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Tesina hitler seconda guerra mondiale 1, Appunti di Storia

storia di Hitler e la sua follia

Tipologia: Appunti

2015/2016
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Caricato il 08/05/2016

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Scarica Tesina hitler seconda guerra mondiale 1 e più Appunti in PDF di Storia solo su Docsity! Tesina esame terza media Hitler e la seconda guerra mondiale Antonio Mellone Anno 2008/2009 1 Adolf Hitler Hitler, Adolf (Braunau am Inn, Austria 1889 - Berlino 1945), uomo politico tedesco di origine austriaca, Führer (“guida”) e cancelliere del regime nazista, fu l’artefice di uno dei più compiuti stati totalitari che la storia del XX secolo abbia conosciuto e dello sterminio pianificato di sei milioni di ebrei. Una volta assunto il potere nel 1933, Hitler attuò una politica di riscatto della nazione tedesca in nome dei valori nazionalistici, sfociata nella rimilitarizzazione della Germania e nella revisione degli equilibri europei, processi, questi, che finirono per trascinare l’intera Europa nella seconda guerra mondiale. Dopo aver fatto della xenofobia, 2 infiammava le masse: nelle elezioni del 1930 i seggi dei nazisti al Reichstag (Parlamento) passarono dai dodici del 1928 a centosette; contemporaneamente rafforzò le strutture paramilitari del partito utilizzando le SA di Röhm e le SS (Schutzstaffeln, “Squadre di protezione”), create da Heinrich Himmler. Durante i due anni seguenti il partito continuò a crescere, traendo vantaggio dalla forte disoccupazione, dalla paura del comunismo, dalla risolutezza di Hitler e dalla debolezza dei suoi rivali politici. Hitler riuscì ad accreditarsi come l’uomo forte, capace di far uscire il governo dall’immobilismo e dalle secche dei contrasti tra Parlamento e presidenza della Repubblica. Con il sostegno dei vertici militari ottenne dal presidente Paul von Hindenburg l’incarico di cancelliere (30 gennaio 1933). Alla morte di Hindenburg (1934) riunì nella sua persona anche la carica di presidente, facendo ratificare l’atto con un plebiscito che gli attribuì il 90% dei consensi. A quel punto il suo progetto totalitario poté dispiegarsi senza ostacoli. IL REGIME NAZISTA Giunto al potere, Hitler si trasformò rapidamente in dittatore. Un Parlamento sottomesso gli concesse pieni poteri, così che egli fu in grado di asservire la burocrazia statale e il potere giudiziario alle esigenze del partito. I sindacati furono eliminati, migliaia di oppositori rinchiusi nei campi di concentramento e ogni minimo dissenso messo violentemente a tacere. L’organizzazione della polizia politica fu affidata a Himmler, il capo delle SS. Il 30 giugno 1934, nella “notte dei lunghi coltelli”, Hitler si liberò degli elementi più critici e radicali presenti nel suo stesso partito e nelle SA. In breve tempo l’economia, i mezzi di comunicazione e tutte le attività culturali passarono sotto 5 l’autorità nazista attraverso il controllo della lealtà politica di ogni cittadino esercitato dalla Gestapo, la famigerata polizia segreta. Il riarmo tedesco e la politica di espansione territoriale Hitler si riservò come settore di sua esclusiva competenza la politica estera. Nel 1935 denunciò il trattato di Versailles del 1919, proclamando la sua ferma intenzione di riportare la Germania al rango di grande potenza militare e navale, e per cominciare, attraverso un plebiscito, riprese la regione della Saar, alla frontiera occidentale. Nel 1936 ritenne che i tempi fossero maturi per dare inizio alla sua politica d’espansione: inviò truppe nella Renania smilitarizzata, firmò con l’Italia fascista di Mussolini un’alleanza che prese il nome di Asse Roma-Berlino, e sottoscrisse con il Giappone il patto Anticomintern in funzione anticomunista e antisovietica. Nel 1938 decise di invadere e di annettere l’Austria (Anschluss), senza trovare alcuna resistenza militare. All’incontro di Monaco (vedi Patto di Monaco) ottenne che fosse ratificato lo smembramento di una parte della Cecoslovacchia (vedi Questione dei Sudeti), premessa della sua dissoluzione, avvenuta nel marzo 1939. Da questi eventi scaturì la seconda guerra mondiale. La guerra e il genocidio degli ebrei La guerra scoppiò nel settembre del 1939 con l’invasione della Polonia, che aveva stretto un’alleanza con la Gran Bretagna. Nel 1940 l’esercito tedesco occupò Danimarca, Norvegia, Olanda, Belgio e Francia; nel giugno del 1941 ebbe inizio l’attacco all’Unione Sovietica. Nel luglio successivo Hitler incaricò il capo delle SS, Reinhard Heydrich, di elaborare e pianificare la “soluzione finale 6 della questione ebraica” che avrebbe portato al genocidio di sei milioni di ebrei Nel dicembre del 1941 l’andamento della guerra cambiò direzione: la controffensiva russa respinse l’esercito tedesco, infliggendo gravissime perdite alla Germania; Hitler rifiutò di autorizzare la ritirata. In quegli stessi giorni gli Stati Uniti entrarono in guerra. Davanti all’avanzata degli eserciti nemici sia sui fronti europei sia su quelli africani, Hitler, sopravvissuto a vari complotti orditi da ufficiali tedeschi che volevano porre fine ai combattimenti e all’annientamento della Germania e convinto fino all’ultimo che la disfatta fosse colpa degli ebrei . Primo levi Uno dei maggiori poeti italiani rinchiusi nei campi di concentramento e primo levi. Primo levi nacque il 31 luglio del 1919 a Torino, da genitori di religione ebraica, Primo Levi si diploma nel 1937 al liceo classico Massimo D’Azeglio e si iscrive al corso di laurea in chimica presso la facoltà di scienze dell’Università di Torino. Nel '38, con le leggi razziali, si istituzionalizza la discriminazione contro gli ebrei, cui è vietato l’accesso alla scuola pubblica. Levi, in regola con gli esami, ha notevoli difficoltà nella ricerca di un relatore per la sua tesi: si laurea nel 1941, a pieni voti e con lode, ma con una tesi in Fisica. Sul diploma di laurea figura la precisazione: «di razza ebraica».. Comincia così la sua carriera di chimico, che lo porta a vivere a Milano, fino all’occupazione tedesca: il 13 dicembre del '43 viene catturato a Brusson e successivamente trasferito al campo di raccolta di Fossoli, dove comincia la sua odissea. Nel giro di poco tempo, infatti, il campo viene preso in gestione dai tedeschi, che convogliano tutti i prigionieri ad Auschwitz. 7 nucleare e quelle legate alla radioattività (decadimento radioattivo). Nelle reazioni di fissione (sia spontanea, sia indotta), nuclei di atomi con alto numero atomico (pesanti) come, ad esempio, l'uranio, il plutonio e il torio si spezzano producendo nuclei con numero atomico minore, diminuendo la propria massa totale e liberando una grande quantità di energia. Il processo di fissione indotta viene usato per produrre energia nelle centrali nucleari. Le prime bombe atomiche, del tipo di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki, erano basate sul principio della fissione. Si deve notare che in questo contesto il termine atomico è assolutamente inesatto o almeno inappropriato in quanto i processi coinvolti sono viceversa di tipo nucleare, coinvolgendo i nuclei degli atomi e non gli atomi stessi. Nelle reazioni di fusione, i nuclei di atomi con basso numero atomico, come l'idrogeno, il deuterio o il trizio, si fondono dando origine a nuclei più pesanti e rilasciando una notevole quantità di energia (molto superiore a quella rilasciata nella fissione, a parità di numero di reazioni nucleari coinvolte). In natura le reazioni di fusione sono quelle che producono l'energia proveniente dalle stelle. Finora, malgrado decenni di sforzi da parte dei ricercatori di tutto il mondo, non è ancora stato possibile realizzare, in modo stabile, reazioni di fusione controllata sul nostro pianeta, anche se è in sviluppo il progetto ITER, un progetto che con il successore DEMO darà vita alla prima centrale nucleare a fusione del mondo. È invece attualmente possibile ottenere grandi quantità di energia attraverso reazioni di fusione incontrollate, come ad esempio nella bomba all'idrogeno. Le reazioni di decadimento radioattivo coinvolgono i nuclei di atomi instabili, che tramite processi di emissione/ cattura di particelle subatomiche (radioattività) tendono a raggiungere uno stato di maggior equilibrio, in conseguenza della diminuzione della massa totale del 10 sistema. Quelle in cui si ha la maggiore quantità di energia liberata sono i processi di diseccitazione gamma: le particelle interessate sono fotoni generalmente ad alta energia, ovvero radiazioni elettromagnetiche alle frequenze più alte (anche se più precisamente si ha sovrapposizione fra le frequenze delle emissioni X di origine atomica e gamma di origine nucleare). La fonte dell'energia nucleare L'energia nucleare è data dalla fissione o dalla fusione del nucleo di un atomo. La prima persona che intuì la possibilità di ricavare energia dal nucleo dell'atomo fu lo scienziato Albert Einstein nel 1905. Per ricavare energia dal nucleo dell'atomo esistono due procedimenti opposti: • la fissione (rottura) di un nucleo pesante • la fusione (unione) di nuclei leggeri La fissione La fissione consiste nel rompere il nucleo dell'atomo per farne scaturire notevoli quantità di energia: quando un neutrone colpisce un nucleo fissile (ad esempio di uranio-235), questo si spacca in due frammenti e lascia liberi altri due o tre neutroni (mediamente 2.5). La somma delle masse dei due frammenti e dei neutroni emessi è leggermente minore di quella del nucleo originario e di quelle del neutrone che lo ha fissionato: la massa mancante si è trasformata in energia. La percentuale di massa trasformata in energia si aggira attorno allo 0.1%, cioè per ogni kg di materiale fissile, 1 g viene trasformato in energia. Se accanto al nucleo fissionato se ne trovano altri in quantità sufficiente e in configurazione geometrica adatta (massa critica), si svilupperà una reazione a catena in grado di auto sostenersi per effetto delle successive fissioni dei nuclei causate dai neutroni secondari emessi dalla prima fissione. La fissione nucleare dell'uranio e del plutonio è ampiamente sperimentata ed ingegnerizzata da circa 50 anni. Nell'agosto 2007, 439 reattori nucleari di potenza 11 commerciali, producono il 16% dell'intera energia elettrica mondiale.[2] Nei 30 Paesi dell'OCSE l'energia elettronucleare costituisce il 30% del totale dell'energia elettrica prodotta. A parte il rischio di incidenti, il maggiore problema ancora insoluto è costituito dalle scorie radioattive, che rimangono pericolose per migliaia se non milioni di anni. La fusione L'altro metodo per ottenere energia dall'atomo è la fusione nucleare. Essa è esattamente opposta alla fissione: invece di spezzare nuclei pesanti in piccoli frammenti, si uniscono nuclei leggeri (a partire dall'idrogeno, composto da un solo protone) in nuclei più pesanti: la massa di questi ultimi è minore della somma di quelli originari, e la differenza viene emessa come energia sotto forma di raggi gamma ad alta frequenza e di energia cinetica dei neutroni emessi. La percentuale di massa trasformata in energia si aggira attorno all'1%, un quantitativo enorme. Perché la fusione avvenga, i nuclei degli atomi devono essere fatti avvicinare nonostante la forza di repulsione elettrica che tende a respingerli gli uni dagli altri, e sono quindi necessarie temperature elevatissime, milioni di gradi centigradi. La fusione nucleare avviene normalmente nel nucleo delle stelle, compreso il Sole, dove tali condizioni sono normali. A causa di queste difficoltà, al giorno d'oggi l'uomo non è finora riuscito a far avvenire la fusione in modo controllato e affidabile se non per qualche decina di secondi (quello incontrollato esiste: la bomba termonucleare). Gli esperimenti odierni si concentrano sulla fusione di alcuni isotopi dell'idrogeno, il deuterio e il trizio, che fondono con maggiore facilità rispetto all'idrogeno comune prozio. La fusione nucleare per ora è in fase di ricerca e - a differenza della fissione nucleare - è stata realizzata in impianti realizzati dall'uomo solo per pochi secondi. Dopo oltre 50 anni di sperimentazione, gli addetti ai lavori 12 collassare il guscio sferico. La testata è eventualmente rivestita di uno schermo di berillio, che riflette parzialmente i neutroni che altrimenti verrebbero persi all'esterno. Storia Il mattino del 6 agosto 1945, l'Aeronautica militare statunitense lanciò la bomba atomica "Little Boy" sulla città giapponese di Hiroshima, seguita tre giorni dopo dal lancio dell'ordigno "Fat Man" su Nagasaki. Il numero di vittime dirette è stimato da 100.000 a 200.000[1], la maggior parte delle quali civili. Per la gravità dei danni diretti ed indiretti causati dagli ordigni, e per il fatto che si è trattato del primo e unico utilizzo in guerra di tali armi, i due attacchi atomici vengono considerati fra gli episodi bellici più significativi dell'intera storia dell'umanità. Il ruolo dei bombardamenti nella resa dell'Impero giapponese, così come gli effetti e le giustificazioni, sono stati oggetto di innumerevoli dibattiti. Negli Stati Uniti prevale la convinzione che i bombardamenti atomici siano serviti ad accorciare la Seconda guerra mondiale di parecchi mesi, risparmiando le vite di milioni di soldati (sia alleati sia giapponesi) e di civili, destinati a perire nelle operazioni di terra e d'aria nella prevista invasione del Giappone. In Giappone, l'opinione pubblica, invece, tende a sostenere come i bombardamenti siano crimini di guerra perpetrati per accelerare il processo di resa del governo militare giapponese. Universalmente condivisa è comunque la presa di coscienza della gravità dell'evento, che non è più stato replicato. Libia Dopo la seconda guerra mondiale tutte le colonie furono dichiarate indipendenti fra le quali la libia che era colonia italiana .La Libia è uno Stato del Nordafrica confinante con il mar Mediterraneo e compreso tra l'Egitto ad est, il Sudan 15 a sudest, il Ciad e il Niger a sud e l'Algeria e la Tunisia ad ovest. La sua capitale è Tripoli. i Con una superficie di 1.760.000 chilometri quadrati la Libia è il quarto paese dell' Africa superficie ed é il diciassettesimo del mondo. La Libia occupa la parte centrale del nordafrica, affacciandosi sul Mar Mediterraneo intorno al Golfo della Sirte, tra il 10° ed il 25° meridiano Est. Confina a nord- ovest con la Tunisia, a ovest con l'Algeria, a sud con il Niger e il Ciad, a sud-est col Sudan, a est con l'Egitto. I confini della Libia sono frutto di trattati e convenzioni stipulati nel tempo da vari stati fra cui l'Italia, la Francia, la Gran Bretagna e l'Egitto e seguono principalmente riferimenti artificiali quali paralleli e meridiani e quasi mai riferimenti naturali quali fiumi e/o montagne Idrografia Il clima della Libia è fortemente influenzato dal deserto a sud e dal Mediterraneo a nord. Nella regione costiera la temperatura è piuttosto mite: a Tripoli la media è di 30 °C d'estate e di 8 °C d'inverno. D'inverno cadono circa 380 mm di pioggia. Nelle pianure centrali domina un clima semi-arido, mentre il deserto a sud è soggetto a lunghi periodi di siccità. Sulla fascia costiera, generalmente umida, soffia a volte in primavera e in autunno il ghibli, un vento secco, caldo e carico di sabbia. Storia Antichità Il nome è già attestato nell'antico Egitto e deriva da quello della locale tribù berbera. Le prime tracce nella storia libica vengono però lasciate da una serie di insediamenti Fenici, poi assorbiti da Cartagine nel VI secolo a.C. insieme a tutta la fascia costiera occidentale.. A partire dal VII secolo a.C. (fondazione di Cirene) i Greci colonizzano la costa orientale. L'interno, desertico e praticamente privo di risorse, viene lasciato a sé stesso dai cartaginesi e dai greci ed un secolo dopo (V secolo a.C.), sorge, nel Fezzan, l'impero Garamanti. 16 Dopo la definitiva conquista (e distruzione) romana di Cartagine nel 146 a.C., la Libia nord-occidentale entra a far parte del dominio romano e, poco più tardi, viene costituita come provincia col nome di Tripolitania con Leptis Magna capoluogo e importante porto commerciale della regione. Nel 96 a.C. Roma entra pacificamente in possesso anche della Cirenaica (lasciata loro in eredità dal re Apione, sovrano della cosiddetta Pentapoli cirenaica, costituita dalle città di Cirene, Teuchira-Arsinoe, Euesperide-Berenice (oggi Bengasi), Apollonia e Barce-Tolemaide) che verrà trasformata in Provincia romana un paio di decenni più tardi (74 a.C.).L'avanzata romana verso sud viene però fermata dai Garamanti. Con la riorganizzazione amministrativa e provinciale di Ottaviano Augusto e con gli ulteriori aggiustamenti ai confini territoriali apportati in seguito dall'imperatore Tiberio, la Tripolitania entrò a far parte della provincia senatoria, retta da un proconsole, con il nome di Africa Proconsolare (Africa Proconsularis), che comprende appunto i territori occidentali della Libia, quelli occupati oggi dalla Tunisia (ad esclusione della sua parte desertica) e la costa orientale dell'Algeria. La Cirenaica rimarrà una regione a sè stante, e verrà aggregata all'isola di Creta come provincia di Creta e Cirene. In seguito Leptis Magna divenne una delle tre maggiori città di tutto il nord'Africa, centro nevralgico e fiorente per i commerci di beni provenienti anche dall'Africa subsahariana. A Leptis nacque Settimio Severo, uno degli ultimi grandi imperatori di Roma, che contribuì molto allo sviluppo e all'abbellimento della città e dell'intera provincia.Altra città degna di nota, anch'essa come Leptis fondata dai Fenici, è Sabratha che proprio nel periodo dei Severi godette di un momento di grande prosperità. I siti archeologici delle città romane di Leptis Magna e di Sabratha e quelli ellenici e romani della città di Cirene, sono stati annoverati tra i beni protetti dall'UNESCO qualificandoli come patrimonio dell'umanità. 17 tre aree principali (Nordafrica, Africa subsahariana, Africa orientale) esiste una grandissima diversificazione degli stili sia della musica etnica tradizionale che della musica moderna. Quest'ultima risente praticamente ovunque (ma soprattutto nei paesi con una forte eredità coloniale) dell'influenza della musica leggera europea e statunitense. D'altra parte, la diaspora africana e il conseguente diffondersi in America ed Europa della tradizione musicale africana ha influito in modo determinante sullo sviluppo della musica leggera occidentale. Strumenti musicali africani In Africa, la musica tradizionale è caratterizzata proprio dall’utilizzo di particolari strumenti musicali, spesso prodotti con materiali naturali come zucche, corna, pelli, conchiglie anche se attualmente è in uso una vasta tipologia di materiali artificiali, perlopiù in alluminio o in metallo come lattine, stringhe, tappi di bottiglia, bidoni. Oltre agli strumenti in senso proprio, troviamo una serie di oggetti che pur non essendo classificabili come strumenti, vengono di fatto suonati e definiti da queste stesse popolazioni come “strumenti ritmici”, vale a dire: sonagli, pendagli, fischietti, bracciali, conchiglie etc. In etnomusicologia, generalmente si suddividono gli strumenti musicali in quattro grandi categorie: • IDIOFONI Il suono è prodotto dallo strumento stesso senza particolari ausili o supporti • MEMBRANOFONI Il suono è prodotto da una o più membrane che vengono battute con le mani o con bastoni affusolati • CORDOFONI Il suono è prodotto da corde, in cuoio o in nylon, che vengono pizzicate • AEROFONI Il suono è prodotto dal fiato del musicista e canalizzato dallo strumento stesso 20 Anche il canto riveste una particolare importanza nell’ambito della musica africana, tradizionale e non. Fra gli strumenti musicali africani si ricordano il tamburo, il gong e la campana duplice, mentre fra gli strumenti melodici si annoverano gli archi, diversi tipi di arpa, il kora, il violino, molti tipi di xilofono come il balafon, i lamellafoni come la m'bira o sanza e diversi tipi di strumento a fiato come il flauto e la tromba. Il grande numero di tamburi usato nella musica tradizionale africana include il tama (tamburi parlanti), il bougarabou e il djembe nell'Africa occidentale, tamburi ad acqua nell' Africa centrale e tipi diversi di tamburi spesso chiamati engoma o ngoma nell'Africa meridionale. Durante l'epoca coloniale, strumenti europei come il sassofono, le trombe e la chitarra furono adottati da molti musicisti africani; i loro suoni furono integrati nei modelli tradizionali e sono usati in maniera estesa nella musica popolare africana. Uno dei maggiori compositori dei giorni nostri e Youssou N’Dour Youssou N’Dour Youssou N’dour est né à Dakar, au Senegal, en 1959. Enfant, il chantait pour les gens de son quartier, la Medina de Dakar. Il est devenu professionnel dés l’age de 12 ans, comme chanteur du groupe le plus célèbre du Senegal . En 1988, avec Bruce Springsteen, Sting et Tracy Chapman, il a participé à la tournée “Human Rights Now” pour Amnesty International. Pour les causes humanitaires, Youssou fait entendre se voix : c’est un des ambassadeurs da l’Unicef . Le 26 septembre 2002, le seul bateau qui reliait Dakar à la Casamance, le joola, a coulé, faisant prés de 1200 victimes. Youssou, avec d’autres artistes sénégalais, a créé l’association “Un bateau pour le Sénégal “ pour mettre en service un nouveau bateau. Youssou, la star 21 internazionale du Sénégal, n’est ni égoiste ni arrogant. C’est un homme honnete et solidaire : il a fondé sa propre maison de production, Jololi, pour aider les Jeunes artistes sénégalais. Les Demoiselles D’Avignon Anche Picasso volle ispirarsi all’arte africana con il quadro les demoiselles d’Avignon . 22 Tutto questo portò a un'Olimpiade organizzata perfettamente e mai come prima i Giochi coinvolsero il pubblico: furono venduti oltre quattro milioni di biglietti. L'occasione olimpica venne celebrata dal film Olympia della famosa regista Leni Riefenstahl che rimane probabilmente il più importante film olimpico mai girato. Il successo della équipe tedesca fu agevolato sia dal "dilettantismo di Stato" che consentì agli atleti di prepararsi a tempo pieno, senza preoccupazioni economiche, in quanto furono alimentati, curati, alloggiati a spese dello Stato sia dall'introduzione di alcune nuove specialità, come la canoa e il kayak poco praticate dagli altri paesi.[1] Nonostante un dominio della Germania (che non salì sul podio solo nel calcio, nel polo e nel basket), si registrarono alcune delusioni: nella maratona, dove due coreani, allora "sudditi" del Giappone vinsero oro e bronzo, e nel calcio con la vittoria della Nazionale italiana, che aveva già vinto la Coppa del Mondo nel 1934. Ma il Führer poté definirsi fortunato in quanto l'atleta tedesco e comunista Werner Seelenbinder arrivò solamente quarto nella gara di lotta greco-romana: egli aveva promesso un plateale gesto di dissenso nei confronti del Cancelliere tedesco in caso di vittoria. Il caso Owens È leggenda assai diffusa, ma si tratta di narrazione priva di fondamento, come dichiarato dallo stesso Jesse Owens, il rifiuto di Hitler di riconoscerne le vittorie. Egli infatti in ragione delle motivazioni precedentemente menzionate non celebrò alcuna vittoria, ma anzi mentre l'atleta statunitense passava sotto la tribuna d'onore venne salutato da Hitler con un gesto della mano al quale egli rispose. Lo stesso ricorderà più tardi come a "snobbarlo" non fu Hitler ma Roosevelt che non gli inviò mai nessuna lettera di 25 congratulazioni, ma anzi cancellò il loro incontro già in programma in quanto preoccupato della reazione elettorale delle grandi masse del sud statunitense. The Second World War After the First World War Germany and his new lider, Adolf Hitler wanted revenge with the nations that had won the war and decided to carry out his expansion programme. This horrifying war caused the death of 50 million people and a lot of damage. In February 1945 the victorious nations held a congress at Yalta to discuss the post-war issues. Europe was dived into two different blocks: the socialist countries, under the leadership of the USSR, and the capitalist countries, under the influence of the United States. Germany was divided into two different states and in 1961 a wall was built in Berlin to separate East from West. 26
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