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Le origini di Roma: dalla monarchia etrusca alla repubblica, Sintesi del corso di Storia

Storia delle guerreStoria dell'Italia anticaStoria delle repubblicheStoria antica romana

La fondazione di Roma, i suoi primi re etruschi e la trasformazione graduale dalla monarchia alla repubblica. Vengono trattati temi come la riorganizzazione dell'esercito, la divisione della cittadinanza e la nascita delle magistrature. una visione dettagliata della storia romana fino alla fine della monarchia.

Cosa imparerai

  • Quali furono le magistrature della repubblica romana e quali erano le loro funzioni?
  • Che popolo era originario del Lazio?
  • Quali furono i primi re di Roma secondo la tradizione?

Tipologia: Sintesi del corso

2015/2016

Caricato il 29/01/2016

carmine_mastrocinque
carmine_mastrocinque 🇮🇹

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Scarica Le origini di Roma: dalla monarchia etrusca alla repubblica e più Sintesi del corso in PDF di Storia solo su Docsity! STORIA ROMANA CAPITOLO 1 : L’Età della monarchia IL LAZIO NELL’Età DEL FERRO (IX-VII secolo a.c.): I latini (abitanti del lazio) erano un piccolo popolo proveniente dall’europa centrale erano presenti nella regione gia parecchi secoli prima del 1000 a.c. .La principale risorsa economica dei latini era la pastorizia (ovini ecc..). La società latina era omogenea non emergeva una classe privilegiata, ma dall’ VIII secolo si ha un’accentramento della ricchezza nelle mani di alcune famiglie. Secondo Varrone Roma fu fondata nel 753 a.c. ; secondo la tradizione Roma ha avuto sette re quindi il periodo monarchico ha avuto la durata di sette generazioni. LE PIU ANTICHE STRUTTURE SOCIALI E POLITICHE: I primi re ricordati dalla tradizione sono : Romolo (753-717), Numa Pompilio(715-673), Tullo Ostilio (672-641), Anco Marzio (640-617) . Si può affermare con certezza che Romolo sia un personaggio puramente mitico (infatti Romolo significa romano). Romolo - la tradizione attribuisce a lui le strutture fondamentali dello Stato e della società romana: 1. La formazione di un consiglio, i cui membri sono scelti dallo stesso re (tutti patrizi), SENATO. 2. La distinzione dei cittadini in due ordini : i Patrizi, i quali potevano accedere al senato e alle cariche sacerdotali (fino al V secolo una casta chiusa ) e i Plebei (moltitudine). 3. L’istituzione della Clientela e del Patronato : i plebei dovevano prestare servizio e obbedienza ai patrizi e in cambio ricevevano aiuto e protezione. 4. La divisione della cittadinanza in 3 tribu , 30 curie (10 per tribù) anche se questa divisione appare troppo complicata per quest’età , è più probabile che risalga ai tempi della monarchia etrusca. TRADIZIONI SUI PRIMI RE DI ROMA: La leggenda del ratto delle sabine è in parte accettabile Roma infatti sarebbe sorta dall’unione tra una comunità latina e una sabina. Numa Pompilio : gli furono attribuite le strutture della religione e del culto egli avrebbe ricreato i più importanti sacerdozi (gli àuguri), riformato il calendario e introdotto nuovi riti modificando quelli già esistenti. Tullo Ostilio : secondo la leggenda sconfisse Alba Longa, la distrusse e deportò i suoi abitanti a Roma,ciò sembra contenere un nucleo di verità. Anco Marzio : secondo la tradizione avrebbe fondato Ostia alla foce del Tevere , vari critici sembrano accettarla. LA MONARCHIA ETRUSCA (616-510 a.c.) : I Tarquini sono menzionati da fonti etrusche e greche . Gli etruschi erano il popolo più progredito della penisola , nel Lazio la loro presenza era scarsa. Roma non fu conquistata dagli Etruschi. I Tarquini si impadronirono del potere nel proprio interesse(infatti si ricordano varie guerre tra Roma e gli Etruschi), d’accordo con una parte del patriziato. La più antica iscrizione romana è incisa sulla stele del Niger-Lapis (seconda metà del VI secolo a.c.); è redatta in latino e si tratta di un testo ufficiale , una legge sacra su cui è presente la parola rex (re). Abbiamo tre re etruschi : Tarquinio Prisco (616-579), Servio Tullio(578-535) e Tarquinio “ il Superbo” (534-510). Tarquinio Prisco : si attribuisce un’intensa attività nel campo dei lavori pubblici (come una vasta opera di drenaggio che rese abitabili alcune zone pianeggianti lungo il Tevere).La città fu arricchita di templi e le case di mattoni sostituivano le primitive capanne. A lui si deve l’ordinamento della cittadinanza in 30 curie (il nome curia significa”riunione di uomini”) raggruppate in 3 tribù; Le tre tribù erano gruppi di genti cui si apparteneva secondo la discendenza. Queste tribù furono utilizzate per il reclutamento dell’esercito, guidato da tre ufficiali, detti Tribuni Militum . Il popolo si riuniva in assemblea , e se necessario votava,per curie (ognuna delle quali votava separatamente ) (1 voto 1 curia), il risultato finale era determinato dal conto di questi voti. Servio Tullio: è ricordato dagli storici come il modello del re , perfino come un re democratico. Al suo nome è associata una serie di riforme militari,politiche e amministrative : 1. riorganizzazione dell’esercito secondo il modello greco della falange oplitica (esso prevedeva uno schieramento a falange e l’urto di masse compatte ) per quanto riguarda l’armamento e la tattica ; (questa riforma diede alla plebe una parte importante nello stato.) 2. La divisione dei cittadini in classi secondo il censo(calcolato in base al bestiame e alla terra) e in tribù secondo la residenza ; 3. il censimento (si riteneva che l’esercito fosse composto solo di coloro che avevano la possibilità di armarsi a proprie spese; ciò imponeva una rassegna dei cittadini e dei loro mezzi,aggiornata a intervalli regolari ,ovvero il censimento). Nel III secolo a.c. il popolo romano era diviso in 18 centurie di cavalieri , 5 di ausiliari e 170 di fanti, queste ultime distribuite in 5 classi con censo decrescente e perciò con armamento via via piu leggero. Fonte: pag 38, lettura T17 (Livio, Ab Urbe condita);  I classe : 80 centurie ; cittadini con un’armatura intera (gambali,scudo,picca ecc..)erano schierati sul fronte; (100.000 assi di bronzo)  II classe: 20 centurie; cittadini armati senza corazza;(75.000 assi di bronzo)  III classe: 20 centurie; cittadini armati ma senza elmo né protezioni sulle gambe;(50.000 assi di bronzo) LA LEGA LATINA E I SUOI VICINI: Tra la fine del VI secolo e l’inizio del V alcuni popoli italici avanzarono verso il Lazio. Più forti e più aggressivi di tutti erano i Volsci,essi erano nemici comuni sia dei romani che dei latini,che con il foedus cassianum si allearono per combatterli, creando la lega latina. Ogni colonia che entrava nella lega aveva gli stessi diritti degli altri membri. Nel 426 a.c. i romani espugnarono la città di Fidene e ne occuparono il territorio ,ora Roma aveva ampliato notevolmente il suo territorio. I CONSOLI E I TRIBUNI CON POTESTA’ CONSOLARE : Nel 444 a.c. il potere fu affidato a tre magistrati detti tribuni militum consulari potestate (tribuni militari con potestà consolare)rimasero in carica fino al 367 a.c.; la figura del tribuni militum si deve al fatto che in questo periodo erano necessari molti comandanti in un momento di guerre su vari fronti. Uno dei tribuni restava a governare la città mentre gli altri combattevano e aveva il titolo di praefectus urbi. I consoli per tutto il periodo dal 444 al 367 a.c. furono sempre patrizi.Una data importante per la plebe è il 400 a.c. anno in cui furono ammessi alla nuova carica(tribuni militum) alcuni plebei , ciò si deve sicuramente alla crisi prodotta dalla guerra contro Veio. E’ certo che la guerra contro Veio fu la prima grande guerra di espansione romana ed essa portò delle innovazioni: consentito l’accesso dei plebei alla carica di tribuni militum; fu introdotto l’uso di pagare lo stipendio ai legionari e fu rafforzata la cavalleria. Dopo la conquista di Veio il territorio romano si era piu che raddoppiato; questo aveva determinato nella lega latina uno squilibrio di forze che suscitava sospetto da parte degli alleati. L’INVASIONE GALLICA: Già nel VI e nel V secolo piccoli gruppi di celti si erano stanziati nella pianura padana (gallia cisalpina);essi erano chiamati dai romani Galli . Una parte dei Galli si diresse verso il Lazio in cerca di bottino, la lega latina tentò di fermarli ma senza successo(390a.c.); pochi giorni dopo Roma fu saccheggiata e incendiata e i Galli per abbandonare la città pretesero un cospicuo tributo in oro. Gli storici romani cercarono di rendere meno doloroso il ricordo; narrando che Camillo,dittatore, era accorso a Roma e aveva assalito i Galli battendoli e costringendoli a ritirarsi a mani vuote .La grande vittoria di Camillo e di certo inventata. Pochi anni dopo la lega latina si sciolse e i romani sconfissero i vari nemici (Volsci,Equi)e acquisirono sempre più potere rispetto agli altri membri della lega. LA RIFORMA DEL 367 A.C. : Il territorio conquistato nella guerra contro Veio era stato distribuito come proprietà privata ai cittadini romani ,che vennero divisi in 4 tribù, quella parte della cittadinanza che non era stata ammessa all’assegnazione dei territori si trovava in condizioni di miseria. Nel 376 a.c. i tribuni della plebe Stolone e Laterano , chiesero l’abolizione del tribunato consolare e che ogni anno uno dei due consoli fosse plebeo. Essi proposero inoltre una riduzione dei debiti e infine un plebiscito che limitava le occupazioni di agro pubblico (massimo 500 iugeri), per evitare che i patrizi si accaparrassero tutto il terreno disponibile. I due tribuni condussero la lotta fino al successo, a causa dei contrasti con i patrizi essi usarono il loro diritto di veto per impedire la convocazione dei comizi elettorali cosicchè la repubblica non fu governata (fase di anarchia).Nel 367 a.c. dopo vari rifiuti furono approvate le tre proposte. Solo nel 342 a.c. si diffuse il principio che i due consoli fossero un patrizio e un plebeo. Nel 367 a.c. i romani adottarono una struttura più articolata ,la nuova costituzione comprendeva:  2 consoli , che comandavano l’esercito, proponevano le nuove leggi e controllavano l’attività di tutti gli altri magistrati;  1 pretore ,che oltre ad amministrare la giustizia quando i consoli erano assenti ne assumeva tutti i poteri e tutte le funzioni;  2 edili curili e 2 edili plebei , essi curavano la manutenzione degli edifici pubblici e delle strade e vigilavano sui rifornimenti di viveri;  4 questori, 2 restavano in città per amministrare l’erario mentre altri 2 andavano in guerra;  12 tribuni militum, 6 per ogni legione.  Nulla fu mutato nelle magistrature straordinarie (dittatore,magister equitum e interrex) Tutti questi magistrati erano eletti regolarmente di anno in anno . I censori invece si eleggevano ogni 5 anni e restavano in carica fino a 18 mesi . Il loro compito fondamentale era quello di censire i cittadini ,distribuendoli in classi ; in centurie; in tribù. Più tardi fu loro affidata la lectio senatus,cioè il compito di redigere la lista dei senatori, erano liberi di includere qualunque cittadino e di escludere gli ex magistrati considerati da loro indegni. Il loro giudizio era molto temuto e la censura fu considerata il culmine della carriera politica. CAPITOLO 3 : Roma alla conquista dell’Italia L’EGEMONIA ROMANA NEL LAZIO : Fra il 360 e il 350 a.c. i Galli Senoni fecero nuove scorrerie nell’Italia centrale, inducendo i latini a ricostituire la lega (358a.c.)richiamando in vita l’antico foedus cassianum. Nel 348 a.c. fu rinnovato e aggiornato il patto di amicizia tra Roma e Cartagine, quest’ultima appare come il contraente più forte,essa pone limiti nella navigazione e nel commercio di Roma in Africa. Nel 354 a.c. i romani fecero un trattato con i Sanniti , che combattevano contro i Volsci; I Sanniti stanziati a Capua (Campani )si erano estraniati dagli altri Sanniti ,che ormai vedevano in loro dei nemici. Nel 343 a.c. Capua minacciata dai Sanniti chiese aiuta alla lega latina che rispose subito all’appello,violando cosi il patto fatto con i Sanniti,ciò diede inizio alla prima guerra sannitica (343-341 a.c.) le cui vicende sono poco note, essa si concluse con la rinuncia dei sanniti alle loro mire sulla Campania. Le città latine attaccarono Roma appoggiate dai Volsci e dai Campani, per ristabilire i vecchi rapporti di equilibrio all’interno della lega (guerra latina 340-338 a.c.). Lo scontro fu particolarmente duro, ma Roma ebbe la meglio. La lega latina fu sciolta, e la maggior parte dei membri della lega restò legata a Roma da patti di alleanza. I vinti dovettero cedere una parte delle loro terre. LO SCONTRO CON I SANNITI :
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