Scarica TEOLOGIA I (non frequentanti) - Stefano Alberto e più Dispense in PDF di Teologia solo su Docsity! ALL’ORIGINE DELLA PRETESA CRISTIANA Aspetti dell’esperienza religiosa dell’uomo (l’altro libro): Senso religioso = natura originale dell’uomo per cui egli si esprime in domande ultime quindi quel livello della natura in cui la natura diventa coscienza del reale secondo la totalità dei suoi fattori. Il senso religioso coincide con l’aspetto ultimo della ragione L’uomo non distratto ma consapevole realizza che il senso del contenuto ultimo della ragione (della realtà) è un fattore esterno (una X) non immediatamente compreso La condizione umana di fronte a questo riconoscimento è vertiginosa perché deve aderire a qualcosa di cui intuisce la presenza ma che non è visibile, misurabile e non si possiede questo è il mistero secondo il cristianesimo La ragione umana implica l’esistenza di una soluzione CAPITOLO 1 LA CREATIVITÀ RELIGIOSA DELL’UOMO .Da sempre l’uomo ricerca il Mistero: ogni uomo cerca una risposta che riguarda ciò che lo costituisce La religione è il complesso espressivo di questo sforzo immaginativo .Teoricamente ogni uomo potrebbe creare la propria religione ma nella dinamica della vita umana è presente il genio religioso colui che esprime il senso religioso in modo più acuto degli altri e quindi tutti si sentono espressi dalla sua creatività .La creatività religiosa segue due strade: 1 L’uomo non sa e si sforza di impostare un rapporto di scambio con il mistero L’uomo immagina il mistero come origine dell’armonia naturale, e quindi trasfigura l’ignoto in Armonia e ipotizza leggi a cui è in grado di obbedire 2 L’uomo non sa ma rischia nel rivolgersi già fiducioso all’Altro Questo atteggiamento di fiducia è presente nelle religioni e nei testi più antiche .Quindi ogni essere umano ha un’inevitabile esigenza di cercare quale sia il senso ultimo Tutte le realizzazioni religiose hanno in comune il tentativo ciò che le distingue è il modo di espressione Si aprono varie ipotesi di azione: a. Vedendo la molteplicità delle religioni, si potrebbe pensare di conoscerle tutte prima di scegliere quella a sé più adeguata questa però è un’ipotesi utopica (impossibile da applicare) b. Allora si potrebbe ripiegare sull’analisi delle religioni principali ma un criterio per essere valido deve essere sempre applicabile con lo stesso risultato e se si prova ad applicare questo criterio 200 anni si rivela come parziale c. Si potrebbe ipotizzare un sincretismo religioso che prende il meglio da ogni religione e lo offa all’umanità ma anche questa ipotesi è parziale perché sarebbe soggettivo e l’uminità dovrebbe seguire un gruppo di illumati d. L’ultima possibilità e forse la più corretta è la soluzione empirica: l’uomo nasce in un certo contesto ed è molto probabile che la religione di quel contesto sia la più adeguata a lui e che quindi debba aderire ad essa Questo non escule la pssibilità di una conversione causata dall’incontro con un’altra religione che appare più adeguata a sé. Ogni religione è ugualmente valida l’uomo deve solo avere serietà nell’aderirvi CAPITOLO 3: L’ENIGMA COME FATTO DELLA TRAIETTORIA UMANA .Per andare a fondo di questa pretesa giussani utilizza uno schema che riassume come l’uomo concepisce e realizza il suo rapporto con il divino La linea orrizontale è la traiettaoria umana sopra di essa si trova la presenza del fattore esterno X (Dio, mistero) Le frecce ascendenti indicano la tensione conoscitiva della ragione umana verso X (quindi la ragione non potrebbe essere ragione senza la X) La freccia verticale indica il rivelarsi del mistero, del significato ultimo nella vicenda umana
