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SVEVO E PIRANDELLO 5 ANNO SCUOLA SUPERIORE , Sbobinature di Italiano

Sintesi del libro e appunti su avevo e Pirandello con sintesi su opere

Tipologia: Sbobinature

2022/2023

Caricato il 06/05/2024

carola-medici
carola-medici 🇮🇹

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Scarica SVEVO E PIRANDELLO 5 ANNO SCUOLA SUPERIORE e più Sbobinature in PDF di Italiano solo su Docsity! PIRANDELLO (romanzo) formazione: nasce a Caos nel 1867 e si trasferisce a Palermo nell’80 dove frequenta liceo. lavora per tre mesi in zolfara insieme al padre prima di iscriversi all’uni e nel’87 si trasferisce a rom proseguire gli studi umanistici. si laurea a Bonn nel 91 prime opere: appena torna in italia si sposa antonietta portolano e si trasferisce a roma, dove entra in contatto con lo stimolante ambiente letterario che si raccoglie attorno a Capuana. 89 pubblicato il suo primo libro “il mal giocondo”, e dopo i romanzi “l’esclusa” e “il turno”. nascono tre figli, per mantenere family lavora come insegnante. 97 iniziano i primi disagi psichici della moglie, che si trasformeranno in paranoia ossessiva. produzioni: per far fronte alle spese familiari moltiplica la sua attività da scrittore e saggista. 1904 “il fu mattia pascal” e nel 1908 “arte e scienza” e “l’umorismo”. anni della prima guerra difficli, il figlio fatto prigioniero, figlia etta tenta suicidio, moglie internata in ospedale psichiatrico. 1917 scrive prime commedie di impianto innovativo. successo: 1921 va in scena la sua opera teatrale più rivoluzionaria. “sei personaggi in cerca di autore”. altro successo “ enrico IV” (1922). inaugura il teatro d'arte organizza una vera e propria compagnia stabile, in cui lavora anche autrice Marta Abba. Viaggia molto, nel 29 viene chiamato all’Accademia di’Italia e nel 34 riceve il premio nobel letteratura POETICA E PENSIERO DI PIRANDELLO rivoluziona il teatro e la narrativa famoso in tutto il mondo quando è ancora in vita stesso fenomeno che accade per machiavelli. dal suo nome derivano alcuni termini→ pirandelliano (avvenimento o situa paradossale, assurda), pirandellismo ( atteggiamento ispirato al relativismo conoscitivo o a un’esasperata tendenza alla riflessione esacerbante e all’arrovellamento) risponde alla crisi di delle grandi ideologie. Relativismo alla base delle sue opere rappresenta paradosso e assurdo delle situazioni di vita umane. deformazione di eventi e personaggi. imprevedibilità fatti. solitudine, incomunicabilità dei personaggi. tema della finzione→ esistenza umana non è esistenza autentica.fermamente convinto che scienza no speranza / progresso.consapevole crisi positivismo, x questo spiccato interesse per autori che studiano fenomeni psichici (nietzsche, schopenauer) influenza francese : albert binet. parla della pluralità dell'io, dove possono convivere diverse personalità. Di fronte lla crisi delle ideologie sottolinea l'incapacità di elaborarne di nuovi. uomo moderno: condizionato dalle contraddizioni delle situazioni sempre inc contrasto. condizionati dalla relatività dei punti di vista. La poetica moderna si fonda su questa discordanza / contraddizione. possibile stabilire punti fermi ed incrollabili. grande circolazione di idee, ma grande ed ingovernabile confusione di valori. la letteratura deve rappresentare questa disgregazione o paradosso della vita dell’uomo. utilizza la poetica dell'umorismo: unica che può spiegare cose paradossali di vita uomo. descrizione della sua poetica attraverso due opere: umorismo unico strumento per svelare contr tra non senso dell'esistenza e il significato che l’uomo continua a dargli (contraddizione) 1) fu mattia pascal, 1904: parla di metaletteratura. è strettamente legato a rivoluzione copernicana (nascita modernità) perchè tramonta l’antropocentrismo (homo faber fortunae suae) 2) saggio 1908 “l’umorismo”. formulazione più organica della poetica di pirandello, opera rappresenta la riflessione dell’autore sulle scoperte maturate durante “il fu mattia pascal". l’umorismo è una caratteristica perenne dell’arte. L'uomo da sempre vive in un mondo senza significato quindi da sempre si crea autoinganni e illusioni. concetto di verità radicalmente messo in discussione. L'arte umoristica mette in rilievo contraddizione di nostra vita irridendo e compatendo uomo. il saggio non cstituisce un punto di arrivo. PENSIERO: Il percorso intellettuale e letterario di Pirandello ha un inizio e una fine talmente distanti che sembra di ritrovarsi in due mondi diversi. Parte dalla Sicilia verista e arriva a una rivoluzionaria rappresentazione della modernità La materia è sempre la stessa: l’umanità mediocre e meschina della piccola borghesia impiegatizia, che osserva nella provincia siciliana, o a Roma. Fa emergere lo scarto tra identità e maschera sociale. FASI: - 1892-1903: poetiche veristiche e naturalistiche. legame con capuana e mondo siciliano - 1904-1915: umorismo. nocella e romanzo - 1916-1920: dramma. approfondisce la ricerca letteraria grazie alla scena teatrale. - 1921-1929: rinnovamento delle strutture del teatro ("teatro nel teatro”). anni di grande successo - 1930-1936: ulteriori sviluppi del teatro in chiave filosofica e simbolica. PIRANDELLO E FREUD La struttura interiore dei personaggi di Pirandello è molto diversa da quella teorizzata da Freud. In Pirandello non si trovano sogni, atti mancati, pulsioni sessuali, relazioni edipiche, analisi, psicologia infantile, inconscio, simbolismo, … La psicanalisi freudiana concepisce infatti la personalità come una struttura a più livelli, ma comunque unitaria. La prospettiva di Freud è terapeutica: indaga le dinamiche dell’inconscio per ricomporre l’unità della persona e guarirla. L’UMORISMO: Saggio pubblicato nel 1908 e 1920 seconda edizione. manifesto teorico di una nuova poetica. in antitesi con quella del verismo. divisa in due parti: nella prima analizza il significato di umorismo, e tratteggia uno sorte di storia della letteratura umoristica, spiegando che questa attitudine è rintracciabile in ogni epoca. nella seconda è presente una definizione dell’arte umoristica, che comprende il concetto pirandelliano alla base di una poetica pirandelliana risiede una precisa concezione dell’umorismo: la realtà non può essere riconducibile all’apparenza o alla sua manifestazioni oggettive ma contiene un lato nascosto, il compito dell’arte è quello di svelare questa duplicità di fondo scavando nella zona scura dell’esistenza per metterla in risalto. per permettere che questo avvenga è necessario rinunciare all’armonia formale e strutturale dell’estetica classica. propone un confronto arte tradizionalmente intesa e quella umoristica arte tradizionale restituisce soggetto integro, armonia. nasce da un’intuizione lirica/ componente sentimentale in cui ragione è secondaria arte umoristica comporta l'intervento della riflessione posta in primo piano perché porta in rilievo la disarmonia. non si ferma all'apparenza ma di fronte a situazioni ridicola rivela il tragico che ci sta dietro. separa l'avvertimento del contrario dal sentimento del contrario 1. ci rendiamo conto che una certa azione e contrario di ciò che pensavano→ causa sorriso, è comico (es, anziano vestito da giovane ridi) 2. cerchiamo di capire tramite riflessione il perché di quella contraddittorietà. in questo momento si scopre il trucco che sta dietro al comico. (si scopre grazie a riflessione che veste in quel modo per trattenere amore del marito)→ questo è umoristico quindi ordinariamente arte tenta di comporre cio che è stato scomposto arte umoristica non si ferma all'apparenza porta in rilievo contraddizione p.222 Il segreto di una bizzarra vecchietta Pirandello vuole stabilire la differenza tra la riflessione presente nelle opere classiche, e la riflessione in quelle umoristiche. utilizza la metafora dello specchio che riflette il dato oggettivo e sembra dare l'idea di un'arte armoniosa e organica, però alla fine si rivela dell’azione disgregante dell’umorismo. in realtà, ciò che osserva l’umorista è uno specchio andato in frantumi. egli infatti si comporta da giudice: scompone l’immagine è la analizza. da questa immagine si evince che la realtà è multiforme, e che questa molteplicità va esaltata e mostrata. con questo testo pirandello descrive come si deve intendere il ruolo della riflessione umoristica. la figura della donna si fissa nella mente del lettore come qualsiasi altro personaggio pirandelliano, sembra quasi di vederla camminare, vestita da festa e in modo ridicolo. vestita in modo molto giovanile. è qui che si avverte il contrario (che suscita il riso): chi la osserva avverte che lei rappresenta il contrario di come una donna anziana dovrebbe vestirsi. in un primo momento, la situazione genera riso, ma andando ad analizzare nel profondo si scopra che a storia della signora è in realtà molto tragica. riga 58: arte trad. tende a rappresentare realtà in astratto, facendo difficilmente emergere l’incoerenza della vita. arte epoca drammatica mette il luce contrasti e li risolve. l’umorista fa l’inverso. nell’epoca moderna ci vuole arte v.24 voce narrante porta man mano alla luce un'altra verità in effetti la sera prima si era ribellato e aveva dato in escandescenze, sembra che sia stato preso da colpo di testa. metafora: casalrio ambulante è un mobile . v.72 avvertimento del contrario scatena reazione comica (i colleghi guardano la scena a ridono). rivelazione ha fatto aprire occhi a Belluca, reazione che fa pensare e chi conosce belluca che sia impazzito, lo portano ad ospizio dei matti. Il narratore ora diventa personaggio secondario della vicenda, prima si limitava a narrare. La voce narrante compatisce belluca. La voce narrante dice che è normale che una persona così poi impazzisca. Questa volta il rimprovero se lo merita per davvero, altre volte avevano un po’ abusato. le reazioni dei colleghi di Belluca denunciano la situazione alienata in cui vivono gli altri. Belluca in realtà è l’unico in grado di assaporare il senso di un'esistenza autentica. Coloro che lo giudicavano grossolanamente sono prigionieri di un lavoro ripetitivo e una famiglia opprimente. emerge altra verità che non si ferma ad avvertimento contrario che fa concorrenza a diagnosi dei medici. narrata da vicino di casa, ci convince di +, ma non al 100%. ora arriva trappola della famiglia, fino ad adesso abbiamo visto solo trappola lavora→ si descrive situa famigliare grottesche per descrivere assurdità della vita. Belluca considerato da medici impazzito. vita per lui e trappola, è tomba che gli si scoperchia dopo aver sentito treno., è frastornato, ha paura di cadere. vita come termine chiave, fatta di movimento, divenire in ogni caso, la rivolta Belluca è effimera perché la sua follia è temporanea. si tratta di un rifugio nell'immaginazione, che gli consente comunque di essere cosciente di cio che gli sta attorno→ riscopre la vita reale e si rende conto della falsità delle maschere e forme. con fantasia poteva seguire il treno per città ignote. quando il flusso dirompente del divenire si inserisce nel suo animo lui non riesce e controllarlo. decide di rientrare nella forma.capisce che esiste un "oltre" e che può periodicamente evadere quindi va a chiedere scusa al capo. vicenda sembra assurda / paradossale, ma in realtà tutto abbastanza normale. Il nostro ruolo sociale confligge con la nostra identità. ci fissiamo in maschere finché la nostra identità va in frantumi e non nn siamo piu nessuno. follia di Belluca: rivelazione, epifania p.238 brano tratto da l’umorismo ROMANZI: Scrive 7 romanzi: IL FU MATTIA PASCAL protagonista è persona incoerente alle prese con crisi identità. “il fu mattia pascal” titolo è qualcosa a cui pirandello da attenzione perchè è un simbolo identità individuo. cambio del nome e impossibile recuperare quello originario→ smarrire certezza. vive vicenda inverosimile: p ci invita a mettere in dubbio veridicità di questa narrazione. Ci troviamo di fronte a un uomo che rinuncia a propria identità e tenta di assumerne una nuova ma finisce per smarrire tutte e due. perso smarrito, spersonalizzato e conclude vicenda paradossale finendo per essere per se stesso e per gli altri non “fu” (tragica condiz di estraneità a vita) p demolisce impianto classico tradizionale di narrativa 800 sdoppiamento io narrante-io narrato. romanzi e opere metaletteraria, invita lettere riflettere su scrittura/narrazione tema principale: tema identità accompagnato a tema doppio (stesso umorismo è una componente che scoppia). tema contrario, tema specchio (porta con sè gioco di parole sul termine riflettere), tema riflessione (ossessionante, opprimente). tema del gioco e del caso: nostra vita dipende da casualità/banalità degli eventi. tema inettitudine famiglia originaria di pascal : nido confortevole→ legame con madre = infanzia, ma anche come prigione (rapporto coniugale moglie e suocera) trama: Mattia Pascal vive in piccolo paesino in liguria Miragno( non esistente) e nella sua vita passa per milano e roma, città del progresso. immagine negativa del progresso. macchina= spersonalizzazione romanzo 3 parti + storia inizia dalla fine. racconta la storia della sua vicenda e di come Mattia Pascal abbia perso identità. Il lettore fa fatica a dare attendibilità all'io narrante. L'inizio del racconto spiazza lettore e la vicenda inizia con premessa. una riflessione che introduce tema metanarrativo. Protagonista dice subito che vive in condizione di assenza di tempo e mobilità nello spazio. estraniamento totale rispetto a esistenza. In assenza totale di temporalità non si può sviluppare nessuna storia. prova diversi incipit ma non ne trova di funzionali. La storia sembra non avere possibilità di svoglimento. poi flashback pascal racconta vita serena lontano da città, serenità viene meno quando si sposa, difficoltà economiche, matri infelice. con pretesto litiigio si finge morto. poi vince a monte carlo un botto di soldi. poi però legge notizia che moglie l’ha identificato nel cadavere d'un uomo. non reclama/denuncia l’errore, si fa credere morto, non torna in paese e inizia a viaggiare. finisce a roma e assume una seconda identità: adriano meis. sembra nuovo inizio. tempo e spazio prima a milano poi roma dove trova residenza. cerca di assaporare libertà senza sottostare a dei ruoli / convenzioni. ma deve constatare l’impossibilità di avere uno stato civile. sta cosa inizia a tormentarlo. scopre di non poter comprare un cane, si innamora di fanciulla, ma il progetto di matrimonio non può andare in porto.realizza che la sua è un'identità fittizia. un romanzo di formazione alla rovescia (Lazarillo de Tormes). rifiuta la sua prima identità perché vuole libertà ma si rende conto che quella nuova identità è meno libera di quella di prima. finge di nuovo un suicidio. cerca di riottenere identità vecchia, torna in città, scopra che moglie è sposata e quindi lui non può ritornare a sua identità vecchia. vive in condizione di forestiere della vita che non ha scelto volutamente questa condizione ma si trova obbligato dagli eventi. graduale avvicinamento a scelta volontaria di allontanarsi da forme. si trova a vivere estraniato ma non scelta volontaria. tecniche narrative: si mescolano continuamente narrazione (racconto) e metanarrazione (riflessione), mettendo in narrazione sia la verosimiglianza che la verità della narrazione. Il lettore spiazzato dalla consapevolezza che niente e senso. La lettura invita a diffidare della storia e ne sottolinea spirito critico. scrittore del 900 non crede più a nessuna novita, neanche sue. dice che questo manoscritto con la sua storia deve essere pubblicato 50 years later his death. avvertenze sugli scrupoli della fantasia capitolo finale si discute sul carattere artificiale della narrazione. sul fatto che ci si possa fidare di una storia che racconta un fatto realmente accaduto. pirandello avanza ipotesi che poetica umoristica sia funzionale a partire da pirandello. sono assurde pretese di conoscenza e di verità Mattia pascal narratore file il manoscritto non accentua i realismo dela narrazione su cui si sviluppano e vicende dei promessi sposi, ma provoca un rovesciamento ironico determinato dalla messa in discussione dell’identità del protagonista. si crea quindi un nmarratore inattendibile che ignora il proprio nome e mostra una scarsa considerazione per i libri tema della verità, riflessione sul dubbio sulla propria identità non sa rispondere a domanda di senso "chi sono io” depistaggio lettore: lu non sa sua identità, lettore può pensare che is orfano. persone della città non accaniti lettori, no amore per lo studio. lui fa bibliotecario in spazio morto. sta raccontando la sua vita. possono aprirlo solo 50 anni dopo la sua terza morte. egli dice di essere morto per due volte. destabilizza lettore: io sono in biblioteca dove non c’è nessuno, scrivo, ma ciò che scrivo va aperto solo 50 anni mia morte Maledetto fu Copernico Pirandello esprime le sue riflessioni sulla scrittura. Presenta la biblioteca nella quale vive Pascal, come vecchia e ammuffita ed è strano che uno scrittore presenti così male un luogo che pullula di sapere e di letteratura. Parla del tema del doppio che si insinua dove può sfuggire, in un mondo dove nessuno se ne frega più dei libri e dove l’umidità lega due volumi che sono opposti. Siamo nel secondo capitolo ma non ha ancora iniziato a narrare, è una parte metanarrativa, non è solito iniziare un racconto così. L’ unica arte che spiega la condizione dell’uomo e del mondo è l’arte umoristica che nasce dalla perdita di certezza di Copernico. Tutto quello che vediamo e percepiamo è soggettivo, è un nostro modo di interpretare il mondo. Parla con don Eligio con il quale si confronta su questo tema. Lo strappo del cielo di carta (utilizzato dalle antropologie) p.283. Mattia Pascal è adriano meis. gli viene offerta ospitalità in camera in affitto da Anselmo Caleari, padre della giovane fanciulla di cui adriano meis si è innamorato. si rende conto che per identità fittizia non riconosciuta a livello civile non può sposarsi. Si percepisce il tema de doppio attraverso rapporto problematico con corpo (malattie, vizi, difetti sono punto di partenza per una sorta di sdoppiamento) Mattia pascal è strabico da un occhio. a roma si opera per correggere strabismo. convalescenza: 40 gg con bendaggio. momento che lui gradisce molto. si gode le cure della giovane figlia del padrone di casa. anselmo è il portavoce dell'autore. mentre chiacchierano Anselmo dice ad Adriano che la sera stessa si terrà un teatrino di marionette dove è messa in scena la vicenda di oreste figlio di agamennone, il qaule vendica la morte del padre uccidendo madre. gli chiede che cosa succederebbe se mentre oreste recita si strappasse la carta della scenografia del palcoscenico di marionette. cosa succederebbe se in un mondo di sicurezze una crepa ne rivelasse le incertezze. succede l’imprevisto. si strappa il cielo di carta che rappresenta una visione del mondo. Il eroe vede messe in crisi le proprie certezze. Lo strappo mette in crisi la sua naturalezza, obiettivi. eroe tragico per eccellenza mette in discussione valori che fino ad allora aveva ritenuto assoluti. oreste fino a quel momento incrollabile sul suo destino. nella sua psicologia no spazio per il dubbio, poi arriva strappo. Oreste diventa Amleto: eroe del dubbio. costante riferimento a meccanizzazione vita. Sofocle mette in scena una serie del mito di agamennone. riflessione su temi fondamentali proposte in maniera leggera. Oreste: sicuro di sé e del suo compito. eroe coerente che fond sua destino su certezza, sa conseguenze del suo comportamento é sempre una banalità che sconvolge i personaggi pirandelliani. es. buco nel cielo. invece tendenza moderna: psicoanalisi. è come se anselmo mette pulce nell’orecchio: “beati quelli che non conservano loro progetti, certezze e convinzioni) tematiche: riprende con altra immagine metaforica i temi della Premessa Seconda, porta il lettore a riflettere sul crollo delle certezze sul quale si era basata la coscienza moderna, induce quindi alla riflessione. l'umanità basta sulla concezione aristoteliche si rende conto di essersi ingannata. la fede, il sapere tradizionale, l’ordine sociale costituiscono solo un sotile strato di carta che quando si squarcia mostra un buco nero inquietante e l’uomo è colto dalla vertinge dell’infinito e percezione dell’assoluto, dal quale provengono domande sconosciute. Oreste diventa Amleto: la marionetta (essere umano) si rende conto di aver recitato e di aver ostentato certezze che non sono più tali quando subentra il dubbio. indivuo moderno è rappresentato dalla vicenda greca e e rimane stordito dall’epocale cambiamento del pov sul mondo. la sua indivdualità e a realtà che lo circonda si sfondano, diventa estraneo a se stesso e non si riconosce più nel sistema di certezze in cui ha sempre creduto. rimane paralizzato e perde l'immagine mentale del proprio io. è paralizzato dal turbamento. Oreste non recita più la sua parte, non si riconosce più nel mondo dove tutto è equilibrato e perfetto. diventa Amleto: è assediato da dubbi e sconcerto, è straniato, indeciso e pieno di turbamenti. Amleto è un eroe che non sa più vivere perché si guarda di vivere. rappresenta l’uomo moderno scelte stilistiche: immagine del teatrino di marionette è usato per condurre il discorso sulla condizione umana pre e post- copernicana ed è presentato secondo un espediente stilistico tipico della narrativa pirandelliana: dialogo serrato tra due personaggi. Mattia (adriano) fa domande brevi apparentemente accondiscendenti. pellicola. perché spettatori sanno che la scena è vera e non finta. morbosa attrazione per tragedia, sofferenza e dolore. CRITICA DEL CINEMA: romanzo degli anni 20/30. romanzo è denuncia (pirandello è esatto contrario futuristi) degli effetti disumanizzanti prodotti a macchina. in molti passi del romanzo macchina: divora nostre vite, sentimenti e le restituisce a pezzettini. macchina è disumanizzante e nell’ambito del cinema si capisce ancora meglio come prodotto artistico: merce che perde suo valore unico e irripetibile. Il prodotto cinematografico rende ancora più evidente come l'opera d’arte sia riproducibile all’infinito. la finzione si può riprodurre all’infinito. serafino come reazione e shock del film→ afasia, diventa muto. lui inizia a scrivere non potendo parlare e ha sguardo indagatore. afasia: convinzione di pirandello dell'impossibilità dell'intellettuale scrittore di restituire verità. L'afasia è metafora del silenzio dell’intellettuale. metafora rende evidente che serafino è ridotta a una cosa: un pezzo di una macchina che si limita a registrare e produrre realtà. Protagonista incarna l'alienazione dell'uomo moderno reificato. letteratura di consumo è quella di serafino pericolo mercificazione: risulta evidente che prodotto artistico che serve ad intrattenimento è prodotto a merce. p. continua a riflettere sul rapporto realtà- finzione.passa da cinema muto e cinema sonoro. p è consapevole che artesi deve evolvere e lavora a fu mattia pascal. anni 30 sceneggiatura affidata a non so e ha come attore vittorio de sica. tante novelle di pirandello sono state trasposte in spettacolo cinematografico. riflessione cinema mut-sonorp: riflette sul fatto che cinema riproduce realtà ma non riesce a riprodurre la voce. Nel momento in cui sonoro entra nel cinema sottolinea che cinema inizialmente non riesce a trovare la sua forma espressiva, però non ne può fare a meno perché se ne percepisce la funzione. ma quando xon sviluppo tcen si riesce ad inserire voce, sottolinea che non è voce naturale. Il cinema inizialmente non ha espressione su specifica, quando inserisce sonore si percepisce che non è voce di un corpo vivo. differisce dal teatro: corpi vivi e voce naturale. testo che mette in luce consapevolezza degli svolti negativi dello sviluppo industria e macchine, pirandello reagisce diversamente da altri. pascoli infanzia, altri nel topos, natura contrapposta e citta. lui condanna effetti collaterali della diffusione tecnologia . macchina vampiro che divora anima dell'uomo e va sostituire l’uomo che l’ha creata. sottolinea come frenesia che la macchina porta ha ricaduta nella nostra vita quotidiana. Il personaggio portatore dell’idea dell'autore si chiede se abbia senso questa cosa. Una mano che gira la manovella: p.251 passo che costituisce l’incipit del romanzo. presentazione dell’a,biente del cinema e del mestiere dell’operatore. in questo saggio vengono evidenziati i temi principali dell’opera e che verranno più ampiamente sviluppati nel corso della narrazione. narratore autobiografico: annotare su dei quederni la sue considerazioni sulla realtà indica il tentativo di serafino gubbio di sfuggire all’alienazione di un lavoro puramente meccanico. incipit inquieta lettore: il narratore è dotato di voce filosofica, appare privo di una fisionomia e diviene quasi puro pensiero. questo indica che la sua fisicità è stata ridotta a un appendice pseudovivente in una macchina da presa, ad una protesi umana di un congegno meccanico. serafino a causa del suo lavoro è abituato a tenere sotto controllo passioni e sentimenti, quindi indossa la maschera dell’impassibilità per indicare che uno studio senza passione è l’unica salvezza rimasta in una società alienata. ha uno sguardo freddo e distaccato e si allontana dalle prerogative classiche (narratore esterno ed onnisciente), infatti la voce è interna per eccellenza. la conoscenza degli uomini è data da un’osservazione disincantata. personaggio studia persone per capire se c'è senso in tutto quello che facciamo. spia da dietro le quinte la mescolanza tra verità e finzione che travolge gli attori. in questo modo, comprende sentimenti e dinamiche relazionali invisibili agli attori stessi. inoltre, si rifiuta di partecipare emotivamente alla vita falso che è costretto a registrare. Il fatto che ci sia qualcuno che osserva crea subito straniamento. siete tutti imprigionati, ma c’è un oltre in queste cose. civiltà del progresso = vita frenetica. chi aziona la manovella arriva persino a credere di avere una sorta di potere sugli attori, ma in realtà è solo un illusione: serafino è solo occhi che scruta e mano che che gira una manovella. non ha un ruolo indispensabile, tanto che uomo viene reificato (ridotto a cosa) e a pezzi. un signore gli chiede se il suo lavoro è veramente indispensabile e non puo essere rimpiazzato da macchina. Serafino, per essere impassibile deve ridursi a parte meccanica di un apparecchio, reprimendo ragione e sentimenti. ma è solo questione di tempo, presto si troverà modo per far azionare la manovella da sola. serafino è solo un piccolo ingranaggio ch contribuisce e far funzionare la neonata azienda cinematografica. lui dall’interno riesce a capire che l’obiettivo della cinamatografia è quello di distrarre gli individui dalla frenesia della vita moderna. tuttavia, invece che essere un sfogo porta in trionfo la stupidità dei personaggi finti nella loro bellezza patinata e l’assurdità di vicende senza signficato. uomo prima era poeta, metteva in scena sentimenti che ora sono dannosi. ora poeta è un saggio, quindi in sostanza è diventato schiavo delle macchine. La macchina ha bisogno di ingoiare nostra anima e nostra vita, e ce le restituisce in pezzettini. nel fiale serafino dice che la nostra civiltà industriale produce rumore che ogni tanto ci arriva alle orecchie e noi ci domandiamo cose, segno che noi siamo ancora vivi. rumore meccanizzazione copre il rumore naturale del battito del cuore (come nell’altro testo che termini natura in font + piccolo e termini guerra font + grande).bisogna non arrendersi alla fissità delle forme. unico mezzo per sopravvivere all’alienazione è la scrittura, nonchè forma di vendetta per tutti coloro che sonoincatenati ad una macchina. vine denunciata la parcellizzazione dell’individuo e del lavoro. scelte stilistiche: tempo presente indica dimensione di impassibilità di un lavoro scientifico e teorico, presente atemporale nella riflessione filosofica. dialoghi immaginari, monologhi, confessioni, riflessioni spezzano il discorso.ritmo vario ed incalzante narrazione riproduce frenesia dell'esistenza.dice che nessuno tempo di fermarsi per chiedere se c’è un senso. La frenesia ci lascia di dime nella morte che con tutta stanchezza si avvicina, arriva prima. aggiunge inserti specifici del lessico cinematografico che danno al lettore la sensazione di essere condotto alla scoperta di un mondo nuovo. abbassamento ruolo intellettuale, lui non crea nulla di originale, lui semplicemente gira una scena. lessico sp contrasto: L’uomo del violino Durante i momenti liberi Serafino si incontra con Simone Pau, un barbone filosofo che racconta del giorno in cui andò a Romae incontra questo amico che ha un'ossessione raziocinante e vive in un ospizio per le persone senza tetto. Un giorno porta Serafino nell’ospizio e gli mostra un uomo che da tutti è chiamato “l’uomo del violino” perché ha perso la sua identità e non ha più un nome, nessuno sa quale sia. Si apre una polemica nei confronti della macchina che distrugge l’uomo col violino e l’ha privato della sua dignità e identità. Prima l’uomo era un’artista che suonava il violino liberamente ma ora tutto è meccanizzato, e il suo compito diventa accompagnare una macchina, uno strumento automatico. Alla notizia del suo nuovo impiego, ebbe una reazione esagerata e passò per il carcere prima di arrivare in ospizio, e ora è un uomo che beve e non suona più distrutto dal dolore di aver perso la sua identità come libero artista. prodotto artistico è diventata merce del mostro equiparato a escrementi. l’uomo ha ben poco da fare, fa tutto la macchina. emerge la concezione dell'uomo schiavo della macchina. il violino è suono delle mani dell’uomo ed è l’anima dell’uomo. condanna aperta e dolorosa della meccanizzazione della vita. UNO NESSUNO CENTOMILA Romanzo testamentario pubblicato nel 1926 che conclude ed inaugura una forma di narrativa frantumata. esaspera tema crisi identità. ultimo romanzo di pirandello. trama: protagonista Vitangelo Moscarda scopre casualmente del suo naso storto mentre si guarda allo specchio(moglie). la vicenda prende avvio da un episodio di estrema banalità che scaturisce una crisi esistenzale che compie vitangelo a compiere gesti folli. ad esempio, tende a volte a concellare ricorsi, esperienze e persino il nome che lo identifica (casso di Anna O., Freud). scopre di non essere uno ma di essere centomila nel riflesso nella prospettiva degli altri e deciderà dopo serie angosciose di vicenda di ridursi a nessuno. L'atteggiamento determina crisi sconvolgente e fa saltare le sue certezze. inizia ad avere orrore e le forme in cui gli altri lo costringono. a differenza di pascal che arriva a vivere un’esistenza che è comunque un limite lui trasforma crisi di certezze in condizione positiva e gioiosa. Grazie all'osservazione casualmente della moglie scopre che gli altri lo vedono diversamente da come lui si è sempre visto. decide di smascherare queste forme in cui tutti l’hanno sempre visto. lui lavora in banca, un po’ ozioso e inadeguato ( un po’ un inetto) viene visto come usuraio. vuole smantellare questa immagine(lavoro): sfratta un inquilino ma gli compra nuova casa senza farlo sapere in giro. persone non capiscono questa sua scelta e iniziano a considerarlo pazzo. inizia a liquidare la banca del padre. smantella la figura dell’uomo fedele e tutte le immagini che gli altri hanno di lui. no più padre fedele, inizia a frequentarsi con annarosa amica della moglie (lui solo si confida con lei, non hanno relazione, sono solo dicerie), poi gira voce che lui abbia una relazione con lei, quindi per smascherare tutte le forme inizia a maltrattare la moglie e inizia un'ossessionante riflessione su tutto ciò che gli sta capitando. in realtà annarosa (amica della moglie con cui li inizialmente si confida) che sembra capire crisi di vitangelo dopo un po’ rimane sconvolta delle sue azioni. Il rapporto con Annarosa è volutamente ambiguo e funzionale e smascherare le maschere. Vitangelo si confida con il sacerdote che gli consiglia di donare ricchezze e istituito per poveri dove lui stesso poi va a vivere. tutti lo considerano un pazzo. in quel momento rinuncia a qualunque tipo di identità→ non vuole + un nome. nel finale dice che non si è più guardato nello specchio e non vuole più nome. Mattia Pascal si libera del primo nome, ma poi rivuole identità ancora più fasulla della prima perché risulta inesistente all’anagrafe, vuole poi ritornare alla prima, ma non può. vitangelo proprio non vuole più il nome, si frantuma e ritorna pienamente all’interno del flusso della vera vita. Mattia si illude di poter ricostruire vita. vitangelo perde identità e smantella una a una tutte le altre identità che gli attribuiscono. sceglie di essere nessuno, è finalmente libero, però solo ed emarginato. vitangelo si frantuma completamente. è fuori della società, può essere tutto quello che vuole, osservare il mondo nel suo scorrere senza cercare di definirlo. romano innovativo pov stile: narrazione prima persona che restituisce narrazione frammentata in singoli episodi. stile tipico della poetica umoristica. Una vicenda seria con contorni tragici ma raccontata con leggerezza e comicità che prevalgono su tono tragico. preval impostazione filosofica che prevale nei soliloqui lingua parlare rimanda ad azione scenica/teatrale presenti inserti metanarrativi per svelare l’artificio della scrittura. in teatro sarebbe la rottura della narrazione scenica pag 245 incipit Mia moglie e il mio naso Parte finale 4 sequenze 1) messa in scena ilarità, risata comica del popolo che suscita la reazione di vitangelo. avvertimento del contrario. i presenti ridono perchè se lo vedono davanti diversi da come si dovrebbe presentare in un'aula di tribunale e reagisce diversamente da come tutti si aspetterebbe. si presenta con la tenuta dell’ospizio, certa di non distinguersi dagli altri è analoga a cuo che dice dopo. prelude al rifiuto dell'identità individuale e tutti gli scemi sociali 2) rifiuta specchio e nome. specchio:simbolo dell’illusione→ strumento che ci identifica come forma sociale inautentica. gioco su termini aspetto e faccia. faccia: immagine che noi abbiamo di noi stessi. aspetto: come gli altri ci vedono. riflessione particolarmente cerebrale. specchio faccia e aspetto sottolineano l'individualità, le centomila identità prodotte dal pov e la nullità sociale 3) rifiuto del nome: nostra identità sociale e legale. costruire tutte le convenzioni che ci vede all’interno di un'istituzione civile. serve per la morte il nome 4) scelta di non essere più nessuno. che è una sorta di rinascita per lui. contrapposizione campagna città. campagna: immergersi nel flusso vitale. importante è la notte: con il buio si smarrisce la percezione dei contorni. in questo contesto lui si sente libere e rientra nel flusso costante della vita. vitangelo moscarda. angelo della vita che rinasce e s riduce ad essere un niente PENSACI GIACOMINO commedia scritta da luigi pirandello nei primi mesi del 1916 rifl inconsistenza ruoli. vuole smascherare inautenticità ruoli per esaltare groviglio delle sensazioni e l’ipocrisia di facciata difesa da famiglie borghesi protagonista: professor toti (storia) insegnante del ginnasio, vecchio, ha perso autorevolezza. si lamenta dello stipendio da fake che lo stato gli ha passato per tutta la vita e matura esasperazione. sente sempre meno la motivazione ad insegnare. non reagisce ad indisciplina dei suoi studenti. vuole vendicarsi dello stato che l’ha sottopagato e impedito di crearsi una famiglia, per vendetta prende come moglie ragazza giovanissima, sapendo che morirà prima di lei cosi che quando morirà il suo stipendio andrà a sua moglie e stato dovrà ancora pagare la sua pensione. Impero già figlia con ragazzo di paese giacomo. lillina incinta di giacomino, che ama. ma professor toti no turbato, perché secondo suo schema giacomo continua ad assumere doveri matrimoniali, però di fronte a tutti marito e padre sono io. situazione assurde e inverosimile per farci riflettere su inconsistenza dei ruoli. Il perbenismo di facciata è salva. no prob tra giacomino e toti. i 3 accettano questa relazioni perchè gli socpi di toti sono più impo di popolazione che vive di stereotipi. poi arriva lo scandalo. La gente del popolo sa come stanno le cose. preside scuola si lamenta con professor toti. prof che incarna maschera autorevolezza ha vita privata del genere. Il preside non lo fa più insegnare perché se ne frega della sua immagine. Toti si licenzia perché riceve eredità da vecchio parente. secondo ambito di scandalo: famiglia di lillina e di giacomino. I geni di lei non possono più frasi vedere in giro. poi lillina disperata perchè giacomino non si fa più vedere. poi si mettono in mezzo sorella maggiore di giacomino e prete, sorella biasima comportamento fratello facendosi portavoce di giudizio unanime delle persone. sorella rosaria è deciso a fare sposare frate con un'altra donna per rimettere a posto la situazione della famiglia. giaco sta per arrendersi, è debole, non riesce più a sopportare queste pressioni. sorella Rosi sostenuta da prete che lo spingono ad abbandonare figlio. confronto finale: acceso. toti si reca da giacomino con piccolo bimbo in mano minacciando di andare a casa della nuova fida e dirle tutto. Il prete cerca di sistemare la situazione. Il professor toti lo accusa di essere distruttore di fami e quando prete cerca di rivolgere parole e a giacomino toti mette e tacere prete e fa capire a giacomino che deve prendersi le sue responsabilità. situa inverosimile. ma pirandello mette in scena un triangolo amoroso e lo fa esplodere dall’interno per far capire che a volte ciò che vediamo sono solo ruoli e la relata è molto diversa e nasconde sofferenza/ amarezza. Toti è insoddisfatto, frustrato, schiavo lavoro. lillina incinta e giacomino inizialmente non la vuole sposare, lillina accetta matrimonio con Toti solo per denaro. COSI E’ SE VI PARE commedia in 3 atti scritta nel 1917. nasce come novella La signora frola e il signor ponza, suo genero e poi diventa opera teatrale con nuovo titolo. mette in scena la storia di famiglia di 3 persone che suscita curiosità degli abitanti di un piccolo paese d provincia dove i tre personaggi si trasferiscono. Marito e moglie insieme in appartamento, signora frola (madre della signora ponza) e la suocera dell’elemento maschile è relegata nel piano sottostante e costretta a comunicare con sua figlia per mezzo di bigliettini calati dal paniere di una finestra.. si scatena curiosità morbosa di tutti i paesani perché notano legame strano tra 3 persone. Il legame madre-figlia suscita perplessità. non si incontrano mai perché signor Ponza glielo impedisce. comunicano through bigliettini calati attraverso un cesto. tema centrale: curiosità morbosa. tutto vogliono farsi i cazzi degli altri senza pensare che dietro questa vicenda possa esserci del dolore. abitanti del paese chiedono spiegazioni prima alla sigora frola, poi a signor Ponza e per ultimo lasciano la parola a signora ponza. emergono 3 versioni diverse del motivo per cui madre e figlie non si incontrano mai. - Frola: genero è gelosissimo di sua moglie e lei si rassegna a non vedere figlia per non fare andare in mille pezzi il matrimonio. Il pregiudizio, viene additato dal popolo. - signor ponza: in realtà la pazza è la signora frola (suocera). la sua prima moglie (figlia signora frola) è morta sotto la macerie, signora ponza è la sua seconda moglie, quindi non è la figlia della signora frola. Suocera è convinta che quella seconda moglie sia sua figlia. ma non è così. signor Ponza le tiene nascoste e impedisce che si vedano perchè se no la madre ci starebbe troppo male. allora abitanti chiamano la signora ponza perchè è l’unica che può are luce sula questione. - signora ponza arriva tutta vestita di nero, coperta da un velo, simbolo di impossibilita di raggiungere la verità. infatti lei non da una rivelazione finale, ma si autodefinisce “io sono colei che mi si crede”. dicde che per signora frola lei è sua figlia e prima moglie di signorponza, per signor ponza lei è seconda moglie, e per se stessa lei non è nessuno. dice che lei è colei che si crede perché è l'unico modo per riuscire ad andare avanti, hanno trovato equilibrio così. Atto 1 scena 2 Nel salotto di casa Agazzi, tipico salotto borghese, cresce il desiderio di conoscere dettagli sulla vita della famiglia Ponza. il fratello della signora Agazzi, Lamberto Laudisi, cerca inutilmente di riportare i presenti alla ragione. Laudisi è il portavoce della storia. Di fronte all’aggressività con cui le persone vogliono affrontare la verità, Laudisi fa vedere la molteplicità dei punti di vista e l’impossibilità di arrivare a una verità comune. Lui è l'alter ego di Pirandello. Laudisi mette alla prova i personaggi che in questo primo atto sono in un salotto e gli spiega di non accanirsi a disturbare i delicati equilibri della famiglia. La Signora Amalia al contrario, è la moglie del superiore del signor Ponza, molti pensano che lei abbia le risposte e la invitano solo per recepire informazioni. Pettegola. Laudisi fa un po’ l’avvocato del diavolo, dice di farci gli affari nostri. Atto 3 scene 7-9 È la conclusione dell'opera, dopo molti incontri e discorsi con la signora Frola e il signor Ponza, il paese decide di rivolgersi direttamente alla signora Ponza. La conclusione dell’opera verte sull’entrata in scena della signora Ponza tutta vestita di nero e col volto nascosto che afferma di non avere un’identità propria, non fornendo alcuna verità al popolo invadente. TRAMA 2: L’UOMO, LA BESTIA. LA VIRTU’ sono 3 maschere indossate dai 3 protagonisti. scritta nel 1919 e definita da Gramsci “bombe a mano che scoppiano nei cervelli degli spettatori. uomo: prima maschera, professore, considerato un uomo autorevole, che educava persona e doveva essere irreprensibile. professor paolino che nasconde sotto sua sospetto di ostentato perbenismo la tresca amorosa con donna sposata vitu: donna fedele infelice di un uomo che indossa maschera di… bestia: marito di donna che non la considera minimamente, capitano marina, che ha una donna in ogni porto, torna a casa ogni 2 mesi e ignora completamente la moglie, e tra le tante donne che ha, ne ha una a napoli con cui lui si ritirano intimità. Perella compatito da tutti perché moglie di un uomo considerato disgraziato evento: lei rimane incinta. crollano tutte e le maschera. paolino ansia. escogitano stratagemma. siccome marito sta per tornare devono fare in modo che marito consumi con la moglie così che si possa pensare che lei è rimasta incinta quella notte. escogitano una grande cena di famiglia in cui anche paolino è invitato, paolino ordina in pasticceria torta che infarciscono di afrodisiaco, che mettono solo nella parte della torta di cui è super goloso il marito. paolino consigliere all'amante di essere seduttiva nonostante lui sia geloso. scena molto tesa ed agitata, marito signor perelle è sempre maleducato, sgrida figlia e dà la colpa a moglie, la fa sentire in imbarazzo. vuole mangiare il cioccolato dove non era stato messo afrodisiaco perché era parte prefe del bambino e altre parte e prefe del marito, ma il figlio vuole altre parti e marito quella del figlio. Paolino allora se ne va. alla fine marito mangia torta, e poi si addormenta. paolina dice che passerà la mattina dopo lei gli deve dare segnale. se lui vede vaso di fiori significa che hanno consumato. continua a passare sotto la finestra della signora Perella e non compare nessuno vaso di fiori. ha paura che tuttocitta sappia. finiscono per litigare, paolino sta per andarsene in preda all’angoscia quando alla finestra si affaccia signora perella e mette sul davanzale 5/6 vasi di fiori. La facciata di perbenismo viene compromessa. tutto torna nell'ordine e si salvano apparenze. ULTIMO TESTO: IL GIUOCO DELLE PARTI E’ ormai approdato il teatro del grottesco, che ribalta i principi del teatro borghese in modo drastico e provocatorio e adotta soluzioni formali che infrangono le regole del naturalismo (guarda tabella della rivoluzione teatro) commedia scritta nel 1918 tratta dalla novella Quando si è capito il giuoco. temi: smascheramento dei ruoli con risvolto più tragico e amaro. segue il classico filo pirandelliano, cinico, disilluso dalla vita, porta a ragionare . mescolanza comico-tragico. Il motivo del triangolo amoroso e del tradimento è deformato fino a farne comprendere l‘assurdità. delitto d’onore. personaggi:marito leone gala, moglie silia e amante. moglie: molto frivola, superficiale, capricciosa, che tedesca ragionamenti di luca del marito. Leone: atteggiamento altezzoso da intellettuale, è un filosofo cinico. Guido: amante. tra questi due con personalità molto forte c’è amante di lei, dominato da entrambi. marito sa di relazione extraconiugale e lo considera come passatempo di cui lei si stuferà. Nonostante ciò marito pretende che apparenze siano salvate e vuole andare a salutare per mezz’ora la moglie così che le persone credano che il matrimonio funzioni. Lui riempie il suo vuoto di sentimenti ragionando e indossando veste di filosofo e attraverso il dialogo con cameriere e cuoco. compensa la mancanza sentimenti con dottrina, cultura, passione per cucina. ad una certa moglie non ne può più e vuole far fuori marito. vuole che Guido sfidi a duello marito e lo uccido ma Guido si rifiuta. le si presenta poi l’occasione ideale per difendere l’onore di Silia. Nel suo palazzo vive anche prostituta spagnola. degli ubriachi vanno da Silvia invece che da pepita(prosti), se la vogliono scopare, lei chiede al marito di sfidare a duello questi ubriachi che hanno sfidato il suo onore. tra questo gruppi c’è anche un borghese che è ottimo spadaccino. Leone apparentemente vede le buone ragioni della moglie però in realtà ha capito bene il piano che sta dietro, accetta formalmente di sfidare a duello il rivale in qualità di marito pro forma. in realtà fa andare amante perché è lui che svolge il ruolo del vero uomo di Silia. lui sfida ufficialmente perché è il marito, pero vero amato della moglie è Guido quindi manda lui. scardina formalismo dei ruoli, ognuno deve fare la sua parte. L'amante di silvia viene ucciso nel duello con l'uomo che è stato introdotto in casa di figlia. finale: nessuno soddisfatto. neanche leone, pensa di essere soddisfatto da vendetta ma alla fine prevalgono sentimenti, la vittoria è illusoria. il tema del delitto d’onore scardina il meccanismo che si cela dietro al teatro borghese e sancisce l’impossibilità di arginare l’ondata delle passioni. Esse prevalgono sulla fredda ragione e costringono i personaggi a annientarsi l’un l’altro e accettare un destino comune di infelicità. - SEI PERSONAGGI IN CERCA D’AUTORE. (slide su classroom Metateatro e umorismo paradossale: Rottura dell'illusione scenica, rovesciamento prospettiva teatrale tradizionale. assenza voluta di nomi propri, Inalienabilità delle parti, Impossibilità di soluzioni. distinzione persone vive e personaggi e chi è più vero tra loro è un testo completamente anticonvenzionale, non c’è il sipario→ impedisce di cogliere limite tra realtà e finzione). in un'opera teatrale mette in scena un'opera teatrale sul rapporto tra finzione e realtà scena iniziale sembra portare il riso ma poi emerge la tragedia e l'assurdità della realtà Rovesciamento di prospettive→ Il teatro e gli attori Prospettiva anticonvenzionale, no c'è il sipario, storia rappresentata è la messa in scena di una rappresentazione Sdoppiamento attore / personaggio. ingresso personaggi avviene da platea. attori fanno da pubblico per pers Metateatro e straniamento: Il dramma si apre sulle prove di una compagnia teatrale, impegnata con l'opera Il giuoco delle parti di Pirandello. L'arrivo del capocomico rompe la separazione tra area della finzione (palco) e realtà (platea) Sul palco si trova la realtà, incarnata dagli attori. La finzione, le maschere, provengono dalla platea, tra il pubblico (i 6 personaggi). Umorismo paradossale significherebbe snaturare il significato del teatro stesso e ignorare che le vicende realmente accadute talvolta sembrano più assurde di quelle inventate. scelte stilistiche: questo testo si presenta come un dramma non rappresentabile, attraverso le didascalie pirandello sottolinea la differenza tra l'abbigliamento degli Attori e quello dei Sei Personaggi. ogni elemento viene sdoppiato in due realtà parallele e incomunicabili. struttura dicotomica del testo è definito dal conflitto tra la superficialità degli attori e drammaticità dei personaggi. il ritmo binario di una dialogo tra sordi contribuisce a scandire questa dicotomia. viene rappresentato il dramma dell’incomprensione reciproca. infatti, il dialogo tra personaggi e attori non arriva mai al dunque, denunciando così il conflitto tra il costante fluire della vita e l’immutabilità della forma. Abbiamo tutti dentro un mondo di cose Pirandello parla del momento dell’incontro tra figliastra e padre nel bordello. Quando i due si rendono conto della loro relazione familiare si accende un feroce dibattito e il momento di massima tensione dell’opera. La figliastra accusa il padre di non averla riconosciuta con un tono feroce e di disapprovazione mentre il padre cerca invano di difendersi consumato dal senso di colpa che lo porterà successivamente ad accogliere in casa sua moglie e i suoi nuovi tre figli prodotti dalla sua relazione adultera FILE CONCLUSIONI E APPROFONDIMENTI: (no interrogazione) così è se vi pare→ novella signora frola e signor ponzo centro tematico: impossibilità di pervenire alla verità oggettiva + accusa ipocrisia delle persone di voler per forza capire come stanno le cose all'interno delle relazioni personali quando queste sfuggono alla norma/convenzioni. famiglia due donne un uomo, non si capiscono le relazioni tra i due, il popolo non capisce che dietro a delle scelte ci sono equilibri precari trovati con molta fatica per arginare il dolore. 1° atto, tipico salotto borghese (che pirandello critica) c’è sempre un personaggio (laudisi) che riesce sempre a far emergere dettaglio importante. fame insaziabile delle persone di sapere verità su famiglia. Laudisi è portavoce dell’autore, invita a placare il desiderio di sapere. lamberto laudisi portavoce idee autore caratterizzazione dei personaggi→ piccolo media borghesi di una piccola città di campagna viene descritta. ci sono giudizi e pregiudizi: signor ponzo subito descritto come mostro date le vicende di solito personaggio pirandelliano ride molto forte: funzione eversiva conclusione: porta alla luce dolore della famiglia. La scena si apre quando personaggi sorpresi dall'arrivo della signora Frola, sono anche molto scortesi con lei, si presentano come accaniti ed esagitati per colpa della fame di sapere i loro gossip mattacchioni. mancanza di delicatezza nei confronti di una signora che soffre. la signora mette in luce come loro stiano abusando della loro curiosità. alla fine viene fuori che si è cercato equilibrio fragile, ma all’insegna dell’affetto. cita pietà, che nessuno ha mostrato. loro sono davanti a sventura, davanti a dei corpi tremanti che si abbracciano. alla fine si capisce che verità non ha uno solo volto, ma soprattutto non ha il volto che le persone gli volevano dare. famiglia scombussola le convenzioni della convivenza di un’attività. se ci si ostina si produce del dolore. in simulazione sarà pirandello. la patente: par della cattiveria della gente. protag: chiàrchiaro si presenta da giudice che sta studiando suo caso. protag passa per essere uo che porta rogna, allor agente non se lo caga più, lui e tutta la sua famiglia sono isolati, allora lui secondo stato accusati da due pers e si è liberato, è stato fatto un processo. cerca di farsi scrivere sulla patente c e lui è un portasfiga. cosi la gente paga per farlo andare via. pirandello e l’identità… parte da analisi di “la patente” riflessione sul fatto che nostra identità entra in crisi.
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