Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

TEMA svolto su D'Annunzio, Esercizi di Italiano

tema svolto nel 5 anno su D'annunzio

Tipologia: Esercizi

2019/2020
In offerta
30 Punti
Discount

Offerta a tempo limitato


Caricato il 16/12/2021

lisa.serpilli
lisa.serpilli 🇮🇹

4.3

(6)

8 documenti

1 / 2

Toggle sidebar
Discount

In offerta

Spesso scaricati insieme


Documenti correlati


Anteprima parziale del testo

Scarica TEMA svolto su D'Annunzio e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! TEMA DI ITALIANO TIPOLOGIA C D'Annunzio ebbe una vita caratterizzata da due elementi costanti: la ricerca dell’eccezionalità e della stravaganza, caratteristiche che possiamo ritrovare anche nelle sue opere, dove riportò l'amore per l'avventura, per l’imprevisto... La sua vita può essere considerata dunque come un’opera d’arte. Quello che lo spinse fu il non volersi accontentare, il rifiutare i canoni della vita borghese e di un'aristocrazia decadente e poco vitale, ricercando sempre la novità. Questi meccanismi D'Annunzio li perseguì anche in tutte le sue avventure sentimentali: le sue relazioni erano infatti legate alla sua volontà di essere sempre al centro dell'attenzione e alla sua ricerca del piacere (che caratterizzò buona parte della sua vita). Questi tratti sono noti nell’opera “Il piacere” (1889), primo romanzo scritto da d'Annunzio. Il protagonista è Andrea Sperelli, un giovane aristocratico, e la vicenda si svolge principalmente a Roma. Percorso da un senso di inquietudine e di inadeguatezza rispetto all’epoca in cui viveva, segnata dalla volgarità dei borghesi, Andrea si isola e si dedica esclusivamente al culto di una bellezza raffinata e artificiosa adottando uno stile di vita eccezionale e stravagante, distante dal vivere e dalla morale comuni. Il protagonista incarna perfettamente la figura di D'Annunzio e dell’esteta decadente, che si prefigge l’unico scopo di fare la propria vita, come si fa un’opera d'arte: il giovane infatti rappresenta il suo alter ego, riflette i suoi gusti e le sue aspirazioni artistiche, cercando di colmare il vuoto dei suoi valori morali con oggetti di valore, con piaceri materiali e attraverso il godimento della bellezza, in tutte le sue forme e manifestazioni. Qui lo scrittore richiama l’estetismo, ossia quella tendenza dello spirito a seguire il criterio della bellezza, nell'indifferenza ad ogni principio di ordine morale, e dunque svolgere una vita trasgressiva con gesti che ambiscono a trasformare in un’opera d’arte la propria vita appunto. Tuttavia, Andrea non riesce a realizzare nulla di importante nell’arte e nella vita: è il primo di una lunga serie di personaggi velleitari, le cui aspirazioni sono destinate a fallire a causa della continua ricerca di piaceri, di desideri momentanei e fugaci. D'Annunzio riporta pertanto anche il concetto di superomismo, infatti i protagonisti delle opere dannunziane aspirano tutti a diventare dei superuomini, a fare della loro esistenza quotidiana un’opera d’arte, a realizzare progetti grandiosi e mossi da questa ambizione, essi cercano di perfezionarsi, per essere all’altezza dei loro sogni. In realtà essi sono dei velleitari, sono cioè inadeguati rispetto allo scopo che si prefiggono, pertanto costretti a rinunciare al progetto intrapreso, con conseguente senso di sconforto e angoscia. Tra le cause del fallimento e della mancata realizzazione dei progetti, ha parte decisiva la loro natura edonistica, ossia l’istintiva inclinazione a trovare in ogni occasione della vita tutto il piacere possibile (edonismo). Inoltre D'Annunzio, sfruttò tutte le sue capacità per creare immagini straordinarie attraverso la sua parola, i suoi versi e la sua poesia con un'assoluta consapevolezza dei meccanismi del mercato e della comunicazione di massa. La sua poesia assume quindi un valore assoluto e si pone come a disprezzare la vita comune, l’esistenza quotidiana. C'è da sottolineare, però, una contraddizione all’interno della vita e dell’opera di D'annunzio: egli da una parte denuncia il suo disprezzo per la vita comune e del popolo, porta con se il disgusto per l'uguaglianza, denunciando la massificazione dell’arte, però dall'altra parte è uno dei primi artisti che si confronta con le esigenze del pubblico, perché vuole avere successo ed essere amato. C'è però da dire che egli non si piegò mai alla produzione di una letteratura bassa, popolare e superficiale perché tutte le sue opere hanno delle soluzioni espressive sempre molto ricercate, complesse e alte. In ogni sua opera ci sono continui riferimenti alla mitologia classica, allusioni ad alte opere e un gusto per l'antico. In particolare emerge questo aspetto nell’Alcyone, terzo
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved