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storia moderna- sintesi del XIV XV e XVI secolo, Sintesi del corso di Storia Moderna

sintesi del XIV XV e XVI secolo

Tipologia: Sintesi del corso

2019/2020

Caricato il 20/07/2020

carmen-bonen
carmen-bonen 🇮🇹

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Scarica storia moderna- sintesi del XIV XV e XVI secolo e più Sintesi del corso in PDF di Storia Moderna solo su Docsity! XIV XV E XVI SECOLO Il Rinascimento, diffuso nell’Europa occidentale nella prima metà del XV secolo, fu un evento che riprendeva e rinnovava un discorso interrotto dai secoli bui del Medioevo, secoli di barbarie, quando l’uomo si negava i piaceri terreni e viveva aspettando il regno di Dio. Si ritornava all’antichità greca e romana, si riconquistava il mondo delle humanae litterae (da cui arriva il termine Umanesimo). Il Rinascimento fu preparato dall’Umanesimo che nel XV secolo era già diffuso in Europa e comprendeva una serie di rapporti epistolari fra gli intellettuali che parlavano e scrivevano in un latino colto. Da una filosofia della contemplazione che cerca il significato della vita, siamo passati ad un filosofia di natura eclettica che accentua gli aspetti del comportamento umano. L’uomo del rinascimento non è un uomo che non crede più, non avviene una rottura in materia religiosa, egli crede in una religione naturale. L’uomo è considerato come collegamento tra le cose materiali e quelle spirituali e si esalta quindi la sua dignità. La vita terrena e il mondo vengono visti quindi con una luce diversa, nuova e positiva. In una rivoluzione culturale che va da Petrarca nel XIV secolo a Erasmo da Rotterdam nel XVI secolo, viene innovata la concezione dell’uomo e del suo ruolo nell’universo. Si diffuse allora la filologia, lavoro di recupero dei testi antichi e la restituzione alla loro forma originaria. La prima edizione filologica del testo greco fu la Bibbia, pubblicata nel 1516 da Erasmo da Rotterdam. Tra il XIV e XV secolo si formarono le corti italiane che si distinguevano dalle altre corti principesche europee (città ideali all’interno delle quali c’era ogni bene e bellezza) per la promozione dell’arte e della ricerca intellettuale, fenomeno noto come mecenatismo (affermatosi soprattutto a Milano, Venezia, Roma, Ferrara, Mantova e Urbino) che si diffuse perché i sovrani capirono che oltre ad affermare il loro potere con le armi potevano farlo anche con l’arte e la cultura, quindi chiamavano nelle corti pittori, artisti, scrittori ecc. Nella metà del secolo XV, venne inventata da Gutemberg, a Firenze, la stampa a caratteri mobili; il primo libro stampato fu la Bibbia in latino. La fase più matura della letteratura Umanistico-Rinascimentale fu nel ‘500, in quanto nel ‘400 l’amore per gli autori antichi aveva ispirato un’imitazione mentre qui, i poeti volevano scrivere ai livelli dei classici e non imitarli. Tra il XIV e XV secolo si è formato un nuovo cittadino borghese che ha imparato ad avere fiducia nei propri mezzi e nella propria iniziativa e che attraverso i viaggi si fece una mentalità più aperta e realistica. Un fattore economico importante nell’evoluzione economica e commerc iale di questi secoli è costituito dalle grandi famiglie di banchieri, come i Fugger, che concedevano prestiti anche agli Stati regionali. Si assiste alla trasformazione edilizia delle città, ovvero, le città (in particolare quelle italiane) impegnarono grandi somme di denaro per rinnovare e abbellire le città. Tuttavia tra il XV e XVI secolo si hanno senza dubbio costi eccessivi che gravarono sulla popolazione contadina, sottoposta a pesanti obblighi. In questo secolo oltre alla stampa a caratteri mobili, inventata da Gutemberg, furono fabbricate nuove armi da fuoco e venne inventata contemporaneamente la povere da sparo; queste permettevano di avere eserciti più numerosi in quanto l’addestramento per utilizzare queste armi era più veloce rispetto all’addestramento con quelle da punta. Avvengono cambiamenti importanti anche nel campo dell’agricoltura dove in Inghilterra vengono attuate le “enclosures”, cioè recinsioni di terreni comuni destinati alla coltivazione. Nella prima metà del ‘400 i cinque maggiori stati italiani (Milano, Venezia, Firenze, stato pontificio e regno di Napoli) erano costantemente in guerra perché tutti aspiravano al dominio sull’intera penisola: Milano e Venezia ebbero un forte scontro nel 1426 dal quale ne uscì vincitrice Venezia e ottenne con la pace di Ferrara l’estensione del suo dominio fino a Brescia e Bergamo. Milano non si arrese e conflitti e scontri continuarono a persistere. Nel 1453 giunse la notizia della caduta di Costantinopoli in mano ai turchi e il loro spostamento verso l’Occidente, spinse l’Italia a maggiore prudenza e si cercò di trovare un equilibrio attraverso la pace di Lodi, firmata nel 1454, con la quale si concluse lo scontro tra Milano e Venezia e donò inoltre all'Italia un nuovo assetto politico- istituzionale, che garantì un sostanziale equilibrio territoriale. Essendo Costantinopoli sotto il dominio dei turchi, nel 1453, Spagna e Portogallo per non scontrarsi con i turchi e sottostare alla supremazia veneziana, che deteneva il dominio sul commercio delle coste del Mediterraneo, decisero di cercare vie alternative per raggiungere le Indie che erano fornitrici delle ricercate spezie oltre che di oro e argento. Toscanelli, un geografo fiorentino, ipotizzò che essendo la terra sferica fosse possibile, partendo dai porti europei sull’Atlantico, raggiungere le Indie navigando quindi da est verso ovest e percorrendo una distanza relativamente breve. Per verificare questa teoria Cristoforo Colombo, un navigatore genovese al servizio della Spagna, organizzò una spedizione: salpò con tre caravelle il 3 agosto del 1492 e dopo due mesi di navigazione avvistarono terra. Colombo era convinto di aver raggiunto delle isole dell’Asia, invece approdarono sull’isola di Hispaniola e avevano scoperto una nuova terra. La scoperta di questa nuova terra fu dimostrata e affermata solo nel 1507 quando Amerigo Vespucci, esploratore fiorentino, ne navigò le coste e fornì carte e relazioni dei suoi viaggi. La “Nuova Terra” prese il nome di America in onore proprio di Amerigo. L’aver condotto un’esplorazione geografica sulla base di un’ipotesi scientifica e le nuove scoperte, segnavano l’inizio evidente dell’età moderna: la trasformazione capitalistica nel campo dell’economia, la rivoluzione copernicana nel campo delle scienze della filosofia e della cultura in generale. Nel ‘500 si sviluppa il capitalismo, in continuità della rivoluzione commerciale sviluppatasi nel basso medioevo, che è caratterizzato dagli investimenti (in mano d’opera salariata, macchine, materie prime) degli imprenditori per moltiplicare i loro capitali . Questo però si scontra con il sistema feudale in quanto quest’ultimo ha vincoli ben diversi.
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