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Tecniche di analisi del testo narrativo, Appunti di Italiano

Le tecniche di analisi del testo narrativo, con particolare attenzione alla caratterizzazione dei personaggi, alla fabula e all'intreccio, alle tipologie di discorso e alle figure retoriche. Vengono descritte le diverse modalità di presentazione e caratterizzazione dei personaggi, la differenza tra fabula e intreccio, le varie tipologie di discorso e le principali figure retoriche utilizzate nella letteratura. utile per gli studenti di letteratura e per chiunque sia interessato all'analisi del testo narrativo.

Tipologia: Appunti

2021/2022

In vendita dal 31/05/2022

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valedavid_ 🇮🇹

19 documenti

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Scarica Tecniche di analisi del testo narrativo e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! LE TECNICHE DI ANALISI DEL TESTO NARRATIVO.  PERSONAGGI Presentazione: personaggio presentato da: narratore, altro personaggio, sé; Caratterizzazione: diretta/indiretta; fisica, psicologica, comportamentale, socio-economica, culturale, ideologica; Ruolo: personaggi principali, secondari, comparse; Funzione: protagonista, antagonista, oggetto, aiutante, oppositore;  FABULA E INTRECCIO La   fabula   è la storia così come è avvenuta , secondo uno stretto ordine cronologico. Al contrario, l'intreccio   è la maniera in cui la fabula viene riorganizzata nell'opera letteraria  TIPOLOGIE DI DISCORSO  Il discorso diretto riporta un dialogo tra due persone o personaggi in modo diretto e apparentemente oggettivo, con un effetto di grande immediatezza. Può essere: -libero se le battute si susseguono attraverso l’uso della punteggiatura -legato se le battute dei personaggi sono introdotte da verbi dichiarativi come dire, chiedere, domandare, rispondere e simili.  Il discorso indiretto può essere: -legato se riferisce le battute dei personaggi in modo indiretto, ossia riferite attraverso la mediazione del narratore, che le riporta in terza persona, introducendole con verbi dichiarativi. -libero se il narratore riporta le parole o i pensieri del personaggio senza introdurli con verbi dichiarativi, usando la terza persona e i verbi al passato e attraverso il linguaggio tipico del personaggio.  Il monologo interiore è una forma di discorso che il personaggio rivolge a sé stesso, come parlando tra sé e sé. Possono apparire verbi come pensare, credere, sentire, ritenere e simili.  Il flusso di coscienza è una trascrizione fedele dei pensieri del personaggio, che vengono riportati senza la mediazione di verbi relativi al pensare, senza l’uso delle virgolette, in modo diretto secondo il linguaggio proprio del personaggio stesso e in base a come nascono nella sua mente.  FIGURE RETORICHE -Adynaton: avvalorare l'impossibilità che si realizzi un evento ipotizzando per assurdo la realizzazione di un altro fatto che non potrà mai verificarsi:  - Allusione : consiste nel dire una cosa per farne intendere un'altra. -Allegoria: consiste nella costruzione di un discorso che, oltre al significato letterale, presenta anche un significato più profondo, allusivo e nascosto. - Allitterazione: consiste nella ripetizione delle stesse lettere e, quindi, dello stesso suono all'interno della stessa frase o strofa. - Anacoluto: è un errore sintattico spesso provocato dal cambiamento di soggetto.  - Anafora: è una ripetizione delle stesse parole all'inizio di più versi o frasi. - Anastrofe: consiste nell'alterare l'ordine normale degli elementi di una frase, anteponendo, ad esempio, il complemento oggetto al predicato (le tue botte ad aspettar) o il complemento di specificazione al sostantivo (di me più degno). -   Antifrasi: consiste nell'usare una parola o un'espressione in senso contrario al loro proprio per lo più con tono ironico od eufemistico. - Antistrofe: ripetizione delle stesse parole alla fine di più versi o frasi. - Antitesi: è il rafforzamento di un concetto ottenuto aggiungendo la negazione del suo contrario oppure accostando due parole o concetti opposti. - Apostrofe: è l’ interruzione di una frase per rivolgere un'invocazione a persona o cosa che può essere anche assente. - Anticlimax: è una progressione che cala di intensità.   - Asindeto: coordinazione tra vari elementi di una frase senza congiunzioni.  - Assonanza: si ha quando determinate sillabe o determinati suoni fonetici sono ripetuti in successione. -Chiasmo: consiste nella disposizione incrociata degli elementi costitutivi di una frase, in modo che l'ordine logico delle parole risulta invertito. -Climax: consiste in una progressione che sale di intensità. -Diafora: consiste nel ripetere una parola usata in precedenza con un nuovo significato o una sfumatura di significato diversa.   - Dialisi: consiste nell'interrompere la continuità del periodo con un inciso. - Diallage: figura per cui una serie di argomenti portano alla stessa conclusione. - Ellissi: consiste nell' eliminazione all' interno di un particolare enunciato, di alcuni elementi, per conseguire un particolare effetto di concisione. - Enallage: consiste nell'adoperare una parte del discorso al posto di un'altra per conferirle maggiore efficacia; si effettua lo scambio di tempi e modi de verbo, dell'aggettivo al posto dell'avverbio, del sostantivo al posto del verbo. - Enfasi: consiste nel mettere in rilievo una parola o un'espressione, grazie ad una particolare sottolineatura. -Epanadiplosi: consiste nell'iniziare e terminare un verso o una frase con la stessa parola: -Epanalessi: è la ripetizione dopo un certo intervallo, di una o più parole per sottolineare un particolare concetto. -Eufemismo: figura retorica adoperata per attenuare una espressione ritenuta troppo cruda, irriguardosa o volgare come ad esempio, convenzione di usare il verbo "andarsene" per per "morire". -Figura Etimologica: consiste nell'usare a scopi a espressivi, nell'ambito della stessa frase, due parole aventi in comune l'etimologia. -Interrogazione Retorica: proposizione espressa in forma interrogativa, che non chiede però risposta in quanto la contiene già in sé, affermativa o negativa. -Ipallage: consiste nell' attribuire a un termine di una frase qualcosa che logicamente spetterebbe a un termine vicino. -Iperbato: rottura dell'ordine naturale della frase o del periodo per ottenere particolari effetti di espressività. -Iperbole: consiste nell'esprimere in termini esagerati un concetto per difetto o per eccesso.  -Litote: attenuazione di un concetto mediante la negazione del contrario.  -Metafora: è la sostituzione di un termine con una frase figurata legata a quel termine da un rapporto di somiglianza. -Metonimia: consiste nell'usare il nome della causa per quello dell'effetto. -Omoteleuto: utilizzo di termini vicini o successivi che terminano con lo stesso fonema finale. -Onomatopea: è un vocabolo o un'espressione che tenta di riprodurre per mezzo del suono una determinata imitazione. -Ossimoro: è una forma di antitesi di singole parole che vengono accostate con effetti paradossali. -Paradosso: consiste in un'affermazione che appare contraria al buon senso, ma che in realtà si dimostra valida a un'attenta analisi. -Paronomasia: è un accostamento di parole che hanno suono simile ma significato diverso usate con l'intento di ottenere particolari effetti fonici.
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