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Struttura gerarchica delle frasi e dei sintagmi, Appunti di Glottologia

L'analisi in costituenti immediati delle frasi e dei sintagmi, la morfologia delle parole, i tipi di frasi e i costituenti della frase. Vengono inoltre descritti i sintagmi e la loro classificazione in base alla categoria lessicale della parola che costituisce l'elemento principale. Viene spiegata l'analisi in costituenti tramite la commutazione. Il documento può essere utile come appunti o sintesi del corso per gli studenti universitari di linguistica o grammatica italiana.

Tipologia: Appunti

2019/2020

In vendita dal 24/08/2022

gaiagullaci
gaiagullaci 🇮🇹

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Scarica Struttura gerarchica delle frasi e dei sintagmi e più Appunti in PDF di Glottologia solo su Docsity! Le frasi e i sintagmi hanno non solo una struttura lineare ma anche una struttura gerarchica Analisi in costituenti immediati  analizza frasi e sintagmi in costituenti gerarchicamente organizzati su più livelli, fino ad arrivare al livello delle parole  i costituenti di ogni livello sono detti costituenti immediati del livello immediatamente superiore Diagrammi ad albero un grafo costituito da nodi da cui si dipartono rami; ogni modo rappresenta un sottolivello di analisi della sintassi e reca il simbolo della categoria a cui appartiene il costituente di quel sottolivello. Ogni nodo col relativo simbolo di categoria 'domina' i nodi delle ramificazioni che si dipartono da esso La ramificazione è binaria Morfologia: si occupa delle parole, più precisamente della loro forma e struttura Unità di analisi: parola, morfema Cosa è una parola? Non esiste una definizione precisa ma di norma si definisce parola come una sequenza di grafemi delimitata da spazi bianchi Criterio fonematico / fonologico Una parola è una sequenza di parlato che si comporta come un'unità fonologica e che si raggruppa ad un accento principale  Lingue ad accento fisso  Italiano Criterio morfosintattico: una parola è un elemento linguistico caratterizzato da:  Coesione interna: una parola non può essere interrotta da altro materiale linguistico e l'ordine dei morfemi all'interno della parola è fisso  Mobilità: una parola può spostarsi all'interno di una frase, in base alle regole di una data lingua  Enunciabilità in isolamento: una parola può costituire un enunciato da sola NON SEMPRE: ad esempio canna da pesca, nonostante sia composta, si comporta come un blocco unico. Questo tipo di parole si chiamano PAROLE PPOLITEMATICHE , ossia elementi lessicali formati da più parole con una particolare coesione strutturale e semantica interna. Queste parole presentano diversi gradi di coesione semantica e sintattica ad esempio:  Un letto a castello è un letto ma il cavallo di battaglia non è un cavallo Morfema: unità linguistica minima dotata di significato, o meglio di prima articolazione (significato+significante) Bella Significante signficato Morfo: realizzazione concreta di un morfema Allomorfo: ciascuna delle forme diverse in cui si può presentare uno stesso morfema; essi sono in distribuzione complementare Tipi di morfemi: liberi e legati Morfemi liberi. Possono occorrere da soli Morfemi legati: devono necessariamente conlimarsi con almeno un altro morfema Morfemi lessicali e grammaticali Morfemi lessicali: portatori del significato principale della parola  Classe aperta Morfemi grammaticale: portatore di valore grammaticale  Classe chiusa Parole funzionali/vuote: articoli, pronomi personali, composizioni, preposizioni  Classe chiusa  Spesso monofermiche Parole contenuto/piene: verbi, nomi, aggettivi, avverbi, si riferiscono a entità ed eventi, concreti e astratti  Classe aperta I morfemi grammaticali possono essere:  Flessivi: permettono di ottenere forme diverse di una stessa parola. Segnalano valori grammaticali senza alterare in un altro modo il significato del morfema lessicale con cui si combinano  Derivazionali: permettono i ottenere nuove parole a partire da parole esistenti, la derivazione non è obbligatoria RADICI E AFFISSI Radice: morfemi lessicali contenuti nelle parole piene Affissi: morfemi grmmaticali legati che, si combinano con una radice nella formazione delle parole Gli affissi sono classificati in base alle posizioni rispetto alla radice:  Prefissi  Suffissi  Infissi  Circonfisso: formati da due parti una prima e una dopo la radice  Tranfissi: si inseriscono nella radice In italiano ci sono interfissi: fra la radice e un suffisso Morfemi vuoti: dotati di significante ma apparentemente non di significato SCOMPOSIZIONE IN MORFEMI DENTALE # dent - al – e Dent: morfema lessicale legato Al: morfema derivazionale E: morfema flessivo AFFISSOIDI BIO – LOGIA Frase: è identificata dal contenere una predicazione cioè un'affermazione riguardo a qualcosa, l'attribuzione di una qualità o un modo d'essere  Tipi di frase:    semplici: un solo predicato    complesse: contiene più di un predicato    principali   dipendenti: completa la principale  Tipi di frase in base alla modalità:   dichiarativa   imperativa   interrogativa   esclamativa  Tipi di frase in base alla polarità:   positiva   negativa  Tipi di frase in base alla diatesi:   attiva   passiva  I costituenti della frase (sintagmi)   Le frasi non sono sequenze casuali di parole e sono raggruppate in gruppi di ordine superiore alla parola  Questi di gruppi di parole sono costituenti della frase, o sintagmi che possono essere a loro volta formati da altri costituenti fino ad arrivare alle singole parole (costituenti ultimi della sintassi)  Sintagmi  La minima combinazione di parole che funzioni come un'unità della struttura frasale  Classificati in base alla categoria lessicale della parola che costituisce l'elemennto principale del sintagma stesso, detto testa del sintagma  Testa del sintagma è la classe di parole che rappresenta il minimo elemento che da solo possa costituire un sintagma, funzionare da un determinato sintagma   SINTAGMA NOMINALE: la zia   SINTAGMA VERBALE: comprò una bambola   SINTAGMA AGGETTIVALE: molto bella   SINTAGMA PREPOSIZIONALE: per la sua amica   SINTAGMA AVVERBIALE: molto velocemente  L’ANALISI IN COSTITUENTI: COMMUTAZIONE  Si ipotizzano dei tagli e si sostituisce quello che si ritiene essere un sintagma con un sintagma più semplice.  Es. la nonna ha comprato un bel romanzo in quella libreria:   La nonna può essere sostituito con “Anna” (sintagma nominale)   Ha comprato un bel romanzo in quella libreria può essere sostituito con “dorme” (sintagma verbale)   In quella libreria può essere sostituito con “a Milano” (sintagma preposizionale)   Ha comprato un bel romanzo può essere sostituito con “andò” (sintagma verbale)   Ha comprato può essere sostituito con “rubò” (sintagma verbale)   Un bel romanzo può essere sostituito con “regali” (sintagma nominale)  TEST DI COSTITUENZA  Criteri che possiamo usare per capire se una certa sequenza di parole è un costituente (un sintagma).  ENUNCIABILITÁ IN ISOLAMENTO  Una sequenza di parole se forma un costituente può essere pronunciata da sola.  Es. l’anno scorso mia zia affittò una casa in Sardegna   Tua zia quando affittò una casa in Sardegna? L’anno scorso   Chi affittò una casa in Sardegna? Mia zia   Dove affittò una casa tua zia? In Sardegna   Cosa fece l’anno scorso tua zia? Affittò una casa in Sardegna  (*scorsa mia, *affittò una)  COORDINAZIONE  Due gruppi di parole possono essere coordinati solo se sono dei costituenti e appartengono alla stessa categoria.     Es. l’anno scorso mia zia affittò una casa in Sardegna   L’anno scorso mia zia affittò una casa e due biciclette in Sardegna   L’anno scorso mia zia affittò una casa in Sardegna o in un altro posto, non ricordo   L’anno scorso mia zia affittò una casa in Sardegna ma non ci andò   L’anno scorso mia zia e mio zio affittarono una casa in Sardegna  (*l’anno scorso mia zia affittò una casa e con lo zio in Sardegna)     SOSTITUIBILITÁ  Solo i costituenti possono essere sostituiti da altri elementi (solitamente pronomi)     Es. l’anno scorso mia zia affittò una casa in Sardegna   Mia zia l’affitto in Sardegna l’anno scorso   Mia zia vi affittò una casa l’anno scorso  MOVIMENTO  I costtuenti si muovono in blocco  Es: l’anno scorso mia zia affittò una casa in Sardegna   In Sardegna l’anno scorso mia zia affittò una casa   Mia zia l’anno scorso affittò una casa in Sardegna   L’anno scorso mia zia affittò in Sardegna una casa  (*zia l’anno scorso mia affittò una casa in Sardegna)     Le lingue nel mondo Le lingue attualmente parlate nel mondo sono 7000, sono state proposte stime anche molto inferiori tipo 2000 o superiori tipo 10000 Criteri diversi per stabilire che cosa conta come "lingua"  criterio intercomprensibilità: A e B sono diverse se i parlanti non si capiscono, A e B sono varietà di una stessa lingua se i parlanti si capiscono Quante lingue sono parlate in italia? 34  italiano  lingue minoritarie: francese, tedesco, sloveno, sardo, friulano..  lingue delle comunità di recente immigrazione: es lingue immigrate Distinzione fra italiano e dialetti:  nessuna differenza dal punto di vista linguistico-strutturale  distinzione di natura socio-culturale e funzionale: dialettologia e sociolinguistica  distinzione di criterio sociale, culturale e politico NB: non sono dialetti dell'italiano ma sono dialetti italiani, cioè parlati sul territorio italiano I dialetti dal punto di vista linguistico, sono lingue tanto quanto l'italiano, lo svedese ecc.. Lingue con il maggior numero di parlanti:  cinese mandarino  spagnolo  inglese Altri rami isolati nelle lingue indoeuropee  Neogreco  Albanese  Armeno  Lingue indoarie Lingue uraliche  Ugro-finniche: ungherese, finnico..  Samoiede Lingue non indoeuropee parlate in europa  Lingue altaiche  Lingue caucasiche  Lingue semitiche  Basco Classificazione tipologica Un tipo linguistico riunisce lingue che condividono una certa caratteristica strutturale Criteri di classificazione:  Complessità interna delle parole  Maggiore o minore facilità con cui è possibile definire i confini di un morfema Lingue isolanti:  Massimamente analitiche  Tendenzialmente monomorfemiche e invariabili  Confini fra morfemi facilmente individuabili Lingue agglutinanti:  Parole con struttura complessa  Parole tendenzialmente composte da più morfemi  Confini tra morfemi facilmente individuabili  Ciascun morfema realizza una sola funzione o significato Lingue flessivo-fusive  Parole con struttura complessa  Parole tendenzialmente composte da più morfemi  Confini tra morfemi difficili da individuare Più significati e funzioni si "fondono" in uno stesso morfema Lingue introflessive  Lingue caratterizzate dal fatto che i morfemi non sono disposti in ordine lineare, transfissi che si inseriscono a pettine nella radice Lingue polisintetiche  Massimamente sintetiche, parole con struttura estremamente complessa  Spesso una singola parola è formata da più morfemi lessicali, una singola parola può esprimere concetti che in altri tipi linguistici necessiterebbero di un'intera frase Nessun tipo è puro: in italiano alcuni morfemi presentano caratteristiche delle lingue isolanti Tipologia sintattica Le proprietà tipologicamente rilevanti  Danno informazioni sulla struttura della lingua  Permettono di suddividere le lingue in numero limitato di tipi L'italiano è una lingua SVO, ordine naturale e non marcato Tipi possibili: SOV, SVO, VSO, VOS, OSV, OVS Nel mondo:  SOV circa 45°  SVO circa 42°  VSO circa 10° Il restante 3° sono: VOS, OSV, OVS Perchè SOV, SVO, VSO sono gli ordini più frequenti?  Principio di precedenza  Il soggetto corrisponde al tema  Principio di adiacenza Ordine di S, V, O e di altri elementi  Ordine di nome e aggettivo Tendenzialmente: VO, PR, NG, NA testa a sinistra OV, PO, GN, AN testa a destra Le proprietà tipologicamente rilevanti  Danno informazioni sulla struttura della lingua  Permettono di suddividere le lingue in un numero limitato  Danno informazioni su altre proprietà della lingua Generalizzazione Anche in questo caso, come per la tipologia morfologica, non ci sono tipi puri GLOTTOLOGIA Le lingue variano nel tempo a pari passo con l'uomo stesso Mutamento lessicale e semantico Nuove parole rientrano nel lessico  Con mezzi della lingua stessa  Paretimologia  Rianalisi  Prospetti lessicali  Calchi strutturali  Perdita di parole  Mutamento semantico Mutamento semantico  Metafora  Metonimia: quando due o più significati Il mutamento linguistico riguarda tutti i livelli: fonetica, fonologico, morfologico, sintattico, lessicale. In tempi lunghi i cambiamenti possono essere profondi e radicali. Leggi fonetiche  Descrivono corrispondenze fonetiche fra lingue diverse della stessa famiglia o tra fasi diverse della stessa lingua  Se in una data lingua, A diventa B nel contesto X, allora ogni a che si trovi nel contesto X deve pensare a B ineccepibilmente, ovvero senza eccezioni  Eventuali eccezioni possono essere spiegate come l'effetto di leggi fonetiche concorrenti Legge di Grimm: primo mutamento consonantico del 1822 Mutamento morfologico Analogia: tendenza nella conformizzazione di sistemi asimmetrici in simmetrici Grammaticalizzazione: fenomeno per cui forme linguistiche libere prendono gradualmente l'autonomia fonologica e il significato lessicale, diventando forma grammaticale  Riduzione semantica: participio presente durante  Riduzione morfologica  Riduzione fonetica Mutamento sintattico  Fattori interni: assimilazione, due fasi articolatoriamente diverse tendono a diventare simili o uguali
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