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Storiografia musicale - Lezione 3, Appunti di Storia

Metodologia dell'indagine storico musicale, strumenti e metodologie dello storico per ricostruire gli eventi; ricerca studio e analisi delle fonti musicali a partire dal sedicesimo secolo.

Tipologia: Appunti

2019/2020

Caricato il 14/12/2020

toseadria-adriatose
toseadria-adriatose 🇮🇹

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Scarica Storiografia musicale - Lezione 3 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Annales Ampliamento del concetto di fonte (sources) abbiamo detto che il lavoro dello storico si basa sulle fonti fonti=tutte quelle testimonianze che possono essere molto diverse ce ne sono anche di tipologie molto diverse che in virtu del loro piu o meno ampio potenziale di inrformazione sono utilizzate dallo storico per creare poi quel telaio di info che consente di ricostruire quel lacerto di storia piu o meno ampio. La nuova corrente storiografica francese si caratterizza dagli istorici legati all’HE per l’ampliamento dell’oggetto della storia che porta a una nuova idea del concetto di fonte. Fino a prima la fonte dello storico tradizionale, intento a raccogliere la storia dei grandi eventi era costituita per lo più da documenti ufficiali, prodotti dagli stati-nazioni, fonte verbali scritte, cronache: per gli storiografi attivi nell’ambito della storia medievale, oltre alle fonti ufficiali dei ducati etc, si faceva uso anche delle cronache. ad es storia di firenze: storico ingl che vuole ricostruire politiche fiorentine: documentaz ufficiali, epistolari, cronache tenute da persone appartenenti a un determinato livello sociale, mercanti , nobili, anche artigiani. Per la NH questo panorama di fonti puo essere arricchito, ed è un’urgenza che deriva dal fatto che se io amplio il mio concetto di storia, quindi sposto le lenti dai grandi e venti a quelli piccoli, sulle classi subalterne, di necessita devo arrivare a un altro tipo di fonti, alternative. Problema con cui fa i conti Carl Ginzburg che apre una discussione su come si possa ricostruire la storia di soggetti sublterni in mancanza anche di fonti verbali dirette, perche la maggior parte delle fonti verbali prodotte nei secoli passate sono prodotte dalle classi dominanti e quindi è un problema ricostruire la storia delle classi subalterne quando non abbiamo disponibilità di fonti dirette. L’immagine che un patrizio veneto ha della classe artesan locale, sarà un’immagine distorta, a meno che il soggetto non sia attento osservatore della realtà ma in genere si tende a enfatizzare il contesto sociale di appartenenza. Ci sono comunque delle cronache tenute dal ceto cittadinesco che sono punti di osservazione interessate (non patriziato), c’era una grande attivita di penna. Appena si aveva l’educazione di un certo livello, tra le prime cose che faceva un patrizio era quello di versificare (tradurre in versi), questo dal 14esimo sec in poi specie nel 400 e 500. Se non erano i patrizi a produrre le fonti, eranoi diari di famiglia dei mercanti o comq non appartenenti al patriziato. la classe cittadinesca= sorta di alta borghesia 3 classi molto Stratificate al loro interno: - patriziato (rcchi o poveri) - ceto cittadinesco (burocrati, notai, avvocati, imprenditori) - popolari (artigiani ricchi che potevano star meglio degli stessi patrizi e artigiani poveri) - molti artigiani vengono da fuori, bergamo e altre citta patrizio). relazione di parentela spirituale=c’e’ un rapporto mecenatesco in cui, in cambio di servigi, in questo caso musicali, il patrizio da protezione: - protez legale (es Gabrieli, in virtu del Balbi, avvocato suo patrono, risolve i problemi della sorella, che rifiuta il marito - Concilio di Trento: prima forma di protezione per la donna: frode nel matrimonio, impotenza) quando non ci sono fonti proprie vie alternativi, si vede abilita dello storico (suo lavoro = abilità ) - protez nei concorsi Altre fonti oltre a quelle verbali: fonti iconografiche *Simo dipinto di Gentile Bellini, 1494-5, tela: Ciclo del Miracolo della Croce piazza san marco: molti dettagli veridici, descritti nel libro di ordini della scuola grande di san rocco: per es le barelle processionali e l’umbrela che indica la teca contenente la croce, così come i galiardetti con ricamati i loghi delle altre 5 scuole grandi, forma di omaggio che ogni scuola faceva. Bellini vede la piazza a forma trapezoidale in cui il lato minore è costituito dalla basilica e quello maggiore è una sorta di proscenio dove sfila la confraternita. Dettaglio: sposta il campanile, per mettere in risalto basilica e il centro del potere rappresentato dal palazzo ducale. = anche le immagine anche più veritiere possono in realtà non rappresentare esattamente la realtà. fonti visive hanno grandi potenzialità = significative delle mentalita dell’epoca in cui vengono realizzate. Non sono fotografie. Iates, l’arte della memoria (libro) studio sulla storia della cultura francese all’epoca della 2a meta del 500, studiando gli arazzi altro studio inocnografico: Lodovico Zorzi, La leggenda di sant’Orsola (teatrologo) il ciclo di sant’orsola come fonte per la ricostruzione della prassi teatrale italiana coeva A Venezia operavano le compagnie della calza (compagnie tealtrali che indossavano calze ornate) Altro esempio di NH e microstorie.
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