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TECNOLOGIE DELL'ISTRUZIONE E DELL'APPRENDIMENTO, Esercizi di Sistemi adattivi e apprendimento

TECNOLOGIE DELL'ISTRUZIONE E DELL'APPRENDIMENTO. pegaso esame terzo anno , scienze dell'educazione

Tipologia: Esercizi

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Caricato il 19/04/2022

GiorgiaBartolini
GiorgiaBartolini 🇮🇹

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Scarica TECNOLOGIE DELL'ISTRUZIONE E DELL'APPRENDIMENTO e più Esercizi in PDF di Sistemi adattivi e apprendimento solo su Docsity! La Mass Communication Research si e' sviluppata: Negli Stati Uniti Il fondatore dello struttural funzionalismo e' stato: Talcott Parsons L'atteggiamento di chi non conosce e rifiuta la cultura della comunicazione e dei media perche' minacciosa e 'nociva' per lo sviluppo psichico e affettivo del bambino rientra nell'ambito: Dell'approccio inoculatorio Nel 1964 Umberto Eco pubblica il saggio dal titolo: Apocalittici e integrati Il modello Stimolo/risposta e' di natura: Comportamentista La teoria dei Cultural Studies si sviluppa presso: L'Universita' di Birmingham Secondo la teoria dei Cultural Studies la cultura e': un processo incessante di produzione e distribuzione culturale I metodi di cui i membri di un gruppo etnico si servono per comprendere la loro stessa attivita' sono oggetto di studio: dell'etnometodologia Apprendimento Zero, Protoapprendimento, Deuteroapprendimento, Apprendimento terziario sono i livelli di apprendimento individuati da: Bateson Il rapporto Unesco-Delors del 1996 codifica: i quattro pilastri dell' insegnamento La teoria delle Intelligenze multiple si deve a: Howard Gardne Gli esperimenti di Ivan Pavlov  erano tesi a dimostrare: l'interazione simbolica Il passaggio dall'Istruzione programmata lineare a quella ramificata si deve a: Norman Crowder La cultura odierna e' stata definita da Jean Francois Lyotard: Condizione postmoderna  'Un' azione accompagnata o seguita da uno stato di soddisfazione tendera' a ripresentarsi più spesso' e' la legge: Degli effetti Il cognitivismo si sviluppa negli anni: 60 Secondo Piaget l'adattamento e' composto da: assimilazione e accomodamento Durante lo stadio senso motorio individuato da Piaget: si realizzano le prime modalita' di interazione con l'ambiente L'apprendimento che comporta la modificazione delle strutture cognitive del soggetto si definisce: Significativo Le mappe concettuali hanno struttura: Reticolare VVygotskij e' considerato il padre: Della Scuola storico-culturale La 'distanza tra il livello di sviluppo raggiunto e quello che potenzialmente raggiungibile attraverso l'ausilio di persone con un livello di competenza maggiore' e': La zona di sviluppo prossimale Per Vygotskij la distinzione dell' uomo dalle altre specie avviene attraverso: Il linguaggio Secondo Vygotskij, nello sviluppo del bambino ogni funzione e' presente due volte sul piano: Sociale e psicologico Secondo Vygotskij gli "stimoli-mezzi" artificiali introdotti dall' uomo nella situazione e svolgenti una funzione di autostimolazione sono: Segni Il modello Stimolo-Risposta (S-R) si deve a: Pavlov Le correnti sviluppatesi all' interno del costruttivismo sono: Culturalista e contestualista L'attenzione alla modellizzazione data dai contesti culturali allo sviluppo cognitivo e all’apprendimento rientra nell' ambito della corrente: Culturalista La corrente che vede l' apprendimento emergere dalle articolate relazioni tra il soggetto, l'ambiente fisico e culturale si definisce: Contestualista Le due procedure in cui si articola il linguaggio sono: Argomentazione e narrazione La teoria della Gestalt si sviluppa a partire dal: 1912 La teoria della Gestalt nasce in contrapposizione: all' associazionismo e al comportamentismo Wundt istitui': il primo laboratorio di psicologia sperimentale Il metodo di indagine adottato da Edward Titchener fu: l' introspezione Per i teorici della Gestalt 'una ridefinizione della struttura da parte del soggetto, che consente di risolvere il 'problema' proposto' si definisce: intuizione 'La grammatica generativo-trasformazionale' si deve a: Chomsky  Nella 'grammatica generativo-trasformazionale' si mette in risalto: l' innatismo del linguaggio La ricerche sui Neuroni Specchio sono di matrice: italiana La parte del cervello notoriamente deputata alla elaborazione e comprensione del linguaggio e': l'area di Broca Lo studio sui neuroni specchio era inizialmente rivolto: alla corteccia premotoria Negli anni '60 si e' avuto il passaggio: dalla teoria dell' informazione alla teoria sistemica L'approccio socio-costruzionista ha attribuito un ruolo fondamentale: al contesto Le teorie ancorate al paradigma informazionista avevano privilegiato: l' aspetto meramente trasmissivo della comunicazione Il paradigma sistemico-interazionista focalizza l' attenzione: sull’analisi pragmatica delle interazioni comunicative L'espressione Intelligenza Connettiva e' da attribuirsi a: De Kerchkove Con i self media la forma dei saperi si sposta verso modelli di tipo: dialogico-ermeneutico La conoscenza del come apprendere in modo continuo e costante si definisce: learning culture Verso gli anni '70, l’evoluzione delle tecnologie ipermediali ha condotto alla FaD: di seconda generazione Le teorie sociologiche di matrice costruttivista hanno spostato l' attenzione: sul contesto di apprendimento e le relazioni che vi si instaurano Per Baudrillard una dimensione nella quale le immagini mediatiche perdono il contatto con la realta' si definisce: iper-realta' Lo studioso che ha definito le tecnologie come protesi del nostro essere e delle nostre capacita' esplorative e' : Mc Luhan La fragilita' dei bambini di fronte agli stimoli mediali e' oggetto di osservazione da partedi: Postman ne 'La scomparsa dell' infanzia' Il concetto di 'Multiversum' e' subentrato a quello di: universo I tre filoni in cui, secondo Rivoltella di riassumono i contesti di interesse della Media Education sono: tecnologico, critico e produttivo La capacita' di discernere la realta'dalla sua rappresentazione, il saper decodificare i messaggi analizzando e interpretando i codici e i linguaggi sottostanti si definisce: Autonomia critica Il Media Educator viene definito da Morcellini come: Regista di processi Le modalità di utilizzo delle teconologie video: Sottendono alle prospettive teroriche e ai paradigmi di ricerca a cui fa riferimento il ricercatore E' possibile affermare che il video può essere utiizzato come video partecipativo, videografia, interviste video: Si Il video partecipativo produce alcuni tipi di dati: Il video come prodotto; Il processo della sua produzione, il processo di montaggio L'affermazione secondo la quale le riflessioni sul video possono essere focalizzate su: la ricostruzione del pensiero passato; le narrazioni post-attività, la costruzione di riflessioni sulle azioni presenti e future è di: Tochon Il video presuppone: Un fase di ripresa, quasi sempre una fase di montaggio e una di analisi Lo sharing: Su scala globale, consente di mettere in contatto diversi gruppi di ricerca Ogni comunità di ricerca che utilizza le tecnologie video: Ha una propria concezione epistemologica degli elementi che rendono una ricerca valida, solida e affidalbile Il termine e-value-ative unisce i termini: Evaluation (valutazione) e value (valori) La competenza del ricercatore risiede: Nel saper scegliere lo strumento o la combinazione di più strumenti, idonei alla raccolta, analisi e diffusione dei dati di ricerca I mezzi teconologici devono portarci a ripensare le teconologie: Per promuovere una maggiore equità e opportunità L'affermzione: “Non intendo dire che la materialità sia circoscritta alla propriocezione o visceralità del corpo. Contrariamente ai luoghi comuni, il video non è un medium passivo: noi infatti, agiamo e ci muoviamo, mentre impieghiamo la tecnologia e in reazione alle immagini e ai suoni che ne derivano” è di: Lemke Con la nozione di attentional worlds indichiamo: Quella capacità dell'individuo che, interagendo con il reale, dirige la propria attenzione su stimoli visivi, eventi, suoni, significati e sensazioni di un determinato spazio o luogo, sia virtuale che reale Il video feedback: Favorisce una dimensione riflessiva ed ha l'obiettivo di “oggettivare, concettualizzare e condividere pratiche educative per poi tradurre in atto la teoria elaborata collettivamente grazie ad un lavoro di integrazione” Con il video feedback: E' possibile costruire modalità di agire che portano verso uno sviluppo di un sé collaborativo, svelando, nell'azione, l'identità La videocamera: Riprende il reale da una determinata prospettiva e la visione del filmato in modalità”normale” avviene alla stessa velocità con cui gli eventi accadono Il video: Consente al ricercatore di indagare il comportamento dei soggetti a più livelli nel contesto in cui e con cui interagiscono I soggetti utilizzando segnali discorsivi e sociali: Comunicano l'uno all'altro (e a noi) il significato delle proprie azioni, le azioni da considerare appropriate e/o attese Nel posizionare una telecamera in un contesto videoregistriamo: Le azioni intenzionali tra membri di un gruppo sociale duraturo Il termine "metodo documentario" è stato coniato da: Garfinkel Erickson utilizza nei suoi studi filmati con un montaggio minimo perché crede che un tale tipo di filmato funge da: Test proiettivo: uno stimolo intrinsecamente ambiguo che sollecita reazioni e ipotesi molto al di là delle informazioni potenzialmente presenti nel filmato stesso Il prospettivismo teorizato da Goldmanè caratterizato da: Epistemologia, Etnografia postmoderna, E – value – ation, Etica Le ri-presentazioni visive non possono essere paragonate alle ri-presentazioni testuali perché: Mostrano e chiariscono l'espressione e l'esperienza individuale nel contesto di una comunità nel corso dell'accadere di un evento La metafora galattica di Goldman permette: Cogliere la natura dinamica e in continuo rinnovamento delle modalità con cui la conoscenza si svela a noi stessi e agli altri Le metafore collaborative interne sono: Rappresentazioni che emergono da modelli mentali che interagiscono tra loro L'etnografia: E' la descrizione, l'interpretazione e “una” rappresentazione dell'esperienza che i ricercatori fanno nel condividere con le persone oggetto di studio i loro contesti di vita La video-etnografia: E' una visione da vicino, soggettiva, influenzata dalle opinioni di coloro che riprendono, indirizzando l'obiettivo della videocamera in una determinata direzione Affermando che gli artefatti di una video ricerca hanno una forma che si colloca all'interno di un “genere” con il quale il realizzatore del video mantiene un flusso narrativo coerentestiamo definendo la: Coerenza/rottura di genere Alcuni aspetti degli artefatti possono essere sintetizzati in: Coerenza/rottura di genere, immersione, autenticità, verosimiglianza cronologica L'affermazione secondo la quale "è necessario domandarsi non solo in che modo le nuove tecnologie digitali on-line favoriscano la condivisione di prospettive e la presa di coscienza delle rappresentazioni culturali gli uni degli altri, ma anche come esse diano vita ad un nuovo tipo di “cyber – mercato”, esportando e importando artefatti culturali virtuali, creando una classe elitaria “siliconata”, e trasformando le usanze culturali per allinearle con l'imperialismo culturale" è di: Goldman Il mondo reale dell'apprendimento: E' complesso, simile ai sistemi biologici, o come nel caso della metafora galattica, in grado di trasformarsi, capace di interagire con gli eventi e facendo esperienza negli eventi, nel corso del tempo, riconfigurarsi Passare dal testo all'immagine significa: Passare da un codice forte ad un codice debole Con le immagini la conoscenza si fonda su: Rappresentazioni che non possono essere dichiarate vere o false La struttura semantica dell'audiovisivo è caratterizzata da: Codici deboli L'audiovisivo: Non permette di separare il tempo di percezione/ricezione con quello di interpretazione/memorizzazione Nel testo scritto: I tempi di percezione, memorizzazione e interpretazione non sono vincolati dalla durata La modalità sensoriale di fruizione dell'audiovisivo è: Simultaneamente visiva e uditiva Il codice che origina sia la comunicazione verbale che quella scritta è: Linguistico L'autore del testo "oralità e scrittura" è: Ong Gli stadi della comunicazione individuati da Ong sono: Tre Con l'audiovisivo la comunicazione si configura: Complessa, simultanea nel tempo e nello spazio, immediata e plurisensoriale La svolta epocale si ha nel dicembre del 1895 grazie Louis e Auguste Lumière i quali presentarono: Immagini in movimento La cultura è: Quell'insieme complesso che include le conoscenze, le credenze, l'arte, la morale, il diritto, il costume e qualsiasi altra capacità e attitudine Il "campo" determinò una modifica: Fotografia e cinema vennero utilizzate come forme di etnografia e come prospettiva di elaborazione antropologica L'autore che sottolinea la necessità di andare oltre le tradizionali interviste e che indica che l'obiettivo della ricerca antropologica è afferrare il punto di vista dei soggetti osservati, nell'interezza delle loro relazioni quotidiane, per comprendere la loro visione del mondo è: Malinovskj L'immagine fotografica è: Caratterizzata da un codice debole e può essere generatrice di diversi significati quando viene osservata perché parla alla nostra sfera emotiva ed è immediata Le immagini : Sono Polisemiche La legittimazione formale della disciplina avvenne nel 1973 in occasione del IX International Congress Of Anthropological and Ethnological Sciences tenutosi a Chicago, in cui la comunità scientifica riconobbe: L'antropologia visuale come scienza autonoma L'affermazione "l'antropologia è una e indivisibile come uno e indivisibile è l'uomo" è di: Chiozzi Faeta distingue tra: Antropologia visuale ed etnografia visiva Si ha ricerca antropologia sulle immagini quando: Il ricercatore pone attenzione ai prodotti visuali di una data cultura ed alle modalità della comunicazione visuale che in essa si applicano Secondo Celot e Pérez Tornero l'aspetto che distingue la media literacy dalla digital literacy è: La comprensione critica La concreta possibilità di utilizzo dei media, che si articola nell'accesso fisico ai media e ai contenuti mediali e nella capacità - cognitiva e pratica di utilizzare adeguatamente questi media, è la definizione della competenza: Accesso Le cinque "c" della media literacy che riassumono le competenze in cinque aree sono: Comprensione, pensiero Critico, produzione Creativa, consapevolezza Culturale e Cittadinanza attiva "Lo spazio formale in cui si istituzionalizzano e si processa sistematicamente l'apprendimento e l'insegnamento" definisce il: Contesto educativo I professori/educatori favoriscono l'acquisizione della media literacy attraverso: I curricula Gli enti formativi attraverso l’uso delle stesse tecnologie didattiche potrebbero fornire concrete azioni e strumenti di scaffolding e contribuire a ridurre la distanza tra formale e informale, dando vita a: Un sistema formativo integrato Secondo Maria Ranieri per diventare internauti bisogna: Acquisire un insieme di conoscenze, capacità e abilità per leggere in modo critico, per valutare la credibilità e l'affidabilità, per creare informazioni La competenza mediale richiesta all'insegnante si esplica: A livello di literacy (alfabetizzazione) e a livello di cultura L'università può contribuire al passaggio dall'a-mediale al multimediale a cui si associano caratteristiche quali: Pluralismo, apertura e complessità L'azione di formazione è efficace: Se produce risultati apprezzabili e misurabili L'analisi dei risultati: Consente ai soggetti di separare ciò che si ritiene soddisfacente da ciò che può essere migliorato Oggetto di valutazione sono: I processi di crescita degli allevi L'attività di formazione si svolge: Secondo sequenze rivolte al miglioramento continuo Il vantaggio derivante dalla valutazione dei processi consiste: Nella possibilità, da parte di ciascun soggetto, di poter correggere gradualmente scelte ed azioni Motivazioni e spinte essenziali all'azione sono: La fuga dal disagio e la ricerca del benessere Occorre individuare le motivazioni forti all'apprendimento: Per sostenere le azioni rivolte al miglioramento continuo Le ramificazioni dell'io sono elementi motivazionali per: Orientare i processi di crescita e di inclusione sociale secondo le caratteristiche personali del soggetto Il feedback è attivato: Dalla valutazione Le attività di apprendimento sono centrate su problemi perchè: Interessano tutte le prospettive disciplinari per promuovere l'unità del sapere Conoscere come noi conosciamo attraverso attività riflessive, metacognitive e di automonitoraggio su processi, permette di promuovere: Autoconsapevolezza del processo di costruzione della conoscenza La parola chiave degli ambienti costruttivisti che prevede la lettura, la comprensione, la compresenza di punti di vista diversi è: Interpretazione Affinchè le informazioni divnetino conoscenza e questa sapere e saper fare, è necessario progettare: Un compito autentico I valori primari del costruttivismo sono: Collaborazione, autonomia personale, generatività, riflessività, coivolgimento attivo, rilevanza personale, pluralismo Gli studiosi Dunlap e Grabinger hanno definito REAL gli: Ambienti di apprendimento generativo Per poter raggiungere il primo obiettivo dei REALs, cioè estendere la responsabilità degli studenti, l'insegnante ha a disposizione alcune strategie: Rendere gli studenti capaci di determinare che cosa hanno bisogno di apprendere, metterli in condizione di gestire le attività, aiutarli nello sviluppo della metacognizione Fare il massimo uso delle conoscenze pregresse, ancorare l'istruzione a situazioni realistiche, predisporre modi molteplici per apprendere lo stesso contenuto, permettono di raggiungere l'obiettivo dei REALs: Promuovere lo studio, l'investigazione, il problem solving in contesti autentici, significativi e soddisfacenti Il supporto assicurato dalle tecnologie e dall'ambiente di apprendimento in cui gli studenti sono incoraggiati a compiere attività collaborative che contribuiscono all'apprendimento reciproco, permette dunque di operare una azione di: Scaffolding "Promuovere", "aiutare ad emergere", "far venire fuori", secondo Paolo Ardizzone, definiscono il processo di: Facilitazione Attivare processi di secondo livello in grado di far conoscere la conoscenza, per Rivoltella costituisce il valore de: La metecognizione Gli strumenti che si affiancano agli strumenti tradizionali e che supportano docenti e studenti nell'ambito di interazioni di vario tipo si configurano come: Protesi digitali La scelta delle tipologie tecnologiche è determinata dalla capacità delle stesse di: Rispettare e potenziare i processi cognitivi degli studenti I learning object con il loro carattere didattico e autosufficiente, caratterizzano la tipologia di tecnologia: Chiusa Le tecnologie aperte favoriscono l'acquisizione dell'inquiry literacy, ovvero: Capacità di costruire la caonoscenza attraverso investigazione ed esplorazione I software per la creazione di animazioni rientrano nella funzione degli strumenti: Media for expression Rivoltella ha individuato delle tipologie di attività possibili grazie all'uso di strumenti tecnologici: Rappresentazione, comunicazione, condivisione, costruzione L'osservazione simultanea della relazione tra processo e prodotto è possibile grazie all'intersezione dei piani: Media-linguaggi-strategie Facilità, socialità, autorialità sono definite da Rivoltella come: Marche d'uso della didattica Secondo Rivoltella la didattica 2.0 è una didattica: Centrata sul fare e sul collaborare Tecnologie aperte, rete e software sociali integrati alla didattica danno vita ad un: Ambiente di apprendimento tecnologicamente potenziato Barriere relativamente basse per l’espressione artistica e l’impegno civico; importanza del contributo individuale; forme di tutoraggio informale, sono alcune delle caratteristiche che presenta la: Cultura partecipativa "Un set di competenze culturali e abilità sociali di cui i ragazzi hanno bisogno per muoversi nel panorama dei nuovi media", definisce la: New media literacies "L'abilità di campionare e miscelare contenuti mediali dando loro un significato unitario", fa riferimento alla nuova abilità della: Appropriazione Realizzare attività e avviare discussioni che incoraggino gli studenti a porre domande critiche in merito alle informazioni di cui fruiscono, è una attività didattica che fa riferimento alla abilità: Giudizio Networked publics, peer-based learning, genres of participation, sono delle categorie che chiariscono: Le pratiche giovanili in rapporto ai nuovi media I tipi di interazione attraverso i quali i giovani parrtecipano al contesto socioculturale sono: Friendiship-driven e interest-driven Un ponte tra le pratiche d’uso nei contesti sociali e la realtà scolastica potrebbe essere rappresentato dall’attivazione di un collegamento reale e costante tra: Scuola e extrascuola L’apprendimento è attivo e sono incoraggiati processi di natura metacognitiva; si genera una forte base dialogica; l’apprendimento è contestualizzato e situato, sono alcuni aspetti che permettono di delineare il profilo delle: Community of Learners "Fondate sulla condivisione delle conoscenza (esplicite o non) dei partecipanti, le quali rappresentano la base nell’attività di apprendimento", definisce la: Comunità di costruzione della conosccenza Le caratteristiche delle online community orientate alla formazione definite da Rivoltella sono: Condivisione di obiettivi e interessi, elettività indiretta, organizzazione e razionalità
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