Docsity
Docsity

Prepara i tuoi esami
Prepara i tuoi esami

Studia grazie alle numerose risorse presenti su Docsity


Ottieni i punti per scaricare
Ottieni i punti per scaricare

Guadagna punti aiutando altri studenti oppure acquistali con un piano Premium


Guide e consigli
Guide e consigli

TESINA DI PSICOLOGIA, Tesine universitarie di Psicologia Sociale

argomento centrale: il sogno. analisi del film "Inception" di Cristhoper Nolan + collegamenti con Sigmund Freud+ accenni a Henrì Bergson

Tipologia: Tesine universitarie

2019/2020

Caricato il 14/01/2020

andre456778
andre456778 🇮🇹

3.9

(15)

9 documenti

Anteprima parziale del testo

Scarica TESINA DI PSICOLOGIA e più Tesine universitarie in PDF di Psicologia Sociale solo su Docsity! MIRONE ANDREA TESINA DI PSICOLOGIA il Sogno La mia tesina è incentrata sul film “Inception”, (insepscion) scritto e prodotto dal regista Cristopher Nolan che nel 2010 è stato vincitore di 4 premi Oscar. Ho scelto di parlare di questo film, perchè ciò che apparentemente può sembrare un semplice film d azione, in realtà non lo è: è molto più complesso in quanto la mente umana è la scena prevalente del intero film:” siamo sicuri che la realtà che stiamo vivendo non sia un sogno?”. Per quanto siano irrealizzabili, la gente ama i sogni. Il sogno ci da la forza e ci tormenta, ci fa vivere e ci uccide. Esso è la più grande malattia del genere umano: quando si desidera fortemente qualcosa, diventa impossibile rinunciarvi. “Quanto l' essere umano è disposto a sognare?”. Spesso si rinuncia al sogno per la via più comoda. Resta solo il rammarico di non averci provato fino al ultimo; di non sapere come sarebbe andata se solo si fosse provato a superare quel ostacolo; di non avere la reale concezione dei propri limiti perchè non ci si è spinti verso l ennesimo “oltre”. Il sogno esercita su di noi una grande influenza: ci spinge ad agire in un modo piuttosto che in un altro, ci dà speranza o la demolisce. Esso quindi, è dentro di noi, in un mondo nascosto ma, al tempo stesso sempre presente. È proprio questa l essenza su cui Cristopher Nolan si basa per “Inception”: i sogni sembrano perfettamente reali finché stiamo dormendo, solamente quando ci svegliamo ci rendiamo conto che c'era qualcosa di strano; durante l'attività onirica, la nostra mente crea e percepisce il mondo fittizio simultaneamente, di continuo e senza interruzioni; non ci si ricorda mai esattamente l inizio di un sogno, ma ci si ritrova in mezzo a quello che sta succedendo. “Inception” è quindi la storia intrigante e perversa di un salto nel inconscio: è una storia di sogni, di sogni nei sogni e del sogno che diventa ontologicamente indistinguibile dalla realtà. Ma cos'è sogno? Cos'è realtà?. Quante volte abbiamo fatto un sogno tanto realistico da sembrarci vero? E se da un sogno così non dovessimo più svegliarci? Quante volte ci siamo chiesti se la realtà che stessimo vivendo fosse veramente la nostra realtà?. Come poteva dunque, il regista, realizzare un progetto tanto ambizioso sul mondo onirico? Alla base della teoria di Cristopher Nolan, dunque, c'è l'idea che la mente umana si strutturi in due grandi aree: Conscio e Inconscio così come affermava lo psicoanalista Sigmund Freud. Secondo Freud La mente dell’uomo è paragonabile ad un iceberg , in cui l'inconscio costituisce la struttura prevalente mentre la punta visibile invece è rappresentata dal conscio. Il Conscio rappresenta infatti, solamente il 30% delle capacità mentali del individuo e il suo funzionamento si basa sul ragionamento e sulle leggi della logica. Esso permette la coscienza di se, oltre ovviamente alle funzioni di apprendimento e di immagazzinamento dei dati provenienti da stimoli esterni. L' inconscio rappresenta invece il restante 70% delle potenzialità mentali umane. Esso è popolato di immagini e proiezioni provenienti dalla nostra memoria, alle quali vengono attribuiti degli stati emotivi particolari. Esso si manifesta in forma “camuffata” nei: • Sogni. Per Freud essi sono l'appagamento di un desiderio nascosto. Il contenuto manifesto del sogno, infatti, cela un desiderio nascosto, inaccettabile che, per questo, viene censurato e trasformato in una forma diversa. • I contrattempi, i lapsus, le dimenticanze, secondo Freud, costituiscono un compromesso tra l’intenzione cosciente e quella inconscia. Perdere, ad esempio, un oggetto succede perché associamo ad esso un sentimento negativo. • Arte. costringe lo spettatore a fare i conti con se stesso, in quanto viene risvegliato in lui qualcosa di familiare che è stato rimosso. • Religione. Per Freud le “rappresentazioni religiose” sono “appagamenti dei desideri più antichi, più forti, più pressanti dell’umanità” e corrispondono al bisogno infantile di sentirsi protetti nella propria vita. L' inconscio inoltre, può essere descritto graficamente con un cono rovesciato di Henri Bergson, un filosofo francese. Il quale affermava che  l'intersezione della punta con il piano rappresenta il presente;  la punta del cono è l'istante della percezione del reale; rimanda all'Arianna mitologica che aiutò Teseo ad uscire dal labirinto; Yusuf, un chimico anestesista con il compito di rendere il sogno imperturbabile agli agenti esterni; Arthur, colui che in sostanza monitora l’andamento delle operazioni. Ma l'unico modo per innestare quest'idea, è di operare all'interno di più livelli di uno stesso sogno, che sarà dunque impostato come scatole cinesi: cioè, una volta entrati nel sogno, i partecipanti si addormenteranno a loro volta, trovandosi in un sogno di secondo livello (cioè in un sogno dentro un sogno), e poi ancora una volta, accedendo ad un terzo livello, quello in cui avrà luogo l'innesto, ossia in un mondo onirico condiviso che, però, aprirà la porta a quelli che sono i demoni del protagonista, ad esempio la tragedia della moglie Mal, con cui Cobb confessa di aver già sperimentato i sogni su più livelli e che con lei aveva vissuto in un mondo onirico da loro creato per 50 anni, durante i quali la donna, aveva, però, perso completamente la cognizione del sogno, convincendosi che quella fosse la sua realtà, per questo egli aveva dovuto persuaderla con l'innesto di un'idea che l'aveva spinta a credere che l'unico modo per risvegliarsi e tornare alla realtà fosse di suicidarsi. Mal una volta tornata alla realtà, non aveva più la cognizione di cosa era reale e cosa non lo era e quindi decise di togliersi la vita gettandosi da una palazzo, nella realtà, sotto gli occhi di Cobb. Cobb è accusato di aver ucciso sua moglie e vive questo dramma come un terribile e costante senso di colpa. “Non sono sogni, sono ricordi che mi pento di avere, ricordi che voglio cambiare”. Le sue proiezioni, figure, persone, luoghi della memoria, caricati emotivamente, che vengono proiettati nei sogni che il soggetto crea in maniera del tutto casuale ed illogica, per questo, sono state liberate dall'inconscio di Cobb all'interno dei sogni, ed interferiscono col progetto, facendo cambiare totalmente il punto di vista dello spettatore, sia sul protagonista che, soprattutto, sulla trama del film, che si rivelerà ancora più intricata di quanto già si pensasse. Una curiosità che nel film viene citata poche volte, ad esempio è che anche Cobb come Arianne è un architetto e quindi anche lui potrebbe progettare i sogni, ma preferisce affidare questo compito ad Arianne e inoltre le chiede il favore di non informarlo su come sarà strutturato il sogno poiché la proiezione del suo inconscio di sua moglie Mal interferirebbe sulle dinamiche della vicenda. Ma questo non basta a tenere Mal lontana dalla mente di Cobb, infatti nel film lei si instaurerà anche nei sogni altrui con un costante moto distruttivo che toccherà in prima persona Cobb ma influenzerà anche la vita del team. Un'altra curiosità riguardante il film, è che le iniziali dei nomi dei protagonisti, è da notare, inoltre, che formano la parola DREAMS, l'inglese per “sogni” che, appunto, è il tema centrale del film. Ogni membro del team, in aggiunta, è dotato di un totem, un oggetto da usare per sapere se si è nel sogno di qualcuno altro: tale oggetto deve avere una particolarità nota solo a chi lo possiede, in modo che essa non si presenti nei sogni di chi non la conosce, proprio perché è chi sogna a definire la fisica del “proprio” mondo. Ad esempio il totem di Arthur è un dado truccato, mentre quello di Cobb è una trottolina. In realtà, la trottolina apparteneva a Mal, la quale per capire se fosse sveglia o addormentata la faceva girare, infatti se l’oggetto non smetteva di roteare, il sogno era ancora in corso . Notiamo che, alla fine del film, una volta tornato a casa, Cobb fa girare il suo totem, per controllare di non trovarsi in un sogno, ma viene distratto dai suoi figli, che lo chiamano fuori dal balcone. Osserviamo la trottolina che ruota su se stessa tant'è che la telecamera la inquadra nella scena finale, poi chiude sul nero senza rivelare se il personaggio di DiCaprio si trovi effettivamente nella dimensione reale. All' inizio del film, i figli di Cobb, Appaiono sempre di spalle e il moto perpetuo della trottola sta lì ad indicarci che di reale c'è solo l'infinito amore di un padre per la sua prole. Nella scena finale però, appare anche Miles, il nonno. Il personaggio interpretato da Michael Caine. come rivelato dallo stesso attore durante un'intervista alla BBC, già la sua presenza in scena dovrebbe bastare a chiarire la natura reale e oggettiva di ciò che osserviamo sullo schermo perché l'anziano personaggio di Caine non compare mai nelle proiezioni a tema famigliare di Cobb/DiCaprio. Ciò avvalorerebbe quindi la tesi secondo cui Mr. Saito ha rispettato gli accordi iniziali, permettendo a Cobb di tornare a casa senza essere arrestato. Non solo. Anche i figli di Cobb forniscono un ulteriore prova alla tesi del "lieto fine" di Inception: I giovanissimi attori che li impersonano, infatti, non sono gli stessi delle scene precedenti. Anche il loro outfit è leggermente diverso. “Si usa sempre la frase “inseguite i vostri sogni”, ma io non credo a questa frase, perciò vi dico “inseguite la realtà”. Con lo scorrere del tempo siamo stati abituati a considerare la realtà come un “cugino povero” dei sogni” così afferma Cristopher Nolan in un'intervista:”se ci pensate bene, i sogni o le realtà virtuali che ci circondano e ci fanno divertire, non sono altro che sottoinsiemi della realtà stessa. Le persone si interessano sempre a questo dilemma: cosa sia o non sia la realtà, e io vi dico: “la realtà è l’unica cosa che conta. Sono proprio i nostri desideri, presenti in entrambi i mondi, quello onirico e quello della realtà, ad essere importanti, e sono proprio quelli presenti nei sogni ad essere quelli più semplici da realizzare. I sogni li costruiamo noi rischiando di arrivare al punto di non distinguere più la realtà dalla fantasia”. Il messaggio del regista è che non importa se Cobb riesca o meno a “toccare con i piedi per terra”, importa che noi dobbiamo riuscire a farlo nella vita di tutti i giorni, senza lasciarci catturare rimanendo intrappolati dal mondo onirico.
Docsity logo


Copyright © 2024 Ladybird Srl - Via Leonardo da Vinci 16, 10126, Torino, Italy - VAT 10816460017 - All rights reserved