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La Repubblica di Weimar: origine, crisi e fine, Appunti di Storia Contemporanea

Una panoramica dettagliata della repubblica di weimar, dalla sua nascita nel 1919 fino alla crisi del 1929. Vengono esplorati i tentativi di mediazione con i poteri forti, l'introduzione di modifiche costituzionali, il partito nazional-socialista e il suo leader adolf hitler, il patto di locarno, l'aiuto economico degli stati uniti, la ripresa economica e la fioritura di attività culturali, la crisi del 1929 e la politica di isolazionismo e americanizzazione negli stati uniti. Una visione complessiva della repubblica di weimar e delle sue vicissitudini.

Tipologia: Appunti

2020/2021

Caricato il 29/02/2024

martibattans
martibattans 🇮🇹

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Scarica La Repubblica di Weimar: origine, crisi e fine e più Appunti in PDF di Storia Contemporanea solo su Docsity! Farà una scelta difficile, sceglierà come modo per affermarsi come repubblica democratica, la via della repressione. Per fare questo dovrà affidarsi a chi di repressione ne capisce, i militari e gruppi che si chiamavano corpi franchi, che erano corpi militari formati da volontari, microcriminalità ed emarginati dalla società che collaborano con l’esercito tedesco della repubblica per reprimere la nascente rivoluzione comunista. Fu una repressione durissima, morirono migliaia di persone, Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht vennero fucilati, una parte di rappresentati dei soviet vennero fucilati o incarcerati, quindi si stabilì una situazione di governabilità per la nascente repubblica di Weimar. Gli storici su questa prima fase della repubblica di Weimar non sono concordi, alcuni ritengono che il modo di agire di Elbert nei confronti dei tentativi rivoluzionari sia stato eccessivo, perché sarebbe stato comunque difficile che in Germania potesse realizzarsi la repubblica di Russia, perché la Russia era un paese arretrato, povero senza una grande industria e quindi c’era una situazione diversa dalla Germania. Altri invece ritengono che in quel momento con una situazione così difficile in un paese così devastato dalla guerra, la cosa fondamentale era dare vita a un paese democratico, che riuscisse a tirare fuori il paese da una situazione che era al limite della sopravvivenza. Nel gennaio del 1919 si tengono le elezioni per eleggere la Assemblea costituente, ovvero quei deputati che avrebbero scritto la costituzione della repubblica di Weimar. Dall’Assemblea costituente emerge un panorama politico governato dai social democratici, che è un partito riformista di matrice socialista. Viene eletto presidente dell’assemblea Ebert, che incarica come primo ministro Philp Scheidemann che è un democratico anche lui. Il primo governo che si stabilisce nel 1919 è un governo a maggioranza social-democratica con partito cattolico che si chiama partito del centro con una coalizione di liberali democratici. La repubblica di Weimar è stata uno degli esempi più avanzati di democrazia repubblicana, perché introduce il diritto universale di voto, anche per le donne, ipotizza una serie di riforme che solo una parte della quale verranno realizzate. Vuole conciliare il capitale con il lavoro, in qualsiasi società, il capitale e il lavoro non sono in una dimensione di parità, il sogno della repubblica di Weimar, è eliminare il conflitto, si cerca e si propone in tutte le realtà occupazionali, l’introduzione di organismi di gestione, ci sia una rappresentanza dei sindacati operai, una forma di cogestione. Alla repubblica di Weimar erano contrari l’industria, i grandi proprietari terrieri, la magistratura, i capi dell’esercito. Viene introdotta l’istruzione obbligatoria fino ai 14 anni nel 1919. Viene abolito il potere temporale della chiesa, ovvero la chiesa che possedeva immobili, terreni, i terreni vengono ridati allo stato, viene rotto una situazione di monopolio dell’istruzione cattolica di stato, quindi si afferma un’istruzione laica. Le forze armate, che prima dipendevano dall’imperatore, vengono messe sotto il controllo del parlamento e quindi della società civile; infine, si ipotizza una riforma agraria che dia ai contadini più poveri la possibilità di acquistare piccole porzioni di terra che permettano loro di vivere dignitosamente. Il carattere di grande democrazia avanzata a livello teorico della repubblica di Weimar, nessuna costituzione all’epoca avevano la stessa apertura democratica, e probabilmente uno dei motivi per cui aveva vita difficile era che aveva un programma troppo avanzato per quello che era la realtà del paese, anche perché i poteri forti restavano, non è stato come i Russia sono state abolite le proprietà private, la struttura economica della Germania rimane invariata. Rispetto alle aspirazioni della Repubblica di Weimar, il paese era troppo arretrato. Un elemento importante è che la Repubblica di Weimar per sopravvive incomincia a reprimere i moti rivoluzionari, per fare questa repressione usa l’esercito, e fa un compromesso con uno dei settori a lei più ostili (con i militari) e questo ne limita il raggio di azione. Proprio perché da parte della repubblica di Weimar c’è necessità di mediazione con questi poteri forti, tenterà di mediare, una delle mediazioni sarà introdurre una modifica nel dettato costituzionale, per cui l’articolo 48 verrà modificato, stabilirà che il presidente dalla repubblica che verrà eletto con suffragio universale, concentrerà in se il potere esecutivo, capo dell’esercito, in caso di necessità quando la sicurezza dello stato si trova in pericolo, il presidente ha la facoltà di prendere provvedimenti di emergenza con valore di legge; se il capo dello stato ritiene che ci sia una situazione di pericolo per le istituzioni ha la possibilità di prendere in prima persona delle decisioni, senza passare per il parlamento. Con un presidente conservatore si può favorire la nomina a capo di governo di personaggi non democratici, ed è quello che verrà con la nomina del 1933 di Hitler a capo del governo, nominato dal maresciallo Paul von Hindenburg. Anche nella costituzione emerge questa difficoltà di un proposito politico avanzato per l’epoca che però è in contrasto con l’attuale realtà del paese. Una parte degli industriali e grandi proprietari terrieri, continua a sovvenzionare i gruppi di destra (corpi franchi) che agiscono in una situazione di illegalità e di cui la Repubblica di Weimar conosce l’esistenza ma che non ha la forza di reprimerli. Nessuno paese favorisce la crescita della Repubblica di Weimar. Si passa da un imperio autoritario a una repubblica democratica. Le strutture dello stato però rimangono le stesse (esercito, istituzione anche se laica), creerà delle resistenze; a peggiorare la situazione, nel 1923 ci sono le elezioni della repubblica e viene eletto Hindenburg (un aristocratico, un militare e militarista ed è a capo di una repubblica democratica) che era stato un comandante noto nella Prima guerra mondiale. La crisi del 29 è una crisi economica che nasce negli Stati Uniti, ma che ha effetti globali soprattutto sulla parte occidentale, non avrebbe portato al trionfo del nazismo se quelle forze che circondano la rep di Weimar e di cui Adolf Hitler è il personaggio più visibile, non ci fossero state. Non è stato l’unico fattore che ha prodotto la crisi della repubblica di Weimar. Gli Stati Uniti rispetto alle potenze europee hanno una situazione diversa, gli esiti della guerra sono disastrosi anche per chi ha vinto la guerra, sia per le perdite umane, la povertà e la difficile ripresa, poiché si passa da un economia di guerra a un economia di pace, quindi c’è una conversione industriale, le industrie avevano lavorato tantissimo, non solo quelle belliche avevano lavorato tantissimo in tempo di guerra per rifornire gli eserciti e riconvertire la produzione per i paesi in pace, significava chiudere le fabbriche, licenziare gli operai e non andare contro le rivendicazione dei contadini, che avevano combattuto ed erano stati i veri protagonisti della guerra, questa è una situazione più o meno marcata che interessa tutta l’Europa. Gli Usa non hanno questo problema, perché hanno aiutato le potenze dell’intesa con gli aiuti economici e con prodotti e armi, ha fatto si che l’industria americana molto forte e fiorente traesse grandi ricavi economici dalla guerra, gli Stati Uniti partivano già da una situazione forte rispetto l’Europa, non hanno crisi economica che hanno i paesi europei, anzi il dopoguerra è un periodo di grandi risorse economiche, grandi prosperità per una parte consistente della popolazione statunitense. Dal punto di vista economico sappiamo che è un’epoca di prosperità. Dal punto di vista politico, nella Prima guerra mondiale Wilson dovette forzare molto la mano al congresso per ottenere il consenso di intervento, l’opinione pubblica americano, non era favorevole all’entrata a causa della politica di isolamento che era una linea politica dove gli Stati Uniti previlegiavano il mercato americano e non l’Europa. Alla fine della guerra, nel 1919 si incomincia a raccogliere consenso da parte degli esponenti del partito repubblicano che avevano posizioni diverse e più isolazioniste rispetto al partito democratico di cui Wilson era stato un rappresentante molto qualificato. Nelle elezioni del 1920 viene eletto Warren Harding e fino al 1931 tutti i presidenti statunitensi saranno repubblicani. La politica che viene seguita da quest’ultima è una politica con 2 caratteristiche: • sul piano politico sostiene l’isolazionismo e afferma l’importanza di una cultura americana, sappiamo che gli Stati Uniti sono un paese di forte immigrazione europea, l’idea era che più nazioni avrebbero fatto degli Stati Uniti una grandissima nazione, l’idea pre-esistente agli anni 20 era che l’immagine Stati Uniti era definita dal termine Meltinpot, gli Usa avevano una grande ricchezza come nazione perché erano come un “minestrone” di nazionalità, dopo la prima guerra mondiale, questa idea di nazione multietnica, viene sostituito dal termine americanizzazione, cioè l’America è degli americani non sono tutti quelli che vivono in America, ma sono quelli che sono bianchi, di fede anglicana e con tradizioni di tipo anglosassone, questo significava escludere circa 80% della popolazione, questa idea, da una parte rafforza l’identità non solo degli stati unitesi e porta a forme di nazionalismo che si incrociano con un opinione diffusa di paura nei confronti del comunismo, gli anni ’20 sono anni che da un lato alimentano quello che viene definita red scare (caccia ai rossi) ovvero si vedono sovversivi anche dove non ci sono, questo perché ha la funzione di allontanare dagli Stati Uniti quei settori che non servivano più. Gli anni più significanti sono quelli che vanno dal 1922-24 quelli dove vengono approvati la quota et, che sono dei provvedimenti di quota che stabiliscono, che negli stati uniti può entrare lo 0,5% rispetto al numero di residenti negli Usa all’epoca. Noi sappiamo che le migrazioni proveniente dall’Europa meridionale, tra cui quelle italiane sono quelle che sono arrivate dopo, sono quelle che hanno poche residenti e sono pochi gli immigranti che possono arrivare da queste aree. L’idea è quella di respingere al paese di origini il più alto numero possibile di immigrati dell’Italia meridionale e in tutto il paese c’è una caccia al sovversivo. Le vittime illustri sono due anarchici italiani Sacco e Vanzetti, che vennero ingiustamente accusati di omicidio e vennero uccisi sulla sedia elettrica. • sul piano economico c’è un cambiamento di rotta rispetto a quello che faceva Wilson, sotto Wilson sono state varante una serie di leggi che volevano controllare lo sviluppo della grande industria per evitare che si costituissero pochi grandi gruppi che potevano nel determinare il prezzo delle merci i tassi di esportazione ecc. Questa politica protezionista di Wilson venne completamente abbandonata nel 1920 e non fu più adottata negli anni successivi. Questo comporto quello che fu un liberismo economico sfrenato, una libertà di concorrenza enorme e soprattutto un ricorso alla finanza che non aveva precedenti né negli Stati Uniti che negli altri paesi, sarà proprio questo uso selvaggio della finanza che porterà alala crisi del 1929.
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