Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

TEMA IN CLASSE MAPPA CONCETTUALE, Schemi e mappe concettuali di Italiano

MAPPA SU COME SVOLGERE TEMA IN CLASSE

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2022/2023

Caricato il 15/02/2024

chiamenninnn
chiamenninnn 🇮🇹

8 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica TEMA IN CLASSE MAPPA CONCETTUALE e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! IL POSITIVISMO Il positivismo è una corrente di pensiero, caratterizzata dall’esaltazione della scienza, tra le principali del XIX secolo. Così come il liberalismo e gli ideali risorgimentali avevano segnato la prima metà dell’800, così il positivismo permea la seconda metà del secolo. Dal punto di vista storico ricordiamo che dal 1856 al 1873 assistiamo alla seconda rivoluzione industriale e che alla crisi segue il periodo della Belle Époque (si apre nel 1900 con l’esposizione universale di Parigi, con cui si squaderna la fiducia non ingenua nel progresso). Il termine positivo viene interpretato con due significati: “positivo” è ciò che è reale, effettivo, sperimentale e ciò che appare fecondo, pratico, efficace. Fin da subito la corrente si caratterizza per l’esaltazione della scienza, il motto “Keine Metaphisik mehr!” rappresenta il rifiuto totale dell’idealismo e della dimensione speculativa. Alcune convinzioni di fondo sono 1) la scienza è l’unica conoscenza possibile e il suo metodo è l’unico valido; 2) la filosofia coincide con l’enunciazione dei principi comuni alle varie scienze; 3) il metodo della scienza va esteso a tutti i campi di indagine; 4) il progresso della scienza rappresenta la base del progresso umano. Si diffonde un’entusiastica fiducia nella scienza e nelle forze dell’uomo, grazie al decollo della scienza, della tecnica, del sistema industriale, degli scambi commerciali, l’estensione della cultura su larga scala. L’ottimismo si trasforma in un vero e proprio culto per il pensiero scientifico e tecnico. In primo luogo il positivismo esalta il modello umano dello scienziato, che studia la natura per l’utilità dell’uomo, e insieme a lui glorifica l’industriale, l’ingegnere (Eiffel e la sua sfida contro il cielo), il medico (è in questi anni che iniziano le prime scoperte sugli antibiotici, anche il maestro. Il positivismo appare quindi come la filosofia al servizio della moderna società industriale e tecnico-scientifica: si sviluppa infatti in nazioni all’avanguardia nel progresso industriale e tecnico-scientifico come Inghilterra, Francia e Germania. Sul lato socio-politico può essere considerato l’ideologia tipica della borghesia liberale dell’Occidente. Il positivismo si dichiara figlio dell’Illuminismo, e come tutti i figli si propone di portare meglio a termine il suo progetto. Si configura come una ripresa originale del programma illuministico all’interno della nuova situazione storico-sociale post-rivoluzionaria. Le caratteristiche in comune tra le due correnti di pensiero sono la fiducia nella ragione e nel sapere, l’esaltazione della scienza a scapito della metafisica, la visione laica e immanentistica della vita. Il positivismo ha però minor carica polemica, complice l’ormai consolidato potere della borghesia, e si presenta come un riformismo consapevolmente anti-rivoluzionario, al contrario dell’Illuminismo, gravido di rivoluzionarismo. Hanno poi una diversa concezione della filosofia: gli Illuministi orientano la filosofia verso una fondazione gnoseologica e critica della scienza, mentre i positivisti danno per scontata la validità del pensiero scientifico e assegnano alla filosofia il compito di ordinare il quadro complessivo delle scienza, proponendo una sintesi unificatrice e generalizzatrice dei loro risultati. Per molti aspetti il positivismo e il Romanticismo sono due filosofia profondamente diverse con dissimili retroterra culturali, ma hanno anche alcune analogie: il positivismo si configura come il “romanticismo della scienza”, ovvero l’esaltazione del sapere positivo. Nascono diverse forme di positivismo, noi ci concentriamo sulla versione classic/basic, quella del positivismo sociale rappresentato soprattutto da Comte. L’altra forma è il positivismo evoluzionistico, rappresentato da Spencer, da Mill e da Bentham: gli inglesi innestano il positivismo sociale di Comte sulla visione evoluzionistica di Darwin. AUGUST COMTE Durante gli anni ’30 dell’800 pubblica il Corso di filosofia positiva, che vuole essere universale e abbracciare tutto il sapere. Dovrebbe rappresentare una storia dell’umanità, evidenziandone tre stadi, validi sia per l’umanità sia per il singolo uomo. Ovviamente non ha una visione ciclica della storia. La legge dei tre stadi sostiene che ciascuna branca della conoscenza umana passi successivamente attraverso tre stadi teorici differenti: il primo è il punto di partenza necessario per l’intelligenza umana, il terzo è lo stadio fisso e definitivo, il secondo ha solo funzione di transizione. 1 1) STADIO TEOLOGICO (corrisponde all’infanzia). Dirige le proprie ricerche verso le cause prime e ultime, ovvero verso le conoscenze assolute. Il mondo viene spiegato attraverso agenti soprannaturali (un esempio su tutti il dio della pioggia). 2) STADIO METAFISICO (corrisponde all’adolescenza). È solo una modificazione del primo, anche qui l’uomo cerca le cause fuori dalla dimensione concreta e fuori da sé. Gli agenti soprannaturali sono sostituti da forze astratte, come le essenza, valori universali che sfuggono al controllo dell’uomo. 3) STADIO POSITIVO (corrisponde alla maturità). L’uomo è qui consapevole di ciò che può fare attraverso la conoscenza della natura, scopre le leggi effettive dei fenomeni, ovvero le loro relazioni invariabili di successione e di somiglianza. Il positivismo ha sostanzialmente una visione laica e spesso atea, viene infatti condannato da Pio IX nel sillabo insieme al comunismo. Anche Marx risente dell’atmosfera positivista, cfr. la fiducia nella futura società comunista che verrà. Comte parla del Medioevo come di un’età teologica, dell’epoca moderna fino alla Rivoluzione francese come di un’età metafisica. Ad ogni stadio fa corrispondere una specifica organizzazione politica e sociale: - Stadio teologico = monarchia teocratica e militare (eroi di Troia). - Stadio metafisico = sovranità popolare (demagogia di Aristotele, per capirci). - Stadio positivo = organizzazione scientifica della società industriale (tecnocrazia). Comte ritiene che, sebbene alcune branche della conoscenza siano entrate nella loro fase positiva, alla cultura umana manchi una “fisica sociale”, ovvero una scienza che studi la società come fosse un organismo. Questa scienza, che si ripropone di fondare, prende il nome di sociologia (ed è una scienza squisitamente positivistica): studia la società come un organismo vivente in perenne trasformazione. Si propone l’obbiettivo di costruire un sistema di idee generali, il quale presuppone però che sia determinato il compito particolare di ogni scienza e l’ordine complessivo di tutte le scienze: si propone così un’enciclopedia delle scienze per organizzare il sapere umano fornendo il prospetto generale di tutte le conoscenze scientifiche. Questa classificazione procede dal semplice al composto (così com’è per gli organismi): al cuore dell’enciclopedia c’è la fisica, e le diverse branche della fisica culminano nella fisica sociale, la sociologia. Esclude la matematica dalla sua classificazione perché è il linguaggio e lo strumento comune a tutte le scienze. La logica viene esclusa in quanto retaggio della metafisica tradizionale. La psicologia non è considerata una scienza poiché prevede l’osservazione interiore che non è possibile (il padre della moderna psicologia è Wundt, che la intende come lo studio della personalità e delle sua variazioni rispetto alla norma). La sociologia è quindi il fine ultimo delle altre scienze, e viene da Comte divisa in statica sociale e dinamica sociale, corrispondenti all’ordine e al progresso. La statica sociale studia le leggi universali su cui si basa la società. L’idea fondamentale della dinamica sociale è invece quella del progresso, ovvero lo sviluppo graduale della società. È il progresso che porta al raggiungimento delle massime possibilità. Con il progresso compaiono anche gli uomini di genio, che come per Hegel sono strumenti di un movimento predeterminato che senza di loro si sarebbe aperto altre vie per raggiungere lo stesso risultato. Tutta l’opera è diretta a favorire l’avvento di una nuova società, chiamata sociocrazia, ovvero un regime fondato sulla sociologia, in cui saranno i sociologi, come conoscitori della società, a dover governare. Il filosofo è avverso alla libertà individuale, che assimila al disordine, nella sociocrazia si rispetta più la società che l’individuo. La dottrina della scienza presuppone il dominio dell’uomo sulla natura. L’indagine scientifica deve avere come scopo la formulazione di leggi, poiché la legge permette la previsione e la previsione guida l’azione dell’uomo sulla natura. Nella dottrina comtiana della scienza convivono elementi di matrice empiristica e di matrice razionalistica. In primis la conoscenza deriva dall’esperienza (nihil est in intellectu quod prius non fuerit in sensu, san Tommaso e Locke). Si pone in una posizione di continuità rispetto all’antiessenzialismo 2
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved