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Teoria e metodologia delle attività motorie dell'età evolutiva L19 PEGASO RIASSUNTO, Schemi e mappe concettuali di Scienze Motorie

Teoria e metodologia delle attività motorie dell'età evolutiva L19 PEGASO RIASSUNTO

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2021/2022

In vendita dal 10/12/2022

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Scarica Teoria e metodologia delle attività motorie dell'età evolutiva L19 PEGASO RIASSUNTO e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Scienze Motorie solo su Docsity! L19 PEGASO Corso di Laurea Triennale in Scienze dell'Educazione e della Formazione LEZIONE 1:INTRODUZIONE DI TEORIA E METODOLOGIA DELLE ATTIVITA’ MOTORIE DELL’ETA’ EVOLUTIVA Si è passati dalla denominazione “ed.fisica/ginnastica” all’”ed.motoria” questo cambiamento di denominazione nasce dalla necessità di promuovere il libero svolgimento delle potenzialità del soggetto e il rapporto libero ed armonico con il proprio corpo e con l’ambiente in cui vive e si muove (IL MOVIMENTO E’ VITA!) Questo passaggio è avvenuto grazie alla PSICOMOTRICITA’ a partire dagli anni ’60 e ’70 del secolo scorso,scoperta da studiosi come Boulch, Lapierre, Aucounturier che mettono in evidenza l’intima connessione tra psiche e corpo (movimento come anima del corpo) - Diventa una dimensione del soggetto e un punto di partenza per ogni processo educativo; difatti, se vogliamo entrare in relazione con l’educando dobbiamo usare il movimento come primo approccio. Di conseguenza L’EDUCAZIONE SCATTA QUANDO L’EDUCANDO ENTRA IN RELAZIONE CON L’AMBIENTE. - Ha permesso di superare il dualismo MENTE-CORPO l’attività motoria (il movimento) è influenzata dai processi psichici e riflette le caratteristiche della personalità individuale. L’ed. psicomotoria è importante fin dai primi mesi di vita (dal movimento caotico al movimento volontario), per passare all’età adulta (movimenti misurati) fino all’età senile (movimenti incerti e spontanei, gli consente di non allontanarsi troppo dal mondo circostante). - Si rifà al pensiero di Piaget (1896-1980) per cui le attività cognitive sono il risultato dell’interiorizzazione degli schemi senso-motori e si rivela molto preziosa per l’educazione dei diversamente abili promuove lo sviluppo delle funzioni mentalidovrebbe esser una competenza generalizzata di ogni docente/educatore. Assume una valenza sempre maggiore nella vita della persona e lo studio dell’attività motorie ci permette di approfondire il rapporto che il soggetto ha col proprio corpo. Il dualismo mente – corpo è stato superato attraverso alcune tappe: 1) ELABORAZIONE SCHEMA CORPOREO 2) TEORIA FREUDIANA DELLE PULSIONI 3) DISTINZIONE FENOMENOLOGICA TRA CORPO E ORGANISMO 4) CONCEZIONE BIOENERGETICA 5) TIPOLOGIA COSTITUZIONALISTA A noi interessa comunque il corpo come problema educativo la scuola deve diffondere un’educazione motoria positiva e adeguata; in Italia abbiamo una tradizione didattica per l’educazione motoria nella scuola dell’infanzia, mentre in quella secondaria siamo ancora arretrati. Per quest’ultima si è modificata dal punto di vista della cultura ma non del posto che ha nel complesso nella formazione degli studenti.  Lo sviluppo delle generazioni future deve porre al centro del suo interesse proprio la riflessione sulla dimensione motoria come strumento di educazione permanente Attraverso essa si realizza la prevenzione del disagio e delle malattie, ovvero la salute (= stato di benessere psicologico e fisico).  educare alla salute è compito dell’educazione motoria LEZIONE 2:SVILUPPO PSICHICO IN ETA’ EVOLUTIVA Per educare in maniera efficace si deve conoscere il soggetto, adattandosi ai suoi ritmi specifici. Ciò permette di aiutarlo a diventare protagonista del suo sviluppo. nervosi del cervelletto e le info arrivano da vista, tatto, orecchio interno, muscoli, articolazioni e sensazioni cinestesiche.  Componente essenziale della consapevolezza e coscienza del proprio corpo su cui è possibile agire in modo volontario…educazione verso una corretta gestione dell’equilibrio: l’equilibrio si crea grazie alle ripetute esperienze emotive, nel rapporto tra proprio corpo/sostegno esterno e capacità toniche di lasciarsi-tenersi/lasciare-tenere. - CAPACITA’ DI COMBINAZIONE E ACCOPPIAMNETO: saper collegare in una struttura unitaria parti di movimento o più movimenti tra loro; si può educare attraverso la danza o azioni motorie diverse (percorso misto). Fra queste capacità c’è la coordinazione oculo-motoria e per questa capacità sono importanti la DOMINANZA (il lato dominante del corpo guida un’attività e l’altro fa da supporto). Lo sviluppo della lateralità avviene con chiarezza solo alla fine della scuola dell’infanzia/inizio elementari quando il bambino apprende dx/sx riconoscendole su di sé. Un’altra capacità è la COORDINAZIONE OCULO-MANUALE (movimento mani/vista) e quella OCULO-SEGMENTARIA (coordinamento attività dei segmenti corporei con info visiveocchio come guida per qualsiasi parte del corpo che deve compiere l’azione). - CAPACITA’ DI ORIENTAMENTO SPAZIO-TEMPORALE: capacità di determinare la posizione del corpo nello spazio; entrano in gioco il controllo, l’equilibrio e analizzatori sensoriali (ottico, acustico, cinestesico). La PERCEZIONE DELLLO SPAZIO: il canale visivo permette di ricevere info sulle caratteristiche degli oggetti e su posizione nello spazio e rispetto a noi, permettendoci di integrare le info tra loro e costruire l’immagine mentale. Il canale visivo ha due modalità operative: VISIONE FOCALE (a fuoco l’oggetto principale) e VISIONE PERIFERICA (si coglie il globale) che si alternano di continuo. Il processo attraverso il quale matura la conoscenza dello spazio nel bambino implica la conoscenza dei caratteri topologici che gli permettono di collocarsi nello spazio rispetto agli oggetti e agli altri (difficoltà con i concetti spaziali = difficoltà nell’apprendimento scolastico). La percezione dello spazio è inizialmente di tipo affettivo (dimensione affettiva di sicurezza e insicurezza). LA PERCEZIONE DEL TEMPO: riconoscere e comprendere le relazioni temporali nello svolgersi degli eventi(prima-dopo, contemporaneità e successione). Oltre al prima e dopo un’azione può essere eseguita lentamente o velocemente. Quando le sequenze spaziali e temporali si integrano tra di loro e avvengono contemporaneamente si ha l’acquisizione della capacità di ORGANIZZAZIONE SPAZIO-TEMPORALE. - CAPACITA’ DI ANTICIPAZIONE MOTORIA: prendere lo svolgimento o il risultato di un‘azione, permettendo così alla persona di organizzare le risposte più idonee e congruenti (per i bambini dell’infanzia e dei primi anni di scuola elementare non si può parlare di anticipazione motoria vera e propria) - FANTASIA MOTORIA: permette di risolvere in modo originale e creativo un problema motorio (uscire dallo stereotipo per creare ed elaborare nuove forme di movimento). Il suo sviluppo è determinato da tante esperienze varie e la sua valorizzazione e applicazione in ambito educativo può favorire un ricco bagaglio motorio. - CAPACITA’ DI REAZIONE: reagire a stimoli diversi previsti o inaspettati. - CAPACITA’ DI RITMIZZAZIONE: organizzare le azioni in rapporto al tempo e allo spazio (ordine del movimento). - CAPACITA’ DI DIFFERENZIAZIONE PERCETTIVA: differenziare e precisare le sensazioni percettive per rispondere meglio alle esigenze di attività specifiche. CAPACITA’ CONDIZIONALI: comprendono forza, resistenza, velocità/rapidità; si basano sull’efficienza dei meccanismi energetici e dipendono dalla funzionalità di precise strutture del corpo. La forza è legata al sistema muscolare/ la resistenza a quello cardiocircolatorio e respiratorio/ la rapidità al sistema muscolare e nervoso. - FORZA: capacità di effettuare un geto motorio nel minor tempo possibile, si distingue in forza massimale (incremento costante proporzionale allo sviluppo somatico e alle masse muscolari) e forza veloce (superare resistenze con un’elevata rapidità di contrazione) - RESISTENZA: funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio e dei processi metabolici; quella aerobica si riscontra in modo naturale in tutte le attività di gioco e di movimento dei bambini/quella anaerobica si modifica in modo continuo in relazione all’ampliamento della maturità funzionale e si raggiunge in età adulta. - RAPIDITA’: capacità di effettuare gesto motorio in poco tempo; fino ai 6 anni movimenti ancora lenti ed imprecisi e picchi massimi dai 6 ai 9 anni. - MOBILITA ARTICOLARE: capacità che permette di eseguire i movimenti sfruttando in modo ottimale l’escursione articolare. LEZIONE 5: EDUCAZIONE MOTORIA E CULTURA SCOLASTICA Dal momento in cui ci occupiamo di soggetti che vanno a scuola, l’educazione motoria è in relazione all’epoca dell’età evolutiva! Luogo specializzato per la formazione e la preparazione (cultura e programmi) vi è un rapporto tra cultura ed educazione motoria dal momento in cui il movimento è fondamentale per il suo potere esperienziale e per il potenziale educativo..i bisogni educativi (e quindi anche motori) vanno coltivati sempre in una prospettiva di educazione permanente (anche in età adulta). Gli elementi del movimento e della corporeità sono indicati da:  PSICOMOTRICITA’: dimensione fondamentale che dimostra il nesso tra corpo e psiche nel movimentotrascura però il peso delle strutture e le funzioni biologiche  MOTRICITA’: indica una delle caratteristiche peculiari dell’uomo il movimento come forma di linguaggio  DINAMICA EVOLUTIVA: indica che lo sviluppo umano è la sintesi totale di tutti gli elementi (psicologici, biologici, sociali, ecc.) dinamicamente coinvolti nel movimento. Sarebbe auspicabile un ‘educazione scolastica tradotta in sistematica esplorazione del mondo e della realtà da parte dell’educandosarebbe auspicabile che nell’educazione scolastica si dia uguale spazio a tutte le discipline e a tutti gli aspetti della realtà del soggetto (psicologici e corporei, interni ed esterni). - ED.MOTORIA NELLA SCUOLA si fonda sui processi pedagogici per cui deve essere sempre presente in tutto il processo formativo - LA MOTRICITA’ NELLA SCUOLA ha funzione preparatoria rispetto alla scrittura, lettura e danza - IL TERMINE “MOTRICITA’” indica la capacità del movimento, quale caratteristica e forma di linguaggio peculiari dell’uomo. - LA PSICOMOTRICITA’ indica lo stretto rapporto che esiste tra funzioni psicologiche e movimento. - LA CULTURA SCOLASTICA ha la grande ed insostituibile funzione di assicurare unitarietà alle molteplici esperienze conoscitive dell’educando. - L’UNITA’ DELLA CULTURA: si realizza nell’identità del soggetto che apprende, nella sua consapevolezza, nella coscienza e nella volontà delle sue azioni. - L’EDUCAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA concorre a promuovere lo sviluppo delle capacità intellettuali, affettive, etico-morali, linguistiche, scientifiche, estetiche. - I PROGRAMMI DIDATTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA assegnano all’ed.motoria una funzione importante, quale quella di consentire al fanciullo di dominare lo spazio e di essere protagonista dei propri comportamenti e di coniugare con la parola il gesto e il movimento. - NEI PROGRAMMI DIDATTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA SI AFFERMA LA CENTRALITA’ DELL’ED.MOTORIA per la formazione integrale del fanciullo. - NEI PROGRAMMI PER LA SCUOLA MEDIA l’ed. fisica ha il fine di promuovere il potenziamento fisiologico del pre-adolescente, il consolidamento e il coordinamento degli schemi motori di base, il valore della motricità come linguaggio non verbale, l’attività di esplorazione ambientale, la pratica ginnico-sportiva. LEZIONE 6: FINALITA’E OBIETTIVI DELL’EDUCAZIONE MOTORIA Gli OBIETTIVI dell’ed.motoria (EDUCARE RISPONDE SEMPRE AD UN PROGETTO) sono: - Finalizzata a dare risposte coerenti all’apprendimento del linguaggio motorio secondo una logica formativa e orientativa.  GLI OBIETTIVI SCOLASTICI CHE SI PONE IL DOCENTE NEL SUO PROGRAMMA SCOLASTICO SONO IL RISULTATO DELLE DINAMICHE SOCIALI E DEI BISOGNI ESSENZIALI DI UNA SOCIETA’ IN UN DATO MOMENTO STORICO. - esprimono le trasformazioni sociali, economiche e tecnologiche che hanno cambiato le condizioni di vita delle persone - nel presente contesto storico-sociale l’obiettivo di fondo dell’attività motoria ed educativa consiste nella SALVAGUARDIA DELLA SDALUTE E DELL’EQUILIBRIO PSICHICO DELLE PERSONE. - Permettere di maturare progressivamente le capacità dei ragazzi, apprendendo una vasta gamma di abilità, sviluppando una buona immagine di sé e un positivo senso di autorevolezza/potenzialità personali  obiettivi di carattere morale L’ED.MOTORIA COME MOMENTO EDUCATIVO TRA GLI ALTRI E QUINDI SI DEVE INTEGRARE NELLA SCUOLA  ha origine e si sviluppa in un contesto corporeo unitario, che si esprime e si realizza nell’integralità della persona umana  va progettata in funzione delle diverse aree della personalità (morfologico- funzionale, intellettivo – cognitiva, affettiva, sociale) ogni area apporta specifici contributi e la carenza di una può determinare squilibri nella formazione (es:area cognitiva permette di riconoscere le modalità di realizzazione delle proprie azioni, di prestare attenzione/osservare/comprendere la realtà; quella affettiva porta al piacere del movimento; quella sociale alla realizzazione di relazione positive). - I METODI DIDATTICI E I CONTENUTI DELL’INSEGNAMENTO sono sempre collegati agli obiettivi educativi e con questo devono essere coerenti. - SECNODO LA CLASSIFICAZIONE CHE MIALARET HA ELABORATO SUI FATTORI CHE INFLUISCONO SULLA COSTRUZIONE DI UN PROGRAMMA SCOLASTICO E SULLE FINALITA’ E OBIETTIVI DELL’EDUCAZIONE un fattore importante è rappresentato dallo stato del pensiero pedagogico e dall’autorevolezza dell’educando. LEZIONE 9: EDUCAZIONE MOTORIA E SPORT SPORT: insieme di esercizi fisici, individuali di gruppi o di squadra che richiedono capacità di iniziativa, sforzi e specifiche abilità motorie e specifiche abilità motorie e muscolari compiuti per svago o professione Spirito di competizione e agonismo ma anche rispetto e lealtà nei confronti dell’antagonista (=gioco/piacere+ginnastica/competenza tecnica)…convivono competenze professionistiche e libertà dilettanstiche. A differenza del gioco richiede:  una carica agonistica più accentuata, impegno intenso e prolungato.  maggiore dose di coraggio fisico.  competizione con qualcuno o se stessi per raggiungere un risultato.  una specializzazione in settori ben precisi.  una spettacolarità intrinseca. Nello sport l’individuo è EDUCATO a dominare se stesso per raggiungere più autocontrollo: l’educazione allo sport pone problemi metodologici complessi e difficili, fondati sul principio della netta distinzione tra educazione e addestramento. SPORT FUNZIONALE: metodologia didattica idonea a realizzare un’educazione motoria e sportiva rispettosa delle esigenze della persona (l’educazione diventa funzione della persona); tra ed.motoria e sport ci deve essere complementarietà rispetto ai livelli di organizzazione delle funzioni psicomotorie e continuità del tempo. L’ED.MOTORIA FUNZIONALE PASSA ATTRAVERSO ESPERIENZE AGONISTICHE E LO SPORT FUNZIONALE SI REALIZZA ATTREVERSOPROCEDURE CHE FAVORISCONO LA PRESA DI COSCIENZA DEI DATI PERCETTIVI E MOTORI E LA LORO RAPPRESENTAZIONE E INTERIORIZZAZIONE (= maggiore consapevolezza e interiorizzazione delle regole e delle procedure del movimento stesso). La pratica educativa legata allo sport in età evolutiva può attuarsi attraverso un metodo fondato sul bisogno naturale e culturale dei ragazzi di giocare e sulla loro esigenza altrettanto naturale di sviluppare e maturare le funzioni psicomotorie (bisogno di giocare e sviluppare la sua capacità psicomotoria).  Ricorso a sport liberi e poco strutturati in grado di sollecitare l’interesse e la partecipazione di tutti i ragazzi (Rubabandiera)…per esempio Catapane ha proposto un approccio che definisce “DESTRUTTURAZIONE E STRUTTURAZIONE DELL’ATTIVITA’” In Italia lo sport attuale ha carattere selettivo: appare riservato a pochi dotati tra i giovani e questa convinzione deleteria nasce in famiglia ed è rinforzata dalla scuola. La tecnica prima di essere un’abilità adattativa, deve essere un gesto vincente/un atteggiamento mentale/un metodo di esplorazione/di ricerca dei nostri modi e ritmi di adattamento attivo (atleta “funzionale”).  L’apprendimento di tecniche sofisticate (caratteristiche degli sport istituzionalizzati) può svolgersi su due piani diversi: 1)attraverso il metodo del CONDIZIONAMENTO (azione che rende passivi e restringe il potere di auto-adattamento dell’individuo), 2)attraverso l’intervento della RAPPRESENTAZIONE MENTALE E DELLA FUNZIONE DI INTERIORIZZAZIONE (libera le potenzialità, è un atto educativo che si basa sulla presa di coscienza dell’individuo.) LEZIONE 10: EDUCAZIONE MOTORIA E DISABILITA’ HANDICAP: menomazione di una o più funzioni fisiche e/o psichiche il cui sviluppo e la cui utilizzazione risultano limitati (handicap sensoriali,motori e sensoriali); questo termine viene oggi sostituito da termini come “disabilità”, “portatori di handicap”, “disabili” (ridotta abilità), “diversamente abili” si pone l’accento sul concetto di abilità soggettiva che può essere curata ed educata e sulla relazione con l’ambiente (che è quello che pone i veri ostacoli), non è il deficit che condiziona la persona ma l’ambiente!  Il disabile compensa la limitazione della funzione compromessa con lo sviluppo di altre funzione, e questo aspetto pone il corpo come un tramite dell’essere con il mondo - una risposta al mondo(secondo la corrente fenomenologica e Marleau-Ponty). METODO DELL’INTEGRAZIONE NELL’EDUCAZIONE SCOLASTICA (dagli anni ’70 in poi): il soggetto disabile viene educato assieme a tutti gli altri (Montessori partendo dal bambino disabile ha costruito un metodo pedagogico valido anche sui normali) per potenziare le capacità che lui ha!  Da OMS nuova classificazione internazionale ICF per descrivere e misurare la salute e le disabilità della popolazione; il concetto di persona come unità psicofisica ambientale rimanda al concetto di INCLUSIVITA’, dove le frontiere non sono chiuse ma aperte, disponibili all’apertura, agli scambi, alle contaminazioni, dove il problema non è quello di affrontare bisogni speciali, ma garantire scambio e dialogo tra entità diverse impegno fiducioso nella possibilità di riabilitare (educare) ciascun soggetto e nella concezione di prevenzione per la salute L’ed.motoria risulta particolarmente utile per il soggetto disabile perché è automaticamente educativa, è spontanea! L’educazione si fonda sulla relazione (educazione = relazione): senza relazione nessun processo educativo, nessun rapporto è possibile. Il corpo, il movimento, il contatto corporeo è una porta aperta per entrare in relazione con un soggetto disabile necessità di un ed.motoria che recuperi certe abilità neuro-percettive-motorie che stanno alla base degli apprendimenti (il corpo attraverso il movimento cresce e sperimenta nuove forme di vita) il punto di partenza è il progetto educativo personalizzato fondato sulle potenzialità del bambino. LEZIONE 11: SPORT COME ATTIVTA’ FISICA Il CONSIGLIO D’EUROPA ha definito lo SPORT: “qualsiasi forma di attività fisica che mediante una partecipazione organizzata o meno, ha come obiettivo il miglioramento delle condizioni fisiche o psichiche, lo sviluppo delle relazioni sociali o il conseguimento di risultati nel corso di competizioni a tutti i livelli”. o più grande piattaforma di vita che l’uomo ha a disposizione per fare esperienza di se stesso e degli altri (si percepisce sul piano fisico e psichico) o preservare la salute e il benessere o contenere la spesa pubblica della sanità PIERRE DE COUBERTIN (1863-1937, pedagogista francese che vive in un periodo in cui lo sport non aveva alcun fascino per i rampolli delle famiglie aristocratiche, il suo lavoro annovera circa 1400 libri, brochure e articoli ), fondatore dei Giochi Olimpici Moderni 6 aprile a1896 in Grecia (come forma universale di partecipazione all’attività fisica )il movimento fisico è parte del patrimonio di ogni uomo e di ogni donna e la sua assenza non potrà essere mai compensatamovimento fisico e sport come volani per il principio di autodeterminazione individuale, poiché restituisce immense risorse alle persone e alla società, in termini di salute (contiene forme d’infiammazione tumorale), divertimento, formazione (formazione come diritto del docente che deve produrre nuovi saper essere), economia, condivisione, partecipazione, progettualità per il futuro. OLIMPISMO = non è un sistema, bensì “a state of mind”, capace di penetrare ogni forma di istruzione e formazione che nessuna razza né epoca dovrà monopolizzare; è una dimensione trasversale, capace di abbattere qualsiasi barriera. Nel 1906 elabora “i nuovi programmi per l’insegnamento scolastico” per l’introduzione dello sport nella scuola secondaria , partendo dalle implicazioni psicologiche e sociali nella pratica sportiva anche come pratica internazionale di pace. LEZIONE 12: LA STORIA MAGISTRA VITAE LA STORIA e il suo studio: secondo de Coubertin costituisce una scuola di suprema saggezza per le democrazie e l’intero futuro della civiltà dipende dallo studio e dall’approfondita conoscenza di questa materia scolastica. … questo perché… L’attività fisica possiede molte implicazioni ma quelle fondamentali per i soggetti in età evolutiva sono certamente l’esercizio delle capacità di auto-limitazione e auto-controllo, che hanno molto a che vedere sia con la psicologia che con la fisiologia. Inoltre costituisce un driver poderoso per l’autodeterminazione individuale e una palestra per la volontà.  Quindi la Storia Universale è l’unica reale base per la pace e attraverso essa i popoli posso conoscersi e rispettarsi. Secondo de Coubertin lo sport produce arte e bellezza e poesia in movimento; l’attività fisica trasforma gli atleti in sculture viventi; anche il valore della musica è ben connesso al movimento fisico. LEZIONE 13: LIBRO BIANCO SULLO SPORT, BRUXELLES LUGLIO 2007 LIBRO BIANCO SULLO SPORT: vi convergono tutte le convinzioni maturate sullo sport e sull’attività fisica e tutti gli obiettivi strategici che l’UE intende portare avanti per diffondere lo sport; sorta di legge quadro teso a sensibilizzare l’opinione pubblica sul bisogno imprescindibile di attività fisica e sull’importanza di tutte le funzioni connesse allo sport, funzione educativa, culturale,sociale, economica. Secondo Ue lo sport è un fenomeno di estrema rilevanza sotto numerosi punti di vista: - Costituisce un forte attrattore per i cittadini ma si deve fare di più. - Fonte irrinunciabile per la salute psico-fisica ed elemento fondante della nostra vita (Obesity day il 10 ottobre) - Volano per la cittadinanza attiva (aggregatore di masse) un'attività fisica libera non strutturata) possono essere raggiunti dall'attività fisica che costituisce un poderoso driver per l'auto-determinazione individuale --> per fare questo ci vuole un clima di fiducia. Lo sport aiuta a mantenere un buon livello di vita ed allungare la prospettiva di vita, abbattendo i costi legati all'inattività o alla sedentarietà. Nel 2006 uno studio europeo ha rilevato che lo sport ha generato un valore aggiunto di 407 miliardi di euro, che corrispondono a circa il 4% del PIL dell'intera UE e un'occupazione per 15 milioni di persone. Una parte cospicua degli introiti generati dal mondo sportivo è connessa con i di proprietà individuali (diritti d'autore, comunicazioni commerciali, registrazione di marchi, diritti d'immagine e trasmissione).  "ANDREBBE SVILUPPATO UN MODELLO EUROPEO DELLO SPORT" che ci consentirebbe di preservare le tradizioni locali e far emergere nuovi soggetti e nuove situazioni di attività fisica (sempre grazie all'eurobarometro è possibile fare dei sondaggi) modello legato alla dimensione individuale dell'attività fisica. LEZIONE 17: SPORT E MEZZI DI COMUNICAZIONE MEZZI DI COMUNICAZIONI: importante volano per lo sport; la visibilità delle attività sportive diventa importante perchè coinvolge molti stati membri, per la rilevanza penale che assumono e sul versante economico sia per i diritti d'autore sia per la mole di contenuti che molti media gestiscono. Lo sport come fonte irrinunciabile per la salute psico-fisica verrà promosso attraverso:  discussioni tematiche con un limitato numero di partecipanti  maggiore presenza dell'UE durante gli eventi sportivi locali e non  promozione l'iniziativa Capitali Europee per lo sport (vetrina per lo sport)  promozione del Piano di Azione Pierre de Coubertin (principio dell'ordine del giorno ricorrente per non uscire dalle tematiche decise) LIBRO BIANCO SULLO SPORT: importante come legge quadro per sensibilizzare l'opinione pubblica sul bisogno imprescindibile di attività fisica e sull'importanza delle funzioni connesse allo sport (educativa, culturale,sociale ed economica); serve ad integrare le attività mirate allo sviluppo dello sport, integrando fondi, programmi ed iniziative. Il libro è stato diviso in 3 aree: RUOLO SOCIALE DELLO SPORT, DIMENSIONE ECONOMICA, ORGANIZZAZIONE DELLO SPORT (importanza della governance per la funzione di coordinamento).  nel mondo dell'apprendimento si parla ormai di apprendimento reticolare, non esiste un'informazione che non debba essere messa in rete per essere spendibile per tutti; anche nella governance il concetto di rete è fondamentale --> rete di tipo transazionale LEZIONE 18: SPORT E PIL MONDIALE Oltre ai benefici al capitale umano, lo sport genera circa il 2% del PIL mondiale...ma solo quello che viene intercettato (in realtà è circa il doppio). Un ruolo considerevole viene svolto dal turismo collegato agli eventi sportivi. La Commissione UE per misure il reale peso economico dello sport sta creando un conto satellite dedicato = quadro statistico che serve a misurare l'importanza economica di un'industria specifica (in questo caso il settore dello sport) per l'economia nazionale. Per incentivare gli introiti dello sport occorre anche maggiore collaborazione finalizzata ad approfondire la conoscenza del settore sportivo tra mondo accademico, industria dello sport, istituzioni pubbliche nazionali e transazionali  i partner su territorio transazionale (partenario). FONTI DI FINANZIAMENTO SOSTENIBILE:  sfruttamento dei diritti di proprietà intellettuale (contenuti, interviste,blog, immagini, tutto quello che è cronaca/commenti) come la concezione di licenze per la ritrasmissione degli eventi sportivi o il merchandising (gadget degli eventi) = fonti per gli sport professionistici e fonti garantite di finanziamento indipendente  gioco d'azzardo/scommesse/lotterie gestiti da privati o dallo Stato = fonti non continue e stabili perchè non possiamo preventivare quante persone ne fanno uso  fondi comunitari per lo sviluppo locale e regionale = fonti indirette AZIONI DA INTRAPRENDERE:  costituzione e sostegno ad una rete di università per promuovere politiche in materia sportiva basate su dati scientifici (finanziamenti per la ricerca applicata per la produzione di prodotti)  piano di monitoraggio per analizzare tendenze/statistiche/sondaggi/scambio info sul territorio UE  orientamenti sulla libera circolazione degli atleti  etica dell'impresa sportiva sottolineando che le violazioni dell'etica o dell'integrità dello sport (partite truccate o forme di corruzione) vengono punite dal diritto penale nazionale ... a volte i problemi trascendono la sfera di competenze nazionali LEZIONE 19: I NUMERI DELLO SPORT APPROFONDIMENTO COMPARTO CALCIO ITALIANO: obiettivo principe è quello di aumentare la cultura sportiva (ottenere un cambiamento nella cultura) nel nostro paese trovando nuovi meccanismi di finanziamento per promuovere l'attività fisica della popolazione. I principali elementi costitutivi di un sistema nazionale sportivo sono: i praticanti e le attività praticate, gli operatori sportivi e le società sportive, gli ambienti naturali per l'attività fisica e gli impianti sportivi, gli spettatori e gli stakeholders (portatori d'interesse)  analizzandoli scopriamo che molte cose ci sono sconosciute  DOVREMMO ANALIZZARLI MEGLIO PER UN CAMBIAMENTO CULTURALE. ATTIVITA' FISICA COME FENOMENO DI ENORME PORTATA: 80 % DELLE POPOLAZIONE EUROPEA SVOLGE ATTIVITA' FISICA, IL 60% PRATICA SPORT --> percentuali che si abbassano in Italia perché questo fenomeno è fortemente legato al PIL di un paese. Per analizzare il comparto sportivo dobbiamo operare una distinzione tra ATTIVITA' RICREATIVA ed ATTIVITA' COMPETITIVA, e anche se risulta difficile farla perché le persone possono appartenere contemporaneamente ad entrambe o a seconda delle fasi della vita, quello che risulta è l'aumento dell'attività libera spontanea e quindi non censibile. Grandi manifestazioni sportive fungono da traino al comparto ricreativo e competitivo, estendendo il numero dei simpatizzanti. I formatori devono: non trascurare il valore degli assaggi sortivi e raccontare la vita di atleti con successo questa funzione è sempre stata svolta silenziosamente dalle SOCIETA' SPORTIVE : si suddividono in professionistiche e dilettantistiche ed erogano servizi come addestramento, allenamento, pratica, competizioni, trasmissione dei valori legati allo sport (tolleranza, correttezza, rispetto delle regole/avversari, uguaglianza tra persone, spirito di squadra e convivialità). Esse inoltre soddisfano l'esigenza dei cittadini di socializzare, sentirsi in forma, competere, divertirsi. Il problema nasce nel fatto che per essere iscritti in una società sportiva si deve essere tesserati e il numero di iscrizioni sta calando. LEZIONE 20: SPORT, INDIVIDUI E FAMIGLIE IL RUOLO DEGLI INDIVIDUI E DELLE FAMIGLIE NELL'AFFERMAZIONE DELL'ATTIVITA' SPORTIVA è di fondamentale importanza perchè la spesa sostenuta dalle famiglie è la principale fonte di finanziamento per il comparto in quasi tutti i paesi europei (pari a 100 miliardi di euro annui); esiste una forte correlazione tra PIL e spesa pro capite per lo sport. Va poi aggiunto il valore economico del VOLONTARIATO che si attesta intorno ai 28 miliardi cifra sottostimata perchè i volontari non dovendo percepire un compenso non rendicontano le ore del servizio prestato (sono circa 15 milioni che si impegnano per 4 ore settimanali, ma è una stima al ribasso!!) SPORT E SPONSOR: le aziende private che sponsorizzano il mondo dello sport assorbono circa il 90% del mercato delle sponsorizzazioni, perchè si incrementano le vendite (forte correlazione tra aumento di visibilità e aumento di vendite), si aumenta la diffusione e l'affermazione del brand, si sviluppano partnership commerciali, si costruiscono relazioni personali, si raggiungono specifici target, si trattengono i vecchi clienti e se ne trovano di nuovi. Le aziende private poi sono solite acquistare spazi pubblicitari più o meno permanenti per le sponsorizzazioni; questo ha permesso loro di rendersi conto dell'allargamento delle fasce d'età interessate alla pratica sportiva e dell'importanza di sostenere anche iniziative sociali o a sostegno dell'ambiente. CONI: soggetto nazionale deputato al governo dello sport in Italia, si occupa sia di normodotati che di diversamente abili, è preposto all'organizzazione e al potenziamento dello sport nazionale, a tutti i livelli e all'adozione di misure di prevenzione e repressione dell'uso di sostanze che alternano le prestazioni degli atleti.  il braccio operativo è la CONI SpA con cui il CONI stipula annualmente un contratto di servizio  ottimi risultati ottenuti dalla collaborazione CONI-MIUR  nonostante tutto il CONI non è in grado di presidiare adeguatamente il territorio nazionale seppur presente in tutte le regioni italiane, e ha difficoltà a reperire ed analizzare i dati provenienti dal mondo dello sport.  al CONI non vengono assegnate risorse particolari per la diffusione della cultura sportiva oltre che della pratica di base. LEZIONE 21: SPORT A SCUOLA  SCUOLA INFANZIA: non sono previste ore di attività motoria; in 30 comuni italiani è iniziata un'esperienza in tal senso che andrebbe estesa.  SCUOLA PRIMARIA: suggerite 2 ore di attività motoria, se ne garantisce almeno una fatta con docenti senza titolo specifico.  introdotti dal CONI il progetto Giocosport* e dal 2006 Alfabetizzazione Motoria*.  SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO: 2 ore di attività motoria e con docenti col titolo specifico.  previsti i Giochi della Gioventù* e i Giochi Sportivi Studenteschi in orario extracurricolare.  SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO: 2 ore di attività motoria con docenti con titolo specifico.  previsti i Giochi Studenteschi. I principali obiettivi dei progetti partecipati dal CONI sono: EDUCARE ATTRAVERSO IL GIOCO, SVILUPPARE UNA CORRETTA POSTURA E COORDINAZIONE, SOCIALIZZARE, RISPETTARE LE REGOLE, APPRENDERE CORRETTI STILI DI VITA, ALIMENTARSI IN MODO BILANCIATO, PARTECIPAZIONE PER CLASSI. * Alfabetizzazione Motoria: progetto finalizzato ad un corretto sviluppo della persona/personalità e acquisire competenze motorie; i fondi sono stati 8 milioni di euro e le attività hanno coinvolto 300000 alunni (10%). LEZIONE 25: LA BUONA SCUOLA, 2° PARTE La SCUOLA DIGITALE deve tradursi in realtà su tutti il territorio nazionale e il governo usufruirà dei fondi comunitari per portare la banda larga veloce e il WI-Fi in tutte le scuole. I docenti devono possedere competenze informatiche e la scuola deve possedere infrastrutture informatiche!! La sfida della formazione sarà "educare allo sconosciuto e non più al conosciuto"--> il mondo sta cambiando è non è possibile pensare si non cambiare assieme a lui (social network, crowfounding, start- up, incubatori, reti reticolari intelligenti, velocità, connessioni, saperi reticolari e circolazione agevolata, piattaforme, e-book). Le nostre potenzialità del paese sono: beni culturali, musica (che verrà portata nella scuola primaria) e sport (dimensione quotidiana dell'individuo-attività fisica inserita ogni giorno nella scuola primaria). Verranno inserite le seconde lingue straniere, vi sarà la necessità di competenze digitali, di coding e di pensiero computazionale già nella scuola primaria. I ragazzi della scuola secondaria devono diventare Digital Makers, ossia imparare ad utilizzare quello che trovano in rete, quello di creativo che vi si trova. Vi è la necessità di agganciare la scuola al mondo del lavoro (scuola e lavoro..binomio indissolubile), l'alternanza scuola-lavoro diventerà obbligatoria negli ultimi 3 anni degli istituti tecnici e professionali per almeno 200 ore annue. Si dovrà stabilizzare il Fondo del MOF (Miglioramento dell'Offerta Formativa), attraverso i risparmi provenienti da una gestione efficace del personale, legando il MOF al reale miglioramento della scuola. Si dovrà facilitare la gestione dei soldi che arrivano da privati e attrarre gli interessi della comunità all'interno della scuola anche consentendo a privati di affittare locali della scuola per altri scopi. LEZIONE 26: FACCIAMO CRESCERE IL PAESE L'ISTRUZIONE è l'unica risorsa strutturale alla disoccupazione e all'innovazione; ai concorsi accederanno solo i docenti abilitati; la scuola secondo le intenzioni del governo deve diventare l'avamposto del rilancio del Made in Italy (sapere, saper fare, saper essere) e deve aprirsi alla comunità anche dopo l'orario delle lezioni. L'organico di diritto è calcolato sul numero degli iscritti a febbraio, organico di fatto che fotografa la situazione reale e il fabbisogno concreto al termine dell'anno, organico dell'autonomia/potenziamento (già previsti dal 1999 al 2012) ovvero un team di docenti che aiuti la scuola ad auto-gestirsi, a garantire le eccellenze e recuperare i ragazzi in difficoltà, all'ampliamento dell'offerta autonomia. --> il governo si impegna ad assumere tra GAE e concorso del 2012 circa 148100 persone contemporaneamente. LEZIONE 27: I DOCENTI COME CAPOSALDO DEL NUOVO IMPIANTO SCOLASTICO L'organico funzionale, definito in precedenza "organico dell'autonomia", nelle scuole secondarie di I e II grado realizzaerà concretamente l'autonomia scolastica --> docenti a disposizione delle scuole o di reti di scuole che svolgeranno compiti legati all'autonomia, all'ampliamento dell'offerta formativa (insegnamenti extracurricolari, elaborazioni di contenuti innovativi per la didattica, progettualità a tutto campo, affiancamento ai tirocinanti), alla copertura delle supplenze brevi.  La Buona Scuola è:La proposta di Riforma del Governo Renzi che intende ribaltare la struttura della scuola attuale  Dal 2016 si può entrare nella scuola solo attraverso:Concorso  La scuola fa carriera grazie a 3 fattori quali:Qualità, merito , valutazione  Con la Buona scuola la formazione degli insegnanti deve essere:Continua e obbligatoria  Quale tra queste affermazioni è vera:Con la proposta del Governo Renzi ci si avvale delle competenze di dirigenti, docenti, studenti,amministrativi  La Buona scuola rappresenta, altresì:Un'offerta formativa più ricca e flessibile per gli studenti  La Buona scuola mette al centro:'autonomia  POF sta per:Piano dell'offerta formativa  La formazione obbligatoria degli insegnanti prevista dalla Buona scuola:È coerente con il piano triennale dell'offerta formativa LEZIONE 28: LA SCUOLA FA CARRIERA LEZIONE 29: DIGITALIZZARE PER DIVENTARE EFFICIENTI LEZIONE 30: LA BUONA SCUOLA, PRIMA PARTE LEZIONE 31: LA BUONA SCUOLA, SECONDA PARTE LEZIONE 32: DISTINZIONE TRA PEDAGOGIA, DIDATTICA E RELAZIONE EDUCATIVA Quali competenze sono state richieste ai candidati all'ultimo corso per la scuola? Competenze derivanti da conoscenze pedagogico-didattiche e competenze sociali ai fini di una positiva relazione educativa. Un'efficace relazione tra docente e discente (presupposto per un'educazione positiva, per un curriculum verticale) provoca sempre un'interazione e quindi una reazione da parte di chi ti sta di fronte che dice la sua. Agli antipodi dell'interazione vi è la collegialità (interazione fra gruppo docente), qualcosa che riguarda la figura di tutti i docenti, qualcosa che abbraccia un gruppo di lavoro che non è obbligato all'interazione ma per necessità lo deve fare. Scuola = mondo di relazioni messo in moto dall'autonomia docente, capace di instaurare relazioni con i suoi alunni! Vi sono relazioni tra docente, alunni,dirigente, amministrativi, collaboratori scolastici, genitori e con la comunità circostante. Uno dei compiti del docente è la progettazione curricolare (organizzazione del lavoro, che il docente fa in maniera spontanea), segmento progettato dal docente che fa parte di un discorso più ampio, cioè il curricolo, che riguarda un campo di esperienza o una disciplina di studio. Unità didattica = riguarda il docente, Unità di apprendimento = riguarda l'alunno ed è fatta di obiettivi formativi a lungo termine (ad es: obiettivo in ambito di ed.motoria: ad oggi l'attività motoria è uno strumento per divertirsi ma anche per migliorare le capacità cognitive), obiettivi disciplinari (ad es: saltare a piedi uniti), poi i luoghi di realizzazione, la metodologia di realizzazione e le attività proposte (metodologie curricolari, metodi di valutazione per valutare le abilità messe in campo). Occorrono strumenti idonei all'attuazione di una didattica individualizzata (possiamo ritagliare un'attività su un bambino che ha problemi, progetto curricolare per quell'individuo) e un didattica personalizzata (un'attività personalizzata per uno o più bambini di una classe se si è manifestata una problematica). DIGITAL SHIFT: spostamento onda spinta che ci proviene dal mondo digitale che ci obbliga a ripensare al nostro agire --> noi viviamo in un ambiente fortemente strutturato di apprendimento dalla tecnologia. E' importante utilizzare le tecnologie in ambito formativo perché il mondo sta cambiando e questa materia è al pari delle altre. Vi è inoltre necessità di educare al cambiamento, al pensiero critico, al pensiero divergente; la tecnologia ci consente poi di entrare in relazione con gli alunni più difficoltosi (BES, stranieri, disabili) perché in tal caso è preponderante la conoscenza del saper fare. La scuola deve essere in grado di accogliere/orientare gli studenti in questo disorientamento nel cambiamento tecnologico; la riforma aggiunge poi che vanno valutati gli stessi docenti/dirigenti e lo stesso istituto in modo tale da supportare questo cambiamento con tutti gli strumenti aggiornati. LEZIONE 33: SISTEMA D'ISTRUZIONE E FORMAZIONE Tendendo presente le realtà diverse presenti sul territorio dell'Unione, abbiamo l'obiettivo di analizzare lo sfondo sul quale si genera la riforma della Buona Scuola. Horizon 2020 si riferisce al quadriennio 2016-2020 e fa da strategia comune e condivisa fra membri europei: ad un'innalzamento delle competenze corrisponde un migliore livello di benessere economico e di coesione sociale (principio OCSE)  abbiamo bisogno di più formazione per migliorare l'economia e la convivenza sociale!! L'UE non obbliga ma raccomanda, ovvero si aspetta che se uno Stato membro non segue le indicazioni diventa propositivo. Vi sono alcuni percorsi europei sono blindati: - la scuola finlandese alcuni anni fa ha lanciato il programma INNOSCHOOL (con programmi di integrazione di alunni BES stranieri, di classi aperte in cui viene scardinato il sistema classe per via delle età diverse degli alunni, apertura della scuola primaria ai 7 anni per acquisire l'inserimento in un sistema dotato di regole in modo più dolce e progressivo anche in vista di un apprendimento permanente lungo tutta la vita e fin tutta la parte lavorativa della persona vi è la necessità della valutazione degli apprendimenti = certificazione delle competenze). Un'intuizione particolare di chi lavora in UE è stata quella di creare dei programmi dedicati che permettono di concentrarsi sui vari cambiamenti e pensare a delle soluzioni (es: cambiamenti climatici). In ambito scolastico ne abbiamo due: Europa Creativa ed Erasmus Plus; il programma LLP (Life Learning Programme) con lo scopo di contribuire,attraverso l'apprendimento permanente, allo sviluppo della Comunità quale società avanzata basata sulla conoscenza con uno sviluppo economico sostenibile, nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale, garantendo nel contempo una valida tutela dell'ambiente per le generazioni future.  Per Lifelong Learning si intende: Un programma di apprendimento permanente  Il POF è: Piano Offerta Formativa  La valutazione riguarda: Valutazione dei docenti  Metacognizione è: La conoscenza che un soggetto ha del proprio funzionamento cognitivo  Il Dirigente Scolastico è: Il legale rappresentante dell'istituzione scolastica  Organico di potenziamento sono: Risorse umane all'interno dell'istituzione scolastiche  Gli obiettivi e i fini della scuola primaria nazionale sono espresse: Nel PTOF dell'Istituto (Piano Triennale Offerta Formativa)  La valutazione serve: All'autovalutazione professionale docente  In uno dei documenti sotto indicati vengono descritti i percorsi dei singoli alunni: PDP (Piano Didattico Personalizzato)  FSE sta per: Fondo Sociale Europeo LEZIONE 34: ESPLICAZIONE DELLE AVVERTENZE GENERALI-COMMENTO DETTAGLIATO E' imprescindibile rinnovare la didattica senza partire dalla didattica per problemi e per progetti (che da la possibilità di segmentare il programma e fare una full immersione nel segmento dettagliato) e dalla negoziazione dei significati, dalla problematizzazione e dalla riflessione parlata: io come docente sono tenuto ad affrontare un argomento problematizzandolo (cercando una soluzione, noi catturiamo  La Routine nel bambino aiuta a percepire attraverso le azioni ripetute quotidianamente: Stabilità - Sicurezza  Nel segmento infanzia è importante per la relazione con gli altri: Cooperative learning - collaborare in gruppo  Per motivare e interagire sul segmento infanzia bisogna far leva su: Riflessione  La valutazione è intesa per: Valutazione dei docenti  La valutazione è importante per dare: Un'autovalutazione professionale del docente  Le INVALSI è: Un organo sottoposto alla vigilanza del Miur  La scuola italiana nasce nel: A ridosso dell'Unità di Italia LEZIONE 37: VALUTAZIONE DEI DOCENTI La valutazione dei docenti deve concentrarsi sui processi e non sui risultati e deve riguardare la pratica didattica: si dovrebbe cercare di individuare il contributo del singolo docente (in particolare sulle abilità) e non misurare gli apprendimenti. L'UE insiste sul concetto delle "buone pratiche" e la valutazione del docente è particolarmente utile nelle scuole secondarie di secondo grado (come afferma Mauro Piras). Moltissimi docenti si sono rivoltati contro la valutazione obbligatoria, che viene vista come controllo. La valutazione dei docenti è tuttavia importante: ha una funzione diagnostica cioè è intesa a comprendere come i docenti insegnano e come possono migliorare nella loro professione. La valutazione deve essere triennale, così come il piano dell'offerta formativa, la permanenza dei docenti nella stessa sede e il mandato del dirigente scolastico.  periodo giusto di osservazione  il POF si è trasformato in PTOF!!  Mauro Piras afferma che: La valutazione docenti è fondamentale nella scuola secondaria di II grado  Secondo la "riforma Renzi" legge 107 del 2015 la valutazione docenti è: L'unico modo per progredire e per migliorare la didattica  E' vero che: La valutazione docenti deve essere "qualitativa" e "dinamica" cioè rivolta ai processi e non ai risultati  Il metodo qualitativo è: Osservare la pratica didattica quotidiana del docente  Valutazione e verifiche servono: All'autovalutazione professionale  Nel sistema scolastico attuale il curriculo è: Flessibile  Il bonus di 500 euro è spendibile in: Tablet, computer e aggiornamenti  8 Negli articoli 116-117 della Costituzione è approfondito che: I controlli nelle aule da parte del Dirigente Scolastico possono essere attuati in qualsiasi momento  Il docente di oggi è: Professionista  Le sanzioni disciplinari riprese con la legge 107/2015 erano già presenti con: Decreto Brunetta LEZIONE 38: LA FUNZIONE DELLA SCUOLA NELLA SOCIETA' CONTEMPORANEA FENOMENO DEL BLOW UP: patologia multifattoriale che deriva da una serie di cause e concause che determinano la disaffezione del lavoratore al luogo di lavoro  per tutti è importante il principio di autoefficacia = capacità di liberare il potenziale di ognuno di poter incidere sul risultato delle proprie azioni determinando il proprio futuro --> in mancanza di questo senso si crea il fenomeno del blow up.  Secondo Morin, l'autore de "La testa ben fatta", è possibile responsabilizzare l'umanità: Partendo da un approccio multidimensionale della conoscenza  Educabilità significa: Tutti, se si crede in loro, danno il meglio di se  Una relazione educativa sana si basa: Sulla responsabilità educativa del docente  La scuola italiana, in coerenza con i valori dell'inclusione, sviluppa la propria azione educativa: Integrando le culture  Secondo le Indicazioni Nazionali del primo ciclo, il docente deve essere: Facilitatore e mediatore sentimentale  Secondo le Indicazioni Nazionali del primo ciclo, il docente è tenuto: Ad aggiornarsi e formarsi in servizio  Secondo la legge 107/2015, l'AD è: Animatore Digitale  La scuola e i docenti nella costruzione di una società interculturale: Hanno un ruolo fondamentale  E' vero che: La scuola è il primo spazio fisico dove i bambini si confrontano  Il principale ostacolo per una società interculturale è: Il pregiudizio LEZIONE 39: IL LINGUAGGIO IL LINGUAGGIO: strumento fondamentale per l'amministrazione dei rapporti tra soggetto e realtà, consente la comunicazione e la rappresentazione mentale come sostituto di azioni e oggetti concreti. --> esistono bambini che parlano pochissimo ma nell'ambito di questa categoria vanno effettuati i dovuti distinguo: bambini che semplicemente non sanno ancora parlare, bambini che hanno problemi fisici riconducibili al malfunzionamento dell'udito, a patologie dei denti o del palato o di alcune aree del cervello preposte al linguaggio, bambini che hanno poco o niente da dire.  Il linguaggio è: Lo strumento fondamentale per l'amministrazione dei rapporti tra soggetto e realtà  Il "Coding" secondo la riforma Renzi è: L'insegnamento della programmazione  L'aggiornamento professionale è: Diritto dovere  L'aggiornamento professionale viene garantito da: Bonus 500 euro  H.Gardner individua le formae mentis: Con esperimenti caotici  Bruner afferma che: A tutte le età possono essere trattati gli stessi argomenti ma con linguaggi diversi  Lo sviluppo del bambino deve basarsi su: Quattro aspetti: cognitivo, sociale, affettivo, linguistico  Secondo Jerome Brune, l'insegnante deve saper: Adattare il linguaggio in base alla platea  Secondo Gardner: Esistono intelligenze molteplici  Secondo Chomsky, l'apprendimento linguistico avviene attraverso: Una componente meccanica
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