Scarica Tema argomentativo sulla felicità e più Appunti in PDF di Italiano solo su Docsity! “La felicità è quando ciò che pensi, ciò che dici e ciò che fai sono in armonia”, Gandhi con queste parole voleva forse farci capire che esiste uno stretto rapporto tra felicità e onestà? La nostra felicità potrebbe quindi dipendere dalla nostra coerenza? Esprimendo un proprio parere si pensa mai alle conseguenze? Le bugie hanno le gambe corte, certamente, ma cosa c'è di sbagliato nel pensare che una bugia bianca possa portare del bene? Il problema è alla base della questione, ognuno di noi ha un pensiero diverso sulla felicità, per alcuni è un attimo, per altri è un obiettivo grande e quasi irraggiungibile. Se la felicità fosse davvero composta da piccoli attimi, si potrebbe dire che un piccolo gesto di onestà o di coerenza mostrata da un amico fedele, ci concederebbe attimi di felicità. Ma se fossimo noi stessi a dover esser onesti per essere felici, le cose cambierebbero di gran lunga. Non è sicuramente facile mantenere la via dell'onestà, soprattutto trovandosi di fronte ad una situazione che può portar problemi. A volte è difficile trovare il coraggio di dire la verità quando è scomoda, quando non giova a nostro favore.. Si tende di questo passo a mentire, dimenticando che una verità non detta fa più male della verità in se. L’onestà aiuta ad essere a posto con la propria coscienza e soprattutto non crea fragili castelli di carta, che possono da un momento all’altro essere distrutti da una folata di vento. In fondo ogni persona disonesta lo sa, sa che c’è la possibilità di distruggere quel castello. Ma comunque sceglie di nascondere la verità, per motivi ragionevoli, non lo metto in dubbio. Una determinata circostanza l’avrà sicuramente portato a scegliere di porre prima la felicità di un altro piuttosto che la sua. Come una madre, che per un figlio arriverebbe a mentirgli pur di non vederlo soffrire. Lei ci parlerebbe di amore materno, istinto di protezione, paura. Ma comunque innumerevoli sono le persone che mentono per paura di essere felici. Come se la felicità fosse una scelta, una strada da percorrere, basata su un passato difficile o particolarmente significativo, a causa di uno sbaglio, magari loro, magari di qualche persona a loro cara. Un errore che ha costruito una corazza dietro alla quale si cela un’insicurezza. Pongono di conseguenza prima la loro persona e la loro felicità, senza pensare alle conseguenze della loro disonestà. Questo potrebbe influire negativamente sull’emotività dell’altro, che venuto a conoscenza della menzogna giudicherà egoista il suo comportamento. Quindi se si sceglie di essere disonesti, bisogna imparare a convivere con il rimorso di essere persone cattive o solamente un po’ infelici Perciò vale la pena godersi un pizzico di felicità che però andrà via via divorata dal senso di colpa, oppure, è meglio scegliere di essere onesti, quindi sacrificare la propria felicità e il proprio benessere per un grande senso di gioia e di convinzione di aver fatto la cosa giusta? Noi solitamente sceglieremmo di essere onesti sia per un riscontro sociale che per un riscontro con noi stessi anche con una sfumatura di egoismo. Speriamo sempre di fare la cosa giusta perchè ci fa star bene con noi stessi, ci fa vivere nella spensieratezza ma ci fa avere anche la consapevolezza di aver regalato un briciolo di felicità.