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Tecnica Pianificazione Urbanistica - domande aperte, Appunti di Ingegneria Civile

Tecnica Pianificazione Urbanistica - domande aperte

Tipologia: Appunti

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Caricato il 22/08/2020

emanuela-pelargonio
emanuela-pelargonio 🇮🇹

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Scarica Tecnica Pianificazione Urbanistica - domande aperte e più Appunti in PDF di Ingegneria Civile solo su Docsity! Tecnica e Pianificazione Urbanistica Lezione 2-Cenni storici Lezione 3 - Il piano ubanistico P.T.C. - Piano Territoriale di Coordinamento P.T.P. - Piano Territoriale Provinciale Lezione 4 -P.R.G. - Piano Regolatore Generale Il P.R.G. - Le componenti Lezione 6 - P.R.G - Relazione Tecnica Lezione 7 - P.R.G. - Le Tavole Lezione 8 - P.R.G. - Le Norme Tecniche di Attuazione Lezione 8 - P.R.G. - Le Analisi Lezione 9 - Il P.R.G. - Gli Strumenti Lezione 11 - Il Dimensionamento Lezione 12 - Parametri e Indici Lezione 13 - Zonizzazione Lezione 14 - Gli stndard urbanistici Lezione 15 - L'esproprio Lezione 16 - La Perequazione Lezione 10 - Il P.R.G. - I Vincoli P.A. – Piani Attuativi o Esecutivi Lezione 5 - Il Piani di Settore L'interpretazione della città attraverso il piano Lezione 17 - L'espansione urbana Lezione 18 - Adeguamento della città storica Lezione 19 - La Ristrutturazione Lezione 20 - La città di Kevin Lynch - leggibilità Lezione 21 - Abitare Lezione 22 - La Valutazione Lezione 23 - La Valutazione d'impatto Lezione 24 - criteri, coefficienti correttivi: un esempio Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 2 Lezione 002 ‒ 1. In che senso le tecniche che supportano la pianificazione urbanistica sono considerate "positive"? L’urbanistica ha più definizioni: • Arte di pianificare lo sviluppo della città; • Scienza che studia i fenomeni urbani; • Disciplina che si occupa dell’assetto delle popolazioni • Studio delle trasformazioni del territorio; ma tutte hanno come obiettivo la ricerca del benessere pubblico. Per questo vengono dette “positive”. Lezione 003 ‒ 1. Tra un P.R.G e un P.A., dal punto di vista, ad esempio, dei volumi, i due piani, che diverse funzioni hanno? • Il P.R.G. - Piano Regolatore Generale o (Scala di rappresentazione grafica da 1: 25.000 a 1: 10.000 per l’intero territorio comunale; da 1:5000 a 1:2000 per le aree urbane) o per le diverse zone in cui è suddiviso il territorio comunale stabilisce la quantità di volumi, alloggi, di aree per il verde per le strade per i servizi. • P.A. – Piani Attuativi o Esecutivi. o (Scala di rappresentazione grafica da 1:1000 a 1:200) o Riguardano porzioni di territorio limitate e considerata la scala di riferimento, contengono molte più informazioni rispetto al P.R.G. o Il piano attuativo distribuisce le quantità di volumi, alloggi ecc. previste dal PRG e ne dà forma. Lezione 004 ‒ 1. Se tutti i comuni d'Italia hanno già un P.R.G. che senso ha continuare a parlare di formazione di una nuova pianificazione? Una nuova pianificazione è sempre necessaria perché possono essere introdotte delle varianti in funzione ad esempio di: • di una sensibilità collettiva, • di una presa di coscienza dell’importanza di una data area, • per molte altre ragioni politiche. Inoltre l’introduzione di leggi regionali ha modificato iter approvativi, hanno inserito nuovi documenti o cambiato il nome di quelli “istituzionali”. CAUSE DI CAMBIAMENTO Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 5 Lezione 009 ‒ 1. Elencare i principali strumenti del Piano Regolatore Sono i seguenti: • il dimensionamento, • gli indici, • gli standard urbanistici, • la “zonizzazione” • l’esproprio • la perequazione ‒ 2. Cosa si intende per alloggio? È l'insieme dei vani abitabili e dei locali accessori situati in un edificio plurifamiliare permanente (es un condominio), o in parte di esso separate tra loro ma funzionalmente connesse (un insieme di villette), e destinati ad uso di abitazione per una sola famiglia. Può essere dotato di eventuali balconi, logge, terrazze. L'alloggio deve avere accesso diretto dalla strada da uno spazio comune esterno (giardino, cortile, ballatoio, ecc.), o da uno spazio comune interno dell'edificio (scala, passaggio, ecc.) Lezione 010 ‒ Cos’è un vincolo ricognitivo? Sono vincoli che nascono su beni che sono patrimonio della collettività (ad esempio: fiumi, laghi, boschi). Nascono dal RICONOSCIMENTO di un valore o di un rischio attraverso un’azione di verifica Lezione 011 ‒ Che differenza c’è tra dimensionamento e Proporzionamento? • Il Proporzionamento si basa su un modello ideale di città, valido in un determinato arco temporale • Il Dimensionamento si basa invece su rapporti matematici che misurano il fabbisogno. Lezione 012 ‒ 1. Che differenza c’è tra indici e parametri? • I parametri sono grandezze (superfici, volumi, altezze, distanze) che descrivono dei fenomeni che hanno un certo margine di variabilità. • Gli indici sono i rapporti tra i parametri che esprimono quantitativamente le caratteristiche di un fenomeno. Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 6 Lezione 013 ‒ 1. Per critica “sociologica” alla zonizzazione cosa si intende? Critica sociologica: • la zonizzazione porta al confinamento dei gruppi sociali disagiati perché destinati ad aree di bassa qualità; • la popolazione non partecipa alle scelte; ‒ 2. Che differenza c’è tra la “zonizzazione” della legge 1150/42 e la sua interpretazione e applicazione pratica? • La zonizzazione è uno strumento utilizzato in urbanistica consistente nel suddividere il territorio di ciascun comune in aree omogenee secondo determinate caratteristiche. • Nella legge urbanistica, la 1150/1942, l'accezione del concetto di zona non era perfettamente delineato, pertanto sono state sollevate numerose critiche formali, sociologiche e ideologiche. Lezione 014 ‒ 1. Cosa esprimono gli standard urbanistici? Esprimono, mediante un rapporto metri quadri per abitante o per ettaro, la dotazione di un insediamento (residenziale, produttivo o polifunzionale) in attrezzature di interesse pubblico, come: • scuole, • attrezzature di interesse comune, • servizi sanitari, amministrativi, • spazi verdi e per lo sport, • parcheggi. ‒ 2. Come sono ripartiti i servizi e le attrezzature per ogni abitante in base al D M 1444/68? Il D.M. 1444/68 stabilisce in forma inderogabile che per ogni abitante insediato o da insediare ci sia una dotazione minima di 18 mq ad esclusione delle aree destinata alle strade. I 18 metri quadri sono così ripartiti (per le zone A, B, C): • Mq 4,50 di aree per l'istruzione asili nido, scuole materne scuole dell'obbligo. • Mq 2,00 di aree per attrezzature di interesse comune: religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative, per pubblici servizi (uffici P.T, protezione civile). • Mq 9,00 di area per spazi pubblici attrezzati a parco, per il gioco e per lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti, con esclusione di fasce Verdi lungo le strade. • Mq 2,50 di aree per i parcheggi in aggiunta alle superfici a parcheggio prevista articolo 18 della legge 122 del 1989. Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 7 Lezione 015 ‒ 1. Dal punto di vista dell’esproprio cosa prevede la legge 765/ 67? La legge è uno strumento attuativo di rapporto tra pubblico e privato e disciplinato dalla presenza di una CONVENZIONE nella quale il privato per la realizzazione dell’intervento si obbliga di cedere al comune gratuitamente le aree per i servizi. Lezione 016 ‒ 1. Dare una definizione di perequazione? I diversi proprietari interessati a un intervento urbanistico-edilizio si ripartiscono equamente VANTAGGI E ONERI. Lezione 17 ‒ 1. Nella città in espansione perché sono importanti gli spazi aperti? Gli spazi aperti sono IMPORTANTI PER FILTRARE/SEPARARE/LEGARE LE DIVERSE AREE (es per separare un’area produttiva da un’area industriale). Lezione 18 ‒ 1. Storicamente, che differenza c’è tra l’espansione e l’adeguamento della città storica? • L'espansione presuppone la presenza di aree libere su cui edificare e quindi il rapporto con la città diventa molto legato all'idea di città futura • L’adeguamento in una città storica significa misurarsi con una condizione già presente, già data. Lezione 19 ‒ 1. Cosa si intende per struttura della città? Con struttura si intende • qualcosa che dura nel tempo, che permane; • che trasforma una somma di elementi in un insieme che ha proprietà distinte da quelle dei singoli elementi; • qualcosa che connota rendendo il territorio riconoscibile nella varietà e nel divenire, quindi distingue, dà identità. ‒ 2. Nella ristrutturazione come cambia il rapporto con il sistema radiocentrico o a maglia ortogonale? Il sistema radiocentrico o a maglia ortogonale sono sistemi di riferimento che suggeriscono l'impianto, senza necessariamente doversi rigorosamente attenersi ad esso. Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 10 Lezione 25 ‒ 1. Spiegare in modo sintetico gli intenti della CARTA NAZIONALE DEL PAESAGGIO DEL 2018 • il paesaggio deve essere al CENTRO DI TUTTE LE POLITICHE PUBBLICHE, e non solo di quelle di tutela come fino ad ora è stato. • La QUALITÀ del paesaggio è FATTORE STRATEGICO PER LO SVILUPPO del nostro Paese Lezione 26 ‒ 1. Qual è la definizione di paesaggio secondo la Convenzione europea del 2000? Il paesaggio è: • Una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e delle loro interrelazioni. Lezione 27 ‒ 1. Elencare vantaggi e svantaggi del DPCM 12/12/2005 VANTAGGI • Linea guida utile al progettista per controllare i livelli di interferenza del proprio progetto con il contesto paesaggistico. • Separazione tra giudizio soggettivo e giudizio parametrizzato (basato su indicatori quali- quantitativi definiti). SVANTAGGI MANCANO PARAMETRI DI MIGLIORAMENTO (accezione positiva) escludendo a priori che in area di vincolo paesaggistico attraverso opere, come ad esempio le infrastrutture, possano migliorare il contesto ‒ 2. Cosa si intende per “intrusione” nel DPCM 12/12/2005 Inserimento in un sistema paesaggistico DI ELEMENTI ESTRANEI ED INCONGRUI ai suoi caratteri peculiari compositivi, percettivi o simbolici: per esempio un capannone industriale, in un'area agricola o in un insediamento storico; Lezione 28 ‒ 1. Nell’articolo 135 del Dlgs 42/2004 che rapporto c’è tra la pianificazione paesaggistica e lo sviluppo urbano ed edilizio? Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 11 Lezione 29 ‒ 1. Come viene definita la percezione, secondo A. Argenton? La percezione secondo A.Argenton: atti valutativi che si risolvono in un apprezzamento delle caratteristiche di forma, di significato e di funzione di quel qualche cosa Lezione 30 ‒ 1. Come definisce Franco La Cecla la percezione? La percezione secondo Franco La Cecla: analizzare lo spazio della città e del territorio ATTRAVERSANDOLO CON IL CORPO. Lezione 31 ‒ 1. Cosa si può intendere per “accesso alla percezione”? L’ "accesso alla percezione" INSIEME DELLE VARIABILI CHE INCIDONO SULLA PERCEZIONE DI UN’OPERA. Per esempio, per un ponte: orientamento, prospettiva, materiali, cromatismi, ombre, dimensioni, proporzioni, illuminazione notturna. Lezione 32 ‒ 1. Cosa significa accesso alla percezione in termini di spazio e tempo? Spazio • Individuazione dei PUNTI DI VISTA • Rilevamento delle QUANTITÀ DI PONTE VISIBILE [Valore %] • NUMERO UTENZE (GIORNO) [numero] Tempo • Velocità media di percorrenza media.[Km/h] • Spazio medio di percezione [Km] • Individuazione del tempo di visibilità S/V= T [h] -> [min]  MINUTI DI PERCEZIONE POTENZIALE AL GIORNO PER OGNI PUNTO DI VISTA J = C x H x L [min perc. giorno] con: • C = percentuale delle parti visibili dell’opera d’arte; • H= minuti di percezione • L = numero di percezioni al giorno Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 12 Lezione 33 ‒ 1. Perché il Ponte del Mare può considerarsi un “eco” delle forme esistenti nel contesto urbano? Perché le forme dei tiranti evocano le vele delle imbarcazioni ‒ 2. In che senso il Ponte del Mare propaga la propria utilità oltre propri confini geometrici? Perché dà impulso alla riqualificazione del luoghi. Lezione 34 ‒ 1. Disegnare e spiegare il grafico “Identità percepita” • se si tende a mimetizzare l’opera la sua identità sarà negata • se si tende a metterla in risalto la sua identità sarà evidente, ma o se l’opera non rappresenta i valori del luogo risulterà estranea al luogo o se l’opera rappresenta i valori del luogo risulterà un monumento (simbolo) per quel luogo (es ponte del mare di Pescara) • se l’opera è coerente con il luogo l’identità risulterà in evidenza ma senza contrasti. 2. Cosa si può intendere per “conflitto di prossimità”? Conflitti di Prossimità: desiderio e contemporaneamente rifiuto delle infrastrutture. (le infrastrutture servono ma le si vogliono lontane dal proprio percepito) Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 15 assicurare le migliori condizioni di utilizzazione e fruizione pubblica del patrimonio stesso. Essa comprende anche la promozione ed il sostegno degli interventi di conservazione del patrimonio culturale.” 2. La valorizzazione è attuata in forme compatibili con la tutela e tali da non pregiudicarne le esigenze. 3. La Repubblica favorisce e sostiene la partecipazione dei soggetti privati, singoli o associati, alla valorizzazione del patrimonio culturale. Lezione 43 ‒ Nel processo di valorizzazione del quartiere Ortodosso dell’Annunciazione, le azioni progettuali che scopo hanno? Lezione 44 ‒ Nel caso dello studio per la valorizzazione del quartiere Ortodosso dell’Annunciazione, descrivere sinteticamente il rapporto funzionale tra il piazzale recintato che contiene la settecentesca chiesa e il piazzale antistante non recintato. La chiesa è troppo piccola per accogliere tutte le persone durante le cerimonie religiose e in particolare nelle condoglianze. Il piazzale antistante non recintato diventa quindi un’estensione necessaria. Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 16 Lezione 45 ‒ 1. Rispetto alle caratteristiche del quartiere Ortodosso dell’Annunciazione, nel processo di valorizzazione, cosa viene mantenuto e cosa viene aumentato/modulato? - Mantenere lo spazio: attraversabile, con funzioni elastiche, polifunzionali - Aumentare la relazione: visiva, fisica, funzionale, di significato Lezione 46 ‒ 1. Descrivere sinteticamente le azioni da effettuare per valorizzare le gradinate che collegano trasversalmente i percorsi principali che conducono alla Chiesa Ortodossa dell’Annunciazione a. Ridisegno dei fronti che si affacciano sui percorsi trasversali b. Ridisegno delle scalinate od il piano di calpestio c. Riqualificazione degli edifici che si trovavo alla fine della scalinata (come del caso dell’antico Mulino) Lezione 47 ‒ 1. Indicare almeno tre argomenti che, oggi, il tema della qualità urbana dovrebbe comprendere. a. possibilità di reddito; b. disponibilità di servizi -legati alla vita quotidiana e no; c. varietà dei servizi; d. accessibilità e visibilità dei servizi; e. possibilità di costruzione, da parte di cittadini, di una soddisfacente immagine di se stessi; Tecnica e Pianificazione Urbanistica pag. 17 f. congruità con i bisogni dell’individuo; g. essere comprensibile e dotato di senso; h. essere caratterizzato di carattere distintivo per ogni luogo; i. essere in grado di generare percezioni piacevoli; j. gradevolezza dell’ambiente (risultato della varietà e ricchezza degli elementi che lo compongono); k. possibilità di partecipazione ed appropriazione collettiva della città. ‒ 2. Nella definizione dei principi di una ipotetica Società Scientifica del Paesaggio, cosa significa che il paesaggio è un “dispositivo”? I contenuti scientifico-disciplinari hanno per oggetto lo studio del paesaggio come valore culturale, estetico e come dispositivo ecologico per la valorizzazione, la trasformazione e lo sviluppo sostenibile dei contesti insediativi, delle aree non edificate e degli spazi aperti, nonché l'organizzazione del verde, quale sistema entro cui si collocano la parte costruita delle città e del territorio, nonché le grandi reti delle infrastrutture materiali.
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