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Tema svolto sulla violenza nei confronti delle donne, Guide, Progetti e Ricerche di Italiano

In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa dal suo compagno, marito, fidanzato o ex.

Tipologia: Guide, Progetti e Ricerche

2017/2018

In vendita dal 25/05/2018

AnnaSalvatore
AnnaSalvatore 🇮🇹

4.2

(13)

9 documenti

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Scarica Tema svolto sulla violenza nei confronti delle donne e più Guide, Progetti e Ricerche in PDF di Italiano solo su Docsity! VIOLENZA SULLE DONNE In Italia, ogni tre giorni una donna viene uccisa dal suo compagno, marito, fidanzato o ex. Infatti, la violenza domestica, quella subita dagli uomini di casa, spesso anche padri o fratelli, è la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni. La prima domanda da porsi è perché accade tutto ciò e la seconda è perché una donna, il più delle volte, rimane in silenzio. Una risposta ad entrambe le domande può essere questa: la relazione instaurata tra una donna e il suo uomo è malata e non si fonda sulla cura reciproca, ma sulla costante pretesa e sul possesso. Un’altra risposta può essere questa: la debolezza fisica delle donne, di natura prettamente biologica, si è tramutata in una forma di assoggettazione anche psicologica all’uomo. Nonostante le lotte femministe nel corso dei secoli, le donne, checché se ne dica, non hanno mai risolto il problema della disparità del loro sesso rispetto a quello dominante. In questo contesto, il silenzio, sia della società rispetto a questo dramma, sia delle donne stesse rispetto alla loro condizione, è ovviamente la forma peggiore di violenza. Fortunatamente, negli ultimi anni si è fatto molto in questo senso: tante associazioni e tanti enti hanno promosso iniziative per denunciare tutto ciò, è stata indetta una giornata mondiale (il 25 novembre) e si è coniato un nuovo termine “femminicidio” che può sembrare un’ovvietà ma ha esternato finalmente alla società di oggi che esiste un problema, grande, grave, serio e apparentemente irrisolvibile. Tutto questo naturalmente non basta: bisogna cambiare radicalmente le mentalità degli uomini ma anche delle donne. Spesso accade, infatti, che le donne che subiscono violenza non denunciano l’accaduto, per paura di ulteriori ritorsioni ma, il più delle volte, per tutelare i loro aguzzini, “mostri” che loro amano. Le situazioni sono ancor peggiori quando si tratta di famiglie con figli, i quali subiscono a loro volta violenza, direttamente o indirettamente. Forse, tante volte una donna pensa, sbagliando, di salvarli rimanendo in silenzio. Violenza non è soltanto fare del male a una donna fisicamente: la violenza sta in tutte quelle azioni che si compiono contro la volontà di una donna, in tutte quelle parole che si dicono senza il minimo rispetto. Spesso le parole hanno un peso che può ferire tanto quanto un’azione: usarle contro una donna è un modo per denigrare il suo valore. Il dramma della violenza sulle donne, insomma, non è di facile risoluzione. Questo non vuol dire che non si possa far nulla per cambiare la realtà: innanzitutto bisogna interiorizzare, a livello sociale, che non esistono assolutamente differenze tra gli uomini e le donne e poi bisogna imparare ad essere sensibili alla violenza, a riconoscerla in quanto tale per poterla combattere nel modo giusto, ripartendo dalle piccole cose della vita di tutti giorni.
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