Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

Storia - Riassunto Repubblica di Weimar e Nazismo, Sintesi del corso di Storia

Riassunto Nazismo e repubblica di weimar

Tipologia: Sintesi del corso

2014/2015

Caricato il 24/11/2015

Tazdeus
Tazdeus 🇮🇹

4.6

(41)

26 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica Storia - Riassunto Repubblica di Weimar e Nazismo e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! LA REPUBBLICA DI WEIMAR A Berlino, dopo la repressione del tentativo spartachista, il presidente provvisorio, il socialdemocratico Friedrich Ebert, ha convocato le elezioni per i rappresentanti dell'Assemblea Costituente. I socialdemocratici vincono le elezioni e trovano un accordo con i cattolici e con il partito democratico. L'Assemblea conferma Ebert come presidente della Repubblica e prepara una Costituzione che viene promulgata nell'agosto del 1919. Questa prevede che la Repubblica tedesca conservi la struttura federale che già caratterizzava l'impero e che sia dotata di un Parlamento eletto a suffragio universale maschile e femminile. L'assemblea Costituente è riunita nella città di Weimar,quindi la nuova repubblica tedesca è anche chiamata Repubblica di Weimar. Vi sono due tipi di problemi da fronteggiare: 1) risanare il sistema economico e pagare le riparazioni di guerra (Piano Dawes e Piano Young) 2) vi è un profondo disagio tra l'opinione pubblica che manifesta una netta contrarietà alla Repubblica parlamentare. → In particolare gli operai, continuano a guardare con simpatia ai partiti che vogliono portare in Germania la Rivoluzione sovietica (Partito socialdemocratico indipendente, Partito comunista tedesco) → Ci saranno dei colpi di mano di questi partiti repressi dall'intervento dell'esercito. Tuttavia questi partiti continuano ad influenzare l'opinione pubblica. Vi è una situazione inquieta tra il popolo nazionalista di estrema destra, composto da membri del ceto medio e dell'alta borghesia. Si tratta di quella parte dell'opinione pubblica che ha simpatia per le posizioni espresse da alcuni responsabili dell'esercito che si sono arruolati nei Freikorps. Costoro criticano le istituzioni repubblicane, poiché credono si tratti di una Repubblica nata a causa di un tradimento politico. → Cioè nel 1918 se non ci fosse stata la rivoluzione di novembre che ha costretto Guglielmo II a fuggire e a proclamare la repubblica, l'esercito avrebbe potuto anche resistere. Alcuni esponenti dell'estrema destra organizzano dei colpi di stato che tuttavia falliscono rapidamente. Nel 1920 il governo guidato da Muller decide di sciogliere i Freikorps. Le truppe dei Freikorps di stanza a Berlino,nel marzo del 1920 tentano un colpo di stato che fallisce per l'organizzazione. Negli anni seguenti due esponenti di spicco della Repubblica di Weimar vengono uccisi da militanti di estrema destra : 1921 Mathias Erzberger e 1922 Walter Rathenau. Dopo questi omicidi politici, nel novembre del 1923 a Monaco di Baviera viene tentato ancora un altro colpo di Stato organizzato da Adolf Hitler. Hitler nasce a Braunau in Austria, figlio di un impiegato di dogana, allo scoppio della Grande Guerra si arruola nell'esercito. Nazionalista e antisemita, dopo la guerra torna a Monaco dove si unisce ai militanti del Partito dei lavoratori tedeschi (Dap). → partito antisemita e favorevole ad una politica sociale per i lavoratori. Dal 1920 la Dap cambia nome e assume quello di Partito nazionalista dei lavoratori tedeschi e di dota di un programma di 25 punti tra i quali: • la formazione di una Grande Germania, che includa anche l'Austria • l'abolizione dei trattati di pace e delle imposizioni a danno della Germania • l'abolizione dei redditi non derivanti dal lavoro • la confisca totale dei redditi di guerra • l'abolizione dei trust o degli accordi tra imprese • l'esproprio senza risarcimento dei terreni da utilizzare per finalità collettive • l'esclusione dai diritti di cittadinanza degli ebrei, in quanto soggetti non di sangue tedesco • l'espulsione di tutti gli immigrati non tedeschi arrivati dopo il 1914 • la chiusura di quei giornali o la proibizione di quelle attività intellettuali o artistiche che esercitano un'influenza disgregatrice nella vita del popolo tedesco • una decisa azione contro la corruzione parlamentare Hitler riesce a imporsi come Fuhrer, cioè come capo indiscusso del partito. Il partito inoltre amplia il numero dei suoi militanti e crea un apparato paramilitare : i Reparti d'assalto (SA). I finanziamenti arrivano dalle grandi industrie che appoggiano l'atteggiamento nazionalista e antirepubbliano del partito. La sera dell'8 novembre 1923 Hitler fa irruzione in una birreria di Monaco dove è in corso una manifestazione nazionalista a cui partecipano il capo del governo bavarese, il capo dell'esercito e il capo della polizia e proclama decaduto il governo di Berlino e tenta di arrestare le autorità costringendole a partecipare al suo colpo di Stato. Hitler è catturato,arrestato e processato. In carcere comincia a scrivere il Mein kampf, un testo nel quale espone le sue convinzioni politiche e ideali. Uscito di prigione riprende la sua azione politica riorganizzando il suo partito e presentandolo alle elezioni. La stabilità del sistema politico tedesco è affidata alla collaborazione dei partiti che difendono le istituzioni repubblicane → sono i rappresentanti di questi partiti che, in varie combinazioni, formano i diversi governi di coalizione che sono al potere negli anni Venti. I momenti di crisi, che coincidono con l'esplosione dell'inflazione, l'occupazione della Ruhr e la soluzione del problema delle riparazioni sono anche quelli in cui i partiti antisistema hanno dei consistenti successi elettorali. Dopo il 1924, tuttavia, sembra essere in corso una buona stabilizzazione democratica, sebbene nessuno dei partiti filorepubblicani sia in grado di costituire da solo il governo e si debba ricorrere alla formazione di governi di coalizione. L'ASCESA DEL NAZISMO A metà degli anni 20 la Germania è riuscita a superare un crisi economica di gravità inaudita, poiché l'attivazione del Piano Dawes e del Piano Young ha riportato un po' di prosperità, ma la tranquillità non dura a lungo. La grande crisi del '29 colpisce la Germania con una durezza inaudita. L'economia tedesca dipende direttamente dai finanziamenti che vengono dagli stati Uniti, e quando l'economia statunitense va in crisi il sistema economico tedesco sprofonda: la produzione industriale e quella agricola crollano; le fabbriche chiudono o licenziano molti operai. Nel 1932 i disoccupati sono quasi 6.000.000. Molte famiglie sono in ginocchio: non hanno risparmi da parte. La disperazione si mescola alla rabbia e il sistema politico tedesco non sembra in grado di rispondere alle esigenze del popolo. → I governi che si succedono dal 1930 al 1932 non riescono a trovare una linea di politica economica adeguata alla gravità della situazione. È in questo contesto che il piccolo partito fondato da Hitler riscuote un consenso crescente tanto da divenire il primo partito. Il nazismo costruisce il suo successo su tre elementi primari: 1) un nazionalismo estremamente aggressivo, con chiare implicazioni belliciste 2) un razzismo estremo 3) una capacità di tradurre l'aggressività verbale in concreti attacchi fisici a coloro che essi identificano come “nemici del popolo tedesco” Il nazionalismo in particolare soffia sul fuoco del risentimento contro le condizioni imposte alla Germania dal trattato di Versailles. Moltissimi, anche con un orientamento moderato, o perfino socialista, hanno pensato che l'onore della nazione tedesca sia stato profondamente offeso a Versailles: la Germania non è stata l'unica responsabile della guerra e non è neanche stata veramente sconfitta, posto che nel 1918 gli alleati non sono entrati nel suo territorio. Pensieri di questo genere trovano nella polemica nazista sollecitazioni e risposte forti. Ma questa polemica diventa tanto più convincente quanto più i nazisti affermano di conoscere i “veri” responsabili delle sofferenze del popolo tedesco. → I responsabili non sono solo le potenze straniere, ma anche i partiti della repubblica di Weimar, che non hanno saputo difendere adeguatamente gli interessi tedeschi e gli ebrei e i comunisti, che ,secondo i capi nazisti, tramano nell'ombra e non desiderano altro che la rovina del popolo tedesco. Molti provano conforto nell'ascoltare i nazisti e nell'illudersi di aver capito, grazie a costoro, chi sono i colpevoli della loro disoccupazione, della loro miseria e delle loro sofferenze. Le aggressioni ai comunisti, a socialdemocratici e a cittadini di confessione ebraica, compiute dalle associazioni paramilitari naziste, sono tollerate dai governi e dalle autorità di polizia. Tragicamente ciò aumenta il prestigio del Partito nazista. Molti simpatizzanti o elettori del partito considerano le azioni dei gruppi paramilitari come una conferma del fatto che Hitler e i suoi vogliono davvero tener fede alla promessa di punite o cacciare coloro i quali hanno tradito il popolo tedesco nella Grande guerra, coloro i quali ancora vogliono una rivoluzione comunista, o coloro i quali dovrebbero essere considerati estranei alla nazione tedesca. Una gran parte degli iscritti al Partito nazionalsocialista è composta da giovani o da giovanissimi; il 70 % dei membri del partito ha meno di quarant'anni; nel 1933 Hitler ha 44 anni; gli altri esponenti di primo piano del Partito nazista sono tutti più giovani di lui. I dirigenti politici dei principali partiti che sostengono la Repubblica di Weimar sono anziani, o molto anziani → I nazisti possono quindi presentarsi come “l'onda giovane” della politica tedesca. Un buon numero dei sostenitori del partito viene dalla classe operaia mentre il nucleo della base elettorale è composto dai ceti medi, dai liberi professionisti e dagli studenti. Molti imprenditori finanziano il Partito nazista. Dopo una rapida sequenza di crisi di governo, che ha luogo tra l'ottobre del 1931 e il dicembre del 1932, al presidente della Repubblica, il generale Paul Von Hindenburg non resta che dare l'incarico di Primo ministro a Hitler. Il 30 gennaio 1933 Hitler riceve il mandato e forma un governo di coalizione nel quale i ministri nazisti sono tre su undici, mentre gli altri incarichi sono attribuiti a esponenti degli altri partiti della destra moderata. Non passa un mese che Hitler impone il regime politico a partito unico. Nella notte del 27 febbraio 1933 la sede del Parlamento (Reichstag) viene data alle fiamme. La responsabilità viene attribuita ai comunisti
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved