terzo parziale sociologia, allodi, Appunti di Sociologia

Scarica terzo parziale sociologia, allodi e più Appunti in PDF di Sociologia solo su Docsity! SOCIETA’ E CONOSCENZA IN KARL MANNHEIM La sociologia della conoscenza in relazione al relativismo, corrisponde problema politico e sociale. Ogni forma di sapere deve essere ricondotta a un momento storico, contesto storico e culturale. Nonostante ciò la sua teoria non può essere ricondotta al relativismo Ogni forma di sapere è di origine sociale, e perciò ricondotta alle condizioni storiche che l’anno generato. Ma non significa dare credito al relativismo. La sociologia della ha una forma totalizzante. Non si sottrae alla legge, ogni legge generale è figlia del tempo che l’ha generata. Soluzione? Ogni forma di sapere è riconducibile al contesto, non può vantare una pretesa di assolutezza, ma riconoscere che deve dialogare, mettersi in relazione. Ciò non significa cadere nel relativismo, bensì costruire la genesi di ogni conoscenza a partire dalla sua origine sociale. Tutto il sapere è un prodotto sociale connesso all’epoca che lo ha generato. La sociologia della conoscenza permette una visione complessiva del sapere, ma in quanto sapere che possiede legami sociali. DALL’IDEOLOFIA ALLA SOCIETA’ DELLA CONOSCENZA. Mannhein ha costruito un percorso importante che si snoda: sociologia dalla conoscenza. Consente una rilettura, tappe che storiche. 1- CONCEZIONE PARTICOLARE DELL’IDEOLOGIA. IDEOLOGIA COME MENZOGNA Illuminismo si è proposto come antidoto come teorie non vere della realtà. Non solo un patrimonio illuminista, ma anche influenza Marx Estende il concetto di menzogna e la estende a classi sociali 2- CONCEZIONE TOTALE DELL’IDEOLOGIA La concezione ristretta dell’ideologia si amplia, sempre come qualcosa da smascherare, sollevare dubbi. Secondo Marx diventa la visione del mondo di un’intera classe. Il proletariato trova che nell’idea della borghesia, sia presente una idea di fondo di menzogna da smascherare. Due visioni del mondo: proletari e borghesia 3- CONCETTO GENERALE DI IDEOLOGIA. Non soltanto l’ideologia borghese viene ritenuta falsa, ogni forma di sapere viene riportata a una realtà sociale, di chi l’ha prodotta e ai suoi interessi particolari. Il concetto generale di ideologia ora riguarda ogni forma di sapere. Sapere= menzogna. 4- OGNI SAPERE PERDE DI UNIVERSALITA’ Ogni forma di sapere è relativa, ogni sapere in questo modo perde di ogni tipo di universalità. 5- SI RADICALIZZA LA CONFLITTUALITA’ Conflitto radicale fra posizioni, le quali si riconoscono fra loro tutte le ideologiche: si impone così l’anomia, nessuno ha una posizione valida oggettivamente ma sempre in relazione a sé stesso. Si instaura un regime anomico. Tutti i riferimenti culturali diventano menzogneri, portatori di interessi particolari. Frammentazione sociale estrema. 6- DINNANZI A QUESTO RELATIVISMO IMPERANTE NASCE LA SOCIOLOGIA DELLA CONOSCENZA Relativismo che rende i confini da una posizione all’altra rigide, Mannheim avverte la necessità della sociologia della conoscenza come risposta al relativismo imperante. Ha sollevato questioni di tipo politico. IL NESSO TRA SOCIOLOGIA DELLA CONOSCENZA E DEMOCRAZIA Finzione della sociologia della conoscenza. Non può essere considerata in modo diviso rispetto la democrazia. Le masse quando domina il relativismo, perdono senso di appartenenza. “pastore e mastino” Il leader deve condurre queste masse. Il dittatore controllo sociale, pianificazione totalitaria, penetra nell’organizzazione della vita. Fascismo e nazismo secondo Mannheim, non hanno una vera ideologia. Rappresentano gli esiti dell’anomia, e relativismo. Masse cedono il loro controllo. Il potere poggia sull’assenza anomica, non sul fatto che un’ideologia prevalga e si impone (sono tutte false) Pertanto non si può definire fascismo e nazismo come ideologia, poiché cercano di dare una risposta politica Come pertanto il relativismo è il banco di prova della sociologia della conoscenza La crisi del liberalismo è banco di prova della democrazia. Due elementi interconnessi, esiste uno stretto contatto fra DEMOCRAZIA E SOCIOLOGIA DELLA CONOSCENZA IL RUOLO DELA SOCIOLOGIA DELLA CONOSCENZA NELLA SOCIETA’ DEMOCRATICA Come deve operare? Prendere coscienza che ogni classe sociale è legata a un’ideologia particolare. Ogni posizione sociale deve dichiararsi manchevole rispetto. Non può prevalere universalmente. Nessuna classe può arrogarsi il monopolio della verità. Pertanto la sua dignità risiede dal fatto che è stata generata rispetto a un contesto sociale finito. Deve porre un limite. Dal relativismo si deve passare al relazionismo Riconoscimento collettivo della finitezza, così da permettere un dialogo. Fa prendere coscienza che ogni posizione sociale non è vera in assoluto, ma neppure del tutto falsa. Punti di vista che hanno rinunciato all’assolutezza possono dialogare SINTESI SOCIALE forme culturale finite, che riconoscono una prospettiva relazione RIEPILOGO Punto di vista non assoluto. È possibile grazie a un soggetto sociale: INTELLETTIALITA’ RELATIVAMENTE DISINCANTATA Pur appartenendo a una forma di conoscenza riconducibile a un contesto culturale, si apre al dialogo. Mediatore fra varie forme culturali. Portatore riesce a prendere le distanze, si apre al dialogo con forme Incarnano la sociologia della conoscenza, instaurando dialogo Deve infine, contribuire diverse posizioni all’interno di una sintesi sociale. Posizioni che non dimenticano di essere generati da un substrato DIALOGO = RICONOSCIEMENTO DELLA FINITEZZA. LA SOCIETA’ DEL RISCHIO L’UOMO, UN ESSERE “A RISCHIO” Antropologo e sociologo tedesco A. Gehlen, attribuisce all’uomo l’incapacità di fronteggiare la natura e le sue avversità. Esempio: orso polare ha sviluppato caratteristiche. Uomo non è adattabile a qualsiasi ambiente > INCOLLOCABILE (orso polare) È in grado ad adattarsi grazie l’ingegno e ragione. Ciò non toglie la sua vulnerabilità, esposto a rischi. Per fronteggiare meglio i rischi, si unisce. Unione a una condizione, adattamento Società come risposta all’imperterrita capacità di vulnerabilità ULRICH BECK non considera i problemi attuali, attribuiti alla crisi della modernità, ma dalle sue conquiste. Soprattutto dai progressi della modernizzazione. Iniziano a produrre rischi artificiali, che hanno prevalso quelli naturali. L’uomo ha perso tante certezze. La modernità, in questo progresso, via via che avanza, fa aumentare la stabilità economica, ma l’instabilità sociale. L’uomo si è reso indipendente, rispetto a tante certezze come la famiglia e professione. La radicalizzazione della modernità genera nuovi rischi che minacciano l’uomo, ancor più dei rischi naturali. LA SOCIETA’ DEL RISCHIO Colombo vive in una società circondata da rischi, personali, ma non artificiali. Colombo viveva in una società con tanti rischi, ma non nella società del rischio. Secondo Beck, per vincere sui rischi naturali, l’uomo ha creato dei rischi artificiali, di portata sociale, di ampio raggio (non personale) Ultima considerazione rispetto alla ricchezza. Distribuzione dei rischi è disuguale Le disuguaglianze, Il rischio è qualcosa da stornare, smaltire. Si preferisce allontanarsi dal rischio, negandolo, reinterpretandolo. Processo che avviene tramite l’abitazione, senza che vengono i veri artefici. I NUOVI RISCHI GLOBALI: LOCALI E UNIVERSALI. Rischi locali e globali. Riguardano una situazione più ampia dimensione globale. La scienza è inerme rispetto ai problemi posti dai nuovi rischi. Occorre razionalità rispetto al valore, razionalità sociale, che sia indipendente da quella scientifica.