Scarica TEMA SVOLTO - VIOLENZA SULLE DONNE e più Esercizi in PDF di Italiano solo su Docsity! VIOLENZA SULLE DONNE Nel mondo sin dall’antichità la società ha portato l’uomo a vedere la donna come un oggetto di sua proprietà, privo di indipendenza e incapace di fare determinate cose; questo gli ha permesso di approcciarsi nei confronti di lei in modo irrispettoso e violento. Sono molti i casi di omicidio da parte dell’uomo verso la donna amata ed è difficile capire cosa passa nella loro mente per arrivare a questo. Ho provato a darmi tante risposte, pensando che quando si ama una persona il desiderio è di saperla felice con e senza di noi, invece alla fine si arriva a volerle fare del male, fissandosi con un solo pensiero: “mia o di nessuno”. Secondo me questi delitti sono diversi rispetto agli altri, poiché ritengo che l’uomo continui ad amare la propria donna anche mentre la uccide, di un amore “malato”, troppo possessivo, fino alla follia. In questi casi non domina l’amore per l’altro, ma il bisogno, l’appropriarsi della sua vita. Ho sempre creduto che l’amore o la gelosia non possano portare addirittura ad un omicidio, ma se si considera una donna non come essere umano bensì come oggetto di proprietà, e come tale senza possibilità di scelta, specialmente una scelta di andare via o di amare qualcun altro, allora forse sì. Di solito gli amori non finiscono nello stesso momento: mentre uno è impaziente di andarsene, l’altro non è ancora pronto al distacco ed è convinto che non lo sarà mai; quando una persona viene lasciata, poi, sembra che qualcosa manchi, che ci sia uno spazio che nessun altro possa occupare e non si può amare e perdere qualcuno senza provare dolore. Un dolore talmente insopportabile che un uomo preferisce togliere la vita alla sua donna pur di non vederla con qualcun altro,pur di non darle la possibilità di essere “libera”. Perché per un uomo è così difficile accettare un abbandono? Perché arriva a rovinare la propria vita, finendo anche in carcere, pur di non permetterne una nuova alla propria donna? Secondo me alcuni pensieri vengono portati dall’infanzia, magari mancanza di affetto da parte della madre o educazioni sbagliate, come la competitività che non porta ad uguagliarsi agli altri, ma a sentirsi sempre vincitori, quindi una “rottura” sentimentale la vedono come un fallimento, non la sanno gestire, non gli hanno insegnato che nulla ci appartiene, che tutti siamo liberi di unirci e separarci. Talvolta sono insicuri e hanno poca fiducia in se stessi, ma, invece di cercare di capire cosa esattamente non vada bene nella propria vita, accusano le donne e le considerano responsabili, rendono la loro vita un incubo e, se decidono di andarsene, il loro mondo, pensano, va in frantumi, restano da soli e da soli non ha senso, perché senza la loro donna accanto non sono più da considerare veri uomini, quindi le uccidono. La cosa che più mi spaventa è che loro non si limitano ad uccidere e delle volte viene difficile pensare che una persona del genere sia “umana”, come tutti gli altri. Se non si arriva all’eliminazione fisica, si tenta comunque di uccidere l’anima, mortificando, punendo insultando la donna che lascia, anche in chat molto spesso sono stata testimone di cosiddetti sputtanamenti o persecuzioni da parte di uomini lasciati, che hanno messo in piazza ogni cosa intima e privata, pur di raggiungere una punizione per l’abbandono e hanno continuato per mesi o per anni, cercando in qualche modo di colpirla a morte nel suo intimo.
