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Storia riassunta mago di oz, Appunti di Lingua Italiana

il mago di oz

Tipologia: Appunti

2015/2016

Caricato il 06/01/2016

zukkina88
zukkina88 🇮🇹

4.5

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Scarica Storia riassunta mago di oz e più Appunti in PDF di Lingua Italiana solo su Docsity! C’era una volta una bambina di nome Dorothy con il suo cagnolino Totò. Un giorno si trovava nella sua casetta in campagna, dove viveva con gli zii e il suo cagnolino Totò. Venne un ciclone così forte che si portò via l’intera casa. Quando la bambina si riprese dallo spavento, guardò fuori dalla porta della sua casetta e si trovò di fronte ad un paesaggio che non conosceva. Il ciclone aveva portato la sua casetta al di là dell’arcobaleno, nel magico MONDO DI OZ! Dorothy uscì, si guardò un po’ intorno e si accorse che da sotto la casetta spuntavano due piedi con delle graziose scarpette rosse. Erano le scarpette della perfida Strega dell’Est, che aveva schiacciato atterrando! Gli abitanti del regno di Oz, i mastichini, iniziarono a festeggiarla e ringraziarla per aver liberato il loro popolo dall’oppressione della terribile strega e le regalarono le scarpette rosse, che avevano il potere di proteggerla da tutti i mali. Arrivò anche la strega buona del Nord, amica di Dorothy, che le indicò la strada dorata verso il castello di Smeraldo, dove abitava il Mago di Oz, che poteva esaudire ogni desiderio…le diede qualche consiglio e la salutò con un gran bacio sulla fronte. L’unico suo desiderio, da quel momento, era quello di tornare a casa. Dorothy indossò le scarpette rosse della strega dell’Est e si incamminò lungo la strada dorata che l’avrebbe condotta dal mago. INCONTRO CON LO SPAVENTAPASSERI Durante il suo cammino ,in un campo di grano trovò uno spaventapasseri stanco di stare appeso ad un palo per spaventare gli uccelli. Egli aveva nel cuore un desiderio: avere un cervello. Dorothy sfilò lo spaventapasseri e disse: ”Mi chiamo Dorothy e vado alla città di smeraldo per chiedere al mago di Oz di aiutarmi a tornare al mio paese.” “Chi è Oz? E dov’è la città di smeraldo?” chiese lo spaventapasseri “perché io non so niente…sono tutto imbottito di paglia, non ho cervello… credi che, se venissi con te, questo Oz potrebbe darmi un po’ di cervello? Io non ho paura di nulla, solo del fuoco”. Dorothy prese sottobraccio lo spaventapasseri che faticava a reggersi in piedi da solo e i due si incamminarono… L'OMINO DI LATTA Lungo la strada, Dorothy e lo spaventapasseri, sentirono un lamento. Proveniva da un uomo di latta che brandiva un’accetta. “Eri tu che ti lamentavi?” chiese Dorothy “Sì, è da un anno che mi lamento, ma nessuno mi sentiva…” “Cosa posso fare per te?” “Prendi l’oliatore e ungimi le articolazioni perché sono tutto arrugginito e non posso muovermi.” Dorothy eseguì e, finalmente, l’uomo di latta riuscì muoversi. La bambina gli disse che si stavano recando nella città del mago di Oz perché avevano bisogno di aiuto. Anche l’uomo di latta chiese di unirsi a loro poiché desiderava tanto avere un cuore. I due lo accolsero felici e si incamminarono nuovamente lungo la strada dorata, verso la città di Smeraldo… IL LEONE Percorrendo il sentiero, in mezzo alla foresta, Dorothy, lo spaventapasseri e l’uomo di latta, sentirono un tremendo ruggito: un enorme leone balzò in mezzo alla strada minacciando loro e il piccolo cane Totò. A quel punto Dorothy si arrabbiò e gli diede un piccolo schiaffo sul naso. Dorothy disse al leone: “Perché te la prendi con i più piccoli?” Il leone si mise a piangere e, asciugandosi gli occhi con il ciuffo peloso della sua coda ammise: ”È vero, ma mi manca il coraggio…ho paura di tutto!” Dorothy gli propose di unirsi a loro, forse anche a lui il Mago avrebbe dato un po’ di coraggio! Ora erano quattro gli amici che, in compagnia di Totò, camminavano verso il castello per chiedere: il ritorno a casa, un cervello, un cuore e il coraggio al potente mago di Oz. Prima parte INCONTRO CON LA STREGA E OZ Camminarono lungo la strada dorata per molto tempo, superando molti ostacoli, infine giunsero alla favolosa città di Smeraldo dove viveva il mago in persona. I quattro viaggiatori, però, per ottenere ciò che
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