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tesina di maturità "crisi delle certezze", Tesine di Maturità di Storia

tesina di maturità sul tema "crisi delle certezze" con ricerche e riassunti di tutte le materie

Tipologia: Tesine di Maturità

2022/2023

Caricato il 19/10/2023

bbBeatriceee
bbBeatriceee 🇮🇹

14 documenti

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Scarica tesina di maturità "crisi delle certezze" e più Tesine di Maturità in PDF di Storia solo su Docsity! Crisi delle certezze Nel periodo compreso tra fine Ottocento e inizio Novecento si verifica una vera e propria rivoluzione che colpisce i più diversi campi del sapere e sancisce il passaggio all' uomo contemporaneo. Questa crisi è data soprattutto dalla perdita della fiducia nel progresso e in tutta la filosofia positivista. FILOSOFIA: Una crisi delle certezze si ebbe con Sigmund Freud, il quale, laureato in medicina elaborò la teoria della sessualità infantile, mediante la quale ha ampliato il concetto di sessualità applicandola al bambino, poiché prima la sessualità era identificata ai fini della procreazione e tutto il resto veniva considerato una perversione, mentre Freud definisce il bambino un essere perverso e polimorfe poiché ricorre al piacere in maniera perversa.Inoltre Freud mise in crisi la visione dell’apparato psichico, in quanto scoprì l’inconscio e sviluppò la psicanalisi. Collaborò con dei medici noti specializzati in psichiatria e isteria, Breuer e Charcot. Analizzarono particolarmente un caso, il caso di Anna O, una donna isterica gravemente malata e tra i sintomi aveva paralisi motorie, anoressia e manifestó anche un’acuta idrofobia (paura dell’acqua). Mediante l’ipnosi, Breuer scoprí che la paziente vide il cane della governante bere in un bicchiere, verso il quale provava un forte senso di repulsione. Nonostante la paziente avesse rimosso questo episodio, presenta comunque sintomi idrofobici che scomparvero quando Breuer, mediante l’ipnosi portò alla coscienza della donna l’episodio dell’infanzia. Mediante questo esperimento elaborarono il “metodo catartico” che consisteva nel provocare una ‘scarica emotiva’ capace di liberare il malato dai suoi disturbi. Si capí dunque che il problema era inconscio e segnò l’atto di nascita della psicoanalisi. Freud capì che il metodo dell’ipnosi non era un metodo curativo e molto spesso proiettiamo emozioni sia negative che positive a qualcosa e prende il nome di “transfert”. Freud elaborò una propria teoria poichè va alla ricerca di un nuovo metodo e elabora il metodo psicoanalitico La psicoanalisi, fondata da Sigmund Freud, è una teoria che si propone di interpretare e di spiegare la struttura e la dinamica del nostro apparato psichico, nei suoi tratti normali e patologici, e, allo stesso tempo, è un metodo terapeutico, per curare alcune forme di malattia mentale. Gli studi di Freud si concentrarono sulle pulsioni, sulle strutture e le istanze psichiche, sui meccanismi di difesa dell’io, sullo sviluppo psicosessuale e sulla tipologia adulta e il dinamismo intrapsichico. Tra questi argomenti, è importante sottolineare la sua teoria delle strutture e istanze psichiche. Secondo Freud, l’uomo possiede tre strutture psichiche e tre istanze psichiche, le prime sono elementi che formano la psiche umana, mentre le seconde nel rappresentano l’aspetto prevalentemente dinamico. Le strutture psichiche sono inconscio, pre-conscio e conscio. L’Inconscio è la parte più profonda e vera della nostra personalità, ma anche la più irrazionale, inaccessibile e misteriosa che non comunica con noi, ma si manifesta durante le sedute di terapia, grazie alla tecnica delle associazioni libere, con gli atti mancati, nei sogni simbolici e attraverso i sintomi. Il pre-conscio è una struttura intermedia tra l’inconscio e il conscio. È una sorta di anticamera della coscienza, dove sostano per anni degli elementi che restano latenti. Il conscio ovvero la nostra coscienza, quella struttura che contiene tutti gli elementi di cui siamo consapevoli ossia i pensieri, i desideri, i ricordi i sentimenti e le aspettative. FISICA: È proprio tra la fine del secolo 19 secolo e l'inizio del 20 ‘ secolo che alcune osservazioni sperimentali pongono in crisi le concezioni classiche del mondo fisico: come la relatività. Albert Einstein sviluppa la sua teoria della relatività, quando inizia a rifiutare le quattro leggi dell'elettromagnetismo perché non erano valide per tutti i sistemi inerziali (sono i sistemi degli assi cartesiani x e y dove un corpo o è fermo o si muove di moto rettilineo uniforme, con velocità costante). Se un osservatore si trova in un sistema inerziale, le leggi della fisica classica continuano ad essere valide, ma se è posto su un sistema non inerziale (In accelerazione) le leggi della fisica classica non valgono più. Einstein apporta delle modifiche a tutte le leggi della fisica classica, in modo tale da valere su tutti i sistemi (sia inerziali sia non inerziali). Queste formule modificate nei sistemi inerziali o con velocità piccole, ritornano alle formule della fisica classica, con velocità vicine a quelle della luce le formule rimangono modificate. (I postulati della relatività sono due: ● le leggi della fisica hanno la stessa forma in tutti i sistemi inerziali; ● la velocità della luce nel vuoto è la stessa (3×10 all'ottava) in tutti i sistemi inerziali indipendentemente dal moto del sistema e dalla sorgente luminosa c= 3×10 all'ottava m/s. Con la relatività non esiste più il concetto di simultaneità assoluta. La simultaneità si ha quando due eventi accadono nello stesso istante (nello stesso sistema di riferimento). Se si cambia il sistema di riferimento la simultaneità non vale più, due eventi simultanei per un sistema di riferimento possono non essere simultanei per un altro sistema di riferimento (con accelerazione o velocità vicino alla luce). Non è più certa. Dalla non simultaneità assoluta, Einstein arriva a due concetti che sono: la contrazione delle lunghezze e la dilatazione dei tempi.) INGLESE: The crisis of values started in the last decades of the 19th century to undermine Victorian optimism, but it became manifest after the war. The first half of the 20th century was an age of radical transformations. World War I caused the death of a million British soldiers and left people disillusioned: prosperity and stability belonged only to privileged classes, nothing seemed to be right or certain. This experience inaugurated an era of anxiety and uncertainty. People found difficult to believe in anything: religion, philosophy, art, science, or progress. This situation led to a new cultural movement called MODERNISM. The word Modernism started in England and in America in the first two decades of the 20th century and included all the arts. Albert Einstein developed his theory of relativity, suggesting that time and space are not fixed and destroying the faith in objective reality. Sigmund Freud, in his Interpretation of Dreams, discovered the 'unconscious' which led writers to capture the workings of the mind and its subconscious connections, generally known as psychoanalysis. The works of Modernist writers are show this features: Fragmentation of the narrative point of view and of a traditional plot in favour of a complex narration; Redefinition of the conventional concepts of time and space, now represented as subjective. The new theories deeply influenced literature and suggested innovative techniques: The interior monologue is the verbal description of a psychic phenomenon; The stream of consciousness is the mental activity itself; it tries to reproduce the continuous flow of human thoughts; the action often develops in a single day, there is no chronological order of events. Interior monologue and stream of consciousness often neglect logical connections, syntax and punctuation to reflect the chaotic workings of the mind. The interior monologue can be distinguished in indirect and direct: in the indirect interior monologue the writer provides rational links, the direct interior monologue is the direct revelation of the character's mental processes without the filter of the author; The epiphany is a moment of sudden revelation of the self. The epic method: is used to stress the lack of heroism, of ideals, of love and trust in the modern world. Modernism Joyce and Virginia Wolf STORIA: Il primo argomento che viene in mente riguardo la storia del 900 per quanto riguarda la crisi delle certezze è per come dice il nome la crisi del 29. A più di cinquant’anni dalla “grande depressione” del 1873-96 il mondo precipitò in un’altra crisi economica di portata eccezionale. Tra il 1929 e il 1932 gli indicatori economici continuarono a scendere, e dopo una breve ripresa, crollarono nuovamente nel 1938. Solo la seconda guerra mondiale pose fine alla crisi economica che condizionò pesantemente anche la scena politica degli anni ’30. Ma quali sono le premesse che portarono ad una tra le crisi economiche più importanti della storia? Bisogna innanzitutto contestualizzarla, ci troviamo negli USA post prima guerra mondiale, in un clima di ottimismo ed euforia, caratterizzato da benessere economico e dalla diffusione di nuovi beni di consumo (automobili ed elettrodomestici come radio, frigoriferi, aspirapolveri), periodo che successivamente fu denominato “roaring twenties”. In questo clima positivo si diffonde la pratica della speculazione finanziaria, ovvero: l’andamento positivo della borsa spinge molti ad acquistare titoli a credito contando di poterli poi vendere ad un prezzo più elevato e a realizzare così facili guadagni, ma purtroppo questa pratica genera un forte processo di indebitamento collettivo oltre a stonare capitali dell'economia reale. Le cause strutturali della crisi furono molteplici, ad esempio i nuovi sistemi del taylorismo e del fordismo consentono di produrre una grande quantità di beni a prezzi sempre più bassi, che dopo il 1925 porta un surplus di produzione che non viene assorbito dalle economie europee o da quella giapponese (che cominciarono a camminare con le proprie gambe), anche la domanda interna flette perché i beni di consumo durevoli che hanno drenato la crisi degli anni 20 non hanno bisogno di essere continuamente sostituiti e tendono così a saturare il mercato. Inoltre si cerca di sostenere la debolezza della domanda ampliando l'offerta di pagamenti rateali e prestiti, ma portarono molte famiglie e imprese ad indebitarsi con le banche. Così facendo un eventuale crisi porterebbe il fallimento interno del sistema bancario statunitense, estremamente fragile perché composto da una miriade di piccole banche con limitata disponibilità di mezzi. Inoltre ad aggravare lo squilibrio tra capacità produttiva e domanda vi è una distribuzione della ricchezza
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