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Tesina di maturità - La follia nella cultura del XX secolo, Tesine di Maturità di Greco

Tesina di maturità. La follia nella letteratura (italiana e inglese), nella pittura e nella storia del 1900.

Tipologia: Tesine di Maturità

2013/2014

Caricato il 27/05/2014

ameriggi
ameriggi 🇮🇹

4.5

(29)

6 documenti

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Scarica Tesina di maturità - La follia nella cultura del XX secolo e più Tesine di Maturità in PDF di Greco solo su Docsity! A.S. 2012/2013 LA FOLLIA NELLA CULTURA DEL XX SECOLO Meriggi Alessandra 5^M INDICE: Introduzione.............................................p.1 ITALIANO: Luigi Pirandello – vita e opere..................p.2 La follia pirandelliana...............................p.3 Uno, nessuno e centomila.........................p.4 STORA DELL'ARTE: Edvard Munch – vita................................p.5 l'Urlo.....................................................p.6 STORIA: Hitler – La lucida follia.............................p.7 Il Nazismo..............................................p.8-9 INGLESE: Virginia Woolf – life and works...............p.10 Mrs. Dalloway........................................p.11 Bibliografia ...........................................p.12 LA FOLLIA PIRANDELLIANA La follia è un grande tema che percorre tutta l’opera pirandelliana. La fonte di ispirazione dello scrittote fu lo psichiatra Alfred Binet che gli offrì le formulazioni scientifiche di alcune sue intuizioni sulla variabilità degli stati psicologici e sulla scomposizione della personalità. Questo è il suo punto di partenza per esplorare quella crisi d'identità che moltissimi uomini vivono. Dall’ idea che la personalità di un uomo non è una, ma molteplice, deriva uno dei suoi temi decisivi: la follia. L'uomo, secondo Pirandello, tenta disperatamente di dare una forma alla sua esistenza, bloccando così il naturale flusso della vita e finendo per indossare una “maschera”, ovvero un' immagine nella quale potersi riconoscere. L’uomo non è “nessuno”, egli si ritrova continuamente definito in forme nelle quali gli è impossibile riconoscersi, maschere che alla fine si rivelano come “ trappole”.La stessa maschera che ognuno si crea, è “provvisoria”, poiché ad un certo punto della vita, attraverso un „incidente“ l'uomo prende coscienza di indossare una maschera e inizia a vedere la sua intera vita come un'intera recita. I personaggi pirandelliani si sdoppiano, sono contemporaneamente “uno, nessuno e centomila” UNO NESSUNO CENTOMILA L'uomo crede di essere "uno" e pretende che gli altri lo vedano per quello che egli crede di essere; gli altri invece ci giudicano secondo l’opinione che essi hanno di noi e che è diversa da persona a persona, per cui diventiamo "centomila" agli occhi del mondo; in realtà, l’uomo è "nessuno", perché non si riconosce in quella „maschera“ che egli stesso o gli altri gli impongono. 3 Il protagonista del romanzo, Vitangelo Moscarda, entra in crisi quando la moglie gli fa notare che ha il naso storto. In seguito a questa rivelazione, egli inizia a scoprire che le persone intorno a lui hanno un’immagine della sua persona completamente diversa da quella che lui ha di sé. Questa banale constatazione lo porterà ad una crisi di certezze che gradualmente lo condurranno all’allontanamento dal mondo che ormai lo considera pazzo. Il protagonista decide di diventare nessuno andando a vivere in un ospizio, un luogo dove nessuno lo conosce. Qui si libera da quel continuo pensiero che distrugge ogni sua certezza, alienandogli la vita. Il dramma della pazzia è già presente nel primo capitolo in cui emerge il tema dello sdoppiamento dell’Io davanti allo specchio. Per Pirandello pazzo è chi, scoprendo di esistere in maniera diversa da quella in cui credeva, avvia un processo di scomposizione della propria personalità. Pirandello ci dice che la ragione opera tanti tentativi di conoscere la realtà: la smonta senza riuscire più a ricostruirla tanto da apparire agli altri un folle. 4 EDVARD MUNCH VITA Edvard Munch nasce nel 1863 ed è uno dei più significativi esponenti della pittura espressionista, colui che più di chiunque altro è riuscito a esprimere attraverso le sue opere i temi dell'angoscia esistenziale e della solitudine. La sua pittura è sicuramente influenzata dalla sua vita che è stata segnata dal dolore e dalle sofferenze per le malattie e per i problemi familiari. Nel 1892 espose a p Berlino una cinquantina di suoi dipinti, ma la mostra fu duramente stroncata dalla critica. Egli venne però molto seguito ed apprezzato dai giovani pittori delle avanguardie, ed espose anche nelle loro mostre. Fu con il sorgere dell'espressionismo che la sua opera divenne più comprensibile. Munch fu perseguitato dal regime nazista che dichiarò la sua opera "arte degenerata". Nelle sue opere, racconta l’insoddisfazione di avere una società falsa, ipocrita e politicamente scorretta. L'elemento che troviamo sempre è quello dell'incubo. Lo stile pittorico dell’artista si evolve negli anni, i personaggi diventano esasperati, perdono ogni connotato umano. L’opera che meglio esprime i temi della pittura di Munch è L’URLO. 5 economico statunitente, piano dawes, ma nel 1929, con il crollo della borsa di Wall Street, gli investimenti statunitensi dovettero rientrare trascinando così la Germania in una pesantissima crisi. E' in questo quadro che si colloca l'ascesa al potere di Hitler. Nel 1923 Hitler tentò un colpo di stato in Baviera che si rivelò, però un fallimento e venne condannato a cinque anni di reclusione. Questa fu un' occasione per imporsi nel drammatico panorama tedesco e propagandare le proprie idee, successivamente raccolte nel librio Mein Kampf („la mia battaglia“ 1925). Parecchi temi dell'ideologia hitleriana erano già presenti nella cultura tedesca: Lo spazio vitale: vedeva il territorio extraeuropeo come spazio „colonizzabile“ da popoli „biologicamente“ e culturalmente superiore. Il socialdarwinismo: ossia l'applicazione della teoria sull'evoluzione di Darwin alla società. Questo porta a giustificare la violenza e a esaltare la lotta come strumento per affermarsi sui più deboli. Hitler eccitava gli animi alla ricerca di nemici interni (ebrei) ed esterni (comunismo e capitalismo) fornendo in questo modo una spiegazione alle difficoltà della Germania. Hitler si candidò alle elezioni del 1932 ottenendo però solo il 37% dei voti, venne così rieletto Hindenburg che in seguito alle pressioni della grande industria, della finanza e della proprietà terriera assegnò a Hitler la guida del governo. Hitler utilizzò le SS e le SA come strumenti per ottenere consensi e alle elezioni del 1933 ha la maggioranza. Nella cosidetta „notte dei lunghi coltelli“ i vertici delle SA vengono massacrati perchè accusati di cospirazione. Nel 1934, con la morte del presidente Hindenburg ,Hitler diventa capo dello stato. Una volta salito al potere non approverà mai una nuova costituzione e non sostituirà 8 gli apparati amministrativi gia presenti, ma si limiterà a indebolire le strutture del potere „legale“. Tutta la vita tedesca era controllata dal regime nazista. Per ottenere il consenso popolare Hitler utilizzava i più modermi mezzi di comunicazione di massa, come la radio e il cinematografo ma organizzava anche grandi riti colletivi. Gli oppositori venivano repressi dalla Gestapo e dalle SS e deportati nei campi di lavoro. La violenza nazista era di tre tipologie: Repressione politica svanita con la mancanza di opposizione attiva Repressione sociale ripulitura della società tedesca dai cosidetti „asociali“ (zingari, vagabondi, prostitute, alcolizzati e omosessuali) Politica razziale che aveva come fine il risanamento del popolo tedesco Gli ebrei, considerati la razza inferiore, vennero perseguitati duramente a partire dal 1935 con le Leggi di Norimberga e successivamente nel 1938 con la Notte dei Cristalli. Per finire con le deportazione nei campi di concentramento che di li a poco diventeranno campi di sterminio. 9 VIRGINIA WOOLF „MRS DALLOWAY“ VIRGINIA WOOLF LIFE AND WORKS Virginia Woolf was born in London in 1882. Virginia grew up in a literary and intellectual atmosphere. She was educated at home, reading in her father’s library, meeting many man of letters, and learning Greek. Virginia’s mother died in 1895, and this caused a long period of depression for Virginia. This was the first sign of a nervous fragility that would follow her life. Her father’s death in 1904 produced another period of depression, and brought during her life; her first suicide attempt by taking drugs. After their father’s death, she moved to Bloomsbury. Their house became a centre for an important literary, artistic, and philosophical group of writers known as the Bloomsbury Group. She married Leonard Woolf, a publisher. She started writing novels: this was a help for her. In her last years Virginia Woolf was more and more subject to crises of anxiety and insecurity. World War II precipitated the situation; London was ruined by bombs and she felt that a whole world had disappeared, a world of people, friends, values; she beacame haunted by the terror of loosing her mind. She drowned herself in the River Ouse on March 1941. 10
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