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STORIA: Dalla seconda rivoluzione industriale ad oggi, Appunti di Storia

La Belle Epoque Era Giolittiana Prima Guerra Mondiale Riv. Russa Primo Dopoguerra Crisi 29 Nazismo Fascismo Seconda Guerra Mondiale Guerra Fredda Era Contemporanea

Tipologia: Appunti

2021/2022

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Scarica STORIA: Dalla seconda rivoluzione industriale ad oggi e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! MASSA: insieme omogeneo in cui i singoli individui scompaiono rispetto al gruppo. NELLA SOCIETÀ DI MASSA: • i cittadini vivono in grandi agglomerati urbani, a stretto contatto tra loro. • i rapporti dei cittadini fanno capo alle istituzioni: partiti, sindacati, Stati. • diffusione di massa dei prodotti di consumo. ( prodotti in serie, per tutti). “fenomeno del pieno” • gli individui partecipano ai meccanismi dell’economia di mercato, comprano ciò di cui hanno bisogno con il denaro dal lavoro. • terziario: ruolo sempre più importante. ➩ allargamento ceto medio, diffusione degli esercizi commerciali. CAUSE: le trasformazioni politiche, economiche e culturali della seconda rivoluzione industriale. ➩ 1) momento positivo di affermazione della democrazia. 2) processo di appiattimento e omogeneizzazione. Affermazione dello Stato➩ aumento dipendenti pubblici. Tute blu: operai, solidarietà collettiva. Colletti bianchi: impiegati, tutela dei propri interessi per la scalata sociale. 1912: l'introduzione del suffragio universale maschile in Italia. ➩ mutamento sostanziale nella vita politica degli Stati. PARTITO POLITICO DI MASSA: 1) esigenza dei movimenti politici di conquistare il consenso. 2) forma di partecipazione popolare. ORGANIZZAZIONI SINDACALI: Inghilterra: Trade Unions; Italia: Confederazione Generale del Lavoro. • hanno milioni di iscritti • sciopero: strumento di lotta utilizzato per dare forza alle rivendicazioni operaie: riduzione degli orari di lavoro, aumento dei salari VITA QUOTIDIANA: 1) più comoda la vita di molte famiglie: illuminazione elettrica, acqua potabile, auto. 2) mass media: allargarsi dell'opinione pubblica, in grado di influenzare le scelte della politica. SCUOLA: 1) l'istruzione non venne più considerata un bene elitario. 2) organizzata e finanziata dallo Stato (opposizione classi privilegiate). 3) istruzione obbligatoria e gratuita per cercare di combattere l’analfabetismo. DIBATTITO IDEOLOGICO: 1700 ➩ limiti del potere dello Stato, diritti dei cittadini. 1800 ➩ problemi rivoluzione industriale, questione sociale. CONSERVATORI: 1) guardavano con preoccupazione le rivendicazioni di operai e contadini. 2) gli scioperi avrebbero sprofondato la società nel disordine. 3) lo Stato deve reprimere tutte le agitazioni popolari. 4) no alla diffusione della scolarizzazione (compromette privilegi secolari) LIBERALI: 1) libertà e iniziativa economica individuale. 2) lo Stato deve astenersi da ogni intervento in economia. 3) le leggi della libera concorrenza devono regolare il mercato. SOCIALISTI: 1) nascita di una società più giusta grazie alle lotte delle classi oppresse. Marx: i padroni dei mezzi di produzione sfruttano le masse impadronendosi dei frutti del loro lavoro. PARTITI SOCIALISTI: sorsero in tutta Europa. Obbiettivo: superamento del sistema capitalistico e la gestione sociale dell'economia. ➩ SPD (1875) Partito Socialdemocratico Tedesco, modello per tutti gli altri partiti, sotto la guida di August Bebel, marxista. Partito Socialista Italiano: fondato nel 1892 a Genova. Partito Laburista: in Gran Bretagna nel 1906. • TENDENZA REVISIONISTA (socialdemocratica): 1) ripensa i fondamenti dell’analisi di Marx. 2) rifiuto rivoluzione. 3) necessità azione democratica e riformista da parte della classe operaia. BERNSTEIN: contraddice Marx: 1) il proletariato migliora le condizioni. 2) il capitalismo si rafforza e supera le crisi. 3) gli Stati si evolvono in senso democratico. ➩ società socialista non da una rivoluzione, ma da una trasformazione graduale tramite partiti operai e organizzazioni sindacali. • TENDENZA ORTODOSSA (rivoluzionaria): non rinuncia alla rivoluzione violenta. KAUTSKY: tendenza rivoluzionaria, la crisi del capitalismo è inevitabile. FRANCIA ➩ sindacalismo rivoluzionario: sindacati francesi idea anarchico-rivoluzionaria. ➩ guidati da Sorel SOREL: 1) sciopero = momento culminante della lotta operaia. 2) sciopero generale rivoluzionario, fine della società borghese. CHIESA: Pio IX: colse gli errori della società industriale. Leone XIII: ricerca di una proposta sociale coerente con il messaggio evangelico. RERUM NOVARUM: 1891 • Denuncia degli eccessi del capitalismo: condanna al liberismo ➩ mancanza di preoccupazioni morali in ambito economico. • Condanna delle teorie socialiste e collettivistiche: l'abolizione della proprietà privata, considerata un diritto naturale. • Invito allo Stato a intervenire: per rimuovere le cause che possono esasperare il conflitto tra operai e padroni. • Condanna della lotta di classe: collaborazione tra padroni e operai in associazioni di tipo corporativo. DEMOCRAZIA CRISTIANA: tendenza politica dal sacerdote marchigiano Romolo Murri. ➩ superare il non expedit, necessità di un partito democratico che si ispirasse ai valori del cristianesimo. Venne posto sotto maggiore controllo ecclesiastico. PIO IX: i cattolici possono essere eletti ma non costituire un partito. 1919: abrogazione non expedit. ➩ Partito Popolare Italiano di Sturzo. PIO IX: ➩ condanna al modernismo: (1907) movimento che reinterpreta la dottrina cattolica in chiave moderna. 1ª Rivoluzione industriale 2ª Rivoluzione industriale 3ª Rivoluzione industriale - 1750-1870 - prevale l’abilità tecnica e l’intuizione geniale: macchina a vapore, Watt. - carbone - settore tessile e minerario. - nel settore tessile, divisione del lavoro - industria è principale settore - questione sociale: massacrante, ambienti malsani, privi di tutela. - 1870-1945 - ricerche scientifiche legate alla genialità del singolo o all’impegno collettivo: lampadina, automobile, penicillina…. - petrolio e l'energia elettrica - organizzazione industriale estesa a i settori. - produzione organizzata scientificamente. - industria principale, estensione terziario. - nascita della società di massa. - 1945- oggi - La scienza è un opera collettiva: internet. - Atomo e fonti energetiche alternative - nascita multinazionali - produzione snella: sistema produttivo Giapponese, coniuga i vantaggi della produzione artigianale la catena di montaggio - settore terziario. - globalizzazione PRIMA INTERNAZIONALE SOCIALISTA SECONDA INTERNAZIONALE SOCIALISTA - periodo: 1864-1876 - obiettivi: costruire una classe dirigente x il movimento socialista. - ideologia: Marxismo - temi: cooperazione; credito popolare, istruzione, orario di lavoro - fine: limite di 8 ore della giornata lavorativa. - periodo: 1889 -1914 - obiettivi: creare una federazione di partiti nazionali autonomi. - ideologia: Socialismo marxista. - temi: sciopero, lotta contro la guerra, questione coloniale - fine: per revisionisti: democrazia. per ortodossi: rivoluzione MODERNISMO: 1) teologico: concilia l'insegnamento della Chiesa con il progresso filosofico e scientifico. 2) filosofico: una nuova forma religiosa avrebbe soppiantato il cristianesimo. 3) politico: Murri. 4) letterario DONNA: il lavoro nelle fabbriche la porta ad uscire dall’isolamento domestico. • discriminata nel lavoro: 1) non può raggiungere posizioni di comando. 2) sottopagata. • no diritto al voto ➩ movimento delle suffragette in Uk e Usa. • obbiettivo: 1) diritti civili: possibilità di votare e di essere elette. 2) diritti sociali: parità tra uomo e donna. LEGISLAZIONE SOCIALE ➩ sul modello di quelle bismarckiane degli anni 80 del XIX secolo. • assicurazioni contro gli infortuni, previdenza per la vecchiaia e sussidi per i disoccupati • limiti all'orario di lavoro, all'età dei fanciulli da impiegare sui luoghi di lavoro e diritto al riposo settimanale. • potenziata I'offerta nel campo dell'istruzione, della cultura, dell'assistenza e dell'edilizia popolare. SISTEMA FISCALE: aumentano le spese per governi ➩ incremento delle entrate con l'aumento delle tasse. • si accresce il peso delle imposte dirette (sul reddito) e si diminuisce il peso delle imposte indirette (colpiscono i consumi). • principio della tassazione progressiva: le aliquote di prelievo aumentavano in proporzione al crescere del reddito. BELLE ÉPOQUE: (1890-1914) pace e benessere ➩ scoperte, invenzioni, cure x malattie, meno povertà, 2ª riv. industriale, domini coloniali. BELLE ÉPOQUE: nostalgia della vita brillante e artistica nelle grandi capitali (Parigi, Mulin Rouge). IDEOLOGIE: 1) nulla può fermare il cammino dell’umanità. 2) nazionalismo, razzismo. ➩ fra le nazioni europei cresce la tensione. • rapida ascesa di Americani e Giapponesi mette in discussione il tradizionale predominio europeo. • in diversi paesi africani e asiatici compaiono i primi fermenti di indipendenza. POTENZA MILITARE: 1) movimenti culturali esaltano la guerra. 2) sviluppo capitalistico ➩ competizione e guerra. 3) aumento spese militari. NAZIONALISMO ➩ L'idea di nazione si afferma nella prima metà dell’800. Dal 1850: carattere reazionario e militaresco. • francese: esalta la volontà di rivincita nei confronti della Germania dopo l'umiliazione e la perdita di territori in seguito alla guerra del 1870. • italiano: 1) rivendica le terre ancora non liberate, (Trentino) 2) vuole un ruolo internazionale di prestigio • tedesco: pangermanesimo ➩ 1) superiorità razza ariana. 2) accusa agli ebrei di tutti i mali. • panslavista: 1) espansione russa. 2) riunificazione terre slave. 3) antisemitismo ➩ presenza in Russia di 5 milioni di Ebrei, repressione pogrom MILITARISMO: formazione di grandi eserciti di massa formatasi in seguito alla vittoria tedesca sulla Francia del 1870. ESERCITO: 1) servizio militare obbligatorio: i cittadini contribuiscono alla difesa della patria. 2) scomparsa eserciti specialisti a lunga ferma. CONTRO GLI ESERCITI DI MASSA: • economia: costoso mantenere eserciti di massa • politica: le classi dirigenti temevano di concedere il diritto di voto a coloro che rischiano la vita per la patria. • borghesia: non accettano di condividere la condizione militare con contadini e proletari. A FAVORE DEGLI ESERCITI DI MASSA: • strategia: grande esercito come potenza e strumento di deterrenza. • tecnologia: produzione in serie di grandi quantità di armi, munizioni ed equipaggiamenti. • industria: fonti di guadagno nelle forniture militari, spingono i governi a costituire gli eserciti di massa. RAZZISMO: convinzione che la specie umana sia divisa in razze biologicamente diverse tra loro per tratti somatici e capacità intellettive. XENOFOBIA: 1) paura, disprezzo per lo straniero. 2) presente fin dall’antichità. POSITIVISMO ➩ compaiono le prime teorizzazioni della diversità delle razze fondate su analisi pseudoscientifiche. GOBINEAU: Saggio sull'ineguaglianza delle razze umane = Il primato di razza superiore spettava a quella ariana. LAPOUGE: 1) superiorità razza ariana in quanto dolicocefala. 2) inferiorità razza ebraica perché brachicefale. CHAMBERLAIN: la razza ariana è erede dei Greci e Romani quindi destinata a imporre il suo dominio. ISTERIA COLLETTIVA: pervase l’Europa fra 1800 e 1900 nei confronti del nuovo e del diverso. 1) il razzismo ritiene di fondarsi sulla scienza. RAZZISMO AMERICANO: 1) schiavitù: essenziale all’economia del paese fino a quando l’economia industriale del nord prese sopravvento nella guerra di successione. 2) nel Parlamento un nero valeva solo tre quinti di un bianco. EBREI: 1) caratteristiche morali negative. 2) volontà di comandare sulle razze superiori con l’inganno e attività segrete. PROTOCOLLI DEI SAVI DI SION: (1905) libretto che presenta un piano ebraico per il domino del mondo. • resoconto dettagliato di un discorso tenuto da un saggio di Sion ai suoi pari. Verbali delle sedute segrete. • piano mirante alla distruzione della civiltà cristiana e delle monarchie tradizionali. • plagio di una pubblicazione antibonapartista nel 1864 a Bruxelles. • realizzati dal nobile russo Golovinski ➩ volontà della polizia segreta russa per giustificare la politica antiebraica del suo paese. FUNZIONI DEI PROTOCOLLI: • esplicativa: 1) soddisfa il bisogno di sapere. 2) illusione di comprendere le vicende storiche. • difensiva: arma di autodifesa. • giustificatrice delle violenze: pretesto per legittimare i pogrom. • politica: mezzo per costruire il nemico come lo straniero contro il quale tutto è permesso. AFFARE DREYFUS: (1894) • i servizi segreti francesi trovano nell’ambasciata tedesca materiali dell'esercito francese ➩ dislocazione truppe sulle frontiere franco-tedesche. • somiglianza tra la scrittura nei materiali e quella di Dreyfus, ebreo ufficiale dello Stato Maggiore. • Dreyfus viene incarcerato ➩ forte campagna antisemita. • In realtà colpevole Esterhazy, nobile che frequentava i tedeschi. ➩ produzione di documenti falsi che incastravano Dreyfus. • Zola (1898) scrive sul giornale repubblicano l’articolo “Je accuse” nel quale accusa lo stato di false prove. • Dreyfusardi: socialisti, radicali, metà repubblicani. Antidreyfusardi: clero, nazionalisti. • Agosto 1898: Henry ammette la fabbricazione di false prove per incolpare Dreyfus. ➩ liberazione di Dreyfus. SIONISMO: 1) Nasce in Russia. 2) fondatore Theodor Herzl ➩ “Lo Stato ebraico” (1896): progetto di riunificazione degli Ebrei della diaspora in una nazione ispirata agli ideali democratici dei movimenti patriottici europei del primo 1800. HERZL:1897 organizza a Basilea il 1º congresso dell'Organizzazione Sionista Mondiale. ➩ necessità di un movimento che si pone l'obiettivo di fondare uno Stato in Palestina. MOTIVI: 1) autonomia politica per gli Ebrei. 2) agire in un tempo breve. 3) coinvolgere la numerosa popolazione ebrea dell'Europa orientale. Organizzazione Sionista Mondiale: impegno per ottenere dalla Turchia la possibilità di stanziarsi in Palestina. ➩ Turchia rifiuta. ➩ Argentina, Uganda, Africa Orientale. CAUSE REMOTE: cause politiche: 1) desiderio di rivincita della Francia su Germania nella sconfitta subita e rivendicazione Alsazia e Lorena. 2) rivalità fra Austria e Russia per i Balcani. 3) malcontento delle varie nazionalità all'interno dell'Impero austro-ungarico. 4) crisi dell'Impero ottomano ➩ Trattato di Bucarest: tra Turchia e Austria. 5) Triplice alleanza: Austria, Germania, Italia. Triplice Intesa: UK, Francia, Russia. cause economiche: • rivalità economica tra Gran Bretagna e Germania (politica economica espansionista per il controllo della Mitteleuropa). • necessità per tutte le potenze industriali di espandere il proprio mercato e di garantirsi il rifornimento delle materie prime. cause militari: politica militarista delle grandi potenze e gruppi industriali. cause culturali: atteggiamenti favorevoli alla guerra. • dilagante nazionalismo ➩ affermare la propria superiorità. • applicazione del darwinismo alle relazioni internazionali ➩ la guerra avrebbe deciso le nazioni dominatrici. • giovani borghesi: vedono nella guerra l'unica possibilità di cambiamento, esaltazione della guerra nel futurismo. CAUSA OCCASIONALE: 28 giugno 1914: un nazionalista serbo, Gavrilo Princip, uccide a Sarajevo l'erede al trono d'Austria, l'arciduca Francesco Ferdinando. ➩ l'Austria ne approfitta per motivare un'aggressione militare alla Serbia e risolvere la questione balcanica. 23 LUGLIO ULTIMATUM ALLA SERBIA: 1) soppressione delle organizzazioni irredentistiche slave. 2) divieto propaganda antiaustriaca. 3) inchiesta sull'attentato, da una commissione mista serbo-austriaca. INIZIA LA GUERRA: 28 luglio l'Austria dichiara guerra alla Serbia. ➩ 29 luglio, Russia. ➩ Germania dichiara guerra a Russia e Francia. TECNICA: uso dell'artiglieria e mitragliatrici. armi chimiche: iprite ➩ gas che causano morte per soffocamento o avvelenamento utilizzati dai tedeschi ➩ dotazione di maschere antigas. • TRINCEE: fossati scavati nel terreno dotati di ripari e reticolati di filo spinato ➩ esposti alle intemperie, condizioni estreme di vita. • condizioni igieniche pessime: ricettacoli di topi, epidemie di colera, malaria e dissenteria. • STRUMENTI: utilizzo dell'aviazione. carro armato: poco utilizzato, impiegato da UK dal 1916. sottomarino: Tedeschi, per attaccare le navi ITALIA: agosto 14: Antonio Salandra proclama la neutralità per clausole della Triplice Alleanza. ➩ Austria e Germania erano aggressori. • neutralisti: maggioranza della popolazione e parlamentari. Giolitti: vuole ottenere dall'Austria Trento e Trieste offrendo la neutralità dell'Italia. socialisti: i proletari avrebbero avuto danni. cattolici: papa Benedetto 15 condanna il conflitto, un'inutile strage. • interventisti: destra, nazionalisti, irredentisti, alti ufficiali, piccola borghesia, grandi industriali, Benito Mussolini, Gabriele D'Annunzio e Giovanni Papini. motivi: 1) liberazione Trento e Trieste. 2) accrescere il prestigio internazionale dell'Italia, schierarsi con i paesi democratici. PATTO DI LONDRA: il tentativo di ottenere dall'Austria i territori italiani fu inutile. • 26 aprile 1915: trattato segreto stipulato ignorando la volontà neutralista del Parlamento. l'Italia si impegna a entrare in guerra ed è garantita, in caso di vittoria dell'Intesa, Trento e Trieste, il Sud Tirolo, l'Istria, la Dalmazia, Albania, isole del Dodecaneso e Adalia. • 3 maggio: Italia esce da Triplice Alleanza. radiose giornate: maggio, attivismo e violenza. 24 maggio 1915: Italia dichiara guerra a Austria. 1914: agosto: fronte orientale, Tedeschi sconfiggono Russi nelle battaglie di Tannenberg e Laghi Masuri. 31 ottobre: entra in guerra Turchia. 1915-16 (Italia): 1) inefficienza organizzativa, carenze nell'armamento e scarsa preparazione tecnica. 2) Comandante supremo generale Luigi Cadorna, porta un attacco frontale alle posizioni Austriache lungo l'Isonzo e sul Carso. 3) giugno-dicembre 1915: prime 4 battaglie dell'Isonzo. 4) giugno 1916: Austriaci scatenano la Strafexpedition, spedizione punitiva. Le truppe austriache attaccano nel punto debole e penetrano nel territorio. 5) Cadorna sferra una controffensiva, che porta alla liberazione di Gorizia. 1915-16: 1) Germania occupa le zone industriali della Francia. 2) Russia sconfitta nella 2ª battaglia dei Laghi Masuri. 3) 5/10/15: Bulgaria entra in guerra e favorisce il crollo della Serbia. 4) battaglia di Verdun: Germania contro Francia. 5) battaglia della Somme: UK e Francesi contro Germania. 5) 4 giugno: sul fronte austro-russo entra in azione l'esercito dello zar, con successo. • Gran Bretagna: attua un blocco navale, conseguenze sull'economia. battaglia navale dello Jutland: Germania affronta UK con il colonnello Lawrence, dei servizi segreti britannici. Novembre 1916: morte dell'imperatore austriaco Francesco Giuseppe, succede Carlo I. 1917: • febbraio 1917: Tedeschi intensificano la guerra sottomarina per isolare economicamente UK. 6 aprile 1917: USA entrano con l'Intesa. • marzo: regime zarista russo sostituito da una repubblica ➩ situazione interna confusa. ottobre 1917: rivoluzione ➩ esce dalla guerra. • accordo di Brest-Litovsk: (3 marzo 1918) Germania ottiene Polonia e Paesi Baltici, Ucraina diventa indipendente. CAPORETTO: (24 ottobre 1917) Austriaci, con i Tedeschi, sfondano le linee italiane. ➩ Disfatta, perdita di 400000 uomini. nuovo governo: presieduto da Vittorio Emanuele Orlando. Cadorna lascia il comando, sostituito dal generale Armando Diaz. 12 novembre: Diaz sistema una nuova linea di difesa sul fiume Piave dove viene bloccata l'offensiva austriaca. 1918: • Russia, Germania e Austria avvertono il blocco economico, attuato dall'Intesa, che impediva di prolungare lo sforzo bellico. • primavera 1918: le truppe anglo-francesi hanno la meglio su Germania nelle battaglie Marna e Amiens. ➩ fronti Imperi centrali crollarono. • 29 settembre: Bulgaria si arrende. Ungheria, Cecoslovacchia e Iugoslavia si dichiarano indipendenti dall'Austria. • 29 ottobre 1918: esercito austriaco sconfitto nella battaglia di Vittorio Veneto. 3 novembre: a Villa Giusti, firmato l'armistizio della vittoria. • 30 ottobre: si arrende la Turchia. 9 novembre: resa definitiva della Germania. 11 novembre: armistizio di Rethondes. CIVILI: coinvolti nel conflitto ➩ 1) cadono bombe e la popolazione deve lasciare le proprie case. 2) limitazioni della libertà personale. 3) razionamento del cibo, rialzo dei prezzi, diffusione di epidemie, aumento dei carichi di lavoro. 3) industrie siderurgiche, meccaniche e chimiche hanno uno sviluppo imponente, turni di lavoro più duri. STATO: 1) i governi hanno il sopravvento sui parlamenti, poco adatti alla segretezza e rapidità. 2) sulla condotta della guerra, gli stati impongono le decisioni ai governi, da cui dipendono, assumendo potere assoluto. 3) Germania ➩ dittatura militare. PROPAGANDA: 1) i governi sottopongono la popolazione a uno sforzo di mobilitazione totale, tutte le forze del paese puntano alla vittoria. 2) censura su voci che rivelano le difficili situazioni dei fronti e disfattismo. 3) propaganda: manifesti che esaltano le doti e le vittorie, cinema e arte. SOCIALISTI: nel 1914, prevalgono gli interessi nazionali. il Partito Socialdemocratico Tedesco a favore della guerra e idea di trasformare la guerra in rivoluzione proletaria di Lenin. RESPONSABILITÀ: Germania, per prima passò all'azione con il “piano Schlieffen”. ➩ 1) egemonia sull' Europa. 2) impero coloniale. • psicosi dell'accerchiamento: originata delle due opposte alleanze: Triplice Intesa e Triplice Alleanza. PACE: 18 gennaio 1919: (Parigi) i ministri dei paesi vincitori si riuniscono in una conferenza per la pace. ➩ protagonisti i rappresentanti delle 4 potenze vincitrici: Clemenceau, Lloyd George, Wilson e Orlando. • Wilson ➩ 14 punti: principi democratici, modello di convivenza pacifica. • Francia ➩ indebolire la Germania. 1 • UK ➩ evitare la rovina della Germania perché teme che la Francia divenisse troppo potente. • Italia ➩ pretende gli ingrandimenti territoriali. DECISIONE: prevale la linea punitiva proposta dalla Francia. ➩ trattati di pace firmati nel 1919/20 a Versailles, Saint-Germain, Neuilly e Sèvres. 1. Indipendenza di nuovi Stati europei: Ungheria, Cecoslovacchia, Iugoslavia, Finlandia, Lettonia, Lituania e Estonia. 2. Austria: perde i 7/8 dei territori. Palestina e Iraq: affidati agli Inglesi. Siria: affidata alla Francia. 3. Germania: trattato di Versailles (28 giugno 1919) riconosciuta come principale responsabile del conflitto. ➩ 1) costretta a pagare i danni di guerra. 2) privata delle colonie. 3) Alsazia e Lorena ritornano alla Francia, altri territori passano alla Danimarca e alla Polonia. 4) annullati gli accordi di Brest-Litovsk con la Russia. 4. Italia: riceve dall'Austria il Trentino, l'Alto Adige, la Venezia Giulia e Trieste. Non ebbe i vantaggi sperati. 5. Turchia: perde tutti i territori europei, tranne la città di Istanbul. 6. Stati Uniti: emerge il ruolo mondiale. ➩ 4 imperi crollati: nuove nazioni, primato dell’Europa indebolito. GENOCIDIO ARMENI: causa remota: nazionalismo, intolleranza religiosa e progressiva crisi dell'Impero ottomano. ➩ indipendenza alle minoranze cristiane. ARMENI: 1) territorio diviso fra Impero russo e ottomano. 2) i cristiani e rivendicano l'autonomia ma il governo turco rifiuta. ➩ sommosse popolari contro gli Armeni che causano 100000 morti. “gli Armeni andavano perseguitati”. febbraio 1915: decisa dal governo turco l'eliminazione sistematica della popolazione armena. ➩ ordinata la deportazione con smistamento organizzato ad Aleppo. 1 milione di morti: vittime di fame, tifo, colera e delle violenze dei militari. PROCESSO: coloro che ordinarono il genocidio giudicati da un tribunale militare. ➩ le violenze contro il popolo sono parte di un piano preciso. RUSSIA: 800 ➩1) conservatorismo politico e sociale. 2) zar con potere autocratico senza il controllo del parlamento, appoggiato dall’aristocrazia, dall'esercito e dalla Chiesa ortodossa. 3) convivenza di diversi popoli. Borghesia: nella zona di Mosca, non detiene alcun potere. Campagne: ➩ arretratezza. 1) servitù della gleba. 2) contadini che dispongono del necessario per vivere ➩ rivolte. legge febbraio 1861 lo zar Alessandro II abolisce la servitù della gleba. ➩ i contadini ricevono in uso permanente, la terra che lavorano come servi. 1) peggiorano le condizioni di vita della massa. 2) favoriti i kulaki, medi proprietari, che acquistano parte delle terre. Sviluppo Industriale: • la Russia dipendeva economicamente dall'Occidente ➩ esporta cereali e materie prime, importa macchinari e prodotti industriali. • sviluppo grazie: 1) all'appoggio dei capitali stranieri (investitori furono Francia, Germania, UK). 2) finanziamenti dello Stato: nel settore siderurgico e delle ferrovie. • 1885 -1898: boom economico. lo sviluppo non coincide con la crescita nella società di una borghesia imprenditoriale, fu imposto dallo Stato. Concezioni sullo Sviluppo: • occidentalisti: via europea al progresso, valutano positivamente il capitalismo. • slavofili: via nazionale allo sviluppo, trarre profitto dagli errori degli altri paesi. ➩ populisti: poi socialrivoluzionari ➩ zar Alessandro Il nel 1881 assassinato da un populista. MARXISTI: si oppongono al populismo ➩ valutano positivamente lo sviluppo tecnico, produttivo e sociale, i populisti idealizzano il mondo contadino. 2) mirano a una rivoluzione borghese democratico-liberale. 3) sostengono che la rivoluzione debba partire dal proletariato. 4) si impegnano a diffondere nel proletariato la coscienza rivoluzionaria. 1898: i socialisti russi fondano il Partito Operaio Socialdemocratico Russo ➩ 1914: Partito Comunista. • bolscevichi ➩ Lenin, partito formato da professionisti della politica che guidano operai e lavoratori all'abolizione della proprietà privata. • menscevichi ➩ Martov, creazione di un partito di massa come quello Tedesco. 1) realizzazione di riforme sociali e politiche. 2) alleanza con la borghesia. 1905: grave crisi in seguito alla guerra contro il Giappone. Domenica di sangue: (9 gennaio 1905) pacifica processione a San Pietroburgo fino al Palazzo d'Inverno, richiesta di aiuto ma l'esercito apre il fuoco sui manifestanti. In seguito: 1) formazione del partito liberale Costituzionale Democratico ➩ creazione di un sistema costituzionale moderato. 2) zar Nicola II, promise libertà politiche e concesse l'elezione di un Parlamento, la Duma. In Ottobre: Il movimento di rivolta raggiunse il culmine ➩ creazione del primo soviet, con a capo Trockij. 1ª GUERRA MONDIALE: l'economia russa non sopporta il peso del conflitto. ➩ drammatiche condizioni della popolazione. 1915: la Russia subì un crollo militare. 23 Febbraio 1917: gli operai di Pietrogrado insorsero in massa. RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO: 1) Nicola II costretto ad abdicare. (2 marzo 1917) 2) coinvolse anche Mosca. 3) nacque la repubblica. REPUBBLICA ➩ 2 centri di potere: • governo provvisorio presieduto dal principe L'vov, un aristocratico aperto alle riforme e appoggiato dai borghesi. • soviet di Pietrogrado formato da rappresentanti delle fabbriche e dell'esercito, socialrivoluzionari. ➩ ha sempre più potere politico. guerra: intenzione di entrambi continuarla. ➩ Secondo il soviet, necessario sconfiggere la Germania e l'Austria per difendere la rivoluzione. LENIN: (4 aprile 1917) arrivò a Pietrogrado dall'esilio in Svizzera e presentò ai bolscevichi un documento in 10 punti sulle sue idee. Tesi di aprile: 1) tutto il potere ai soviet. 2) Pace. 3) terra ai contadini. ➩ attira i consensi delle masse. RIVOLUZIONE DI OTTOBRE: cause: disfatta militare, disoccupazione, appoggio crescente delle masse. • decisione dei bolscevichi di rovesciare con la forza il governo provvisorio. ➩ creazione della Guardia Rossa guidata da Trockij (forza militare) • 24 ottobre 1917 le guardie rosse occupano i punti strategici di Pietrogrado. ➩ alla centrale del telegrafo, si presentano 2 rivoluzionari disarmati che si accordano con gli operatori. • La guarnigione di Pietrogrado si dichiara neutrale, favorendo l'azione dei bolscevichi. • Sera 25 ottobre: i rivoluzionari conquistano il Palazzo d'Inverno in modo incruento. ➩ aperto il 2º Congresso panrusso dei soviet. Potere a Lenin. URSS: Il 1º atto del Congresso dei soviet è l'approvazione di 2 decreti per ottenere l'appoggio delle masse contadine. • decreto sulla pace ➩ uscita dalla 1ª guerra mondiale. • decreto sulla terra ➩ abolisce la proprietà privata, poi nazionalizzazione delle banche. Consiglio dei commissari del popolo: nuovo governo rivoluzionario ➩ esecutivo composto da bolscevichi, presieduto da Lenin. 12 novembre 1917: elezioni per la formazione dell'Assemblea Costituente. ➩ risultati sfavorevoli ai bolscevichi. • 18 gennaio 1918: L'Assemblea Costituente si riunisce ➩ i bolscevichi la sciolsero d'autorità alla fine della 1ª seduta. PACE DI BREST-LITOVSK: (13 marzo 1918) trattative di pace con i Tedeschi: condizioni durissime. ➩ capitale spostata a Mosca, più interna. • cessione alla Germania delle regioni fra la Bielorussia e il Caucaso. 2 • riconoscimento dell'indipendenza della Finlandia e dell'Ucraina. • rinuncia alle pretese territoriali sui paesi baltici e sulla Polonia. primavera 1918: duplice minaccia: • intervento armato delle potenze occidentali: i governi dell'Intesa vogliono eliminare il governo bolscevico ➩ 1) per ricostituire una repubblica democratica che proseguisse la guerra al loro fianco. 2) per eliminare un pericoloso esempio di governo rivoluzionario. - armata rossa: esercito bolscevico costituito nel febbraio 1918 per iniziativa di Trockij. ➩ estate 1920: vittoria delle truppe rosse. - armata bianca: forze controrivoluzionarie guidate da ex generali zaristi. • guerra civile: 3 milioni di morti, anche lo zar giustiziato per ordine del soviet locale. debolezza Russia: Polonia cerca di riappropriarsi dei territori persi con la pace di Versailles. ➩1921: annette parte della Bielorussia e Ucraina URSS: repubblica federale ➩ nel dicembre 1922, nacque l'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche • luglio 1918: in vigore la 1ª Costituzione sovietica. ➩ diritti del popolo sfruttato, reintrodotta la pena di morte e la ceka (polizia politica). COMUNISMO DI GUERRA: condizioni economiche pessime ➩ il governo bolscevico attua campo economico una politica autoritaria. • statalizzazione delle grandi e medie industrie. • soppresso il libero mercato e controllo statale: strappare ai contadini tutto ciò che non fosse strettamente necessario alla loro sopravvivenza. • conseguenze: 1) aggrava la crisi economica, terribile carestia con 3 milioni di vittime. 2) il malcontento dei contadini si manifesta attraverso sommosse. (la più grave fu quella dei marinai della base navale di Kronstadt, repressione). • Lenin: critica radicale del comunismo di guerra. ➩ necessità di un approccio riformista. NUOVA POLITICA ECONOMICA: (NEP) nuova linea adottata dal 10º Congresso del Partito Comunista, a Mosca nel marzo 1921. • permesso ai contadini di coltivare la terra per le loro necessità, dopo aver consegnato allo Stato parte del raccolto. • legalizzato il commercio spicciolo. • lo Stato mantiene il controllo delle fabbriche con più di 20 dipendenti. NEP: significativi risultati: aumenta la produzione agricola e il Paese esce dalla carestia. PARTITO UNICO: proibizione del frazionismo: 1) nel Partito Comunista dell'Unione Sovietica non devono esserci contrasti. 2) centralismo democratico e carattere autoritario del partito. 3) L'URSS diventa sempre più uno Stato totalitario a partito unico. 1924: morte di Lenin STALIN: (uomo d'acciaio) 1) nasce il 21 dicembre 1879 a Gori in Georgia. 2) umili origini, si dedica alle teorie di Max e Lenin. 3) Aderisce al partito bolscevico e si distingue per le sue capacità organizzative. 4) subisce le persecuzioni della polizia zarista. 5)Trockij: lo disprezza per la sua mancanza di educazione. 6) Lenin: nel suo testamento politico lo giudica troppo grossolano. 7) difficoltà a parlare in pubblico. regole che Stalin applicava per arrivare al successo: (storico Fischer) 1) ogni metodo è giustificabile per raggiungere il risultato desiderato 2) gli uomini vanno messi da parte quando non servono più. 3) le alleanze sono fatte per essere rotte. 4) le idee non hanno consistenza, se non sono legate al carro del potere. TROCKJ: 1) nasce a Janovka, in Ucraina, nel 1879. 2) frequenta gli ambienti marxisti. 3) deportato in Siberia, si rifugia in Europa, dove va a far parte degli in intellettuali antizaristi in esilio. 4) incontra Lenin a Londra. 5) rientra in Russia, dirige del soviet di Pietroburgo. 6) gode di popolarità. CONTRASTO: • gestione del partito: Trockij: denuncia la centralizzazione, la gestione autoritaria del partito e la poca democrazia interna. • giudizio sulla NEP: Trockij accusa la NEP di favorire contadini e commercianti, non la classe operaia. Stalin: sostiene la libertà di commercio per i coltivatori e incentiva la produzione agricola. • valutazione della situazione politica internazionale e della rivoluzione: Trockij ➩ tesi della rivoluzione permanente: l'URSS è arretrata non può svilupparsi rimanendo l'unico paese socialista. Occorre diffondere la rivoluzione. Stalin ➩ tesi del socialismo in un solo paese: in tempi brevi bisogna edificare il socialismo nell’URSS, potenza industriale stabile e competitiva e fronteggiare l'ostilità del mondo capitalista. 1922: Stalin nominato segretario generale del Partito Comunista dell'URSS, si impadronisce della macchina del partito e burocrazia sovietica. netta affermazione di Stalin ➩ 1927: Trockij e i suoi sostenitori espulsi dal partito. Trockij in esilio. 1940: a Città del Messico, ucciso da un sicario di Stalin. URSS DI STALIN: 1927: peggiore crisi economica dagli anni del comunismo di guerra. ➩ accusata la NEP. • industrializzazione del paese ➩ 1928 -1939: sviluppi politici, economici e sociali perseguiti senza badare ai costi umani ed economici. • 1928: 1º piano quinquennale per l’industria ➩ fissa gli obiettivi della crescita industriale, privilegiato lo sviluppo dell'industria pesante. • 1) operai sottoposti a ritmi di lavoro pesantissimi. 2) nelle industrie entrano i contadini, la popolazione delle città aumenta. • operazione propagandistica: lavoratori migliori promossi e premiati con onorificenze ➩ stacanovismo. • 1932: 2º piano quinquennale (1933-37). ➩ i risultati ottenuti superano le previsioni. 3º piano quinquennale: interrotto da ww2 KULAKI: • Lo Stato assume il controllo delle campagne e confisca le terre ai kulaki ➩ contadini costretti a entrare in grandi unità produttive collettive. • I kulaki reagiscono con violenza alle espropriazioni. • 1929: Stalin proclama la necessità di eliminarli. ➩ Coloro che si oppongono alle requisizioni e al trasferimento nelle fattorie collettive considerati nemici del popolo. ➩ Deportati in Siberia, milioni di persone furono vittime della collettivizzazione forzata. TOTALITARISMO: caratteristiche Stato totalitario: ➩ 1) il governo impone nella vita civile e militare una rigida disciplina facendo leva sul patriottismo. 2) partito unico. 3) statalizzazione dell’economia. 4) monopolio attività sindacale, cultura e informazione. 5) culto del capo. Conseguenze ➩ 1) terrore. 2) conformismo di massa. 3) dominio della burocrazia. 4) monopolio del potere. grandi epurazioni o purghe: (1935-1938) 1) eliminazione di ogni possibile opposizione a Stalin e alla sua politica. 2) vecchi dirigenti bolscevichi che opponevano resistenza al potere di Stalin, accusati di complotto. 3) giustiziati membri del Comitato centrale nei gulag. GULAG: lager sovietici ➩ 1) dagli anni 20’ in essi, rinchiusi i prigionieri politici. 2) Siberia, condizioni disumane. 3) uomini condannati senza un regolare processo e senza conoscere con precisione l’accusa o confessioni estorte con tortura e minacce. ARTICOLO 58: elenca i delitti contro lo Stato. spionaggio: conversazione tra amici o tra coniugi. ➩ terrore staliniano DOPOGUERRA: nuovo assetto geopolitico: crea in molti paesi una diffusa insoddisfazione. • Germania: umiliata. Italia: vittoria mutilata ➩ non riconosciute Fiume e la Dalmazia. • problema delle nazionalità: Stati di nuova formazione abitati da popolazioni diverse, in contrasto fra loro. Iugoslavia: Serbi, Croati, Bosniaci, Sloveni e Macedoni, diversi per lingua e religione. Polonia: minoranze tedesche, presenza russa. Cecoslovacchia: Cechi, Slovacchi e una minoranza di Tedeschi. I Cechi occupano la totalità degli alti gradi. SOCIETÀ DELLE NAZIONI: proposta da Wilson nei 14 punti. ➩ fondata a Ginevra nel 1920. 3 • 24/10/1922: Mussolini riunisce a Napoli le camicie nere per marciare su Roma per assumere il potere con la forza. Facta chiese al re Vittorio Emanuele IlI di firmare la proclamazione dello stato d'assedio che avrebbe permesso l'intervento dell'esercito. Il re rifiutò così il 30/10/1922 Mussolini ricevette ufficialmente dal sovrano l'incarico di formare il nuovo governo. MUSSOLINI AL GOVERNO: • 1922-24 atteggiamento moderato: Mussolini governò con fascisti, liberali e popolari. In Parlamento aveva solo 35 deputati, ma il consenso della corte. Il 16 novembre 1922 Mussolini si presentò al Parlamento con un discorso arrogante che ottenne voti favorevoli. • Mussolini abbandonò la politica economica di Giolitti che colpiva i profitti di guerra, sciolse le amministrazioni comunali in mano a socialisti e popolari, penalizzò le cooperative rosse e pose limiti alla libertà sindacale. Egli pone fine alla violenza come arma di lotta politica e scioglie le squadre fasciste. Si oppone l'ala radicale e istituisce la Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, legalizzando di fatto lo squadrismo. • riforma della scuola: (27/04/23) il ministro Gentile riforma l’istruzione classica e umanistica per acculturare i giovani. ➩ 5 anni obbligatori di elementari seguiti dal liceo scientifico o classico o la scuola secondaria di avviamento professionale o l'istituto tecnico e l'istituto magistrale. • riforma del sistema elettorale: (legge Acerbo, 14/11/23) meccanismo elettorale fortemente maggioritario che assegnava alla lista che conquistava la maggioranza relativa i due terzi dei seggi alla Camera. DELITTO MATTEOTTI: il 30 maggio 1924 il deputato Giacomo Matteotti, segretario del Partito Socialista fece un coraggioso discorso alla Camera, denunciando i brogli e le violenze dei fascisti. Il 10 giugno, Matteotti venne rapito e ucciso. Gli esecutori del delitto furono arrestati ma i mandanti non furono mai scoperti. Vi fu un crollo della popolarità di Mussolini. • secessione dell'Aventino ➩ l'opposizione sperava che il re ritirasse la fiducia a Mussolini, mail sovrano non assunse alcuna iniziativa. Il 3 gennaio 1925 il Duce in un discorso alla Camera, si assunse la responsabilità dell’avvenuto. • L’assassinio di Giacomo Matteotti segnò la morte della democrazia liberale e la piena affermazione della dittatura fascista. LEGGI FASCISTISSIME: nel 1925 queste leggi trasformarono il fascismo in una dittatura. • il Partito Nazionale Fascista fu l’unico partito riconosciuto ➩ presidente del Consiglio sostituito dal Capo del governo con potere legislativo. • eliminazione delle autonomie locali e le elezioni comunali: aboliti i sindaci, sostituiti dal podestà, limitata la libertà di stampa. • 1926: sciolti i partiti di opposizione e assegnazione dei poteri alla polizia segreta. Creazione di una tribunale per la difesa contro oppositori. PARTITO FASCISTA: • normalizzazione del partito: Il Partito si riorganizzò in una struttura burocratica, al vertice vi era il Gran Consiglio del fascismo coincidente con la figura di Mussolini, ha la funzione di garantire il collegamento tra partito e istituzioni. La violenza squadrista non era più necessaria. • 1928: formazione di uno Stato totalitario con la legge elettorale che affidò al Gran Consiglio il compito di preparare la lista unica di candidati. I cittadini non potevano più scegliere i loro rappresentanti, solo approvare la lista proposta. • propaganda: Era obbligatorio possedere la tessera del partito per ottenere un posto nell'amministrazione pubblica. L'Opera Nazionale del Dopolavoro si occupava del tempo libero dei lavoratori proponendo gite e attività. Il CONI controllava le attività sportive. • organizzazioni: Fasci giovanili, Gruppi Universitari Fascisti e Opera Nazionale Balilla con ragazzi fra gli 8 i 18 anni educati alla dottrina fascista. • ideologia: 1) Uomo Nuovo, virile, atletico, energico, coraggioso e laconico. 2) Esaltazione della potenza e della forza della Roma imperiale. ➩ anticipatrice della gloria. duce: il capo militare valoroso e trionfante in battaglia, il saluto romano. fascio littorio: simbolo del Partito Fascista, fascio di bastoni di legno legati insieme che rappresentava il potere dei consoli. Forte componente nazionalista. MEZZI DI COMUNICAZIONE DI MASSA AL SERVIZIO DEL REGIME: Controllo dell'informazione in maniera capillare tramite la censura della stampa. 1927: La radio è uno strumento efficace per la diffusione delle informazioni. Il cinema fu sfruttato a fini propagandistici per proiettare i cinegiornali dell'Istituto Luce. ministero della Cultura Popolare: (1937) obiettivo di controllare e orientare la cultura italiana, riconoscimento delle organizzazioni dipendenti dall'Azione Cattolica (Pio Xl soddisfatto per l'accordo raggiunto). POLITICA ECONOMICA: • 1922-25: politica economica liberista con il ministro delle Finanze De Stefani. Concessione di sgravi fiscali alle imprese e stimolazione dell'iniziativa privata, riduzione della spesa pubblica. • 1926: il ministro delle Finanze Volpi segue una politica sulla stabilizzazione della lira. Attua misure protezionistiche e accentua gli interventi statali. • autarchia: autosufficienza dell’Italia, capace di produrre ciò di cui aveva bisogno, evitando la dipendenza dalle importazioni estere. conseguenze ➩ la rivalutazione della lira colpisce i ceti medio-bassi che subirono una diminuzione della loro capacità d'acquisto e causa un’indebolimento del sistema produttivo nazionale. • agricoltura: 1) aumento del dazio sui cereali, autosufficienza nel settore. 1928: progetto di bonifica delle zone paludose italiane (Agro Pontino). CORPORATIVISMO: Nei rapporti tra operai e imprenditori, condannato lo sciopero e la lotta di classe così come l'azione sindacale. I datori di lavoro e i lavoratori devono collaborare nell'interesse della nazione. • Carta del lavoro: (1927) i settori della produzione devono organizzarsi in corporazioni che ebbero scarso funzionamento. Si tratta di organizzazioni composte da lavoratori e datori di lavoro appartenenti allo stesso settore economico. STATO IMPRENDITORE: Per fronteggiare gli effetti della crisi economica del 29. Nel 1931 venne istituito l'Istituto Mobiliare Italiano, un istituto di credito pubblico capace di sostituirsi alle banche nel sostegno alle industrie. Nel 1933 l'Istituto per la Ricostruzione Industriale azionista di maggioranza acquistò il controllo di alcune grandi aziende italiane. L’ente diventò permanente dal 1937 e aumentarono gli enti pubblici, nacquero enti assistenziali, previdenziali, mutualistici e pensionistici. • totalitarismo imperfetto: Il controllo dello Stato da parte del fascismo era limitato dalla presenza della monarchia e l'ordine pubblico era garantito dalle forze di polizia mentre la Milizia perse importanza. GUERRA IN ETIOPIA: • 1934: Mussolini decise di conquistare l' Etiopia perché intendeva dare all'Italia un impero. • 3/10/1935: Invasione senza una dichiarazione di guerra. Addis Abeba fu conquistata il 5 maggio 1936 e il re etiope fu costretto alla fuga. • La Società delle Nazioni condannò l'Italia in quanto aggressore di un altro paese membro dell'associazione. Nel novembre 1935 furono applicate sanzioni economiche, vietando la vendita all'Italia di beni di interesse militare. Mussolini assunse atteggiamenti vittimistici ma ottenne consenso. • proclamazione dell’Impero: il 9/05/1936 fu fondato l'Impero dell'Africa Orientale Italiana, Vittorio Emanuele III ottenne la corona di imperatore d'Etiopia, paese povero e non fertile. Nel 1936 le sanzioni furono ritirate e Gran Bretagna e Francia riconobbero l'Impero italiano d' Africa. ALLEANZA CON LA GERMANIA: l'avvicinamento di Mussolini a Hitler. • La Germania aveva appoggiato la conquista coloniale italiana, questo portò l’avvicinamento di Mussolini a Hitler. • Asse Roma-Berlino: (ottobre 1936) patto di amicizia tra Italia e Germania che porta maggiori vantaggi in campo coloniale e la condivisione ideologica sulle discriminazioni contro gli Ebrei. • 1938: Manifesto della razza ➩ promulgazione delle leggi razziali contro gli Ebrei che vietavano i matrimoni misti, impedivano di frequentare la scuola pubblica e il servizio militare. in Italia non c’era una tradizione antisemita e ci fu perplessità nell'opinione pubblica e nella Chiesa cattolica. 2 OPPOSIZIONE AL FASCISMO: Gli oppositori furono condannati al carcere come Gramsci, al confino come Pertini, Levi, Spinelli e Rossi o all'esilio come Turati, Nenni, Sturzo e Togliatti. Altri vennero colpiti a morte come Amendola e il sacerdote Minzoni. Coloro che si rifugiarono in Francia crearono a Parigi 2 organizzazioni politiche per favorire il ritorno della democrazia in Italia: la concentrazione antifascista, fondata da socialisti repubblicani e l'associazione giustizia e libertà, di ispirazione liberale socialista. L'azione degli antifascisti venne sorvegliata dalla polizia segreta fascista. L’opposizione comunista ebbe diverso carattere. I comunisti italiani contavano su una vasta rete di gruppi operativi, attivi nelle fabbriche. Nonostante i frequenti arresti dei militanti, la loro struttura rimase efficiente durante il fascismo, impegnandosi al proselitismo e nella diffusione della stampa di opposizione proveniente dall'estero. 3 REPUBBLICA DI WEIMAR: Il 19 gennaio 1919, l'assemblea costituente, dominata dai socialdemocratici alleati con i cattolici del centro e i liberali, si riunisce a Weimar ed elabora una Costituzione democratica. È definire avanzata ma con molti problemi nella realtà. È il simbolo di una democrazia fragile perché esposta alla continua frammentazione dei poteri e non riuscì a impedire l’ascesa di Hitler. La Germania divenne una repubblica federale, il potere legislativo andò al parlamento, il consiglio federale aveva il potere di veto legislativo, il potere esecutivo viene affidato al governo. Il presidente della Repubblica era eletto dal popolo ogni 7 anni e deteneva ampi poteri. NAZISMO: sistema politico totalitario ➩ il partito nazista con a capo Hitler, dominò in modo totale la società, la politica, la cultura, l’economia, e la vita dei tedeschi dal 1933. Il nazismo era contro la democrazia e il liberalismo e la libertà di parola. • Traeva ispirazione dal fascismo, riproponendo e rielaborando molti elementi, portandoli a conseguenze più estreme. L’obiettivo di Hitler era l’eliminazione di tutti i nemici del popolo ariano.         HITLER: nasce nel 1889 a Braunau, cittadina austriaca. Suo padre era un impiegato, sua madre veniva da una famiglia di contadini. A 15 anni viene bocciato lascia la scuola. A 18 anni perde la madre e si trasferisce a Vienna, dove prova ad iscriversi all’Accademia di Belle Arti, ma è respinto. Si guadagnerà da vivere facendo il pittore. • Hitler inizia ad interessarsi alla politica, avvicinandosi all’antisemitismo, al razzismo e alle tecniche di manipolazione di massa. Allo scoppio della guerra si arruola come volontario con l’esercito tedesco. Nel 1916 non viene ferito nella battaglia della Somme. Nel 1918 viene quasi accecato in battaglia dall’iprite. È convinto che la Germania ha perso per colpa di un tradimento interno. • 1919: entra nel Partito dei Lavoratori Tedeschi, antisemita e nazionalista. Sviluppa doti di oratore, denuncia l’ingiustizia del trattato di Versailles.
 Per sentirlo parlare, un buon numero di tedeschi si iscriveva al suo partito. • Nel 1921 il partito diventa “Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi” (nazista), e riconosce Hitler come leader. In una Germania in condizioni economiche disastrose, nel 1923, il partito conta già numerosi membri e sostenitori.   PUTSCH DI MONACO: • Tra l’8 ed il 9 novembre del 1923 Adolf Hitler vuole coinvolgere il governo Bavarese in un’impresa ispirata alla Marcia su Roma. Il tentativo partiva da una birreria situata al centro della città, dove si svolgeva un comizio di un vecchio politico reazionario. • piano di Hitler: aizzare la folla, occupare i palazzi del potere, e marciare verso Berlino con appoggio dell’esercito e delle forze di polizia.    • Seguito da una ventina di seguaci, tenta l’impresa, irrompendo nella birreria e proclamando l’inizio di una rivoluzione nazionale. Più di 2000 nazisti il mattino dopo marciano verso il ministero della difesa bavarese, ma vengono fermati dai poliziotti in uno scontro a fuoco. Hitler è ricercato per tradimento, viene presto arrestato con l’accusa di alto tradimento. • Il processo viene stampato sui giornali, e la sua popolarità aumenta. Pena a cinque anni di prigione. Qui Adolf Hitler resterà per meno di un anno, durante il quale potrà ricevere visitatori.   MEIN KAMPF (La mia battaglia): Il libro riscuote un certo successo anche fuori degli iscritti al partito nazista, rendendo Hitler ancora più famoso. • Temi: ideologia di Hitler ed i suoi piani futuri per la Germania. ➩ 1) necessità di colonizzare altri paesi, poiché il popolo germanico aveva bisogno di spazio dove poter prosperare senza essere contaminato da altre razze. 2) Il popolo ebraico erano parassiti, che infestavano quegli spazi che spettavano. 3) materiale falso e complottista, come i Protocolli dei Savi di Sion. 4) i socialisti ed i comunisti erano nemici, negavano il concetto di classe e nazione. 5) L’espansione tedesca diretta verso est, perché ad est c’era il nemico. ➩ realizzazione di un nuovo ordine Europeo. HITLER AL POTERE: • La crisi del 1929 aveva dimezzato la produzione industriale tedesca, creato 6 milioni di disoccupati, e preoccupato i risparmiatori. • Il governo socialdemocratico si dimette nel 1930. Il nuovo governo del centrista Heinrich Brüning era privo di una maggioranza e puntava al contenimento del debito pubblico, senza però risolvere i problemi dei ceti più poveri. Brüning considera i nazisti degli alleati. La sinistra era divisa in socialdemocratici che puntano alla democrazia (votati dagli operai) e i comunisti che puntano alla rivoluzione (votati dai disoccupati). • I partiti con più consensi erano quello Nazista e quello nazionalpopolare tedesco che era una formazione ostile alla costituzione di Weimar. Caratteristiche del partito nazista: • Agire secondo le leggi: Nella società di massa, il potere non si conquistava con la forza, ma col consenso delle masse. Per garantirsi l’appoggio dei poteri già consolidati, bisognava agire, all’apparenza, secondo le regole. Nel 1928 e nel 1930 il partito nazista si candida alle elezioni. • Organizzazione paramilitare e violenta: violenza politica sistematica ispirata al fascismo. Studenti, contadini, medici, donne erano organizzati per categorie, ognuna con la propria divisa ed il proprio regolamento. Dal 1921 ➩ organizzazioni paramilitari naziste dedite ad atti di violenza nei confronti di comunisti e socialisti e le SS che costituiscono la guardia del corpo di Hitler. Queste organizzazioni inquadravano i giovani in un’ottica di purezza razziale. Hitler era l’unico che poteva controllarle. • Propaganda: Goebbels, capodistretto del partito nazista, farà un’imponente lavoro di propaganda, di costruzione del mito del Führer con imponenti coreografie di massa e manifestazioni pubbliche in grado di colpire profondamente le emozioni dei tedeschi. Sfrutta i nuovi media per la comunicazione di massa, in particolare la radio. • Il carisma di Hitler: riusciva a farsi amare dal popolo non per le sue capacità ma perché riesce ad entrare in rapporto diretto con la massa attraverso la retorica, la propaganda e le scenografie. Il nazismo ha un successo nelle classi medie, negli operai, contadini e disoccupati. • 1930: gli imprenditori, gli aristocratici ed i funzionari statali iniziano ad accorgersi del nazismo. Nel 1931 Hitler si incontra col capo del partito nazionalpopolare, ma rimane tra i due forze un dissenso. Hitler vuole rovesciare il potere, i nazionalpopolari puntano ad una svolta autoritaria. • Nel 1932 ci sono le elezioni presidenziali e i nazionalpopolari, con l’appoggio dei socialdemocratici sperano di contenere Hitler. Nelle nuove elezioni però i nazisti sono il primo partito, col 37% dei voti con l’appoggio degli industriali, dei poteri economici, e dell’esercito. • Adolf Hitler viene nominato cancelliere il 30 gennaio del 1933.    IL TERZO REICH: • In 6 mesi instaurata una dittatura fondata sul proprio partito, escludendo dal potere tutti gli altri. ➩ 1 febbraio 1933: sciolto il parlamento. 4 febbraio 1933: vietati i giornali e le assemblee in caso di pericolo per la sicurezza pubblica. • 27 febbraio: incendio del Reichstag, palazzo del parlamento a Berlino, di cui vengono incolpati i comunisti. Il giovane operaio Marinus van der Lubbe verrà ghigliottinato per tradimento come pretesto per arrestare i principali esponenti del partito comunista e limitare la libertà. • 28 febbraio: decreto che sopprime la libertà di stampa, opinione e associazione. Il governo può controllare le comunicazioni postali e telefoniche. • A marzo ci sono nuove elezioni e Hitler deve formare un governo di coalizione con i nazionalpopolari. Himmler, capo delle SS, apre a Dachau il primo campo di concentramento per gli oppositori politici. Carcere autonomo rispetto alle leggi e allo stato, gestito dai nazisti. • Il nuovo parlamento ha la maggioranza necessaria per approvare una legge che dà pieni poteri al governo, che può legiferare in contrasto con la costituzione e gestire la politica internazionale. I poteri del cancelliere Adolf Hitler si sovrappongono a quelli del presidente della repubblica. • Il partito nazista può inserire i propri uomini in tutte le istituzioni tedesche. Partiti degli operai e sindacati vengono sciolti, così come i movimenti di Centro. Gli ebrei vengono espulsi dalla gestione di aziende, e le associazioni di industriali si sottomettono al regime.   SITUAZIONE TRA LE DUE GUERRE ➩ Instabilità dopo Versailles • La sistemazione dell'Europa e dell'Asia decisa a Versailles alla fine della prima guerra mondiale si rivelò inadeguata. • L'instabilità si aggravò con la crisi economica del 1929, che spinse molC paesi all'autoritarismo e all'espansionismo. GIAPPONE: si era rafforzato con la prima guerra mondiale con l'acquisto di nuovi territori e lo sviluppo dell'industria. • la fine della guerra e il 1929 provocarono una crisi: i gruppi industriali e le gerarchie militari spinsero perciò verso una poliCca espansionisCca. • Si instaurò un governo autoritario di matrice fascista e nel 1937 l'esercito invase la Cina seKentrionale. CINA: L’impero crollò nel 1911 e fu proclamata la repubblica, soKo la guida di Sun Zhongshan e del Guomindang, il ParCto Nazionale del Popolo. • Quando i TraKaC di Parigi assegnarono la regione dello Shantung al Giappone, il movimento rivoluzionario (che in questa fase vedeva alleaC il Guomindang e il ParCto Comunista di Mao) cosCtuì a Canton un governo alternaCvo a quello di Pechino, sostenuto dai Giapponesi. • Nel 1926, roKa l'iniziale alleanza, scoppiò il confliIo tra il Guomindang, guidato da Jiang Jeshi, e il Nord comunista di Mao Zedong, sostenuto dai SovieCci. La guerra fu interroKa dalla comune necessità di fronteggiare il Giappone. • Nel 1941 il confliKo con il Giappone confluì nella seconda guerra mondiale. RIARMO ED ESPANSIONISMO DELLA GERMANIA: • Hitler, al potere dal 1933, reclamava la conquista dello spazio per la costruzione della grande Germania. Per questo violando i Pa\ di Versailles riarmò il paese in modo massiccio e riportò le truppe in Renania. Tentò di anneKere l'Austria, ma fu fermato dall'opposizione di Francia, Gran Bretagna e Italia. • Nel 1935 a Stresa si tenne una conferenza tra quesC tre paesi, che si limitarono a condannare le azioni tedesche senza minacciare intervenC armaC. • Mussolini, per accreditare il fascismo a livello internazionale, si era mostrato preoccupato per la pace. Nel 1935 però aggredì l'ENopia e si avvicinò alla Germania. • Nel 1937 nacque l'Asse Roma-Berlino-Tokyo, nell'o\ca di una supremazia tedesca in Europa e giapponese in Asia. • La Società delle Nazioni, sprovvista di apparaC militari, si dimostrò impotente contro la poliCca dell'Asse. Gli USA erano chiusi nell'isolazionismo e la Gran Bretagna fino al 1939 condusse la poliCca dell'appeasement (la pace va mantenuta, anche a costo di concessioni a Hitler). Ciò permise al fascismo di agire indisturbato. COMINTERN E FRONTI POPOLARI: • L'Unione SovieCca e forze democraCche di alcuni paesi occidentali fecero fronte comune. In Europa si cosCtuirono dei fronC popolari che raggruppavano tuKe le forze anCfasciste, dai caKolici a i socialisC, le quali accantonarono le tradizionali divisioni. • Nel 1935 il Congresso dell'Internazionale Comunista decise di allearsi alle forze democraCche europee. • In Francia e Spagna nel 1936 grazie al Fronte popolare si formarono governi di coalizione tra forze anCfasciste. La Francia combaKé la destra militarista, ma in poliCca estera si allinea all'appeasement inglese. In Spagna invece si scatenò la guerra civile. SPAGNA: Agli inizi del 1900 era un paese arretrato. • L'economia era dominata da un'agricoltura basata sul laCfondo con poche zone industrializzate. • I ceC dominanC erano i grandi proprietari terrieri, l'esercito, gli imprenditori, il clero ➩ C'erano spinte autonomisCche in alcune aree. SITUAZIONE POLITICA: • Nel 1923 di fronte alla crisi sociale il re favori la diIatura militare di Miguel Primo de Rivera. • Con le elezioni del 1931 si affermarono i repubblicani e la sinistra ➩ nacque la repubblica Biennio negro: (1933-34), in seguito alla viKoria eleKorale della destra, il governo smantellò le riforme socialiste e represse le ribellioni di anarchici e socialisC. LA GUERRA CIVILE: • La coalizione del Fronte popolare vinse le elezioni del 1936. La viKoria scatenò violente insurrezioni contro i ceC conservatori. Nel Cmore di una rivoluzione sociale, la destra organizzò un colpo di Stato. L'esercito della repubblica e la Falange nazionalista, filofascista e guidata dal generale Franco, si scontrarono in una guerra civile che nel 1939 portò Franco al potere. • La guerra civile spagnola ebbe rilevanza internazionale. ➩ Italia e Germania sostennero militarmente Franco, anche se in maniera non ufficiale. Solo l'URSS aiutò i repubblicani. LA VIGILIA DELLA GUERRA MONDIALE: Espansionismo Tedesco: La poliCca imperialista tedesca si fece strada quasi indisturbata. • Nel 1938 venne annessa l'Austria. Fu reclamata la regione cecoslovacca dei SudeC, dove la popolazione era in maggioranza tedesca. Il braccio di ferro con il governo ceco portò i due StaC sull'orlo della guerra. • Mussolini, Hitler, il premier britannico Chamberlain e il primo ministro francese Daladier si incontrarono a Monaco, dove le decisioni dei nazifascisC vennero soKoscriKe da Francia e Inghilterra. In cambio dell'annessione dei SudeC il Reich garanCva l'indipendenza della Cecoslovacchia. • Nel marzo 1939 i nazisC infransero il paKo, occupando Boemia e Moravia. • Quando Hitler chiese Danzica alla Polonia, finalmente Francia e Gran Bretagna si dichiararono pronte a intervenire anche con la guerra. Intanto l’Italia occupava l'Albania e rivendicava altri territori. PaIo d'acciaio: firmato il 22 maggio 1939 da Italia e Germania, garanCsce reciproco aiuto in caso di guerra. PaIo di non aggressione: firmato a sorpresa, il 23 agosto 1939, da Hitler e Stalin. PaIo Molotov-Ribbentrop ➩ La Germania si garanCva la neutralità dell'URSS in caso di aKacco alla Polonia. Il paKo includeva un protocollo segreto sulla sparCzione della Polonia e delle reciproche sfere di influenza nella regione balCca. 1939-40: LA GUERRA LAMPO L'aggressione della Polonia: Il 1° seIembre 1939 la Germania aggredì la Polonia, provocando l'entrata in guerra di Francia e Gran Bretagna. Per alcuni mesi tra Franco-Inglesi e Tedeschi vi fu una stasi. Poi, il 9 aprile 1940 la Germania aKaccò Danimarca e Norvegia. Guerra lampo: I Tedeschi intendevano condurre una guerra lampo ➩ offensiva massiccia e rapidissima condoKa con aerei e carri armaC. CROLLO DELLA FRANCIA: Hitler, passando per Belgio e Olanda, entrò a Parigi il 14 giugno. La Francia si arrese e firmò un armisCzio: • il Centro-Nord fu occupato dai Tedeschi. • al Centro-Sud si instaurò il governo collaborazionista del generale Pétain, con sede a Vichy. ITALIA: • La viKoria tedesca sembrava prossima ➩ Mussolini pensò di poterne approfiKare e il 10 giugno 1940 entrò in guerra a fianco dei nazisC. Ma le forze armate italiane erano inadeguate e Mussolini aveva soKovalutato la Gran Bretagna. Fallì il tentaCvo di soKrarre agli Inglesi Malta, il Sudan e la Somalia e di invadere la Grecia. • Nel 1941 la Germania sarebbe intervenuta per evitare la disfaKa militare dell'Italia. LA BATTAGLIA D’INGHILTERRA: • La Gran Bretagna era sola contro i Tedeschi. Winston Churchill, primo ministro, pose fine all'appeasement. A Hitler non rimaneva che l'offensiva militare. Per effeKuare lo sbarco sulle coste britanniche era indispensabile distruggere l'aviazione inglese ➩ per 2 mesi Inglesi e Tedeschi si scontrarono in una baKaglia area. • Avendo subito pesanC perdite, il 17 seKembre Hitler rinunciò all'invasione. Finiva l'illusione di una guerra lampo. Hitler aveva comunque un notevole vantaggio, e il 27 seKembre consolidò le sue alleanze con il PaKo TriparCto (Germania, Italia, Giappone). 1941: LA GUERRA MONDIALE 1 • invasione dell'URSS: Hitler non aveva più rivali in Europa. Il 22 giugno invase l'URSS, che intendeva conquistare per moCvi ideologici, e per la sua ricchezza di materie prime. L'arrivo dell'inverno russo fermò i Tedeschi, tramutando il confliKo in una guerra di logoramento. • aIacco giapponese agli USA: 7 dicembre 1941 i Giapponesi distrussero la floKa americana ancorata a Pearl Harbor, nelle Hawaii, iI giorno dopo USA e Gran Bretagna dichiararono guerra al Giappone. Gli USA, guidaC dal presidente Roosevelt, abbandonavano il lungo isolazionismo. La guerra era estesa a tuKo il mondo. IL DOMINIO NAZISTA IN EUROPA: • Nel 1942 la Germania nazista raggiunse la massima espansione. Il nazismo intendeva costruire una nuova Europa guidata dalla grande Germania, formata da 100 milioni di abitanC e che doveva comprendere anche l'Alsazia e Lorena, la Boemia e la Moravia. Erano subordinaC i paesi satelliC, come la Francia di Vichy e l'Italia. Al di soKo, e direKamente dipendenC come colonie, i territori conquistaC militarmente. • Agli Slavi, razza inferiore, era riservata la condizione di schiavitù, mentre gli Ebrei andavano sterminaC. Resistenza e collaborazionismo: Nei paesi occupaC dai nazisC vi furono movimenC di resistenza e gruppi di collaborazionisC. • l'opposizione al nazismo fu a\va in Francia (guidata da De Gaulle), in Italia, in Iugoslavia (con i parCgiani comunisC di Tito). • In Germania una parte dell'esercito si oppose al regime arrivando a organizzare un aKentato a Hitler (20 luglio 1944) che però falli. • il collaborazionismo riguardò sia alcuni governi (come quello di Vichy), sia singoli ciKadini che agirono per convinzione o per opportunismo. LA PERSECUZIONE DEGLI EBREI: • Durante la guerra venne aKuata la soluzione finale della ques2one ebraica, ossia lo sterminio degli Ebrei, all'interno di apposite struKure, i KonzentraConslager, cioè campi di concentramento. • I nazisC iniziarono a deportare gli Ebrei nei lager dopo la no5e dei cristalli del 1938, ma il loro numero si ampliò enormemente tra il 1942 e il 1945. Nei lager vennero rinchiusi anche zingari, omosessuali, disabili. • Con l'espansione del Reich nel corso del confliKo, furono costruiC 900 lager desCnaC all’uccisione in massa degli Ebrei. I centri di sterminio furono costruiC lungo le linee ferroviarie per facilitare il trasporto delle vi\me. Nacque un complesso sistema di campi di concentramento nei quali veniva sfruKato il lavoro dei prigionieri. I deportaC dovevano lavorare, malnutriC e in pessime condizioni igieniche, fino allo sfinimento. • L'eliminazione degli Ebrei venne organizzata e pianificata con agghiacciante precisione. La novità del genocidio nazista appare evidente nella somiglianza delle procedure di sterminio con i processi di produzione di una moderna fabbrica, tanto da poter parlare di uccisioni a catena. • Arrivo del treno nel campo ➩ I deportaC scendevano dai vagoni e dovevano consegnare gli effe\ personali. Vecchi, malaC e bambini piccoli venivano uccisi sul posto con un colpo di arma da fuoco, mentre gli individui più robusC venivano desCnaC al lavoro. Tu\ gli altri erano costre\ a svesCrsi per entrare in una camera a gas, dove venivano uccisi. All'inizio i cadaveri venivano sepolC, poi, quando divennero troppi, la sepoltura non fu più possibile e si passò all'incenerimento nei forni crematori. Si calcola che le vi\me siano state 11 milioni. Si realizzò così la Shoah (cioè sciagura, catastrofe). 1942-43: LA SVOLTA A FAVORE DEGLI ALLEATI: L'entrata in guerra degli USA, con il loro enorme potenziale di uomini e mezzi, determinò le prime sconfiKe per Hitler. Tra il 1942 e il 1943, l'andamento del confliIo subì una svolta a vantaggio degli AlleaN: • Nel Pacifico, dopo l'iniziale sorpresa, gli StaC UniC rovesciarono la situazione e riportarono alcune importanC viKorie nel Mar dei Coralli (maggio 1942), nei pressi delle isole Midway (giugno) e sopraKuKo a Guadalcanal, nelle isole Salomone (agosto 1942-febbraio 1943). • Nell'area dell'AtlanCco, dove i sommergibili tedeschi aKaccavano le navi che dagli StaC UniC portavano rifornimenC alla Gran Bretagna, gli AlleaC riuscirono a difendere la propria floKa e a spezzare l'accerchiamento dei Tedeschi vincendo la baIaglia dell'AtlanNco. • In Africa la controffensiva alleata culminò nella baIaglia di El Alamein (23 oKobre- 4 novembre 1942). Gli Italo-Tedeschi furono sconfi\ e doveKero ripiegare. Nel maggio 1943 tuKo il Nord Africa era nelle mani degli AlleaC. • In Europa, nel luglio 1942 iniziò la baIaglia di Stalingrado. La ciKà venne assediata per 7 mesi con sanguinosi comba\menC. Hitler ordinò la resistenza a oltranza, ma nel febbraio 1943 i SovieCci costrinsero i Tedeschi alla resa. L'armata tedesca e quella italiana si riCrarono disordinatamente, lasciando nel ghiaccio o nei campi di prigionia russi cenCnaia di migliaia di uomini. A Stalingrado i Tedeschi subirono la più grande sconfiKa dall'inizio della guerra, che mostrò come le sorC del confliKo si fossero ormai capovolte. Lo sbarco alleato in Italia: Il 10 luglio 1943 gli Anglo-Americani sbarcarono in Sicilia e la occuparono, venendo accolC come liberatori. Nell'inverno successivo bombardarono alcune ciKà italiane. La guerra aveva minato il consenso popolare verso il fascismo e l'intervento degli AlleaC scatenò le proteste contro il regime. La caduta del fascismo: • La monarchia decise di disfarsi del fascismo. Nella noKe tra il 24 e il 25 luglio 1943 il duce venne messo in minoranza dal Gran Consiglio del fascismo. Il re ViKorio Emanuele Il esonerò Mussolini dalla carica di primo ministro e lo fece arrestare. Il duce fu imprigionato sul Gran Sasso. • L'incarico di formare un nuovo governo venne affidato al maresciallo Pietro Badoglio. • Il 3 seIembre 1943 Badoglio firmò l'armisCzio a Cassibile, in Sicilia, che fu reso pubblico solo l'8 seKembre successivo. Il re e Badoglio abbandonarono Roma per Brindisi soKo la protezione degli AlleaC, lasciando l'esercito e il paese nel caos. • La Germania reagì occupando l'Italia centrale e seKentrionale e liberando Mussolini. Il duce cosCtuì al Nord un nuovo Stato fascista soKomesso alla Germania, la Repubblica Social Italiana (RSI), con capitale a Salò, sul Lago di Garda. 1944-45: LA VITTORIA DEGLI ALLEATI • gli AlleaC, liberata Roma, respinsero i Tedeschi fino alla linea goCca (che andava da Rimini a La Spezia). • gli StaC UniC costrinsero il Giappone ad abbandonare i territori occupaC. • l'Armata Rossa cacciò i nazisC dall'URSS e puntò verso la Germania. • tra il 5 e il 6 giugno un imponente spiegamento di forze alleate sbarcò in Normandia. Dopo 2 mesi di comba\menC i Tedeschi furono sconfi\, e a metà seKembre la Francia era liberata. Nonostante i bombardamenC che martoriavano la Germania, Hitler non intendeva arrendersi. Ma nella primavera del 1945 si trovò tra gli Anglo-Americani a ovest e i SovieCci a est. • Il 25 aprile l'Italia venne liberata. Il 30 aprile, mentre i Russi entravano a Berlino, Hitler si suicidò. Il 7 maggio la Germania firmò la resa incondizionata. • Il Giappone era ormai militarmente sconfiKo, ma resisteva. Truman, il nuovo presidente degli StaC UniC, decise di usare la bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki, anche allo scopo di dare al mondo una dimostrazione di forza. Il 2 seKembre il Giappone firmò la resa senza condizioni e la seconda guerra mondiale fini. CARATTERI DELLA GUERRA: fu un confliKo nuovo • guerra totale: (come conseguenza dell’industrializzazione) cioè una guerra di massa vissuta da tuKa la società. • guerra tecnologica: vennero uClizzate nuove armi e nuove tecniche, le industrie furono converCte per la produzione bellica. • guerra ideologica: Il nazifascismo e le idee democraCche anglo-americane si scontrarono, combaKendo con i moderni mezzi di comunicazione. ASSETTO DOPO LA GUERRA: • Durante la guerra le potenze alleate contro i nazifascisC iniziarono a pensare ai futuri asse\ internazionali. Già nel 1941 Inglesi e Americani compilarono la Carta AtlanNca, che conteneva i principi democraCci da seguire dopo la fine del dominio nazista. • Il 26 gennaio 1942, 26 paesi, richiamandosi ai principi della Carta AtlanCca, si proclamarono Nazioni Unite. Negli anni successivi si svolsero una serie di incontri tra gli AlleaC in cui vennero prese decisioni fondamentali. • Conferenza di Teheran (novembre-dicembre 1943) ➩ 1) lo sbarco alleato in Normandia. 2) la futura creazione di un'organizzazione internazionale per la pace. 2 • Conferenza di Yalta (febbraio 1945) ➩ 1) divisione della Germania in 4 zone di occupazione. 2) scioglimento dell'esercito tedesco e perseguimento dei criminali nazisC. 3) il diriKo per i paesi liberaC di autodeterminare il proprio futuro ordinamento poliCco. • Conferenza di Potsdam (luglio 1945) ➩ caraKerizzata da primi disaccordi USA-URSS determinò il riconoscimento di territori alla Polonia e all’URSS. LA GUERRA E LA RESISTENZA IN ITALIA DAL 1943 AL 1945 Dopo I'8 seIembre il paese era diviso: la Repubblica di Salò al Centro-Nord e il Regno d'Italia, appoggiato dagli AlleaC, al Sud. • Alcuni Italiani giudicarono un tradimento la roKura dell'alleanza con i Tedeschi e si arruolarono nell'esercito di Mussolini. Altri si schierarono contro i nazifascisC e divennero parCgiani. Così iniziò la Resistenza. Le bande parCgiane sorte spontaneamente combaKerono contro i Tedeschi e i repubblicani di Salò con sabotaggi e azioni di disturbo. I Tedeschi risposero anche con feroci rappresaglie. I CLN la quesNone isNtuzionale • Nel seKembre 1943 si cosCtuì il Comitato di Liberazione Nazionale a cui aderirono forze poliCche eterogenee ma accomunate dall'ideale anCfascista. • Il CLN si divise sulla quesCone isCtuzionale, cioè sul futuro asseKo dello Stato. ➩ CaKolici e liberali erano per il mantenimento della monarchia, comunisC e socialisC per la repubblica. • Su proposta del segretario del ParCto Comunista Toglia\ si decise di rimandare la decisione a un referendum popolare dopo la fine della guerra. La persecuzione degli Ebrei in Italia: Lo scoppio del confliKo e la caduta del fascismo avevano aggravato la situazione degli Ebrei italiani: la persecuzione infuriò nelle regioni dell'Italia centro-seKentrionale soKoposte all'occupazione tedesca e al regime della Repubblica di Salò. • I rastrellamenC nazisC iniziarono subito dopo I'8 seKembre. Il 30 novembre un ordine di polizia decretò che gli Ebrei dovevano essere arrestaC e internaC in campi provinciali e poi nazionali. I campi nazionali più importanC erano quello di Fossoli, nel comune di Carpi e quello di Trieste, deKo della «Risiera di San Sabba». Di qui gli Ebrei vennero inviaC per lo più ad Auschwitz. Gli Ebrei italiani deportaC furono più di 8000, e solo 100 fecero ritorno dai lager. Verso la liberazione • Dopo la liberazione di Roma fu cosCtuito il governo Bonomi, con esponenC del CLN. Intanto la Repubblica di Salò, tenuta in vita dai Tedeschi, ordina la deportazione di Ebrei. • I parCgiani acquisirono il controllo di diverse zone del paese, mentre altre venivano liberate dagli AlleaC. • Le rappresaglie tedesche conCnuavano: le stragi più gravi furono quelle di MarzaboKo e delle Fosse ArdeaCne. Nell'inverno 1944-45 gli AlleaC, bloccaC sulla linea goCca, invitarono i parCgiani a sospendere le operazioni contro i Tedeschi, ma non obbedirono e la situazione si fece difficile. • Nella primavera del 1945 gli AlleaC ripresero l'offensiva e aumentarono i rifornimenC ai parCgiani, che ormai erano 200000. • A metà aprile gli Anglo-Americani sfondarono la linea goCca e liberarono le grandi ciKà del Nord. • Mussolini cercò di fuggire in Svizzera ma il 28 aprile venne caKurato e fucilato. PROCESSO DI NORIMBERGA • L'8 agosto 1945 i rappresentanC di Gran Bretagna, StaC UniC, Francia e URSS firmarono l'Accordo di Londra, che stabiliva la creazione di un tribunale militare internazionale. Il processo si tenne a Norimberga, dove 10 anni prima il Congresso nazista aveva approvato le leggi razziali, fonte di tante tragedie per l’Europa. • Il processo ebbe inizio il 20 novembre 1945 e finì quasi un anno dopo. ➩ Erano previsC 3 capi d'accusa: 1. crimini di guerra ➩ violazioni di leggi e usi di guerra, assassini e maltraKamenC di civili o di prigionieri, deportazione di popolazione, esecuzione di ostaggi, saccheggio di beni pubblici e privaC, devastazioni non moCvate da esigenze militari. 2. crimini contro la pace ➩ direzione, preparazione, scatenamento o prosecuzione di una guerra di aggressione. 3. crimini contro l'umanità: sterminio, riduzione in schiavitù, deportazione, atrocità commesse ai danni di civili durante la guerra o prima. • Il 1 oIobre 1946 fu pronunciata la sentenza e tuKe le organizzazioni naziste vennero dichiarate organizzazioni criminali. 12 imputaC furono condannaC a morte per impiccagione, 7 furono condannaC al carcere, 3 vennero assolC. GLI ANNI DIFFICILI DEL DOPOGUERRA ➩ L'Europa uscì dalla seconda guerra mondiale in condizioni disastrose. • la guerra aveva causato 30 milioni di morC (50 milioni in tuKo il mondo). • le industrie erano distruKe, l'agricoltura in ginocchio e mancavano le materie prime e il denaro per la ripresa e la ricostruzione. • molte ciKà erano state distruKe dai bombardamenC e i senzateKo erano milioni. ONU:USA e URSS, le due nuove superpotenze, erano in contrasto ideologico ma occorreva evitare altri confli\ mondiali. Per questo nel 1945 nacque l'ONU, un organismo garante della pace e dell'ordine internazionale, erede della Società delle Nazioni. Statuto dell'ONU: ➩ ispirato a diversi principi: • Assemblea Generale: può adoKare delle risoluzioni non vincolanC, è espressione dei principi utopisCci di Wilson di libertà dei popoli e uguaglianza fra le nazioni. • Consiglio di Sicurezza: nasce dalla visione di Roosevelt, secondo il quale le potenze vincitrici dovevano governare il mondo. CosCtuito da 5 membri permanenC con diriKo di veto (USA, URSS, Gran Bretagna, Francia e Cina) e 10 a turno. AdoKa decisioni vincolanC per gli StaC e può decidere l'intervento armato dei Caschi blu. • le agenzie dell'ONU, come la FAO (alimentazione e agricoltura) e l'UNESCO (istruzione e cultura), sono fruKo del principio di solidarietà. NUOVO ASSETTO MONDIALE: • I nuovi confini del mondo non furono decisi dalle traKaCve della Conferenza di pace di Parigi (1946). ➩ Nei territori occupaC dagli Anglo-Americani nacquero StaC democraCci, alleaC degli StaC UniC. Nelle 20 nazioni controllate dall'Armata Rossa nacquero StaC soKoposC all'influenza sovieCca. • La Germania fu divisa: a Ovest la Repubblica Federale Tedesca e a Est la Repubblica DemocraNca Tedesca. • L'Austria tornò indipendente, l'URSS recuperò territori persi con la prima guerra mondiale e ne oKenne altri, l'Italia perse le colonie e cedeKe zone di confine. Il Giappone restò soKo l'occupazione americana fino al 1951. INIZIO DELLA GUERRA FREDDA: • Sconfi\ i nazisC, emersero contrasC tra Occidente e URSS. Stalin temeva che i paesi capitalisC aggredissero l'URSS e gli USA temevano la diffusione del comunismo. Truman riteneva necessario aiutare l'Europa nella ricostruzione per evitare che il comunismo si espandesse. Il piano Marshall, il programma di aiuC americani, tra il 1948 e il 1951 risollevò l'Europa e rafforzò i legami con gli StaC UniC. • L'URSS tra il 1945 e 1948 impose il sistema comunista in tu\ i paesi dell'Europa orientale, divenuC StaC satelliC. Successivamente creò il COMECON (Consiglio di mutua assistenza economica), un'alleanza dei paesi comunisC. • Nel 1949 nacque la Repubblica Popolare Cinese di Mao Zedong. La Cina in un primo tempo si allea con l'URSS, poi si allontana. • Nacquero 2 organizzazioni militari: la NATO nel 1949 con il PaKo AtlanCco, il PaIo di Varsavia nel 1955 con i paesi comunisC. BLOCCHI CONTRAPPOSTI: La guerra tra le due superpotenze fu evitata, ma si scatenarono una serie di guerre locali e la guerra fredda, che non fu combaKuta con le armi da fuoco, ma con quelle della diplomazia, dell'ideologia e dell'economia. La pace fu garanCta dall'equilibrio del terrore di una guerra atomica. • blocco occidentale ➩ guidato dagli StaC UniC, a economia capitalista e con un'organizzazione poliCca liberale. • blocco comunista ➩ guidato dall'Unione SovieCca, caraKerizzato da un'economia controllata dallo Stato e da regimi totalitari. Quando è iniziata la guerra fredda? fu una guerra anomala, non dichiarata, per cui tra gli storici c'è chi la fa iniziare: • nel 1945, con la fine della seconda guerra mondiale e lo scoppio della bomba atomica su Hiroshima e Nagasaki. • nel 1946, con il discorso in cui Churchill affermò che era calata una corCna di ferro. 3 ASIA: • Nel 1947 l'India conquistò l'indipendenza. I maggiori problemi erano il conflitto religioso tra induisti e musulmani e lo sviluppo economico. Gandhi sosteneva l'integrazione fra musulmani e induisti in uno stesso stato e perciò fu assassinato nel 1948 da un induista che lo accusava di essere morbido con la minoranza musulmana. • Infine prevalse la divisione: nacquero cosi l'Unione Indiana (induista) e il Pakistan (musulmano), da cui in seguito si staccò il Bangladesh. Il successore di Gandhi, avviò la modernizzazione socio-economica, facendo dell'India la più grande democrazia del mondo nonché una promotrice dei movimento dei paesi non allineati. • Sostenuto finanziariamente dagli Usa, egli non disdegnò di applicare elementi di socialismo nella vita produttiva, attraverso la programmazione economica e un forte interventismo statale. Su questa linea si sono attestati i suoi successori, garantendo un robusto sviluppo che pure non ha risolto i problemi dell'approvvigionamento alimentare. • Nel Sud-est asiatico il vuoto determinatosi con il crollo del Giappone fu colmato dagli anglo-americani, che dovettero affrontare il nodo dei movimenti nazionalisti. L’area più critica fu quella dell'Indocina, dove la dura colonizzazione francese aveva favorito lo sviluppo di un forte movimento comunista indipendentista, guidato da Ho Chi Minh. • Occupata dai giapponesi durante la guerra, l'Indocina conquistò la sua indipendenza nel 1945, proclamando la Repubblica Democratica del Vietnam. Contro questa prospettiva De Gaulle mobilitò l'esercito e cominciò una guerra, terminata solo nel 1954 con la vittoria vietnamita. • A Parigi si decise che il Vietnam rimanesse diviso in due parti, l'una controllata dai vietnamiti l'altra dai francesi. • Questa soluzione diplomatica non pacificò l regione: ai francesi si sostituirono gli americani, mentre il governo vietnamita sosteneva la guerriglia filocomunista dei vietcong. Giudicato un tassello strategico nell'equilibrio mondiale, il Vietnam divenne il centro di una guerra terribile, che oppose i vietcong al più potente esercito dei mondo. La guerra si concluse nel 1973 con la sconfitta statunitense e la nascita della Repubblica Socialista del Vietnam. AFRICA: • Durante la seconda guerra mondiale crolla l'impero coloniale italiano. Libia, Somalia, Eritrea e Etiopia conseguono l'indipendenza. La decolonizzazione del continente africano mostrò limiti strutturali, connaturati alla sua storia e allo sfruttamento coloniale. • A differenza del nazionalismo arabo, l'Africa nera ignorava concetti come “patria”e “nazione” e soffriva ancora dei guasti provocati dallo schiavismo e dalla distruzione delle antiche entità statuali. La matrice ideologica dei movimenti indipendentisti fu il panafricanismo, tendente a realizzare l’unità di tutti i popoli africani. La Gran Bretagna cercò di guidare tale processo controllando le classi dirigenti, la Francia integrando i nuovi stati in una comunità franco-africana e il Portogallo combattendolo strenuamente. • La conquista dell'indipendenza si risolse o in una nuova forma di dipendenza economica e politica nei confronti dei colonizzatori o nell'instaurazione di regimi marxisti-leninisti e nell’ingresso nella sfera d'influenza sovietica. • L’indipendenza del Congo Belga rappresentò un caso emblematico, perché mostrò le conseguenze devastanti di una politica coloniale spietata. L’insurrezione costrinse i belgi alla fuga e consentì la dichiarazione dell'indipendenza sotto la guida dei leader socialista Lumumba. In seguito, la secessione della ricca regione mineraria del Katanga, spinta dalle compagnie occidentali, e l'assassinio di Lumumba, gettarono il paese in una sanguinosa guerra civile conclusa nel 1963 con l'instaurazione della dittatura del generale Mobutu. • Nell'Africa meridionale le classi dirigenti bianche mantennero saldamente il potere, esercitando una vera e propria oppressione razziale sulle popolazioni indigene. Solo negli anni ottanta nacquero lo Zimbabwe e la Namibia, mentre continuava a resistere l'apartheid sudafricano, ovvero un razzismo legalizzato in base al quale la minoranza bianca discriminava la maggioranza nera. • Contro l'apartheid andò organizzandosi la resistenza nera, riunita sotto le bandiere dell'African National Congress e dei suo leader Nelson Mandela. Costretto all’illegalità dal 1961, l'African National Congress passò alla lotta armata, fino a quando all'inizio degli anni 90 la coraggiosa iniziativa del leader bianco De Klerk consentì l'avviamento di trattative, sfociate nel superamento dell'apartheid, nel suffragio universale e nell'elezione di Mandela a presidente della repubblica. AMERICA LATINA: La 2ª guerra mondiale fu per l'America latina un'occasione di sviluppo, favorendo le esportazioni e assicurando i capitali necessari per liberarsi dalla dipendenza con l'Occidente. • I processi di modernizzazione che investirono il continente non riuscirono a superare i limiti strutturali della società latino- americana: l'industria pesante rimase fragile e l'urbanizzazione ebbe il carattere di fuga dalla miseria contadina. • In Messico, dove la riforma agraria assicurò una parziale redistribuzione della terra, le campagne continuarono a essere dominate dal grande latifondo, nelle mani delle antiche oligarchie terriere. I vecchi ceti possidenti, uniti ora alle nuove ristrette borghesie industriali, continuarono a detenere buona parte della ricchezza e a esercitare il potere. • Dal punto di vista politico il dopoguerra fu segnato dall'affermazione di movimenti populistici, caratterizzati da un forte leader (Perón in Argentina e Vargas in Brasile), da uno stile di governo autoritario, dal nazionalismo, dall’interventismo statale in economia e dalla mobilitazione delle masse e dei sindacati per ottenere il consenso. • La crisi economica causata dalla diminuzione dei prezzi delle materie prime sui mercati mondiali determinò la crisi del populismo e l'insorgere di tensioni rivoluzionarie, a cui corrispose un'involuzione reazionaria e l'instaurazione di numerose dittature militari. • Negli anni 70 in Argentina, Cile e Uruguay i regimi militari si macchiarono dei peggiori crimini, eliminando le opposizioni politiche e violando sistematicamente i diritti umani. La crescita economica di questi anni fu una crescita drogata, finanziata con il ricorso al debito estero, causa di una nuova e più insidiosa dipendenza con il nord del mondo. • Gli Usa ebbero un ruolo fondamentale nelle vicende politiche latino-americane degli anni 60 e 70, appoggiando i regimi militari in funzione anticomunista. • In Cile, la più antica democrazia parlamentare del continente, Salvador Allende, salito al potere a capo di un governo di Unidad Popular, fu rovesciato da un colpo di stato militare del generale Pinochet, sostenuto e incoraggiato dagli Stati Uniti. DISTENSIONE: Il 1956 fu uno spartiacque nell'epoca della Guerra Fredda. Già negli anni successivi alla morte di Stalin, nel 1953, i suoi successori avevano contribuito a ridurre la tensione internazionale in diversi punti di crisi. Si erano manifestati i sintomi di una distensione tra i due blocchi: la fine della guerra di Corea, lo scioglimento del Cominform, la conclusione della Conferenza di Ginevra sull'Indocina. I metodi dispotici e sanguinari di Stalin erano in conflitto con le esigenze di sviluppo della società e dell'economia sovietica. Il nuovo leader sovietico Krusciov aveva attribuito a Stalin e allo stalinismo la colpa di aver trasformato il regime comunista in un sistema di potere personale, tirannico e criminale. Alla morte di Stalin l'Unione Sovietica attraversò un periodo di difficile assestamento. Il nuovo leader comunista Krusciov denunciò il culto della personalità di cui Stalin era stato circondato e indicò nei metodi stalinisti una deformazione del comunismo. Krusciov mise in atto una destalinizzazione, appoggiando le richieste di cambiamento di rotta sia nella gestione dell'economia sia sul piano culturale, consentendo una maggiore libertà di espressione. Krusciov lanciò all'Occidente una sfida in campo economico e tecnologico, affermando che il pericolo di una guerra atomica rendeva necessaria una coesistenza pacifica tra i due sistemi. Lacerazione tra URSS e Cina → Nonostante la linea di Krusciov incoraggiava i paesi satelliti e sostituire i dirigenti stalinisti, non ammetteva la distruzione del blocco sovietico e neanche mutamenti di regime nelle Repubbliche popolari. Il governo ungherese, sotto la guida di Nagy, concesse una parziale libertà politica ed espresse la volontà di uscire dal Patto di Varsavia: la risposta dei sovietici fu l'invasione militare dell'Ungheria. La politica moderatamente riformatrice di Krusciov provocò anche la reazione della Cina, che accusò la dirigenza sovietica di non rispettare l'autonomia dei movimenti comunisti e di aver rinunciato alla lotta contro il capitalismo. La contrapposizione politica e ideologica tra il comunismo cinese e quello sovietico era destinata ad aggravarsi. Il muro di Berlino e la crisi di Cuba → Il governo appoggiò la della Repubblica democratica tedesca nella costruzione del muro di Berlino, che tagliò in due la città con l'intento di fermare il flusso di tedeschi dell'Est verso l'Occidente. Tentativo sovietico di installare missili nucleari a Cuba, in accordo col regime rivoluzionario di Fidel Castro. La crisi cubana segnò la prova della distensione perché si concluse con la trattativa bilaterale sovietico-americana, resa possibile dalla reciproca volontà di evitare uno scontro diretto. Nel 1964 Krusciov fu improvvisamente costretto alle dimissioni dal Comitato centrale del Partito comunista, in quanto le sue iniziative avevano suscitato ostilità nella classe dirigente sovietica, che lo accusava di aver indebolito il mondo comunista. La primavera di Praga → Il partito comunista cecoslovacco intraprese un esperimento originale, capeggiato dal segretario Dubcek. Egli tentò di sviluppare un socialismo dal volto umano, ovvero attento ai bisogni del popolo e rispettoso del suo consenso. La primavera di Praga suscitò un'altra volta la reazione violenta dell'URSS. Le truppe del Patto di Varsavia, ad eccezione di quelle romene, entrarono in Cecoslovacchia, rovesciarono Dubcek e installarono con la forza un nuovo gruppo dirigente. Kennedy → Il bilancio della presidenza Eisenhower non fu positivo per gli Stati Uniti. Gli USA si trovarono a svolgere un'azione di intervento in varie aree mondiali, sostenendo regimi dittatoriali e autoritari. L'economia americana era in una fase di stagnazione. Martin Luther King avevano guadagnato importanza i movimenti per l'uguaglianza dei diritti civili. L'influenza sovietica si era estesa, raggiungendo anche l'America con il passaggio di Cuba al campo comunista. Un mutamento di rotta si realizzò con l'elezione alla presidenza del democratico John Fitzgerald Kennedy, il primo presidente americano cattolico. Egli sintetizzò il proprio programma nella formula della Nuova frontiera: indicava simbolicamente un impegno di progresso per la società americana e per il resto del mondo. Kennedy indicava agli americani una via per continuare ad esercitare la guida del mondo non-comunista: riforme interne, maggior considerazione per gli alleati, aiuti alle aree in via di sviluppo, appoggio ai dirigenti riformisti degli stati democratici occidentali. L'applicazione di questo programma ebbe difficoltà, insicurezze e insuccessi, ma nell'insieme la presidenza di Kennedy portò una ventata di rinnovamento nella vita americana. Kennedy venne assassinato. Succedette Johnson, il quale proclamò un ambizioso progetto di Grande società: esso si proponeva di estendere ed applicare i diritti civili e di eliminare la povertà e la disoccupazione, attraverso una serie di provvedimenti pubblici di carattere assistenziale. Le tensioni create dalle discriminazioni razziali assunsero forme più violente, soprattutto quando si verificarono numerose rivolte nei ghetti neri delle città. Le principali difficoltà per la presidenza Johnson derivarono dall'impegno americano nella guerra del Vietnam. La guerra del Vietnam → L'intervento americano era iniziato con l'invio di aiuti e di consiglieri militari al governo autoritario del Sud Vietnam che, dopo il ritiro dei francesi, si era trovato a fronteggiare una diffusa guerriglia sostenuta con uomini e mezzi dal regime comunista del Nord Vietnam. Contro il governo del Sud erano entrati in gioco movimenti di opposizione capeggiati da monaci buddisti locali. Nella guerra vietnamita erano stati coinvolti i due stati confinanti: il Laos e la Cambogia, entrambi neutrali in teoria, ma precipitati in una situazione di instabilità e di guerra. Gli americani aumentarono la pressione militare sul Nord Vietnam, mediante pesanti bombardamenti aerei e navali sul suo territorio. Successivamente, inviarono i propri contingenti di truppe terrestri, che salirono a mezzo milione di soldati. L'intervento degli Stati Uniti in Vietnam si trovò di fronte a ostacoli insuperabili: la guerriglia dei Vietcong, organizzata e sostenuta dall'esterno, e l'ostilità dell'opinione pubblica americana nei riguardi di una guerra interminabile. Sotto la pressione di manifestazioni giovanili studentesche e di una campagna dei mezzi di comunicazione, Johnson decise di sospendere i bombardamenti sul Nord Vietnam, di rinunciare a presentarsi alle elezioni presidenziali del 1968 e di suggerire la via delle trattative, faticosamente avviate in una conferenza a Parigi. L’ITALIA REPUBBLICANA L’Italia dalla guerra esce come una nazione sconfitta, anche al proprio interno, domina l’inflazione, gli approvvigionamenti alimentari scarseggiavano e la fame la mancanza di alloggi e la disoccupazione contribuivano a rendere precaria la situazione. Nelle regioni del nord ➩ lotte sociale. centro ➩ contadini e braccianti occupavano latifondi. sud ➩ la minaccia più grave era rappresentata dal contrabbando e alla borsa nera. In Sicilia si assisteva frequentemente al fenomeno della mafia che condizionava anche il movimento indipendentista. Esso venne subito affrontato dal governo ma molti suoi aderenti si diedero al banditismo. • Partiti di massa: partito socialista , Psiup, guidato da Nenni era diviso ancora in due tendenze, riformiste e rivoluzionarie. • Partito comunista: traeva forza dalla lotta antifascista. Partito nuovo di Togliatti, dopo la svolta di Salerno, voleva inserirsi nelle istituzioni mantenendo il suo legame con l’Urss. • Altri partiti: Democrazia Cristiana di Alcide de Gasperi, ispirata al PPI di don Sturzo (avversione alle lotte di classe, difesa della proprietà, cauta apertura alle riforme), era appoggiata dalla Chiesa. • Partiti di classe: Partito liberale, sostenuto dall’industria e proprietari terrieri. Partito repubblicano e Partito d’azione erano privi di una base di massa. Movimento qualunquista: notevoli consensi, diffidenza politica. • Quando si dovette scegliere il capo del governo dopo le dimissioni di Bonomi, i partiti si accordarono per Parri, partigiano, esponente del Partito d’azione. Egli mise come ordine del giorno il problema dell’epurazione e annunciò provvedimenti in termini di tasse per le imprese. Le forze moderate allora gli tolsero la fiducia e la DC riuscì a imporre la candidatura di De Gasperi. L’epurazione venne rallentata e Togliatti come ministro della Giustizia varò una larga amnistia. • Il governo fissò il 2 giugno 1946 un’elezione dell’Assemblea costituente e fu concesso per la prima volta anche il diritto di voto alle donne. In quello stesso giorno votarono anche con un referendum per la monarchia o la repubblica. Il tentativo di Vittorio Emanuele III di abdicare a favore del figlio Umberto II non bastò a far prevalere i voti a favore della monarchia infatti vinse la repubblica e il 13 giugno Umberto II partì in esilio in Portogallo. La DC si affermò come primo partito con il 31 % dei voti. • Il Sud aveva dato una forte maggioranza alla monarchia e la sinistra era nettamente maggiore nel Nord. Il primo presidente provvisorio della Repubblica fu De Nicola. I socialisti si divisero in due schieramenti, il primo di Nenni, mantenne i suoi caratteri rivoluzionari, mentre il secondo di Saragat, chiamato Partita socialista dei lavoratori italiani (Partito socialdemocratico italiano) si batteva per allentare i legami con i comunisti. Legge elettorale proporzionale: • Articolo 7 venne molto discusso tra le forze politiche in quanto trattava i rapporti della Chiesa e prevedeva che si tenessero buoni quelli stipulati nel 29. • Alle elezioni politiche del 18 aprile 48 i partiti si presentarono in due schieramenti contrapposti, quello di opposizione vedeva comunisti e socialisti uniti sotto l’insegna del Fronte popolare, e quello governativo guidato dalla DC e partiti laici minori. • La Dc giovò dell’aiuto della chiesa e degli Stati Uniti, infatti vinse di molto. • Nel luglio 48 uno studente di destra attentò alla vita di Togliatti. In tutte le città comparvero barricate e imprese occupate. • La componente cattolica diede vita alla Cisl e i repubblicani Uil. • La formazione del nuovo governo De Gasperi, con il ministro del Bilancio Einaudi ottenne i suoi risultati ➩ riduzione inflazione, stabilità monetaria, risanamento bilancio statale, lira recuperò potere d’acquisto. • Con la conclusione del trattato di pace del 47 a Parigi l’Italia era considerata a tutti gli effetti come una nazione sconfitta, doveva dunque pagare riparazioni agli stati che aveva attaccato e ridurre le forze armate. - Mantenne l’Alto Adige, ma si impegnò con gli accordi De Gasperi- Grubel a concedere ampie autonomie linguistiche e amministrative alla provincia di Bolzano. - La città di Trieste, definito territorio libero di Trieste e fu diviso in Zona A occupata dagli alleati e Zona B dagli Jugoslavi. - Nell’ottobre 54 si giunse alla spartizione che sanciva la zona B agli jugoslavi mentre la A agli italiani. - Nel novembre 75 con il trattato di Osimo le due parti si riconoscevano reciprocamente la sovranità sui territori in questione. - Italiani contro jugoslavi: foibe, Carso. Russia - Il mondo nel terzo dopoguerra Nel 1985 la crisi del blocco comunista maturò con l’avvento alla guida dell’Unione Sovietica di Gorbachov.
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