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Teoria grammatica Italiana, Schemi e mappe concettuali di Italiano

Sintesi teorica della Grammatica Italiana, analisi logica e del periodo

Tipologia: Schemi e mappe concettuali

2011/2012

In vendita dal 14/09/2021

saretta_best
saretta_best 🇮🇹

4.4

(40)

12 documenti

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Scarica Teoria grammatica Italiana e più Schemi e mappe concettuali in PDF di Italiano solo su Docsity! Colui di MuararTica, =indica le varie parti del discorso =parola variabile che precede il nome e ne indica il genere (maschile e femminile) e il numero (singolare e plurale) possono essere DETERMINATIVI 0 INPETERMINATI sing/masch->i, lo (P) - . sing./femm-> una (un) sing./femm-> la(l) sing/masch-> un, uno plur./masch> i, gli plur./femm> le =parola che indica persone, «animali, cose, fatti, deo, contimenti. Può essere COMUNE/PROPRIO, CONCRETO/ASTRATTO, COLLETTIVO, DERIVATO, COMPOSTO. Sono astratti i nomi che ferminano per ità, mentre i collettivi reggono i verbi singolari. Può essere di genere maschile o femminile e di numero singolare 0 plurale. =gi può modificare in quattro modi: DIMINUTIVO, VEZZEGIATIVO, ACCRESCITIVO, DISPREGGIATIVO. =accompagna 0 si riferisce ad un nome; lo determina e lo specifica. Può precederlo e seguirlo. È normalmente concordato în genere (maschile 0 femminile) e numero (singolare o plurale) con il nome a cui si riferisce. Possono essere divisi in due grandi gruppi: - DETERMINATIV!= caratterizzano il nome in diversi modi. Si dividono in numerosi sottogruppi: POSSEsSivi INTERROGATIVI ed ESCLAMATIVI =gono: quanto, quanta, quanti, quante, che, quale, quali =fmio, tuo, suo, nògtro, vostro, loro, proprio, altrui (e femminile) INDEFINITI “=<ono: poco, pochi, tanto, tanti, molto, molti, parecchio, parecchi, troppo, troppi, altrettanto, altrettanti, alcuni, aleuni, tutto, tutti, nessuno, altro, altri, certo, certi, diverso, diversi, vario, vari, ciascuno (e fermminili). Qualche, ogni, qualsiasi, qualunque, tale e tali DIMOSTRATIVI “=questo, questi, codesto, codesti, quello, quell, stesso, stessi (e femminile) AGGETTIVI NUMERALI = possono essere CARDINALI (gono tutti plurali e-invariabili) o ORDINARI (possono essere scritti in lettere, cifre arabe e numeri romani) sono sempre uniti da un sostantivo. | Numeri ROMANI hanno valore sia ordinale sia cardinale; perciò quando si usano i come numeri ordinali non richiedono l'apice - QUALIFICATIVI= egprimono una qualità 0 una caratteristica del nome. | GRADI PELL'AGGETTIVO QUALIFICATIVO SOM: SUPERLATIVO POSITIVO =indica solitamente una qualità LLAT© [ermina 00N Asimo 20 di due tipi o ricorre avverbio di quantità) e FL ATIVO {stabilisce un confronto fra due elementi) COMPARATIVO =stabilisce un.confronto tra due elementi. Duò però indicare anche una caratteristica diversa dalla norma COMPARATIVI E SUPERLATIVI ASSOLUTI: gli.oggettivi buono, cattivo, grande, piccolo. formano il comparativo e. il superlativo assoluto in modo regolare, ma ha anche una forma, derivata dal latino =<ogtituisce il nome a cui si riferisce un aggettivo, un avverbio. Questa sostituzione serve per rendere più semplice e meno ripetitivo il discorso PRONOMI PERSONALI. RELATIVI MISTI SOGGETTI =contengono la funzione di due pronomi, “10, tu, egli, ella, noi, voi, esci, esce secondo dei quali è relativo PRONOMI PERSONALI ELATIVO COMPLEMENTO =gerve per unire due proposizioni. Esso ha varie forme: il quale, la quale, i quali, le quali, che. La forma più usata è quella invariabile (che). Si usano le altre per' evitare fraintendimenti = -fortna forte: me, te, s6, lui, lei, noi; voi, oro forma debole: mi (a me), ti (a te), si (a se), ci (a noi), vi (a voi), si (a loro) PRONOMI PERSONALI COMPLEMENTO OGGETTO (0 PIRETTO) “gi mette vicino ad un altro termine per moltiplicarlo. Si suddividono in numerosi gruppi. L’avverbio di moro finiscono in «mente. Possono però essere anche l'aggettivo corrispondente nella forma maschile e femminile =gi dividein semPLICE il a, da, in, con su, per, tra fra, sotto, sopra, ete)e ARTICOLATE (preposizioni semplici unite all'articolo determinativo) = sottopone la preposizione ad un'analisi diversa: le funzioni si svolgono le varie parti della proposizione. Nell’analisi grammaticale una parola ha una funzione, mentre nell'analisi logica sono molteplici. Esamina la proposizione e deve avere una struttura corretta è un significato: può essere o vera o falsa o andecidibile. = è eolui che compie 0 che subisce l’azione . È sempre abbinato a'un verbo, che indica l'azione. Può essere sottinteso 0, con i verbi impersonali, può non esserci affatto. Risponde alle domande “@hi2” e “Chereoca?” = gli aggettivi diventano ATTI del nome a cui si riferiscono. | sostantivi diventano APPOSIZIONI del nome a cui gi riferiscono. = indica semplicemente l'azione [verEi IMPERSONALI o l’azione compiuta dal soggetto (VERE! PERSONALI) Voke cseusaggalive è sestanfive = noti indica una situazione definita, ha bisogrio di un aggettivo o di un sostantivo che lo determini. In questo caso si chiama coputa (cioè collegamento) ed è seguito dal Nome del PREPICATO, insieme formano il PREDICATO NOMINALE. È COMPLEMENTO OGGETTO: è la persona 0 la cosa su cui si con luce l’azione espressa dal verbo. Risponde alla domanda: “Chi?” e “Chercosa?”. L è COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE: specifica la persona o la cosa a cui si riferisce. Risponde alla domanda: “Di chi?” e “Diche cosa?”. - coMPLEMENTO PARTITIVO: indica di chi fa parte il nome o il pronome che lo precede. È introdotto dalle prepocizionirdizramfia. Risponde alle domande: “Trarchi?” e “Traroherooca?”. - COMPLEMENTO DI PARAGONE: indica il secondo termine del paragone. È introdotto daédilafchepfcome?re “quanto”. - COMPLEMENTO DI TERMINE: indica la persona o la cosa su cui va a finire l’azione. Risponde alla domanda: “A chi?” e “A che cosa?”. è COMPLEMENTO D'AGENTE E DI CAUSA EFFICIENTE: un verbo può escere attivo opaszivo: Nella forma pacciva il soggetto diventa complementord’agente; se è una persona, o di causarefficiante se è una cosa. Risponde alla domanda: Darehi?” e “Varchercosa?”. - COMPLEMENTO DI COMPAGNIA & DI UNIONE: indicano rispettivamente la persona o la cosa con cui di compie l’azione. Rispondono alle domande: “@omehi2” e “Comeheroca?”. - COMPLEMENTO DI MEZZO: indica il mezzo che si usa per compiere l’azione. Risponde alla domanda: ‘@aonrche» mezzo?” © COMPLEMENTO DI Mopo 6 MANIERA: indica il modo in cui si compie. Rigponde alle domande: “Imehemiodo?” e “Inche maniera?”. - COMPLEMENTO DI CAUSA: indica la-causa che provoca l’azione. Risponde alle domande: erohé2” Penmquale causa?” e “Per quale motivo?”. - COMPLEMENTO DI SCOPO © FINE: indica lo scopo o il fine per cui avviene l’azione. Risponde alle domande: “Perche?”, “Per quale scopo?” e “Per quale fine?”. - COMPLEMENTO DI Luogo: indicano il luogo in cui avviene l’azione compiuta dal soggetto. Essi sono: complemento di STATO IN LUOGO, MOTO A LUOGO, MOTO PA LUOGO ® MOTO PER LUOGO. {l complemento è determinato dal verbo chepudressererdirstatorordimoto. Rigpondono, rispettivamente, alle domande: “Dove?”, ‘in che luogo?”, “Verso dove?”, “Verso che iuogo?”, “Da dove?”, “Da che luogo?”, “Per dove?” e - COMPLEMENTO DI TEMPO: 60n0 due:> il COMPLEMENTO DI TEMRO DETERMINATO (indica quando avviene l’azione espressa dal verbo) e il comPLEMENTO DI TEMPO conTINUATO indica quanto dura l'azione espressa dal verbo). Rispondono, rispettivamente, alle domande: “Quanzo?”, ‘inchestempo?” e Penquantortempo?”. - COMPLEMENTO DI BENOMINAZIONE: Specifica il nome proprio del no,è comune. È importante nelle traduzioni dal e in latino, poiché il nome proprio segue sempre il caso del nome comune. - COMPLEMENTO DI ABBONDANZA E DI PRIVAZIONE: indicano ciò di cui si abbonda e ciò di cuî si è privi. Rispondono, rispettivamerite, alle dornande: irohereosarabbonda?” e Dirchereocaraprivo?”.I due complementi, in genere, sono introdotti da aggettivi indicanti abbondanza o privazione. - COMPLEMENTO DI MATERIA: indica la materia di cui è fatta una cosa Risponde alle domande: Dirohereocate fatto?” e ‘Di che materia è fatto?” - COMPLEMENTO DI ARGOMENTO: indica l’argomento di cui parla. Risponde alle domande: #Aipropositordirehe ‘cosa?’ “Riguardo a che cosa?”, “Di che coga si tratta?” e “Di che cosa si parla?”. - COMPLEMENTO DI QUALITÀ": indica la caratteristica fisica (o morale) di una persona o di una cosa. Risponde alla domanda: Come?”, “Riguardorarehercoca?” e Dircherqualitàre?” * coMmPLEMENTO DI ETA": indica l’età di una persona o di una cosa. Risporide alle domande: imquantimanni?” Amalizi logica e parti mpariabiilti del discorso {n analisi logica gli aauverbi, le congiunzioni; le prepocizioni; leeselamazioni (0 interiazioni) restano tali. Le preposizioni sono usate per formare i vari complementi. aJeddez eipms BOPEA 0IYSIOUId eipas Es equeI Oued 0) auozue> eun sa OUIY U05 EIUEI OEI EQUEI OUIN o3nase 2 0UEJaIS QUEI CUIY ‘393 ‘olquanne ‘onmabbe ‘awouod ‘awou osa3UIROS eun ep — onabbos II onabbos | onoponui a onoponui 2 uo QUIS ESNEI IP d8SO5 SY ‘auoIzezzi9ads Ip 2149 AULA] |P au aquabe,p OqJaA |ep esne? IP_| | essaudsa auolze, ajequon se afjons IS Ino U 03e2Ipasd SInnpnne n + dos 0 au IP 7 (coa le piesseiczo aUOIZe, elubedwoo Ip ‘odwa) ‘o60ni) DIDSSZIOIOA, sostane Di ozzaLI Ip JUOIZEwWLIOJUI EPGIMBSOE, 1) SBunjb6E - o ajewiue ‘euossad ‘@UAWdW1OS) (oLIZ4IONI) LI) GivnmON) O1VIIGIYd wo'ejonas-addew' mm NIONIS PI 10d adv IDO STenE
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