisogno reciproco, ma un delicato equilibrio Religioni contro l’Europa nel secolo di ferro La diffusione della Riforma • L’umanesimo e la repressione di Francesco I (’30-’40) • Il calvinismo e la sua diffusione (anni ’50) • Le conseguenze della pace • Ai Guisa, della Scozia cattolica L’inizio dei conflitti (primi anni ’60) e le guerre di religione in Francia • La rivolta contro gli usurpatori: rivolte, congiure di palazzo • Le prime congiure e la nascita degli “Ugonotti” (traduzione del temine tedesco eidgenossen. • Caterina de’ Medici, madre di Francesco I, e la tregua momentanea: trova un accordo con i calvinisti, perché i Guisa stavano diventando più importante del sovrano. Vengono convocati gli stati generali, dando una sorta di libertà ai calvinisti di professare la loro religione. • I contrasti religiosi e politici (interni e internazionali): scontri di fede, rivalità interne fra conte dei Guisa e il conte dei Borbone Il conflitto si inasprisce (1572-1589) • Il massacro di San Bartolomeo (1572), massacro degli Ugonotti • Il distacco fra Re e calvinisti • La morte di Francesco d’Anjou (1584) e la guerra dei tre “Enrichi”: guerra di successione fra le famiglie Guisa, Valois e Borbone. • La Francia è sull’orlo di disgregarsi: le lotte interne s’intensificano. L’assassinio del Guisa e l’assassinio del Valois (1589): rimane solamente il re Borbone • Enrico IV (di Borbone) diventa re di Francia • Pace di Vervins con la Spagna, che sancisce la salvezza d’integrità territoriale della Francia; Editto di Nante (1598), che sancisce l’amnistia per i calvinisti per i peccati commessi negli anni antecedenti all’editto, la restaurazione della religione cattolica e restituzione dei beni ecclesiastici alla chiesa, libertà di culto ai calvinisti, a patto che esercitassero solo in alcuni luoghi. Enrico IV e la Francia dopo le guerre di religione • Religioni contro? La possibilità di convivenza • Il re è colui che ristabilisce l’ordine. Il re è colui che ha salvato l’integrità francese. • Il re consolida il suo potere iniziando a vendere le cariche pubbliche: la venalità delle cariche e la nobiltà di toga. La Germania dopo Augusta • La pace di Augusta (1555): cuius regio eius religio; reservatum ecclesiasticum. • Nessuno però rispetta i patti e… • Il calvinismo, non ufficialmente riconosciuto, si diffonde sempre più in modo aggressivo. Il recupero cattolico • L’offensiva cattolica in Baviera (anni ’60-70): instaurano una forma di assolutismo cattolico. • La ripresa degli Asburgo in Austria (’90) • Il ruolo dei gesuiti nella ristabilizzazione del credo cattolico • La nobiltà in ascesa: passaggio dal protestantesimo al cattolicesimo • La contrapposizione cattolici-riformati • Il caso Donaurworth (1605) e la formazione dell’Unione calvinista: la città di Donauworth viene occupata e viene imposto il cattolicesimo, quindi i calvinisti si uniscono per autodifendersi La rivoluzione Boema (1618) col re liberale Mattia • Cause: • Tradizioni politiche • Presenza calvinista • Il ruolo chiave nell’elezione imperiale • Ferdinando futuri imperatore • Federico V del palatinato eletto re dai Boemi • Effetto: guerra dei trent’anni Il ruolo del conflitto, dentro e fuori l’Olanda (federazione di 7 province) L’Olanda nel Seicento • Un processo di ristrutturazione politica e istituzionale • Dalla costruzione dello Stato alla leadership europea: l’Olanda diventa una potenza con la supremazia nel commercio e nel mare. • Le difese militari: elemento determinante per mantenere l’autonomia. Vengono costruiti di bastioni per proteggere le città. L’esercito, di grandi dimensioni, costituito da uomini di diverse nazionalità, capeggiati da uomini olandesi • La nascita di un’aristocrazia militare. La riforma militare in Olanda e in Europa • Una “rivoluzione militare” • L’olanda come tappa importante: convivenza fra la società e le truppe; necessità di una nuova logistica per far commerciare e funzionare le strutture preposte ai commerci; sedentarietà degli eserciti. • Codici di condotta e familiarità dell’esercito: viene istituito un regolamento per i militari, vengono imposte multe per reati, come lo stupro. • Dentro e fuori l’Olanda: la riforma ebbe grande effetto non solo sull’Olanda, ma anche in tutta Europa. L’impatto più forte fu nel Palatinato e nella Svezia, che importarono il modello militare olandese, utilizzandolo nella guerra dei trent’anni. La tecnologia olandese in Europa • Irrigazione e bonifiche: vengono anche costruite delle vie interne d’acqua, per comunicare di città in città. • Fortificazioni • Città portuali: anche la Svezia inizia a costruire città portuali. L’elemento politico- istituzionale • Le province fra stato federativo e confederazione: le province erano province sovrane, che rinunciavano alla sovranità per la difesa del territorio, per la tassazione della difesa e per la politica estera. Le decisioni non venivano sempre prese all’unanimità totale. Spesso accadeva che fossero prese anche con l’opposizione di alcune province. Per la tassazione le province ebbero sempre una certa autonomia, tuttavia il dialogo con il centro di governo era obbligatorio e consultativo. • La tassazione • Gli stati generali: lo scalino subito dopo le province. Ogni provincia doveva mandare dei delegati per le trattazioni comuni degli stati generali alle assemblee degli stessi. Ogni provincia aveva un solo voto a disposizione, per provincia. Gli stati generali d’Olanda si occupavano delle questioni generali non di responsabilità delle province: guerra, pace, trattazione con gli stati esteri. • Lo stadholder: non nominati dal re, ma dalle province. In tutte le province dovevano nominare gli uffici generali e amministrare la giustizia. Fortemente influenzati dall’aristocrazia militare olandese di corte. La supremazia nei traffici europei e nelle manifatture locali Dagli inizi alla supremazia • I commerci “ricchi”: commercio legato all’esportazione dei prodotti locali. Successo dovuto alla forte posizione strategica e a tutti gli elementi spiegati prima. Vengono riaperti i corsi d’acqua verso l’Europa centrale. L’afflusso di capitali provenienti da Anversa. • L’immigrazione dalle Fiandre: uno dei più grandi esodi dell’Europa. L’Olanda riceve al suo interno moltissimi migranti, provenienti da tutta Europa. • La gestione dei migranti • Il magazzino del mondo: l’Olanda diventa il centro principale del commercio europeo • Tre fasi: • 1590-1609: l’istituzione dei “ricchi commerci” • 1609-1621: gli anni della tregua. • 1621-1647: la ripresa del conflitto • 1652-1647: l’apice della potenza Un ruolo importante: la Voc (1602) nel commercio • I primi esperimenti • I mercanti e J. Van Oldenbarnevelt (avvocato generale) per risolvere i crescenti problemi • Lo stato crea una nuova compagnia delle Indie orientali: Verenidge Oost-Indische Compagnie (VOC), che fu creata nel 1602 • Società per azioni • Con bilanciamento dei quadri dirigenti a seconda delle religioni • Realtà politica: una sua espressione Dopo un mese… L’alba delle riforme: l’illuminismo, l’Europa del 170 L’immagine della luce della sapienza diventa un simbolo Gli obiettivi delle riforme • Ricerca della pubblica felicità • Rafforzamento degli stati Da questi due punti consegue: • Politica antiecclesiastica • Riforma sistema istruzione • Riforma del sistema fiscale • Riforma dei codici delle leggi e separazione dei poteri amministrativi e quelli giudiziari • Abolizione della pena di morte e della tortura Gli intellettuali • Tra gli intellettuali che fondarono chiesto nuovo scenario di pensiero, spicca certamente Voltaire • Ma gli illuministi non furono soltanto pensatori laici e libertini • In Italia si deve ricordare Ludvico Antonio Muratori, abate e bibliotecario di Modena • La fortuna delle loro idee pot+ basarsi su un fenomeno nuovo che era la crescita dell’opinione pubblica Voltaire (1694-1774) L’importanza delle reti dinastiche Elisabetta Farnese regina di Spagna
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved