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Tesina Analisi dei prodotti cinematografici: La Conversazione, Tesine universitarie di Storia Del Cinema

Per questa tesina ho preso in esame alcuni esempi di conversazione che mostrano una variabilità di epoca, autore, genere e stile di linguaggio.

Tipologia: Tesine universitarie

2013/2014

Caricato il 04/03/2014

victoriagassmann
victoriagassmann 🇮🇹

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Scarica Tesina Analisi dei prodotti cinematografici: La Conversazione e più Tesine universitarie in PDF di Storia Del Cinema solo su Docsity! Analisi dei prodotti cinematografici La conversazione attraverso il tempo del cinema 1 Indice 1 Introduzione......................................................................................................... 1 2 Analisi delle scene di conversazione................................................................... 2 2.1 Le notti di Cabiria................................................................................................. 2 2.1.1 Contestualizzazione del film ............................................................................... 2 2.1.2 Presentazione e analisi della sequenza prescelta .............................................. 2 2.1.3 Un tentativo di interpretazione ............................................................................ 4 2.2 Harry ti presento Sally......................................................................................... 4 2.2.1 Contestualizzazione del film ............................................................................... 4 2.2.2 Presentazione e analisi della sequenza prescelta .............................................. 5 2.2.3 Un tentativo di interpretazione ............................................................................ 6 2.3 Quei bravi ragazzi................................................................................................ 7 2.3.1 Contestualizzazione del film ............................................................................... 7 2.3.2 Presentazione e analisi della sequenza prescelta .............................................. 7 2.3.3 Un tentativo di interpretazione ............................................................................ 9 2.4 Pulp Fiction.......................................................................................................... 9 2.4.1 Contestualizzazione del film ............................................................................... 9 2.4.2 Presentazione e analisi della sequenza prescelta .............................................. 10 2.4.3 Un tentativo di interpretazione ............................................................................ 12 2.5 Quattro minuti...................................................................................................... 12 2.5.1 Contestualizzazione del film ............................................................................... 12 2.5.2 Presentazione e analisi della sequenza prescelta .............................................. 13 2.5.3 Un tentativo di interpretazione ............................................................................ 14 3 Conclusione......................................................................................................... 15 4 Bibliografia........................................................................................................... 17 5 Appendice............................................................................................................ 18 nuova, si associa con un gruppo allegro di musicanti. L’ultima inquadratura è un primo piano della protagonista che guarda nella macchina con gli occhi lacrimosi e una bocca sorridendo. La scena dura tre minuti e cinquantadue secondi, suddivisi in ventidue inquadrature. Comincia con un campo lungo da dietro di Oscar, che serve come establishing shot. L’immagine di Oscar allo scoglio, guardando il mare richiama i quadri del famoso Caspar David Friedrich: è un’immagine molto contrastata e da un’impressione calma e idillica. Poi la macchina da presa si avvicina e Oscar si rivolge a guardare Cabiria dietro di lui, che è ancora fuori campo. La prossima inquadratura è una mezza figura dalla fronte di fronte di Cabiria. Quindi queste due inquadrature sono collegate con un raccordo di sguardo. Segue un'altra inquadratura d’insieme da dietro, simile al establishing shot, ma più ravvicinata. Poi c’è una mezza figura d’insieme di fronte, che è leggermente sbieco di destra e di alto. Cabiria parla con Oscar (“sei stato il mio angelo!”) ma lui non la guarda. Il volto di Cabiria è felice, invece Oscar sembra di essere disinteressato. Quando Cabiria torna per guardare il mare, lui fa un passo in sua d irezione, poi si rivolge e la macchina da presa li segue. Questa inquadratura vuole esprimere l’esitazione di Oscar e la sua incertezza con la sua decisione di rubare Cabiria. Si vede solo Oscar mentre Cabiria parla della bellezza del mare, poi Oscar si rivolta per chiedere a Cabiria se sa nuotare e guarda alla destra. Con un raccordo di sguardo, vediamo nella prossima inquadratura la mezza figura di Cabiria che risponde a Oscar che non sa nuotare. Racconta che una volta il suo ruffiano l’ha colpita nel Tevere, mentre la cinepresa si approssima lentamente. Cabiria si volta ridendo e dice “Figurati, mi hanno buttato!”. Poi l’espressione del volto si cambia, non ride di più. La prossima inquadratura e molto eccezionale e violenta le regole del cinema classico hollywoodiano, che prescrivono un montaggio invisibile. L’inquadratura mostra un primissimo piano del volto di Oscar pieno di sudore e con un’espressione turbata. La scena continua con un campo medio d’insieme che violenta un'altra regola del découpage classico, la regola del sistema 180° e causa un’irritazione visuale. Poi c’è una mezza figura di Cabiria di fronte, lei è ovviamente spaventata e va alla sinistra e la macchina da presa la segue. Guarda verso la macchina e dice “Che c’è?”. Comincia ad arrabbiarsi e corre verso la macchina. Collegato con un raccordo di movimento, la prossima inquadratura fa vedere Cabiria correndo verso Oscar in un campo medio d’insieme. Dopo un taglio si vede un primo piano di Cabiria, visto dalle spalle di Oscar, il volto di Cabiria con un’espressione disperata. Quando comprende il motivo di Oscar per sposarla, l’espressione del suo volto è vuota. Segue un campo medio d’insieme e Cabiria pone lentamente la borsa con i soldi in fronte ai suoi piedi e si allontana senza parole. Si siede alla terra e comincia a piangere. Fellini usa il principio di soggettiva e mostra Cabiria piangendo alla terra dal punto di vista di Oscar, cioè leggermente dall’alto e dalla destra. Poi alternano un mezzo prima piano di Oscar, ovviamente stressato, e questa figura intera di Cabiria, che si avvicina in un primo piano, urlando “ammazzami! Buttami giù! Non voglio più vivere” e Oscar guarda la borsa sulla terra. Questa alternanza delle inquadrature viene disturbato del movimento veloce dei protagonisti nella prossima inquadratura: in un campo medio di insieme Cabiria vuole saltare nel mare e Oscar corre nella sua direzione. Un mezzo primo piano d’insieme continua con il movimento dei protagonisti e della cinepresa che segue Cabiria alla terra. La prossima inquadratura e anche molto eccezionale: è il particolare della borsa di Cabiria. Poi Oscar prende la borsa e si vede solo le gambe di Oscar mentre fugge alla sinistra. L’ultima scena è collegata con un raccordo di movimento: Cabiria guarda alla sinistra nella direzione, dove Oscar sta fuggendo e con la mano sdraiata. Comincia a rotolarsi sulla terra, piangendo e urlando “non voglio più vivere”. Fellini rinuncia all’uso della musica per questa scena molto drammatica. Qualche volta la musica può dare rilievo all’atmosfera tesa ma qualche volta può anche distrae dalla conversazione. In questo caso l’assenza della musica da spazio alla conversazione. L’illuminazione di questa scena è realizzata solo con luce naturale. Il bianco e nero del film accentua il contrasto della luce anche di più. 2.1.3.. Un tentativo di interpretazione Con questa messa in scena della svolta nella storia di Cabiria, Fellini riesce a dare una visione della vita sentimentale della sua protagonista. Cabiria che viene interpreta in un modo molto convincente dall’attrice Giulietta Masina, mostra le sue emozioni in due estremi: prima l’esultante gioia nella sua faccia quando vede la costa e anche l’orgoglio che ha superato gli ostacoli del passato. Dall’altro lato si è sgomentata fortissimo del fatto che era utilizzata e ingannata di nuovo. Questi due estremi sono presentati e messi in scena di Fellini con l’uso d’immagini contrastate e il confronto del montaggio da diversi piani. Un esempio è il campo lungo di Oscar all’inizio in contrasto al primissimo piano del suo volto. La ridondanza delle parole di Cabiria (“Ammazzami! Buttami giù! Non voglio più vivere!”) enfatizza la disperazione della sfortunata protagonista. Così Fellini coinvolge lo spettatore al dramma personale di Cabiria che rivela la realtà umana, che è qualche volta ingiusta e dura. 2.2. Harry ti presento Sally 2.2.1.. Contestualizzazione del film “Harry ti presento Sally” è una commedia romantica diretta da Rob Reiner del 1989 con Billy Crystal e Meg Ryan nei ruoli principali. Harry e Sally hanno fatto il diploma di laurea nel 1977 a Chicago e fanno conoscenza dura nte un viaggio in automobile. All’inizio niente indica che si innamorano dopo tanti anni: Harry è un cinico invece Sally è fiduciosa, ingenua e romantica. Dopo cinque anni si incontrano per caso al aeroporto per la seconda volta. A questo punto sia Sally sia Harry sono in altre relazioni. Altre cinque anni dopo, sono single di nuovo e si incontrano in una libreria a New York e diventano amici. Parlano spesso e lungo al telefono e si danno consigli. Una sera gli amici si avanzano e si pentano subito di che cose è successo. Dopo questo incidente l’amicizia si cambia e i due protagonisti non parlano per tanto tempo. All’ultimo giorno dell’anno Harry fa una passeggiata e si trova casualmente al luogo, dove lui ha incontrato Sally per la prima volta. Si accorge che è innamorato di Sally e corre alla festa di Capodanno dov’è Sally e si dichiara. Anche Sally rivela i suoi sentimenti per Harry, quindi il film finisce con un happy end. 2.2.2.. Presentazione e analisi della sequenza prescelta La scena prescelta del film cade nel terzo periodo della storia di Harry e Sally, dopo si sono incontrati casualmente per la terza volta e sono diventati amici. Una sera Sally telefona piangendo a Harry, perché ha appena scoperto che il suo ex-fidanzato Joe si sposerà. Harry viene subito a casa sua per consolarla. Alla fine della sera vanno al letto insieme. La mattina prossima Harry fugge davanti all’appartamento con una scusa. In seguito accade la scena prescelta in quale sia Sally, che Harry telefonano al suo migliore amico rispettivamente alla sua amica. Quelli si chiamano Jess e Marie e sono una coppia. Quando i suoi amici chiamano, ascoltano le novità e danno i consigli. La scena dura un minuto e ventinove secondi è consiste di una sola inquadratura che viene modificata con l’uso di split screen. “Lo split screen è spesso usato per rendere più spettacolari scene d’azione cui partecipano diversi personaggi che possono così essere mostrati contemporaneamente e, ancora più frequentemente, per quel particolare tipo di conversazione che sono le conversazioni telefoniche” (Tomasi, 2004, S. 76). Come nota anche Tomasi l’uso di schermo diviso e abbastanza convenzionale per le scene telefoniche. Quelli possono mostrare entrambi interlocutori durante la conversazione. In questo caso lo schermo diviso in tre parti (uno di Jess e Marie nel letto, uno di Sally e uno di Harry) mostra in ognuno schermo azioni diversi. La scena comincia con un campo medio di fronte del letto di Jess e Marie. Si sente il suonare del telefono di Marie. Questo tipo di sonore al montaggio interno, che si costruisce non più a partire dal rapporto tra diverse inquadrature, bensì all’interno di un solo piano (Tomasi, 2004, S. 271). Così la sequenza, ripresa in una sola inquadratura, mantiene la continuità spazio-temporale della realtà. Con questo montaggio, che è sviluppato sul piano dei movimenti di macchina, sullo sviluppo dei campi e dei piani si forma una messa in scena che rispecchia la realtà (Tomasi, 2004, S. 270). Per i movimenti travelling di questa scena entrata nel club di “Copacabana” Scorsese usa la steadicam. Un sistema indossata direttamente dall’operatore, su cui è fissata la camera. Quindi si può mantenere la stabilità dell’immagine indipendente dai movimenti dell’operatore e realizzare una straordinaria fluidità di movimenti (Tomasi, 2004, 165). La scena inizia con un particolare, Henry dà le chiavi per la macchina a un impegnato del club. In questo momento inizia una musica allegra e molto dominante, che continua tutta la scena. La musica può essere caratterizzata come extradiegetica e il rapporto tra la musica e le immagini vuole una partecipazione emotivo dello spettatore. Poi Henry e Karen attraversano la strada e prendono l’ingresso posteriore. La macchina da presa muove alla destra e in alta e le segue da dietro attraverso la strada. D’ora in poi la macchina da prese segue sempre la coppia da dietro. Karen è ovviamente impressionata che Henry dà sua macchina a cura di qualcun altro, ma lui dà solo risposte da spaccone (“What? It’s just a car for me. They watch the car for me. It’s easier than leaving it in a garage and waiting. It’s quicker that way”). Scendono le scale del ingresso posteriore, perché a Henry non piace aspettare nella fila. Un impegnato apre la porta per loro e Henry lascia una mancia. Girano alla destra e comincia un viaggio nel corridoio labirintico del club. Nel corridoio sono diversi impegnati del club e Henry comincia con ognuno una conversazione casuale e superficiale (“Henry: “Hey how are you doing, Gino?”, Gino: “Hey Henry, how are you?”, Henry: “Good, good”) lasciando spesso una mancia. Karen e Henry continuano ad attraversare diverse stanze del club: Dal corridoio alla cuc ina e dalla cucina alla sala del club. Un movimento molto interessante di questa ripresa lunga è che alternano sempre le direzioni del loro cammino. Dopo sono girato a destra, girano sempre alla sinistra e così via. Questo è un modo per fare l’impressione molto dinamica del passaggio. Una volta arrivati nella sala del “Copacabana”, Henry saluta il capo del club e ha anche con lui un colloquio abbastanza superficiale ma allegro (Henry: “How are you doing?”, Capo: “Henry it’s nice to see you”, Henry: “It’s good seeing you”). Poi il capo chiama un cameriere e far cenno a lui, che è fuori campo, guardando alla sinistra. La cinepresa si muove alla sinistra, collegato con un raccordo di movimento, e mostra il cameriere che arriva con una tavola. Poi la macchina segue questo cameriere, che entra la sala, invece di Karen e Henry. Il movimento ferma quando il cameriere ha posato la tavola. Poi un gruppo di altri camerieri apparecchia la tavola. Henry e Karen compariscono dalla sinistra e si siedono alla tavola. Questo è il primo momento in cui si vede la coppia della fronte. Henry lascia una mancia al capo e saluta alcune persone che sono sedute dietro di loro. Poi Karen che è un po’ spaventata, ma anche impressionata dall’atteggiamento di Henry dice: “You gave them twenty dollars each!”. Ma Henry sembra di non sentirla e parla con il capo che lo dà un regalo di un gruppo vicino. La macchina da presa si muove alla sinistra e il gruppo saluta Henry e poi muove alla destra di nuova, si avvicinando alla tavola dei protagonisti. Karen e Henry sono in mezza f igura e la macchina ferma. Karen che è abbastanza infatuata di Henry chiede che mestiere fa e lui risponde un po’ disinteressato “I’m a construction worker”. Poi la show comincia e la conversazione finisce. 2.3.3.. Un tentativo di interpretazione Le voci di corridoio dicono, che Scorsese solo ha realizzato questa scena in long take, perché non aveva permesso di entrare il club dall’ingresso principale. Nonostante ha creato una sequenza quasi ipnotizzante ed eccezionale per il cinema moderno. Secondo me, la fluidità del movimento di questa scena è una metafora per la vita di Henry e per l’aumento di potenza e controllo: l’accesso per la vita con tutti i vantaggi dei soldi era così facile per lui. La sua vita è davanti a lui e tutte le porte si aprono letteralmente. Il punto di vista dalle spalle della coppia dà l’impressione allo spettatore di camminare dietro di lei e coinvolge lo spettatore. Perché Henry porta Karen attraverso l’ingresso posteriore e non l’ingresso principale? Forse perché introduce sua nuova fidanzata ai suoi amici della mafia. Quelli sono parte di una sorta di vita segreta, una doppia vita, che vuole nascondere da Karen.. Quando lei chiede che mestiere fa, lui risponde che fa lavoratore edile, che è una bugia. Così l’ingresso posteriore funziona come metafora per l’accesso alla sua vita nascosta. Tutta la società in questo club è superficiale, che fanno capire le conversazioni casuali. Forse questo è una prima indicazione per mostrare allo spettatore che tutti gli amici di Henry sono anche falsi o lui è l’amico falso. 2.4. Pulp Fiction 2.4.1.. Contestualizzazione del film “Pulp Fiction” è un film del 1994 diretto da Quentin Tarantino del genere drammatico, con John Travolta, Uma Thurman, Samuel L. Jackson, Bruce Willis e Tim Roth. Il film ha vinto un premio di Oscar per la migliore sceneggiatura originale. La trama del film è raccontata attraverso cinque episodi (Vince e Jules, la situazione “Bonnie”, a colazione, Vincent Vega e la moglie di Marsellus Wallace e l’orologio d’oro) che vengono intrecciati tra di loro e non sono raccontati in modo cronologico. Così Tarantino crea una sorte di narrazione circolare che comincia e finisce nello stesso momento al Hawthorne Grill, dove si svolge anche la scene che vorrei analizzare in seguito. Il film comincia con un incontro di Vincent Vega e la moglie del suo capo Marsellus Wallace, dopo un incarico molto sfortunato che ha eseguito con il suo partner Jules Winnfield. Vincent non deve solo combattere i suoi sentimenti per la donna, ma deve anche proteggerla dall’overdose di droghe. Intanto Marsellus ha problemi con un boxer, che si chiama Butch Cooldige, perché lui vince un incontro di pugilato, che è dotato con un grande premio di vincita, in opposizione al loro accordo. 2.4.2.. Presentazione e analisi della sequenza prescelta Per definire a quale punto accade la scena prescelta, devo prima raccontare l’inizio del film. Come ho già notato prima il trama di “Pulp Fiction” non è raccontata in modo cronologico. Il film inizia al Hawthorne Grill a Los Angeles, dove i due rapinatori Zucchino e Coniglietta proteggano il loro prossimo colpo. Poi Zucchino decide di farlo proprio in questo momento nella caffettiera. Minacciando e urlando agli ospiti del locale, l’inquadratura ferma e inizia il titolo di testa con una musica allegra. Il fine del film accade proprio in questa situazione, dove Jules e Vincent fanno la colazione al Hawthorne Grill e si trovano coinvolti nella rapina di Zucchino e Coniglietta. Mentre Vincent è in bagno, Jules che vuole salvare la valigia di Marsellus Wallace, finge di darla a Zucchino e poi lo minaccia con una pistola e riesce ad avere il sopravvento sui rapinatori. Segue una conversazione tra Jules e Zucchino, spesso interrotta di sia Coniglietta, che minaccia Jules istericamente, che di Vincent che è ritornato dal bagno. Nella conversazione principale Jules racconta il suo cambiamento mentale. Jules crede che sia successo un miracolo, perché non era ucciso in un combattimento a questo giorno. Zucchino deve ascoltare un sermone biblico, mentre Jules spiega che cosa significa la citazione per sua vita e come il significato era cambiato per lui. Per questo cambiamento mentale lo dà i soldi del suo portafoglio (1500$) e compra così la vita di Zucchino che non deve ucciderlo. I rapinatori escono il locale. La scena dura nove minuti e sette secondi, suddivisi in cento inquadrature. A causa della quantità estrema delle inquadrature vorrei presentare la scena in modo di fare categorie d’inquadrature. In seguito riferisco agli schizzi e alle fotogrammi, che si trovano nell’appendice. La Situazione 1 è un campo controcampo di Zucchino e Jules. Jules è mostrato in mezza figura, seduto alla tavola e l’angolazione e dall’alto, dal punto di vista di Zucchino. Lui è della nuova onda tedesca è piuttosto vago e non era mai una denominazione officiale del cinema, bensì la caratterizza un’estetica particolare. Si può dire, che i film mostrano ritratti profondi del ceto medio tedesco. I registi non vogliono raccontare storie spettacolare, fanno cinema lontano dalla melodrammatica e dalla sensazione. I protagonisti del film cercano spesso disparatamente per la sua felicità e nel centro delle storie sono gli emozioni e relazioni degli individui. Una caratteristica per la “Nouvelle Vague Allemande” è l’estetica visuale, che si fonde su lunghe inquadrature, pochi stacchi, dialoghi ridotti e l’uso raro della musica. (Sander, 2007). 2.5.2.. Presentazione e analisi della sequenza prescelta La scena che vorrei analizzare in seguito si trova in metà del film. Jenny ha appena vinto l’eliminatoria per la competizione del pianoforte. Lei, Traude e l’agente di custodia stanno in macchina per ritornare alla prigione quando Traude propone di andare all’ospedale prima. Normalmente non devono andare a un altro posto con una detenuta ma Jenny si è ferita pr ima del preludio, perché ha battuto la mano in uno specchio. Sfortunatamente Jenny tenta di fuggire all’ospedale e va a urtare contro il vetro di una finestra e perde i sensi alla terra. Dopo questo incidente si trova la mia scena prescelta, che dura due minuti e ventotto secondi, girata in una sola ripresa lunga. All’inizio si vede un panorama di una città in crepuscolo attraverso le finestre dell’ospedale. Questo è un raccordo quasi metaforico, perché la scena scorsa è finita con il tentativo di Jenny di saltare da questa finestra. La macchina da presa si muove lentamente alla sinistra usando il carrello laterale mentre si piò già sentire la voce di Traude che è ancora fuori campo. Durante il movimento della cinepresa la focalizzazione cambia e la città diventa sfuocata. Ora si vede le due donne in primo piano seduto in fronte della finestra, guardando fuori. La macchina da presa è spostata a lato di loro mostra i suoi profili. Traude si siede più vicino alla cinepresa di Jenny che è sfocata, invece Traude è messo in fuoco. Il crepuscolo crea un’illuminazione contrasta con la luce azzurra che fa vedere i contorni delle due donne. L’anziana chiede “Che sarebbe successo se il vetro si fosse rotto?” e Jenny risponde ”Bel panorama, vero?”. Traude volge la testa per guardare Jenny e dice: “Oggi hai fatto qualcosa che nessuno credeva e poi hai rovinato tutto così. Cosa che non va?”. Poi la focalizzazione si modifica e fa uno scambio della focalizzazione delle due interlocutori: Ora Jenny è focalizzata mentre Traude è sfocata. Questo effetto del cambiamento della focalizzazione funziona quasi come un campo controcampo convenzionale con due inquadrature, ma senza perdere l’altra di vista. Jenny comincia a parlare senza guardare Traude mai e la macchina da presa si avvicina leggermente. Jenny comincia a raccontare una storia del suo passato. Lei sapeva che il vetro non si sarebbe rotto, perché l’ha già provato quando era in ospedale per il parto del suo bambino. Narra che era un parto difficile e i medici l’hanno trattata male e non volevano fare il parto cesareo, perché con questo avrebbe avuto un permesso speciale per non ritornare in prigione così presto. Continua e racconta che una suora ha detto a lei che il suo bambino è morto a causa di arresto cardio circolatorio. Jenny comincia a piangere. Dice piangendo “Si chiamava Oscar” e la focalizzazione si cambia di nuovo al volto di Traude, che sta anche per piangere. Nel sfondo Jenny urla e dice “Dopo solo tre ore mi hanno ribattuto in cella. (Pausa) Era un bel nome Oscar”. L’insegnante guarda Jenny senza dire qualcosa e la macchina da presa si muove lentamente alla destra, nella stessa direzione da dove è venuta all’inizio. La focalizzazione si modifica e la città diventa focalizzata. 2.5.3.. Un tentativo di interpretazione Questa conversazione della Nouvelle Vague Allemande è messa in scena in un modo molto innovativo. Chris Kraus sceglie una lunga ripresa per questo momento intimo delle due donne che hanno un rapporto difficile: l’aversione l’una per l’altra diventa a poco a poco simpatia. Già “l’establishing shot” che apre la scena è eccezionale. La cinepresa fa il passaggio dalla città, che è come un simbolo delle circostanze e del mondo esterno, alle donne, il mondo interno. Il luce azzurro del crepuscolo crea un’illuminazione particolare. L’azzurro come un colore profondo dà vita ad un ambiente tranquillo e rilassante ma dà anche l’impressione di melancolia. Secondo l’arte dei romantici blu è il colore della distanza e della bramosia. Secondo me, questo si può trasferire quest’interpretazione a questa scena: Le due donne si trovano in una situazione staccata dalle circostanze e il mondo esterno, come ho già definito prima, e dialogano in un modo molto intimo. Anche se non parlano dei sentimenti, lo spettatore si può sentirli. Jenny racconta una storia del suo passato, che viene sottolineata con l’idea della distanza del colore. Come una detenuta che è stata condannata all'ergastolo si sente la bramosia per la libertà ogni giorno. Un altro effetto molto innovativo di Chris Kraus è l’uso della focalizzazione per concentrarsi solo al uno interlocutore dello stesso tempo. Certamente sarebbe stato effettivo anche un campo controcampo normale, ma lui ha scelto questa lunga ripresa per non perdere la vista di una mentre l’altra parla. Così vediamo la reazione dell’altra e siamo sempre consapevole di sua presenza. Altri registi forse avrebbero usato una musica drammatica per sottolineare questa scena con il contesto triste. Ma Chris Kraus rinuncia a questo effetto troppo facile per coinvolgere lo spettatore e preferisce che lo spettatore deve concentrarsi alla conversazione scarsa. Con quest’estetica visuale e la narrazione lenta mette in centro la relazione tra le donne. 3 Conclusione L’analisi delle conversazioni di queste cinque scene fa capire la variabilità delle tecniche cinematografiche per realizzare le scene. Fellini usa un repertorio abbastanza convenzionale per la conversazione tra Cabiria e Oscar, ma sorprende anche con inquadrature inaspettate e da soprattutto spazio per la reazione emozionale della protagonista, che rende questa scena indimenticabile. La conversazione tra Harry e Sally invece gioca con le nuove possibilità di montaggio, che era influsso del mondo videoclip. La lunga ripresa di “quei bravi ragazzi” è un esempio per una conversazione, che è accompagnata delle azioni e movimenti che dominano la scena. Scorsese è riuscito a coinvolgere lo spettatore, che segue visualmente la coppia attraverso il club. La conversazione tra Jules e Zucchino mostra come il linguaggio tarantiniano, crea una conversazione eccezionale e fa capire allo spettatore che guarda un’opera artificiale che può essere interpretata per ognuno in un modo diverso. L’ultima conversazione di questa analisi tra l’insegnante di pianoforte e la giovane detenuta è realizzata in un modo tranquillo che lascia tanto spazio per le parole profonde delle donne. In somma si può dire, che la messa in scena si è allentata dalle regole rigide del cinema classico hollywoodiano, è diventata più aperto e innovativa. Appendice Le notti di Cabiria 1 Campo lungo da dietro di Oscar - Establishing shot, immaggine contrastato F 0 E 0 Caspar David Friedrich Impressione idillica - ravvicinamento della cinepresa - Oscar si torna e guarda a qc. - raccordo di sguardo 2 Mezza figura dalla fronte di Cabiria 3 Campo media da dietro di insieme 4 Mezza figura di fronto leggermente sbieco di destra e leggermento di alto di insieme - parlano senza guardarsi nel volto - “sei stato il mio angelo” F 0 E 0 drammatisazione - volto di Cabiria: felice - volto di Oscar: desinteressata Quando torna per guardare il mare, lui fa un passo in sua direzione, poi torna e la macchina da presi li segue. Si vede solo oscar metre Cabiria parla Oscar si torna per chiedere Cabiria se puo nuotare e guarda alla destra 5 Mezza figura di Cabiria da dietro poi di fronte - raccordo di sguardo - Cabiria parla mentre guardare il mare - ravvicinamento della cinepresa - si volta ridendo “immagina se qualcuno mi hanno buttata” - mezzo primo piano: l’espressione del volto si cambia 6 Primissimo piano di Oscar Oscar guardo, la faccia è pieno di sudore 7 Campo media di insieme - Discontinuità di montaggio Violazione del sistema 180° - irritazione visuale 8 Mezza figura di Cabiria di fronte - Cabiria è spaventata, va alla sinistra e la macchina da presa la segue - guarda verso la macchina “Che c`e?” 9 Mezzo primo piano di Cabiria di fronte, leggermente dalla destra “mi vuoi ammazare?” Corre verso la macchina 10 Campo media di insieme - raccordo di movimento - Cabiria corre verso Oscar 11 Prima piano di Cabiria visto dalle spalle di Oscar - ravvicinamento - volto di Cabiria con espressione disperata - quando capisce il motivo di Oscar, rubare i suoi soldi e ucciderla, l’espressione del volto cambia: vuoto 12 Campo medio di insieme - Cabiria pone la borsa con i soldi alle sue piedi e si allontana, seduto alla terra comincia a piangere 13 Figura intera di Cabiria - soggettiva: si vede Cabiria piangendo dal punto di vista di Oscar 14 Mezzo primo piano di Oscar - immagine contrastato 15 Figura intera di Cabiria Ravvicinamento 16 Mezzo primo piano di Oscar 17 Primo piano di Cabiria 18 Mezzo primo piano di Oscar Oscar guarda la borsa sulla terra 19 Campo medio di insieme Movimento veloce dei protagonisti 20 Mezzo primo piano di insieme Movimento dei protagonisti, la macchina da presa segue Cabiria alla terra 21 Particolare Si vede la borsa sulla terra - Oscar corre e prende la borsa - si vede solo le gambe di Oscar mentre scappa alla sinistra 22 Mezza figura di Cabiria Riccordo di movimento: Cabiria guarda alla sinistra con la mano sdraiato - comincia a rotolarsi sulla terra, urlando “non voglio più vivere” F 0 E 0 assenza di musica F 0 E 0 luce naturale, illuminazione contrastata F 0 E 0 coloro: nero e bianco Harry and Sally Harry Jess Marie Sally - campo medio di fronte di insieme -Suonare del telefono di Marie F 0 E 0 suono diegetico It’s yours - Dissolvenza d’apertura di un schermo diviso che comparisce dalla destra - mostra Sally con telefono al suo letto Hello I’m sorry to call so early Are you alright? I wouldn`t call at this hour I did something terrible Suonare del altro telefono di Jess F 0 E 0 suono diegetico What did you do? - Dissolvenza d’apertura di un altro schermo diviso che comparisce dalla sinistra - mostra Harry al telefono No one would ever call at this hour It’s awful What happened? I need to talk What’s the matter? Harry came over last night I went to Sally’s last night Because I was upset that Joe was getting married And one thing led to another Tell me I will never have to be out there again You would let me have to be out there again - niente musica - luce artificiale - parlare simultaneamente Quei bravi ragazzi Particolare F 0 E 0 le chiavi per la macchina F 0 E 0 inizia una musica allegra e dominante - extradiegetica - rapporto con gli immagini: partecipazione Henry e Karen attraversano la strada e prendono l’ingresso posteriore Karen: “What you doing? You’re leaving your car?” Henry: “What? It’s just a car for me. They watch the car for me. It’s easier than leaving it in a garage an waiting. It’s quicker that way” - la macchina da presa muove alla destra e in alto le segue da dietro Scendono le scale Henry: “I like going this way, it’s better than waiting in the line” (ride) - Un impegnato apre la porta per loro - Henry lascia una mancia Impegniato: “Hey what are you doing?” Henry: “It’s good, it’s good” Girano alla destra Henry: “Hey how are you doing, Gino?” (ride) Gino: “Hey Henry how are you?” Henry: “Good, good.” - Girano alla sinistra - Henry parla con un impiegato Henry: “Everytime I come here… everytime you do. Do you even work?” Girano alla destra Girano alla sinistra: Cucina Girano alla destra Henry: “Hey how are you doing? How are you?” Girano alla sinistra Girano alla destra: Sala di Copacabana Henry: “Hey how are you?” Parlano con un gruppo di amici - L’amico di Henry (probabilmente il capo del locale) chiama un Cameriere e far cenno a lui, (che è fuori campo) guardando alla sinistra Henry: “Hey how are you doing?” Uomo “Henry, it’s nice to see you” Henry: “It’s good seeing you” Uomo a Karen: “Hey how are you?” “Anthony, right in the front” - La macchina da prese si muove alla sinistra (raccordo di movimento) - Il cameriere arriva con una tavola e la macchina lo segue invece di Karen and Henry Henry: “Thanks!” Uomo “Anything you need, just let me know” - Un gruppo di camerieri apparecchiano la tavola Movimento ferma Henry e Karen apparano dalla sinistra e si sedono alla tavola F 0 E 0 spostamento del punto di vista: di fronte - Henry lascia una mancia per il capo - Henry saluto alcuni personi che sono seduti dietro di lei Karen: “You gave them 20 dollars each” Henry: “Alright” Il capo arriva con una bottiglia di vino e addita a qc. Che e fuori campo alla sinistra Capo: “Henry, this is from mister Thommy over there” -La macchina da presa si muove alla sinistra -Il gruppo saluta Raccordo di movimento La macchina da presa si muove alla destra e ravvicina alla tavola dei protagonisti Karen: “What are you doing?” Henry “What?” Karen: “What are you doing?” Henry: “I’m a construction worker” Karen (prende la mano di Henry): “You don’t feel like your in the construction” Henry: “I’m a union delegate” Mezza figura La macchina ferma Quattro minuti Traude Jenny - Finestre che mostrano la città in crepuscolo - luce azzurra - la macchina da presa si muove lentamente alla sinistra mentre si può sentire la voce di Traudi fuori campo - la focalizzazione cambia: la città diventa sfuocata “Non pensavo che fossi così stupida. Ma forse non è per niente stupida. (sospira) Non lo so nemmeno io.” - si vede i due personaggi in primo piano seduto in fronte della fenestra, guardando fuori - la macchina da presa è postat a al lato di loro e mostra i suoi profili - Traude è postata più vicino alla macchina da prese di Jenny - Traude e messo in fuoco, Jenny invece è sfuocata “Che sarebbe successo, se il vetro si fosse rotto?” “Bel panorama, vero?” - Traude gira la testa per guardare Jenny “Oggi hai fatto qualcosa che nessuno credeva e poi hai rovinato tutto così. Cosa che non va?” - La focalizzazione si modifica: ora Jenny è messo in fuoco e Traude è sfuocata. - la macchina da prese si avvicina leggermente “Lo sapevo che non si sarebbe rotto.” (Pausa) “Quando è nato il mio bambino c’avevo già provato due o tre piani più in alto. Lì il panorama era anche più bello. Sono state sedici ore di travaglio. Quando ho detto al medico che non ce la facevo più mi ha risposto di non fare la furba solo per non rientrare in prigione. Con il parto cesario avrei avuto un permesso speciale. Non mi fecero il parto cesario, divorata dai dolori, finchè non sono svenuta; quando mi sono svegliata una suora mi ha detto “il suo bambino (pausa, comincia a piangere) il suo bambino non c’è più, semplicemente non ce l’ha fatta, arresto cardio- circolatorio.” - La focalizzazione cambia: Ora - - Traude è messo in fuoco invece Jenny e sfuocata - si vede che anche Traude ha il pianto negli occhi. Si chiamava Oscar (piange) Merda. Dopo solo tre ore mi hanno risbattuto in cella. Era un bel nome, Oscar.” - Traude guarda Jenny - La macchina da prese si muove lentamente alla destra - la focalizzazione si modifica: la città diventa focalizzata. - assenza della musica - luce azzuro: colore profondo, crea un ambiente tranquillo e rilassante ma anche melanchol ica, e anche il colore della distanza e della nostalgia. - cambio di foccalizzazione: funziona come campo controcampo ma più innovativo
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