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Storia Romana: dalla fondazione di Roma alla Repubblica, Appunti di Storia Romana

Una sintesi della storia di Roma dalla fondazione della città fino alla nascita della Repubblica. Vengono descritti i sovrani che si sono succeduti, la società divisa tra patrizi e plebei, le magistrature repubblicane e le assemblee popolari. Vengono inoltre riportati gli eventi politici e bellici tra il VI e il III secolo a.C., tra cui le guerre sannitiche e la guerra contro Pirro. Infine, viene descritta la legge agraria proposta da Tiberio Gracco e il suo assassinio.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 04/05/2023

riccardocavarra
riccardocavarra 🇮🇹

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Scarica Storia Romana: dalla fondazione di Roma alla Repubblica e più Appunti in PDF di Storia Romana solo su Docsity! STORIA ROMANA 753 a.C. – Fondazione Roma • Palatino, Capitolino, Aventino, Esquilino, Quirinale, Viminale, Celio [Cicerone, Plutarco] • La città comincia a formarsi sul Palatino • Romolo [753-717]> Numa Pompilio [715- 673]> Tullo Ostilio [672- 641]> Anco Marcio [640- 617]> 3 sovrani etruschi: Tarquinio Prisco [616-579] > Servio Tullio [578- 535]> Tarquinio il Superbo [534-510 • Società: • Re eletto dal senato • Patrizi ↓ e plebei [appartengono alle gentes (raggruppamenti di famiglie discendenti da un unico antenato) • Popolazione divisa in tre tribù (ogni tribù comprendeva 10 curie): Tities, Ramnes, Luceres • Le curie si riuniscono nei comizi curiati 509 a.C. – Nascita Repubblica • Inizialmente governa il magister populi (capo fanteria) a cui è subordinato il magister equitum (capo cavalleria) • Subentra il governo di due magistrati in carica un anno e con pari poteri: consoli • Patrizi Vs Plebei – Il patriziato monopolizza il consolato e i plebei sono esclusi dalle magistrature – 494 > secessione Aventino: • vengono riconosciuti i magistrati plebei > tribuni della plebe con diritto di veto sulle decisioni dei consoli ed edili della plebe custodi dell’archivio e del tesoro comune • vengono riconosciuti i concili della plebe – 450 > dodici tavole: redatte dai decemviri (tutti patrizi), presidente Appio Claudio – 367 > leggi Licinie-Sestie: diritto ai plebei di accedere al consolato – 286 > legge Ortensia: riconosce valore di legge ai plebisciti • Magistrature repubblicane Sono tutte collegiali (colleghi con pari poteri), annuali, elettive e gratuite, unica eccezione il dittatore. • 2 consoli > amm. giustizia • 2 censori [istit. 445] > censimento, controllo costumi,controllo aventi diritto al senato, in carica 18 mesi • 1 pretore urbano [istit. 367] >amm. Giustizia • 1 pretore peregrino > liti tra cittadini romani e stranieri • 2 edili curuli patrizi [istit. 366] > insieme agli edili plebei si occupano delle strade, edifici pub., spettacoli, feste pub. • 4 questori [fino a 40 a fine repubblica] > amministrano il denaro pub. • tribuni della plebe: da 2 a 10 [istit. 494] > diritto di veto sulle decisioni dei magistrati e diritto di proporre plebisciti • 1 dittatore > magistrato dotato di pieni poteri, nominato dai consoli su decisione del senato in casi di grave pericolo, in carica solo per 6 mesi • Assemblee repubblicane: – Le quattro assemblee popolari (concili e comizi) possono essere convocate solo da un magistrato • senato [istit. da Romolo] > 300 senatori. Ogni 5 anni i censori redigono la lista dei senatori, eletti a vita, scelti tra coloro che sono cittadini romani, liberi, appartenenti alla prima classe di censo, ex magistrati. Competenze politiche illimitate • concili della plebe >35 tribù, esclude i patrizi, potere legislativo e giudiziario, eleggono i tribuni della plebe • comizi curiati > 30 curie, funzione formale e rituale • comizi centuriati > 35 tribù, include tutte e 5 le classi di censo, potere legislativo e giudiziario, eleggono consoli pretori e censori (assemblea popolare più importante) • comizi tributi > 35 tribù, eleggono edili e questori – Funzionamento: perché un provvedimento venga approvato deve avere la maggioranza di voti. Tutta la popolazione romana è raggruppata in 193 centurie e una centuria vale un voto (1 centuria = 100 uomini in origine). • 98 centurie > prima classe di censo: ricchi che possono permettersi cavallo e armamento pesante da legionario • 20 centurie > seconda classe di censo • 20 centurie > terza classe di censo • 20 centurie > quarta classe di censo • 30 centurie > quinta classe di censo: soldati che combattono con fionde e proiettili di pietra • 5 centurie > proletari: possiedono solo la prole e nell’esercito fanno i falegnami, fabbri, suonatori • Eventi politici e bellici tra VI e III sec. a.C. – 508 > trattato con Cartagine – 493 > foedus Cassianum, alleanza che porta Roma ad entrare nella Lega latina. Stipulata dopo la vittoria di Roma sulle città del Lazio. – 490-430 > con l’aiuto degli alleati affronta Equi, Volsci, Sabini vittoriosamente – 396 > espugna la città etrusca di Veio – 390 > Roma è saccheggiata e bruciata dai Galli. Riesce a riprendersi e a stipulare un nuovo trattato con Cartagine [352] – 343-290 > guerre sannitiche – 280-275 > guerra contro Pirro. Con la vittoria su Pirro Roma controlla dallo stretto alla linea Pisa-Rimini > Confederazione romano-italica • Eventi bellici nel III sec. a.C. – Lo scontro tra Roma e Cartagine è inevitabile a causa del comune interesse al dominio sul Mediterraneo occidentale l’occupazione delle terre dello Stato (usurpate dai ricchi che le avevano sottratte alla fascia più povera della popolazione e offerte ai forestieri per lavorarle). La legge concede un massimo di 500 iugeri (= 125 ettari) più 250 iugeri per ogni figlio. La parte di terre recuperate va ai più poveri in lotti di 30 iugeri. • Il collega tribuno della plebe Marco Ottavio, sostenuto dall’oligarchia romana, esercita il suo diritto di veto e blocca la votazione ma Tiberio convoca un’altra assemblea che destituisce Ottavio (in quanto contrario agli interessi della plebe) e approva la legge. • Tiberio propone che venga usato il tesoro di Attalo (re di Pergamo che aveva lasciato il suo regno in eredità a Roma nel 133) per finanziare i nullatenenti che non hanno i mezzi per mettere a frutto le terre ricevute. • Tiberio si ricandida a tribuno e mentre sono in corso le votazioni viene assassinato da un gruppo capeggiato da senatori. – Gaio Gracco • Eletto tribuno della plebe nel 123 a.C. propone una nuova legge agraria, una legge frumentaria (= distribuzione mensile di frumento a prezzo ridotto alla plebe urbana), una legge con la quale concede la cittadinanza romana ai Latini e quella latina agli Italici e una legge giudiziaria > i tribunali incaricati di controllare l’operato dei governatori delle province vanno affidati alla sola classe dei cavalieri. Fin ora è il senato a controllare i governatori ma i governatori sono spesso essi stessi senatori; assegnando tale compito ai soli cavalieri Gracco sfrutta la rivalità tra le due classi e pone un limite alle malversazioni dei governatori. • Al suo disegno di legge si oppongono il senato, buona parte dei cavalieri e tutta la plebe. Gaio perde la sua popolarità. • In occasione dei tumulti occorsi durante un concilio della plebe (121) il senato indice un senatus consultum ultimum col quale autorizza tutti gli atti necessari a restaurare l’ordine > il movimento graccano viene soffocato nel sangue e Gaio Gracco si fa uccidere da uno schiavo. – Smantellamento delle riforme graccane – Fine della coesione e degli equilibri: optimates > nobili rispettosi della tradizione, favorevoli al rafforzamento del senato, ostili alle rivendicazioni delle masse e al ridimensionamento dei propri privilegi > principalmente aristocratici che occupano posizioni influenti in senato populares > nobili interpreti delle esigenze delle masse, favorevoli a riforme politiche e sociali e al ridimensionamento del potere del senato, vogliono la ridistribuzione della ricchezza > principalmente esponenti del ceto equestre, vogliono acquisire maggiori diritti politici ed entrare in Senato. -> Dalla rivalità tra i due gruppi ha origine la guerra civile • Fine della Repubblica – Gaio Mario • Eletto console nel 107 a.C. è un homo novus (= un plebeo asceso alla massima carica dello stato senza essere nobile). È eletto 5 volte di seguito malgrado sia vietata l’iterazione della carica • Risolve il problema dell’arruolamento chiamando alle armi solo i volontari, senza alcun requisito di censo > questo comporta che i soldati sono più legati ai loro generali che a Roma perché il proprio benessere è direttamente legato al successo del proprio generale. • Vince la campagna [107-105] contro Giugurta, usurpatore del regno di Numidia, da sempre regno alleato romano contro i cartaginesi. • Libera l’Italia settentrionale dalla pericolosa minaccia di due tribù germaniche: i Cimbri [nel 101 a.C.] e i Teutoni [nel 102] > G. Transalpina e G. Cisalpina sono fatte province. – Guerra sociale [90-88] • Nel 91 a.C. il tribuno della plebe Marco Livio Druso propone la concessione della cittadinanza agli alleati italici ma viene ucciso da un sicario. • Gli italici decidono di ottenere la cittadinanza con la forza > nel 90 a.C. dilaga la rivolta. La guerra è crudele e Roma riesce a vincerla solo grazie a larghe concessioni: la cittadinanza a tutti coloro che rimangono fedeli a Roma e ai ribelli che si arrendono [ottengono la cittadinanza tre milioni di italici]. – Lucio Cornelio Silla • Nell’ 88 a.C. Mitridate, re del Ponto, invade la provincia romana d’Asia e viene accolto come liberatore in Macedonia e Grecia > il senato affida al console Silla il comando della guerra • L’assemblea della plebe, compiendo un atto illegale, assegna lo stesso incarico a Gaio Mario • Silla entra a Roma alla testa di sei legioni, (anche questo atto è illegale) e le scatena contro gli avversari politici > la repubblica è quindi nelle mani di qualsiasi generale che possa contare su truppe fedeli • Tra l’87 e l’84 sconfigge più volte Mitridate ma è costretto a tornare a Roma dove è scoppiata la guerra civile tra optimates e populares vinta da quest’ultimi. • Nel’ 83, tornato a Roma, sconfigge i populares e nell’ 82 si nomina dittatore al fine di consolidare il potere degli optimates,: - politica di annientamento verso l’opposizione attraverso “tavole di proscrizione” - porta il numero dei senatori a 600 - i tribunali vengono sottratti ai cavalieri e affidati ai senatori - i poteri del tribuno della plebe vengono quasi del tutto annullati - le decisioni dell’assemblea della plebe sono sottoposte al senato - fa assassinare i sostenitori di Caio Mario • Nell’ 81 lascia la dittatura – Pompeo e Crasso • Una ribellione in Spagna, guidata da Quinto Sertorio che aveva creato un governo autonomo, viene fermata da Pompeo Magno [76-72 a.C.] ex generale di Silla. • La rivolta schiavile, guidata da Spartaco, è repressa da Marco Licinio Crasso [73 a.C.] ricco finanziere rappresentate dei cavalieri. • Pompeo e Crasso, vecchi rivali, decidono di accordarsi piuttosto che scontrarsi, e sono eletti consoli nel 70 a.C. • Pompeo si distingue perché: - elimina il problema dei pirati lungo le coste della Cilicia [67 a.C.] - sconfigge definitivamente Mitridate e conquista il Ponto [63 a.C.] - fa di Armenia e Giudea stati vassalli di Roma e della Siria una provincia romana – Cicerone e Catilina • Catilina ha fama di sanguinario esecutore delle stragi di Silla, è indebitato, e non riuscendo a farsi eleggere console prova per vie illegali • La congiura di Catilina e il pericolo per la Repubblica sono denunciate dal console di quell’anno, Cicerone [63 a.C.] • Cicerone sconfigge l’esercito di ribelli guidati da Catilina a Pistoia [62 a.C.] • Cicerone, uomo nuovo, fa gli interessi della nobiltà senatoria ed è convinto che Pompeo sia l’uomo adatto a realizzare l’accordo di tutti i ceti, dei senatori e dei cavalieri in particolare. – PRIMO TRIUMVIRATO > 60 a.C. • Pompeo, tornato dall’Oriente, congeda l’esercito ma il senato rallenta a ratificare i provvedimenti presi laggiù e a concedere le terre ai veterani. • Pompeo decide allora di allearsi con Crasso e Gaio Giulio Cesare, distintosi nella causa a sostegno dei populares. L’unione garantisce reciproco aiuto contro il senato per ottenere vantaggi politici. • Cesare diventa console [59 a.C.] e concede le terre ai veterani di Pompeo, ratifica i suoi provvedimenti in Oriente e ottiene per sé, a fine consolato, il governo della G. Cisalpina, G. Transalpina e l’Illirico. • Cicerone, nemico dei triumviri, viene esiliato perché ha condannato a morte cittadini romani senza aver permesso loro di difendersi • Cesare sfrutta il governo delle Gallie per sottomettere quelle parti del territorio non ancora assoggettate a Roma e ottenere così prestigio e fedeltà presso le sue truppe • Pompeo e Crasso non vedono bene tale popolarità ma Cesare cerca di mantenere unito il triumvirato e nell’incontro a Lucca [56 a.C.] con Crasso e Pompeo viene deciso che i due si sarebbero candidati al consolato per l’anno 55. a.C., successivamente Crasso avrebbe ottenuto il governo della Siria, Pompeo delle due Spagne e Cesare il proconsolato per altri 5 anni. • Crasso intraprende una spedizione contro i Parti ma viene sconfitto e ucciso in battaglia [53 a.C.] • Cesare riprende le operazioni in Gallia e deve fronteggiare una ribellione di quasi tutte le tribù galliche guidate da Vercingetorige. Dopo una dura guerra [58-52 a.C.] Cesare batte i galli nella battaglia di Alesia. Nei due anni successivi procede alla sottomissione dell’intera Gallia. • Roma è intanto preda di disordini e per ristabilire l’ordine il senato nomina Pompeo consul sine collega [52 a.C.]. assunti i pieni poteri Pompeo ristabilisce l’ordine. – Pompeo Vs Cesare • Scaduto il mandato quinquennale [49 a.C.] Cesare invece di congedare l’esercito e rientrare a Roma da privato cittadino, sostenendo di difendere la libertà del popolo romano oppresso da un’oligarchia, varca il Rubicone. • Pompeo, colto di sorpresa, si sposta in Epiro • Cesare in Spagna sconfigge i seguaci di Pompeo, poi a Farsalo [48 a.C.] annienta le truppe di Pompeo mentre questi si rifugia in Egitto dove viene assassinato dal faraone Tolomeo XIV • Cesare col pretesto di punire l’assassino di un senatore romano, benché suo nemico, abbatte Tolomeo e insedia sul trono la sorella Cleopatra • Prima a Tapso [46 a.C.] poi a Munda [45 a.C.] sconfigge le ultime resistenze pompeiane confini > Roma si assicura il controllo della penisola iberica e la sottomissione delle tribù lungo i passi alpini, in Europa centrale il problema germanico resta in parte irrisolto dopo la sconfitta romana a Teutoburgo mentre in oriente il problema partico è risolto per via diplomatica – Tiberio [14-37 d.C.] • Nato da un precedente nipote di Livia, è figliastro di Augusto. Combattuto tra l’accettazione della successione > avrebbe spento ogni speranza di ripristinare la repubblica (proviene da una gens patrizia legata alla tradizione) e il rifiuto > avrebbe compromesso la pax augustea. • Rifiuta di farsi chiamare imperator e pater patriae • Governo cauto, amministraz. finanziaria moderata e attenta • Riduce a province Cilicia e Cappadocia • Ritiratosi a Capri, a Roma spadroneggia il prefetto del pretorio Seiano, responsabile della morte di Druso, suo figlio > Tiberio fa uccidere Seiano • Tiberio muore di morte naturale – Caligola [37-41 d.C.] • Gaio Cesare, detto Caligola è pronipote di Augusto, adottato da Tiberio • Pone fine alla politica moderata di Tiberio, impone il culto dell’imperatore da vivo, si fa chiamare pater patrie • Diventato pazzo, fa uccidere senza processo molti eminenti personaggi, dilapida le finanze, umilia il senato > è ucciso dai pretoriani – Claudio[41-54 d.C.] • Dopo aver ucciso Caligola i pretoriani trovano suo zio Claudio nascosto dietro una tenda e lo proclamano imperatore • Assumono rilievo i liberti imperiali che svolgono importanti funzioni di segreteria e amministrazione del patrimonio suscitando il malcontento di senatori e cavalieri • Permette all’aristocrazia della Gallia Transalpina la partecipazione al senato • Riduce a province Mauretania, Tracia e Britannia • La prima moglie, Messalina tenta di ucciderlo ma fallisce, la seconda moglie, Agrippina, lo avvelena per portare al trono il figlio Nerone – Nerone [54-68 d.C.] • Figliastro di Claudio, all’inizio, guidato dal maestro Seneca (senatore), asseconda il progetto di questi di una equilibrata divisione dei poteri tra senato e principe • Seneca e Agrippina si contendono l’influenza e il ruolo di consiglieri presso l’imperatore • La situazione degenera quando Agrippina prende le difese di Ottavia, moglie di Nerone, contro Poppea, amante di Nerone > Nerone istigato da Poppea e pensando di avere l’approvazione di Seneca fa uccidere la madre • Nerone emargina Seneca, ricerca il favore della plebe con spettacoli e giochi • Uccide Ottavia per sposare Poppea • Scoperta la congiura dei Pisoni [65 d.C.] (ordita per abbattere Nerone e innalzare al trono Pisone) Nerone inizia una sanguinosa repressione > Seneca, Lucano e Petronio • 64 d.C. > incendio al centro di Roma Nerone si prodiga per la popolazione (alloggi per senzatetto, viveri, nuovi criteri per la costruzione) ma si accaparra un terreno devastato dall’incendio e viene sospettato, ingiustamente, di aver appiccato il fuoco. L’imperatore allontana i sospetti accusando i cristiani > questi vengono perseguitati (Pietro e Paolo) • Riforma monetaria che migliora il potere d’acquisto per i più poveri e riorganizzazione dell’approvvigionamento di Roma • Ottiene dai Parti il riconoscimento della sovranità romana sull’Armenia • Al ritorno da un lungo viaggio in Grecia Nerone viene esautorato dei suoi poteri (il senato, i pretoriani e alcune legioni gli sono ostili) e muore suicida • Dinastia flavia L’impero entra nel caos e ogni gruppo di potere designa un proprio imperatore: senato (Galba), pretoriani (Otone), legioni Germania (Vitellio), legioni Giudea (Vespasiano). La contesa assume le dimensioni di una guerra civile e a prevalere è Flavio Vespasiano. – Vespasiano [69-79 d.C.] • Fa emanare una legge che formalizza le prerogative dell’imperatore chiarendo il carattere assoluto del suo potere • Le finanze sono risanate grazie al contenimento delle spese e al recupero di terreni pubblici – Tito [79-81 d.C.] • Figlio di Vespasiano • Soccorre la popolazione colpita dall’eruzione del Vesuvio [24 agosto 79 d.C.] • Ottiene il consenso di tutti per il suo aspetto, i modi e la sua intelligenza ma muore per un male improvviso • Viene inaugurato il Colosseo [80 d.C.] cominciato sotto Vespasiano – Domiziano [81-96 d.C.] • Molto diverso dal fratello Tito, si distingue per il carattere autoritario e per la severità del suo governo • Continua il risanamento delle finanze, aumenta lo stipendio dei soldati, incentiva l’agricoltura italica ma non è amato dal senato • Inaspritosi per una rivolta militare e per le voci su una congiura fa giustiziare molti aristocratici > viene ucciso da una congiura senatoria • Età degli Antonini Età che prende il nome dall’ultimo imperatore di quest’epoca > convenzionalmente usato per designare un periodo di espansione territoriale e consolidamento dei confini, stabilità politica, sviluppo dei traffici, diffusione della cultura romana nelle province. Quest’epoca è contraddistinta anche da equilibrio tra il potere centrale, trasmesso per adozione e non via ereditaria, e il senato che vede formalmente rispettate le proprie prerogative. – Nerva [96-98 d.C.] • I congiurati che uccidono Domiziano portano al trono Cocceio Nerva, imperatore approvato dal senato per la sua età (70 anni), perché senatore tradizionalista, perché perseguitato dal predecessore e perché senza figli • Il suo merito maggiore è nella designazione del suo successore – Traiano [98-117 d.C.] • Marco Ulpio Traiano è il più autorevole generale dell’impero e il primo imperatore di origine non italica ma originario della Spagna • È apprezzato dal senato > ne rispetta le prerogative; dalla plebe > elargizioni, spettacoli, monumenti; dai soldati > qualità condottieri • Politica estera aggressiva > riduce a province Dacia e Arabia [106 d.C.]; dopo la campagna partica si ha la temporanea riduzione a province di Armenia e Mesopotamia ma la rivolta in Mesopotamia prima e la rivolta degli ebrei dopo costringono Traiano a ripiegare > muore nel 117 in Cilicia – Adriano [117-138 d.C.] • Cugino di Traiano • Riorganizza l’impero dal punto di vista amministrativo e militare • Rinuncia al sogno della conquista dell’Oriente e si preoccupa esclusivamente di difendere i confini dell’impero – Antonino Pio [138-161 d.C.] • Adottato da Adriano • Continua la politica di difesa del limes per proteggere l’integrità e la pace dei territori romani – Marco Aurelio [161-180 d.C.] • Designato come successore da Antonino Pio, è anche suo genero • Associa al trono il fratello Lucio Vero, che ha poteri quasi uguali ai suoi > il senato apprezza l’impero collegiale perché limita il pericolo di dispotismo • Tenta una politica moderata e tollerante, si dedica allo studio e a un’amministrazione illuminata • È costretto a respingere le aggressioni dei parti e quando la sconfitta di questi sembra imminente scoppia la prima epidemia di peste bubbonica della storia del mediterraneo > i romani devono ritirarsi • Quadi e Marcomanni (tribù germaniche) penetrano in Italia ma l’imperatore riesce a respingerli > muore poco dopo di peste • Esplode una crisi economica e produttiva senza precedenti – Commodo [180-192 d.C.] • Figlio di Marco Aurelio è giovane, instabile e bizzarro > si atteggia a Ercole e a imperatore della plebe • Conclude la pace con Quadi e Marcomanni • Prosciuga le casse dello stato in giochi per la plebe e trascura l’emergenza della crisi economica e produttiva • È ucciso dalla concubina Marcia > termina la dinastia degli Antonini • Dinastia dei Severi Scoppia una grave guerra civile che vede fronteggiarsi diversi pretendenti al trono > prevale il governatore della Pannonia Superiore, Settimio Severo – Costantino è Augusto d’Occidente mentre Licinio è Augusto d’Oriente – Costantino [306-337] • 313 > editto di tolleranza o editto di Milano ; emanato in accordo con Licinio, stabilisce che il cristianesimo è religione lecita in tutto l’impero al pari degli altri culti • favorisce la diffusione del cristianesimo ma conserva il rispetto per le antiche tradizioni pagane > è pontefice massimo, autorizza la costruzione di templi, emana monete raffigurante divinità pagane • 325 > primo concilio universale • Costantino interviene nella vita e nell’organizzazione della chiesa favorendo, contro le “eresie”, l’affermarsi di una religione universale (= cattolica) > i lavori del concilio presieduti dallo stesso imperatore si concludono con la condanna dell’arianesimo • Deterioratisi i rapporti col collega Licinio (politica anticristiana) si ha lo scontro decisivo a Crisopoli [324] dove Licinio viene sconfitto • Assume un atteggiamento sempre più aggressivo verso il paganesimo • Riforma militare > risolve il problema del numero dei soldati sostituendo alla dislocazione permanente dell’esercito lungo l’intero confine dell’impero l’acquartieramento in zone nevralgiche dalle quali spostarsi rapidamente nei territori vicini in caso di necessità – Morto Costantino l’impero è diviso tra i suoi tre figli (Costante, Costantino II, Costanzo II) che presto scatenano una sanguinosa lotta per aggiudicarsi il controllo esclusivo dell’impero. Lo scontro è vinto da Costanzo II [350-361] che regna come unico imperatore – Giuliano [361-363] • Imparentato con la famiglia di Costantino succede a Costanzo II • Vuole restaurare il paganesimo ma non fa uso della persecuzione • Tenta un’impresa contro i Persiani nella speranza che una vittoria riunisca i Romani sotto la religione e le antiche tradizioni pagane • Nonostante i numerosi successi il conflitto termina in una disfatta per i romani che perdono l’imperatore durante uno scontro con il nemico – I Romani devono firmare una pace umiliante con i persiani e contemporaneamente devono far fronte all’invasione germanica – Valentiniano I > unico imperatore per pochi mesi, poi affiancato dal fratello Valente in Oriente – Valente [364-378] • Imperatore d’Oriente, insieme a Valentiniano I > Graziano > Valentiniano II in Occidente • Risolve il problema dei visigoti accogliendoli in Tracia e arruolandoli come soldati ma la convivenza tra barbari e romani e impossibile e l’imperatore è costretto ad affrontare l’esercito visigoto (a cui si uniscono Alamanni e Ostrogoti) in uno scontro in cui Roma subisce una delle sue più gravi sconfitte > Adrianopoli [378], l’esercito è annientato, l’imperatore è ucciso, i romani sono sconvolti. – Teodosio [379-395] • Ultimo imperatore a regnare sull’impero unificato • 380 > editto di Tessalonica: cristianesimo unica religione ufficiale dello Stato; Teodosio procede a schiacciare le minoranze religiose, la libertà di culto è abrogata • Concede ai Goti d’insediarsi nell’Illirico ma nel 390 la plebe di Tessalonica uccide un generale goto e per scongiurare una ribellione gota l’imperatore fa sterminare tutta la plebe raccolta nel circo > Ambrogio, vescovo di Milano, scomunica Teodosio perché i morti di Tessalonica sono tutti cristiani mentre i goti sono pagani o ariani. Per essere riammesso tra i fedeli Teodosio deve fare pubblica penitenza, Teodosio accetta > si chiariscono i rapporti tra Stato e Chiesa: l’imperatore non è al di sopra della chiesa ma moralmente sottoposto ai vescovi • Muore di idropisia • Crollo dell’impero romano d’Occidente – A Teodosio succedono i due figli: Arcadio (Oriente) e Onorio (Occidente) – Arcadio dimostra di voler seguire una politica indipendente e abbandona l’Occidente a se stesso – Stilicone, il generale a cui Teodosio ha affidato la tutela dei figli, si occupa della difesa dell’Occidente dalle invasioni dei barbari: • Nel 402 sconfigge i Visigoti di Alarìco e successivamente li arruola > il senato e le due corti imperiali lo accusano, poiché esso stesso barbaro (vandalo), di tradimento • Nel 405 sconfigge un esercito di Ostrogoti • A causa del dilagare di una vasta coalizione barbarica (Alamanni, Alani,Vandali, Burgundi) Stilicone impone contributi straordinari che gli alienano ulteriormente la classe senatoria mentre l’opinione pubblica pretende da lui schiaccianti ma impossibili vittorie sui barbari • Nel 408 i soldati si ribellano a Stilicone e Onorio lo fa decapitare – 410 > Sacco di Roma a opera dei Visigoti di Alarìco > i contemporanei restano sconvolti – Atalulfo, succeduto ad Alarìco, cerca un accordo con il governo romano e sposa Galla Placidia, sorella di Onorio > la chiesa si impegna a favorire la convivenza tra Romani e Germani – Vallia, succeduto ad Atalulfo, ottiene da Onorio l’autorizzazione all’insediamento dei Visigoti in Aquitania [418] > nasce il regno Visigoto di Tolosa (I degli Stati romano-barbarici) > scacciati dai Franchi oltrepassano i Pirenei e si stabiliscono nella penisola iberica – Metà V sec. > i romani abbandonano la Britannia che è occupata da Angli, Sassoni e Juti – Nel 433 i Burgundi si insediano a sud del lago di Ginevra – Gli Svevi si insediano in Galizia – Gli Alani si insediano in Portogallo – I Vandali si insediano in Africa [429] > effettuano incursioni e saccheggi in Sicilia, conquistano Sardegna e Corsica > nel 455 saccheggiano Roma – A metà del V sec. gli Unni invadono la penisola italica e diverse città cadono nelle loro mani > muovono verso Roma ma vengono fermati da papa Leone I ( > Leone Magno) [452] – A Roma si succedono imperatori sempre più deboli strumentalizzati dall’aristocrazia di corte e dai generali > nel 475 un nobile, Oreste, riesce a proclamare imperatore il figlio tredicenne, Romolo > l’anno dopo Odoacre, generale germanico, riesce ad abbatterlo e invia le insegne imperiali a Costantinopoli, l’unico imperatore romano adesso è quello d’Oriente: 476 – Fine impero romano d’Occidente https://www.youtube.com/watch?v=puwyTDKxMB8&ab_channel=SilverBrain [video riassuntivo della storia romana]
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