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STORIA ROMANA, il secondo triumvirato, Appunti di Storia Romana

il secondo triumvirato, lepido, antonio e ottaviano

Tipologia: Appunti

2020/2021

In vendita dal 06/03/2021

roberto-d-argenio
roberto-d-argenio 🇮🇹

5

(4)

17 documenti

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Scarica STORIA ROMANA, il secondo triumvirato e più Appunti in PDF di Storia Romana solo su Docsity! Il secondo triumvirato Dopo la morte di Cesare nel 44 a.C. si preannunciava l’inizio di una nuova guerra civile tra populares e optimates. Ma i tempi erano troppo cambiati per un ritorno al modello repubblicano e i congiurati faticavano a trovare appoggi data la fedeltà dei soldati nei confronti di Cesare. Marco Antonio, scampato alla congiura e deciso ad assumere il controllo della situazione, negoziò un’amnistia con i cesaricidi e fece promulgare al senato gli ultimi atti di Cesare. Durante le esequie di Cesare, Antonio lesse il testamento e, pronunciando un discorso molto toccante con la toga insanguinata di Cesare tra le mani, aizzò la folla contro i cesaricidi, tant’è vero che Cesare aveva lasciato in eredità una somma di denaro da distribuire al popolo, e i cesaricidi furono costretti alla fuga da Roma. Nel testamento di Cesare venne fuori il nome di un certo Ottaviano, pro nipote di Cesare, designato come erede di gran parte dei beni di Cesare, che allora non era altro che un ragazzo di 18 anni. Ottaviano, che allora si trovava ad Apollonia con i suoi fedeli collaboratori Mecenate e Agrippa, tornò subito a Roma per reclamare ciò che gli spettava, guadagnandosi il supporto del senato e di Cicerone, che vedevano in lui un valido alleato contro Marco Antonio, ritenuto troppo autocratico e non visto di buon occhio dall’oligarchia senatoria. Marco Antonio reclamava il possesso delle Gallia Cisalpina, che era stata affidata a Decimo Bruto, uno dei cesaricidi, il quale si rifiutò di abbandonare la Gallia a tal punto che Marco Antonio marciò con l’esercito dando inizio alla guerra di Modena (43 a.C.). Il senato emanò un senatus consultum ultimum mandando i due consoli Irso e Panza insieme ad Ottaviano contro Antonio, i quali riportarono una grande vittoria a Modena, ma i due consoli caddero in battaglia. Decimo Bruto fu ucciso qualche anno dopo durante la sua fuga verso la Grecia in cerca di Bruto e Cassio, mentre Antonio si rifugiò in Gallia dal suo alleato Marco Emilio Lepido. In seguito alla vittoria su Antonio, Ottaviano chiese al senato di concedere terre per i suoi veterani, ma i senatori, per non dargli troppo potere, rifiutarono. Ottaviano marciò su Roma e prese il consolato con la forza: revocò l’amnistia ai cesaricidi e fece ratificare la sua adozione come figlio di Cesare dai comizi curiati. Nel 43 a.C. Ottaviano, per evitare una guerra civile, incontrò Lepido e Antonio a Bologna per stringere un accordo ufficiale che prenderà il nome come secondo triumvirato. I tre pezzi grossi fecero emanare le temibili liste di proscrizione per eliminare eventuali senatori oppositori, tra cui anche Cicerone, si divisero le rispettive sfere d’influenza:  Marco Antonio ottiene la Gallia Cisalpina e la Gallia Comata;  Lepido ottiene la Gallia Narbonense e le due Sapgne;  Ottaviano ottiene Africa, Sicilia, Sardegna e Sicilia, le isole che da tempo venivano saccheggiate dalle scorrerie di Sesto Pompeo, figlio di Pompeo Magno. Antonio e Ottaviano si recarono in Grecia per punire Bruto e Cassio. La battaglia delle Filippi si concluse con la vittoria dei due triumviri, il cui merito venne attribuito maggiormente ad Antonio, dato che Ottaviano si ammalò e perse la sua battaglia con Bruto. In una moneta di Filippi è raffigurata la testa possente di Antonio da un lato e la testa minuta di Ottaviano dall’altra, come se Antonio volesse dire: ecco Ottaviano, il ragazzino cresciuto alla mia ombra e che deve tutto al mio nome”. Le sfere d’influenza furono ripartite nuovamente:  Antonio ottiene le Gallie e l’Oriente;  Lepido ottiene l’Africa;  Ottaviano ottiene le due Spagne e viene incaricato di assegnare terre ai veterani e fu incaricato di risolvere il problema della pirateria Ottaviano fu costretto ad espropriare numerosi ettari di terra ai piccoli e i medi proprietari terrieri, tra cui anche Virgilio, per soddisfare i suoi veterani che lo avevano sostenuto contro i cesaricidi. L’espropriazione di terre aveva provocato una rivolta in Etruria guidata da Fulvia e Lucio Antonio, rispettivamente moglie e fratello di Marco Antonio. La guerra si svolse a Perugia (41 a.C.) e si concluse con la vittoria di Ottaviano. Risolse diplomaticamente la questione di Sesto Pomepo sposando Scribonia, sorella del suocero di Sesto Pompeo, evitando che Pompeo potesse allearsi con il rivale Antonio. Dopo la guerra di Perugia, Marco Antonio, che si trovava in Oriente (dove conobbe Cleopatra) per organizzare una guerra contro i Parti , si precipitò subito in Italia per soccorrere il fratello e la moglie, e per evitare l’ennesima guerra civile, Ottaviano propose un rinnovo del triumvirato a Brindisi (40 a.C.) per spartire nuovamente le sfere d’influenza:  Ottaviano ottiene l’occidente;  Marco Antonio ottiene l’Oriente;  Lepidio ottiene l’Africa  Sesto Pompeo ottiene Sicilia, Sardegna, Corsica e Peloponneso L’accordo venne suggellato da un matrimonio tra Antonio e Ottavia, sorella di Ottaviano. Siccome la concessione del Peloponneso tardava ad arrivare Sesto Pomepo ricominciò ad intercettare le navi granarie, suscitando le ire di Ottaviano che ripudiò Scribonia e sposò Livia Drusilla. Ottaviano e Antonio si incontrarono a Taranto promettendosi aiuto a vicenda contro Sesto Pompeo e i Parti. Ottaviano incaricò Agrippa di combattere la guerra contro Sesto Pomepeo e i suoi pirati, compito che Agrippa svolse in maniera esemplare permettendo a Ottaviano di acquisire grande onore e prestigio, il tutto accompagnato dalle vittorie in Pannonia e in Dalmazia, anche grazie alle navi inviate da Antonio (accordi di Taranto); tuttavia Ottaviano non ricambiò il favore e Antonio fu sconfitto durante la guerra partica. Ottaviano inviò truppe di rinforzo soltanto dopo la sconfitta con i parti, e pertanto ripudiò Ottavia. Ottaviano si sentì oltraggiato e diede inizio ad una campagna diffamatoria contro Antonio sottraendo alle vestali il testamento di Antonio, dimostrando in tal modo la relazione amorosa tra Antonio e Cleopatra dicendo che Antonio era ormai manipolato da una regina straniera e stava concedendo territori romani all’Egitto. Ottaviano dichiarò guerra a Cleopatra, dichiarando indirettamente guerra anche a Marco Antonio. La battaglia decisiva si svolse ad Azio nel 31 a.C e si concluse con la vittoria di Ottaviano, che entrò trionfante ad Alessandria dove fece eliminare Tolomeo Cesare, per timore che in età adulta potesse avanzare pretese verso il potere in quanto figlio di Cesare, mentre Antonio e Cleopatra si suicidarono. Ottaviano, dopo l’esilio di Lepido, era l’unico dei triumviri rimasto al potere.
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