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La Prima Guerra Mondiale: La Guerra di Usura e l'Intervento degli Stati Uniti, Appunti di Storia

La situazione europea nel 1914 e le cause che hanno portato allo scoppio della prima guerra mondiale. Vengono descritte le reazioni dei vari paesi, l'iniziativa tedesca, l'intervento italiano e la guerra nelle trincee. Inoltre, vengono trattati i fattori economici e sociali che hanno influenzato il corso della guerra, come la produzione agricola, la nazionalizzazione delle industrie e la propaganda. Il documento conclude con la rivoluzione d'ottobre e la pace di brest-litovsk.

Tipologia: Appunti

2022/2023

In vendita dal 08/04/2024

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Scarica La Prima Guerra Mondiale: La Guerra di Usura e l'Intervento degli Stati Uniti e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! PRIMA GUERRA MONDIALE -motivo scatenante: 28 giugno 1914 uno studente bosniaco, Gavrilo Princip, uccise con due colpi di pistola l’rede al trono d’Austria, l’arciduca Francesco Ferdinando e sua moglie a Sarajevo, capitale della Bosnia. (L’attentatore faceva parte di un’organizzazione irredentista che aveva la sua base operativa in Serbia e godeva di una certa tolleranza da parte del governo di quel paese) Si trasformò così in un caso internazionale e mise in moto una catena di reazioni e controreazioni che precipitarono l’Europa in un conflitto di proporzioni mai viste. -caso: nell’Europa del 1914 esistevano tutte le premesse che rendevano possibile una guerra: raporti tesi fra le grandi potenze (Austria vs Russia, Francia vs Germania, Germania vs Inghilterra), divisioni in blocchi contrapposti, corsa agli armamenti, spinte bellicistiche all’interno dei singoli paesi. Ma queste premesse non avevano come sbocco obbligato un conflitto europeo. Fu l'attentato di Sarajevo a far esplodere tensioni che altri- menti avrebbero potuto restare latenti. Furono le decisioni prese da governanti e capi militari a trasformare una crisi locale in un conflitto generale, il primo combattuto sul vecchio continente dopo la fine delle guerre napoleoniche. -prima mossa: L'ULTIMATUM AUSTRIACO  L'Austria compì la prima mossa inviando, il 23 luglio, un durissimo ultimatum alla Serbia. -seconda mossa: la Russia sostiene la Serbia  accettò solo in parte l'ultimatum, respingendo in particolare la clausola che prevedeva la partecipazione di funzionari austriaci alle indagini sui mandanti dell'attentato. -terza mossa: L'Austria giudicò la risposta insufficiente e, il 28 luglio, dichiarò guerra alla Serbia. Immediata reazione del governo russo  il giorno successivo, ordinò la mobilitazione delle forze armate, ossia, dare il via a tutta quella serie di operazioni che costituivano la necessaria premessa di una guerra (la mobilitazione - che i generali russi vollero estesa all'intero confine occidentale e non solo alle frontiere con l'Austria- Ungheria per prevenire un eventuale attacco da parte della Germania - fu interpretata dal governo tedesco come un atto di ostilità) L'INIZIATIVA TEDESCA: II 31 luglio la Germania inviò un ultimatum alla Russia intimandole l'immediata sospensione dei preparativi bellici. L'ultimatum non ottenne risposta e fu seguito, a ventiquattr'ore di distanza, dalla dichiarazione di guerra. la Francia, legata alla Russia da un trattato di alleanza militare, mobilitò le proprie forze armate. La Germania rispose con un nuovo ultimatum e con la successiva dichiarazione di guerra alla Francia. iniziativa del governo tedesco, appoggio incondizionato all'Austria, precipitare definitivamente la situazione. la Germania soffriva da tempo di un complesso di accerchiamento, ritenendosi ingiustamente soffocata nelle sue ambizioni internazionali. IL PIANO SCHLIFFEN: elaborato da Alfred von Schlieffen, prevedeva in primo luogo un massiccio attacco contro la Francia, che avrebbe dovuto essere messa fuori combattimento in poche settimane. FONDAMENTALE LA VELOCITA’  era previsto che le truppe tedesche passassero attraverso il Belgio, neutrale. Ciò avrebbe permesso di investire lo schieramento nemico nel suo punto più debole e di puntare direttamente su Parigi Raggiunto questo obiettivo, il grosso delle forze sarebbe stato impiegato contro la Russia, la cui macchina militare era potenzialmente fortissima, ma lenta in azione. motivazioni di ordine militare: La strategia dei generali tedeschi si basava infatti sulla rapidità e sulla sorpresa, non ammetteva la possibilità di lasciare l'iniziativa in mano agli avversari. La Gran Bretagna, già fortemente preoccupata dall'eventualità di un successo tedesco, non poteva tollerare l'aggressione a un paese neutrale che si affacciava sulle coste della Manica.  il 4 agosto, l'Inghilterra dichiarava guerra alla Germania (inaspettato)  mettere in campo rapidamente eserciti di proporzioni mai conosciute prima. Germania: solo fronte occidentale un milione e mezzo di uomini la Francia più di un milione, tutti disponevano di fucili a ripetizione e di cannoni potentissimi. mitragliatrici automatiche, armi potenti e maneggevoli.  concezioni strategiche diverse da quelle della tradizionale guerra di movimento, che si fondava sulla manovra offensiva, sullo spostamento rapido di ingenti masse di uomini in vista di pochi e risolutivi scontri campali. Tutti i piani di guerra erano basati sulla previsione di un conflitto di pochi mesi o addirittura di poche settimane. FALLIMENTO DEL PIANO TEDESCO: 6 settembre  i francesi riuscirono a lanciare un improvviso contrattacco e, dopo una settimana di furiosi combattimenti, i tedeschi furono costretti a ripiegare su una linea più arretrata. Con l'arresto dell'offensiva sulla Marna (pochi km da Parigi)  fallito. LA GUERRA DI LOGORAMENTO. Alla fine di novembre gli eserciti si erano ormai attestati in trincee improvvisate su un fronte lungo 750 km, che andava dal Mare del Nord al confine svizzero. guerra di logoramento, o di usura: due schieramenti immobili affrontarsi in una serie di sterili quanto sanguinosi attacchi, inframmezzati da lunghi periodi di stasi. In una guerra di questo genere, l'iniziale superiorità militare degli Imperi centrali passava in secondo piano. - Molte potenze minori temevano di restare sacrificate da una nuova sistemazione dell'assetto internazionale decisa sopra le loro teste, altre cercarono di profittare della guerra per soddisfare le loro ambizioni territoriali  assumere dimensioni planetarie: 1) Giappone dichiara guerra alla Germania per impadronirsi dei possedimenti tedeschi in Estremo Oriente. 2) Turchia interviene a favore degli Imperi centrali. 3) A fianco della Germania e dell'Austria sarebbe poi intervenuta la Bulgaria contro il Portogallo, la Romania e la Grecia. 4) intervento a favore dell'Intesa degli Stati Uniti (aprile 1917), che si trascinarono dietro numerosi paesi extraeuropei il cui contributo alla guerra fu però poco rilevante. L'INTERVENTO DELL'ITALIA Nell'agosto 1914, a guerra appena scoppiata, il governo aveva dichiarato la neutralità dell'Italia  il carattere della Triplice Alleanza, obbligava le potenze all'intervento solo nel caso in cui una di loro fosse stata attaccata. una guerra contro l'Austria, che avrebbe consentito all'Italia di portare a compimento il processo risorgimentale, riunendo alla patria Trento e Trieste Portavoce di questa linea interventista furono gruppi e partiti della sinistra democratica: i repubblicani, i radicali, i socialriformisti, le associazioni irredentiste, esponenti delle frange estremiste e del movimento operaio convertitisi alla causa della guerra rivoluzionaria: i nazionalisti erano decisi a far sì che l'Italia potesse affermare la sua vocazione di grande potenza imperialista. ala più consistente dello schieramento liberale Giovanni Giolitti  linea neutralista. Giolitti, non riteneva il paese preparato ad affrontare la guerra ed era inoltre convinto che l'Italia avrebbe potuto ottenere dagli Imperi centrali, come compenso per la sua neutralità, buona parte dei terri-tori rivendicati. mondo cattolico italiano, atteggiamento pacifista,  preoccupazione di vedere l'Italia schierata a fianco della Francia anticlericale contro la cattolica Austria-Ungheria. LA NUOVA TECNOLOGIA MILITARE progressi scientifici e sviluppo economico: Artiglierie pesanti, fucili a ripetizione e mitragliatrici ARMI CHIMICHE (tedeschi): gas che venivano indirizzati verso le trincee nemiche provocando la morte per soffocamento (maschera antigas) TELECOMUNICAZIONI E MEZZI MOTORIZZATI: aeronautica e radiofonia (coordinare i movimenti delle truppe su fronti vastissimi + affluire rapidamente masse di soldati dalle ferrovie al fronte) AVIAZIONE: costruiti circa 200.000, sempre più veloci, ma non abbastanza affidabili da poter essere usati sistematicamente nelle battaglie. Nei primi anni del conflitto gli aerei furono usati soprattutto per la ricognizione, oltre che per la «caccia» (cioè l'azione contro altri aerei e, in genere, contro obiettivi mobili nemici). CARRO ARMATO (inglesi): primi mezzi corazzati, le autoblindo erano limitati nel loro impiego dal fatto di potersi muovere solo su strada sostituire le ruote con cingoli, che già venivano impiegati sulle macchine agricole e che permettevano ai veicoli di attraversare qualsiasi terreno e di essere usati per attaccare e scavalcare le trincee nemiche SOTTOMARINO (tedeschi): attaccare le navi da guerra nemiche + affondare senza preavviso le navi mercantili (maggio 1915 un sottomarino tedesco affondò il transatlantico inglese Lusitania, che trasportava più di mille passeggeri fra cui 140 cittadini americani (ma aveva a bordo anche armi destinate all'Inghilterra), le proteste degli Stati Uniti furono così energiche da convincere i tedeschi a sospendere la guerra sottomarina) LE VITTIME CIVILI - abitanti delle zone adiacenti al fronte costretti a lasciare le loro case e le loro terre. - chi risiedeva in un paese diverso dalla propria patria d'origine e che poteva trovarsi improvvisamente soggetto alla confisca dei beni e a una serie di restrizioni personali che potevano arrivare all'internamento. - minoranze etniche che avevano nel passato recente manifestato aspirazioni indipendentiste (sospettate di intesa col nemico.) LO STERMINIO DEGLI ARMENI: antica popolazione di religione cristiana, abitava prevalentemente in una regione del Caucaso divisa fra l'Impero ottomano e quello russo  gli armeni che vivevano nella parte turca di quella regione furono sottoposti a una brutale deportazione che si trasformò in uno sterminio LE TRASFORMAZIONI NELL'ECONOMIA: alimentare la macchina industriale gigantesca degli eserciti al fronte. - Le industrie interessate alle forniture belliche (siderurgiche, meccaniche e chimiche in primo luogo) conobbero uno sviluppo imponente, al di fuori di qualsiasi legge di mercato cliente principale: lo Stato. - Interi settori dell'industria furono posti sotto il controllo dei poteri pubblici. Anche la produzione agricola fu assoggettata a un regime di requisizioni e di prezzi controllati. - Germania: socialismo di guerra» (=Nazionalizzazione di tutte le industrie e l'introduzione di rigorose gestioni centralizzate. Controllo statale del commercio estero. Disciplina rigorosa per i lavoratori, con sciopero vietato) APPARATI PUBBLICI: governi  aumento della burocrazia. Ovunque il potere esecutivo si rafforzò a spese degli organismi rappresentativi LA PROPAGANDA: raggiungere in tutti i modi possibili la popolazione civile.  manifesti murali, manifestazioni di solidarietà ai combattenti, incoraggiare la nascita di comitati e associazioni «per la resistenza interna». I SOCIALISTI CONTRO LA GUERRA: Zimmerwald e a Kienthal, in Svizzera, settembre 1915 e aprile 1916, si tennero due conferenze socialiste internazionali che si conclusero con l'approvazione di documenti in cui si rinnovava la condanna della guerra e si chiedeva una pace «senza annessioni e senza indennità». Parteciparono: delegazioni dei partiti socialisti dei paesi neutrali - svizzeri, olandesi e scandinavi - e di quelli che avevano fin dall'inizio rifiutato l'adesione alla guerra, nonché rappresentanti delle minoranze pacifiste che si erano formate in seno ai partiti maggiori. 1917: LA SVOLTA DEL CONFLITTO LA RIVOLUZIONE IN RUSSIA: inizio di marzo, sciopero generale degli operai di Pietrogrado imponente manifestazione politica contro il regime zarista. - soldati chiamati a ristabilire l'ordine rifiutarono di sparare sulla folla e fraternizzarono coi dimostranti - lo zar abdicò il 15 marzo e pochi giorni dopo venne arrestato con l'intera famiglia reale (collasso militare della Russia) LE DIFFICOLTÀ DEGLI IMPERI CENTRALI: 1) In aprile una serie di scioperi ebbe luogo in Germania e in Austria 2) In maggio si ammutinarono i marinai della flotta tedesca del Baltico. 3) nell'Impero austro-ungarico, l'andamento non brillante della guerra aveva ridato forza alle aspirazioni indipendentiste delle nazionalità oppresse  accordo fra serbi, croati e sloveni per la costituzione di uno Stato unitario degli slavi del Sud (la futura Jugoslavia). 4) iniziativa promossa in agosto dal papa Benedetto XV che invitò i governi a por fine all'«inutile strage» e a prendere in considerazione l'ipotesi di una pace senza annessioni. I destinatari accolsero infatti con irritazione l'accenno all'«inutile strage»  riecheggiare le formule della propaganda socialista, non erano disposti ad ammettere che tutto ciò potesse essere considerato «inutile» L'ITALIA E IL DISASTRO DI CAPORETTO Italia il 1917: fra maggio e settembre Cadorna ordinò una nuova serie di offensive sull'Isonzo  manifestazioni e malcontento episodio insurrezionale: Torino fra il 22 e il 26 agosto, quando una protesta originata dalla mancanza di pane si trasformò in un’autentica sommossa, con forte partecipazione operaia. 24 ottobre 1917, un'armata austriaca rinforzata da sette divisioni tedesche attaccò le linee italiane sull'alto Isonzo e le sfondò nei pressi del villaggio di Caporetto. (avanzarono in profondità nel Friuli  tattica dell'infiltrazione, penetrare il più rapidamente possibile in territorio nemico senza preoccuparsi di consolidare le posizioni raggiunte, sfruttando invece la sorpresa per mettere in crisi lo schieramento avversario) buona parte delle truppe italiane dovettero abbandonare precipitosamente le posizioni che tenevano dall'inizio della guerra. Solo dopo due settimane  esercito dimezzato, attestarsi sulla nuova linea difensiva del Piave, lasciando in mano al nemico circa 10.000 km² di territorio italiano, oltre a 300.000 prigionieri e a una quantità impressionante di armi, munizioni e vettovaglie. L'INTERVENTO DEGLI STATI UNITI: (6 aprile) gli Stati Uniti decidevano di entrare in guerra contro la Germania che aveva avviato una guerra sottomarina. L'intervento americano, decisivo sia sul piano militare sia su quello economico, tanto da compensare il gravissimo colpo subito dall'Intesa con l'uscita di scena della Russia ripercussioni positive sul corso della guerra italiana: - ritirata sul Piave aveva consentito un notevole accorciamento del fronte - combattere una guerra difensiva, contro un nemico che occupava una parte del territorio nazionale: aumentare il senso di coesione patriottica, propaganda fra le truppe attraverso la diffusione dei giornali di trincea e la creazione di un Servizio P (cioè propaganda) prospettare ai soldati la possibilità di vantaggi materiali di cui il paese e i singoli cittadini avrebbero potuto godere in caso di vittoria presentare la come una lotta per un più giusto ordine interno e internazionale  guerra democratica LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE E LA PACE DI BREST-LITOVSK – - notte fra il 6 e il 7 novembre 1917 i bolscevichi presero il potere in Russia Il governo rivoluzionario presieduto da Lenin  porre fine alla guerra, dichiarò la sua disponibilità a una pace «senza annessioni e senza indennità», firmando subito dopo l'armistizio con gli Imperi centrali. stipulata il 3 marzo 1918 nella città di Brest-Litovsk: Russia, perdita di circa un quarto dei territori europei dell'Impero russo. salvare il nuovo Stato socialista Stati dell'Intesa. accentuare il carattere ideologico della guerra come una crociata della democrazia contro l'autoritarismo presidente americano Woodrow Wilson  gennaio 1918 - l'abolizione della diplomazia segreta - ripristino della libertà di navigazione - soppressione delle barriere doganali - riduzione degli armamenti - piena reintegrazione del Belgio, della Serbia e della Romania - evacuazione dei territori russi occupati dai tedeschi - restituzione alla Francia dell'Alsazia-Lorena - possibilità di sviluppo autonomo per i popoli soggetti all'Impero austro-ungarico e a quello turco - rettifica dei confini italiani secondo le linee indicate dalle nazionalità - istituzione di un nuovo organismo internazionale, la Società delle nazioni, per assicurare il mutuo rispetto delle norme di convivenza fra i popoli. FINE DELLA GUERRA furiosi combattimenti  8 e 11 agosto, nella grande battaglia di Amiens, i tedeschi subirono la prima grave sconfitta sul fronte occidentale. Da quel momento cominciarono ad arretrare lentamente, mentre fra le loro truppe si facevano più evidenti i segni di stanchezza. perso la guerra: sbarazzarsi del potere che avevano così largamente esercitato e di lasciare ai politici la responsabilità di un armistizio (nuovo governo di coalizione democratica formatosi ai primi di ottobre) VINCITA TRIPLICE INTESA 1) Bulgaria. 2) Un mese dopo era l'Impero turco a chiedere precipitosamente l'armistizio. 3) crisi finale dell'Austria-Ungheria. 4) cecoslovacchi e slavi del Sud proclamarono l'indipendenza, mentre i soldati abbandonavano il fronte in numero sempre maggiore. 5) gli italiani lanciano un'offensiva sul fronte del Piave austriaci, armistizio con l'Italia 6) Germania, la più grande flotta tedesca ammutinò + assieme agli operai della città, consigli rivoluzionari ispirati all'esempio russo.
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