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Tesina di Terza Media, Tesine di Maturità di Italiano

Tesina di Terza Media con collegamenti tra Alessando Manzoni, Napoleone, l'Egitto, Jacques Louis David, Horatio Nelson, la Francia, Pierre Simon de Laplace, Ludwig Van Beethoven ed energia eolica offshore

Tipologia: Tesine di Maturità

2014/2015

Caricato il 21/08/2021

corey-hedgehog
corey-hedgehog 🇮🇹

4.7

(74)

77 documenti

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Scarica Tesina di Terza Media e più Tesine di Maturità in PDF di Italiano solo su Docsity! Italiano - Il 5 Maggio di A. Manzoni Il 16 luglio la "Gazzetta di Milano" riportava la notizia della morte di Napoleone. Appena Alessandro Manzoni venne a sapere dell' evento disse: ”Che volete? Era un uomo che bisognava ammirare senza poterlo amare; il maggior tattico, il più infaticabile conquistatore, colla maggior qualità dell' uomo politico, il saper aspettare, il saper operare. La sua morte mi scosse, come al mondo venisse a mancare qualche elemento essenziale; fui preso da smania di parlarne e dovetti buttar giù quest' ode, l' unica che, si può dire, improvvisassi in men di tre giorni. Ne vedevo i difetti, ma sentivo tale agitazione, e tal bisogno di uscirne, di metterla via, che la mandai al censore. Questi mi consigliò di non pubblicarla; ma dal suo stesso uffizio ne uscirono le prime copie a mano”. Alessandro Manzoni Alessandro Manzoni nacque a Milano il 7 Marzo 1785 dal conte Pietro Manzoni e da Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria, autore del famoso trattato Dei delitti e delle pene. Compì i suoi primi studi in collegi religiosi, fece molteplici esperienze di vita e di cultura nell' ambiente milanese e incominciò a scrivere i primi poemi, ispirandosi alla cultura illuministica. A vent' anni si recò a Parigi, questi anni furono molto importanti per la sua formazione politica, morale e culturale. Nel 1808, tornato a Milano, sposò Enrichetta Blondel, che, dopo essersi convertita al cattolicesimo, influenzò il marito a meditare profondamente su i problemi morali e religiosi, che lo portarono a scrivere gli Inni Sacri (: La Resurrezione, Il Nome di Maria, Il Natale, La Passione, La Pentecoste ). Stabilitosi a Milano seguì con passione le vicende del Risorgimento, l' attenzione ai moti rivoluzionari lo portarono a scrivere l' ode civile "Marzo 1821". Proprio nel !821 inizia la stesura del romanzo storico che verrà intitolato " I promessi sposi". Manzoni è uno dei rappresentanti più importanti del movimento romantico italiano. Manzoni è attento alla storia degli uomini che è dominata dalla Divina Provvidenza, gli uomini cristianamente devono rassegnarsi, cioè, avere fiducia nella provvidenza per trovare la pace e la serenità. Per Manzoni l' arte deve essere utile alla società, perciò è necessario usare una lingua il più vicino possibile all' uso parlato, semplice e comprensibile a tutti. II 5 Maggio “Il 5 Maggio” è un’ ode civile, scritta di getto in tre giorni narra la vicenda dell' uomo che ha dominato l' Europa per vent' anni: Napoleone, ma il tema di fondo è la meditazione sull’eroismo dei grandi uomini e sul loro ruolo nella storia. Manzoni con grande pessimismo, sostiene che cercare la gloria su questa terra può portare fama e ricchezza ma può soprattutto provocare dolore, sofferenza, morte, per questo le vicende umane sembrerebbero assurde se non venissero guardate nella prospettiva dell’eterno. Così la vera protagonista dell’Ode si rivela essere la Divina Provvidenza che si è servita di Napoleone, come di tutti gli uomini, per realizzare i propri progetti e che lo ha poi salvato conducendolo alla vita eterna nel Paradiso. Ei fu. Siccome immobile, Dato il mortal sospiro, Stette la spoglia immemore Orba di tanto spiro, Così percossa, attonita La terra al nunzio sta, I. Annuncio della morte “Ei” (“quel grande”, “quel famoso”) e “fu” (“è morto”) racchiudono già tutta l'essenza della vita del personaggio, che non ha bisogno di essere nominato esplicitamente sia perché la sua identità si può dedurre dal titolo, sia perché il suo ricordo è ancora vivo nel pensiero di tutti. Muta pensando all’ultima Ora dell’uom fatale; Nè sa quando una simile Orma di piè mortale La sua cruenta polvere A calpestar verrà. Lui folgorante in solio Vide il mio genio e tacque; Quando, con vece assidua, Cadde, risorse e giacque, Di mille voci al sonito Mista la sua non ha II. Atteggiamento del poeta Manzoni non ha elogiato servilmente Napoleone ne l’ha vilmente oltraggiato con la sua poesia Vergin di servo encomio E di codardo oltraggio, Sorge or commosso al subito Sparir di tanto raggio: E scioglie all’urna un cantico Che forse non morrà. Dall’Alpi alle Piramidi, Dal Manzanarre al Reno, Di quel securo il fulmine Tenea dietro al baleno; Scoppiò da Scilla al Tanai, Dall’uno all’altro mar. III. Rievocazione delle gesta napoleoniche In questa parte dell’ode è rievocata la vicenda terrena dell’eroe. La rievocazione storica è interrotta da una pausa di riflessione sulla gloria terrena. Storia - Napoleone Bonaparte Napoleone Bonaparte fu un politico e militare francese, fondatore del Primo Impero Francese. Napoleone nacque nel 1769 ad Ajaccio, in Corsica, da una famiglia della piccola nobiltà. Dedicatosi fin da ragazzo alla carriera delle armi, terminò la sua formazione nella scuola militare di Parigi. Nel 1785 fu nominato sottotenente di artiglieria., nel 1793 in piena Rivoluzione francese il capitano Bonaparte ebbe un ruolo decisivo nella riconquista di Tolone, occupata dagli Inglesi. Fu premiato con la nomina a generale di brigata. Nel 1796, dopo che il governo francese del Direttorio lo aveva scelto, a poco più di ventisei anni, come comandante dell’armata d’Italia, Napoleone sposò la bella e intrigante Giuseppina Beauharnais, in grado di favorire la sua carriera. La campagna d’Italia La campagna d'Italia portò alla luce il genio militare e politico del generale Bonaparte il quale, nonostante l'inferiorità numerica e logistica, riuscì a sconfiggere ripetutamente le forze austriache e piemontesi. Questi successi affascinarono anche il grande compositore Ludwig Van Beethoven, che inizialmente dedicò al giovane generale repubblicano la sinfonia n. 3, l'"Eroica", ma successivamente stracciò la dedica, indignato dal fatto che Napoleone si fosse proclamato imperatore. Il 17 ottobre 1797 fu firmato il trattato di Campoformio, col quale la Francia acquisiva la Lombardia austriaca e l' Emilia Romagna del Papa, i Paesi Bassi e la riva sinistra del Reno, mentre gli austriaci inglobavano i territori della Repubblica di Venezia. Terminava così, con una secca sconfitta dell'Austria, la campagna d'Italia. Gli italiani che avevano accolto Napoleone come un liberatore si sentirono da lui traditi Successivamente i francesi conquistarono Roma, occuparono Napoli. Tutti i territori conquistati da Napoleone furono organizzati nelle cosiddette " repubbliche sorelle": Cisalpina, Ligure, Romana e Partenopea, che adottarono la costituzione francese del '95. Dato che il Direttorio aveva bisogno di denaro l' Italia fu sottoposta a imposte straordinarie e spogliata di molte opere d'arte. La campagna d’Egitto Il Direttorio, preoccupato per l'eccessiva popolarità e per il notevole prestigio di Bonaparte, affidò a Napoleone un altro incarico; colpire l'Inghilterra attraverso l'Egitto. Questa idea era dello stesso napoleone che salpò nel 1797 dal porto di Tolone con 200 navi sulle quali erano imbarcati 35000 uomini. La Totale ignoranza delle condizioni climatiche e la mancanza di mappe trasformo il primo impatto con l'Egitto una tragedia. Dopo un'importante vittoria nella battaglia delle piramidi, Napoleone schiacciò i mamelucchi di Murad Bey ed entrando al Cairo divenne padrone dell'Egitto. Pochi giorni dopo la flotta di Napoleone in Egitto fu completamente distrutta dall'ammiraglio Horatio Nelson, nella baia di Abukir, cosicché Napoleone rimase bloccato a terra e il suo esercito venne decimato dal colera e dai mamelucchi. La spedizione d' Egitto però non fu un totale disastro perché permise di far nascere la moderna egittologia grazie alla scoperta della Stele di Rosetta da parte dei soldati al seguito della spedizione. Essa riporta un'iscrizione, divisa in registri, in tre differenti grafie: geroglifico, demotico e greco. Grazie a questo testo bilingue lo studioso Champollion poté leggere tradurre i geroglifici. Alla fine Napoleone abbandonò le sue truppe in Egitto per poi tornare in Francia dove la situazione era pessima, e, dopo aver effettuato un colpo di stato pose fine al governo del Direttorio e divenne Primo console nel 1799. Napoleone Primo Console Per rifarsi dalla perdita in Egitto, Napoleone decise di riconquistare il Belgio e l'Italia: dove la repubblica partenopea era ricaduta in mano ai Borbone e qui il cardinale Ruffo di Calabria, appoggiato dalla flotta inglese, aveva riconquistato Napoli, nonostante la resistenza degli illuministi Napoletani, chiamata Rivoluzione partenopea o del '99. Il 6 maggio 1800 Napoleone diede inizio alla Seconda Campagna d'Italia. Valicò le Alpi al passo del Gran San Bernardo e colse di sorpresa gli austriaci impegnati nell'assedio di Genova. Il 14 giugno 1800 si combatté la decisiva battaglia di Marengo. A Milano venne provvisoriamente ricostituita la Repubblica Cisalpina. I successivi trattati di pace riconobbero alla Francia il Piemonte, la Lombardia, il Belgio, l'olanda e parte della Germania. Intanto, in Francia il Primo Console condannò alla deportazione gli ultimi giacobini, mise in carcere gli speculatori più corrotti e assicurò a tutte le città rifornimenti alimentari regolari, restituendo ai parigini la sicurezza nazionale. Poi si dedicò alla riforma del sistema economico e amministrativo. Fondò i licei per formare nuove classi dirigenti e nel 1801 firmò un concordato con il papa che riportò la pace religiosa. Il 21 marzo 1804 il Codice Civile, immediatamente ribattezzato Codice Napoleonico, entrò in vigore, e fu imposto a tutti i territori annessi alla Francia. Il Codice eliminava definitivamente i retaggi dell'Ancien Régime, del feudalesimo, dell'assolutismo monarchico, e creava una società prevalentemente borghese e liberale, di ispirazione laica, nella quale venivano consacrati i diritti di eguaglianza, sicurezza e proprietà. Tra i principi della Rivoluzione, venivano salvaguardati quelli della libertà personale, dell'uguaglianza davanti alla legge, della laicità dello Stato e della libertà di coscienza, della libertà del lavoro. Per l'Italia il valore del Codice napoleonico fu fondamentale, poiché esso fu portato negli stati creati da Napoleone e confluì poi nel codice civile italiano del 1865. Napoleone Imperatore Ormai console a vita, Napoleone era in pratica sovrano assoluto della Francia. Il 18 maggio 1804 con plebiscito si proclamò imperatore dei francesi. Il 2 dicembre del 1804, nella cattedrale di Notre- Dame a Parigi, fu celebrata la cerimonia di incoronazione: Napoleone incoronò prima se stesso imperatore dei francesi, e quindi imperatrice sua moglie Giuseppina di Beauharnais. Da quel momento in avanti il comportamento di Napoleone fu sempre più dispotico: la Chiesa arrivò perfino a pubblicare un catechismo imperiale e, i Francesi, che erano stati promossi al rango di cittadini dalla Rivoluzione, ora tornavano a essere sudditi. Successivamente, il 26 maggio 1805 nel Duomo di Milano, Napoleone fu incoronato Re d'Italia. Nel 1805 l’imperatore dovette fronteggiare una coalizione (la terza) formata da Gran Bretagna, Austria, Russia e Prussia. Il progetto napoleonico di invadere l’Inghilterra dovette essere accantonato per la superiorità preponderante della flotta inglese: a largo di Trafalgar, la flotta francese venine completamente annientata dagli inglesi al comando di Horatio Nelson. Svanivano per sempre i sogni di invasione dell'Inghilterra. Le forze coalizzate prevalentemente austriache e russe (sotto il nuovo zar Alessandro I) erano numericamente soverchianti ma divise. Il 2 dicembre 1805, anniversario della sua incoronazione, l'imperatore combatté e vinse la battaglia di Austerlitz, provocando la disgregazione della terza coalizione. Con questa battaglia Napoleone ottenne una posizione di predominio sull'Europa. Così in cambio della pace, tolse all' Austria il Veneto. Nel 1806 i soldati Napoleonici rientrarono trionfalmente a Napoli e la riconquistarono. Successivamente Napoleone effettuò altre conquiste e ne fece dei regni per i suoi fratelli. Nasceva l' Impero Francese. Per mettere in ginocchio l'Inghilterra, unica potenza ancora in armi contro la Francia, Napoleone avviò il Blocco Continentale, che però non diede i risultati sperati. Nel 1808, Napoleone mise sul trono di Spagna il fratello Giuseppe Bonaparte, facendola così entrare direttamente nell'orbita dell'Impero francese. La popolazione, però, era insorta contro l'occupazione francese e aveva cominciato una sanguinosa guerriglia che mise in grave difficoltà l'esercito occupante, costringendo Giuseppe Bonaparte ad abbandonare la capitale e a richiedere l'intervento diretto di Napoleone. Il 14 dicembre 1809, Napoleone divorziò da Giuseppina di Beauharnais. Il 1° aprile 1810 sposò la figlia dell'imperatore d'Austria, Maria Luisa, nipote di Maria Antonietta. Con questo matrimonio l'Austria si era legata a Napoleone. Napoleone ebbe un erede legittimo da Maria Luisa. La campagna di Russia Convinto di essere imbattibile, Napoleone prese la decisione di aggredire la Russia e nel 1812 diede il via alla Campagna di Russia. Una serie di vaste manovre strategiche per concludere rapidamente la guerra, fallirono a causa di errori dei suoi luogotenenti, delle difficoltà del terreno e delle tattiche prudenti dei suoi avversari. Finalmente, l'esercito napoleonico arrivò a Mosca, ma trovò una città deserta priva di viveri e in preda agli incendi. Napoleone, che aveva tentato a più riprese di venire a un accordo con Alessandro I, si rese conto della necessità di ritirarsi visto l'approssimarsi dell'inverno. Diede perciò ordine di cominciare la ritirata. Nel corso della rovinosa ritirata la Grande Armata francese soffrì gravi perdite causate dal freddo e infine fu attaccato alle spalle mentre tentava di passare il fiume Beresina. Le potenze europee, consce dell'atroce disfatta di Russia, sollevarono la testa e formarono una nuova coalizione che sconfisse definitivamente Napoleone a Lipsia. Napoleone decise di abdicare in favore del figlio e della reggenza di Maria Luisa, ma sul trono sali Luigi XVIII di Borbone. Sul’'Elba Il 4 maggio 1814 sbarcò all'isola d'Elba, dove il nemico aveva deciso di esiliarlo, pur riconoscendogli la sovranità sull'isola con il rango di principe e la conservazione del titolo di imperatore. Waterloo Il 1° marzo 1815, però Napoleone riuscì a fuggire dall' isola d'Elba e sbarcò in Francia nel golfo di Cannes.Riorganizzato rapidamente l'esercito, Napoleone chiese ai nemici nuovamente coalizzatisi, nella Settima Coalizione, la pace alla sola condizione di mantenere il trono di Francia: non venne ascoltato. Per evitare una nuova invasione del suolo patrio, Napoleone fece la prima mossa entrando di sorpresa in Belgio. Così si giunse al 18 giugno 1815, la giornata della battaglia di Waterloo. Il piano strategico generale di Napoleone venne vanificato da alcuni errori dei suoi marescialli, così, le forze britanniche del duca di Wellington e quelle prussiane di Bliicher riuscirono a sconfiggere i francesi. Sant'Elena Per Napoleone era finita: venne tratto in arresto e condotto a Sant'Elena, piccola isola al largo dell' Africa Occidentale, dove morì il 5 maggio 1821. In memoria di lui Manzoni scrisse il 5 maggio. I resti di Napoleone riposano in un monumento posto in una cripta a cielo aperto ricavata nel pavimento della chiesa di Saint-Louis des Invalides a Parigi, esattamente sotto la cupola dorata. Il monumento consiste in un grande sarcofago che contiene le 6 bare entro cui è stato chiuso il corpo di Napoleone. grandi città del delta del Nilo Insediamenti e città Le città principali sono: Il Cairo: è la capitale dell’ Egitto con quartieri dirigenziali moderni e con lussuosi palazzi e grattacieli lungo le coste. Man mano che ci si allontana dal centro, però, diminuisce la ricchezza degli abitanti. Alessandria: La città storica sorge sulle isole tra un’ area paludosa e il mare mentre la città moderna è più esterna. Istituzioni L'Egitto è una repubblica presidenziale dal 18 giugno 1953; si auto-definisce una repubblica araba e socialista. La Costituzione organizza il potere politico secondo un sistema presidenziale multi- partitico e vieta i partiti su base confessionale. - Il potere esecutivo è diviso tra il Presidente e il Primo ministro. Tuttavia, in pratica, il potere esecutivo è fortemente concentrato nel Presidente. - Il potere legislativo è esercitato dal Parlamento bicamerale. - Il potere giudiziario è costituzionalmente indipendente ha dimostrato anche una crescente indipendenza di fatto. RELIGIONE La maggioranza della popolazione è di fede musulmana; del rimanente, ci sono cristiani copti; esistono piccolissime minoranze di ebrei (resto di un'antichissima comunità fiorente fino alla metà del XX secolo) e di bahd!'{. LINGUA L'arabo è la lingua ufficiale del Paese. Il francese e l'inglese sono due lingue tutt'ora diffuse in Egitto nel mondo della cultura e nei commerci. L'Egitto è membro dell'Organizzazione internazionale della Francofonia. ECONOMIA . Addetti all'agricoltura: 33% . Addetti all'industria: 22% . Addetti al terziario: 45% Settore primario La maggior parte dei campi è irrigata artificialmente. Le colture sono diversificate a seconda della stagione: - Invernali (frumento e legumi). - Estive (cotone, canna da zucchero, riso, arachidi, sesamo, mais, papiro). - Autunnali (miglio e mais). Le risorse minerarie ed energetiche dell' Egitto sono state scoperte relativamente tardi: si possono trovare giacimenti di petrolio e di gas naturale. Settore secondario Grazie a petrolio e gas naturale l'industria energetica è abbastanza sviluppata. Sono importanti anche il settore siderurgico, meccanico e chimico. Il settore più sviluppato è comunque quello tessile, soprattutto con la lavorazione del cotone. La zona più industrializzata è quella tra il Cairo e Alessandria. Situato tra l' Africa e la Penisola Arabica, l'Egitto comprende nel suo territorio il Canale di Suez, una delle più importanti vie d'acqua del mondo, terminato nel 1869 e da allora costituisce una via di comunicazione di somma importanza strategica. Settore terziario Servizi alle imprese, finanza, commercio interno, servizi alle persone. Il turismo, attualmente è l'attività più importante del settore terziario. Nei centri più importanti sono sorti numerosi alberghi e villaggi turistici con animazione turistica e internazionale. Le vie di comunicazione interne sono buone e molto intense, ma sviluppate unicamente lungo la costa e il fiume Nilo. Storia dell’arte - Jacques Louis David Jacques-Louis David (Parigi, 30 agosto 1748 — Bruxelles, 29 dicembre 1825) è stato un pittore e politico francese. Nel 1775 ottenne l'ambitissimo Prix de Rome che gli permise di raggiungere l'Italia dove studiò l'arte classica, scoprì l'arte rinascimentale (come Michelangelo, Raffaello e soprattutto Caravaggio) e venne a conoscenza degli scritti di Winckelmann e altri teorici del Neoclassicismo. Tornato a Parigi ormai conosciuto ed apprezzato aprì un suo atelier: dipinse Il giuramento degli Orazi che consacrò David come capofila della moderna scuola di pittura infatti per la sua semplicità e gravità, la tela può essere accostata sia ai bassorilievi antichi, che alle opere del primo Rinascimento. A seguito dell’assassinio dell’amico Marat David dipinse una tela che presenta, in una luce caravaggesca, la figura di Marat abbandonata alla morte. Il corpo emerge dalla vasca come da un sarcofago, l'uomo ha in mano la lettera con cui Carlotta Corday gli chiedeva udienza per introdursi in casa sua e perpetrare l’omicidio, ed ha accanto una cassa di legno che funge da scrittoio, con penna e calamaio, sulla quale l'artista appone la propria dedica: À MARAT - DAVID. Nel dipinto David non ricorse a tradizionali repertori retorici per commentare l'omicidio, ma si limitò a descrivere il fatto, dal quale tuttavia emerge la virtù di Marat e, di conseguenza, la condanna del delitto. David cominciò ad interessarsi alla politica, prese parte attiva nella rivoluzione francese e in particolare nella politica del Terrore, nel processo contro Maria Antonietta partecipò come testimone, e fece poi un celebre disegno, mentre l'ex-regina viene condotta alla ghigliottina sulla carretta dei condannati. Quindi cominciò a provare ammirazione per Bonaparte dopo l'annuncio della vittoria nella battaglia di Lodi. I due si incontrano durante un ricevimento dato dal Direttorio e David propose a Bonaparte un ritratto, che tuttavia restò incompiuto. Dopo un'unica seduta di posa, il pittore manifestò agli allievi il suo entusiasmo per colui che chiamava eroe: “ È un uomo al quale si sarebbero innalzati altari nell'antichità, sì, amici miei, Bonaparte è il mio eroe “. Il 18 dicembre 1803 David venne nominato cavaliere della Legion d'onore e l'anno dopo ricevette da Bonaparte, ora imperatore Napoleone I, la commissione di quattro quadri di cerimonia: L'incoronazione di Napoleone I, La distribuzione delle aquile, L’intronizzazione e L’arrivo all’Hòtel de Ville. Venne anche nominato ufficialmente «primo pittore». Dopo la disfatta di Waterloo a causa del suo passato rivoluzionario e bonapartista, affidato il suo atelier all’allievo Gros, si rifugiò in Svizzera, per poi cercare invano accoglienza a Roma. La novità di David consiste nell'aver combinato una ispirazione sia estetica che morale, unendo ragione e passione, piuttosto che l'imitazione della natura e dell'antico. Nel ritratto, la sua maniera è più libera, vicina al naturalismo e in evoluzione verso il ritratto psicologico. Inglese - Horatio Nelson Lord Horatio Nelson, first viscount Nelson and first duke of Bronte, was born in Burnham Thorpe at the 29th of September 1758 and died in Cape Trafalgar at the 21st of October 1805, and was an English admiral. Nelson was born into a moderately prosperous Norfolk family and joined the navy through the influence of his uncle. In 1797, he distinguished himself while in command of HMS Captain at the Battle of Cape St Vincent. Nelson took part in the Battle of Santa Cruz de Tenerife, where his attack was defeated and he was badly wounded, losing his right arm, and was forced to retum to England to recuperate. The following year, he won a decisive victory over the French at the Battle of the Nile and remained in the Mediterranean to support the Kingdom of Naples against a French invasion. On 21 October 1805, the Franco-Spanish fleet came out of port, and Nelson's fleet engaged them at the Battle of Trafalgar. The battle was Britain's greatest naval victory, but during the action Nelson, aboard HMS Victory, was fatally wounded by a French sharpshooter. At the beginning of this battle remained famous his words hoisted on the mainmast: “ England expects that every man will do his duty “. For his victories in the three great naval battles in which he was commander in chief is yet today one of the most loved and celebrated national heroes of England, but there are controversial incidents in his life, such as the part played in the horrors that follow the end of the Neapolitan Republic in 1799. His role of National Hero of the English Empire, victorious in important battles, he has attracted on him the attention of several biographers, most of which it is limited to revive the consolidated official biography, published few years after his death with the interested collaboration of the brother of Nelson and of several government officials. Recently some works (especially the book by Terry Coleman) have dedicated major attention at the documents yet available from which it is possible go back at a Nelson less "hagiographic".
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