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Sviluppo, squilibri, lotte sociali. Primi del '900, Schemi e mappe concettuali di Storia

Sviluppo, squilibri, lotte sociali. Primi del '900. Schemi riassuntivi

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2017/2018

Caricato il 16/07/2018

margy861
margy861 🇮🇹

4.3

(46)

60 documenti

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Scarica Sviluppo, squilibri, lotte sociali. Primi del '900 e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Storia solo su Docsity! SVILUPPO, SQUILIBRI, LOTTE SOCIALI -in Italia fra il 1896 e il 1908: - l’economia conobbe una fase di crescita -si colloca ina questa fase il decollo industriale italiano -presupposto: il protezionismo della Sinistra e il suo intervento soprattutto nel settore dell’industria pesante -il settore tessile conobbe una forte crescita -sviluppo importante della industria siderurgica -industria idroelettrica -industria meccanica -opere pubbliche -nel 1899 nasce la Fiat, fabbrica italiana di automobili Torino -finanziamenti provenienti dalle banche: - nel 1893 fu creata la Banca d’Italia; nascono le banche su modelle delle banche miste: raccolgono il risparmio dei cittadini e lo investe nella creazione di grandi opere commerciali e industriali -entrate del turismo -rimesse degli emigranti (i risparmi dei lavoratori italiani emigrati all’esterno che arrivano in patria) -anche gravi squilibri: dualismo economico fra nord e sud. Il protezionismo danneggia le colture meridionali e il tessuto industriale si concentrava al nord. Si presenta la “questione meridionale” -problema delle condizioni di vita delle masse contadine e operaie: condizioni precarie e difficili → fenomeno migratorio -le condizioni del mondo contadino erano pessime: -malnutrizione, malattie, scarse condizioni igieniche -tasse -crisi agraria →le condizioni dei contadini peggiorano -diverse reazioni: 1.rivolte come quella dei fasci siciliani: movimento di rivolta dei contadini, operai e militari esploso nel 1891 2.emigrazione -veniva sviluppandosi un proletariato industriale sempre più esteso: -salari bassissimi -nessuna garanzia del posto di lavoro e del salario -larga diffusione del lavoro minorile →crescita del movimento sindacale = nel 1906: nasce la Confederazione generale del lavoro (Cgl), di ispirazione socialista. I suoi obiettivi erano: migliorare le condizioni dei lavoratori, abbassare le ore di lavoro, aumentare i salari. Nella sfera politica: il suffragio universale, il diritto di sciopero -si verifica una redistribuzione del reddito: maggiore benessere delle classi lavorative → maggiore consumo -rimase in carica fino al 1914 -riforme sociali ed economiche: tutela del lavoro di donne e bambini, più assistenza nel lavoro -nel complesso però il suo programma risultò inferiore alle attese: -non diminuirono le tasse sulle masse popolari -rimase forte il divario nord-sud -fu neutro nei conflitti sociali, ma solo al nord →visione orientata per lo più verso l’industria e il settentrione d’Italia →tentativo di fondo: dare stabilità al sistema liberale attraverso un accordo con i socialisti, ma fallì. → Giolitti non trova accordi con il partito socialista e si allontana per trovare un altro interlocutore →i cattolici. -Cattolici: -dopo il non expedit la partecipazione politica da parte dei cattolici aumenta: partecipavano alle elezioni e affiancano i liberali nelle pubbliche amministrazioni -il movimento cattolico e le sue organizzazioni si erano estese nel paese →ritorno dei cattolici: nasceva dalla consapevolezza che il cattolicesimo non potesse rimanere escluso dalle trasformazioni in atto -al suo interno c’erano diverse correnti: -più intransigenti (chiuse), -altre più moderate, aperte ad un inserimento dei cattolici nella vita politica -quelli della Democrazia cristiana, movimento fondato da Romolo Murri = significato più sociale, a favore delle riforme e in appoggio delle rivendicazioni dei lavoratori -prevale una tendenza clerico-moderata: riteneva necessario impegnarsi nella vita politica a fianco dei liberali conservatori -contemporaneamente anche i liberali si avvicinano al cattolicesimo -Giolitti: definiva lo Stato e la chiesa come due parallele che non dovevano incontrarsi; ma riconosceva il peso politico dei cattolici →nascono così i primi accordi elettorali tra liberali e cattolici 1908: nasce la Confindustria =l’associazione di categoria degli industriali → prevalgono le tendenze che privilegiano un rapporto conflittuale con le istanze sindacali -nello stesso periodo emerge la figura di Mussolini, all’interno dell’ala rivoluzionaria del partito socialista -diffusione del nazionalismo in Italia: = parole d’ordine: -richiesta di uno stato forte -espansione coloniale -polemica contro il giolittismo -lotta antisocialista -miscela di imperialismo e populismo -faceva appello alle masse -si proponeva l’idea di nazione come un organismo unitario legato da un vincolo di solidarietà -idea di stato autoritario e aggressivo -inizia a circolare il mito dell’Itlaia “proletaria”: cioè dell’Italia sfruttata dalle altre potenze -era nel colonialismo che doveva trovare il suo riscatto →nasce l’idea giolittiana di riprendere la sua politica coloniale nel nord africa →guerra di Libia -l’Italia si era avvicinata alla Gran Bretagna e alla Francia -l’Italia accetta il dominio francese di Tunisia e Marocco ottenendo il lascia passare per puntare alla Libia -l’idea di una spedizione in Libia accresce i consensi e vi erano favorevoli: -i maggiori gruppi industriali e finanziari -i nazionalisti -i liberali -la guerra di Libia: -l’Italia la occupa tra il 1911 e il 1912 (Cirenaica e Tripolitana) -grandissime spese -molta più propaganda rispetto ai agli effettivi benefici che si potevano trarre -avendo molto consenso popolare, consentiva di portare su altre sfere le tensioni sociali -segnò il trionfo di un nuovo movimento di massa, quello nazionalista dichiaratamente contro Giolitti 1913: elezioni politiche → Giolitti si presenta -le prime elezioni a suffragio universale maschile della storia italiana: il diritto di voto fu esteso a tutti i maschi maggiorenni purché avessero compiuto 30 anni o avessero fatto il servizio militare -i liberali e i cattolici stringono accordi: accordo chiamato “Patto Gentiloni”: per contrastare un possibile successo dei socialisti
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